Jormungand

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Jormungand o Jörmungandr (letteralmente "demone cosmicamente potente"), o Miðgarðsormr (letteralmente "Serpe di Miðgarðr") è un leggendario serpentone marino figlio di Loki e Angrboða, fratello della regina dei morti Hel e del lupo Fenrir.
    La vita per Jormungand non è mai stata facile, fin dalla nascita. Alcune profezie avevano infatti sentenziato che dalla prole di Loki non sarebbero state generate altro che sciagure e tragedie: fu così che i tre "fratellini" vennero nascosti e fatti crescere nella terra dei giganti, lo Jötunheimr, all'oscuro di Odino e degli altri dèi. Quando infine la loro esistenza divenne cosa nota, Odino operò subito per spegnere la loro minaccia: si fece portare i tre fratelli e ne decise il fato. Jormungand venne destinato a essere esiliato negli oceani, dove si pensava non avrebbe potuto nuocere a nessuno. Il serpente era però già diventato di notevoli dimensioni e Odino dovette servirsi del dio del tuono Thor, il più forte tra gli dèi norreni, per poter sollevare e scagliare l'enorme serpe nei mari. Da quel momento le vite di Jormungand e di Thor si intrecciarono per sempre: i due si sarebbero incontrati più volte, sempre in nome di acerrimi nemici.
    Ma Odino si era sbagliato: gettare Jörmungandr nell'oceano non lo avrebbe reso innocuo, infatti Il serpente nei mari crebbe fino a dimensioni tali dal poter stringere tra le sue spire l'intera Midgard: da qui il suo nome Miðgarðsormr. La credenza comune sosteneva che se il gigantesco serpente l'avesse lasciato andare il mondo sarebbe finito.
    Sarà forse anche per questo che Thor un bel giorno decise di ucciderlo. Il dio si fece accompagnare dal gigante Hymir e dalla sua barca in mezzo all'oceano, dove cominciò a pescare nella speranza che Jormungand abboccasse. Tutto questo all'oscuro del gigante, che pensava di trovarsi lì solo per procurare la cena per sè, per suo figlio (il dio Tyr) e per l'ospite. Hymir riuscì a pescare due balene senza troppi problemi, mentre Thor era ancora a mani vuote. Per facilitarsi le cose Thor usò quindi un'esca molto particolare: la testa di un bue.
    Non passò molto prima che Jörmungandr abboccasse. Thor, grazie alla sua enorme forza, riuscì a trascinare in superficie il gigantesco serpente, il quale si dibattè violentemente e con tutte le proprie forze provò a liberarsi, sputando ovunque sangue e il suo mortale veleno. Proprio quando Thor stava per colpire Jörmungandr ccol leggendario martello, uno spaventatissimo Hymir, preoccupato per la violenza dello scontro e per la salute propria (e della sua preziosa povera imbarcazione), tagliò la lenza che legava l'amo, liberando il serpente e permettendogli di tornare nel profondo degli abissi, al sicuro e in attesa della sua rivincita. Thor si arrabbiò un sacco per il gesto del gigante, ma sapeva che avrebbe avuto altre occasioni per uccidere Jormungand.

    In un'altra occasione Thor venne sfidato dal re dei giganti Útgarða-Loki, esperto di inganni e illusioni(immagino non indovinerete mai di chi si trattava), a una serie di prove di forza.
    L'antipatia di Thor nei confronti dei giganti era nota e ricambiata dagli stessi: Útgarða-Loki decise così di farsi due risate alle spalle del dio del tuono.
    Una delle prove di forza era infatti "taroccata". Thor venne sfidato a sollevare un gatto da terra, un gesto che apparentemente era di una facilità estrema. Ma il gatto che gli venne presentato non era un vero gatto, ma Jormungand sotto mentite spoglie. Thor quindi provò a sollevare quello che credeva un minuscolo e leggero animaletto e invece si ritrovò ad avere a che fare con il più grosso e pesante essere vivente di Midgard. Thor, che si sarebbe tagliato un braccio pur di non perdere la sfida, fu inizialmente sorpreso dal non riuscire a sollevare il gatto. In un secondo tempo si impegnò con tutte le proprie forze e riuscì così a sollevare una zampetta dell'animale. Vittima delle illusioni di Útgarða-Loki, non poteva sapere di essere stato in grado in realtà di sollevare l'enorme Jormungand fino al cielo.
    Le profezie esserivano che quando sarebbe giunto il Ragnarök, il Miðgarðsormr sarebbe emerso dalle acque e avrebbe portato morte e distruzione ovunque, corrodendo anche il cielo con il suo potente veleno.
    Toccò proprio a Thor, rappresentante del bene e dell'ordine, affrontare l'immenso portatore del caos e del buio. La loro lotta fu leggendaria e alla fine la vittoria andò nelle mani del forte dio del tuono. Ma Tor non riuscì a godere e gioire della dura vittoria: dopo aver ucciso Jormungand riuscì a fare solo nove passi prima di stramazzare al suolo a causa delle ferite infettate dal veleno del gigantesco serpente. I due acerrimi nemici morirono così a pochi secondi di distanza l'uno dall'altro, segnando il culmine di una battaglia epica.


    Edited by Tirannosaurorex - 28/3/2021, 10:15
     
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