Esplorando il Torrente Celeste

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Incubo infernale

    Group
    Kengardiano
    Posts
    11,582
    STIMA
    +301
    Location
    La terra dei temporali - Friùl

    Status
    Offline
    Zell in arrivo da "Una nuova avventura"
    https://kengard.forumfree.it/?t=70157754


    Dopo l'avventura sulle montagne dell'Ossidiana di Argento e dopo aver conosciuto Gix, l'ibido drago-elfo si diresse al Torrente Celeste per cercare nuovi posti e studiare nuove specie di piante, animali e rocce. In quell'area dell'isola di Kengard era sempre bel tempo, non pioveva mai, eppure la Natura era rigogliosa grazie a quel torrente di acqua cristallina. Numerose piante di ogni forma e colore crescevano sulle sponde di quel corso d'acqua rendendo l'ambiente multicolore e rilassante.
    Zell aveva passato tutta la mattina a camminare tra le piante per studiarle, disegnandole su un quadernetto che aveva in un marsupio appeso alla cintura della spada. Affascinato da tutta quell'esplosione di colori, Zell si sentiva come un cucciolo che voleva imparare tutto su ciò che lo circondava e allo stesso tempo si rilassava alle sensazioni che la Natura gli inviava. Dai vivaci colori, al profumo dei fiori, al terreno soffice, al stormire del vento sugli alberi più alti.
    Ora era più o meno mezzogiorno e l'ibrido drago-elfo si trovava in un punto dove l'alveo del torrente si allargava e l'acqua era poco profonda per consentigli di entrarci senza il timore di affogare. Con l'acqua che gli arrivava poco sopra le caviglie, Zell rimase in attesa del pranzo; qualche pesce di fiume. L'attesa non fu lunga e non appena due grosse trote gli passarono vicino, fece scaturire una scarica elettrica dagli artigli immersi che uccise sul colpo le sue prede.
    L'ibrido mangiò il suo pranzo seduto sul greto sassoso asciutto; aveva portato vicino dei legnetti con i quali fare fuoco per cuocere i pesci, dopo averli accuratamente ripuliti.
    Dopo il gustoso pranzo, l'ibrido si lasciò prendere dal leggero abbiocco e rimase accoccolato sul greto mentre guardava sonnacchioso lo scorrere dell'acqua, il cui rumore costante gli conciliava il riposo. La sua spada era slacciata e appoggiata accanto a lui ma vicina abbastanza da poter essere presa in caso di pericolo. Anche se si era lasciato andare dal riposino post-pranzo, i suoi sensi erano sempre vigili per farlo mettere in guardia.

    Edited by Aesingr - 5/6/2015, 14:48
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    Jill, da nessun dove.. u.u

    < Zio, quando hai parlato di vacanza, avevo immaginato che intendessi andare a Knawr. >

    In questo modo, Jill, aveva espresso tutta la sua perplessità riguardo lo strano percorso che aveva scelto zio Rodd. Inizialmente aveva pensato che dirigersi a nord fosse solo un modo per prendere una strada un po' meno trafficata rispetto a quella che collegava Kerus e Knawr direttamente, ma dopo una decina di miglia che camminava a fianco del carretto dello zio, la strada si era piegata troppo poco verso ovest per non sospettare qualcosa.
    < Non ho più intenzione di andare a Knawr, Jill. - aveva confermato zio Rodd - Non te lo avevo detto già qualche giorno fa? >
    No, non lo aveva fatto. Il che non era poi così strano, anche se rendeva le cose un po' complicate. Soprattutto dopo aver saputo dove intendesse andare.
    < Zio, lo sai vero che il Torrente Celeste è praticamente dall'altra parte dell'isola? >
    < Certo che lo so, ma, vedi, cominciavo ad essere a corto di alcune piante che crescono solo lì. Che problema c'è? In un giorno e mezzo dovremmo comunque esserci... o avevi avvertito Lilla del nostro arrivo? >

