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.Zephiros si mise ad ascoltare quello che il Maestro del vuoto disse loro:avrebbero fatto una serie di prove,cinque precisamente e adesso avrebbero iniziato la prima. Essa consisteva nell'attraversare un labirinto sotterraneo e trovarne l'uscita per raggiungere il Maestro per le altre quattro prove,ascoltando attentamente quello che avrebbero dovuto fare:fra loro il mezzo drago in particolare avrebbe dovuto usare con moderazione il suo elemento del fuoco per farsi strada nel labirinto,dato che,se non stava attento e se ne avesse fatto un uso eccessivo,dato lo spazio chiuso in cui si sarebbe ritrovato sarebbe rimasto senza aria finendo così per svenire e se ciò fosse accaduto il Maestro lo avrebbbe dovuto riportare all'inizio per ripetere tutto il percorso. E a rendere le cose più difficili il Maestro stesso avrebbe giocato con le loro menti. Quest'ultima prospettiva,a dire il vero non lo allettava molto. Infine il Maestro del vuoto mostrò loro dei talismani con i quali sarebbero potuti restare in contatto con lui e tra loro,in caso di necessità(se il maestro li avrebbe aiutati poi,però avrebbero dovuti subire una punizione divina).
Sarà un po' complicato,ma sono sicuro di riuscire a superarla questa prova. disse il mezzo roc,dopo aver indossato a sua volta il proprio talismano.
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Il maestro si godeva la pioggia dal soffitto mentre gli altri recuperavano il talismano, Nemoal aveva guardato il suo con tale indifferenza.
Il maestro non ha mai capito perché si comportasse così con lui, non le aveva mai fatto un torto e si era sempre comportato in modo normale con lei, non riusciva a capire perché c'è l'avesse tanto con lui.
Il maestro era sempre stato gentile sia con lei che con Alnail, che ora seguendo l'esempio del amata stava cominciando a fidarsi sempre meno del maestro malgrado esso si stesse sforzando per aiutarlo in realtà.
Nemoal dava sui nervi al maestro che malgrado tutto cercava solo di aiutare il gruppo e andare D'accordo, ma lei stava minando il suo lavoro per un motivo che era sconosciuto anche al terzo occhio del maestro.
Il maestro voleva davvero andare d'accordo con Nemoal, ma questa lo respingeva sempre, trattandolo come un idiota e non voleva che facesse brutta figura a causa sua.
Il maestro si era rabbuiato un secondo vista la reazione della kelpie, però a distrarlo da quei pensieri fu Lenrian, che lo mise un pò di buon umore:CITAZIONE"Bene, credo di aver capito la prova. Si tratta quindi di una prova di orientamento e di ragionamento. Ci sarà da lavorare più con la mente. Io mi ritengo pronto a sostenere la prima prova!"
Il maestro era felice di aver conosciuto quel drago, gli dava una enorme gioia Lenrian, era proprio vero: Illuminava ogni cosa quel drago, se Ragnax lo aveva scelto come compagno aveva fatto decisamente tombola.
Lenrian era allegro e solare, e solo gli dei, colleghi di torre nera, sapevano quanto ne avesse bisogno di un pò di gioia e allegria.
Il maestro cercava sempre di dare l'impressione di essere allegro malgrado in realtà soffriva molto vedendo cose che nessuno vorrebbe vedere a causa delle sue visioni, solo con la meditazione e dei cari amici riusciva a mantenere la calma in quei momenti e non lasciarsi portare via dalla follia e dal suo lato malvagio.
Erano come avvoltoi: Erano le dimensioni grottesche che trascendono il concetto di incubo.
Avrà visto morire tutti i presenti in uno dei possibili futuri almeno 20 volte, persino se stesso... Persino sul suo amatissimo figlio.
Era lieto che tutta quelle realtà erano improbabili a tal punto che era più probabile vincere alla lotteria centododici volte di fila che vivere quelle possibilità, ma era una vera agonia per lui che semplicemente provava ad ignorarle e poi subito le dimenticava rimuovendo ciò dalla sua mente, per questo ringraziava sempre per ciò che aveva e che avesse un figlio stupendo di qui poter essere fiero; sapeva quanto le cose potevano essere peggio, quindi era immensamente felice della vita che viveva, e accarezzò il suo cucciolino che si era aggrappato al suo zampone chiedendo di poter aiutare gli altri, era così generoso.
