Esplorando il Torrente Celeste

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    Zell ascoltò interessato la storia raccontata dall'elfa riguardo alla sua amicizia con il lupo. Niente di più semplice e naturale di essersi conosciuti per cercare compagnia reciproca. Specialmente per Lyndis, visto il vuoto lasciatogli dal suo amico drago.
    Anche l'ibrido seguì con lo sguardo il lupo nero mentre cercava riparo all'ombra di un pioppo, del resto il pelo nero attirava il sole e quindi cercava refrigerio.
    Rodd intervenne nuovamente, con parole più che giuste, che tutti potevano essere liberi di continuare le loro vite.
    L'elfa disse che aveva impegni da fare con il lupo nero e si congedò, richiamando il fidato amico dal pelo nero.
    Lyndis si avvicinò a Zell e lo guardò per un attimo, il quale, provò un leggero imbarazzo, avvampando leggermente di viola mentre l'elfa lo invitava a trovarla all'Ossidiana d'Argento.
    "Oh....certamente....ci sono già stato all'Ossidiana d'Argento ma ci tornerò e verrò a trovarti, contaci! Che le stelle vi guidino sempre, Lyndis e Lokran" le rispose Zell con un sorriso un imbarazzato, e un pò cuccioloso mentre faceva il saluto elfico.
    L'ibrido poi rimase a guardare l'elfa e il lupo che sparivano silenziosamente tra la vegetazione.
    "E' davvero carina...." pensò tra se e se, rimanendo per qualche secondo fermo in quella posizione.
    Rumori provenienti dal carretto lo fece uscire da quella specie di trance e voltare nella direzione di Rodd e del carretto, facendogli dimenticare completamente che Jill stava pescando.
    L'ibrido drago-elfo guardò curioso quello che stava facendo l'umano e gli si avvicinò piano mentre questo trafficava con delle erbe.
    "Sei un erborista, Rodd?" gli chiese. Stavolta con il tono di chi è curioso e amico, e non più un tono militaresco di chi pretende a seduta stante una risposta chiara e tonda.

    Ok Zell sta ignorando spudoratamente Jill xD
     
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    Rodd finalmente libero dall'impresa di dover ascoltare per poi rispondere, cominciò a trafficare con le cose all'interno del carro. Ah! Eccolo là, come al solito in fondo a tutto! Il suo essiccatoio portatile! Era una struttura di legno, costruita come una sorta di cavalletto da pittore, ma con una tavola di legno al posto della tela, e con incastrate sopra diverse righe di piccole.. ehm, pinze, tenaglie, mollette... come diavolo le aveva chiamate Jill? Mah, comunque molto utili per incastrarci le erbe e aspettare che si essiccassero al sole. Magari ne avesse avuto uno anche durante i suoi viaggi in gioventù, gli avrebbe risparmiato un sacco di fatica.. e di erbe. Quante ne aveva perse perché essiccandosi erano state portate via dal vento!
    Una volta finito di disseppellirlo, lo poggiò contro il carretto. Alzò poi lo sguardo giusto in tempo per osservare l'elfa che si avvicinava all'ibrido. Ah, se avesse avuto lo stesso umorismo sarcastico di sua nipote, qualche frecciatina sulla reazione di Zell sicuramente gli sarebbe scappata! Ma dato che il suo buon senso era ormai affinato da anni di assoluta noncuranza delle vicissitudini altrui mentre era intenzionato a lavorare, preferì commentare la scena con un semplice sopracciglio alzato, continuando imperterrito con il suo muto... eh? Ma quello non era il cenno elfico per accomiatarsi? Oh, quindi era solo un saluto? Non sapeva se esserne deluso o sollevato! Rodd ripeté il gesto meccanicamente senza pensarci, e prima ancora di capire cosa succedesse, Lyndis se ne era già scappata, seguita da quel suo simpatico lupacchiotto. Bah, lui era un eccentrico di natura, no? Perché stupirsi per una partenza così improvvisa? Sperò solo che non fossero state le sue parole sul ritorno alla propria vita a farla sloggiare.
    Aprì il cavalletto dell'essiccatoio e lo posizionò in modo che la tavola ricevesse più sole possibile. Si accucciò per recuperare le poche erbe che era riuscito a trovare prima dell'interruzione di Zell e... Zell lo interruppe. Di nuovo. Così lui non se ne era andato? Ah, sarebbe stata una sorpresa per sua nipote, eh eh.
    < Come un erborista? - bofonchiò mentre sistemava le erbe sulla tavola - No, non lo sono. O meglio, lo ero da giovane, ma adesso quella definizione mi è un po'... stretta. > terminò sorridendo. Si trattenne dallo sghignazzare. La gente che non lo conosceva lo guardava sempre male quando lo faceva.



