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La storia È ispirata al leggendario sacrificio di un gruppo di samurai che nel Giappone del diciottesimo secolo vollero vendicare il loro maestro ingiustamente assassinato. Rinsch sfrutta l’idea di partenza per costruire un lungometraggio epico che rimanda direttamente ai classici, con un’accezione fantasy più moderna.
La messa in scena del film È molto precisa a livello estetico e perfettamente ritmata nella cadenza narrativa. 47 Ronin non propone al pubblico scene d’azione senza sosta, prive di una linea narrativa precisa e con sbudellamenti in sequenza, tutt’altro: ci troviamo invece di fronte a un film che sa prendersi le sue pause per esplorare il dramma interiore dei samurai rinnegati e la storia d’amore coinvolgente tra i due protagonisti. Senza eccedere in sentimentalismi da una parte o in scene di grandi effetti speciali dall’altra, l’opera trova un equilibrio di sorprendente efficacia. Si entra in empatia con i personaggi principali, apprezzandone ogni singola caratteristica grazie agli archi narrativi che trattano di ognuno di essi in maniera sorprendentemente avvincente.
Il protagonista, un eroe emarginato di nome Kai, assieme ad un gruppo di guerrieri affronterà incredibili battaglie e profondi dolori e conflitti interiori. La loro sarà una battaglia epica, a caccia di vendetta in nome del loro signore e maestro, ucciso dal potente Lord Kira.
Per me... come film... è potente. Forse il cast, forse l'ambientazione e i personaggi... mi ricorda molto l'ultimo Samurai, il mio secondo film preferito. Forse non emozionante allo stesso modo, ma comunque da non perdersi. Chi l'ha visto che ne pensa?
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Ickym .
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Filmone! L'ho appena finito di vedere adesso! Diciamo solo che mi è piaciuto un sacco, anche se ho trovato alcuni dettagli che mi hanno fatto storcere il naso (ma sono solo inezie più che altro). .
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