"piccolo mio, sono commosso dalla tua generosità, è giusto però che non debbano contare troppo su di te, poiché chi è forte non deve essere ne il re ne lo schiavo degli altri, aiutarli ti limiterà, come è giusto che sia mettendoti al loro livello, poiché conteranno su di te, ma rifiutati di mostrare loro la strada se abuseranno della tua gentilezza, altrimenti che sfida è?
Fece il maestro accarezzando il figlio dolcemente, si fidava di loro, persino di Nemoal, Ragnax era buone mani, ma non voleva semplificare troppo la sfida a lui e agli altri.
Alnail e Zephiros sembravano impazienti di andare, quindi era meglio non farli attendere oltre.
"bene, allora, entrambe le strade conducono alla città dei nani... Con la differenza che una è molto corta ma, piena di bivi da farvi perdere la testa, l'altra invece è più lunga, ma semplice da percorrere e arriva tranquillamente alla meta anche se dovrete fare un giro della timant.
Lungo la strada ci saranno trabocchetti e puzzle da risolvere per avanzare, giungete alla fine è avete vinto, e questo è tutto, a più tardi!
Fece il maestro dissolvendosi in miasma viola e sparendo nella strada di sinistra sparendo, e o era un aiutino o era solo un modo per attirarli in uno dei suoi scherzetti, nulla di quello che aveva preparato era pericoloso, Anzi, alcune cose erano in realtà divertenti anche per loro.
Sperava che avrebbero apprezzato lo sforzo, sperava che malgrado fosse una sfida complicata si sarebbero divertiti tutti, ma intanto il primo arduo dilemma si parava davanti ai giovani:
Destra o sinistra?SPOILER (clicca per visualizzare)presente takeshi castle? Ecco unitelo a un labirinto e alle miniere di moria con gli orchetti come pubblico, il barog a fare da velina e il maestro come conduttore e siamo a posto, si fanno cose brutteh XD. -
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Il draghetto oscuro-velenoso rimase sia entusiasta ma anche un po' deluso dalla risposta del padre. Lo aveva elogiato per essere così generoso verso gli altri ma temeva anche che l'aiuto fosse eccessivo e che facilitasse troppo gli altri nella sfida.
Ragnax, con un leggero amaro in bocca, tornò da Lenrian, al quale gli diede un affettuoso morso alla zampa anteriore destra, il drago della luce rispose con una leccatina all'orecchio.
Sia Alnair che Zephiros erano pronti come lui per iniziare la missione. Prima iniziavano e prima finivano, così il Maestro del Vuoto illustrò velocemente dove avrebbero condotto le due strade che si aprivano davanti a loro. Portavano allo stesso luogo, con la differenza che uno era corto e tortuoso, come un vero labirinto, mentre l'altro era lungo ma più semplice. Entrambi avevano puzzle e trabocchetti comunque non pericolosi. Il Maestro del Vuoto non avrebbe mai messo in pericolo la vita del suo adorato figlio, e nemmeno quella del suo probabile futuro compagno.
"Io preferisco prendere quella lunga....è meglio una zampettata più lunga ma più tranquilla che non una strada piena di bivi che mi farebbero tirare giù tutto il pantheon Draconico" fu il pensiero di Lenrian mentre studiava gli ingressi dei due tunnel. Aveva la probabilità del cinquanta per cento di beccare l'itinerario lungo e tranquillo, e lo stesso valeva per quello corto e intricato.
Il drago arancione guardò il loro maestro dissolversi e imboccare il tunnel di sinistra e sia Lenrian che Ragnax fecero un breve ragionamento. Molto probabilmente il padre di Ragnax avrebbe indicato la strada corta e tortuosa, magari per divertirsi di più.
I due draghi, si voltarono all'unisono e pronunciarono assieme la stessa parola mentre si guardarono.
"Destra!"
"Destra!"
Un sorriso da cuccioli si stampò sui loro musi. Poi Lenrian si voltò verso gli altri.
