Investigazioni occulte

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    Aiko ridacchiò ai complimenti. Oh, grazie! Pensa che di solito trovano i miei poteri sacrileghi e agghiaccianti. disse, la maggior parte della gente con cui aveva stretto rapporti aveva espresso il suo disgusto per le dottrine dell'occulto oppure una sincera paura del sovrannaturale. Alla fine, la gente di solito la ingaggiava per scacciare e sigillare via spettri vacanti.
    La musica smise, come se il sipario si fosse abbassato su uno spettacolo solitario, e rimase solo il suono inquietante di un silenzio che non poteva essere rotto facilmente. Si trovavano a Klenrung, la città dove la morte e l'inquietudine regnava... Aiko non doveva mai dimenticarlo. Zakrina le chiese se era in grado di parlare con creature defunte. A quella domanda la ragazza si fece pensierosa.
    Dipende. Posso parlare con spiriti benevoli, o comunque che vogliono raccontarmi qualcosa. Con le creature malvage... è più difficile. Se insisti troppo con loro ti potresti trovare in una situazione spiacevole. Fammi indovinare: hai bisogno di un consulto con una persona a te cara che ti è morta? chiesi. Questo era un altro tipo di servizio che mi chiedeva la gente, anche se non sempre riuscivo a portarlo a termine perché alcuni defunti non volevano avere nessun contatto con la vita terrena.
    Proprio mentre ancora aspettava risposta dalla ragazza, Aiko avvertì qualcosa. Qualcosa di sovrannaturale. E non esattamente amichevole. Stai in guardia! la avvisò, mentre una strana nebbia violacea iniziava a calare su di loro.
    ~ Aiko Niwa
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    Non so, intanto ho messo questo, continua come vuoi =D Se sei in grado di combattere sarebbe carino un combattimento così alzo anche le skills di Aiko *coff coff*
     
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    "Agghiacciante?" Chiese ad alta voce, anche se più che altro era un'esclamazione di disappunto verso quegli ignoranti che non comprendevano la veridicità delle abilità di Aiko. Ne conosceva di incompetenti che prima di abbassarsi ad accettare qualcosa di diverso dalla realtà si atteggiavano a essere superiore e onnipotente, che nulla ha più da scoprire nella vita. Il classico individuo che dice tutto dalla prima frase che sputa fuori.
    Anche lei spesso si era ritrovata ad aver a che fare con sciocchi del genere, non la stupirono neanche troppo quelle parole.
    Quando la ragazza rispose alla sua domanda riguardo gli spiriti defunti un brivido le corse lungo la schiena. Davvero era in grado di farlo?
    Malvage... Aesingr non era certo uno spirito malvagio. Se l'essere sputido e stonato non significava esserlo...
    Per un istante infinito abbracciò l'ipotesi di poter almeno sentire di nuovo la sua voce. Le sarebbero stati sufficenti pochi secondi, cercava solo la certezza che stesse bene ovunque fosse.
    Voleva rispondere ad Aiko e chiederle qualcosa in più, ma lei le urlò di stare attenta a qualcosa che, presa dall'euforia di quella incredibile notizia, non aveva percepito.
    Qualcosa di scuro ed etereo le circondo, una strana foschia che dal colore non aveva niente di buono. Ne sentì l'odore all'istante, trattenendo d'istinto il fiato dopo aver inspirato a fondo. Sperò solo di non averla inalata.
    "Aiko trattieni il respiro e allontanati!"
    Qualunque cosa fosse e chiunque l'avesse utilizzata, voleva addormentarle o peggio avvelenarle. Era abituata ad almeno la metà delle sostanze venefiche presenti in natura, la maggior parte estraibili dai fiori o dalla linfa delle piante e quella sicuramente conteneva polvere di petali appartenuti a qualche fiore molto nocivo.
    Si allontanò dal perimetro delineato dalla nebbia e recuperò il fiato, sperando che Aiko avesse fatto lo stesso. Non poteva accertarsene a causa della densità della bruma pericolosa, ma aveva capito che non era una sprovveduta e non avrebbe avuto difficoltà a disfarsene.
    Rinfoderò in un paio di secondi il violino, dovendo piuttosto preoccuparsi di se stessa, infatti un pugnale luccicante le venne scagliato contro dalla sua destra. No, non aveva intenzione di combattere, perché qualcuno doleva costringerla? Avvertì la minaccia e cercò di afferrarlo al volo, senza tuttavia riuscirci. Fortunatamente riuscì con il dorso della mano a colpirne la lama lateralmente e a spedirlo a terra, affrettandosi a raccoglierlo.
    Almeno così poteva contare su un'arma, se pur modesta. Più che per colpire le sarebbe servita per respingere altri eventuali attacchi come quello precedente.
    "Esci allo scoperto! Cosa vuoi?"
    Quello non tardò a manifestarsi, infatti passarono appena 5 secondi che udì qualcuno correrle incontro alle spalle. Ruotò su se stessa appena in tempo per intercettarlo e impedirgli di menare un fendente con la lunga spada che brandiva sulla mano destra.
    "Siete state voi!"
    Cosa? Che diavolo stava dicendo. Non ebbe il tempo di chiederglielo perché la donna, dall'aspetto decisamente inusuale e alta sicuramente più di lei, cercò nuovamente di colpirla con la lama della spada e questa volta riuscì a sfiorarle il dorso della mano usata per difendersi con il filo dell'arma. Era stata una fortuna che le avesse lanciato il pugnale, fu quello a proteggerla da danni considerevoli. Indietreggiò di colpo, non aveva molte possibilità senza le sue armi, inoltre in un posto così desolato non aveva neanche modo di costruirsi un arco come era solita fare se in prossimità di qualche albero adatto allo scopo. Poteva contare solo sulla rapidità nei movimenti.
    Negli occhi smeraldini della malintenzionata nuova arrivata leggeva un odio smisurato, come se le avesse appena portato via il più caro dei suoi parenti, come volesse vendicarsi da tempo immemore.
    Eppure non la conosceva, non le sembrava di averla mai incontrata prima.
    "Noi non abbiamo fatto niente!"
    "Taci!" Strillò lei, gettandosi di nuovo alla carica.
    Nel frattempo si accorse che c'era anche qualcosaltro di insolito nei dintorni. Una fonte maligna di energia che non riuscì a decifrare, ma le dava la stessa sensazione di quando si era ritrovata immersa nella nebbia. Forse era stato lui... o lei... a cercare di avvelenarle? C'era qualcun'altro lì?
    Accidenti a lei e a quando aveva deciso di non portare armi con sé!
    Ho una mezza idea su come portare avanti questa tizia, se vuoi occuparti tu della roba occulta... ti lascio carta bianca XD
     