    Un bel pesciotto! Jill era fiera di se stessa: nonostante non avesse a disposizione tutti gli strumenti che normalmente usava, nonostante fosse la prima volta che testava quella canna da pesca, e nonostante si trovasse in un laghetto e non nel suo solito mare, era riuscita a pigliare una grossa trota, sufficiente sicuramente per il pasto suo e dello zio. Lanciò una veloce occhiata verso l'alto, la missione era compiuta, ma davvero le andava di avventurarsi di nuovo lassù? Tornare dallo zio e magari beccarsi di nuovo i terzi incomodi? Beh, aveva pur sempre una seconda canna da controllare.. e un esperimento era tale solo se poteva essere ripetuto, no?
    Poggiò la prima canna da pesca a terra per recuperare la seconda e gettarne la lenza in acqua. Si stava finalmente rilassando, perché forzare le cose tornando subito indietro?

    Noto XD Ma sappi che prima o poi.. tornerò! Muahahahah!
     
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    Zell iniziò a guardare curioso Rodd che trafficava con l'essicatoio e con altri oggetti che l'ibrido riteneva un pò strani, come le pinze e le tenaglie. Ma non si allarmò più, ormai aveva capito che non avevano cattive intenzione e si limitava a guardare con l'aria di un cucciolo che vede qualcosa per la prima volta in assoluto. Di essicatoi di erbe ne aveva visti dagli elfi, anche se fatti in maniera del tutto diversa, molto più raffinata e con gli scomparti apposta diversi a seconda del tipo di erbe.
    A quanto pare, Rodd era più di un erborista, visto che lo era da giovane e che ora gli stava un pò stretto come termine.
    "Oh scusami. Non lo sapevo. Questo affare sarebbe un essicatoio? Non ne ho mai visti di simili, gli elfi li hanno diversi..." disse mentre curiosava l'armamentario di Rodd e annusava.
    Zell si lasciò inebriare dai diversi aromi delle erbe di Rodd, respirando con il naso. In mezzo a tutti quei profumi, riconobbe la menta, il timo e la salvia.
    "Gli elfi mi hanno insegnato la botanica e conosco diverse erbe e il loro poteri curativi ma con alcune di esse bisogna stare attenti perchè possono inebriare troppo! Non le ho mai provate ma so che alcuni elfi ne sono rimasti fulminati. Tu ne hai sentito parlare di roba simile?" gli chiese curioso.
    Ok Tira, ORA se vuoi hai l'occasione per "inebriare Zell"! Ahahahahah XDXDXD


    Edited by King Bahamut - 26/6/2015, 23:25
     
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    Mah, hai trasformato anche Rodd nel signore delle canne? Ah, Hawke, che ti stai perdendo XD

    < Si, è un essiccatoio. Lo ha costruito... oh, giù le mani, Zell! - bloccò il discorso per tirare un buffetto ad una zampa dell'ibrido che osava avvicinarsi troppo - Lo ha costruito Jill senza informarsi su come potessero fatti gli altri, quindi è probabile che questo sia un po' diverso. Fa tutto di testa sua, ma per lo meno le cose che costruisce sono funzionali. >
    Rodd finì di riporre le erbe, e si rassegnò vedendo l'ibrido che si avvicinava di nuovo - in questo caso con il muso - per sniffare gli aromi delle piante da lui trovate. Oh beh, finché non toglieva troppa luce alle piante e non premeva una di quelle.. cose che le tenevano fisse, poteva fare quel che voleva. Si allontanò di qualche passo speranzoso che non combinasse qualche pasticcio, dato che ricordava una macchiolina di strigoli poco più avanti, ottimi per fare un'insalatina, quando le parole del semi-drago lo stopparono per l'ennesima volta. In questo caso, però, lo stupirono. Rodd si voltò per fissarlo perplesso, alzò una mano verso il mento per passarsela sulla barba, e infine inclinò un poco la testa di lato.
    < Ne ho sentito parlare. > confermò senza davvero sapere dove andare a parare.
    La sua era semplice curiosità? Chiedeva che funzioni avessero o perché gli erboristi si facessero carico di raccoglierle? Oppure quella dell'ibrido era una proposta? Rodd si avviò nuovamente verso il carro tirando fuori la borsa rigida dove conservava le erbe che riportava a casa. Si guardò intorno prima di aprirla.
    < Durante il viaggio per arrivare qui, mi sono imbattuto in qualcosa di interessante... >
    Con un sorriso smagliante stampato in viso, tirò fuori un sacchettino di tela color giallo con una X rossa scarabocchiata sopra.
    < Conosci la salvia del veggente, Zell? Che ne dici di una nuova esperienza in cambio di una promessa: - il sorriso improvvisamente sparì - non dirlo a Jill. >

    Mi dimentico di Jill volutamente u.u
     
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    sono affari miei!