"Io e Ragnax prendiamo il sentiero di destra. Voi siete liberi di seguirci o di prendere l'altra direzione"
I due draghi zampettarono fianco a fianco fino all'imbocco del tunnel di destra e li si fermarono ed attesero la decisione degli altri.. -
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Il gruppo continuava ad andare avanti, poi arrivarono ad un bivio dove il maestro del vuoto spiegò che dovevano prendere una decisione, spiegando che uno era una strada lunga e tranquilla, mentre l'altra era piena di bivi da perdere la testa. Non disse ovviamente quale strada prendere perché probabilmente dovevano capirlo da soli. Ma poi quando scomparve nella stanza di sinistra, l'unicorno si chiese se quello fosse un trucco per indurli a prendere la strada sbagliata, o un suggerimento per prendere la strada giusta. Non sapeva che decisione prendere, ma quando i due draghi decisero di prendere la strada di destra, allora l'unicorno seppe cosa doveva fare. Quindi disse
"Beh, io penso di prendere la strada di sinistra. Così ci saranno più probabilità che alcuni di noi prendano la strada giusta."
Nemoal fu contrariata da quella decisione
"No Alnair. Lo sai che io andrò nella stessa strada che prenderai tu. Ma non mi fido ad andare nella strada indicata dal maestro del vuoto. Andiamo anche noi a destra."
L'unicorno rispose alla Kelpie
"Coraggio Nemoal, vedrai che ce la caveremo. Oltretutto è giusto che ci dividiamo dal resto del gruppo se almeno così incrementiamo la possibilità che almeno alcuni di noi possano beccare il sentiero lungo ma giusto."
La Kelpie fece un respiro profondo e disse
"Daccordo. Alnair, io ho deciso che vado nella stessa strada che percorrerai tu, e se tu vuoi andare a sinistra, allora andremo a sinistra"
Così i due equini cominciarono ad avviarsi, ma Alnair si voltò un attimo per vedere che strada avrebbe deciso di prendere Zephiros.. -
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Dopo che il Maestro del vuoto se ne andò,Zephiros iniziò a riflettere su che strada prendere:Entrambe portavano a destinazione. Una era corta ma piena di bivi,mentre l'altra era semplice da percorrere ma molto lunga. Percorrendo la strada corta avrebbe fatto prima,ma sarebbe incappato in dei bivi,mentre percorrendo quella lunga sarebbe stato più semplice ma ci avrebbe certamente impiegato più tempo. E perlopiù non sapeva quale delle due strade che gli si presentavano fosse quella corta e quale quella lunga. Destra o sinistra? L'unico modo che intravedeva per scegliere per quale strada andare era affidarsi al proprio istinto. E l'istinto,in quel momento gli diceva chiaramente di intraprendere la strada a destra.
Anch'io andrò per la strada a destra. disse il mezzo drago,che si avvicinò a Lenrian e Ragnax.. -
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Il maestro li stava osservando col suo terzo occhio.
Lenrian e Ragnax sicuramente erano quelli più svegli, non a caso uno era il figlio del grande maestro e l'altro il suo possibile compagno.
Avevano fatto bene i due a non seguirlo, capendo che li stesse attirando in un tranello a sinistra visto che era la strada labirintica, a destra c'era il sentierone lungo, che comunque aveva un pò di ostacoli e puzzle da risolvere, sarebbe stato quindi divertente lo stesso.
Alnail e Nemoal invece scelsero di seguire la sua stessa strada malgrado le polemiche della Kelpie, ma alla fine vennero per il percorso "giusto", e il maestro si sarebbe divertito un casino.
Zephiros andò a destra insieme a Ragnax e Lenrian.
I due gruppi erano partiti.
Nemoal e Lenrian stavano per andare in contro al loro primo puzzle: Infatti dopo una galleria non troppo lunga sarebbero giunti in una sala illuminata da sei candele, agli angoli un bassorilievo inciso per terra. L'incisione era una stella di David in un cerchio con sei elementi scritti in runico dentro i raggi che puntavano verso le sei gallerie che davano alla stanza.
