Specie native di Kengard

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Queste sono le specie native dell’isola, valide sia come personaggi giocabili che come NPG.
    Le caratteristiche fisiche e le varie abilità vanno rispettate, ma come per le altre creature si devono rispettare anche le regole riguardanti le specie, la magia e gli elementi. Particolarità quali la capacità di instillare veleno, la resistenza al freddo o altre peculiarità non influenzeranno l’elemento di appartenenza, ma la creatura non avrà nessun controllo particolare su tali poteri (abilità "passive").
    Tutte le seguenti specie sono senzienti.

    ~Creimvell~

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    Il creimvell è un grosso felino dal pelo per metà azzurro per metà bianco. La parte superiore del corpo è di un chiaro celeste talvolta tendente al grigio, colore che si estende per tutto il dorso e per metà delle zampe, fino in fondo alle cosce e sopra la testa.
    Il muso talvolta è di un bianco chiarissimo, tranne per alcuni esemplari in cui il pelo azzurro arriva fino alle guance. In età adulta, possono far emergere dalle scapole e dalle ginocchia delle punte ossee estremamente acuminate, anche se non sembrano usarle frequentemente in battaglia se non per casualità. Le sue armi migliori infatti sono gli artigli, quattro per ogni zampa, non molto lunghi ma affilatissimi e in grado di lacerare materiali molto resistenti e di penetrare anche corazze estremamente solide.
    La femmina adulta, al termine dello sviluppo, inizia a far spuntare dietro le orecchie due piccole corna grigio chiaro; questo fenomeno può anche non avvenire in certi esemplari, ma quando presenti possono essere un ulteriore contributo durante gli agili attacchi che un Creimvel può portare con affilata precisione.
    I loro occhi sono spesso giallastri o verdi, ma possono risultare anche violacei o dello stesso azzurro del pelo. Al culmine della coda posseggono una sottilissima cuspide molto appuntita coperta generalmente dal pelo, che spesso utilizzano per respingere minacce di lieve entità quando iniziano a sentirsi minacciati, portandosela istintivamente di fronte al muso rivolta verso l’aggressore.
    Quando fa questo si raccoglie su se stesso assumendo una posizione difensiva, pronto a scattare se si rende conto di essere in pericolo. La sua agilità è impressionante ed è dotato di un’enorme flessibilità, che gli permette di balzare tra i rami degli alberi o tra speroni di roccia appuntiti senza la benché minima difficoltà. L’unico loro punto debole è la resistenza fisica, infatti un corpo così agile e fluido nei movimenti resta purtroppo indifeso ad attacchi molto potenti, tuttavia non è facile colpirlo neanche per avversari molto rapidi.
    I Creimvell sono soliti vivere in maniera solitaria, al massimo è possibile incontrarli in piccoli gruppi di non più di sei o sette esemplari. Non sono neanche molto interessati a cercarsi un compagno, non fosse per il bisogno di procreare vivrebbero tutta la vita da soli. Sono creature silenziose ma tutt'altro che timide. È strano come il loro approccio con altri individui della loro specie o di specie diverse sia molto socievole, se poi preferiscono la solitudine.
    Secondo alcune dicerie la loro specie sarebbe vissuta per anni nell'ombra per poi emergere all'improvviso per una rivolta che avrebbe significato un cambiamento radicale a Kengard.
    Ovviamente tali dicerie si sono rivelate fino ad ora infondate, ma il non trovarli in giro molto frequentemente può significare o che la loro specie è prossima all'estinzione o che si stiano realmente celando negli anfratti più remoti dell’isola.
    Alcuni membri molto anziani sopravvissuti alle innumerevoli battaglie che hanno sconvolto Kengard sembrano nascondere molti segreti e il loro ruolo in battaglia è stato fondamentale in molte situazioni; questo spinge molti a ricercare le fondamenta della loro storia e della loro forza. Se era vero che ognuno combatteva singolarmente, che non contava nell’aiuto dei compagni e che riusciva a sopravvivere se pur profondamente solitario, qual’era il mistero del loro potere?
    Sembra che proprio la consapevolezza di doversi arrangiare senza sperare in aiuti esterni sia stato per loro motivo di grande impiego di energie nell’imparare a sopravvivere e a prevalere sul prossimo.
    È per questo che un branco di Creimvell è notevolmente temibile anche da guerrieri esperti e grandi predatori.
    “Trovarsi di fronte a quattro di loro è come trovarsi di fronte a quattro branchi. Sessantaquattro artigli pronti a fare delle tue carni un cumulo di rosso e morte” Citano alcune pergamene che li riguardano.
    La specie che si dice essere loro nemica naturale è quella dei Tefzar, per cui provano un innato astio che ha portato a molti grandi scontri, forse gli unici in cui si è potuto assistere ad una sorta di creazione di un branco di Creimvell in cui ogni individuo non combatteva unicamente per se stesso.
    La battaglia più importante è avvenuta ai piedi del monte Pharnemeus, dove si sono raccolti quasi tutti i creimvell e i Tefzar presenti a Kengard per stabilire una volta per tutte quale tra le loro specie fosse la più meritevole del potere.
    Non che ai creimvell interessassero la supremazia e il dominio, ma non sopportavano di farsi superare e sopraffare dai loro avversari e con il proseguire delle battaglie si scoprì che ognuno di loro aveva qualcosa da vendicare. Fu una guerra incredibile, “Migliaia di vendette personali diedero vita a una delle più grandi battaglie a cui gli occhi di questa terra abbiano mai assistito”
    Attualmente è diventato piuttosto raro imbattersi in un creimvell, ma sia nella foresta di Ahsnaeris che in prossimità dell’Ossidiana d’argento alcuni di loro ancora si aggirano furtivi e silenziosi, preoccupandosi solo di sopravvivere al meglio. La loro esistenza non è stata intaccata dai conflitti interni a Kengard, essendo rimasti per lo più nell’oscurità. tutto ciò che riguardava le guerre e gli scontri in atto non era affar loro, a meno che i protagonisti non fossero i tanto odiati Tefzar.


