Kengard: Creature da oltre i confini

Posts written by Elker Errani

  1. .
    Quel Kurama sapeva sicuramente gettare carbone nella sua ciminiera:questo, era quello che il serafico Lesothos stava pensando, osservando il caos provocato di una creatura volpina...non esattamente incline alla mera ragione, quanto più che alla soddisfazione delle proprie necessità. E quella sua reazione improvvisa all'ultimo secondo? Se doveva essere onesto con se stesso...non era la prima volta, per l'ibrido del gelo che si ritrovava in una simile situazione:ciò che è meglio fare, spesso è evitare di reagire all'iniziale attacco, e rispondere soltanto se l'intenzione di offesa è seria. Perseverare avrebbe solo aperto un ulteriore ostilità...un ostilità sicuramente inutile, considerando la presenza di un ferito, che aveva al più presto bisogno di venir curato. La risposta, a quel punto non poteva che essere una sola. E questo...accadde:
    Un sottile strato di ghiaccio apparve, attorno all'intera zona, sboccando anche nei punti anche solo sfiorati, dall'azione apparentemente ostile dell'al momento ostile Kurama. Ben presto ogni, minuscola possibilità di un incendio, così facendo si ridusse notevolmente...anche se tutti cominciarono a percepire un leggero calo della temperatura. Così, poi la creatura serafica sospirò, e si mise al centro dei presenti, aldilà di Liya e Zephiros...
    Signori cari...è per me alquanto scortese, dover interrompere le vostre conversazioni, dilemmi personali...ed altrettanto personalissime opinioni. Ma sono della sempre più evidente opinione...che il tempo si stia opponendo, alla risoluzione di queste opzioni...e certamente non desidererei mostrare la scortesia di interrompervi, se non esistessero problemi che dovrebbero trovare risoluzione in un breve tempo limite. Perciò, se mi è possibile optare per una scelta in particolare... disse, così il serafico ibrido, che senza proferire ulteriore parola, rendendosi conto che, in buona parte esse si sarebbero rivelate praticamente inutili...andò da Zell ed al teramin, dopo il suo apparente tentativo di un attacco, guardandolo con un minuscolo senso di...dispiacere, girando in seguito lo sguardo verso i due ed osservandoli da vicino con un lieve sorriso, il più possibile rassicurante nonostante la chiaramente calda situazion:ci avrebbe pensato lui, a prendersi cura della creatura in pericolo per il viaggio che adesso si prefissava.
    Zephiros, al contrario di s...eehm, del suo opposto non fu così calmo:se non fosse stata per l'azione immediata, di Lesothos avrebbe certamente minacciato l'essere volpino con la forza, per farlo desistere, non usare una simile strategia passiva...ma sì dovette calmare, posando lo sguardo sul teramin in pericolo, rendendosi conto che l'ultima cosa di cui quell'essere aveva bisogno...era di ulteriore caos. Lesothos ci stava ben pensando, alla situazione:adesso doveva concentrarsi su questa dragonessa, sulla quale così posò lo sguardo...tuttavia ritrovandosi a considerarla quantomeno interessante, sentendo della sua storia. Non si aspettava, qualcosa del genere:una persona che uccideva pur di farsi largo, una guerriera indomita...una persona, però molto facile da annoiare, apparentemente...ma anche qualcuno che sembrava aver trovato il cambiamento, nel suo cuore: Zephiros non si aspettava, una nota altruista, da lei. Quando qualcuno cominciava a parlare in termini similari ai suoi spesso non voleva saperne, di ulteriore benessere se non il proprio. Era davvero inaspettato...
    ...suppongo che fornirti questa offerta, a questo punto non sarà abbastanza. Come desideri...grande e sicuramente abbastanza onorevole guerriera:quel villaggio fu un esempio del mio fallimento come oratore in passato, per cui non passa giorno senza che io mi senta in colpa. Io non posso prendermene cura, visti i miei numerosi viaggi per aiutare Kengard a modo mio...ma una creatura come te, che ha sicuramente delle buone connessioni, se non può farlo da se può affidare quella cittadina a qualcuno che sarebbe disposto a prendersene cura e persino a viverci, avendoci solo di che guadagnato, poiché non desidero che essa crolli come un mero cumulo di macerie. Meritava molto di più...ma ti guiderò in quella postazione soltanto se accetterai di aiutarci:in ogni caso tu non ci perderai nulla, ma se ci aiutassi sia entrambi noi che anche gli altri potremmo effettivamente guadagnarci. disse il mezzo drago carboncino, che la guardò deciso, pronto a sentire di un possibile rifiuto...e alla possibile delusione che ne deriverebbe: fortunatamente riuscì a contenere quella...strana scintilla verde che gli era spuntata negli occhi, di cui adesso non vi è più alcun cenno...
  2. .
    Zephiros faticava enormemente, a tenere contenuto qualcosa che già era a metà strada per la sua emersione:un energia negativa, che non sentiva forse da troppo tempo, prorompente e...cattiva, se si può un termine semplice, per descriverla. E se avesse dato la risposta che intendeva fornire, vuoi per distrazione, vuoi per istintiva mancanza di simpatia nei confronti di colei a cui chiaramente non gliene importava niente davvero di quello che lui diceva, senza interruzione alcuna...forse sarebbe stato ancora più probabile, che tale energia lo avrebbe avvolto...ma così non fu:già accorto della parziale mancanza di accordo degli altri, in merito all'umano non poté che girate l'occhio, quando vide e sentì sorgere...Kurama, al suo posto. Alchè sbatté le palpebre, fermandosi a pensare per qualche secondo...tornando finalmente a concentrarsi un po' di più sulla situazione attuale, e non su...questo. Così, dopo aver aspettato alcuni secondi, per comunicarle cosa voleva dirle (anche se questa si stava ora concentrando perlopiù sul fantasma della notte) alza leggermente il capo e ci riprova, guardando l'entità volpina sorgere...anche perché, dopo tanto tempo...c'era qualcosa, che aveva sepolto nella memoria, che per quelle ultime parole della dragonessa erano riemersi nella sua mente:qualcosa che forse l'avrebbe convinta ad aiutarli...
    Ti spieghi...bene:vedi un guadagno, e vai a prenderlo a discapito di tutto.
    Per qualche istante...lo scintillio verde balenò nuovamente nei suoi occhi, guidando i suoi stessi pensieri con la sua strana influenza: nemmeno lui, se si fosse guardato si sarebbe spiegato un simile cambio repentino di umore(ed onestamente Lesothos, che li stava guardando, anche se seguiva il discorso generale ne era leggermente preoccupato...).
    Forse abbiamo degli interessi che hanno valore nella stessa fatica.
    Lui...si mise ad abbozzare con l'artiglio, nel terreno...quello che sembrava il disegno di un villaggio abbandonato, fatto a quadratini, come ad indicare il fatto che...fosse fatto di un qualche genere di metallo?...