Gli elementi delle gallerie erano: luce, che dava alla galleria da qui erano entrati e sul suo raggio c'era una statuetta a forma di angelo.
Poi vi era la galleria del vento da qui venivano degli spifferi.
La galleria del fuoco da qui si sentiva un lontano strepitio e da qui proveniva un piacevole tepore.
La galleria del acqua da qui si sentiva il rumore di una cascata.
La galleria della terra era franata, ma c'era la piccola statua di un animale simile ad un elefante, che rappresentava la bestia della terra, di qui sbucava la testa dal terreno franato... Avrebbero dovuto scavare per tirarla fuori.
Infine vi era una galleria bloccata da quello che sembrava una cancellata in acciaio dalle forme tentacolari, grottesche e diaboliche, era la galleria del elemento oscurità che dava alla galleria d'entrata che era ovviamente la luce che si contrapponeva al buio, sul suo raggio c'era l'idolo di un demone che sembrava guardare con sfida la statua del angelo.
Ma quella via bloccata poiché era la strada per andare avanti nel labirinto.
Vi era una scritta del maestro scritta con un liquido nero e vischiosi su un cartello, in parte al cancello della galleria oscura, che recitava questo:
luce e oscurità, fuoco e acqua, terra e aria.
recuperate le quattro statue mancanti e riportatele sul raggio bella stella giusto per aprire la vostra via tra le ombre e raggiungermi.
Con affetto Torre Nera.
Non sembrava difficile, ma il maestro probabilmente aveva qualche scherzetto in servo per loro, c'era da chiedersi da quale delle quattro gallerie sarebbero inizialmente passati per recuperare le statuette.
Intanto a tre draghi si apriva un lungo tunnel oscuro e per qualche motivo terrificante.
Era come una sensazione di disagio che strisciava in quel luogo, come se qualcosa nel buio li seguisse.
Quel tunnel sembrava infinito a causa del buio.
Poi ecco una delle visioni del maestro: Migliaia di occhi rossi che li fissavano nel buio apparvero di colpo.
Durò quanto un battito di ciglio, ma sicuramente avrebbe sgomenta il trio conoscendoli.
"tutto ok ragazzi? Non vi ho spaventati troppo vero?"
Chiese cortesemente il maestro lievemente preoccupato per i tre, usava la telepatia per comunicare con loro.
Il maestro non voleva esagerare con i jumpscare però lo aveva detto che si voleva divertire, perché doveva moderarsi, non voleva certo fargli venire un infarto con le sue illusioni.. -
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Tutti presero le loro decisioni. Zephiros si unì con Lenrian e Ragnax per prendere il tunnel di destra mentre i due equini decisero di prendere quello di sinistra, sebbene Nemoal fosse inizialmente contrariata. Ma il buon Alnair riuscì a convincerla.
"Buona fortuna!" augurò ai due equini.
I tre draghi imboccarono il tunnel di destra che subito si rivelò essere molto buio. Ragnax, che si trovava nel suo elemento, era il primo dei tre, dato che aveva una grande vista notturna era lui ad avere il compito di avvisare gli altri se vedeva qualcosa o qualcuno. Lenrian richiamò il suo soffio giallo e lo condensò in una piccola sfera gialla luminosa, quel che bastava ad illuminava il percorso davanti a sè e a Zephiros ma dietro a Ragnax in modo da non disturbare la sua vista notturna.
"Zephiros, dobbiamo dividerci il compito di illuminare il tunnel. Mi sa che abbiamo preso il percorso lungo e quindi dovremo risparmiare le energie. Useremo a turno la mia sfera e il tuo fuoco ma non usiamola mai davanti agli occhi di Ragnax. Essendo oscuro, può dargli fastidio" disse il drago arancione al drago-roc.
Il tunnel continuò dritto e buio e sembrava non finisse mai. Non trovarono nè incroci, nè bivi, nè trabocchetti e l'ipotesi di Lenrian di aver preso il percorso lungo divenne certezza per tutto il gruppo. Il loro maestro aveva imboccato l'altro tunnel in modo da indurli a prendere il percorso tortuoso per divertirsi, percorso che avevano preso Nemoal ed Alnair. Le deduzione dei due draghi di elemento opposto si rivelarono esatte.