    ~Tefzar~

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    Queste grosse bestie, molto simili ai lupi, presentano una massiccia corporatura e un muso da canide. Il loro pelo è spesso rossiccio, fulvo o addirittura rosato, raramente tendente al marrone chiaro; questi colori possono anche mischiarsi sullo stesso esemplare, in diverse zone del corpo.
    Sono dotati di un enorme forza muscolare e la loro potenza deriva appunto soprattutto dai muscoli presenti nelle zampe e nel collo, grazie ai quali riescono a sferrare colpi e morsi capaci di mettere KO anche creature molto più grandi e robuste di loro.
    Le loro orecchie sono piuttosto appuntite, nelle femmine leggermente ripiegate in cima come a formare un piccolo uncino. È proprio sull’udito che basano gran parte del loro orientamento, infatti sono capaci di percepire vibrazioni impercettibili nell’aria con cui anticipano attacchi e eventuali pericoli.
    Sia l’ossatura dorsale che pettorale è molto robusta e in grado di incassare impatti molto violenti, inoltre alcuni di loro possono utilizzare una strana tecnica di difesa che indurisce istantaneamente la consistenza del pelo, rendendolo totalmente immune ad attacchi di bassa-media potenza(abilità "passiva").
    Posseggono unghie abbastanza affilate ma le loro armi più micidiali sono le fauci e le zanne: Una volta afferrata la preda non la mollano finché non l’hanno dilaniata per bene. Il loro morso infatti è pericoloso anche per creature dotate di una protezione esterna molto efficace, riuscendo a penetrare persino il metallo.
    Non amano cacciarsi nei guai, ma sono grandi guerrieri e devoti alla lotta. Molto territoriali e protettivi preferiscono stare in gruppo e aiutarsi l’un l’altro, specialmente in battaglia dove ognuno copre le spalle ai compagni. Nonostante tutto sono anche molto vendicativi e tengono a loro stessi quanto agli altri, dimostrandosi orgogliosi e testardi in svariate situazioni che li vede protagonisti di scontri e zuffe, causate da niente più che un desiderio personale.
    Sono nemici giurati dei creimvell, contro cui hanno lottato a lungo. Il loro perpetuo conflitto iniziò quando Cranator, uno dei più importanti e potenti guerrieri tra i tefzar del passato, venne ucciso da un branco formato da tre dei loro avversari.
    Tale evento fu quasi impossibile da credere per i suoi compagni, che non avevano mai visto creimvell battersi assieme; Sapevano che nessuno di loro singolarmente avrebbe avuto speranze di sconfiggerlo, ma trovarsi solo contro tre avversari fu troppo anche per un guerriero del suo calibro e non poté che soccombere.
    Da qui nacquero spirali di vendette continue, battaglie dopo battaglie, sangue su sangue, finché un giorno ebbe luogo lo scontro decisivo tra le due “fazioni”.
    Si dice che i tefzar ne siano usciti vincitori, ma a giudicare dalle loro ingenti perdite fu impossibile stabilire chi effettivamente fosse stato sconfitto.
    È da quel momento che entrambe le specie sembrano sul punto di scomparire, ma come i creimvell anche i tefzar continuano a vivere nascosti ad ulteriori pericoli. Tutti i superstiti si sono raggruppati in branchi di molti individui così da impedire altre inutili perdite, agendo insieme sono certi di poter garantire vita eterna alla loro specie e sperare ad un ritorno al passato, in cui la loro era una tra le specie più potenti.