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    Sono uscita perchè dovevo tenere un pg libero per altre role, comunque vi sto leggendo lo stesso >: D

    Inviato tramite ForumFree App

     
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    Zell ci rimase un pò male quando Rodd si permise di dargli un buffetto alla sua zampa, non se l'aspettava davvero, ma tornò di nuovo curioso e interessato quando l'umano gli riferì di aver sentito parlare di quel tipo di erbe. Le orecchie a punta di Zell si rizzarono verso l'alto e la coda si muoveva contenta mentre seguiva con lo sguardo Rodd che prendeva dal carretto una borsa.
    Che c'era di tanto strano là dentro tanto da indurre l'umano a guardarsi attorno sospettoso.
    La risposta non si fece attendere e Rodd gli portò un curioso sacchetto giallo con una X rossa che incuriosì Zell.
    Si trattava della salvia del veggente e stando alle parole di Rodd poteva far provare nuove esperienze che gliele avrebbe fatte provare in cambio di una promessa. Nessuna parola con Jill. Niente di più facile.
    "Hai la mia parola, Rodd!" e stavolta fu Zell a sfoggiare un bel sorrisone a denti scoperti mentre le sue narici già fremevano per catturare l'aroma della salvia del veggente e allungava la mano a sei dita per prendere il sacchetto.
    "Ehm....come si usa?" gli chiese poi, di colpo, visto che non aveva mai preso erbe simili.

    Già Hawke, che ti sei persa! XDXD Chissà perchè le canne sono le principali protagoniste di questa role xDXD
     
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    Ah, cosa c'era di meglio di commemorare quella bella giornata con un buon trip? E l'ibrido era pure d'accordo con lui nel tentare l'impresa! Cominciava a stargli un po' più simpatico! Ricambiò il suo sorriso con una risata.
    < Fantastico, era da un po' che non mi capitava l'occasione! Devo confessarti, però, che questa pianta non l'ho mai testata sulla mia pelle... ma mi hanno detto che è uno degli allucinogeni più potenti. >
    Cedette il sacchettino all'ibrido, per potersi dedicare a spulciare per bene il contenuto della borsa. Sperò solo che non lo squarciasse con i suoi artigli, non ne aveva molti di riserva, soprattutto non per quel genere si piante. Seppellito da strati di altri sacchettini in gran parte vuoti, trovò ciò che stava cercando: la sua pipa, nascosta dagli occhi indiscreti di sua nipote. Recuperò quindi qualche foglia dal sacchetto nelle grinfie di Zell e le sbriciolò nel fornello della pipa. Tirò quindi fuori dal taschino della camicia una piccola scatoletta rigida, da dove prese un sottile bastoncino di legno con una porzione all'estremità dipinta di bianco.
    < Pronto al divertimento? Ah, trattieni un attimo il respiro: il fosforo bianco è un po' tossico quando brucia. >
    Sfregò la testa del fiammifero contro il legno del carretto e una piccola fiammella si sprigionò avvolgendo il bastoncino. Portò le labbra al bocchino e accese la pipa aspirando un poco, per poi lasciar uscire il fumo dalle labbra. Cominciava già a sentirsi un strano, ma non era affatto male come sensazione, ancora. Fissò qualche istante la pipa prima di porgerla all'ibrido.
    < Ecco qua. E occhio: questa pianta è davvero fortina... era meglio se la mischiavo con un po' di tabacco.. ma così c'è più gusto! >