    Non sempre sono riuscito a salvare tutti quanti:un villaggio, nascosto nel folto della foresta ​alla vista di quasi ogni "esterno" non ha avuto questa fortuna, e i suoi abitanti sono stati costretti a scappare, prima del mio arrivo. Li aiutai, ma loro si rifiutarono di tornare, per paura dei predoni:predoni che non sono mai nemmeno arrivati, quando andai a controllare. La protezione che si erano lasciati alle spalle era incredibile, e persino un adepto mago avrebbe avuto difficoltà. E un drago avrebbe desistito, perché troppo "intricato e impegnativo", da cercare. Ormai quel villaggio altro non è che uno scheletro, di ciò che era un tempo, e nessuno vuole tornarci, ne lo vuole reclamare, non importa quanto avessi cercato di convincerli. Non mi piace, offrire quella che era un tempo la casa di qualcun'altro così...ma tu, e forse anche la Nebbia potreste averlo per intero,con tutto ciò che esso contiene:è grande come una cittadella, e conteneva numerosi metalli, nonché casse chiuse che non ho mai aperto.
    Aaaah, Mulan:alla fine la tua abilità commerciale è proprio tornata utile, al tuo mezzo drago prediletto, eh? Nemmeno lui lo avrebbe mai detto, ma a quanto pare stava facendo proprio come alcuni umani di una realtà a noi tutti più affine:convinzione graduale con la spartizione di danari. Il mezzo roc si giustificava, nella sua mente pensando che nessuno avrebbe mai trovato quel posto, e perciò non lo avrebbe mai usato, come rifugio. Ed inoltre, semmai gli altri presenti non ne fossero stati del tutto convinti...sarebbe potuta servire come base di controllo, per tenere sott'occhio questa organizzazione non del tutto...sana. Ma non comunicò agli altri, meno che mai a colei con cui poco prima stava parlando, questo:non sapeva perché...ma non se la sentiva, di tradire ulteriormente qualcuno a cui lui, ha fatto in piccola parte del male. Lì aveva sbagliato lui...e questo era un modo come un altro anche per rimediare a quello sbaglio...
    Nel mentre il mezzo grifone stava ascoltando, ed osservando la situazione corrente...con molta, pazienza:nonostante le sue parole, e quello che i presenti si erano finora detti non si era ancora raggiunto un accordo preciso...ma fu Zell, a fargli tirare mentalmente un sospiro di sollievo:finalmente qualcuno che aveva trovato uno straccio di decisione comune, cosicché tutti potessero cercare di farci appiglio.
    Il tuo suggerimento è per me bene accetto, Leamhan:non è per il momento consigliabile, attrarre attenzioni indesiderate da parte di quella spregevole creatura. Temo che, sebbene ci siamo prolungati nella dovizia del confronto delle nostre idee non sarebbe certamente una cattiva idea, avere un ulteriore fase di raccoglimento:in questo stato potremmo persino cadere vittime del nostro disaccordo. Come già detto:sarei tentato di dare a...la nostra entità dai caldi colori, e all'umano che parrebbe contenerlo, qui una possibilità, poiché affidarsi quasi esclusivamente ad una serie di dubbi, relegati a qualcheduno che non abbiamo modo di conoscere in modo completo, se non da alcuni pettegolezzi, alla fine della questione risulta prematuro. Inoltre... disse il mezzo drago candido, che poi osservò Liya, sorridendole il minimo sindacale.
    Da un punto tattico mi ritrovo d'accordo con l'eroe qui accanto a noi presente:qualunque sia l'avamposto di cui lui parla...nutro seri dubbi, che nell'eventualità di alcune trappole che queste possano in modo alcuno trattenere una creatura...potente come lei. disse l'ibrido serafico, un commento che il suo più orgoglioso omologo scuro, con tutta probabilità non avrebbe davvero aggiunto.
  3. .
    Devo fare qualcosa, per queste notificazioni:il mio indirizzo email non mi avvisa più come una volta. Comunque...eccomi ordunque finalmente qui, a rispondere...

    Fortunatamente, da quella discussione fu trovata almeno una, soluzione concreta, anche se Lesothos la trovò... lievemente affrettata, e presentante poca fiducia per il seppur "imputato" Kestrel, per cui lui credeva fermamente avrebbero dovuto concentrarsi di più nel comprendere, poiché chiaramente più fornito di sfumature di quanto si sarebbe potuto intuire, ma...oh beh:la decisione era stata presa, e almeno i soggetti sarebbero stati avvisati non solo quella di Kestrel, ma anche(personalmente il candido sperava solo) di quella di altri individui che chiaramente non intendevano intavolare nessun genere di discorso, e che ancora più chiaramente volevano massacrarli per chissà quali ragioni. Così, anziché dedicarsi a questo precoce, ma in un certo qual modo giusto avviso...decise di concentrarsi nuovamente sull"ammazza-draghi". E dopo averlo fatto, sebbene potesse essere comunque una decisione controversa, da intraprendere...sapeva, ormai che non si parlava di una situazione in nero e bianco, ma di un grigio... possibilmente tenue, nello spettro del ragazzo. Fu con tali considerazioni, che prese infine parola...
    Il rischio è...assai grave, per un individuo di cui non abbiamo l'assoluto vantaggio di riconoscere totalmente...ed almeno una buona dose di tutti noi ha avuto la sfortuna, ma anche l'opportunità di apprendere il prezzo dell'eccessiva fiducia, e assai...ma è altrettanto giusto ragionare su un ulteriore particolare, che i molti, in codeste terre non riescono spesso a ricordare, o a prendere semplicemente nella propria considerazione:che la terra di Kengard...non si compone soltanto di estremi dello spettro della giustizia e delle varie reputazioni, ma anche di tonalità assai grigie, talvolta tendenti da una parte, ma talvolta così indistinguibili da non essere decifrabili. Ciò che voglio a tutti enunciare, con questa mia minuscola considerazione, perciò...è che le voci vi precedono, ragazzo, e fino ad ora non avete dimostrato, nemmeno nei più ridotti momenti la malignità che molti temono possa da te e dal tuo compagno provenire. È altresì vero che possediamo i nostri interessi:interessi del cui compimento potrebbe derivare un vostro futuro prossimo, di conseguenza, perciò anche di vostra rilevanza, ma per cui in fondo non avete alcun obbligo a prender parte. Se desideri il nostro sostegno, in qualche modo dovrai prenderti l'impegno morale e spirituale di seguirci in questo compito, poiché se non dovessi rispettarlo...vivresti con la consapevolezza di non esser degno della fiducia che anche per errore persone che non sono consapevoli di te potrebbero darti:questa, aldilà di una vendetta più diretta sarebbe una punizione più che sufficiente, per te. Perdona la mia apparente mancanza di tatto...ma comprenderai anche tu la posizione in cui i miei alleati scrutano il vostro essere, spero. In ogni caso, se intenderai procedere in solitudine...puoi sempre ritirarti concluse il mezzo grifone, con una delle due tante...risposte brevi, e non del tutto programmate, ma che riteneva necessarie, sperando nel raccoglimento interiore di colui che principalmente era andato a ricercare...che tuttavia non stava tanto dimostrando, nell'interagire con quella dragonessa:Zephiros...era assolutamente irritato, da quelle sue ultime insinuazioni, e per qualche breve momento...si poterono vedere le punte dei suoi denti, altrimenti ben coperte sotto le sue squame e piume nere...mentre il suo corpo, contraendosi lievemente sembrò quasi emanare...del vapore, per qualche vago secondo? Difficile a dirsi, visto quanto la cosa fosse poco percettibile...ma certamente era chiaro che stesse "fumando", in un certo qual senso, anche a dimostrazione del suo sguardo giallo che stava mostrando...diversi riflessi verdi, suscitando la sempre crescente preoccupazione del suo compare più riflessivo...
