In viaggio verso la palude

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    L'ibrido drago-roc aveva un manto meno sfavillante del drago Lenrian e poteva confidare meglio nell'effetto sorpresa. Aveva inteso alla perfezione i gesti del drago di Luce e si stava avvicinando alla macchia di faggi, dove probabilmente si trovavano le prede.
    Per mostrarsi meno alto e invadente, Lenrian si accucciò e percorse gli ultimi metri strisciando e, subito dopo i primi faggi, il terreno scendeva più ripidamente fino ad una conca tra gli alberi. E lì li vide. Ancora nascosto tra i faggi, Lenrian vide sul fondo della piatta conca un gruppo di ben sette cinghiali intenti a grufolare e a rivoltare le foglie e il morbido terreno in cerca di cibo, senza sapere che ora erano diventati loro cibo per predatori. Quattro esemplari erano degli adulti, bene in carne mentre gli altri tre erano dei cucciolo che si accoccolavano vicino alle zampe degli adulti. L'assenza di vento e il fatto di essere sul fondo della conca impedì ai cinghiali di fiutare l'odore dei due predatori che stavano per attaccare e continuavano a grufolare come se niente fosse.
    Il drago della Luce, accucciato ma pronto a scattare come un felino, attese che il suo compagno di caccia metta in allarme le prede per mandarle nella sua direzione. Altro vantaggio per i due draghi era che i cinghiali per fuggire dovevano salire i ripidi e scivolosi bordi della conca alberata.
     
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    Alnair continuava ad aspettare che i suoi nuovi amici tornassero. Nel frattempo pensava a cosa avrebbe fatto o cosa avrebbe potuto fare una volta arrivato lì. Cosa avrebbe trovato quando sarebbe giunto a destinazione. Oltretutto anche se fosse riuscito a trovare chiunque cercasse, cosa avrebbe potuto scoprire che non voleva sapere? Ancora non poteva dire con certezza se fosse stato qualcosa di terribile oppure no. Ma ormai si era spinto troppo in la per tornare indietro. Doveva scoprire la verità, qualunque cosa fosse.

    Se devo solo aspettare che torniate, cos'altro posso scrivere?
     
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    Zephiros vide i sette cinghiali. Erano abbastanza numerosi e perciò sufficienti per i due draghi. Certo,avrebbe preferito che ci fosse almeno un individuo in più ma quel numero era più che adatto. E poi non poteva avere sempre quello che voleva. E,pur non essendo quel che preferiva cacciare quei suini sarebbero andati più che bene,andando ad escludere le probabili zanne di cui erano dotati. Ora non restava altro che agire. Così si rizzò in piedi,mostrandosi davanti ai cinghiali e spaventandoli,mandandoli verso Lenrian.
     
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    Se vuoi puoi scrivere che il tuo unicorno sente i rumori prodotti dai nostri draghi mentre cacciano. ^^
    E poi direi di saltare la descrizione del riposo post-pasto (facciamo che i nostri pg si addormentano per qualche ora) e poi riprendiamo con il viaggio verso la Città dei Corvi, perchè abbiamo già la role pronta di là. Che ne dite? ^^



    I due draghi si avvicinarono come due spettri al gruppo di cinghiali, pronti a sbafarsi il gruppetto bene in carne. Anche se lui era un drago giusto, Lenrian sapeva che era un predatore e che doveva farlo come suo dovere. Sia per nutrirsi e sia per mantenere il giusto equilibrio naturale tra prede e predatori, e quindi avrebbe ucciso anche i cuccioli. Non sarebbero comunque sopravvissuti senza gli adulti e i genitori a proteggerli.
    Il drago-roc fece la sua comparsa spaventando i cinghiali che scapparono terrorizzati dalla parte opposta, dove si trovava Lenrian, cercando di salire il ripido bordo della conca. I genitori ci riuscirono ma i cuccioli, ancora inesperti, caracollarono e rotolarono giù dal pendio tornando al punto di partenza.
    Il drago della Luce esordì con un ruggito accompagnato ad un lampo di luce gialla per accecare e disorientare le prede. Infatti il più grosso dei cinghiali che era appena riuscito a risalire il pendio, venne letteralmente imbambolato dalla luce soffiata dal drago arancione. Lenrian lo finì afferrandolo con la bocca e chiudendo subito le fauci sul suo collo. La preda lanciò uno stridio e poi rimase a penzolare floscia dalla bocca del drago. Il secondo cinghiale venne spazzato dalla sua coda e il colpo lo fece volare verso il centro della radura e verso Zephiros.
    Gli altri due adulti rimasero sul pendio nei pressi dei cucciolo che non ce la facevano a risalire il pendio per il panico e cercavano in modo invano di proteggerli dai due predatori che stavano calando nella conca sbarrando ogni loro via di fuga.
    Lenrian, che teneva sempre la preda uccisa in bocca, si stava già gustando il sangue della preda e il gusto della carne sulla sua lingua.
     