    No, non lo aveva fatto. Sua madre non sapeva che era stata loro intenzione passare, ma non era questo il problema: Knawr era decisamente più vicina del Torrente, e di solito era lei che si occupava di preparare le provviste se dovevano intraprendere un qualche viaggio. Per fortuna che lei avesse sempre la mania di esagerare.. chi poteva dire cosa sarebbe successo con uno zio così in giro!
    A quel punto, Jill aveva cominciato ad accelerare il passo. Non aveva nessuna voglia di parlare ancora con lui, o avrebbe finito per arrabbiarsi inutilmente.
    < Jill, io pensavo di farti un favore. Ti lamenti sempre di dover allenare quel tuo ginocchio... >
    E a quel punto si era anche chiusa in un cupo mutismo. Non aveva spiccicato nessuna parola. Per due giorni. Al massimo rispondeva con qualche "mmmh..." o qualche cenno mentre lo zio la guardava con sguardo divertito. Solo una volta arrivati in vista del Torrente, cominciò ad aprirsi a nuovi versi quali grugniti, farfugli, brontolii e mugugni.
    Solo quando zio Rodd fermò il carro ad una decina di metri dalla riva si arrischiò anche a dire qualcosa di sensato. Si avvicinò al carro prendendo un paio di canne da pesca. Era una fortuna che avesse voluto portarle a Knarw per testare il nuovo mulinello di sua invenzione.
    < Vado a pescare qualcosa. > borbottò finalmente in direzione dello zio che stava trafficando con i finimenti della cavalla.
    < Ottimo, Jill, ci servirà.. ho notato che non hai caricato molte provviste nel carro... >
    Se ne andò prima che potesse rispondergli male.

    Edited by Aesingr - 5/6/2015, 14:52
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Incubo infernale

    Group
    Kengardiano
    Posts
    11,582
    STIMA
    +301
    Location
    La terra dei temporali - Friùl

    Status
    Offline
    Il torpore pomeridiano di Zell venne subito interrotto da dei rumori strani che fecero scattare subito sull'attenti l'ibrido. Si allacciò prontamente il fodero della spada ed estrasse l'arma, che mandava riflessi blu sotto la luce del sole, al pari delle sue scaglie.
    "Cos'è questo rumore?" pensò l'ibrido mentre guardava nella direzione dal quale lo strano rumore proveniva. Sembrava che qualcuno o qualcosa di pesante si stesse trascinando sui sassi del greto.
    Poi di colpo il rumore tacque e all'ibrido giunse odore di cavallo trasportato dal lieve vento e da delle voci umane.
    "Ancora gli umani? Spero che non sia di nuovo la signorina della paellia!"
    E subito dopo apparve un carretto trainato da un cavallo che si fermò proprio vicino la riva, a circa una cinquantina di metri dal'ibrido. Dal carro scese un'umana femmina, dai capelli neri e corti che si diresse proprio verso di lui mentre sul carro rimase un umano maschio. La femmina portava con sè due oggetti che all'ibrido erano ignoti. Dannazione, quanti oggetti strani avevano gli umani? Non bastava quella dannata arma di una paellia che in realtà si chiamava padella, come gli aveva detto il suo amico Gix, il drago rosso?
    L'ibrido drago-elfo pensò che fossero degli scettri o dei bastoni magici. Erano molto lunghi, fatti di legno, ai quali è legato un lungo filo che terminava con un affare metallico mentre dall'altra parte il filo si arrotolava su una sorta di mulinello. Che diavolerie erano mai quelle? Erano decisamente delle armi magiche, sì! Doveva essere così! E che cosa voleva combinare con quegli affari?
    Zell decise di intervenire prima che potesse succedere qualsiasi cosa, tenendo la spada in posizione di guardia e con i muscoli tesi pronti a parare gli eventuali attacchi dei due misteriosi bastoni con lo spago.
    "Alt! Appoggia lentamente quelle armi a terra, umana! Che vuoi combinare con quei bastoni?" intimò con tono militaresco mantenendosi ad una certa distanza.


    Beeeene e dopo la padella, anche le canne da pesca fanno insospettire Zell XDXD

     
    Top
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    Immaginavo che tirarle fuori sarebe stato problematico XD

