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.Le parole di Sharrak seppur dette a tono basso penetrarono candidamente nel metallico elmo di Setran. Un valido avversario a testa, una divisione delle forze giusta ed equa a parere dell'ammazza draghi.
I passi del mezzodrago tuonarono per i corridoi, mentre egli si avvicinava al suo avversario. Immediatamente ruotò il capo, da sotto l'elmo i suoi occhi si accorsero della presenza di Setran. Con velocità inaudita le sua braccia corazzate si mossero verso le spalle afferrando una potente Claymore d'acciaio. Il fendente fu potente e preciso, ma i grandi riflessi dell'ammazza draghi fecero si che sfiorassero solamente il suo manto scarlatto.
Il gladiatore cercò di colpire la guardia con un pugno, inaspettatamente quest'ultima lasciò la presa di una delle mani sul manico del suo spadone, tenendolo solo con la mano sinistra. Il suo braccio destro si elevò a difesa del proprio volto, andando a incrociare il pugno di Setran e scatenando nella stanza un sovrastante suono di ferro battuto.
Quella semplice azione difensiva, riaccese le ardenti braci nel cuore del gladiatore, poiché egli aveva ben compreso di non stare lottando con uno scarto della società, ma con un prode guerriero che aveva ricevuto un ferreo addestramento.
La guardia ruotò il suo corpo in direzione opposta a dove teneva la spada, in modo da aumentare la forza del colpo tramite il suo stesso peso.
La robusta lama della Claymore incrociò gli avambracci dell'ammazza draghi, serrati da lui stesso l'uno contro l'altro in una forma a croce in modo da difendersi da quel poderoso fendente. Quando lo spadone si scontrò contro l'armatura dragonica, ancora una volta un suono di ferro battuto riecheggiò per la stanza, come il suono di un corno che annuncia la battaglia.
Setran indietreggiò di qualche passo, spalancando il palmo della mano corazzata che cominciò ad emanare un forte odore di zolfo. In pochi secondi il potere elementale del mezzodrago si manifestò sotto la forma di una sfera infuocata. Il signore dei draghi con uno slancio la scagliò contro il suo avversario, che prontamente rotolò via evitando l'impetuosa esplosione di vorticanti lingue di fuoco che seguì l'urto della bomba incendiaria sul pavimento. Pareva che il peso dell'armatura non l'avesse minimamente rallentato, lesto si rialzò serrando entrambe le mani sul manico della sua spada, pronto ad affrontare Setran.
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La guardia se ne accorse che Sharrak si stava avvicinando ed estraeva la propria spada.
La guardia attaccò l'yuan-ti con la spada ma l'uomo-serpente riuscì ad schivare grazie alla sua agilità da serpente. "Bene questi possono avere lo stesso addestramento dei soldati peccato che è uno solo" pensò Sharrak mentre attaccava la guardia ma la guardia riuscì ad parare l'attacco di Sharrak e diede un pugno all'yuan-ti.
L'uomo-serpente si allontanò subito sibilando dopo aver ricevuto il pugno e sibilò di rabbia contro la guardia e subito dopo ritornò ad attaccarlo ma questa volta lo attaccò con la coda. Velocemente avvolse la sua coda sulla gamba della guardia e la tirò per farlo cadere. La guardia era impreparata cossi cadette per terra rendendolo vulnerabile al prossimo attacco, l'attacco che non si fece attendere, infatti l'yuan-ti attaccò la guardia con la sua spada colpendo la guardia e ferendola non gravemente.. -
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La guardia strinse con forza il suo spadone a due mani, il manico della possente lama quasi cantava eccitato per la foga che il suo portatore provava in quel cruciale momento.
Ripiegato sulle ginocchia, scattò in piedi, caricando l’ammazza draghi con un fendente tanto prodigioso che avrebbe potuto tagliare l’acciaio stesso.
Il manto scarlatto ondeggiò accompagnando i movimenti di Setran nel mentre che egli ancora una volta, con i muscoli tesi per respingere l’offensiva nemica incrociava le braccia per parare il fendente di spada.
La guardia tirò subito a se l’arma, liberando una mano dalla sua serrata morsa sul manico per spalancarne il palmo e puntarlo verso il gladiatore. Un arcano segno incantato si dipinse sulla pelle della guardia, i suoi occhi brillarono di una bianca luce incantata e spiritica. Parole estranee al mondo della materia vennero pronunciate dalle sue labbra, coperte dall’elmo d’acciaio.