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    Aiko, avendo avvertito il pericolo in tempo, riuscì a scansarsi rotolando via dal raggio d'azione della nebbia. "Questa cosa, qualunque sia, è nociva! Qualcuno vuole ucciderci!" pensò, e sperò in cuor suo che Zakrina stesse bene. Quella ragazza le stava simpatica, non voleva che morisse. Ma qualunque cosa fosse quella nebbia, non doveva essere venuta da sola. Doveva essere stata provocata da qualcosa... o qualcuno. E qualunque creatura fosse era pericolosa, Aiko la poteva avvertire: aveva una forza elevata.
    Doveva capire cos'era e da dove era saltata fuori. La ragazza si mise in guardia appena udì un rumore di passi. Stava arrivando qualcuno! Come temeva, la nebbia era stata solo un diversivo per separarle: stava arrivando qualcuno, e di sicuro non aveva intenzioni amichevoli. Aiko si scansò in tempo quando vide un incantesimo volare verso di lei. Era magia nera.
    Un mago le stava attaccando, ma se quello stolto avesse pensato che Aiko era senza difese si sbagliava. Estrasse rapidamente i suoi coltelli gemelli e mirando alla direzione dalla quale era provenuto l'incantesimo li scagliò, inserendo anche un sigillo di magia per facilitarsi il lavoro. Sentì un urlo di dolore e seppe di aver fatto centro, dopodiché usò i suoi poteri di Psikemansia per fare ritornare i coltelli, senza il sigillo che si era appiccicato al suo aggressore.
    M-Maledetta! ringhiò il mago, mostrandosi finalmente ad Aiko. Era un uomo alto e allampanato, così magro che sembrava quasi un palo della luce. Aveva occhi marroni e aggressivi, capelli corvini, e un mantello nero che lo copriva.
    Cosa volete da noi? chiese Aiko. Tu non parlare! È tutta colpa vostra che... che... AAAAH! cercò di lanciare un altro attacco ma fu molto più debole a causa del sigillo di Aiko. "Non ha molta magia in corpo... bene, questo mi faciliterà il lavoro." pensò mentre lo attaccava a corto rango con i suoi coltelli, stavolta senza lanciarli per evitare che prevedesse la mossa e li schivasse.
    Il mago urlò di nuovo di dolore ma colpì Aiko con una magia che la ferì nella zona del ventre, macchiando di rosso il suo vestito viola. "Anche con la magia indebolita riesce a ferirmi... dev'essere più tosto di quanto pensassi!"
    Poi Aiko lo sentì di nuovo: quella fonte di energia che prima aveva generato la nebbia si preparava a colpire di nuovo. Zakrina! Fai attenzione! urlò in modo che la sentisse, poi rotolò di lato e dette un calcio al mago seguito da una coltellata nello stomaco.
    La cosa che stava emanando la nebbia pareva essere una creatura immonda e deforme, una bestia che Aiko non aveva mai visto prima dall'orrida malvagità. "Che roba è?" pensò la ragazza disgustata. Che spettacolo orrendo.
    ~ Aiko Niwa
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    Uso il rosso per l'effetto che voglio attivare