    Lei non era abituata all'acqua dolce. Forse si sarebbe sprecata di capire qualcosa sui laghi o altri grandi e profondi bacini idrici che sembravano solo fare il verso alle profondità marine che lei preferiva... ma fiumi? Rii? Torrenti? Chi li capiva? E chi diamine voleva capirli? Lì non ci si poteva tuffare, e sguazzare tra pesci di mille specie. No. Lì o il fondale era così basso che non serviva nemmeno togliersi gli stivali per attraversarli, o la corrente era così rapida che era meglio evitare di metterci piede dentro. Per fortuna non era la prima volta che zio Rodd improvvisava una gita al Torrente Cieleste, e Jill ricordava un paio di punti dove il letto si faceva più profondo e largo, trasformando il Torrente in un piccolo laghetto. La corrente in quei punti si faceva abbastanza lenta per permetterle di pescare come era più abituata. Non restava che individuare il più vicino...
    Lanciò un'occhiata alla riva opposta, e sorrise nel vedere un piccolo frassino che crescendo si era portato ad abbracciare il grosso tronco di un pino, il quale, per ricambiare la gentilezza, aveva imbrattato il povero frassino con uno strato di resina che ne aveva appesantito i suoi rami sottili. Jill ricordava quei due alberi, e sapeva che neanche ad un miglio di distanza doveva esserci uno di quei laghetti. Il dilemma era, verso monte o verso valle?
    I suoi piedi si stavano già spostando nella direzione opposta rispetto la corrente, sicché, perché non continuare per un paio di miglia e nel caso tornare ind... uhm?
    Un rettile. Blu. Grosso. Armato. E parlante. Le stava barricando la strada. Jill portò istintivamente la mano destra verso la cintura, ricordandosi solo all'ultimo che non era armata. Cosa poteva fare? Non aveva grande esperienza nel trattare con quel genere di creature, dato che a Kerus passavano molto di rado. Quando viveva a Kranw ne aveva visti, sì, ma non ci aveva mai parlato più di tanto e... eh? Un attimo, perché le chiedeva di abbassare le canne da pesca? Sembrava quasi che le ritenesse delle... oh. Le guardò nella sua mano sinistra, valutando se le conveniva o meno fare come le era stato "consigliato", giusto per rassicurarlo e fargli abbassare la sua ben più pericolosa arma.
    Peccato che a lei non piacesse fare come le veniva ordinato. Quale era un'altra possibilità? Certo, andarsene! In fondo doveva controllare anche verso valle se incontrava quel maledetto laghetto, e che male c'era a posticipare la parte a monte? Lanciò un'ultima occhiata alla creatura davanti a lei, e senza dire parola alcuna gli voltò le spalle per incamminarsi nel senso opposto.
    Là.. ho fatto la cosa che meno ti aspettavi XD
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Incubo infernale

    Group
    Kengardiano
    Posts
    11,582
    STIMA
    +301
    Location
    La terra dei temporali - Friùl

    Status
    Offline
    Ahahahah xD Geniale! XDXD Facciamo finta di non aver visto nulla! XD *gemma*


    L'ibrido rimase allibito. Proprio non se l'aspettava che quell'umana girasse spudoratamente i tacchi e se ne andasse senza degnarlo di una minima parola e facendo finta di non averlo nè visto nè sentito. Per alcuni interminabili secondi, Zell rimase là immobile come un statua blu di zaffiro con la spada inclinata di 45 gradi verso l'alto e con un muso basito.
    Poi tornò in sè, nel suo essere guerriero. Forse tutti gli umani (e specialmente le femmine di umano) si erano messi d'accordo per prenderlo in giro o per farlo incavolare? Tutti a lui dovevano capitare?
    "Ehi! Dove credi di andare? Non penserai di cavartela così facilmente, eh?" Zell iniziò a inseguire l'umana con ampie falcate e con i piedi artigliati che quasi volavano al di sopra dei sassi dell'alveo ma che facevano comunque rumore. In breve tempo raggiunse l'umana e quegli strani affari che stava portando e fu subito attratto dai ganci metallici che penzolavano dai fili di quei bastoni.
    Cosa sarebbe successo se li avesse afferrati e tirati? Cominciò a pensare a vari eventi.
    Il torrente avrebbe invertito il suo corso?
    L'umana si sarebbe trasformata in un golem?
    Il carretto con la quale è arrivata sarebbe esploso provocando enormi sconvolgimenti?
    Si sarebbe aperto un baratro sotto di lui?
    "Fammi vedere questa diavoleria!" Zell allungò la mano sinistra a sei dita, afferrò il filo della canna di sinistra al di sopra del gancio metallico per evitare di ferirsi, visto che era affilato e lo tirò a sè rimanendo in guardia, pronto ad ogni evenienza.
    Non accadde nessuna delle cose che aveva pensato. Tutto quello che avvenne fu che il piccolo argano dall'altra parte del filo iniziò a girare molto velocemente, così velocemente che il fastidioso ronzìo coprì il rumore del torrente.
    Sopra le corna del drago-elfo danzava un'immateriale punto di domanda mentre questo fissava il filo che si srotolava e si allungava sempre di più.
    "Che sia una specie di balestra?" pensò tra se e se attendendo che l'umana facesse qualsiasi cosa che non fosse continuare a camminare come se nulla fosse.