    Non so se le varie parti della pipa si chiamino veramente così, ma va beh
     
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    L'antipatia che fino a circa mezz'ora prima Zell provava per Rodd si stava trasformando in simpatia. Con ogni probabilità lui era uno tra i primi esseri umani a essergli simpatici, visto che gli offriva buona roba naturale da gustare. Era come condividere una sana bevuta con un amico. Rodd gli appoggiò sul palmo della mano scagliosa il sacchettino e l'ibrido non potè farne a meno di annusarlo.
    "E la roba che c'è qui dentro ha il potere di farmi vedere le allucinazioni? Ma va, sono davvero curioso di vedere cosa succede!"
    L'umano poi prese la sua pipa e ne sbriciolò dentro parte del contenuto del sacchetto, sempre sotto lo sguardo curioso di Zell che voleva imparare quello che stava facendo l'umano. Se lui avesse trovato le erbe giuste, si sarebbe costruito una pipa per lui e avrebbe condiviso il contenuto con i suoi amici. Primo tra tutti il grande drago rosso Gix, se lo avesse reincontrato glielo avrebbe fatto volentieri provare.
    Zell credette di essere già in preda alle allucinazioni ancora prima di iniziare quando vide quell'apparente innocuo bastoncino prendere fuoco con uno semplice sfregamento sul carretto.
    "Ooooh, ma quel carretto dev'essere magico per poter accendere un bastoncino di legno!" pensò meravigliato Zell mentre tratteneva il respiro, come consigliatogli da Rodd.
    Rodd usò il bastoncino-di-legno-che-prende-fuoco-dal-carretto-magico per accendersi la pipa mentre Zell si sedeva comodo a terra, appoggiando vicino a lui il cinturone con il fodero della spada, visto che ormai non c'era pericolo.
    L'ibrido drago-elfo del Fulmine fu voglioso come un cucciolo affamato quando Rodd gli passò la pipa e non appena afferrata, ne trasse un bel respiro, forse un pò troppo bello ma Zell ne fu subito inebriato. Assimilò tutto quel buon sapore fin all'interno dei polmoni e poi nè buttò fuori il fumo attraverso le narici dilatate. Si sentiva un pò strano, ma era una bella stranezza inebriante.
    "Ma è buonissima questa salvia del veggente, amico mio!" disse contento Zell mentre gli tornava la pipa.
    L'ibrido si guardò in giro e lo sguardo gli cadde proprio su Jill che stava pescando in lontananza. Erano davvero pesci appesi alle canne da pesca o era un'allucinazione?

    looooool xD
    Sabato al Triskell c'era una conferenza sulle erbe nel periodo del solstizio....sarà un caso? xDDDDDDDDD
     
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    Nah, King, è un segno: vola in Messico per cercare della salvia divinorum. Emula il tuo pg XD

    Oh, Zell trovava incredibile il potere della salvia del veggente? Non credeva che le allucinazioni potessero esserci veramente? Ah, non gli avrebbe spoilerato niente, anche perché in realtà non aveva idea di cosa sarebbe successo di lì a poco. Primo, non aveva mai fatto uso di quella roba; secondo, chi sapeva come si sarebbe comportato un ibrido mezzo fuso? Era stata davvero una buona idea proporre quel piccolo break? Mah, finché quello spadone se ne rimaneva nel fodero senza cercare mostri invisibili, tutto procedeva in maniera fantastica!
    Lo notò sedersi, e dopo avergli passato la pipa, lo emulò, poggiando la schiena contro una ruota del carro. Sentiva il suo corpo leggermente più pesante del solito, ma solo piacevolmente, come dopo qualche calice di vino. Riprese in mano la pipa. Ne tirò una profonda spipettata, consapevole che di lì si sarebbe alzato minimo dopo un secolo.
    < E non è nemmeno troppo complessa da individuare: conosci la salvia splendente, Zell? Ecco questa pianta è molto simile, ma ha un fiore bianco con qualche sfumatura azzurrina invece che rosso o giallo... o etc. Prendi le foglie, e le essicchi: semplice. >
    La sua voce sembra strana alle sue orecchie, era come se non fosse veramente lui a parlare, ma stesse solo aprendo la bocca mentre una registrazione di sottofondo gli forniva la voce. Aprì la bocca un paio di volte per vedere se succedeva di nuovo.. no, peccato, ma scoppiò a ridere lo stesso. Cedette nuovamente la pipa dopo un'altro tiro.



    E con questo doveva essere a posto: due belle e grosse trote erano incappate nei suoi ami senza troppe difficoltà. Era così semplice pescare lì nei laghi! I pesci lì erano così stupidi, e le esche così semplici da reperire! Doveva approfittarne per recuperarne almeno un altro paio? Se l'intenzione di zio Rodd era ripercorrere il fiume in cerca di erbe, lei non avrebbe trovato troppe occasioni per ritornare indietro... ma in fondo era scesa di fretta senza nemmeno un contenitore dove riporre le sue prede, dove poteva metterle se non lasciarle attaccate alla lenza? Jill decise di cominciare a tornare verso il carro, non avevano ancora pranzato al massimo.. al massimo sarebbe potuta tornare al laghetto in un qualsiasi momento ora che sapeva dove fosse. Oh, e magari un po' più attrezzata.
     
