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Lenrian si stava gustando la sua bisteccona a grandi morsi preparata dai nani. La kelpie confermò quanto il drago arancione pensava riguardo ai nani: erano sì rozzi, burberi ed ubriaconi ma riconosceva il loro lavoro fatto bene. Dalle armature per i guerrieri, alle armi e anche alla cucina, prevalentemente a base di carne, ben cotta e speziata. Se con Lenrian ci fosse stato il suo elfo Aesiril, di sicuro avrebbe scelto il piatto di Alnair vegetariano ma comunque non si sarebbe trovato molto a suo agio. Non che disprezzasse i nani ma dati gli stili di vita diametralmente opposti di nani ed elfi, Aesiril si sarebbe sicuramente stretto sotto le ali arancioni di Lenrian per avere un po' di conforto.
Lenrian stava gustandosi un grosso boccone ma gli andò di traverso e iniziò a tossire rumorosamente, a fargli andare storto il boccone fu la frase del suo moroso oscuro-velenoso che voleva che i compagni di battaglia combattessero tra di loro. Il muso del drago arancione virò in uno strano arancione tenue quando Lenrian si tirò una sonora zampata al busto per liberare il boccone andato di traverso che fortunatamente trovò subito dopo la via corretta nell'esofago. Il drago arancione tossì alcune scintille gialle di luce fuori dalle fauci e poi trasse un lungo sorso d'acqua.
"Mi....mi hai fatto quasi soffocare con quella frase, Ragnax...non so...se sarei in grado di combattere contro di voi....specialmente contro di te...mia stella doppia rosso sangue" disse il drago arancione rivolgendo uno sguardo dolce al draghetto oscuro-velenoso.
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Alnair continuò a gustare il suo piatto a base di funghi. Mentre continuava ad ascoltare con interesse quello che disse Nemoal sui nani in generale. Beh, lui di armi ormai non ne aveva più bisogno, adesso che aveva il suo corno magico. Ma in effetti si chiese se da umano sapesse combattere e se fosse stato abbastanza bravo nel farlo. Quando poi Ragnax disse che la prossima fase del loro allenamento sarebbe stato combattere contro di loro, e dopo aver sentito tutto quello che avevano detto gli altri a riguardo, Alnair chiese
"Beh, visto che probabilmente non sarà nulla di serio e non rischieremo di farci male, io sarei anche interessato a sapere i dettagli di questa cosa. Cosa dovremmo fare allora?"
Ed attese una risposta.
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Ragnax finii di mangiare per poi sorridendo dare risposta alle preoccupazioni dei due amici e il compagno tanto amato al qual battè con una zampa sulla schiena per far sputare il boccone andato di traverso.
"Awwww amore, sei così dolce, ma non morire ingozzato per me!
Metre voi tranquilli: non c'è nessun problema, non ci faremo male... Fisicamente almeno.
È un particolare tipo di allenamento entreremo in trance e le nostre volontà trasleranno nel mondo di mio padre nel vuoto... Tu Alnail ci sei già stato con Nemoal.
Quindi non ci feriremo fisicamente, malgrado tutto sembrerà che sia vero.
Si chiama addestramento quantico dove si sfruttano coppie dimensionali e trasmissione di volontà per accelerare il processo... Al inizio combatterete con noi, mio padre vi studierà poi conterrà le vostre menti in una realtà diversa dove userà tre copie per... Istruirvi, ma sarà una sorta di meditazione.
È una cosa essenzialmente che vi accrescerà enormemente a livello di combattimento e combattimento, ma sarà abbastanza... Un pò dura."
Fece lui provando a spiegare strani concetti del padre che pure lui faticava ancora a cogliere a pieno, era un dio solo per metà dopotutto.
"Dura!? Sarà l'inferno! Un inferno necessario, ma pur sempre un inferno!"
Fece lei preoccupata, non si sarebbero feriti fisicamente, ma probabilmente ne sarebbero usciti "diversi" forse, com'era stato in parte per loro due.