C'era qualcosa che non quadrava in quel tunnel; una sorta di troppa tranquillità che inquietava Lenrian. Stavano camminando da diverso tempo senza che succedesse nulla ma il drago arancione sentiva in quell'aria ferma che qualcosa stava per succede. Guardò diverse volte il buio oltre Zephiros senza vedere nulla ma aveva la sensazione che qualcuno li stesse seguendo. Non si sentiva nulla, a parte lo strusciare delle loro zampe e il ticchettio dei loro artigli sul terreno duro e roccioso.
Improvvisamente, tanti occhi rossi apparvero di colpo e Lenrian si bloccò di colpo senza proferire verso. Gli occhi rossi durarono quanto un fulmine, così veloce e repentino che il drago arancione pensò di aver avuto un'allucinazione. Stava per chiedere agli altri se li avessero visti quando la voce del Maestro del Vuoto rimbombò nel tunnel.
"Questo trucco è vecchio, papà! Mi spaventavi quando ero più draghetto ma ora non più. Ma credo che loro due non se l'aspettavano...dico bene?" disse Ragnax.
"Ehm...io....credevo di aver avuto un'allucinazione nel vedere quegli occhi rossi..." fu la timida risposta di Lenrian.
Il muso di Ragnax, con i suoi occhi rossi, annullò l'effetto degli occhi rossi. Due occhi rossi amici avevano sconfitto l'effetto di migliaia occhi rossi nemici.
Edited by ZellDragon6 - 26/8/2017, 15:48. -
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Alnair e Nemoal stavano avanzando per il percorso, quando poi arrivarono ad un bivio. E tramite esso capirono di aver preso il percorso più breve e labirintico. Con quella consapevolezza la Kelpie disse
"Visto? Lo avevo detto che il maestro del vuoto ci avrebbe condotti nella strada sbagliata! Dovevi ascoltarmi!"
Poi aggiunse
"Comunque che facciamo adesso? Non possiamo di certo tornare indietro."
"Beh, intanto controlliamo cosa fare. E decidiamo di conseguenza."
Rispose l'unicorno che poi decise di controllare l'indizio su cosa fare. Secondo l'iscrizione doveva trovare le statue mancanti per aprire la via.
Per cui, dopo aver guardato con attenzione le gallerie disse
"Beh, penso che potremo fare prima a ritrovare le statuette se ci dividiamo. Io entrerò nella galleria del vento, tu in quella dell'acqua. Poi penseremo a quale prendere dopo."
La Kelpie non voleva di certo separarsi da lui, per cui disse
"Non mi piace questa storia. Già abbiamo sbagliato una volta, non dovremmo farlo ancora. Che succede se troviamo qualcosa di pericoloso nelle gallerie?"
"Beh, non è che abbiamo molta scelta. Quindi ci tocca per forza farlo. Vedrai che andrà bene."
Fu la risposta di Alnair alla sua fidanzata. Nemoal capì che l'unicorno aveva ragione. Dovevano agire invece che stare lì ad aspettare.
"Ok. Ma sta attento mi raccomando."
Le disse per poi andare verso la galleria dell'acqua. Alnair la guardò per un'ultima volta, e poi si avviò a sua volta verso la galleria del vento.. -
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Zephiros proseguì nel tunnel destro assieme a Lenrian e Ragnax:era veramente buio lì. A lui non piaceva per niente trovarsi nel buio totale:lo faceva sentire impotente e vulnerabile e quel tunnel stava iniziando a farlo sentire così,anche se riusciva a nasconderlo bene agli altri due draghi. Poco dopo,il drago di luce gli spiegò che si sarebbero dovuti dividere il compito di illuminare il loro passaggio,ma di non farlo davanti agli occhi del suo nuovo compagno,che avrebbe potuto esserne infastidito,data la sua natura di drago oscuro.
D'accordo,Lenrian. disse il mezzo drago. Chiarito questo i tre continuarono a proseguire,ma il tunnel sembrava non finire mai. Questa fu una conferma del fatto che avessero intrapreso la strada lunga. Quel che successe poi prese di sorpresa sia lui che il drago arancione:per un brevissimo instante,molto probabilmente persino meno meno di un secondo attorno a loro comparvero una moltitudine di occhi rossi:era stato il Maestro del vuoto,che chiese loro subito dopo se non li avesse spaventati troppo.