    ~Shiura~

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    Creature di incredibile intelligenza, gli Shiura sono tanto particolari quanto rari a Kengard.
    Purtroppo pochissimi esemplari restano di questo insolito felino dal corpo ricoperto di squame, in maniera non troppo dissimile da un rettile. La sua fisionomia è quella di una tigre, ma la peluria viene sostituita da un resistente manto di squame che può variare dal grigio, al nero, al verde opaco, al blu scuro o ad una via di mezzo tra questi ultimi due.
    Il muso è leggermente più schiacciato rispetto a quello di un comune felino e gli occhi sono un po’ più grandi, ma per il resto il loro aspetto rimanda completamente a quello di un gattone squamoso, compresi gli artigli lunghi e affilati.
    Alcuni esemplari adulti maschi hanno il dorso attraversato da creste di punte d’osso sporgenti e ricurve all’indietro, mentre la loro coda termina, anch'essa piena di piccoli spuntoni, con una mezza luna aguzzata verso l’alto con cui sferrano potentissimi fendenti capaci di infliggere profondi squarci anche su superfici molto solide.
    Sul capo possono avere dalle due alle quattro corna, in certi casi con anche uno al centro, tutti di colore grigio scuro, bianco o marrone chiaro come le punte sul resto del corpo.
    Il collo è molto rigido e anche riuscendo a penetrare la protezione squamosa esterna è difficile raggiungere i suoi punti vitali, a causa della potente muscolatura da cui è composto: sono capaci infatti, in caso di necessità, di restare immobili e gonfiare tutti i muscoli del corpo per rendersi praticamente indistruttibili e respingere ogni sorta di assalto (abilità "passiva").
    Il loro flusso sanguigno è molto rapido e caldo, quindi preferiscono ambienti più freddi a cui adattare la loro temperatura corporea, questo però li rende più vulnerabili al fuoco contro cui unica difesa sono le squame robuste e piene di calcio che ne determina l’elevata consistenza.
    La particolarità che li fa essere temibili per gli avversari è quella di poter iniettare un pericoloso veleno dagli artigli e dalla coda (abilità "passiva"). Tale sostanza ha il solo effetto di causare un acuto dolore interno ai tessuti della vittima, né causandone la morte né influendo su muscoli e organi interni, restando tuttavia un’arma micidiale; inoltre prima che il veleno possa essere efficace devono riuscire a portare un affondo preciso e poderoso, altrimenti la sostanza non entra in circolo e si rivela quasi inutile.
    La loro origine risale a molti anni prima dello scoppio delle guerre a Kengard; una specie pacifica, che non disprezzava le altre creature e accettava la convivenza con qualsiasi individuo di qualsiasi altra specie.
    Principalmente avevano un debole per elfi e umani, che trovavano molto particolari e intelligenti quasi quanto loro.
    Erano un po’ restii ad accettare l‘ignoranza e il modo di vivere selvaggio di molte creature, ma non per questo si reputavano superiori o predominanti. Il loro scopo era quello di integrarsi fra le altre creature dotate della loro stessa innata intelligenza con cui condividere conoscenze e pensieri.
    Purtroppo molti di loro venivano respinti dalla razza umana e non solo, o peggio venivano ingannati e il loro sapere veniva ignobilmente trafugato a scopi malvagi.
    In particolare un episodio segnò il culmine di un astio sepolto nelle più recondite profondità delle loro anime: un gruppo di uomini assalì una coppia di Shiura intenti a godersi beatamente la vita sotto le fronde di un albero in riva alla foresta di Ahsnaeris. I due si difesero con tutte le loro forze, ma quegli umani erano in troppi, venuti appositamente da Kerus dopo aver scoperto che la loro intelligenza superiore poteva essere molto utile se utilizzata per i loro fini personali o di studio.
    La mente e la conoscenza di uno Shiura erano considerate talmente ampie da poter essere utilizzate sia a scopo militare che “politico”. Il punto era che nessuno avrebbe accettato la convivenza con una specie così insolita e complessa.
    Quel giorno il maschio protesse la sua compagna fin quando gli uomini, incapaci di catturarlo vivo, furono costretti ad ucciderlo perché non andasse in giro a raccontare l’accaduto tra i suoi simili, convinti di poter mettere le mani su un altro di loro in una futura occasione.
    La femmina però riuscì a fuggire e a diffondere la voce che la loro specie non era più al sicuro; tutti gli Shiura così iniziarono ad attuare grandi alleanze per far fronte ad una prossima minaccia.
    Il loro numero però non era mai stato enorme e anche riunendo tutti gli esemplari di Kengard non sarebbe stato possibile difendersi da un attacco di massa degli umani, che ormai popolavano le grandi città di Kengard.
    Per questo, tutt’ora, stanno facendo di tutto per moltiplicarsi ma allo stesso tempo restare lontani da mani indiscrete che potrebbero mettere in pericolo la loro specie.