    Che vengano:ho delle conseguenze da affrontare. In ogni caso... disse lui, che poi continuò, giocandola su una carta che mai, mai prima di allora aveva davvero utilizzato, nemmeno quando aveva saputo delle particolari attitudini di quella che sarebbe dovuta essere la sua fidanzata ad interim:buttarla in extremis...su una strana forma di personale presa in giro.
    ...non che possa giovarmi poi tanto, fare l'azzurrino:è un miracolo che mi sia anche solo spiumato. Non so nemmeno dire delle buone battute, per dirne una. Eheheheheh...sai che noia, che sarebbe stata per lei, giusto? disse lui, alquanto...strambo, ed in un evidente tentativo forzato di dialogo, con un...assai strano sorrisetto:qualunque bizzarro stato lo stesse prendendo era chiaro che cercava di trattenersi, e l'essere il più ragionevole possibile, in un modo o nell'altro, per qualcosa che sapeva chiaramente essere colpa sua, e che...davvero lo colpiva, in un periodo in cui si stava sentendo nuovamente solo, per un motivo o per un altro. Era alquanto chiaro, che era tutto un suo tentativo di non incavolarsi con le provocazioni di lei...
  4. .
    La situazione...non era proseguita esattamente come Zephiros aveva propriamente pianificato:fra tutti coloro che più lo preoccupavano...erano Zell, e coloro che avevano a che vedere con la Nebbia Argentata. Il primo...poiché effettivamente lo stava facendo riflettere sul problema dell'aiutare qualcuno che, sebbene accidentalmente avrebbe potuto utilizzare la propria arma per uccidere la razza a cui, per metà apparteneva...e i secondi per via del tremendo incidente che poteva ammetterlo:era decisamente colpa sua...e mai si sarebbe perdonato, per questa ragione:tutto quello che poteva fare...era eventualmente farsi perdonare, in metodi che non richiedessero chissà quale metodo illegale, o chissà che cosa altro ancora di per lui eccessivo...forse anche scusarsi direttamente con lei, per quanto banale potesse questo sembrare. Ma che cosa altro avrebbe potuto fare?...
    Zell non avrebbe tutti i torti:ridargli la spada potrebbe essere pericoloso...ma purtroppo questo è chiaramente qualcosa di simile alla scelta di dare o meno un arma a qualcuno per difendersi, e sperare che non la usi per altri scopi. E inoltre vi è un problema più grande...perfino della possibile morte di altri draghi... disse il mezzo drago colore del carbone, il cui sguardo si fece deciso, mentre dedicò un occhiata proprio al draghelfo, girando leggermente il collo verso di lui...salvo poi trasformare suddetta espressione in una di preoccupazione:per quanto il rischio peggiore potesse essere grave...vi era qualcosa di ancora più grave, all'orizzonte. E sperava di poterglielo far capire, in qualche modo.
    Le azioni del tuo doppio malevolo, Zell:tu, meglio di chiunque di noi dovrebbe conoscerlo. E non credo che con le sue manipolazioni intenderebbe fermarsi ai soli draghi:tutte le razze, a Kengard e forse oltre potrebbero essere in grave pericolo. Non possiamo permettere, che continui:se aiutarlo a riprendersi la spada ci darà quantomeno indicazioni per trovarlo...e, se lo sosteniamo, noi che siamo almeno per metà di sangue draconico...potrebbe cambiare idea:vederci sotto tutta un altra luce, dandogli i suoi tempi:è sicuramente molto meglio redimere qualcuno in qualche modo, che ucciderlo e semplicemente vivere con le conseguenze delle sue azioni passate...lo so, che è difficile, lo è anche per me!...ma se possiamo ricavare ulteriori piste, per trovare una minaccia più grande allora penso che dovremmo prendere quest'occasione... disse ancora il mezzo roc, respirando pesantemente ad ogni sua frase, in una interiore difficoltà etica, sul dilemma...questo, finché non intervenne Lesothos, che ancora una volta si era, nel mentre premunito di osservare a lungo la situazione corrente, dopo le proprie precedenti parole:esattamente come una colonna di ghiaccio, che resta statica e gelida, di fronte al movimento di qualunque creatura gli trascorra, possibilmente permettendo ad esse di riflettersi.
    Comprendo la difficoltà che stiamo localizzando nella cooperazione, e nessuno dei presenti è certamente obbligato a seguire il medesimo percorso karmico...ma vi chiedo di fare corretto uso dell'opportunità di riflettere sul vantaggio comune:tutti noi avremmo l'opportunità di neutralizzare un entità che per noi tutti, nessuno rappresenta solamente un comune svantaggio, e che non ricercherà alleanze se non per pugnalare chiunque di noi alle spalle, e ricominciare dall'inizio:non essendo in possesso di piste migliori...localizzare lo strumento del signor Kestrel è la sola opportunità certa che al momento possediamo, di ottenere ulteriori informazioni, con la non indifferente possibilità che esso possa effettivamente cambiare, quantomeno parzialmente il proprio punto di vista. disse l'ibrido candido, che osservò con attenzione, ma anche leggera severità sia l'altro ibrido di simile copertura che quello dalle fattezze umanoidi, volendo chiaramente fare intendere qualcosa di importante, che esplicò subito dopo.
    Talvolta, per avere l'opportunità di fare la cosa giusta...bisogna tuttavia prima eseguire scelte difficili, ma senza le quali il nostro vero io non può essere rivelato, ne essere messo alla prova:come alcuni umani, compresa la mia saggia madre enuncerebbero...il problema è nel credere, ed eseguire il dai molti temuto salto della fede. aggiunse infine il mezzo grifone, che respirò molto lentamente, facendo uscire del vapore dalle sue narici, sebbene il clima non fosse tanto gelido:che avesse a che vedere con la natura del suo elemento?...domande per un altra occasione, nella mente dell'ibrido più estroverso...poiché, senza nemmeno avere il tempo di fermarsi a riflettere a dovere una...dragonessa, esattamente come un demone tentatore si era messa a domandarsi che cosa Noxas ci avrebbe potuto vedere, in lui...varcando un altra, "misteriosa" opzione che forse non avrebbe dovuto considerare. Cercò di non risponderle, ne in generale di reagire, nemmeno quando lei si premunì di annusarlo a distanza...fin troppo ravvicinata...ma non riuscì a trattenersi dal farlo, dopo un po', e con un espressione amara sul suo muso, dando sfoggio dei suoi denti sempre accuratamente puliti e puntando severamente il suo occhio destro e giallo su di lei...la guardò, e disse:
    Le volevo bene...non sapevo ancora, per che cosa avessi firmato, quando l'avevo seguita. Ma ero stupido ed ingenuo, un eroe perlopiù spensierato, allora...solo poi, tempo dopo aver perso la strada ho capito. Se la Nebbia Argentata, e soprattutto lei stessa hanno ancora dei conti in sospeso con me allora sono pronto a subirne le conseguenze...ma smettila di insinuare chissà cosa sul mio conto:io non sono, un menefreghista come potrebbe sembrarti...capito?