    CITAZIONE
    Lame di Sakura

    Aiko è in grado di estrarre con una velocità fulminea i suoi coltelli per poi lanciarli verso l'avversario con molta precisione. Le lame di Sakura, i suoi coltelli gemelli, possono anche essere intrisi con della magia per diversi effetti. Aiko ha sempre dei sigilli magici sotto portata di mano, in caso avesse a che fare con spiriti ostili o creature aggressive, e con questi sigilli che si presentano sotto forma di semplici fogli di carta può infilzare l'avversario diminuendone la potenza magica o inibendola per pochi minuti se è particolarmente debole.

    CITAZIONE
    Fluttuare

    Sfruttando i suoi poteri di Psikemansia Aiko riesce a muovere piccoli oggetti col pensiero senza avere il bisogno di guardarli se si concentra sul loro aspetto. È molto esperta, per esempio, nel richiamare i suoi coltelli neanche fossero boomerang.

    Bon, tocca a te, sono curiosa di sapere le loro motivazioni =D
     
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    Sentì un grido e Aiko che le urlava di fare attenzione, segno che anche lei era stata impegnata in qualche scontro. Eppure sentiva che c'era qualcosa che non andava, gli attacchi di quella donna le parevano troppo semplici e monotoni: o era del tutto inesperta o in quella faccenda qualcosa non quadrava. L'avversaria continuò a scagliare tagli e fendenti piuttosto potenti, ma decisamente prevedibili e scontati. A Zakrina non le ci volse molto prima di capire in quale maniera difendersi, le fu sufficente evitare per un paio di volte gli assalti della sconosciuta e reagire prontamente con una serie di pugni e calci che la disarmarono e la fecero finire a terra. Purtroppo se non aveva un buon motivo Zakrina non riusciva a tirare fuori tutta la sua grinta, doveva essere incredibilmente arrabbiata per lasciar emergere la collera che avrebbe abbattuto qualunque nemico. Inoltre anche lei era disarmata se non per il pugnale che aveva lasciato cadere a terra, gesto che forse agli occhi di chiunque sarebbe potuto rivelare stupido ma non le piacevano le armi da taglio e preferiva di gran lunga bastoni e frecce. Quanto le mancava già il suo amato nunchaku di legno!
    La donna si alzò di nuovo, dimostrando una resistenza fuori dal comune. Infondo non era per niente incapace, ansi le sembrò che all'improvviso avesse cambiato stile di lotta e adesso combattesse con meno ferocia ma con coscenza del proprio corpo e dei propri movimenti. Zakrina deviòun ennesimo colpo sferrando un taglio di mano sul fianco della spada, evitando di essere ferita su un braccio. Aveva un unica speranza, toglierle l'arma di mano il più rapidamente possibile. Solo in quel momento sentì qualcosa di strano avvicinarsi, ricordandosi che Aiko le aveva gridato di stare in guardia.
    Si voltò di scatto giusto in tempo per rendersi conto che una creatura immonda le si stava gettando incontro. Non seppe delineare all'istante il suo aspetto, forse per lo spavento forse perché non possedeva connotati troppo carini, ma ebbe comunque l'istinto di sferrargli un pugno diretto a neanche lei sapeva cosa.
    Capì solo di aver colpito l'aria e niente più, perché la sua mano attraversò quell'abominio senza recargli il minimo danno, lasciandola esterrefatta.
    "Ma cosa..."
    Lo stupore e la spinta del colpo la fecero barcollare in avanti, praticamente addosso allo strano essere che si rivelò del tutto etereo. "Com'è possibile"
    Il suo aspetto le ricordava quello di un... non si sa cosa, con zampe nere e unghie affilate -di cui non capiva l'utilità data la sua natura intangibile-, il muso bestiale e demoniaco contorto in un ringhio feroce di zanne crudeli e uno sguardo scarlatto iniettato di sangue. Il suo corpo era circondato da una finissima ma percepibile aura azzurrina, caratteristica che lo allontanava da un qualunque altro essere terreno.
    Cercando per quanto possibile di ignorarlo, la ragazza riportò l'attenzione sulla donna adirata che prima aveva cercato di ucciderla e la colse immobile, in piedi a pochi metri di distanza, dove l'aveva lasciata per dedicarsi alla nuova minaccia. Non sembrava più esistere, da lei non sentiva provenire alcun pericolo.
    All'improvviso il suo corpo esanime cadde a terra, senza un motivo preciso o una spiegazione logica. Quella scena inspiegabilmente le provocò una strana sensazione di disagio e di timore, le venne naturale immaginare che ancora prima di iniziare a combattere non fosse viva, bensì rianimata con l'unico scopo di togliere di mezzo lei e Aiko.
    Ma quello sguardo carico di risentimento di poco prima...
     