    Cosa non si fa per indagare su delle misteriosissime canne da pesca xD
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    Delfino curioso u.u"

    Ah, Jill lo aveva immaginato: ai simil-draghi non piaceva il menefreghismo. Il rettile lo aveva dimostrato subito - beh, quasi subito, tutti hanno bisogno di qualche attimo di rodaggio... -, gridando qualche insensatezza per cercare di fermarla, cosa che la ragazza aveva accuratamente evitato di eseguire. Aveva quindi proseguito, imperterrita, ritornando sui suoi passi, almeno fino a quando l'essere blu non era riuscito ad appaiarsi a lei, cosa non troppo sorprendende dato che le sue gambe - o zampe posteriori? - erano alte più o meno quanto lei. Jill stava quasi per girarsi verso di lui, quando...
    Il mulinello che girava interruppe il silenzio di cui tanto sentiva la mancanza. Jill si ingobbì, per portare la mano destra e libera verso il volto. Ma cosa avevano i draghi & co. che non andava? Perché dovevano toccare tutto ciò che sbrilluccicava? Erano maledettamente peggio dei bambini! Almeno loro avevano la decenza di soffocarsi quando si ficcavano in bocca tutto quello che trovavano in giro! Ok. Questa era un po' crudele. Di solito le battute tristi le evitava. Ma cosa poteva farci se era da un paio di giorni che odiava tutti, marmocchi compresi?
    Ciliegina sulla torta: gli schiamazzi del rettile erano riusciti a penetrare quell'armatura di disinteresse nel prossimo che caratterizzava zio Rodd quando era impegnato in uno dei suoi molteplici lavori. Jill lo vide alzare il testone, mentre accucciato e con i piedi nell'acqua, setacciava la riva opposta per cercare.. qualunque cosa dovesse cercare. Si alzò in piedi reggendo un mazzetto di piantine verdi. Si permise di inclinare la testa di lato prima che il grosso ventre cominciasse a tremare per un principio di risata.
    < Sai Jill, non è da te fare amicizia così rapidamente: siamo arrivati al Torrente da neanche dieci minuti! - ridacchiò zio Rodd, scoppiando finalmente a ridere - Ah, Jill, ho trovato del crescione per il contorno! Vedi di sbrigarti con quei pesci... altrimenti comincio senza di te! >
    E zio Rodd tornò ai suoi affari. No, non gli importava che l'accompagnatore di sua nipote fosse blu, alato, armato e probabilmente pericoloso. Gli importava dei pesci. Per la luna nera, aveva fame, lui!
    Basta, doveva prendere in mano la situazione! Era una donna d'azione, lei, di solito evitava di scappare in quella maniera! Si manteneva sempre fredda e lucida per necessità... perché in quel frangente non poteva fare a meno irritarsi ed ignorare l'ostacolo alle sue spalle? Appoggiò al petto la canna da pesca che non era stata bistrattata, e cominciò a riavvolgere la lenza dell'altra con il nuovo mulinello, respirando profondamente per calmarsi. Doveva trovare un sistema che bloccasse la lenza, anche quando non si aspettava.. esseri curiosi.
    A proposito, che fare del rettile? Se fosse esplosa in una delle sue solite ironie, dubitava che sarebbe finita bene per lei. Poteva indurlo ad andarsene, a smetterla di seguirla... ma come? Non era facile imporsi su qualcosa che la superava in altezza di una testa, di un collo, di un mezzo torace e di una cresta, ma Jill tentò lo stesso di sembrare imponente. Salendo su una roccia. O piuttosto, rischiando di cadere da quella roccia... si stabilizzò usando l'asta delle canne da pesca. Rizzò la schiena, giusto per guadagnare quei due o tre millimetri in più, e cercando di atteggiarsi nella sua posa più solenne, parlò: < Non lo fare più, rettile, o qualcuno qui si farà male. >
    Il suo tono non era né irritato, né arrabbiato. Piuttosto, era neutro, come se quello da lei pronunciato fosse un semplice dato di fatto. Jill era consapevole che la sua frase potesse essere vagamente interpretata come una minaccia, ma non è che le importasse molt.. ok, non era vero. Se aveva scelto quelle parole era proprio perché voleva che suonassero come una minaccia, anche se in realtà era convinta che se si fosse continuato di quel passo quella a farsi male sarebbe stata molto probabilmente lei. Ma perché rivelarglielo? Che il rettile pensasse ciò che preferiva, era questo che veramente non le imp...
    < Jill, è un ibrido, non un rettile. > suggerì zio Rodd alle sue spalle.
    Ok, no. Quello che si sarebbe fatto male, sarebbe stato zio Rodd.
    Saltò giù dalla roccia. Si sentiva troppo incompresa per continuare ad imporsi. Per la seconda volta, girò le spalle al rettile - pardon, ibrido - e continuò per la sua strada.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Incubo infernale