Un’invisibile forza impetuosa investì Setran, che indietreggiò di pochi centimetri producendo uno stridente suono di metallo che gratta sulla pietra.
Le fiamme che bruciavano sotto l’elmo del Signore dei draghi si fecero più intense, come se egli fremesse per l’eccitazione che gli offriva quella lotte.
Nel mentre che il suo pugno si serrò per abbattersi sul suo nemico come un travolgente martello d’acciaio, il gladiatore si chiese se quell’uomo, padrone delle forze mistiche era veramente degno di Shadormor, la mistica spada incantata.
Lo spadone della guardia si tese per ergersi a difesa del pugno dell’ammazza draghi. L’onda d’urto generata attraverso Setran, che per il colpo quasi vibrò.
La guardia ritrasse la spada preparando un contraccolpo, che però venne sventato dal rapido movimento del gladiatore, il quale riuscì ad allontanarsi di pochi passi.
La mano corazzata di Setran si spostò sul suo cinturone, sino a toccare il manico di Shadormor. La mano del gladiatore si serrò sulla sua arma, che replicò cominciando ad emanare fasci di luce infuocati man mano che veniva estratta dal fodero.
L’incanta lama di Shadormor fendente la fredda aria del sotterraneo in maniera tanto terrificante che avrebbe scatenato la paura nel cuore del guerriero più coriaceo. Era come se le sue forze e quelle di Setran fossero fuso in un mortale abbraccio che avrebbe segnato la disfatta dei nemici del gladiatore.. -
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La guardia si rialzo subito dopo esser compito da Sharrak e tentò di colpire il serpentone ma l'yuan-ti schivò il colpo e contro attaccò ma anche la guardia riuscì ad schivare.
I due rimasero a fissarsi per qualche secondo "no è molto più bravo rispetto hai soldati normali che ho combattuto per difendere la mia patria forse lui fa parte della squadra speciale" pensò l'Yuan-ti.
Sharrak ebbe conferma quando, con la coda dell'occhio, vide che la schiena della guardia che combatteva contro il suo compagno si presentò un segno arcano.
L'Yuan-ti attaccò di nuovo la guardia che provò a schivare ma l'yuan-ti riuscì a colpirlo di striscio facendo nessun danno a causa dell'armatura. Sharrak viene respinto da una forza invisibile faccendolo cadere per terra, "ora basta" pensò l'yuan-ti mentre si alzava sbattendo la propria coda sul pavimento, sibillò contro la guardia e subito dopo riattaccò la guardia con la sua spada che venne parata ma l'yuan-ti aveva in mente di prendere la guardia ed avvolgerlo tra le sue spire, Ci riuscì e così iniziò a stringere la guardia. -
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Shadormor liberata dal suo fodero manifestava energie sopranaturali che si apprestavano a distruggere color che avevano gettato contro di lui il guanto di sfida.
Le arcane rune sul palmo del nemico di Setran brillarono con maggiore intensità, andando a rivestire la spada che la guardia stringeva fra le sue mani.
Utilizzando i suoi poteri il nemico corazzato aveva trasferito le mistiche forze che fecero sussultare l'ammazzadraghi poco prima nella sua lama, in modo da potere contrastare l'offensiva della spada incantata del gladiatore.
Come titani in un'apocalittico scontro, i due si caricarono l'un l'altro lasciando che le proprie spade si incrociassero in un duello mortale.
I fasci di luce infuocati sfuriavano contro le invisibili forze arcane, che si apprestavano a respingere l'attacco di Setran. Senza mai demordere, Il Signore dei draghi continuò a tirare fendenti tanto potenti da riuscire quai a tagliare una montagna a metà.
Per un fugace attimo, gli occhi ardenti come braci dell'ammazzadraghi videro una pecca nella difesa del suo avversario. Piroettando in una danza mortale, Setran guidò un fendente verso il fianco del suo nemico che cercò di bloccare l'attacco liberando contro il gladiatore un impulso di forza invisibile. Attingendo appieno alla sua dragonica forza sovrumana, il mezzodrago in un impeto di travolgente potenza fisica superò quelle energia che lo bloccavano, riuscendo a ferire il fianco del suo nemico.