"Nemoal non spaventarli! Anche se ne avrebbero motivo...
Fece Ragnax condividendo la preoccupazione del amica, il maestro finito di mangiare giocava con delle posate, presto la sua volontà sarebbe tornata per rendere i tre veri eroi, ma non prima di aver divorato quei tre paladini, per forgiarli negli abissi degli Inferi per poi vederli strisciare fuori per venire di nuovo al mondo.
Era bruchi destinati a diventare farfalle, metallo impuro da fondere per diventare uno scudo per difendere i deboli e una spada per estirpare il male.
Per loro sarebbe stato un bozzo opprimente.
Sarebbe il mondo come una forgia li ha formati, ora lui era un martello per dargli forma.
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Zephiros ascoltò il parere dei supi compagni:Lenrian sembrava preoccupato da tale prospettiva,mentre Alnair la pensava più o meno come lui.
Esatto,Alnair:quello che immagino andremo a fare si chiama allenamento,non combattimento fino alla morte,Lenrian. disse il mezzo drago,che non capiva perchè il drago di luce fosse così preoccupato da qualcosa come un allenamento. Detto questo,rivolse la sua attenzione a Ragnax,che spiegò loro che genere di prova avrebbero seguito.
Quindi,fammi capire...la nostra coscenza verrà trasportata in un altro mondo,mentre i nostri corpi resteranno qui. In questo modo,una volta arrivati lì combatteremo,ma senza ferire i nostri veri corpi. Ho capito bene? domandò il mezzo roc. Non gli sarebbe dispiaciuto combattere con il suo vero corpo,ma questa prova sembrava avvincente:non aveva mai provato niente di simile prima e questa era una buona occasione per sentire cosa si provava,anche se forse non avrebbe sentito la differenza. A giudicare da quello che disse Nemoal quella prova sarebbe stata addiritura un inferno. La cosa tuttavia non preoccupava il drago dalle ali piumate,curioso di iniziare quella prova.
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Dopo aver rischiato il soffocamento per quel boccone, andatogli di traverso, Lenrian riprese a mangiare tranquillamente tutta la sua razione di cibo mentre ascoltava cosa aveva da dire Ragnax. Il combattimento che avrebbero sostenuto sarebbe stato in una sorte di meditazione e quindi i loro corpi non ne sarebbero stati danneggiati. Nemoal cercò di spaventare il gruppo dicendo loro che era un inferno ma il draghetto oscuro-velenoso smentì subito la kelpie.
"Alcuni termini che hai detto mi sono molto oscuri, Ragnax ma se ho capito bene si tratta di una sorta di meditazione, vero? Ho già fatto diversi esercizi di meditazione trascendentale da un drago sciamano della Luce." disse il drago arancione dopo che finì di mangiare.
Lenrian si avvicinò al suo moroso e gli diede un'affettuosa leccata sul lato del muso.
"Astro rosso...non sono limitato solo nel temere le ferite del corpo ma credo di non riuscire lo stesso a combattere contro di te, anche sè è per finta e non ci facciamo niente....ti voglio troppo bene, Ragnax" sussurrò al suo moroso mentre un leggero imbarazzo gli fece arrossire leggermente il muso tornato al suo normale colore arancione, dopo il mancato soffocamento.
Lenrian cercò di nuovo affetto da Ragnax afferrando nuovamente la sua coda con la propria.
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Alnair ascoltò quello che dissero gli altri. A quanto pareva le sue intuizioni erano esatte. Non sarebbe stato un combattimento fisico, ma mentale, e quindi non c'era alcun rischio. Ovviamente la sua Nemoal voleva invece fare la melodrammatica. Ma l'unicorno non si fece intimidire da quello che aveva detto. Non sapeva ovviamente se ovviamente rischiavano di cambiare davvero. Che davvero colpire gli altri anche se un immagine illusoria, avrebbe potuto segnargli in modo negativo? L'unicorno decise di dire la sua
"Beh, io voglio essere ottimista e pensare che tutto andrà bene. Quindi facciamolo. Non credo che debba per forza succedere qualcosa di brutto in questa cosa."