    Quell'ultimo..."capito"...emerse con un leggero scintillio...verde, che per breve tempo rimpiazzò il tipico colore giallo dei suoi occhi, cosa questa che era impossibile da non notare, da vicino. Ma per menti abbastanza argute e allenate, come quelli dello spettro in bianco...questo era addirittura percepibile. E lo sguardo di quest'ultimo era chiaramente preoccupato, sebbene solo leggermente severo.
    Più tempo mal utilizziamo, a discutere il nostro disaccordo fra di noi, signori...più elevate saranno le possibilità che Meno Zell compia atti irreparabili:se avete l'intenzione di prendere una decisione...allora vi suggerisco di farlo prima che altri morti, o corruzioni di qualunque genere...possano avvenire... disse ancora, non aspettandosi di dover ulteriormente prender parola, facendolo, tuttavia per quell'improvviso scintillio che aveva visto in Zephiros, che per niente gli era gradito:era chiaro, che l'ibrido più scuro, in realtà si considerasse esso stesso male, sebbene lui stesso cercasse di concentrarsi soltanto sulla situazione corrente...ma quando hai dei demoni interiori, e ad essi si aggiungono degli anche minimi dubbi chi sei tu, per riuscire opportunamente a controllarti?...

    Edited by Elker Errani - 26/1/2022, 14:08
  5. .
    Era comparsa veramente molta gente, nell'arco di semplicemente alcuni minuti...e i due mezzi draghi si erano, fin da subito limitati ad osservare la situazione, con la più grande neutralità possibile, per non appiccare inutili fuochi, che sarebbero potuti anche sfociare, nel giro di poco in discussioni anche violente:non era assolutamente ciò di cui nessuno di loro aveva necessità, al momento, specialmente adesso che dovevano trovare quel caspita di essere negativo, e fermarlo quando ancora non stava compiendo...troppo, male al resto di Kengard, in chissà quale modo a loro misterioso.
    Così, mentre si premurò di confermare a Leamhan ancora una volta il suo sostegno Lesothos decise di lasciare agli altri il compito della conversazione, anche ma soprattutto per cercare di concentrarsi sui dintorni, sfruttando a dovere le sue orecchie simil-aquiline, per sentire i suoni di sottofondo che accompagnavano le loro parole...finché non volse la testa verso l'alto, notando...una bizzarra signorina, seguita da.....lei.
    Per il primo non significava troppo...ma per Zephiros, quando questa alla fine nominò una certa "Nebbia Argentata"...tutti quanti poterono vedere il mezzo roc, i cui occhi color giallo zaffiro si ridussero a delle fessure, cercando di non farsi notare, e addirittura fingendo di star osservando come il suo compagno bianco i dettagli, anche intriganti del paesaggio...ma lui non glielo lasciò fare, ed anzi...usando un ala sbarrò la strada all'eroe errante, guardandolo con decisione, e facendogli comprendere soltanto con uno sguardo che, qualunque problema avesse non doveva certamente nascondersi...e forse si dissero anche qualcosa, come avevano fatto prima. Ma questo non si riuscì a comprendere, in quei pochi secondi. Così, sospirando l'ibrido dal colore scuro si volse verso i due, appena arrivati membri di quella poco raccomandabile gilda e, un passo lento ed incerto verso l'altro arrivò a pochi metri di distanza da loro, cominciando finalmente a parlare.
    Noxas...e-ero ancora confuso, quando accadde mesi fa che necessitasse del mio aiuto...lo dissi anche quando la incontrai:se non tornai più era soltanto perché avevo perso la strada. La verità è che non ho un buon senso dell'orientamento.
    Capendo, fin troppo chiaramente che quella situazione stesse prendendo una piega umiliante anche il mezzo grifone, finalmente si decise a prendere parola, e guardò solenne i nuovi arrivati.
    Sono bene a conoscenza che la vostra fiducia, così come quella di almeno alcuni di noi non è ben riposta. Devo tuttavia specificare che nessuno di noi intende veramente essere una minaccia, così come suppongo nemmeno voi per noi. Ogni battibecco, o problema passato di sorta può essere discusso in seguito, o se proprio adesso con la calma della ragion pura:ciò che intendiamo veramente fare è semplicemente trovare un individuo che sta causando numerose problematiche all'intera Kengard, che è nell'interesse di tutti fermare il prima possibile, affinché non provochi ulteriori danni, possibilmente irreversibili. Vi saremmo inoltre umilmente grati, se ci potreste sostenere in questo compito. In caso contrario...vi astengo semplicemente dall'usare contro di noi i vostri mezzi, quando non ve ne è la reale necessità:suppongo che sarebbero più utili in altre occasioni, nevvero? disse, con tutta la calma del mondo il drago lucente della notte, con l'altro che prese a sua volta parola, e disse:
    Noxas fu...una grande amica, suppongo, nonostante il poco tempo che condividemmo. E cercherò in ogni modo, di farmi perdonare da lei. Ma quello che ha detto il mio compagno di viaggio è vero:è inutile crearsi problemi in questo preciso momento. Ed ogni problema può essere discusso quando quello per noi più grande sarà risolto...
  6. .
    Dopo aver osservato un simile scempio,sul corpo dello gnomo Zephiros e Lesothos,sebbene fossero ancora in parziale contrasto,uno contro l'altro,per quello che si erano poco prima detti si presero comunque,il loro tempo per ascoltare la vera,priorità del momento,ossia il povero teramin davanti ai loro occhi:quello che sentirono...non era,esattamente quello che il mezzo drago nero si sarebbe aspettato,mentre il mezzo drago bianco,invece(e non di certo per sfiducia o chissà cos'altro,ma semplicemente per mera ipotesi vagliabile) aveva simulato una simile risposta,nella sua mente,per via della vicinanza che lui possedeva con Meno Zell:era tutto cominciato solamente perché lui desiderava avere una scorta a proteggerlo,per eseguire i suoi studi di botanica in santa pace...ed era infine tutto degenerato orribilmente in uno scontro tra due diversi gruppi criminali,con lui che si ritrovò a venire biasimato per l'accaduto,pugnalato alle spalle,e costretto a combattere,uccidendo qualcuno che non gli aveva dato nessun altra scelta. Come avrebbero potuto biasimarlo? Nessuno dei due ibridi avrebbe mai potuto pensare di fare una cosa del genere...
