Tutto nuovo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Aesingr
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Siccome non riesco a fare i post in prima e in terza persona contemporaneamente, cambio tutto in terza. :yea:

    Gli uomini armati si stavano avvicinando al fitto della foresta. Kestrel aveva ormai intuito che ce l'avevano con Padme, anche se non capiva cos'avesse scatenato la scintilla. Era una trappola? Erano preoccupati che potesse combinare disastri? Quella gente non gli piaceva per nulla, soprattutto il principe Caspian. Se c'era una cosa che non sopportava era chi teneva creature prigioniere, per quanto non sembrasse quello il caso.
    Era tutto così strano che non trovò nessun'altra soluzione possibile oltre a quella più semplice, l'unica che potesse venirgli in mente qualunque fosse la questione. Sguainò la spada e si lanciò addosso ai tizi più vicini, che per quanto estranei avevano intenzioni fin troppo ostili verso una dragonessa che non aveva recato loro alcun torto.
    Sarebbe stato superfluo sottolineare che gli piacque molto l'idea di lanciarsi addosso alla prima guardia di turno, o quel che era, per placcarla a terra con violenza e assestargli una botta in testa. Nessuno era concentrato su di lui, quindi poté colpirne alcuni alle spalle e altri lateralmente, prima che si accorgessero che si era buttato nella mischia. Ovviamente non aveva intenzione di ucciderli, ma se tiravano fuori armi e armature dovevano esser pronti a perdere qualche tendine di tanto in tanto!
    Un paio li ferì ad una gamba, altri li scagliò a terra con un calcio e altri ancora, accortisi della sua presenza, dovette evitarli per farli finire uno addosso all'altro e tirarsi fuori portata.
    Si ritrovò in difficoltà solo quando lo accerchiarono in quattro; non poteva concentrarsi su tutti, quindi approfittò del vuoto alle spalle di quello che gli si trovava di fronte per caricarlo e obbligarlo a spostarsi con qualche fendente ben assestato. Quando fu abbastanza distante da poterli tenere tutti sott'occhio, dato che ormai aveva più che attirato l'attenzione, si prese anche la briga di fare domande.
    "Perché volete attaccare Padme?"
    Due dei soldati si guardarono, gli altri rimasero impassibili.
    "Tu perché la proteggi?" chiese il più vicino, brandendo la propria arma in un modo simile a come aveva visto fare a Miren.
    Quella risposta gli bastò per capire che non ne avrebbe avute di più esaustive.
    "Per nessun motivo" accennò semplicemente. "Mi state antipatici, aggredite senza motivo. Questo mi basta"
    Resisi conto sia lui che loro di come la conversazione sarebbe finita lì, ingaggiò battaglia con tutti contemporaneamente e sperò che non se ne aggiungessero altri, anche se questo voleva dire che stavano raggiungendo Padme e Izu. Non voleva ricorrere a Kurama, aveva iniziato lui quello scontro e non gli avrebbe lasciato il posto neanche se a rischio della vita.

    Il drago aveva depistato le schiere di uomini, che non si erano concentrati su di lui ma sul manto arancione di Padme. A quanto pareva o erano abbastanza ingenui o non sapevano della sua possibilità di mutare aspetto. Izumaksian si accorse che la dragonessa non si era allontanata; si voltò ad osservare la radura dietro di sé attraverso cui si stavano riversando i soldati del principe. Da quella posizione avrebbero presto capito che i draghi erano due e non ci avrebbero messo molto a gettarsi su entrambi, essendo quasi un centinaio.
    Non poteva rischiare, non se lo sarebbe mai perdonato. A passi violenti e pesanti corse verso Padme senza curarsi del rumore o di essere notato. Ruggì e quasi le saltò addosso, fermandosi a pochi centimetri di fronte a lei.
    "Perché nessuno di voi mi da ascolto!"
    Da lì poté notare, attraverso uno spazio tra gli alberi, che Kestrel stava combattendo contro alcuni dei soldati. Non si pose domande e si concentrò su Padme, quasi ringhiando.
    "Allontaniamoci, se vuoi combattere devo prima spiegarti. Vai avanti io ti coprirò"
    I suoi occhi non lasciavano spazio a repliche. Forse avevano guadagnato un po' di tempo dividendosi, i guerrieri si erano dispersi.
    Un drago poteva muoversi più agilmente in un terreno accidentato, le armature invece limitavano i movimenti degli umani che già non erano fatti certo per balzare tra i rami.
    Condusse Padme fino ad una grotta buia che si immergeva nel sottosuolo, rassicurandola prima che potesse farsi venire idee sbagliate.
    "Dal lato opposto si apre all'esterno, possiamo salire in alto da lì"
    Non aveva tempo di darle troppe spiegazioni. L'oscurità li inghiottì e si ritrovarono a calpestare ciottoli e pietre sbriciolate, avanzando tra alcuni detriti e ruderi di qualche struttura ormai in crollo. Anche la vista di un drago non permetteva di distinguere quanto le pareti fossero erose al buio sotto terra, ma il tempo doveva aver trasformato radicalmente quell'ambiente. Si lanciarono attraverso il cunicolo e corsero per alcuni minuti. Le loro dimensioni non agevolavano le cose, ma la grotta era abbastanza ampia da permettere a entrambi di proseguire uno dietro l'altro.
    Dopo alcune salite piuttosto ripide sbucarono fuori dalla parte opposta, di fronte a cui si estendeva altra foresta. Izu le indicò di voltarsi indietro con la coda: avevano superato una montagnola alta diversi metri, da prima nascosta quasi del tutto dagli alberi. Cominciò ad arrampicarsi infilando gli artigli nella roccia, che nonostante si sgretolasse riusciva a sostenere il suo peso.
    Salì muovendo velocemente gli arti prima di fermarsi e guardare in basso, avvolgendo la coda attorno ad una zampa posteriore per non sbilanciarsi e dispiegando leggermente le ali.
    "Se non riesci ad arrampicarti rapidamente puoi volare. Sbrigati!"
    In effetti per un drago volare era la norma, ma per lui come per altri draghi di terra era molto più semplice salire in alto arrampicandosi. Stava raggiungendo la cima più velocemente di quanto avrebbe fatto usando le ali, la potenza dei muscoli era ciò che di più efficace la loro specie poteva vantare.
    Da là in alto avrebbero potuto osservare meglio la situazione, allontanarsi in volo se le cose si fossero complicate o attaccare, anche se non sembrava quella la sua intenzione. Sotto di loro il panorama si spalancava tra campi e foreste, il palazzo che si erano lasciati alle spalle sembrava insignificante d'innanzi alle dimensioni del mondo. Le isole fluttuanti poi rendevano quella sensazione ancor più impressionante, considerando che avrebbero potuto scorgere Kengard attraverso le nuvole semplicemente sollevandosi in volo e attraversando il cielo.
     
    Top
    .
39 replies since 3/10/2018, 17:30   2000 views
  Share  
.