Lo credevo anch'io. Comunque no,almeno io non mi sono spaventato troppo,maestro. rispose il mezzo roc.. -
.Un risolino sfuggì dalle labbra scagliose del maestro quando vide i due equini sclerare e discutere su tutto, era un vero spasso.SPOILER (clicca per visualizzare)scusate il ritardo, sono stato a un parco a tema di quelli che si torna il giorno dopo XD
Nemoal entrò nella stanza del acqua dove c'era, una cascata che scendeva in un laghetto, pieno però di mostriciattoli lovercrafiani multi-tentacolati, probabilmente amici del maestro, e sui muri erano disegnati delle frecce che puntavano verso il basso, forse ad indicare che nemoal doveva immergersi in quel laghetto pieno di cose tentacolose per prendere la statuetta dello squalo, e portarlo sul raggio del acqua.
Alnail si trovava invece in una stanza con un pavimento gelatinoso che in realtà era un enorme mostro di slime messo li per parare eventuali cadute, perché?
Per il semplice fatto che nella stanza del aria la statuetta era in cima ad un alta colonna e tutto intorno c'erano piattaforme sospese da catene al soffitto o attaccate ai muri, Alnail doveva fare un pò di Parkour per raggiungere la statuetta, ma almeno cadendo non si sarebbe fatto male grazie al mostro gelatinoso.
Sicuramente vedere Nemoal e Alnail alle prese con quegli ostacoli assurdi sarebbe stato uno spasso, come l'oracolo davanti ai tre draghi: Una serie di tronchi imbottiti esternamente con uno spesso rivestimento soffice pieno di paglia, per quando ci daranno le peggio musate, visto che il tronco ruota e è facile cadere dai vari tronchi rotanti, simili a rulli, messi in fila.
I tre draghi dovevano saltare di tronco in tronco mantenendo l'equilibrio per non cadere.
Se i tre draghi fossero caduti sarebbero precipitati in una piscina piena di gelatinosi mostri tentacolosi che per punirli gli avrebbero fatto il solletico mentre lo sventurato tornava a riva per ritentare, uno scherzetto niente male da parte del maestro.
"uffa, si è spaventato solo Lenrian perché è un fifone! Bene allora vediamo come ve la cavate con la sfida ad ostacoli dei tronchi.
Se cadrete riderete come pazzi, dico solo questo.
E Ragnax... Ti voglio bene, divertiti se puoi.Fece il maestro dando inizialmente L'idea di essere stata deluso dal non essere riuscito a spaventarli, ma poi divenne dolce di tono quando si rivolse al suo figliolo Ragnax.
Ora c'era da divertirsi a vedere le cadute di tutti nello schifio melmoso con bestie trane che li palpeggiano male con i loro tentacolozzi birichini, e la cosa sembrava uno spasso.. -
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Lenrian si calmò subito dopo il mezzo spavento per quello scherzo del Maestro del Vuoto. Ragnax, dato che era suo figlio, non ci cascò minimamente dicendo che cconosceva fin da quando era cucciolo quel trucco, e nemmeno Zephiros si scompose.
"Stai calmo, Lenrian, non è successo niente...." disse tra se e se, per concentrarsi e rilassarsi allo stesso tempo.
Quello che il loro maestro propose non fu piacevole per il drago arancione della luce. Davanti a loro il maestro fece apparire dei tronchi rotanti coperti di paglia. Sotto ai tronchi c'era una piscina piena di cose gelatinose che avrebbero torturato di solletico chi avesse perso l'equilibrio e fosse scivolato dentro. Lenrian sapeva di soffrirlo tantissimo come tanti suoi simili. E sapeva che lo era anche Ragnax, visto che la sera prima si era divertito nel fargli il solletico sotto le zampe, e il draghetto oscuro-velenoso si contorceva come un cucciolo.