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    Ok. Dato che non c'è molto da fare.


    Alnair se ne stava ancora calmo e tranquillo ad aspettare il ritorno dei suoi amici. Non sapeva ancora quanto avrebbe dovuto aspettare, ma comunque, nel frattempo poteva udire dei rumori provenire in lontananza. Probabilmente dovevano essere Lenrian e Zephiros che cacciavano. Lui poteva aspettare ancora ed ancora, ma di certo non moriva dalla voglia di vedere cosa stessero facendo. Vedere un animale sbranato con tutti gli organi sventrarti, carne, ossa e sangue e tutto quanto. Non sapeva come le prede reagissero e di certo non voleva saperlo. Quindi continuò ad aspettare e a rilassarsi, anche se non si sarebbe addormentato in un posto scoperto da solo dove chiunque potesse fargli tornare. Ora non si trovava ad Apuovia, dove tutto era tranquillo, e quindi doveva stare attento.
     
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    Mi va bene,King

    Zephiros non esitò e uccise il cinghiale che gli si stava avvicinando con gli artigli,per poi prenderlo con la bocca ed iniziare a divorarlo,staccandogli di netto la testa con un morso. Il sangue dell'animale colava copioso dalle sue zanne. Poi,iniziò a mangiare anche tutto il resto del suino. In quel momento stava pensando solo a mangiare. Era più buono di come se lo sarebbe aspettato. Decisamente non aveva un sapore pessimo,al contrario:aveva un ottimo sapore. Ora restava soltanto finire di mangiare e poi avviarsi alla città dei corvi.
     
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    Lenrian uccise i rimanenti cinghiali rimasti vivi, compresi i cuccioli e poi inizio a mangiare, ad iniziare dal cinghiale che teneva tra le fauci. Schizzi di sangue e pezzi di carne caddero a terra mente il drago arancione strappava succosi pezzi sanguinolenti di carne. I due predatori decisero di consumare nel bosco le loro prede, non volevano far vedere tutta la scena ad una creatura erbivora qual'era l'unicorno.
    Il terreno del bosco si bagnò del sangue delle prede mentre i due draghi sbranavano e mangiavano, gli altri predatori delle montagne sarebbero stati attratti da tutto quel trambusto ma non avrebbero osato disturbare due creature così grosse quali erano Lenrian e Zephiros.
    I due predatori comunque furono molto veloci a finire di mangiare le loro prede e quando finirono, tutto ciò che lasciarono furono un lago di sangue, brandelli di carne e ossa spezzate.
    "I miei complimenti, sei un buon cacciatore" disse Lenrian a Zephiros, dopo essersi ripulito fauci, zanne ed artigli.
    Lenrian e Zephiros, entrambi con la pancia piena, tornarono al prato dove avevano lasciato Alnair, aveva finito di brucare l'erba ma non si era ancora addormentato. Evidentemente aspettava che i due suoi nuovi amici tornassero per sentirsi più protetto.
    "Eccoci Alnair. Ora riposiamoci un po' e poi partiamo per la Città dei Corvi" disse il drago arancione della Luce distendendosi accanto all'unicorno, tenendo comunque sempre i sensi all'erta nel caso venissero attaccati durante quella breve dormita.
    Ben presto si sarebbero risvegliati per ripartire.

    Lenrian esce. Postate voi e poi ci trasferiamo alla Città dei Corvi ok?
     
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    Alnair aveva finito di brucare l'erba quando le due creature finalmente tornarono. Ora poteva finalmente dormire tranquillo e protetto da due esseri tanto grossi. Lenrian diede conferma di essere tornato, e quindi disse appunto di mettersi a riposare, così dopo sarebbero potuti andare alla città dei Corvi. Alnair allora si sdraiò accanto al drago, che fece lo stesso, e quindi si addormentò in un sonno profondo, sereno e beato.

    Alnair esce
     
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    Zephiros prese un altro cinghiale e,nel giro di qualche minuto divorò anche quello. Poi ascoltò quello che gli disse Lenrian. Effettivamente era bravo a cacciare. Osservò il posto. Era pieno del sangue dei cinghiali che avevano appena ucciso e cacciato. Probabilmente,se Alnair avesse visto questo sarebbe rimasto scioccato o peggio,quindi poteva essere considerata una fortuna che non fosse stato lì in quei momenti. Poi i due tornarono dall'unicorno.
    Sì,infatti:dobbiamo riposarci almeno un po' prima di andare alla città dei corvi. disse il mezzo drago dopo aver sentito parlare il drago arancione.
    Ed anche Zephiros esce
     
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38 replies since 25/11/2016, 13:05   321 views
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