La guardia indietreggiò sussultando, portandosi istintivamente una mano al fianco danneggiato dalla magia di Shadormor, tenendo lo spadone solo con la mano sinistra.
Momenti come quello erano cruciali in una battaglia, il mezzodrago lo sapeva bene e per questo non perse tempo ed attaccò di nuovo la guardia, che prontamente cercò di riprendere ad impugnare la spada con entrambe le mani. Riuscendoci solo all'ultimo secondo, fu capace di bloccare l'attacco di Setran, ma perdendo parzialmente la concentrazione che gli serviva per utilizzare le sue magie.
Quella guardia era forte e ben addestrata, ma Setran molto di più... egli era un gladiatore mezzodrago, tutta la sua vita era un continuo combattimento all'interno di quell'arena di sangue e agonia che è il mondo. Facendo ancora ricorso alla forza dei suoi muscoli da mezzosangue, riuscì a spezzare la difesa del suo nemico, non più potenziata dalle arcane magie.
Inaspettatamente con un grande sforza di volontà la guardia riuscì a riportare la sua spada sulla difensiva, riuscendo ad evitare che la testa gli venisse recapitata da Shadormor.
I suoi riflessi erano stati efficaci, ma Setran aveva vissuto migliaia di battaglie nell'arena, ed aveva già pensato ad offensiva in caso il suo attacco fosse fallito.
L'unica mano che impugnava la spada era quella destra, nella sinistra vorticanti fiamme si erano manifestate, prendendo la forma di una serpe avvinghiata attorno al suo braccio.
Con forza implacabile, Setran scagliò il suo pugno di fuoco e il serpente si staccò dal braccio per penetrare l'armatura del nemico e bruciarne le carni senza sosta.. -
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La guardia cercò di liberarsi dalla spire di Sharrak fallendo miseramente. L'Yuan-ti aveva stretto tutto il corpo della guardia, solo la testa era libera dalle sue spire e più la guardia si agitava più Sharrak strinse la presa.
La guardia iniziò ad avere qualche osso rotto a causa del continuo aumento della forza della stretta dell'Yuan-ti.
Sharrak osservò il suo compagno che continuò a combattere contro il suo avversario "è bravo quel tizio, riesce a tenere in testa un membro della squadra speciale, chi sa dove ha imparato a combattere in quel modo."
L'Yuan-ti continua ad aumentare la forza della sua stretta spezzando altre ossa della guardia e disse sibilando "questo è per il mio popolo", la guardia rispose sputando addosso il serpentone. Sharrak non ci fecce molto caso e continua stringere sempre di più fino quando ormai le ossa diventano polvere e gli organi interni poltiglia.
Dopo esser certo che la guardia è morta Sharrak tolse le sue spire attorno alla guardia, osservò il suo compagno che aveva colpito la guardia con del fuoco, "interessante" pensò l'Yuan-ti mentre continuava a guardare i due da combattere.. -
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La scottante magia di Setran dilaniava senza termine le carni del suo nemico. Dall'elmo, il volto della guardia traspirava quello che stava divenendo il mostruoso aspetto di un uomo carbonizzato dalle antiche fiamme dei draghi. Ma il nemico dell'ammazza draghi non si arrese, con forza e dedizione le sue dita rivestite d'acciaio strinsero l'elsa della spada per provare a tirare un prodigioso fendente con cui liberarsi dal mortale assalto di Setran.
Le fiamme sulla mano corazzata del gladiatore si placarono, permettendogli di afferrare il braccio del nemico. Gli sguardi dei due erano incrociati in un fatale conflitto terminabile solo con la morte di uno dei guerrieri.
L'ammazza draghi ancora richiamò la forza degli antichi draghi, spezzando l'indebolita difesa del suo nemico per poi squarciarne l'armatura e le carni conficcandogli Shadormor nello stomaco. La lama incantata brillò di mistica energia che traspirò dalle carni della guardia, irradiandole in una spettacolare morte. Setran fece risalire la spada lungo il corpo del suo nemico, dividendolo a metà.