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    Aiko stava ancora combattendo con il mago, che non accennava a cedere. "Che cavolo? L'ho colpito almeno 10 volte e ancora non si arrende? Quanto è resistente? Se continua così diventerà una lotta di stallo che non riuscirò a vincere!" Il mago come se non bastasse si era liberato del sigillo e ora la attaccava senza lasciarle tregua. Aiko riuscì in qualche modo a colpirlo al petto, uccidendolo... o almeno sembrò che così fosse, perché il mago si estrasse con noncuranza il coltello dal cuore e lo scagliò lontano come se nulla fosse. In quel momento Aiko ne ebbe la certezza: non stava combattendo con qualcosa di vivo. Era un essere non morto quasi sicuramente, altrimenti come avrebbe fatto? E poi nel momento nel quale si era estratto il coltello dal petto aveva sentito una zaffata di energia sovrannaturale.
    Rotolò di lato, evitando appena una magia di fuoco che incendiò una casa e poi si spense dopo averla divorata. No, decisamente chiunque fosse quel tipo non era vivo. Ma Aiko non aveva tempo per farsi delle domande: il mago la stava tempestando di attacchi senza lasciarle neanche un secondo di tregua.
    Proprio quando Aiko sentiva di non farcela più gli occhi del mago persero la loro vitalità e come se fosse stato un pupazzo, una marionetta mossa da qualcuno, il corpo del mago si afflosciò a terra, proprio di fronte a lei. Aveva occhi spenti e nel punto in cui lei gli aveva dato una pugnalata non c'era sangue, solo... pezzi di scheletro. Che non erano una bella immagine, ma Aiko aveva visto di peggio quindi rimase praticamente impassibile.
    La nebbia si dissipò e poté vedere Zakrina. Le andò incontro vedendo quel... coso, creatura, bestio, non sapeva come chiamarlo di prima e le chiese: Hai un'idea di cosa è appena successo? In una vita di studi non ho mai visto una cosa del genere!
    ~ Aiko Niwa
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    La creatura si era dissolta nel nulla, divenuta come eterea e parte dell'atmosfera circostante.
    Assieme a lei la nebbia e l'alone di oscurità che si portava alle spalle, ma i due cadaveri erano ancora lì, riversi sul selciato di quella strada ormai non più deserta.
    Era come se la presenza dell'essere fosse ancora accesa, come se in realtà si trovasse ancora lì.
    "Beh... se non capisci tu queste cose... io posso avere ben poche risposte!" Esclamò sorridendo ad Aiko, nonostante la situazione la turbasse.
    Fu poi una semplice voce, un sibilo cupo e cavernoso quello che si manifestò dal nulla. Come se l'etere stesso parlasse...
    "Ecco... desideravate sapere qualcosa su quel lontano giorno? Quei due ne furono diretti testimoni. Non vi resta.... che chiedere loro"
    L'espressione di Zakrina mutò. La fase ragazza semplice e il lato tranquillo e indifferente scivolò via, per dar spazio alla vera lei in quelle situazioni. Si chiuse un attimo in se stessa, poi il suo tono di voce si fece duro e più robusto.
    "Perché sei apparso a noi. Chi sei"
    "Chi sono? Ssolo un altro testimone di quella notttee..."
    "Hai ucciso tu quelle persone?"
    "Ti sbagli... Avessi avuto un ssimile potere a quest'ora non sarei quì a perdere tempo con voi. E inoltre... nessuno di loro è stato ucciso... ssolo coloro che hanno assistito ma sono riusciti a sfuggire quella notte... poi sono stati eliminati"
    Accipicchia. Qualunque cosa stesse succedendo, di qualunque cosa stesse parlando e qualunque cosa fosse successa in quel nefasto giorno del passato, la faccenda aveva dell'incredibile.
    "E tu cosa vuoi allora"
    L'essere rise, poi la voce non si fece più sentire, venendo di nuovo sostituita da quell'ormai noto cupo silenzio.
    Se vuoi continuare il dialogo fai pure, se no avanti verso l'infinito ed oltre! XD però un NPG può essere usato solo da un un giocatore, ora l'ho preso in mano io... ti dispiace se le risposte gliele faccio dare io o comunque... se lo muovo io nel caso ricompaia? se no basta che me lo dici e lo passo a te
     