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    Ahahahah avere tempo e soldi per andare in Messico ahahah xD


    Zell iniziò a sentirsi sempre più strano. Nemmeno quando si era ubiracato assieme agli elfi e agli ibridi non si era sentito così, era una sensazione di gran lunga diversa.
    Rodd gli si sedette accanto parlandogli della salvia splendente, descrivendone tutti le caratteristiche e la sua voce fu lievemente diversa, ma l'ibrido non ci diede peso. Era più interessante al contenuto del discorso che non al tono di voce.
    "Uuuh, dovrei scrivere tutto quanto mi dici...." Zell si toccò i fianchi convinto di avere ancora il cinturone addosso ma si accorse subito che era accanto a lui. Si era portato dietro il fodero con la spada ma non il marsupio dove teneva le sue cose.
    "Accidenti, ho dimenticato il mio quadernetto nella mia casetta....vabbè andrò a prenderlo dopo...."
    E Zell si interruppe perchè Rodd era scoppiato a ridere dopo aver fumato di nuovo la pipa e nè trovo la cosa divertente e rise pure lui.
    Fu di nuovo il turno di Zell di portare bocca alla pipa e ne trasse un altro respiro, più profondo di quello di prima, seguito subito da un secondo e da un terzo per poi restituirgliela a Rodd.
    Proprio in quel momento, vicino al suo piede sinistro notò un legnetto molto simile a quello che aveva usato Rodd per fare fuoco e l'ibrido lo afferrò subito scattando all'inpiedi seppur barcollando leggermente.
    "Ehi Rodd! Voglio provare anch'io quella magia che hai fatto prima con il bastoncino-di-legno-che-prende-fuoco-dal-carretto-magico..." anche la voce di Zell era un pò diversa rispetto a prima.
    L'ibridi sfregò energicamente quel legnetto sul carro e ne rimase affascinato a ciò che vide.
    "Ooooooh ma che bello....." Zell guardò come un cucciolo una bellissima fiamma verde-azzurra ardere viva sul legnetto che teneva in mano, per poi guardare l'umano.
    "Sai Rodd? E' come una.....aspetta come si chiama....sì una fusetta!!!" disse contentissimo Zell, mentre tornava a ridere e si metteva a saltellare catturato da quella fiamma verde-azzurra quasi ultraterrena.
    In realtà, sul legnetto non apparve nessuna fiamma e l'ibrido non si accorse nemmeno che Jill stava ritornando verso di loro e dopo, alcuni saltelli, tornò a sedersi vicino allo zio, mentre continuava a maneggiare quell'innocuo bastoncino come se fosse una bacchetta magica continuando a ridere.


    looooool xD
     
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    Jill cominciava finalmente a scorgere il profilo del carro e.. basta, nessun'altra figura sembrava che la stesse aspettando. Con un sorriso sulle labbra accelerò il passo. Se non vedeva nessuno significava che sia l'elfa che il rettile se ne erano andati? Oh, che peccato! Non sarebbero rimasti per un pranzo con loro? Trotterellando felicemente all'idea, Jill cominciò invece a nutrire qualche strano sospetto. Perché non si vedeva la scia di nessun fuoco acceso? Dov'era zio Rodd? Doveva essere capace ormai anche lui di scorgerla arrivare, no? Perché non aveva già preparato il fuoco per cucinare il pesce da lei catturato? Che se ne fosse dimenticato, perdendosi come al solito nei suoi affari? Ma i pasti erano l'unica cosa che non si dimenticava mai di saltare... gli era successo qualcosa? Jill accelerò il passo ulteriormente. Se quel rettile avesse torto anche solo un capello a suo zio gliel'avrebbe fatta pagare! Non importava come, un modo lo avrebbe trovato sicuramente! La necessità ingegna, si dice.
    Arrivò nella radura dove avevano lasciato il carro, ormai senza fiato. La cavalla di zio Rodd era ancora dove lo zio l'aveva parcheggiata, che brucava tranquilla. Se il rettile aveva avuto fame non avrebbe cominciato con qualcosa di più grosso come quello stupido quadrupede? Ma Jill non si rassicurò vedendolo, se ne intendeva troppo poco di cavalli per scartare l'idea che quello non fosse il modo naturale con cui l'animale esprimeva preoccupazione. C'era anche uno strano brusio nell'aria, ma era troppo lontana forse per coglierne anche le parole...
    Un movimento fulmineo attirò la sua attenzione verso il carro. Ma quello non era il rettile? Che diamine ci faceva ancora lì? E perché si era nascosto dietro il carro? Jill cominciò ad avvicinarsi, comprendendo sempre meno cosa diamine stesse succedendo. Perché quell'essere aveva cominciato a starnazzare cose insensate riguardo bastoncini e carretti magici? Dov'era l'elfa? E soprattutto, dov'era zio Rodd? La risposta non si fece attendere.
    < Cosa? Amico, che centra una puzzetta? - pausa - Ah ah, puzzetta! >
    E quella che seguì, fu sicuramente l'inconfondibile, la fastidiosa, l'insopportabile, l'onnipresente risata sguaiata di suo zio. Poggiò le canne da pesca contro il carretto, rigorosamente dall'altra parte rispetto al rettile, fissandolo male finché lui non si tuffò nuovamente dietro il carro. Lo strano odore presente nell'aria cominciò a farle venire in mente un bizzarro sospetto. Oh, per la luna nera, non di nuovo!
    Fece velocemente il giro del carro. Ed eccolo là: suo zio, Rodrick Soleyl, famoso alchimista ed erborista di Kerus, spaparanzato contro la ruota di un carro, con le gambe distese scompostamente in avanti, lo sguardo rivolto all'infinito e un'espressione tra le più beote in assoluto! Incrociò le braccia contro il petto.
    < E io che ero preoccupata che ti avessero mangiato. - disse dopo un po' che lo osservava, dato che nessuno pareva darle un minimo di attenzione - Invece, ti sei limitato solo a farti mangiare il cervello! Complimenti! >
    Lo zio sembrò risvegliarsi da una sorta di trance. Alzò lo sguardo lentamente verso di lei, anche se sembrava fissare più qualcosa dietro di lei, che lei stessa. Si accontentò.
    < Jill! Ma come... - borbottò lui con voce impastata. Lo sguardo si fece improvvisamente perplesso, per poi incollarlo sul rettile - Zell! Ti avevo detto di non dirle niente! >
    Ti quoto: lol. A te la palla xD
     