    Group
    Kengardiano
    Posts
    11,582
    STIMA
    +301
    Location
    La terra dei temporali - Friùl

    Status
    Offline
    Ovvio, curiosissimo u.u' ma anche prudente xD



    L'ibrido fu attratto dall'altro umano che finalmente parlò. Che stava facendo quello là? Era dall'altra parte del fiume che stava maneggiando uno strano coso fuori e dentro l'acqua. Che cos'era quello? Perchè gli umani avevano tutti quegli strani affari?
    Inoltre stava parlando a proposito di un'amicizia tra lui e l'umana. Che si chiamava Jill? Così si chiamava la tizia che Zell stava iniziando a bollarla come "signorina dei bastoni".
    All'improvviso il filo che teneva iniziò a ritirarsi, in quanto l'umana aveva messo mano al piccolo argano che ora girava all'incontrario. Lasciò subito il filo e il piccolo gancio e alzò di nuovo la spada, temendo che possa succedere qualcosa di brutto ma non successe nulla. Lo stesso, però, non si fidava di quegli oggetti misteriosi.
    La signorina dei bastoni salì su una roccia e ci mancò poco che si uccidesse da sola scivolando, come poteva salire su una roccia con quei ridicoli affari che aveva ai piedi?
    Ma che voleva fare su quella roccia? Voleva cavalcarla sperando che prendesse vita da un momento all'altro? Zell la seguì con lo sguardo per vedere le sue intenzioni, che erano quelle di dar del rettile a Zell. E subito dopo, l'altro umano la corresse. Bene, almeno quello là aveva un briciolo di intelligenza che sia un briciolo.
    Zell stava per parlarle quando la tizia scese con noncuranza dalla roccia e se ne andò di nuovo.
    Ma che aveva nel cervello? Pietre? Possibile che non si era nemmeno accorta di quanto potesse essere pericoloso Zell? E la sua spada? L'aveva vista, almeno?
    Prima che potesse fare qualsiasi cosa, Zell la punzecchiò in centro alla schiena con la punta della spada. Una doppia stoccata di avvertimento leggera da non trapassarla, per ora, ma abbastanza deciso da fargliela sentire.
    "Senti, signorina dei bastoni, se non mi dici cosa sono quegli strani affari li farò a pezzettini. E chi siete voi due? Che cosa volete combinare con tutti questi strani oggetti? Non sarò di certo io quello che si farà male!" il suo tono stavolta fu più deciso. Voleva far capire loro che non scherzava. Che se l'umana avesse continuato ad ignorare, sarebbe passato alle maniere forti affettando gli strani oggetti lunghi con la sua spada.
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    KIIIIIING! Smettila di bullizzare i miei personaggi! Qui non ho nemmeno un principe Aes-zurro! XD Ohibò, le mie freddure hanno raggiunto dei livelli bassissimi O.o"