    ~Iliung~

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    L’iliung è un enorme rapace dal piumaggio che varia dal violaceo al rosato fino al rosso scuro, il quale adora la vita marittima, preferendo stanziarsi in riva alle acque piuttosto che all’interno di una foresta o in zone selvagge.
    La sua apertura alare può raggiungere anche i quindici metri di ampiezza nei maschi adulti e le loro grandi ali unite alla sua incredibile leggerezza gli permettono di volare a velocità altissima e ad altezze inaccessibili per molti altri volatili.
    Posseggono tre lunghi artigli per ogni zampa e uno più piccolo, presente solo nelle femmine, che spunta dal cranio come una sorta di corno diretto verso il dorso.
    Le piume della coda sono di colori diversi in base al sesso e all’età, infatti sia maschi che femmine appena nati e in età giovanile le hanno di colore bianco o arancione chiaro, invece nel crescere queste assumono una sfumatura azzurra o rossa.
    Il becco è abbastanza ricurvo, utile per sferrare colpi perforanti, specialmente al culmine di una picchiata.
    Questi maestosi rapaci sono conosciuti in tutta Kengard per una loro curiosa tecnica di caccia, impossibile da utilizzare per gli altri uccelli: sono capaci di secernere un fluido reattivo di colore biancastro che impastano nel becco grazie a due ghiandole salivari; una volta sputato fuori contro la preda, entrando a contatto con l’aria questo si solidifica e la intrappola in una sorta di prigione di cristallo (abilità "passiva").
    Ma non è solo questo che li rende cacciatori temibili, infatti sono dotati di una forza molto elevata e riescono a trasportare anche oggetti pesantissimi, circa venti volte il loro peso.
    sono generalmente pacifici e utilizzano le loro armi soltanto per procurarsi da mangiare o per difendersi, ma incontrarne uno con cattive intenzioni può essere decisamente pericoloso.
    Possono volare anche in mezzo ad una tempesta senza la ben che minima difficoltà e conoscono approfonditamente i venti e le correnti d’aria che sfruttano per rendersi ancora più rapidi nel volo.
    Alcuni di loro sono riusciti ad entrare in contatto anche con qualche forma di civiltà, infatti non è impossibile trovarne uno cavalcato da un elfo o da un umano. Sanno però distinguere il pericolo quando è vicino, quindi si relazionano strettamente solo con coloro di cui sanno di potersi fidare.