    Sì:abbiamo sentito. Quello che è successo non era assolutamente colpa di Leamhan:l'inganno, specialmente in questo caso è spesso semplice,da mettere in scena. Leamhan ha dato fiducia a qualcuno che credeva lo avrebbe difeso. Kengard è piena,di gente approfittatrice come questa...anche se non ho mai sentito di nessuno,come il tuo alterego,Zell... disse il mezzo roc,facendosi sentire a gran voce da tutti i presenti,con uno sguardo serio e convinto sul muso,che si fa sempre più fermo e deciso,ad ogni secondo che psssa,restando in silenzio per una buona decina di secondi,prima di proseguire.
    Ma ora non è il momento dei rimpianti,né di lasciarsi andare alla consapevolezza della malignità di quell'individuo:è invece tempo,secondo me di inseguirlo,e spostarci in un posto più favorevole. Qui non c'è niente per nessuno,e siamo per giunta strategicamente svantaggiati.
    Poi osservò Leamhan,con i suoi occhi giallo zaffiro,piegando leggermente il collo nella sua direzione.
    Se non dovessi essere capace di camminare,in ogni caso...puoi affidarti a me o a Lesothos:non abbiamo problemi,a sostenerti.
    Il mezzo drago bianco era rimasto in silenzio per tutto il tempo in cui lui si era messo a parlare,curioso di sentire come avrebbe maneggiato quella situazione. Sapeva perfettamente,che in realtà voleva darsi parecchio da fare e prendere almeno in buona parte le redini di una situazione che aveva l'aria si stesse facendo sempre più drastica,man mano che si facevano più vicini al loro obbiettivo:percepiva,come anche lui stesso che avrebbe voluto ripagarlo di tutti i crimini da lui compiuti,assieme a tutti loro,riservandogli un conto mooolto salato. Tuttavia,anziché dire qualcosa a sua volta,a quel punto,aggiungendo una sua possibile osservazione al problema(considerando anche che l'eroe errante del mattino aveva ormai detto tutto ciò che era veramente necessario dire,a sua opinione)...osservò alle sue spalle,ruotando gli occhi,senza girare il muso,notando...un contrasto, più o meno potente di due emozioni distinte,come di due persone che discutevano. E non si ritrovò tanto in errore,quando vide e sentì,non troppo tempo dopo proprio un ragazzo umano,che domandò di una spada,simile ad un pugnale. Il drago, girandosi lentamente,allo scopo di non provocare reazioni improvvise,avendo constatato la sua agitazione,anche senza dovergli guardare nel pensiero fu il primo,a rispondere, guardandolo profondamente negli occhi,il muso assorto in un espressione il più pacifica possibile.
    Temo di non aver scorto un simile oggetto,quantomeno per il momento. Necessiti forse di un qualche aiuto,per riuscire a trovarla? rispose e domandò lui,con la sua tipica tonalità serafica,non facendosi problemi,nel sentirlo che parlava presumibilmente da solo:in realtà aveva già avuto a che vedere,con simili fenomeni. Per questo non era per nulla sorpreso,nel sentirlo. E,poco dopo guardò tutti i suoi compagni di viaggio con assidua calma, praticamente invitando loro a non essere precipitosi.
  7. .
    Fai con calma,cara:anche io mi devo meglio organizzare per fare il mio ritorno su questo forum:siamo un po' tutti rintronati,sai com'è,eheeh...
  8. .
    Lesothos,a quanto pare ebbe infine una risposta che trovò oltremodo soddisfacente,per i frutti del suo lavoro...più duro di quanto tutti gli altri non potessero immaginare. Di fatto...fu anche peggio di come lui stesso,avrebbe immaginato:stava usando tantissime tra le sue capacità,quel giorno. E tutte quante richiedevano un incredibile concentrazione psico-fisica,in una quantità di tolleranza degna di un monaco umano,se non di più. Ma non lo disse...no:semplicemente prese dei profondi e silenziosissimi respiri,per tutto il tempo,limitandosi a rispondere al suo piccolo "paziente" con un cenno della testa,e un sorriso semplice quanto enigmatico. Tempo che Zephiros utilizzò,invece...per presentarsi,visto che,effettivamente...si accorse di non averlo ancora fatto,in tutto questo(Caspita:con quella situazione tesa,e quel clima di più o meno calma a seguire gli era proprio passato di mente:doveva davvero fare pratica,con le sue avventure:si sentiva come un vecchio che aveva perso lo smalto...)...
    Ed io sono Zephiros,eroe errante delle terre di Kengard,ormai da tanti anni. Ed è per me una notizia fantastica,sapere che ora stai bene,anche grazie alle cure di Lesothos. disse il mezzo drago nero,cercando di fare un po' finta di niente...sentendosi in realtà alquanto imbarazzato,di non aver rivelato prima,questa informazione. E mentre Leamhan li ringraziò(in modo molto breve,c'è da dire,ma che i due esseri piumati trovarono,in realtà molto gradevole,poiché per loro veniva comunque dal cuore del teramin,ed era perciò per loro più che sufficiente),parlò a Zell direttamente del legame che lui aveva col suo omologo negativo e parlò di formulare un piano,contro di lui,ma solo dopo essersi ripreso a dovere,visto anche che era parecchio stanco...il mezzo roc non potè però fare a meno di notare tutto il tempo qualcosa:il portamento del suo simile,ora più disinvolto di prima.
    Concordo con voi... disse semplicemente lui,chiaramente preso dall'ibrido bianco. Era una minuscola differenza,quella del portamento, che non molti avrebbero notato,al suo posto...ma non era possibile che sfuggisse,ai propri occhi allenati, giallo zaffiro come i suoi:si era fin troppo bene accorto,del fatto che cercasse di dissimulare la sua stanchezza con la propria compostezza(che era comunque maledettamente convincente. E lui l'aveva capito solo perché aveva avuto milioni di esempi,di compostezze efficienti. Ed anzi:dal suo punto di vista c'era anche la buona possibilità che si potesse sbagliare. Ma avrebbe preso quella "buona",per così dire secondo cui aveva ragione). Ma,al tempo stesso,col sorriso che era divenuto compiaciuto,per pochi secondi si accorse, a sua volta che lui aveva capito. Ed era così concentrato,in lui che non si accorse nemmeno,inizialmente delle carte da gioco disseminate tutte intorno a loro,ne del corpo dello gnomo che avevano trovato...fu proprio il mezzo grifone a riportarlo sulla giusta linea di pensiero.
    Sono consapevole,del fatto che sei preoccupato per me. E che ti si sono formate molte domande,sul mio conto. Gli altri possono non vederlo,perché concentrati su faccende di gran lunga più importanti...ma ti rivelerò una cosa:percepisco le emozioni altrui. E le tue incertezze diventano involontariamente di mio appannaggio,così come quelle degli altri,anche se faccio di tutto,per evitarlo... disse lui,col pensiero,cominciando una conversazione telepatica col suo simile più scuro,che gli altri non poterono sentire...sebbene la preoccupazione dell'ibrido nero si potesse quasi percepire,come quando si sente un odore pungente nell'aria...
    Dovevo immaginarlo, che fossi empatico:questo spiega perché sei sempre così gentile e contenuto. E...ha stranamente senso,che tu sia dell'elemento del ghiaccio.
    La comprensione ed un grado più che basilare,di empatia sembrano anche di tuo appannaggio,Zephiros.