Ed attese una risposta.
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scusate il ritardo e la brevità del post, prometto che mi rifarò nei prossimi giorni.
Ragnax sembrava molto serio di viso, ma ricambiò l'affetto del amico avvolgendo la sua coda con la propria.
"Nemmeno io vorrei Len... Per questo faremo squadra, anche perché non prendertela, ma non saresti in grado di sconfiggermi, sono pur sempre un drago semi-divino.
Volevamo fare così: Io e te Len, contro Zephiros, Alnail e Nemoal, così non solo non dovresti combattere con me, ma le forze si equivarrebbero, visto che Nemoal e Alnail insieme valgo un drago o anche di più.
Tanto è solo per farci un idea dei vari poteri di ognuno, e comunque no, non ci feriremo davvero, e in quel mondo non possiamo morire."
Spiegò lui con calma provando a tranquillizzare gli animi, ormai tutti aveva finito o erano sul punto di finire, fortunatamente avevano il loro dandy del vuoto a pagargli il pranzo, e dopotutto era giusto così visto che li aveva mollati lì per andarsene a un concerto.
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Zephiros ascoltò Ragnax che cercava di tranquilizzare Lenrian,spiegandogli come avrebbero combattuto durante quell'allenamento:Il drago di luce e il draghetto nero verde stesso avrebbero combattuto contro di lui,Alnair e Nemoal,per una questione di parità di forze:personalmente non gli avrebbe dato fastidio se avesse dovuto combattere da solo contro i due innamorati,ma non gli dispiaceva combattere anche in quel modo. Dopo aver ascoltato il mezzo drago chiuse gli occhi.
Una volta da piccolo mia madre mi raccontò del mito di un drago semi-dio,che figliò con una draghessa mortale. Allora consideravo gli esseri divini soltanto tali:un mito,degli esseri che non esistevano davvero. Beh,sto parlando proprio con un mezzo dio,contro il quale combatterò. Sarà interessante battermi con te,Ragnax. E comunque,con tutto il rispetto non illudeterti:non importa se sei un semi-dio o un dio completo e se potresti perfino batterci con uno sguardo. Quindi sarà meglio che starai in guardia quando inizieremo,perchè non sai di che cosa sono davvero capace. disse Zephiros,che prima sorrise e poi riaprì gli occhi,guardando in faccia il mezzo dio.
Edited by Elker Errani - 29/10/2017, 07:14
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Lenrian si sentì più tranquillo quando Ragnax gli avvolse la coda sulla sua, confidandogli che avrebbero combattuto fianco a fianco contro Nemoal, Alnair e Zephiros. Il draghetto oscuro-velenoso si pavoneggiò per il fatto di essere un semi-dio e di essere praticamente invincibile.
Il combattimento sarebbe comunque stato finto, senza ferite nè danni accidentali.
Il drago-roc comunque mise in guardia Ragnax sul fatto che avrebbe fatto male a sottovalutare gli altri
"Devo dire che Zephiros ha ragione. Non commettere l'errore di sottovalutare me o gli altri. Potresti sempre avere degli avversar che ti daranno parecchio fastidio, più forti di quanto sembrino. I miei maestri dicevano che non serve essere degli Dèi per essere forti. Credere in se stessi e nel proprio cuore è una delle armi invisibili con cui si possono sconfiggere avversari apparentemente molto più forti."
Lenrian trasse un lungo sorso d'acqua dalla sua brocca, svuotandola, terminando così totalmente il suo pranzo.
"Vedrai che non sono così dolce e cucciolo come sembro!" aggiunse, tirando affettuosamente un orecchio al suo moroso.