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    Zell rise nuovamente di gusto quando Rodd pronunciò la parola "puzzetta".
    "Ma no no...avevo detto pizzetta o furetta....furetto! Sì furetto!" cercò di parlare mentre non riusciva a trattenersi dalle risate.
    L'ibrido drago-elfo scoppiò ancora di più in risate quando vide apparire Jill con espressione alquanto arrabbiata, indicandola con le sue mani artigliate.
    "Ma guarda chi c'è! E' tornata la signorina delle canne!"
    L'umana parlò del mangiare. Chi aveva mangiato cervelli? Di sicuro non loro due, nè tantomeno Lyndis e Lokran. Con ogni probabilità era stata proprio lei a mangiarsi le cervella di quei poveri pesci che erano finiti sulle sue canne. E dove erano finite le canne? Perchè non le aveva più? Le aveva buttate via?
    A differenza di Zell, Rodd uscì in parte dal suo stato di trance e incolpò Zell di aver spifferato tutto.
    In quel momento, l'ibrido si rialzò in piedi, con non poca difficoltà, cercando di mantenersi in equilibrio con la coda che si muoveva a caso rischiando di colpire Jill. Per prima cosa si rivolse a Rodd.
    "Amico mio, io non ho detto nulla a nessuno. Non dare la colpa a me.....".
    Senza dargli il tempo di far nulla, Zell gli rubò la pipa, trasse un altro profondo respiro a pieni polmoni e, voltandosi verso Jill, le soffiò tutto il fumo in pieno viso.
    "Si-Signorina delle canne......" e le mulinò davanti il legnetto.
    "Tuo zio Rodd è mio a-amico ora e non mangerei mai il suo cervello e io non...non...non.... ho detto niente....non sono stato io ma....".
    In quel momento, alle spalle di Jill, a circa cinquanta metri di distanza, una lepre sfrecciò lungo la vegetazione, molto probabilmente spaventata da tutto quel trambusto, ma Zell vide tutta un'altra cosa.
    "E....e-ehi!!! Il drago azzurro che puzza di pesce!! E' stato lui a spifferare tutto.....a-aspetta....."
    Zell fece per scattare di corsa per inseguirla ma non fece nemmeno una dozzina di metri che i suoi piedi dalle molte dita si impigliarono nel fodero della spada che aveva lasciato a terra e cadde malamente in avanti, facendo volare il legnetto da una parte e la pipa di Rodd dall'altra.
    "Rawrr......" fu il verso di drago che cacciò prima di rovinare con il muso a terra.
    Per qualche interminabile secondo rimase fermo, come se fosse svenuto, poi, un movimento delle dita artigliate fecero capire che era vivo.
    "Si....si...signorina delle canne! No......no....non si colpisce alle spalle!" mugugnò da terra.
    L'ibrido fece per alzarsi ma non ci riuscì, facendo una sorta di flessioni con le braccia, l'ibrido crollò di nuovo a terra.