Gli organi interni, le budella ed il sangue, macchiarono il pavimento, andando a sporcare anche i piedi corazzati del Signore dei draghi, non se ne curò molto, era la norma macchiarsi del sangue rivale in un combattimento. Con un fugace ed elegante gesto, Setran riportò Shadormor al suo fodero, placandone le iraconde energie.. -
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Sharrak osservò le battute finali della battaglia del suo compagno analizzando con cura i poteri dei due sfidanti.
Dopo che finì il combattimento l'yuan-ti si rivolse al tizio corazzato e disse "ottimo combattimento sei davvero bravo, un giorno mi piacerebbe un duello amichevole contro di te, forse possiamo imparare qualcosa a vicenda, ma ora abbiamo finire qui."
Sharrak vide una porta e disse "andiamo". Subito dopo andò verso la porta ma non entrò subito nella stanza, prima guardò se ci fossero dei soldato di guardia ma non c'era neanche uno.
L'yuan-ti entrò nella stanza. La stanza è grossa, talmente grossa che non si vedevano le pareti, sono presenti delle colone, le colone sono collegate fra di loro con dei tronchi di legna. Sharrak pensò e disse "io salgo sulle collone", subito dopo si arrampicò su una colona, grazie al suo corpo serpentino salì facilmente in cima, osservò la zona e subito dopo andò avanti restando sempre in alto sulle colone.. -
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Nel mentre che la mano corazzata di Setran si allontanava dall'elsa della sua spada, le funzioni motori del suo corpo vennero fermate da una parola pronunciata dall'uomo rettile.
Amichevole...
Sussurrò il mezzodrago a voce roca.
Quella parola gli era estranea, per una vita intera non aveva conosciuto altro che la furia della battaglia, sia nella sua esistenza in schiavitù che quando finalmente infranse le catene della sua prigionia.
Dopo essere fuggito dagli artigli delle terre del sud, il volere dell'arena ha continuato a perseguitarlo. Quando un gladiatore entra nell'arena non può ritirarsi, deve alzare fieramente la spada e far cantare i denti d'acciaio per versare il sangue del suo nemico. Setran non conosceva nient'altro che la volontà dell'arena. I cancelli si aprono e i gladiatori combattono fino alla morte. Per questo quella parola lo aveva paralizzato a tal punto, nell'arena non esistono amici ma solo avversari da decapitare.
Dopo quel breve momento di riflessione il mezzodrago prese finalmente a seguire Sharrak. Il suo pesante passo riecheggiava potente in quelle stanze chiuse, e quando il piede corazzato del signore dei draghi si posò sulla superficie della stanza ove si ergevano vaste colonne, il suono rimbombò impetuoso per poi spegnersi fievolmente una volta incrociati i pilastri.
I suoi occhi ricoperti della brucianti fiamme degli antichi draghi sebbene guardassero difronte a lui, non avrebbero mancato di notare un pericolo improvviso.. -
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Sharrak continua a viaggiare sopra le colone. andando avvianti e continuò ad osservare intorno "ma quanto è grossa questa stanza?" pensò l'yuan-ti.
Dopo un po iniziò ad intravedere un gruppo di soldati che stavano pattugliando la zona. I soldati erano una decina forse un po troppi per i due avventurieri, erano armati con spada e scudo e hanno anche un arco.
"mmm se porto quel tizio qua su forse possiamo attaccarli da alto e farli fuori prima che chiamano dei rinforzi" pensò l'Yuan-ti e subito dopo si mise in modo da far scendere il suo corpo da vanti al compagno e sibilò per far attirare attenzione del compagno e fece il segno di prendere il suo corpo.
"speriamo che accetta altrimenti dovrò tirare frecce come un disperato" pensò l'Yuan-ti mentre preparava il suo arco.. -
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Un costante rintocco di ferro ed acciaio cominciò a viaggiare nella sgombra stanza in cui l'ammazza draghi stava ricercando la sua sfida.
Le sue orecchie draconiche si destarono, ricordando quel suono a lui tanto familiare. Ebbe bisogno soltanto di pochi secondi per ricordare ciò che aveva udito centinaia, forse migliaia di volte nel corso della sua vita. Era il rumore di armature in movimento, ciò voleva significare che la sfida era vicina. I cancelli dell'arena si sarebbero aperti ancora una volta, permettendo al signore dei draghi di mantenere il suo onore di gladiatore e con esso la propria vita.