Lenrian si voltò per guardare il drago-roc e fargli un'occhiata che diceva "spero che tu non soffra tanto il solletico"
"Siamo a posto...stavolta mio padre di farà morire dalle risate tutti e tre. Vado avanti io per primo..." si offrì il figlio del loro maestro, avanzando verso i tronchi rotanti.
Non appena mise la sue zampe su quei rulli, il draghetto si sbilanciò dopo pochissimo tempo e finì dritto con tutta la parte posteriore del corpo nella piscina. Le risate da cucciolo di Ragnax rimbombarono in tutto il tunnel, giungendo probabilmente anche alle orecchie dei due equini.
"Ti tiro su io!!" disse immediatamente Lenrian, cercando maggior equilibrio allargando le ali il più possibile e cercando di tirare su di peso il suo compagno. Ma per quanto cercasse di rimanere in equilibrio artigliando con le zampe posteriori i tronchi, la sua coda finì dentro e venne subito presa di mira dai tentacoli.
E alle risate a crepascaglie di Ragnax si aggiunsero anche quelle di Lenrian.. -
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Nemoal vide le creature che stavano nuotando nel laghetto. La Kelpie sapeva decisamente che cosa fare. Tuffarsi nel lago. Questo non le fece di certo amare ulteriormente il maestro del vuoto, per il problema che aveva appena creato e che adesso doveva affrontare. Sperò solo che il suo Alnair se la passasse meglio. Per cui, dopo aver fatto un respiro profondo per rilassarsi, si tuffò nel lago, decisa più che mai a recuperare la statuetta dello squalo.
Alnair nel frattempo entrò nella stanza, e quando si accorse del pavimento gelatinoso la cosa gli fece un po' schifo. Ma quando si accorse delle piattaforme in alto che avrebbe dovuto scalare per raggiungere la cima, capì che la cosa era un sollievo perché se fosse caduto almeno non si sarebbe fatto niente. Gentile da parte del maestro del vuoto su questo dettaglio. Si chiese anche lui se la situazione di Nemoal fosse migliore. Lei doveva essere avvantaggiata, visto che era nella caverna dell'acqua ed era in una caverna acquatica. Di conseguenza per lei doveva essere teoricamente più facile, quando invece per lui sarebbe decisamente più difficile, dato che il vento non era il suo elemento, e non disponeva di un paio di ali. Dopotutto lui era stato trasformato in un unicorno, non un pegaso. Beh, gli sarebbe toccato arrangiarsi ed improvvisare per riuscire a prendere quella statua. Per cui si mise ad arrampicarsi come meglio poteva sulla piattaforma più bassa a cui poteva arrivare, e dopo averlo fatto cominciò a saltare da una piattaforma all'altra per cercare di salire più in alto.. -
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Zephiros osservò quello che il Maestro del vuoto propose,il primo degli ostacoli che gli si presentava loro davanti:dei tronchi rotanti e,se sarebbero caduti sotto ad essi c'era una piscina con dei mostri,che li avrebbero letteralmente torturati di solletico. La cosa non lo rendeva molto contento:non aveva molta voglia di essere solleticato da dei mostri,che avrebbero potuto toccarlo chissà dove. Guardò poi Lenrian e Ragnax iniziare il percorso,cadendo quasi subito nella piscina.
Vengo ad aiutarvi disse il mezzo drago,che iniziò così il percorso. Una volta che fu sui tronchi rotanti riuscì a tenersi su di essi tenendo la coda sollevata,avendo osservato il drago di luce e cercò perciò di imparare dal suo errore. Così provò a tirare su prima uno dei due. Ma,a causa di un attimo di distrazione sbagliò il ritmo che aveva preso.
No no no no no! disse il mezzo roc,mentre cadeva in avanti nella piscina,venendo subito dopo solleticato dai tentacoli,iniziandò a ridere come un matto senza controllo.
No basta,perfavore! disse Zephiros,mentre continuava a ridere.
Edited by Elker Errani - 27/8/2017, 19:12. -
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Il maestro si stava divertendo un sacco, rideva di gusto assieme ai suoi allievi che per il loro fallimento, malgrado sperasse che superassero la prova.
I mostri tentacolosi poi pensando che ne avessero abbastanza smisero di solleticarli e li trascinarono a riva per riprovare, non prima di averli palpeggiati male e toccati in posti inimmaginabili ovviamente, tenere le creature tentacolose no?