    Oh my dragons......xD
     
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    Splendore celeste

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    Il rettile ribatté all'accusa dello zio semplicemente negando, il che non era del tutto insensato, dato che era più facile per Jill fissare male suo zio mentre aspirava una boccata di quella malefica aria direttamente da quell'odiosa pipa, piuttosto che ascoltare antipatici ibridi a caso. Bene, aveva guadagnato ben due individui da accudire, ed entrambi molto più grossi di lei! Cosa si supponeva che dovesse fare? Rimanere lì bloccata a pensare? Così il fumo passivo finiva di far sclerare pure lei? Ma prima di riuscire a pensare ad una risposta sensata, il rettile scattò in avanti per recuperare la pipa dalle mani di zio Rodd. Jill si avvicinò a lui di un passo per intimargli di smetterla, che ciò che avevano ingerito era più che sufficiente per un innocente trip, ma... e senza riuscire a controllarsi, Jill cominciò inaspettatamente a tossire. Come diamine gli era saltato in testa a quell'essere di sbuffargli del fumo contro? E se non fosse riuscita a mantenere la mente salda, chi avrebbe badato che non combinassero nessun disastro? L'elfa? Che se l'era filata? Trattenendo il respiro, artigliò l'aria con una mano per cercare di allontanarne la maggior parte del fumo. Sperò che fosse sufficiente, anche se rischiò di respirarne ancora quando sentì la risata dello zio aggiungersi a quella del rettile. Maledetti oppiomani! Come gli era dannatamente saltato in testa di fare una cosa del genere? Chi lo aveva proposto? E com'era che zio Rodd aveva ancora una pipa? Non era riuscita a nascondergliele tutte?
    Con le lacrime agli occhi, e con gli ultimi residui di tosse, si tirò finalmente su - non si era nemmeno accorta di essersi piegata in due -. Un rumore più forte dei suoi colpi di tosse era riuscito ad attirare la sua attenzione. Lo zio di sottofondo stava continuando a ridere? No, il rumore era stato diverso... ehi, dov'era il rettile? Sentì la sua voce accusarla di averlo colpito alle spalle. Ma che diamine...
    < Ah ah, è caduto! > urlò lo zio, come a fare rumorosamente eco ai suoi pensieri.
    Sentiva già la testa farsi pesante? O era solo la preoccupazione e la paura che pure lei non riuscisse più a ragionare ad amplificarle l'effetto? Ah, non poteva permetterselo! Finché il rettile era ko, era la sua occasione di arginare la situazione! Con un piede schiacciò il contenuto della pipa che cadendo era fuoriuscito, e requisì l'orribile strumento. Si girò poi verso lo zio dopo un'ultima controllatina all'altro più pericoloso soggetto.
    < Quanto dovrebbe durare l'effetto di questa roba? Zio Rodd!? >
    < Ah.. da dieci minuti a mezz'ora.
    - rispose col sorriso sulle labbra e lo sguardo stralunato verso il cielo - In rari casi anche un'ora intera. Ma che problema c'è? Basta non dirlo a Jill, no? >
    < Sì, bene, non glielo dirò. Zio, dammi i fiammiferi che hai nel taschino. L'ultima volta hai cercato di dare fuoco al laboratorio sostenendo che non ti apprezzava come persona. >
    < Ah, ero giovane e immaturo allora! >
    < E' passato un mese. Appena. Portarmi a Knawr era il tuo modo per farti perdonare. >
    < Ma qui siamo al Torrente Celeste! Non senti che pace che c'è? >

    Da quando era arrivata aveva sentito tutto meno che quello, e se la mente dello zio non fosse stata ottenebrata dal fumo, si sarebbe sicuramente preoccupato della gaffe nel notare il guizzare nervoso dei muscoletti della sua guancia. Invece, si limitò ad allargare le braccia come per sottolineare il concetto. Il suo sguardo si focalizzò sulle mani, per poi cominciare ad avvicinarle e ad allontanarle dalla faccia, accompagnando ogni movimenti con dei < Woooooh! >. Bene, e anche il secondo sarebbe presto finito a nanna.
    Recuperò quindi con un sospiro i fiammiferi pescandoli direttamente dal taschino dello zio. Già che c'era, Jill controllò se artigliando la pipa, il rettile avesse lasciato qualche incisione sulla sua pelle. Fortunatamente non vi trovò niente. Si alzò traballando leggermente, e dopo aver recuperato anche la spada dell'ibrido, buttò il tutto nel carro. Per il momento era il posto più sicuro dove nascondere le cose più pericolose.
    Si diresse stancamente verso il rettile, forse in qualche modo sarebbe riuscita ad aiutarlo. Almeno a girarsi per respirare meglio... con l'elemento che si ritrovava, Jill non aveva davvero idea se aiutarlo a riprendersi con una secchiata d'acqua fosse il massimo...
     