    Hhhm...ma dimmi:perché ti contieni così? Non c'è bisogno,di nasconderlo: possiamo aiutarti,magari. Deve essere stancante,usare queste capacità...
    Molto più di quanto non potrebbe sembrare,effettivamente. Ma sono parte integrante del mio essere. Non sono un problema duraturo...
    Stai eludendo il discorso,Lesothos...
    Temo di doverti contraddire:lo sto posticipando. Ora non è il momento,di preoccuparsi di me,o di rispondere a domande per cui avremo tutto il tempo di parlare amabilmente in seguito. Starò bene,credimi:puoi bene intuire,che non ti sto mentendo. E avrai delle risposte...ma non è questo,il luogo,o il tempo:concentriamoci,per il momento...sul sentirò di carte da poker disseminato attorno a noi,e a quel malcapitato gnomo privato del dono della vita,in un modo assai brutale.
    Nel dirlo l'eroe errante finalmente se ne accorse,sbarrando gli occhi,mentre cominciò ad analizzare rapidamente ad occhio l'intera scena...dicendo, però un ultima cosa,allo spetto sfuggente.
    Riprenderemo questo discorso molto prima di quanto non potresti credere...e per favore:non sforzarti troppo per forza...
    Il suo interlocutore sospira rilassato,prima di volgere la sua attenzione a Zell,Zenon e Leamhan,avendo sentito che i primi due intendevano interrogare il terzo, subito dopo che si sarebbe ripreso,il che era giusto...ma senza esagerare e imporre pressioni involontarie.
    Ne sono ben consapevole,eroe errante. Ne sono ben consapevole. disse lui,col pensiero,prima di rivolgersi a parole ai tre.
    Se posso permettermi,signori...questo non è il modo giusto di approcciarsi:il nostro onorevole compagno teramin risponderà di sicuro. Ma non vi è necessità di forzarlo. Farlo,in ogni caso non ci farà guadagnare davvero del tempo,ma solamente della tensione,rispetto al chiederlo con calma:questo Meno Zell,volendo o nolendo richiede una dovuta preparazione, dopotutto,il che ci porta a comprendere che sia necessario toccare con calma la faccenda. Per cui ti prego di dirci,carissimo Leamhan...che cosa puoi rivelarci,che possibilmente solo tu sai,su ciò che è avvenuto prima del nostro arrivo? Anche il più piccolo particolare può esserci molto utile. disse semplicemente il giustiziere della notte,cercando di far sentire l'essere senza organi dediti alla vista normalmente definibile più ad agio possibile.
    Ammetto di trovarmi semplicemente d'accordo con voi:visto quello che sta accadendo con Meno Zell è necessario aspettare,per non creare incongruenze. Possibilmente potremmo anche mettere degli ostacoli, nelle forme di cose,persone ed animali,per rallentarli. Una sorta di missioni secondarie in un videogioco,se capite dove voglia arrivare
  9. .
    Lesothos,soddisfatto da ciò che sentì riaprì gli occhi,rilassandosi e tenendo così le sue difese su un medio livello di attenzione ai dettagli dell'ambiente circostante. Zephiros,invece si rilassò decisamente di più,dimostrando il sollievo che provava con un ben udibile sospiro:tutto ciò lo aveva rassicurato,in quel momento più di quanto non avrebbe dovuto. Il teramin era perciò dalla loro parte,anche se non fu propriamente il loro approccio,a vincere quella serie di incomprensioni...ma quest'ultimo era ferito. E,lentamente stava inevitabilmente scivolando nell'immensità dell'oblio. E,come anche gli altri fecero loro notare dovevano fare qualcosa. Perché,se lo non avessero fatto al più presto...lui sarebbe morto,rendendo il loro tentativo di anche solo preoccuparsi di lui,in primo luogo completamente vano. Il mezzo roc non aveva mezzi curativi,malauguratamente. Solo un paio di conoscenze mediche,che in quella situazione sarebbe stato impossibile,sfruttare a dovere,se non dopo un tempo troppo lungo,per lo stato del poveretto,che nel mentre avrebbe tranquillamente fatto in tempo a spirare tre volte,come minimo. Ma il mezzo grifone...mmmh...forse lui aveva qualche altro asso,nelle sue maniche quasi "angeliche".
    Forse,caro compare teramin...posso aiutarvi in questo dilemma. disse lui,tranquillo,in quel momento come solo un angelo poteva esserlo,che avvicina il muso a quello del per lui piccolo interlocutore,toccandone la fronte con la punta:molto indelicato...ma era purtroppo una procedura necessaria,per quello che intendeva fare...
    Devo stabilire un contatto psico-fisico. E per farlo essere in contatto con la tua mente è il metodo più congeniale,per riuscirci. Per cui ti prego di,possibilmente non muovere una singola articolazione,mentre proseguirò:è un processo che,come puoi ben immaginare richiede molta concentrazione. disse il mezzo drago bianco,calcolando perfettamente il tempo e la gravità delle sue ferite. E perfino gli intervalli del dolore che lui provava,scegliendo le sue parole di conseguenza. Poi...i suoi occhi diventarono azzurri. E,così il corpo del diretto interessato si circondò di un alone dello stesso colore,che,lentamente potè sentire la mente del serafico ibrido connettersi alla sua,usando i suoi ricordi piacevoli,per creare nuovi scenari,nella sua testa che potessero tranquillizzarlo a dovere...allo scopo,praticamente di anestetizzarlo,mentre l'umidità dell'aria(stando attento a non prendere alcun genere di agente infettante dentro di essa) viene da lui condensata in acqua,che fluttua così in aria. Acqua che poi...schizza verso le sue ferite e...si congela sopra di esse,formando delle vere e proprie lastre di ghiaccio,che si fondono con ogni sua singola lacerazione,provocando un dolore assurdo,che i ricordi dovrebbero essere bene in grado di non fargli sentire. È un peccato,comunque...che non fu nemmeno una procedura tanto sbrigativa:richiedete la bellezza di ben quattro,lunghi minuti...in cui il ghiaccio si fondeva sempre più,col suo corpo. Poi,all'improvviso,dopo tutti quei minuti...semplicemente si sciolse,trasformandosi in acqua mista al suo sangue,che così...guarisce le sue ferite,senza cicatrici o quant'altro rimasto a segnalare ciò che era accaduto...incredibile...
    Allora,mio caro...come ti senti?
    Lui...lui ha...eh:impressionante,Lesothos... disse il mezzo drago nero,osservando l'accaduto,sorridendo,sempre più impressionato...riconoscendo,però qualcosa che non quadra propriamente:il modo in cui ha disposto il ghiaccio...è esattamente lì stesso in cui lui avrebbe messo delle ipotetiche bende. Lo stesso,identico modulo. Mmh...forse si stava facendo troppe paranoie...

    Edited by Elker Errani - 28/2/2021, 20:26
  10. .