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    Scusa l'enorme ritardo! >.< Sì mi va benissimo :3


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    La donna si limitò a ridacchiare appena, guardando divertita Zakrina. Sapeva mantenere il buon umore anche in una situazione del genere? Era veramente una persona speciale! La maggior parte della gente che conosceva avrebbe urlato, scappando a gambe levate e etichettandola come un demone perché si avvicinava e studiava quelle... cose. Ma anche per Aiko, quella situazione era inaudita. Tutto ciò era al di là del mondo che conosceva e le apriva un nuovo mondo.
    E oltre ad essere spaventata da ciò, Aiko ne era affascinata, perché era proprio per quello che era venuta a Kengard: per studiare i fenomeni oscuri che regolavano il mondo.
    D'improvviso sentì una voce sibilante e roca, come se fosse di un essere che non era vivo. Zakrina provò a ragionare con lui, ma non ottenne molte risposte. Aiko, più esperta a parlare con quel tipo di creature, si fece avanti.
    Sono Niwa Aiko, studiosa dell'occulto. disse con voce ferma ma calma, come a intraprendere un dialogo pacifico. Alla fine, lottare contro qualcosa che veniva probabilmente dall'Oltretomba non era mai una saggia scelta, e anche se la donna aveva molte più possibilità di cavarsela rispetto a esseri umani "normali", non era comunque sicuro e non voleva correre il rischio di mettere in pericolo lei e Zakrina.
    Non intendo sconvolgere gli equilibri o qualcosa del genere. Il mio studio dell'occulto è puramente personale, e non divulgherei mai le scoperte delle mie ricerche se le creature in questione non vogliono che siano diffuse. Quindi, signore, vorrei gentilmente chiederle se potesse darci qualche indizio sul motivo dello stato attuale di Klenrung.
    Aveva parlato con tutta la sua diplomazia, sperò che le desse ascolto.
    ~ Aiko Niwa
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    tranquilla per il ritardo, no problems