    Se si era girata nuovamente dando le spalle al rettile, non era per cattiveria nei suoi confronti, o perché lo temeva così tanto da decidere di scappare, oppure perché con i simil-draghi non voleva averci niente a che fare. Piuttosto, voleva dargli la possibilità di andarsene senza che le cose si aggravassero, e senza rivelargli quanto stupido gli sembrava un essere grande e grosso come lui mentre si preoccupava così inutilmente per un oggetto che al massimo poteva nuocere a qualche pesciolino. Cos'altro poteva fare se non confidare nel buon senso che aveva sempre intravisto tra i draghi e le creature affini? Di sicuro non poteva attaccarlo - sempre che non volesse lasciarci le penne.. - e non poteva criticare la sua linea d'azione - non voleva rischiare di renderlo ancora più arrabbiato -. Anche solo dirgli che cos'erano quei "bastoni" da cui era tanto infastidito, non poteva contemplarlo. Come avrebbe reagito il rettile se gli avesse spiegato che tutti i suoi strepiti erano generati per nulla? Aveva preferito quindi andarsene. Peccato che neanche questo poteva essere tollerato dalla mente di quel rettile.
    Sentì una puntura alla schiena. Non troppo dolorosa, appena superficiale, ma sufficiente per colorare di rosso la punta della spada dell'ibrido. Jill si girò di scatto, mantenendo il muscoli delle gambe contratti per poter scartare di lato al successivo accenno di pericolo. Come aveva osato attaccarla alle spalle? Come aveva potuto cercare di richiamare la sua attenzione in un modo così infelice? Perché aveva sempre teorizzato che quel genere di creature fosse pacifica sempre che non li si disturbasse? Non era la sua schiena a sentirsi ferita, ma il suo orgoglio. Avrebbe potuto prevederlo? Cosa poteva fare? Lanciò un'occhiata feroce al rettile, per studiarlo finalmente come avversario. Lei era veloce nella corsa, ma lo stesso non si poteva dire di zio Rodd. E non poteva nemmeno attaccarlo... anche con l'effetto sorpresa non credeva sarebbe resistita a lungo, per coprire l'eventuale fuga dello zio. Poteva ingannarlo sfruttando le canne da pesca? Lei? Dannazione, se solo fosse in grado di mentire in maniera convincente come Maddyn! Cominciò seriamente a preoccuparsi per la sua incolumità e di quella di suo zio.
    < Il Torrente non è tuo, ibrido, e qui non vedo segni che questo sia il tuo territorio. > sentì dire alle sue spalle.
    Jill si voltò leggermente. Lo zio? Che intendeva fare, lì, in piedi, scalzo e disarmato? Jill notò alle sue spalle le foglie di crescione che aveva retto in mano fino a prima, mentre venivano trascinate via dalla corrente. Zio Rodd mosse qualche passo avanti, fino ad affiancarsi a lei.
    < Non ti dobbiamo, quindi, spiegazione alcuna del nostro operato.. - proseguì lui - beh, sempre che la mia deduzione sia corretta, altrimenti ti prego di perdonarmi e di permetterci di lasciare la zona senza tediarti oltre. Se invece la mia ipotesi è giusta - cosa che, per inciso, ritengo più probabile - ti basti sapere che non è nostra intenzione nuocere a te o alla natura attorno più di quanto non farebbe un membro delle tue due specie. >
    Zio Rodd aggrottò le sopracciglia, e si voltò leggermente verso Jill. Che diamine aveva intenzione di...
    < Elfo e drago, Jill. Così capisci anche tu di che stiamo parlando. >
    < Zio, grazie.. ma... >
    tentò lei.
    < Se osi ancora alzare le mani su di noi... - continuò lo zio, senza neanche ascoltare la sua obiezione - sappi che passi dalla parte del torto: non hai nessuna scusa ragionevole per attaccarci, se non per il semplice gusto di discriminarci. Odio i draghi che non ci sopportano solo perché siamo umani.. dico io, andatevene, ci sono un sacco di posti dove umani e draghi sono in guerra, perché stare qui dove si cerca di convivere? >
    King, ammetto che stai cominciando a mettermi in difficoltà u.u
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Lyndis,prima role!