"Ahahahah, che divertente! Peccato che dovreste superare gli ostacoli e non finirvici come polli! su ritentate che è con la determinazione che si supera le avversità."
Fece il maestro schernendo il gruppetto, ma anche dicendogli di non demordere, lui malgrado si divertisse nel vederli fallire, perché erano uno spasso, sperava veramente che c'è la facessero.
Intanto Alnail saltava come una capretta di montagna da una piattaforma al altra, stava poco a poco raggiungendo la statuetta: Si trattava di un aquila, ora poteva vederlo visto che dal basso la colonna non rendeva l'idea di cosa fosse.
[color]"Bravissimo! Per non essere nato con quel corpo te la cavi decisamente egregiamente, continua così e mi raccomando non cadere!"[/color]
Fece telepaticamente il maestro complimentandosi con lui per la sua agilità.
Nemoal invece era stata decisamente affrettata a buttarsi in acqua tra quelle creature tentacolose.
"Troppo precipitosa... A volte è meglio riflettere e analizzare la situazione prima di buttarsi letteralmente a pesce nei problemi."
Fece il maestro con tono di dissenso, scuotendo il capo, malgrado lei non potesse vederlo, visto che tra loro c'erano tonnellate e tonnellate di roccia che li separavano.
Le creature, con l'espressione di un branco di pervertiti, si avvicinarono, cercando di palpeggiarla male come fecero i loro amichetti nel altra galleria con i tre draghi, volevano anche farle qualche pizzicottino e sculacciarla perché era una Kelpie monella e birbona che non vuole bene al maestro.
Cose belle che quasi sfociano in cose brutte brutte con i tentacoli birichini insomma.
Ma brutte brutte brutte eh!SPOILER (clicca per visualizzare)Addio tentacle rape! Ho inventato un nuovo genere erotico: Il soft-porn-tentacular XD
Edited by Master of Void - 28/8/2017, 18:51. -
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Lenrian non ne poteva più del solletico e delle altre cose che gli stavano facendo quei tentacoli, e fu un sollievo quando vennero riportati a riva. Tuttavia, sia Lenrian che Ragnax erano divampati rossi come pomodori per il forte imbarazzo che stavano provando.
"Che brutta situazione, come ne veniamo fuori ora?" chiese il drago nero-verde velenoso, ignorando la voce di suo padre.
il drago di luce guardò nuovamente quella piscina che lui riteneva ripugnante e cercò di calcolare quando poteva essere lunga. COn un lungo balzo e aiutato da quanto poteva aprire le ali, forse ce l'avrebbe fatta a scavalcarla.
"Spostatevi, andate dietro di me e fate un bel salto!"
Lenrian attese che i suoi compagni di avventura si posizionassero dietro di lui, poi si accese tutto di arancione brillando di luce propria e prese una lunga rincorsa. Quando mancava pochissimo all'immonda piscina piena di tentacoli, il paladino della luce spiccò un lungo balzo sfruttando la spinta delle poderose zampe posteriori ed andò così in alto che le corna quasi toccarono il soffitto del tunnel.
Con un ruggito liberatorio che rimbombò nel tunnel, Lenrian riuscì a superare l'ostacolo ed atterrò dall'altra parte sul terreno roccioso ed apprezzò come non mai la sensazione della dura roccia sotto le zampe.
"Forza, ora tocca a voi!" incitò gli altri, tornando ad essere normale per risparmiare energie e per non accecare Ragnax con la sua luce arancione.
"Ce le posso fare....ce la posso fare....ce la posso fare..." si concentrò il drago oscuro-velenoso.
Calcando lo stesso percorso intrapreso da Lenrian, prese la rincorsa pure lui, seguita da un altro salto in lungo che fu però meno lungo di quello di Lenrian.
Ragnax atterrò con la coda che sporgeva sopra la parte terminale della piscina ma stavolta l'agile draghetto fu veloce a sufficienza per levarla di torno prima che quei tentacoli la afferrassero e si gettò letteralmente addosso a Lenrian, abbracciandolo stretto.
"Vai Zephiros!".
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