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Alnair sentì le discussioni di tutti. A quanto pareva non doveva sottovalutare nessuno. E per fortuna avrebbe combattuto insieme ad Nemoal e Zephiros. Ed il che era un bene. Dopotutto sarebbe stato sgradevole dover colpire Nemoal, anche se solo mentalmente, e senza fargli male. Così almeno avrebbero fatto qualcos'altro insieme. Comunque doveva stare attento. Dopotutto doveva combattere contro ben due draghi, ed uno è anche un semidio. Ma, a parte questo, dovette riflettere su come avrebbe dovuto fare. Come avrebbe funzionato questa cosa? Sarebbe diventato ancora più forte così? Ed oltretutto sarebbe stata la volta buona che avrebbe scoperto qualcosa di se stesso e del suo passato? Doveva ammettere che per quello aveva ancora qualche dubbio e paura su quello. Ma non era detto che sarebbe accaduto. Per cui disse
"Beh, sono lieto per il fatto che non combatterò contro Nemoal. Ma comunque so che non devo sottovalutare nessuno. Siete più grandi di me, quindi è naturale che dovrò fare attenzione, dato che potete farmi molti danni anche con una sola zampata. Per cui tranquilli. Starò attento."
Ed attese una risposta pronto a cominciare questa cosa. Era un po' preoccupato perché, se da un lato sarebbe stata la sua occasione di dimostrare il suo valore, dall'altro invece avrebbe potuto rimediarci una bella figuraccia se non dava il meglio e sfruttava i suoi punti di forza e le sue debolezze, e quelle del suo avversario.
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I compagni del draghetto oscuro velenoso, avevano reagito a quel che aveva detto, e non era la reazione sperata dal draghetto che voleva mettersi un pò in mostra poiché malgrado non fosse veramente uno spaccone era pur sempre giovane, e questo era un atteggiamento tipico dei di molti draghetti. Forse Ragnax aveva parlato peccando un pò di superbia, e con il suo fidanzato per giunta, ma la verità era che aveva veramente un potere elementare spaventoso, rispetto la norma, e una elevata capacità d'immagazzinamento del energia magica, ma nello scontro diretto corpo a corpo non era più forte di Lenrian, che anzi lo superava visto che ora gli tirava un orecchio perché se la tirava lui.
"Ahia, amo fai piano!
Scusate ragazzi, a volte sopravaluto i miei poteri, comunque non preoccuparti Zephiros, non avrei mai messo in dubbio la tua forza, ne quella di Alnail, ne la tua Len."
Fece il giovane drago oscuro tutto mortificato, per poi girarsi mogio e un pò indignato verso il suo fidanzato.
"mi lasci l'orecchio? Fa un pò male."
Fece lui cortesemente poiché era un drago educato.
Intanto Nemoal finii anche lei, quel ingorda si era pappata un piatto intero da drago da sola, per questo non aveva parlato più di tanto visto che ha fatto andare le ganasce si quel momento.
"Cavolo, sono Strà piena.
Mi farei una pennichella ora"
Fece lei troncando il discorso di tutti massaggiandosi la pancia con una zampa zoccolata.
Era veramente piena.
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Zephiros ascoltò Lenrian,che era d'accordo con lui,dicendo che credere in se stessi e nel proprio cuore sono la chiave per sconfiggere avversari più forti. Ascoltando queste sue parole si ritrovò subito d'accordo con il drago di luce. Alnair disse invece che era lieto di non combattere contro Nemoal e che sarebbe stato attento a non sottovalutare i suoi avversari. Il drago nero-verde,infine disse,mortificato che a volte si sopravvalutava,dicendo al mezzo drago che non avrebbe mai messo in dubbio la sua forza.
Non fa niente. disse il mezzo roc al mezzo dio,dopo aver finito a sua volta di mangiare. Era molto meglio se non sottovalutava la sua forz,così come lui non sottovalutava la forza del semi dio. Sarebbe stato interessante combattere contro di lui.
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Lenrian lasciò l'orecchio del supplichevole Ragnax che era passato dal drago possente superbo al suo essere cuccioloso, lamentandosi di una tirata d'orecchio nemmeno troppo forte, infatti il drago arancione gli fece la linguaccia.