    Era una bella giornata nell'Ossidiana d'Argento e Lyndis si era svegliata un pò più tardi rispetto alle altre volte.Il giorno prima era andata a caccia con suo padre per poi rivendere la carne al mercato a Kerus e quindi era arrivata a casa sfinita.Così si guadagnavano da vivere da quando erano approdati a Kengard.
    Adesso lei si trovava in messo alla vegetazione armata di arco e frecce come sempre,con avanti il suo amico lupo nero,Lorkan.Camminava a zig-zag tra le piante e non staccava mai il naso da terra.
    Hai sentito qualcosa? gli domandava ogni tanto al canide.Questi alzava la testa munita di due grandi occhi gialli penetranti guardando all'orizzonte e poi si rituffava nei suoi odori.
    A pochi metri,entrambi intravidero il fiume,per l'appunto il Torrente Cieleste;Lorkan si precipitò a corsa nelle sue acque e ne bevve qualche sorso,per poi entraci tutto dentro con le zampe.Lyndis aveva un certo languorino nello stomaco e capì,alzando gli occhi al cielo coperto dai rami della foresta,che il sole era in alto e ciò significava ora di mettere qualcosa sotto i denti.
    Esci fuori,altrimenti mi spaventi tutti i pesci! esclamò l'elfa al lupo.Esso uscì dall'acqua e si scrollò il pelo a riva,bagnando di un pò la creatura dalle orecchie a punta.
    Quando Lorkan fu fuori dal fiume,Lyndis sfilò l'arco di osso di drago dalla schiena ed estrasse una freccia di tasso;la incoccò con delicatezza e sveltezza allo stesso momento e diresse la punta verso il fiume,precisamente su una grossa trota che stava ferma sul fondale sassoso.Quando l'elfa stava per scoccare la freccia,Lorkan tutto d'un tratto prese a corsa lungo la riva del fiume facendo così scappare il pesce.
    No!Lorkan! esclamò mordendosi il labbro inferiore,con una certa stizza.
    Già,ma dove stava andando il lupo?L'elfa rinfoderò sia freccia che arco e prese a corsa anche lei seguendo l'animale,abbandonando il suo pranzo così vicino.Il lupo aveva sentito qualcosa...
    Il naso del lupo non mente mai
    Attraversando la fitta vegetazione vicino al fiume,Lorkan sbucò fuori da un cespuglio e si ritrovò davanti una scena insolita: una umana(da quanto aveva sentito dall'odore) e un ibrido,di cui non capiva cosa fosse veramente.Il lupo rimase immobile,con le zampe ben salde a terra,ma a quanto pare era un pò infastidito....
    Quando poi arrivò anche Lyndis,rimase anche lei stranita:praticamente c'era precisamente un bel drago-ibrido dalle scaglie blu e una donna...
    Ma stanno litigando? pensò.La prima cosa che fece l'elfa,fu quello di tranquillizzare Lorkan mettendogli una mano rassicurante sulla sua testa pelosa.
    E su cosa litigavano...su di chi fosse il fiume?O chi doveva pescare o meno...fatto sta che la donna non era sola,ma era accompagnata da un uomo e stavano pescando con delle canne.
    Scusate,non volevo entrare nel mezzoo.Lorkan si è precipitato qui a corsa credendo che ci fosse un pericolo. intervenne Lyndis.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Incubo infernale

    Group
    Kengardiano
    Posts
    11,582
    STIMA
    +301
    Location
    La terra dei temporali - Friùl

    Status
    Offline
    Ahahahaah xD che ci vuoi fare se Zell non si fida degli umani xDXD


    L'ibrido rimase perplesso quando vide la punta della sua spada tingersi di rosso. Lui aveva solo stoccato leggermente ed era riuscito a ferire l'umana? Sapeva che la pelle degli umani era tenera e fragile ma non così tenera! E meno male che era anche "protetta" dai vestiti!
    "Che fragili questi umani. L'ho solo appena appena sfiorata. Mi chiedo come facciano a sopravvivere...."
    Ovviamente la signorina dei bastoni che proprio non voleva rivelargli cosa fossero quegli affari si girò di scatto per prepararsi ad altri attacchi da parte di Zell. Continuò a non dire niente, sembrava assorta nei suoi pensieri per poter capire cosa poteva fare. Di sicuro aveva scartato l'idea di attaccare Zell direttamente.
    A parlare fu l'altro umano, che si alzò in piedi e disse chiaramente che il Torrente non era territorio dell'ibrido.
    L'umano maschio, poi, si avvicino all'ibrido senza paura, affiancandosi alla signorina dei bastoni che continuava a chiamarla come "Jill". Chissà perchè a Zell pareva che l'umano maschio fosse più intelligente della femmina, almeno lui sapeva dialogare decentemente!
    L'ibrido blu rimase immobile come una statua a fissare il tizio scalzo mentre ascoltava le sue parole, solo la punta della coda si muoveva a scatti, testimoniando ancora il suo nervosismo. Rimase ancora più perplesso quando l'umano affermò con gran sicurezza le due razze di Zell, e del fatto che lui fosse un ibrido tra le due.
    Zell ripose di punto in bianco la spada nel fodero e incrociò le braccia sul petto ma continuava a muovere la coda. Le parole dell'umano maschio lo avevano convinto molto di più che non i continui voltaspalla della femmina. Anche se gli umani erano tut'altro che saggi, quel tizio gli pareva un pò saggio. Sapeva della guerra tra umani e draghi e sapeva dell'esistenza degli ibridi della sua razza.
    "E va bene. Se ciò che dici riguardo le vostre intenzioni è vero, allora non dovete temere nulla. Ero solo curioso di sapere cosa sono quegli strani affari che porta la tua amica e dato che ho un carattere diffidente verso gli umani volevo capire cosa voleva combinare. Non ho mai visto roba simile in quanto ho frequentato pochissimo il mondo umano, ma sono ancora più curioso di sapere come mai tu hai indovinato subito la mia natura. Hai incontrato altri ibridi come me?" stavolta il tono dell'ibrido fu più calmo e tranquillo anche se esigeva una risposta chiara e tonda. Non era ancora il momento di abbassare del tutto la guardia.
    Un improvviso rumore da dietro fece voltare l'ibrido. C'era qualcun'altro con loro? La sua mano destra tornò immediatamente ad impugnare l'elsa ma senza estrarre nuovamente la spada ma anzi, la tolse subito quando capì di chi si trattava; un lupo nero accompagnato da un'elfa. Il lupo nero non diede segni di attacco ma era piuttosto curioso e sorpreso dalla scena mentre l'elfa si scusava.
    "Buona giornata a te! E non devi affatto scusarti, gentile elfa. I lupi e gli elfi sono miei amici!" e l'ibrido drago-elfo si rivolse con tono completamente diverso da come si era rivolto all'umana: era del tutto amichevole. Le sue parole vennero subito seguite dal gesto del saluto elfico e da uno scambio di occhiata con il lupo nero che significava "fratello".
    Poi tornò a rivolgersi all'umano, dimenticandosi completamente della signorina dei bastoni.
    "Quindi?"