    ~Nahrd~

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    Il Nahrd è una creatura molto simile ad un elfo, tanto da poterne essere considerato una sottospecie. Eccetto per le orecchie un po' più piccole e il colore della pelle che nei Nahrd è azzurra o acquamarina, si somigliano molto.
    Gli occhi possono essere di svariate tonalità di colore, ma principalmente sono neri, gialli o verde scuro; alcuni di loro hanno pupille di un rosso vivido e intenso, che contrastano con il colore della pelle conferendogli un aspetto allo stesso tempo affascinante e inquietante.
    Sono di corporatura piuttosto esile, ma la pelle liscia e dura unita all’incredibile robustezza delle loro ossa fa sì che non debbano temere troppi nemici. Sono molto agili e i loro piedi, simili a zampe feline, gli consentono di arrampicarsi sugli alberi e di muoversi rapidamente anche in verticale.
    I maschi e le femmine sono facilmente distinguibili, infatti il primo sulla pelle azzurrina ha delle venature blu scuro, mentre le femmine sono di colore rosa antico con venature bordeaux, evidenti specialmente sulle braccia. Queste vene restano visibili anche di notte, come brillassero di una qualche luce propria. Sono dotati di cinque dita sia nelle mani che nei piedi, ma le mani sono più simili a quelle umane, con l’unica differenza che le dita sono leggermente più lunghe e i palmi più ruvidi.
    portano spesso i lunghi capelli raccolti in trecce ricadenti sulle spalle o dietro la schiena, di color nero, castano o argento, per le femmine qualche volta anche rossicci. I loro occhi ricordano quelli elfici, ma in battaglia diventano occhi di una fiera inferocita che li fa somigliare più a dei licantropi.
    Vivono principalmente a Knarw e in minor numero a Kerus, che considerano troppo caotica e rischiosa. La passione che raggruppa gran parte di loro è la musica, infatti sono abili suonatori di moltissimi strumenti a corda e a fiato e sono felici di insegnare ai viandanti o a la gente locale senza desiderare niente in cambio.
    La loro è una devozione assoluta alla musica che amano e proteggono come la loro stessa vita.
    Sono totali sostenitori della pace e dell’armonia a Kengard e non ci hanno pensato due volte a raccogliersi per combattere il pericolo della nebbia argentata e dei vari conflitti emersi col tempo specialmente a Kerus, e infatti nei Nahrd non si leggono i sintomi dell’odio che devasta l’isola. È come se trasmettessero allegria con il loro modo di parlare, di cantare e suonare.
    In battaglia si sono schierati sempre dalla parte di chi voleva proteggere il bene e la giustizia, o più semplicemente dei più deboli e inermi. È chiaro che anche le peculiarità individuali abbiano un ruolo fondamentale nel loro modo d’essere, ma risulta piuttosto raro trovarne uno intento a fare il criminale per divertimento.
    Le loro origini sono molto antiche: si narra addirittura che il primo di loro sia nato dal canto di alcuni uccelli in cima ad una collina, migliaia di anni fa. Chiaramente è soltanto una diceria, ma la loro affinità con la musica ha fatto nascere molte strane storie e leggende che li riguardano.