Quando la coda del compagno di lotta scivolò davanti ai suoi occhi rossastri capì cosa aveva in mente Sharrak, ma non approvava un tale sotterfugio. Un gladiatore affronta il nemico a testa alta, non si chiede il favore delle ombre come un volgare assassino.
Nonostante il diniego di Setran per l'attaccare dall'alto, anch'egli estrasse il suo arco sempre ben saldo dietro la schiena, assieme ad una mastodontica freccia forgiata dalle scaglie di drago.
Il dorato filo che tramutava la mandibola draconica portata dal gladiatore in un temibile arco, brillava per ogni volta che la luce incrociava il suo tocco.
Le forti braccia di Setran imbracciavano con maestria la freccia su Sferza Dei Cieli. Il suono del filo teso era rilassante, ma non troppo. Il gladiatore era consenziente che presto si sarebbe scatenato un putiferio.
Attese incrollabile come una statua di pietra, finché il suo sguardo non incrociò quello dei suoi nemici. Il segnale, i cancelli dell'arena erano aperti.
Le dita corazzate di Setran lasciarono scoccare la freccia, che come un ariete squarciò il muro d'aria che aveva difronte per andare ad imbattersi su quel gruppo di guardie malcapitate.. -
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Sharrak notò che il suo compagno guardò impassibile la sua coda e iniziava a preparare l'arco. Così l'Yuan-ti rimise il suo intero corpo sopra e iniziò ad incoccare due frecce attendendo il momento giusto.
Le guardie continuavano ad marciare fino a quando non videro il tizio corazzato ma appena lo videro egli iniziò a scoccare la sua prima freccia colpendo una guardia.
Sharrak scoccò le sue due frecce contro le guardie uccidendo due di egli.
Le guardie subito dopo si misero a riparo dietro le colone e iniziarono a preparare i loro archi "sono in tre possiamo farcela ma per sicurezza è meglio che qualcuno vada a chiamare dei rinforzi mentre noi li intratteniamo qui e fai portare degli scudi" disse una guardia. Subito dopo le guardie a turno iniziarono a scoccare le frecce dove si trovava il serpentone e il tizio corazzato mentre una guardia iniziò a correre per chiamare i rinforzi.
Sharrak approfittandosi del breve lasso di tempo che le guardie avevano usato per organizzarsi si spostò andando dietro di loro e quando vide che le guardie iniziarono a sparare sorrise, subito dopo notò una guardia che si allontanava dal gruppo. Grazie alla sua agilità di serpente prese la guardia tra le sue spire iniziando dalla testa in modo che non potesse urlare e lo tirò sù. Subito dopo iniziò a stringere il malcapitato.. -
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La titanica freccia di Setran penetrò con furore nelle carni del suo malcapitato nemico. Le grida angosciate della guardia risalivano fino al cielo con una potenza tale da svegliare gli dei dalla loro perenne apatia.
Lasciando andare la spada, il guardiano del forte impugnò l'ampia freccia di Setran, cercando di tirarla via dalle sue carni in fiamme, urlando di dolore ad ogni movimento. Al fine egli non riuscì, morendo per la grave emorragia scatenata dalla freccia ricavate dalle scaglie di drago.
Le frecce dei nemici assaltarono implacabili Setran, che non perse tempo a cercare riparo dietro una delle colonne. Uno dei dardi sfiorò l'armatura del gladiatore, spezzandosi quasi per la robustezza di quest'ultima . Setran scattò al riparo dall'assalto degli arcieri, per preparare la contro-offensiva.
In un primo momento impugnò ancora Sfera dei Cieli, ma ripudiò velocemente quel tipo di offensiva. I suoi nemici erano in assetto da battaglia a distanza. Doveva sfondare le loro difese con la forza ancestrale dei draghi.
Richiamare ancora la sua magia per bruciare i nemici in un assalto di fiamme e calore.
In un'avventata mossa Setran uscì dal suo riparo, per cominciare a caricare i suoi nemici. Presto le frecce lo avrebbero travolto per fermarlo.
Edited by Tiziel - 4/4/2017, 22:41. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Tiziel che guardie sono semplici guardie al massimo il capo di brigata può avere un minimo dote magiche e in più avevano già iniziato ad sparare a turno contro Setran e dove si doveva trovare Sharrak.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)oki, corretto.
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