Deliriomachia

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Qualcuno di voi conosce la Titanomachia? il mito greco che narra l'epico scontro che vede affrontarsi Zeus, al fianco dei suoi fratelli, e i titani?
    Io un anno fà ho partorito sto... delirio, non c'è altra parola per definirlo, e mi è venuto così dal nulla di postarlo. Sia chiaro, tutto ciò non ha senso:
    (attenzione, ciò potrebbe indurre a omicidiosuicidi di massa, attacchi alieni di cuore e svariate altre cose che non sto quì ad elencare)
    (scusate eventuali errori)

    Da dieci anni ormai gli dèi dell’Olimpo e i Titani si dilaniavano in un estenuante conflitto, che sembrava non poter mai conoscere la pace. La lotta era dura; gli scontri sembravano dover durare in eterno. La partita di call of deauwty non era mai stata portata a termine, e dopo che Zeus aveva bestemmiato sestesso per esser stato sconfitto dai titani a PES 2013, le cose stavano veramente iniziando a prendere una brutta piega.
    Un giorno, quando il sole alto nel cielo risplendeva donando alla terra una sfumatura di apparente quiete azzurrina, mentre il vento spirava incurante tra le fronde delle foreste e serpeggiava sopra la candida schiuma delle onde marine, quel giorno in cui smisi di sparare cavolate con queste frasi insulsamente insensate, al padre degli dèi, mentre si fumava beato una sigaretta studiando le classifiche del calcio mercato attuale, venne un’idea; chiamò tutti i fratelli a rapporto e spiegò loro il suo piano formidabile: liberare i Centimani dallo sgabuzzino in cui erano rinchiusi, accattivarseli offrendo loro Messi e Ronaldo al prezzo di soli 4000000 euro, iva inclusa, per fare in modo che combattessero con loro.
    Furono tutti d’accordo e si procedette; Gigi, Cotto e Mangiato, direttamente dallo studio di Benedetta Parodia, accettarono: non avevano nulla da perdere.
    Troppi anni ormai erano rimasti all’ombra del mondo, isolati da tutti, NERD flesciati costretti a giocare alla play station, da quando Assassins Creed e Skyrim avevano fatto la loro entrata trionfale in scena. Nonostante ciò, erano ancora distanti dal diventare bravi come me alla Play Station 3 , quanta è la distanza che un’incudine cadendo ininterrottamente dal cielo nove giorni e nove notti avrebbe percorso prima di toccare terra(em… no comment).

    La guerra dunque riprese: Zeus, padre di tutti gli dèi, scendeva dall’Olimpo scagliando peti folgoranti di vario genere, pezzi di bistecca alla fiorentina, pentole di Mastrota e quando rimaneva tempo uno dei suoi troppo classici fulmini, dalla potenza devastante di un’onda energetica quintupla alla massima potenza, che, però, per qualche occulto motivo, non faceva neanche un graffio ai nemici, così potenti da riuscire anche a mettere in difficoltà il più grande degli dei, che alla Play station aveva dato sempre del filo da torcere anche a i più grandi miti della storia.
    L’Oceano ribolliva per il gran calore, le foreste ardevano, tempeste di sabbia infuocata spazzavano l’universo, turbini di vento riempivano lo spazio.
    In questo delirio totale, in cui nessuno capiva cosa stava facendo, c’era chi colpiva i compagni, chi pensava di aver ucciso un nemico e esultava accorgendosi poi che quello era più vivo di prima… incazzato nero pece che si rialzava dalle ceneri del fato e gli faceva un sedere grosso così e c’era chi, inequivocabilmente imperterrito a spararsi una cohahola hollahannuccia horta horta holoraa, si godeva lo spettacolo con tanto di sacchetto di pop corn.
    i Centimani lanciavano settordici rocce alla volta contro i Titani, che nonostante reagissero scagliando budella di universo, strati di intestino di Ade e altre svariate potentissime armi, si vedevano ormai definitivamente perduti. D’un tratto, al di sopra del terribile clamore della battaglia, si sentì un grido di proporzioni cosmiche: “Calcio Rotante!” Crono tirò un sospiro di sollievo: qualcuno era finalmente giunto in suo aiuto.