    Zakrina era piuttosto incuriosita da tutto ciò e la sua espressione come il suo atteggiamento si erano fatti più seri e decisi, ma non era incoscente. Sapeva che Aiko era molto più capace di lei e aveva molte più possibilità in quel campo, ma per qualche motivo temeva che il dialogo non sarebbe stato estremamente piacevole.
    La voce, però, almeno, ricominciò a parlare.
    L'acuto sibilo si diffuse di nuovo nell'aria attorno a loro.
    "Tu vuoi... studiare l'occulto?" La risata che seguì aveva dell'inquietante, ma Zakrina non si scosse minimamente. "credo che tu voglia impicciarti in qualcosa di troppo grande. Però se ci tieni tanto..."
    L'oscura creatura si materializzò di nuovo di fronte a loro, nel suo orrendo aspetto, circondato da quell'aura che non prometteva niente di buono.
    "Non sscoprirai niente ressstandotene quì. Altri sono venuti prima di voi e altri si sono aggiunti alla... mia collezzzione" Continuò, sghignazzando. "tutti i cadaveri di questo luogo diventano miei sservi, guidati da un solo ordine: vendicare la strage che avvenne in queste terre"
    A quelle parole Zakrina non sapeva più se considerare quello un gesto dettato dalla disperazione o dalla pazzia, ma non le piaceva affatto.
    "E più cadaveri ci ssono... più il mio esercito cresce. Voi siete prede troppo difficili per diventarne parte, ma se volete notizie su quel giorno remoto... non possso aiutarrvi. Forrse non l'avrei fatto neanche se avesssi saputo qualcosa. Una cosa però posso dirvela... non siete le uniche in questo luogo. C'è qualcuno da cui dovete guardarvi... sse non volete finire maale. Beh, a me farebbe soltanto comodo" Concluse, con un'ennesima risata.
    Almeno non aveva più intenzione di gettare loro contro due cadaveri rianimati come poco prima, già era una buona cosa.
    Aspettò che fosse Aiko a rispondere, ma restò in guardia per un'eventuale brutta sorpresa che sarebbe potuta sbucare da chi sa dove.
    Se non mi ero spiegato bene la voce era della stessa roba demoniaca che avevamo visto e che Zakrina ha cercato di colpire, ora si è rimaterializzata (solo visivamente visto che è uno spirito o qualunque cosa sia XD) e le mille S-Z in più sono per simulare il sibilo non sono errori :) va beh specificavo perché non si sa mai XD
     
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    Aiko fece fatica a non fare una smorfia vedendo di nuovo l'orrido aspetto della bestia, ma si trattenne per non rischiare di offenderla o provocarla in qualche modo. "Beh, almeno non sembra più volerci aggiungere alla sua collezione di morti..." pensò la donna. Magari la sua diplomazia aveva avuto qualche risultato, alla fine... in ogni caso, attaccarlo non avrebbe portato a molto, inoltre era l'unica forma di vita (beh, se si poteva chiamare così) che ne sapeva qualcosa di quel fatidico giorno nel raggio di quanto, chilometri? Finora non aveva incontrato nessuno di interessante, e anche se l'idea di mettersi a discutere con quella... cosa non la entusiasmava, era il meglio che avevano e doveva lavorare con quello che c'era.
    Inspirò per prepararsi a parlare, poi usando un tono cortese e formale come quello che aveva usato prima chiese: E lei, signore, saprebbe forse dove si trova quel "qualcuno"? Se è una creatura viva o morta? L'ultima domanda era puramente a scopo identificativo. Non si sarebbe sorpresa se la misteriosa creatura del quale quella bestia stesse parlando era in verità uno scheletro tenuto insieme da qualche orrido maleficio.
    Alla fine, non sarebbe stato il suo primo incontro con un non morto. Ostile o non, Aiko aveva intenzione di scavare a fondo nella faccenda, e se leggere i defunti si era rivelato troppo rischioso, forse parlare con uno spirito del luogo avrebbe portato a risultati diversi. O almeno, questo era quello che sperava.
    ~ Aiko Niwa
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    Le domande di Aiko vennero seguite da un breve silenzio, in cui né la creatura, né tanto meno Zakrina, proferirono parola.
    "Quel qualcuno di cui parlo non ha a che fare con quella notte. Io non so chi causò la ssscomparsa di tutte quelle persone, ma so che molti hanno tentato di scoprirlo. Alcuni di loro adesso... lottano al mio fianco" Precisò, ghignando.
    "Quì si nascondono individui pericolosi, che invece di temere la dissgrazzia accaduta a questo luogo sssfruttano la paura che la gente a di Klenrung. Nessuno lì ha mai trovati. Neanche io. Ma adesso bassta... ho parlato anche troppo. Addio"
    Con un sbuffo violaceo l'abominio si dissolse nel nulla da cui era venuto, lasciandosi alle spalle un mistero ancora più fitto.
    Chi si nascondeva a Klenrung? Com'era possibile che neanche lo spirito ne sapesse niente? Aveva forse mentito?
    Non sembrava averne bisogno, allora perché avrebbe dovuto nascondere quella misteriosa verità?
    Zakrina si scostò i capelli dal volto e disse semplicemente... "ba"
    Oltre a non aver risolto granché le sembrava di aver complicato la cosa. Almeno però ora sapevano che quell'essere non c'entrava niente, sempre fosse stato sincero.
    "Tu che ne pensi?" Chiese ad Aiko, facendo per incamminarsi ma restandosene inchiodata a terra. "Non so perché... ma il mio istinto mi suggerisce che faremo meglio ad andarcene. Rispetto che tu voglia saperne di più... ma è come se ogni centimetro del luogo ci incitasse ad andare via"
    Credeva seriamente a quello che aveva detto, il suo lato più selvaggio
    le dava la capacità di fiutare il pericolo e la situazione non era delle più piacevoli, nonostante l'essere non si fosse rivelato del tutto ostile.
    Il comportamento dello spirito era stato assai insolito e se aveva a disposizione davvero un esercito non avrebbe dovuto temere loro due, sole e ignare. Forse non aveva voluto davvero ucciderle, forse le aveva messe alla prova.
    Forse c'era qualc'osaltro di più oscuro in quella città.
    Forse... la sua avventura era appena iniziata.
     
