Ti prego non mangiarmi!

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  1. Cassidy
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    Uovo

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    Correvo verso Dree, pronta ad attacarlo, quando mi sentii affiancare da una creatura molto più ingombrante. << Ho deciso che non voglio lasciarti sola, non puoi tenermi lontano dallo scontro adesso. Le schegge sono distrutte>>, disse Aesingr sorpassandomi, per poi scagliarsi contro il troll e travolgerlo. Rallentai momentaneamente nella mia carica. "C-come? Cosa? Avevo sentito bene?"
    Aes non solo era riuscito, chissà come, a distruggere la scheggia (allora non era del tutto inutile come drago), ma adesso aveva deciso di combattere, di difendersi. Cosa poteva avergli fatto cambiare idea? Scossi la testa, al momento non era importante. Dovevo restare concentrata. Quali fossero le sue motivazioni, non ci sarebbero servite ad eliminare la minaccia. L'essenziale è che avesse deciso di aiutarmi seriamente. Ora avevamo decisamente un 80% di possibilità.
    Dree, dal canto suo, non pareva essersi ancora ripreso dallo stupore. Steso a terra fissava con occhi sgranati un punto dietro e più in alto di me. Sapevo chi. Percepivo la presenza di Aes alle mie spalle. Il freddo avvolgente che emanava il suo corpo, che per quanto assurdo era piacevole quanto il tepore di una buona coperta, mi accarezzava il viso e le braccia. L'aria intorno a lui era drasticamente mutata (la sua aura...è potentissima...cit. XD). Sentivo una forte energia. Chissà dove era stata nascosta finora...come funzionava...
    L'avevo già percepita nel precedente scontro, prima che io perdessi totalmente il controllo. Non mi sarei lasciata trascinare nuovamente dalle emozioni. Questa volta no.
    Non potevo fare a meno di osservare il troll come fosse un topo in trappola. Ormai era quasi fatta, non restava altro se non che Aes...
    << Engifer... non ci riesco. So che dovrei ucciderlo, e non sono neanche sicuro che basterebbe, ma non riesco a colpirlo. Non... non ho paura ad ammettere che ho terrore di farlo, mi dispiace>> << Cosa?>>, mi lasciai scappare. No...non poteva tirarsi indietro proprio ora.
    << Non c'è un'altra soluzione, vero?>>. Se c'era un'altra soluzione?
    << E che altra soluzione vorresti proporre, dimmi? Sono davvero curiosa di sentire le tue idee, sempre che tu sia riuscito a pensarne una>>...sentivo le mie parole ostili...non potevo farne a meno, ma non saremmo andati da nessuna parte litigando. Mi morsi forte la lingua fino a sentirne il sapore del sangue. Respirai e mi girai verso Aesingr...dovevamo avere una conversazione a quattr'occhi. << Aesingr, per la miseria sei un drago o no? Per te questo dovrebbe essere una sciocchezza!>>. Mi passai frustrata una mano tra i capelli. << Il mondo non è un posto pacifico, riesci a capire almeno questo? Qualsiasi cosa tu desideri devi conquistartela. Devi lottare con tutto te stesso per non lasciarti sopraffare da altri. La vita è una strada che ti presenta continuamente dei bivi. E sei costretto a scegliere. Continuamente. Non puoi farne a meno. Ed è difficile. Ti troverai a dover affrontare cose che non vorresti...a fare cose che non vorresti. Tuttavia, le fai e basta. Cerchi in tutti i modi di andare avanti. Solo questo. Smetti di pensare a cose inutili o di credere a delle utopie...>>, presi un attimo fiato, << Se continui così, rischierai di perdere qualcosa o qualcuno e a quel punto sarà troppo tardi per tornare indietro, Aes>>. Guardavo fisso negli occhi del drago. Pian piano mentre parlavo mi si era venuto a formare un groppo in gola. Perchè...io sapevo che era dura...sapevo cosa voleva dire...e per i primi anni dalla mia rinascita mi ero posta di continuo le sue stesse domande a cui non ero riuscita a trovare risposta. Alla fine avevo semplicemente smesso. La vita aveva perso di ogni attrattiva. Non aveva alcun significato e non mi importava neppure più trovargliene uno. Per questo non mi ero mai preoccupata di essere un'assassina. Uccidere qualcuno per me non aveva valore alcuno.

    Dall'incidente avevo già smesso di vivere...da allora non mi era restato altro che sopravvivere.

    Tuttavia, quello sciocco drago, che cercava un'alternativa vivendo secondo le sue regole, mi faceva pena. La sua innocenza era simile a quella di un bambino. Chissà...magari era ancora un cucciolo per i draghi. Non me ne intendevo granchè. Distolsi lo sguardo dal suo, e guardai giù. << Questa non è la tua battaglia, vattene. Non ho bisogno di te qui e ciò che è inutile, non è che dannoso>>, ritornai a guardarlo, << Vattene>>. Cercai di sembrare il più risoluta possibile.
    Avevo sperato per un breve istante che io e Aesingr potessimo diventare compagni, ma eravamo troppo diversi.
    Lui era ancora un' Engifer che poteva ancora volare.


    Una fitta alle mie spalle mi tolse il respiro e mi ricordai, solo allora, che avevo stupidamente voltato le spalle al mio nemico.
     
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