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    Incubo infernale

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    Come mai non riusciva più a sollevarsi? Aveva una roccia enorme sulla schiena? Perchè le sue robuste braccia non lo reggevano più? E perchè l'erba davanti a lui era blu e non verde? E dove era finito il drago azzurro che puzza di pesce? E le canne?
    Mentre si poneva quella sfilza di domande, Zell sentiva come se il terreno lo cullasse dolcemente, invece di stare fermo come dovrebbe essere e intorno a lui sentiva la fragranza della salvia del veggente.
    Poi sentì i due umani confabulare, anche se non riusciva a mettere a fuoco le frasi intere ma ne colse solo parole frammentate come "dieci minuti" "Jill" "fiammiferi" "laboratorio" "Knawr" "Celeste".
    Le parole furono seguiti da degli strani rumori, come dei passi e poi dello sferragliare metallico ma dalla sua posizione, Zell non capiva minimamente che stava succedendo.
    "Graaaaaaawrrrrrrr..........." riuscì a dire Zell, mentre muoveva leggermente le ali e la coda, anche se questo gli costava uno sforzo terribile, come se fosse ferito da una battaglia o avesse volato per giorni di fila.
    L'ennesimo tentativo di rialzarsi lo sfiancò ancora di più e ripiombò a terra.
    "Graaaawrrrrrrr......."
    Ad un certo punto si sentì toccare e il suo corpo fremette.
    "Rawr?.......Uh? Eh? Chi è?" riuscì a dire con la voce impastata cercando di voltarsi, ma vide di striscio solo una sagoma femminile indistinta.
    "Lyndis sei tu?.........Dammi la pipa......voglio farti provare una buona cosa......." Zell cercò di muovere la mano destra sull'erba alla ricerca della pipa perduta.
    "Ma non dire nulla a Jill eh?......grawawrrr....."
    "....altrimenti quella ci legna con le canne.........rawrrrrr" e detto questo, Zell iniziò, per quanto poteva, a strascinarsi sull'erba per cercare la pipa.
    "Ma ma....... dove cavolo è andata a finire la pipa.....? Ho perso anche il......come si chiamva? Il furetto?........Il furettoooooohhh!!!"
    Più parlava e più la sua voce dell'ibrido era confusa e impastata ma Zell non se ne accorse nemmeno.
     
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    Splendore celeste

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    Ma di cosa diamine era fatto il rettile? Sassi? Ferro? Piombo? Come cavolo riusciva a scarrozzarsi con le ali, se doveva far fronte a tutto quel peso? Con uno sbuffo, Jill rinunciò a girarlo. Il contatto con le sue scaglie per lo meno ebbe il potere di svegliarlo, dato che ricominciò con altri borbottii e insensatezze. L'unica cosa positiva, era che l'avesse scambiata per l'elfa, chissà altrimenti come si sarebbe ribellato a farsi toccare dalla stupida umana armata delle pericolose canne da pesca. Per la croce del sud, quanto odiava quella situazione! Già di suo trovava insopportabile suo zio in quello stato, se poi le si aggiungeva pure un essere che già da sobrio la infastidiva, il tutto diventava ancora più piacevole! Maledizione! E perché adesso si stava trascinando in avanti tastando il terreno? Oh no, cercava ancora quel dannato affare? E .. oh, un furetto? Per la luce, perché zio Rodd non si limitava mai al tabacco? Jill afferrò una mano del rettile, sia per impedirgli di cercare oltre che per attirare la sua attenzione.
    < Tranquillo, rett... Zell. - sospirò, finché credeva che fosse l'elfa aveva una possibilità in più che la ascoltasse - Non ti crucciare per me, mi avete già iniziato, ricordi? >
    Non si aspettava davvero una risposta, e non si aspettava nemmeno che se ne ricordasse. Anche perché era alla "signorina delle canne" che aveva dannatamente sbuffato del fumo addosso...
    < Che ne dici invece di farsi un piccolo bagno? Giusto per riprendersi un po', eh? Ti va? - disse con l'odioso tono di voce che usavano tutte le donne davanti ad uno stupido neonato - Vero che ti vuoi alzare, eh? Dai, ti do una mano... ma, aiutami ad aiutarti... dannazione! >
    L'ultimo, fu più un bisbiglio che gli scappò cercando di nuovo di tirarlo su. Invano. Di nuovo. Fantastico. Perché non aveva semplicemente proposto un pisolino? Sarebbe sicuramente risultato tutto molto più semplice! E forse avrebbe anche funzionato!
     
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