Strigoi

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    Strigoi

    Nel folclore rumeno, gli strigoi (strigoica al femminile) sono sia spiriti travagliati dei morti che sorgono dalla tomba che persone viventi con certe proprietà magiche. Alcune delle proprietà degli strigoi includono: la capacità di trasformarsi in un animale, l'invisibilità e la propensione a drenare la vitalità delle vittime.

    "Gli strigoi non sono vampiri, sono persone vive con la capacità di fare del male. Tra loro c’è chi lo fa volontariamente, ma in genere questo potere agisce senza che lo vogliano. Uno strigoi non beve il sangue, ma se qualcosa gli piace molto lo “prende” con sé, cioè lo fa morire. Può succedere con qualsiasi cosa, una pianta che dà bei frutti, un cucciolo di animale che desiderano avere, una persona bella che li colpisce, una creatura per cui provano molta tenerezza. A uno strigoi i parenti, prudentemente, evitano di far vedere i bambini.
    Gli strigoi nascono con quella che voi chiamate “la camicia”, cioè un pezzo di placenta sul viso, ma il potere compare quando il ragazzo o la ragazza cresce, dopo la pubertà.
    Essere strigoi vuol dire essere maledetti. Anche se non uccidono, possono fare del male involontariamente, magari quando provano rancore per qualcuno: la persona si ammala senza che i medici possano comprenderne il motivo.
    Gli strigoi sono persone normali che possono fare il male come no, anche senza volerlo. Ma in genere cercano di evitarlo, altrimenti sono destinati a soffrire nell’altra vita.
    Il problema è che, dopo la morte, essi ritornano nella loro casa, dalla loro famiglia! E non è affatto una bella cosa! Per fortuna esistono rimedi che da noi quasi tutti conoscono, e allora la gente fa quello che c’è da fare."
    [Estratto da: terrediconfine.eu]

    Il nome strigoi è legato al verbo rumeno "striga", che significa "urlare". Infatti gli strigoi emettono una specie di urlo che sembra sia lo stridio di un rapace notturno che un rantolo.
    Strigoi deriva dai termini latini strix e striga, la cui radice si riferisce in particolare ai gufi (la famiglia degli allocchi) e comunemente compare in termini tassonomici correlati per loro, così come per parassiti del sangue come la Strigeidida. Questo termine lo si trova in quasi tutte le lingue romaniche (o latine) come la parola strega o la parola veneziana strìga che significa "strega". In francese, stryge significa una donna-uccello che succhia il sangue dei bambini. Jules Verne usò il termine "stryges" nel Capitolo II del suo romanzo Il castello dei Carpazi, pubblicato nel 1892. La parola greca Strix e la parola albanese shtriga sono anche affini.

    Tipologie

    Ci sono tre tipi di strigoi e sono:
    Lo strigoaică, ovvero una strega;
    Lo strigoi viu: letterlamente "stregone vivente". E' una specie di stregone. Secondo Adrian Cremene, nel suo libro Mythology of the vampire in Romania, gli strigoi viventi rubano la ricchezza dei contadini, cioè grano e latte. Ma può anche fermare la pioggia, far cadere la grandine e dare la morte agli uomini e al bestiame.
    Lo strigoi mort: lo strigoi morto è molto più pericoloso. La sua natura è ambigua, sia umana che demoniaca. Emerge dalla tomba, ritorna alla famiglia e si comporta come nella vita, indebolendo i loro parenti fino a quando non muoiono a loro volta
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    Come diventare uno strigoi

    L'enciclopedista Dimitrie Cantemir e il folklorista Teodor Burada nel suo libro "Datinile Poporului român la înmormântări" pubblicati nel 1882 si riferiscono a casi di strigoi. Gli strigoi possono nascere o diventare secondo le seguenti condizioni:

    - essere settimo figlio dello stesso sesso in una famiglia;
    - condurre una vita di peccato;
    - morire senza essere sposati;
    - morire da esecuzione per spergiuro:
    - suicidio;
    - maledetti da una strega.

    Secondo Ionna Andreesco, nel suo libro "Where are the vampires?" pubblicato nel 1997, i bambini nati con la membrana amniotica in testa (nati con la camicia, come riportava il precedente estratto) saranno strigoi fino alla fine.

    Prevenire la venuta degli strigoi

    Nel 1887, il geografo francese Élisée Reclus descrisse le sepolture in Romania: "se il defunto ha i capelli rossi, potrebbe ritornare sotto forma di cane, rana, pulce o cimice e può entrare nelle case di notte per succhiare il sangue di belle ragazze, quindi è prudente inchiodare la bara pesantemente o, meglio ancora, mettere un paletto attraverso il petto del cadavere. "
    Simeon Florea Marian nel libro "Înmormântarea la români" (1892) descrive un altro metodo di prevenzione, dissotterrando, decapitando e rimettendo il cadavere e la testa a faccia in giù.
    Il "Dracula Scrapbook" di Peter Haining, pubblicato da New English Library nel 1976, riportò che la carne di maiale uccisa nel giorno di Sant'Ignazio è un buon modo per difendersi dai vampiri, secondo la leggenda rumena.
    Esiste anche un metodo noto usato dagli zingari per sbarazzarsi di uno strigoi, come spiegato nello show criptozoologico statunitense Lost Tapes:
    - Esumare lo strigoi;
    - Rimuovere il suo cuore e tagliarlo in due;
    - Piantare un chiodo in fronte;
    - Mettere uno spicchio d'aglio sotto la lingua;
    - Spalmare il suo corpo con il grasso di un maiale ucciso nel giorno di Sant'Ignazio;
    - Voltare il suo volto a faccia in giù in modo che se lo strigoi dovesse svegliarsi, sarebbe diretto verso l'aldilà.