"Eccolo eccolo...il semidio che si lamenta di una tiratina d'orecchio da parte del suo adorato moroso! Ho già scoperto un tuo punto debole, caro Ragnax!" lo canzonò Lenrian, come si fa tra fidanzatini, per poi slurplarlo sul muso nero con la sua lingua rosea biforcuta.
L'unicorno Alnair invece sembrava improvvisamente preoccupato dal fatto che avrebbe dovuto combattere contro due draghi, nonostante si trattasse di un allenamento, più che di un combattimento.
"Non preoccuparti, Alnair, so dosare la mia forza. Non sono uno di quei draghi orgogliosi che puntano a vincere massacrando l'avversario. Io rispetto chi ho davanti in combattimento, e anche se dovessi vincere io, non umilierò mai l'avversario nè con la forza, nè a parole. So che le botte psicologiche possono far più male di quelle fisiche quindi non temere. Sono solito a correggere gli errori del mio avversario dopo il combattimento, per spronarlo a fare meglio in futuro!" il drago arancione sorrise all'unicorno.
Tornò a rivolgersi al suo amore oscuro-velenoso, facendogli una domanda tanto chiara, quanto importante.
"E...dove si farà?"
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Alnair ascoltò le risposte degli altri. Nemoal si era abbuffata per bene. Zephiros non disse nulla di che. E Lenrian invece rassicurò che non ci sarebbe andato piano. Quando ebbero finito tutti di parlare, Alnair disse
"Beh, Lenrian ha ragione. Sono curioso anch'io di sapere dove si svolgerà la cosa."
Detto questo, decise che era meglio che anche lui decise che era meglio che finisse di mangiare tutto quello che aveva sul tavolo. Nemoal si era riempita, tanto valeva che si riempisse anche lui. Quindi ci diede dentro con tutto quello che gli avevano portato. Quando ebbe finito tutto, si massaggiò anche lui con lo zoccolo la pancia, soddisfatto per la mangiata che aveva fatto. Finito il mangiare, adesso doveva solo aspettare ce succedesse qualcosa o che dicessero quello che dovevano dirgli. Era decisamente pronto a qualunque cosa dovesse succedere. Bastava solo che succedesse.
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Ragnax arrossii molto imbarazzandosi tutto per gli scherzetti del amato, dopotutto era pur sempre un pò cucciolo ancora.
"Nuuuu, cattivo!"
Fece il draghetto dando delle zampate affettuose al fidanzato.
Il drago di luce inoltre aveva fatto una domanda lecita: Dove si sarebbe svolta la prova?
"ma come non avete capito? La prova si terra in un altro piano.
Andremo in un luogo particolare e lì faremo la prossima sfida, ma lo faremo stasera. Papá e io dormiamo di giorno e ora è l'una di mattina, è come se per voi fosse l'una di notte, poi anche Nemoal ha detto che si farebbe un riposino... Per voi va bene?"
Fece Ragnax provando a riprendere un pò di serietà, ma era pur sempre vero che ora era un pò stanchino.
Intanto arrivò un nano con il conto, e Ragnax fece una cosa divertente: Diede un pugno sul ventriglio del padre per fargli sputare il portamonete che ingoiava per non farsi derubare, ma invece del portamonete uscì una coppia del necronomicron con la copertina sul quale vi era in mostra un volto deformato che si mise a urlare e poi dire cose creepy in una lingua sconosciuta.
"no questo è tuo pà..." Fece Ragnax prima di ritentare.
La seconda volta uscii una sfera di oscurità fluttuante che faceva luce, in seguito un una scimmia meccanica che batteva dei piatti, una di quelle palline di neve che agiti con dentro una replica della città dei corvi e in fine il portamonete.
"Finalmente!"
Fece Ragnax al unisono con il cameriere spazientito, che pagò.
In seguito il maestro, scambiando per caramelle la roba che aveva appena sputato si affretto a r'ingogliare quella roba strana.
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