    Diavolo... disse semplicemente Zephiros,storcendo il muso,contrariato,mentre vide il loro interlocutore improvvisato agitarsi così,addirittura evocando degli ideogrammi ematici...grandioso. Ma per il mezzo grifone,invece la reazione del teramin era alquanto prevista,malauguratamente:sapeva bene,purtroppo che sarebbe stato difficile,convincere una creatura in un simile stato psico-fisico,semplicemente a parole. Lo sapeva. E,di fatto non si aspettava per nulla al mondo,di risolvere la cosa con un semplice monologo. No,affatto. Servivano tempo,calma,una ferma sopportazione della tensione ed assoluta dedizione,per l'obbiettivo che voleva raggiungere. Così non battè ciglio,non muovendo un solo muscolo del suo intero corpo,nel vedere quegli ideogrammi apparire. E il poveretto agitarsi,credendo che fossero complici di quello che lui credeva essere proprio Meno-Zell. Così si mise,semplicemente ad attendere l'occasione giusta per tornare a parlare,prestando attenzione ad ogni mossa,così come ad ogni parola,di Zell. E non appena finì...lo spettro sfuggente riprese parola,con una calma tale da farlo quasi sembrare un morto...uno spettro,per l'appunto.
    Sono interessato nel metterti al corrente che,nell'eventualità di un rifiuto...saranno obbligati a proteggere la nostra incolumità. Ma in seguito,se ce ne darai la possibilità continueremo sul nostro cammino in separata sede:non è nelle nostre intenzioni,sottrarre al tuo corpo il dono del respiro. Siamo desolati,per questo spiacevole malinteso. E per dartene dimostrazione...non ti recherò alcuna offesa psico-fisico. Ne ti controbatterò. Qualunque cosa dovesse mai avere luogo. Un destino di libertà è ancora veritiero,nei riguardi della tua esistenza,menbro della razza dei teramin. Ma sta solo a te,comprenderlo. disse semplicemente lui,che...abbassò completamente ogni sua difesa,chiudendo gli occhi,lasciandosi completamente scoperto,arrivando al punto che perfino una semplice spada avrebbe potuto ferirlo con estrema facilità:in realtà la sua guardia era ancora sufficientemente alta,per evitare inutili tragedie...ma il guerriero notturno sapeva simulare a dovere,un qualunque stato fisico ed emotivo,in caso di necessità. Ed era francamente impossibile,dire che stesse solo recitando. Non vi era nemmeno la più minuscola differenza,ad una reale dimostrazione di sottomissione e vulnerabilità.
  11. .
    Non...fa niente... disse Petrie,tirando un sospiro di sollievo,al pensare anche un minimo,che non sarebbe diventato un naufrago,uno sperduto in mezzo al l'immensità del Grande Mare:che tragedia sarebbe stata,se fosse successo davvero...
    Visto? Hhhmph... disse Tricky,sbuffando con uno sguardo di sufficienza,verso il ragazzo umano,piena di se in modo particolare,in quel momento. Davvero un bell'errore,alimentare un ego così smisurato come il suo...
    Oh sì sì:quello l'abbiamo proprio capito,Nicholas! È che non capivo tanto bene tutto il resto,oh no no no... rispose e precisò la piccola rettile dal becco ad anatra,mentre Spike li guardò leggermente confusi,capendoci ancora meno di naufraghi,punti cardinali e quant'altro. Roba troppo complicata,per qualcuno che spesso e volentieri vorrebbe solo un po' di pace e tranquillità...e infatti si sedetto subito a mo' di orso,parecchio confuso.
    Sì:quei cardin-così sono veramente roba da mal di testa,aaaahaaaaah!... disse il piccolo rettile volante,che cercò anche visivamente,di pensarci su...fallendo miseramente...mentre Piedino si concentrò di più sulla richiesta di Nicholas,guardando tutti i bicchieri rotti che doveva ancora rimettere in sesto...concentrandosi in maniera piuttosto evidente,addirittura usando il suo lungo collo per guardarli uno ad uno da vicino,emettendo un continuo "hhhm",nel mentre.
    Io,onestamente non riesco proprio a capirlo! Oh no no no...
    Sta cominciando a stancarmi,con quel suo "hhhm" continuo...
    Dopo un po' di tempo...ecco che alla fine il piccolo collolungo arrivò finalmente ad una conclusione. E,sorridendo ampiamente,entusiasta,con lo stesso modulo di un qualsiasi bambino della sua età comunicò il risultato del suo conteggio.
    Credo che ne devi riparare ancora sette,Nicholas. Secondo te sono sufficienti,per farti finire di lavorare? rispose e domandò infine lui,sorridendogli innocentemente.
    Citazione non casuale,il numero sette,per questi giovani rettili,eheheh
  12. .
    CITAZIONE (Fantasia dei colori @ 13/11/2020, 18:41) 

    Lo penso anche io,Nicholas disse Piedino,che poi continuò a guardare con stupore quella "mappa",insieme agli altri...ascoltando attentamente le parole del ragazzo,a riguardo.
    Nauf...raghi? Un altro termine strano...spero di non diventarlo mai:ho tanta,tanta paura del Grande Mare!... disse Petrie,che si mise a tremare come una fogliolina,al pensiero di dover avere a che fare con un eventualità simile:perdersi nel bel mezzo del Grande Mare sarebbe stato oltre modo terrificante. E sia mai che non avrebbe incontrato chissà quale orrendo mostro!...oh cielo!...
    Beh...mi sembra ovvio,che lo avrà colpito qualche onda! Di certo non era vivo:è ridicolo il solo pensarlo!... disse Tricky,che tuttavia,per una buona dose di secondi...ebbe seriamente considerato quella possibilità,salvo escluderla subito dopo,per rabbia,orgoglio e mera logica:un tronco vivo,sì,come no!...
    Sìììì! Ehm...anche se non sappiamo propriamente cosa voglia dire...ma SÌÌ! Oh sì sì sì sì! Certo,certo! disse Ducky,alternando felicità e perplessità,nel sapere che una serie di cose dagli strani nomi li avrebbe aiutati a tornare a casa dalle loro mamme e papà.
    Accettiamo volentieri,Nicholas. E saremo disposti ad imparare qualunque cosa sarà necessaria che tuo nonno ci ha voluti lasciare. disse il collolungo,sorridendo contento,al pensiero di imparare in generale qualcos'altro di nuovo. E,allo stesso tempo arrivare a trovare un modo per tornare tutti quanti alla valle incantata.
  13. .
    Meno male che mi ha avvisato...dopo quasi un mese,del messaggio. Grazie,ForumFree. Grazie davvero!

    Zephiro era già pronto a dare le sue considerazioni,sugli esatti metodi in cui si sarebbero dovuti nascondere e trovare con tutta calma e con la dovuta pazienza il loro obbiettivo maligno,neutralizzando lui e tutti i suoi scagnozzi,che avrebbe coinvolto la cooperazione di tutti,specialmente quella dello spettro sfuggente che al momento stava riflettendo chissà come ad occhi chiusi. Non potevano perdersi troppo un chiacchiere,alla fin fine. Ed entrambi i draghi ibridi ne erano ben consapevoli. Ma qualcosa...qualcosa,di completamente inaspettato interruppe la corrente di pensieri e buona parte dell'attenzione per l'ambiente circostante di entrambi,riportandoli in buona parte alla realtà:una serie di rumori secchi ed immediati,provenienti dalle loro immediate vicinanze. Quasi come...come dei rametti d'albero che venivano spezzati nel giro di una serie di secondi. E non c'era dubbio su almeno una cosa:qualcuno era nei paraggi e bisognava andare a controllare.