    "In genere i parenti sanno se uno di loro è strigoi. Dopo la morte, la persona viene lasciata stare per un giorno, poi vengono chiamate quelle persone “particolari” che dicevo prima. Queste donne o questi preti si mettono intorno al corpo, dicono le loro preghiere e fanno il segno della croce usando olio e vino. Di solito basta questo, ma se non è così, allora prendono un ferro e bucano l’ombelico.
    Io questo l’ho visto fare al corpo di mio padre.
    Lui è morto in ospedale, ma in Romania non è come qui, per legge i morti vengono riportati a casa. Gli avevano fatto l’autopsia, ma il corpo era ancora caldo e morbido (senza rigor mortis n.d.r). Lui sapeva ciò che era e aveva chiesto che gli fosse praticata tutta la cerimonia, perché era molto potente.
    Per piantare il ferro ci vuole molta forza e un martello; e i corpi urlano quando vengono trapassati. Solo in questo modo i morti non tornano e trovano pace.
    Dopo il funerale, inoltre, si mette sulla bara una croce fatta di aglio. Poi si fa un piccolo altare all’esterno dalla casa coperto da un bel tovagliolo, con sopra due bicchieri, uno di acqua e uno di vino, che vanno riempiti tutti i giorni, perché la mattina sono mezzi vuoti. Il vino rappresenta il sangue; bisogna dissetare l’anima, altrimenti essa torna e te lo chiede. Questo mi è stato raccontato, non l’ho visto io. È successo ad una signora che conoscevo.
    [Estratto da: terrediconfine.eu]

    Racconti e testimonianze

    Nel suo libro "In Search of Dracula" (La storia di Dracula e Vampiri), Radu Florescu menziona un evento nel 1969 nella città di Căpăţâneni, dove dopo la morte di un vecchio, diversi membri della famiglia iniziarono a morire in circostanze sospette. Il cadavere non mostrava segni di decomposizione, i suoi occhi erano spalancati e il volto era rosso e contorto nella bara. Il cadavere è stato bruciato per salvare la sua anima.

    Nel 1970, una serie di orribili crimini scioccò Bucarest. Gli attacchi hanno avuto luogo a mezzanotte durante i temporali. Le vittime erano di solito le cameriere che tornavano a casa dal lavoro. Nel 1971, Ion Rîmaru fu arrestato e identificato con segni di denti sui cadaveri. Durante il processo era in uno stato di sonnolenza continua. È stato interrogato di notte perché non era lucido in nessun altro momento. Durante le ore diurne, Rîmaru era intrattabilmente letargico. Condannato a morte, Rîmaru divenne violentemente agitato. Furono necessari diversi poliziotti per trattenerlo. Dopo l'esecuzione, il padre di Rîmaru morì in un incidente sospetto. Durante le indagini sull'incidente, si scoprì che le impronte digitali del padre corrispondevano a quelle di un serial killer attivo nel 1944 i cui crimini erano molto simili a quelli di Ion Rîmaru. Le somiglianze includevano le condizioni meteorologiche e nomi simili o identici di alcune delle vittime. Si diceva che l'incidente fosse stato progettato dalla Securitate, che decise di eliminare l'individuo pericoloso.

    Durante la rivoluzione rumena del 1989, il cadavere di Nicolae Ceauşescu non ricevette una sepoltura adeguata. Ciò ha reso il fantasma dell'ex dittatore una minaccia nelle menti dei superstiziosi rumeni. Notato rivoluzionario Gelu Voican tappezzò l'appartamento del Conducator con trecce d'aglio. Questo è un rimedio tradizionale contro gli strigoi.

    Edited by H a w k e ; - 15/4/2018, 14:31
     
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    Vorrei aggiungere una breve annotazione:
    Gli Strigoi compaiono nel libro La caduta dello Zentir di Adrian Rednic, pubblicato nel 2019.
    In generale, vengono presentati come delle creature che succhiano l’anima, intesa come linfa vitale, dagli altri esseri viventi (animali e piante). Nello specifico: quando attaccano una pianta, le foglie di quest’ultima divengono grigie e si sgretolano al tatto; mentre quando la loro vittima è un animale o un essere umano, le sue pupille vengono letteralmente prosciugate fino a scomparire del tutto.
    Nel romanzo, tali creature conservano le caratteristiche attribuite loro dalla mitologia rumena, in particolar modo l’invisibilità.
     
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1 replies since 15/4/2018, 13:07   1846 views
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