Folletto

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Raccontare di folletti non è semplice, essendo presenti in leggende appartenenti ad ogni folklore ed ognuno con distinte peculiarità, per quanto spesso mostrino caratteristiche simili.
    Se c'è qualcosa che li accomuna tutti sono le piccole dimensioni, che possono andare dal mezzo metro a pochi centimetri, il rapportarsi con gli umani e un'ambivalente imprevidibilità che li porta ad essere certe volte benevoli, o semplicemente dispettosi, e altre volte maligni e quasi crudeli.
    Presentano di solito un aspetto più o meno antropomorfo e sono rapidi e sfuggenti. In alcune leggende possono assumere le sembianze di altre creature, questi in genere sono i folletti pacifici i quali aiutano l’uomo con magie e lavoretti domestici. Altre volte risultano fastidiosi e persino pericolosi, questi appartengono alla tipologia di folletto che sarebbe meglio ingraziarsi con un po’ di cibo o qualche regalo o da cui, semplicemente, sarebbe meglio stare alla larga. Raramente però sono visti come creature completamente malvage, la loro accezione è generalmente pacifica o al limite burlona.

    Folletto


    In Inghilterra il folletto più celebre è il brownie, alto 60 cm e ricoperto di peli scuri, nudo o comunque rozzamente vestito. Brownie è servizievole nei lavori di casa e aiuta la famiglia a cui si lega in cambio di dolci e latte, ma come molti folletti è abbastanza irritabile e si innervosisce facilmente. In Gran Bretagna troviamo anche il buggane, in un'accezione più malevola; questo folletto può mutare in un vitello nero o in un cavallo, e nel suo aspetto umanoide presenta comunque zoccoli animaleschi.
    Sempre in Inghilterra abbiamo anche il lauro, folletto talvolta benevolo talvolta dispettoso, in grado di trasformarsi in un cane per avvicinare gli umani o in altri animali. Appare riconoscibile grazie al suo tipico berretto rosso. Il Redcap, una sua versione prettamente crudele, si ritrova in Irlanda ma in tal caso il piccolo popolo lo associa ai goblin e non ai folletti.
    In Irlanda troviamo invece il leprechaun, creatura solitaria alta tra i 20 e i 70 cm, che ama il tabacco e l’alcol. Questi folletti sono rappresentati classicamente come uomini anziani, dediti alle burle; si dice che non possano fuggire se li si guarda fissi, ma che se ci si distrae svaniscano immediatamente. Il loro passatempo è costruire scarpe per il piccolo popolo. Sembrano possedere numerosi tesori seppelliti durante i periodi di guerra. Se catturati acconsentono a rivelare l'ubicazione delle loro ricchezze, ma in seguito trovano il modo di salvare il proprio oro. Gli irlandesi sostengono che, quando in cielo appare un arcobaleno, a una delle sue basi sia sepolto uno dei loro tesori. L'immagine del leprechaun vestito di verde è particolarmente presente negli Stati Uniti, dove ha vari utilizzi, commerciali e non, tra i quali quello di mascotte della Festa di San Patrizio. I bogle, sempre in Irlanda, risultano piuttosto ambigui; danno fastidio e si burlano degli uomini, ma diventano davvero pericolosi solo con i bugiardi e gli assassini. Sempre in Irlanda e anche in Scozia troviamo i bean–nighe, che vivono lungo i corsi d’acqua e lavano continuamente i panni macchiati di sangue di chi sta per morire. Si narra che siano gli spiriti delle donne morte di parto, destinate a lavare vesti fino al giorno in cui avrebbero dovuto morire in modo naturale.
    In Italia troviamo i manteillons, folletti dispettosi che di notte raggiungono e schiaffeggiano chi sta dormendo, saccheggiando le loro tavole quando le trovano piene di cibo o se reperiscono qualcosa in cesti di frutta e nelle dispenze. Ad Asiago e in tutto l’Altopiano dei Sette Comuni troviamo i sanguinelli o salvatelli, che vivono tra le rocce e nelle tane ricavate alla base degli alberi. Positivi e amichevoli, i Sanguinelli si limitano a fare degli scherzi agli umani. Il detto "Pèrdarse nela pèca del sanguinèlo" significa “smarrire la strada dopo aver calpestato l’impronta del Sanguinello”.
    In Francia invece si narra dei korred, folletti alti meno di un metro dagli occhi rossastri. Adorano ballare e sono soliti enunciare profezie e aiutare gli umani con incantesimi e riti propiziatori. In Francia vi sono anche i korrigan, abitanti dei megaliti, e gli jetins, che vivono nelle grotte marine, alti appena 50 cm e dotati di grande forza fisica. Si dice che siano soliti rapire i bambini e sostituirli con i propri figli, che lasciano nelle culle al posto del bimbo che si sono portati via.
    In Belgio troviamo i kludde, folletti malvagi che appaiono nei campi deserti e nei luoghi sconsacrati, durante le notti più fredde; possono trasformarsi in un cane nero, che si muove sulle zampe posteriori con una catena stretta intorno al collo, o in un mostruoso cavallo e sono riconoscibili dagli occhi costituiti da fiammelle azzurre.
    In Olanda si trovano i kaboutermanneken, folletti benevoli che aiutano l’uomo in cambio di cibo, e gli alven, creature minuscole che si spostano trasportate dal vento e che vivono negli stagni dove non vi sono pesci. Non molto diversi sono i wulbarwar, in Australia, anch'essi molto piccoli che si muovono nel vento. Sono inoffensivi e pacifici e sembra possano essere visti soltanto da un bambino.
    Il nis è tipico della Scandinavia e ha l'aspetto di un piccolo bambino con la faccia da vecchietto. Offre il suo aiuto per le faccende domestiche e accudisce gli animali in cambio di cibo. I paar, in Finlandia, sono invece folletti domestici specializzati nella produzione del burro che talvolta si manifestano sotto forma di gatti, piccoli serpenti o rospi.
    In Svizzera vivono i bergmelen; essi conoscono le proprietà di ogni erba, medicamentosa o velenosa, e si possono scorgere soltanto quando la luna è alta nel cielo ed escono per danzare. In Giappone troviamo il fastidioso Mikoshi Niudo, un folletto dalla testa pelata e con la lingua sempre a penzoloni. Appare improvvisamente per spaventare da dietro un angolo o da sopra tramezzi e paraventi.
    Nel Canada troviamo i mannegishi, piccoli folletti senza naso, con gambe lunghe e magre e mani dotate di sei dita. Risiedono presso i corsi d’acqua e si divertono ad elaborare scherzi e dispetti solitamente non troppo pericolosi.

    Se vogliamo citare più in generale il Piccolo Popolo, vi sono due categorie di esponenti: quelli della luce e quelli delle tenebre. I primi vivono in superficie, i secondi sotto terra. In genere conoscono e parlano il linguaggio degli animali, tra i quali hanno amici e nemici. La conoscenza della lingua degli uccelli rimanda alla tradizione esoterica secondo cui possedere il segreto di un linguaggio negato ai più è segno di un potere straordinario associabile al divino.
    Nella raccolta di tradizioni “Romanisches etymologisches” si legge di come uno gnomo di nome Haroldson, di 379 anni, fornisca una precisa introduzione sulla propria specie rivolgendosi ad un umano: "Noi siamo rimasti fedeli alla nostra origine mentre voi no. Il nostro rapporto con la terra si basa sull’armonia, mentre il vostro si basa sull’abuso: abuso nelle questioni di vita e di morte".
     
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0 replies since 4/1/2021, 04:26   95 views
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