    E bene si, l’unico, l’inimitabile, il solo integerrimo…
    *rullo di tamburi*
    Chuck Norris!
    Zeus si portò di slancio le mani agli occhi, rischiando di bruciarsi la barba con una delle sigarette che era pronto a fumarsi
    Poseidone, passando di li con la sua nuova Dukati, si accorse che stava accadendo qualcosa di “Insolito”, rendendosi poi conto che era un vero e proprio delirio totale, un macello di quelli che nemmeno in camera mia se ne riescono a trovare.
    Per la rabbia battè il tridente tanto violentemente per terra da creare una profonda faglia da cui iniziò ad uscire magma bollente. Le bestemmie più disparate, quando si accorse di aver coinvolto anche la moto appena acquistata con il suo poderoso colpo.
    Nulla, però, avrebbe potuto risollevare le sorti della battaglia. Già, nulla se non il tempestivo intervento dei più valenti combattenti di Guerre Stellari.
    Zeus, quando vide Dart Fener e la sua spada fosforescente credeva di trovarsi in un sogno, troppo bello per essere vero., Gigi Cotto e Mangiato, ripresero entusiasmo.
    Rocce e massi piovevano ininterrottamente sui Titani. Crono dagli incasinati pensieri aveva la mente tanto ingarbugliata che nemmeno lui riusciva a capire quello che stava capitando: un attimo prima credeva di avere finalmente il barcellona in pugno e ora si trovava di nuovo a dover usare il Burkina Faso(credo si scriva così)
    Si stropicciò nervosamente la barba e cercò di far capire ai fratelli che ormai era tutto inutile: bisognava arrendersi alle nuove forze in gioco. Nessuno però aveva previsto la trionfale entrata in scena del mitico Beppe Grullo parlante. Si schierò con convinzione con Crono e cominciò a fronteggiare, lui solo, i tre centimani. Incredibilmente sembrava proprio che i tre figli di Urano stessero per avere la peggio contro il nuovo venuto, forse troppo preoccupati a fare altro, mentre Beppe sparava uno dei suoi tanti discorsi inutili, così da permettere agli altri di sconfiggere i nemici, del tutto distratti.
    Zeus si chiedeva ormai disperato che male avesse fatto nella sua vita per meritare tutto ciò, fino a quando si ricordò che forse, dopo che aveva rubato 47 lecca lecca al bar dell’olimpo, l’antica maledizione del cosmo l’aveva colpito. Stava per farsela a dosso, e non solo la pipì, quando capì che era meglio fare una scappatella al bagno, o la figura di sterco equino sarebbe stata assicurata.
    Passo lunghe ore di agonia, chiuso nel bagno, concentrato alla massima potenza e urlando con tutto il fiato che aveva in gola, ricoperto da fulmini e saette, in preda alla stitichezza.
    *un secolo dopo*
    Giunta a termine la sua lunga pena,cercò Belen Rodriguez; voleva affidarle l’amministrazione delle sue proprietà, che comprendevano Creta, Malta, Argilla e qualche grotta in Lazio. Aveva ormai preso la decisione di emigrare in un universo parallelo: da tempo ormai sull’Olimpo giungevano voci dell’esistenza di mondi simili a questo.
    Secondo alcuni studiosi mitologici, infatti, alcuni di questi si sviluppavano attraverso intricati livelli di Mario Bros, altri all’interno degli episodi di Leone il cane fifone e altri ai quali si poteva accedere unicamente con uno dei portali dimensionali che solo Zeus stesso era in grado di generare grazie al prezioso ausilio dei suoi formidabili peti divini.