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    Aiko rimase confusa dalle ultime parole di quello spirito, ma alla fine gli esseri come lui tendevano ad essere molto criptici. Scosse la testa, cercando di togliersi i cattivi pensieri dalla testa e guardando Zakrina, che le aveva chiesto cosa ne pensasse di quel posto. La donna sospirò. Non ne sono certa, onestamente. È la mia prima... vera esperienza di occulto. E sì, questo luogo è pericoloso. commentò rivolta alla sua interlocutrice.
    È veramente come se qualcuno volesse scacciarci da qui. Non questo spirito... un'altra forza. Una forza misteriosa. Concordo col volere andarcene di qui... ma un giorno, quando i miei studi saranno a un livello superiore, dovrò tornare a indagare. disse, più rivolta a se stessa che ad altri.
    ~ Aiko Niwa
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    ma tranquilla!

    La sua nuova compagna condivideva i suoi pensieri. Si, avrebbero fatto meglio ad andarsene.
    "Sai..." Disse Zakrina, "Credo che dobbiamo andarcene perché saremo d'intralcio a qualcosa"
    Azzardò quella frase ripensando a quanto aveva detto la creatura, muovendosi nel frattempo verso l'uscita, come poco prima.
    "Credo che non sia poi così deserto questo luogo, gli individui di cui parlava l'essere secondo me non hanno niente a che fare con l'occulto. Però non so, c'è puzza di fregatura qui nei dintorni. Non che l'essere abbia mentito, penso sia stato sincero. Solo che..."
    Non concluse la frase, non sapeva cosa dire. Attese qualche istante, poi aggiunse
    "Io devo tornare ad Ahsnaeris per recuperare le mie armi. Dopo di che ho intenzione di cercare un luogo dove poter trovare informazioni e indizi, nella foresta ho già scoperto quanto c'era da scoprire per ciò che mi riguarda"
    Si aggiustò la tracolla della custodia del violino e aumentò il passo. "Prima di tornare qui c'è altro che devo sapere"
    Adesso la sua espressione e la sua voce non erano più allegre come quelle di prima, ora trasudavano vivo interesse, curiosità e euforia, misti ad un pizzico di paura che le dava la giusta carica per lanciarsi a capo fitto in quella nuova avventura. Aesingr sarebbe stato felice di viverla al suo fianco, doveva viverla anche per lui.
    "Lo facciamo insieme?" Chiese ad Aiko, giocherellando con un piccolo laccetto pendente dalla custodia dello strumento.
    <>Klenrung... tornerò presto> pensò mentre si voltava verso quanto si stava lasciando alle spalle. il cielo coperto e silenzioso sembrò non accogliere il suo messaggio, ma prima o poi avrebbe turbato l'indifferenza della città fantasma.
    Per il momento... doveva procedere per gradi. Si ricordò che però Aiko voleva visitare la foresta in cerca di qualcosa che riguardasse spiriti e misteri.
    "Se vuoi possiamo passare dalla fascia di foresta che conosco e posso spiegarti quello che ho imparato... se ti va ovviamente"
    E poi... verso oscuri orizzonti!
     
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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