    ~Nalzasca~

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    Nonostante il loro aspetto grosso e tozzo, i nalzasca sono creature capaci di muoversi piuttosto agilmente. Il loro ampio torace, infatti, è sorretto da zampe muscolose ma sottili che consentono a questa creatura un'agilità impensabile per altre razze della stessa dimensione. Sono ricoperti da una rada peluria, più lunga nella parte superiore del corpo e sotto le fauci. La superficie è rigata da delle venature di un metallo leggero ma resistente, che si distribuiscono lungo tutto il corpo andando a formare una sorta di cotta di maglia naturale che protegge il nalzasca da attacchi perforanti e fendenti. A livello delle articolazioni, le maglie di questa armatura si fanno più larghe per non incidere sui movimenti, mentre sulla pancia e sulla coda il metallo si fa più spesso, a formare delle placche. La testa è appuntita, ed è attaccata direttamente al tronco, limitando notevolmente i movimenti degli organi di senso, ma rendendo il muso più resistente agli urti.
    Sono privi di occhi, e si orientano facendo affidamento esclusivamente sull'olfatto e sull'udito. La bocca è enorme, ricca di denti lunghi e appuntiti, che protrudono all'esterno in maniera irregolare quando la bocca è chiusa. Un'altra arma del nalzasca, oltre le fauci e la potente mascella, è la lunga coda serpentiforme, che grazie agli imprevedibili movimenti degli spuntoni metallici applicati sulla punta, diventano un ottima risorsa per attaccare, e soprattutto difendere i fianchi e il posteriore.
    I nalzasca sono creature notturne e solitarie. Cacciano di notte, dato che hanno il vantaggio di non necessitare della vista per potersi muovere. La loro strategia tipica consiste nell'avvicinarsi furtivamente alla preda designata, spesso cervi, cinghiali o altri animali non troppo grossi, per poi balzargli addosso all'ultimo istante per intrappolarla tra le fauci e sotto il loro peso.
    Non amano la compagnia, anzi, sono creature piuttosto schive, che considerano il vivere sociale eccessivamente rumoroso per i loro gusti. Non si interessano alle altre specie, ma piuttosto considerano già un enorme sforzo se di tanto in tanto si costringono a rari incontri per evitare che la loro specie si estingua. Il loro corpo li rende adatti a muoversi in pendenza. Non amano tuttavia le temperature troppo rigide, perciò preferiscono vivere nella parte più a bassa quota dell'Ossidiana d'Argento.
    Inutile dire che è comunque abbastanza raro incontrare un nalzasca anche nel suo ambiente naturale, e ancora più raro è trovarne uno disposto a scambiare quattro parole.


    ~Rebbitt~

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    I rebbitt sono delle piccole creature vivaci, che non crescono più di una trentina di centimetri. A livello dell'addome sono di colore rosa o panna, che si scurisce in un rosso brillante man mano che si procede sul dorso. Alcune linee rossastre dipartono dalla spina dorsale, andando a creare diversi disegni che permettono di distinguere un individuo dall'altro. La testa ha la forma simile a quella di una rana, con una bocca larga da cui scatta una lingua lunga e appiccicosa, e che permette al rebbitt di catturare piccole prede come insetti e lumache. Gli occhi sono grossi e tondi, spesso di colore giallo, ocra o marrone, e più raramente rosso o violaceo. Dal dorso originano due serie di ali simili a quelle di una libellula. Dato che esse sono poco resistenti per i lunghi viaggi, ma rapide e precise per piccoli spostamenti, i rebbitt sono abituati a spostarsi rapidamente da ramo in ramo, da roccia in roccia, come se compissero una serie di balzi uno dopo l'altro. Le zampe sono dotate di piccoli artigli, che consentono la presa sulla corteccia degli alberi o altre superfici verticali, facilitando i loro movimenti.
    Amano vivere in ambienti ricchi di acqua dolce; è facile incontrarli lungo le rive del Torrente Celeste e nelle Isole Fluttuanti, più estese e ricche di corsi d'acqua. Sono golosi di nettare, ma mangiano qualsiasi cosa edibile che entri nella loro piccola bocca.
    Preferiscono vivere in comunità con altri individui della loro specie, in cui si individua un ordine gerarchico semplice, basato sui diversi ruoli che i vari individui hanno nella società: per esempio, la raccolta del cibo, la cura dei più piccoli, la difesa dalle minacce esterne. I loro "nidi" sono costruiti tra le chiome degli alberi, con rami, foglie e altri oggetti tenuti insieme dalla loro saliva essiccata al sole. I nidi sono facilmente riconoscibili, anche da lontano, per la presenza di un gran numero di oggetti metallici e luccicanti, collezionati nel corso degli anni. Pare, infatti, che per poter essere riconosciuto come adulto nella loro comunità ogni rebbitt debba trovare un nuovo oggetto per abbellire il nido, rubandolo dalle tasche di viaggiatori di passaggio o, più raramente, recandosi nelle grosse città dell'isola.
    Sono dotati di una spiccata intelligenza, ma il fatto di non condividere gli stessi valori morali delle altre specie ha garantito loro la fama di "creatura più fastidiosa" con cui avere a che fare. Sono testardi e dispettosi, non rispettano né la proprietà altrui, né si interessano a cosa le altre specie pensino di loro. Se qualcosa è di loro gusto, non si preoccupano se appartiene a qualcun'altro prima di appropriarsene; se devono decidere dove costruire un nuovo nido, non controllano se il territorio è già di qualche altra creatura. Arraffano, invadono e se qualcuno si oppone ricordano chi ha osato mettersi in mezzo, Più o meno, per sempre.


