Il drago azzurro che puzza di pesce
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Come se n'era venuto l'aiuto di Liya se ne andò. Lei era così, un po' dava e poi toglieva. Nel senso, lo sanno tutti quanto Liya possa essere fastidiosamente infame no? Roxium tornò quindi ad esser vestito delle proprie fiamme e non quelle divine del supremo influsso di Liya, il cui vento gli aveva donato per un istante la parvenza di esser divenuto OP. C'era del vero però in quell'OP: l'omino era stato deflagrato in un tripudio di fiamme, con un boato assordante che era riecheggiato tutt'attorno in lingue rosse incandescenti. Ovviamente una fetta di città era nel panico, e anche se non aveva effettivamente potuto comunicare a Kairus la sfida di Roxium, lo stesso Kairus l'aveva di certo sentito. Fu così che Kairus discese. Con ali d'aquila, di piume pallide come la pelle dei cadaveri e lo sguardo impassibile, raggiunse Roxium che aveva fatto lo sborone per un post e ora si ritrovava senza l'OP di fronte al loro avversario. Le braccia di Kairus erano possenti, i suoi muscoli guizzavano feroci a rivestire ossa dure come di diamante. Il piumaggio che gli ricopriva il volto, le spalle e le ali aveva un che di solenne, quasi ineluttabile, come d'argento escoriato dall'ingiuria del tempo ma pur sempre di pregiato valore. "Mi hai convocato. Sono qui" Nella discesa aveva impattato con i piedi sul suolo, generando un tonfo notevole, tale da far perdere l'orientamento ai golem di Fehrar per diversi secondi. I demoni ne approfittarono e li aggredirono, facendone sfacelo in gran numero e riducendo in pochi secondi l'esercito del gatto alla sua metà. Un paio di costoro finirono nelle mani di Vashnarak e non sopravvissero, ma erano più di quanti anch'egli potesse avvicinarne in così breve tempo e dovette cominciare a prendere a calci case e palazzi per farli uscire, scoperchiando vari tetti, letteralmente allo scoperto. La voce di Liya non aveva tuttavia abbandonato Roxium. <b>"Vai. Non temerlo. L'energia del vento è con le tue fiamme, fa che possa alimentarle" Quando Roxium si sarebbe accorto che tutto ciò non stava davvero accadendo, e che era tutto nella sua mente, forse sarebbe stato troppo tardi. Ma intanto godiamoci lo spettacolo! Kairus rimase immobile, a braccia conserte, ad osservare l'elfo e la devastazione che si era formata attorno a lui. Il fuoco ancora ardeva, il Bicchierastra permeava l'essenza stessa del potere.
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