    Aah...non importa:riferirò loro il mio piano in un altro momento più consono...
    Fu così,perciò che,in breve si diressero nella direzione del suono. E mentre lo facevano...trovarono delle tracce di sangue. Cosa che scatenò,in Lesothos uno strano genere di reazione:il suo sguardo divenne ben più concentrato,mentre le osservava,perfino più attentamente degli altri. Come se fossero una sorta di fonte dell'eterna giovinezza:qualcosa,in esse ed anche nella descrizione di Zenon lo stava prendendo particolarmente...finché poi,qualche minuto dopo,a terra,apparentemente incapace di alzarsi...eccola lì:un strana,piccola creatura,esile e nera,con delle zampe osse do colore bianco e il muso del tutto privo di alcun genere di espressioni...ma che,in qualche modo era evidente fosse immersa in un immensa sofferenza(anche se,in fondo non ci sarebbe di certo voluto un genio,a capirlo...).
    Hhhmm... esclamò semplicemente Lesothos,che aguzzò ancora di più lo sguardo e guardò per un secondo il mezzo drago scuro affianco a lui,in un modo che non lasciava spiraglio a fraintendimenti:voleva che facesse spostare tutti,da davanti la povera,piccola creatura. Perché? Perché l'essere bianco...sapeva bene,che genere di creature fosse. E di che genere di attenzioni avesse bisogno...
    Sì...noi sappiamo,che cos'è. Ed è per questo che vi chiediamo di farvi momentaneamente indietro. Da qui ci penserà lui,a gestire la faccenda. disse il mezzo roc,guardandoli tutti serio,uno alla volta coi suoi occhi di un giallo zaffiro. E nel mentre...il mezzo grifone,silenziosamente,senza che si potesse allarmare...cercò semplicemente di entrare in conttato mentale con la creatura. Ma non in modo aggressivo,no:il primo accenno,di contatto che cercò di stabilire fu semplicemente...quello di creare una serie di immagini e sensazioni calme e rilassanti,all'interno della mente della creatura,per calmarla,nemmeno cercando di usare i propri,di ricordi:cercò semplicemente d fare in modo che fosse la sua stessa mente,ad accettare quel suo contatto,creando immagini che solo lui nello specifico,potesse trovare abbastanza rilassanti. Poi,solo tempo dopo essersi assicurato che si fosse calmato abbastanza...comincuò lentamente e dolcemente a parlargli,con tutta la calma e la tranquillità del mondo.
    I miei più sinceri omaggi,o splendido e maestoso teramin. Chiedo gentilmente il diritto di presentare la mia persona,se per te è un ipotesi contemplabile:sono una creatura ibrida,che si prodiga come possibile,ad eliminare le ingiustizie di queste terre e a sostenere chiunque abbia bisogno di sostegno. E,onestamente...io e i miei alleati sentiamo che ne avresti bisogno. Se ce lo permetterai,perciò...saremmo disposti a rassenerare il tuo animo,da qualunque cosa lo turbi. E,possibilmente...ad allontanarti da questo perimetro:devi di fatto sapere che siamo alla ricerca di un essere spregevole,che si fa chiamare Meno Zell. E sarebbe indicato istituire un opportuna evacuazione di ogni creatura innocente,che potrebbe rimanere coinvolta nello spiacevole conflitto che potrebbe seguire,per fermarlo. disse telepaticamente l'ibrido chiaro al teramin,che in realtà aveva subdolamente letto la sua mente,senza che potesse accorgersene e sapeva così,in realtà cosa fosse a spaventarlo...ma gli parlò in quel modo per fargli capire che non erano nemici. E anche,possibilmente per spronarlo a fargli dire qualcosa in più di quel poco che ha visto,limitato ai suoi timori.
  14. .
    Beh...grazie,Nicholas:il tuo è un pensiero veramente molto gentile,anche se abbiamo dubitato tanto. Scusa ancora... disse Piedino,che guardò solo per un momento il ragazzo negli occhi,quasi a cercare un perdono proveniente dalla sua anima. Parlando di anima...il piccolo collolungo avrebbe sicuramente il potenziale di diventare un gran filosofo. Ma per ovvi motivi quello scenario risultava essere decisamente improbabile,per il piccolo leader a scaglie...
    Grazie davvero,sì sì sì... disse Ducky,che strisciò una zampa a terra,come un bambino che è stato scoperto a fare alcune sue marachelle.
    Mmph...
    Poco dopo,quando lui mostrò loro la mappa...loro tutti(anche Tricky,che si era alzata convenientemente solo quando lui aveva tirato fuori la mappa) restarono a loro modo affascinanti,dalle illustrazioni che videro,chiedendosi come potessero essere capaci di vedere il mondo intero,tramite una cosetta tanto piccola e sottile.
    Non lo sappiamo:ricordiamo solo che eravamo in un tronco,che poi è caduto in acqua. E che poi siamo svenuti. E al risveglio eravamo sulla terra calda,chiara e soffice davanti al Grande Mare... disse il collolungo,che stava già memorizzando ogni dettaglio di quella mappa. Cosa,questa che gli sarebbe certamente molto utile,nel caso dovessero eventualmente trattenersi a Kengard per ben più tempo,di quanto programmato. Anche se sperava vivamente di non rimanere troppo a lungo,in una terra estranea,piena di possibili pericoli. E specialmente...lontano dai suoi adorati nonnini,che,conoscendoli bene si staranno già attrezzando per trovare lui e tutti gli altri...inutilmente...
    È stato proprio un brutto colpo:ho battuto la testa forte forte! Aaah,al solo ricordo... disse Petrie,a cui venne un improvviso mal di testa,nel ricordare quanto il tronco si fosse mosso,in acqua,poco prima che perdessero conoscenza e di come avesse battuto la sua testolina. Il piccolo volatile pensava che,fra tutti gli incidenti che gli fossero capitati o che aveva immaginato gli potessero capitare...solo venire colpito da un fulmine poteva superare in spavento e pericolo di vita ciò che era successo a lui.
  15. .
    Beh,come vuoi! Basta che non mi mangi,hhmph! disse Tricky,che si girò,andando in un angolo del locale. Poi chiuse gli occhi e si sdraiò,mettendosi in attesa.
    Scusaci. Noi...non volevamo offenderti... disse Piedino,tutto triste,all'improvviso,che guardò in basso,sentendosi colpevole di chissà quale grave reato capitale...
    Scusa...non volevamo davvero! No no no no no no... disse Ducky,che parlò a voce bassa a sua volta,stringendosi a Spike(che non sembrò capirci più di tanto,onestamente...)
    Petrie si sente taaanto in colpa... disse il piccolo volatile,che incrociò le mani dietro alla schiena e guardò in basso come tutti gli altri...
718 replies since 27/12/2014
.