    ~Ning~

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    Un essere dalla forma affusolata con la bellezza di sei occhietti, che abita tanto i fondali marini quanto le paludi, ed è molto comune ad Andorix oltre che nel mare che costeggia parte dell’isola in cui si getta Ahsnaeris. Presenta appendici simili a dita artigliate intorno alla bocca, utili per portare il cibo alle fauci, nelle quali sono presenti zanne affilatissime. Sul suo corpo si trovano piccoli tentacoli che servono per rilevare tracce elettromagnetiche: anche al buio, possono individuare presenza di vita in movimento. Tali tentacoli appaiono luminescenti al buio negli esemplari adulti maschi, caratteristica con cui attraggono anche la femmina per il corteggiamento. I ning presentano, a circa metà del loro corpo, quattro braccia dotate a loro volta di quattro dita palmate e artigliate, invece nella parte posteriore del corpo hanno diversi tentacoli che possono ricrescere dopo pochi giorni se mozzati e che utilizzano in generale per catturare prede o eventuali avversari. Sono dotati di ottime capacità criptiche, infatti attraverso le loro facoltà mimetiche si rendono praticamente invisibili, soprattutto nei pressi dei fondali o in acque palustri molto torbide, cambiando colore in base all'ambiente circostante. In ogni caso, il loro colore naturale può già risultare adatto al mimetismo, e può variare in diverse tonalità di verde, grigio, violetto, blu scuro e talvolta anche nero.
    Per muoversi sulla terra ferma possono far spuntare dai tentacoli dei piccoli artigli decisamente robusti, che fungono da aggancio con il suolo e da ancoraggio su gran parte delle superfici solide non troppo difficili da forare. La leggerezza del loro corpo gli permette anche di arrampicarsi su piani verticali, i loro tentacoli infatti presentano dei muscoli decisamente potenti seppur ben nascosti.
    Sono creature che tendono ad essere diffidenti se non addirittura aggressive, in particolar modo verso chi invade il loro territorio di caccia e sono soliti formare branchi simili a quelli dei delfini. Con essi condividono anche alcune facoltà sensoriali come l’efficacissimo udito e comunicano infatti tramite l'eco-localizzazione, ma riescono ad apprendere e parlare tranquillamente una lingua anche se in modo molto gorgogliante. L’agire in gruppo per i Ning è sempre un buon modo per semplificare le cose, ma ognuno deve rispettare il proprio ruolo e assolvere ai propri compiti, scocciatori ed elementi inutili vengono allontanati a priori dal branco o comunque da una comunità.




    Edited by Aesingr - 4/11/2018, 19:46
     
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