    Era quasi riuscito a parlare con la Belen quando Ufo Robot, tornato da poco da una partita di calcio a cinque su Marte, si pose tra i due e si dichiarò disposto a fare qualcosa.
    In pochi secondi elaborò operazioni del calibro dei logaritmi inversi scombisciolati con esponenziale alla quinta fratto la differenza tra i rapporti di un lottatore di Sumo e di un saltatore che inciampa sull’aria nel mentre compie un salto carpiato triplo rotante al volo di striscio sull’acqua.
    Questi permisero ai Centimani di neutralizzare Geeg.
    Intanto, Zeus fermò Detective Conan che passava di li per chi sa quale motivo, chiedendogli di risolvere il mistero del triangolo delle bermuda, che il ragazzino risolse in circa 0,0034765928884773…(decimale infinito non periodico) secondi, usando semplicemente il teorema di Pitagora.
    Approfittando dell’assenza dello storico concorrente di Sarabanda… l’uomo gatto, si lanciarono all’attacco Dolce e Gabbana: sapevano che se gli avversari avessero messo le mani anche su Vidal e Valdes, il Barcellona non avrebbe avuto la ben che minima speranza di sopravvivere un altro minuto in serie A.
    Ma un altro emozionante colpo di scena si parò davanti agli occhi esterrefatti dei presenti, che si videro apparire davanti tre dei più grandi guerrieri della storia: Omino Bianco, Mastrolindo Sgrassatore e Gabibbo, che rovesciarono nuovamente le sorti dello scontro. Ma qualcosa di inaudito doveva ancora capitare. Un vortice di luce accecante riempì il cosmo; gli immortali, sgomenti, si fermarono come pietrificati. Quando il chiarore si dissolse apparve una donna in costume attillatissimo, giallo e con le stelle: Wonder Woman!(con tanto di musichina di sottofondo per fare più epico)
    Quando i contendenti alla coppa Wefa Campions League si accorsero che la giovane donna in realtà era la Rossella Brescia, ormai era troppo tardi.
    Le squadre erano incomplete e la partita a PES continuava a infuriare.
    Quando i titani videro che in lontananza stavano per giungere i degni figli di Chuck Norris: i Power Rangers, capirono che le loro speranze si stavano ormai riducendo al minimo. Si destreggiarono in aria con acrobazie ninja non che samurai e eseguirono flip e iper flip su reiteraflip per mezz’ora, finché uno di loro scivolò, battendo una micidiale dentata in terra e perdendo circa 33 denti.
    Continuarono comunque a battersi: pioggia infuocata, lapilli, cenere, terremoti, lo sconquasso era indefinibile. I Centimani lanciavano pietre a ripetizione, Ufo Robot calcolava operazioni impossibili, Dart Fener passava a fil di spada giganti e altri mostri, Mario Bros prendeva funghetti e stelline dove gli capitava, e Cesare riportava quello scontro epico nel De Bello Gallico, che non c’entrava una selfie ma è uguale.
    I Titani intanto si resero conto di precipitare sempre più giù nelle profondità del suolo e quando atterrarono si trovarono proprio nello sgabuzzino che anni prima era stato usato per rinchiudere i Centimani. Una volta là, trovandosi senza niente da fare e non avendo un biliardo o un calcio Balilla, inventarono il Bridge e la Scala Quaranta: Crono divenne fortissimo. Li batteva tutti; non c’era assolutamente storia. Quando però si trattava di una partita a UNO veniva sempre messo alle strette da Ade, che quando finiva i solitari e i cruciverba passava a scambiare due chiacchere e a bere un caffè con i mostri.
    Sulla terra, intanto, Zeus firmava un contratto ufficiale con tutti gli esseri che erano accorsi in aiuto dei suoi antenati. Una volta stipulato l’accordo potè finalmente avere Messi e Ronaldo, e salire in trono per istituire nel mondo Guerra e Ingiustizia, alzando ancora di più il prezzo dei propri giocatori.
     
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