    Ok, ora è il mio turno di ignorare Jill XDXD
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    Cosa diamine aveva intenzione di fare zio Rodd? Sembrava tentare un nuovo tipo di suicidio, parlando a quel grosso bestione squamato come se fosse un nipotino da rimproverare. Che diamine aveva in testa? Segatura? Cosa poteva capire quell'essere se non la forza? La violenza? Il sangue? Jill si trattenne dal portare la mano verso la schiena per tastare la condizione. Per quanto non le sembrasse qualcosa di grave, il taglietto bruciava, irritato sempre di più dal leggero contatto con il lino della camicia. Ma col cavolo che si sarebbe mostrata debole davanti agli occhi di quel rettile! Si costrinse invece a portare la mano verso zio Rodd, per impedirgli di continuare con la sua pazzia.
    < Zio... > sussurrò lei prendendogli la manica della camincia. Nonostante se la fosse arrotolata fino al cavo del braccio, sguazzando nell'acqua era riuscito comunque a bagnarsela.
    Ma lo zio aveva già smesso con la sua ramanzina. Non serviva più bloccarlo. Il dado era già tratto. Jill lanciò un'occhiata di fuoco verso l'ibrido. Sentì i muscoli delle gambe irrigidirsi di nuovo. Era pronta. In caso di pericolo, avrebbe sventolato sotto in muso dell'ibrido quelle dannatissime canne da pesca. La situazione era così insensata, che forse la cosa avrebbe perfino funzionato. Stava quasi per scattare...
    Miracolosamente, però, non fu necessario: l'insensatezza della situazione si acuì. Quali diavolo di processi mentali avevano spinto il rettile a riporre le armi? Per dei rimproveri, poi! La ragazza fu quasi delusa dalla sua reazione, anche se la maggior parte di se stessa ne era immensamente sollevata. Zio Rodd ce l'aveva fatta. Le sue parole, per quanto audaci, avevano fatto breccia dove il suo silenzio aveva fallito. Ma Jill rimaneva comunque delusa, molto. Ma capì solo poi che erano i suoi motivi a renderla tale, non l'azione stessa. Cosa significava che li credeva nonostante la sua indifferenza, eppure non muoveva un dito per allontanarsi e lasciarli in pace? Come doveva interpretare la sua curiosità per le conoscenze dello zio? E soprattutto, perché il suo tono sembrava lasciar trasparire che le sue domande dovevano avere una risposta?
    Jill digrignò i denti, ma se riuscì a non dare voce ad un commento piuttosto acido, fu solo perché lo zio le artigliò la spalla, parlando per primo. Si trattenne. Per il momento.
    < Sai, sembra così strano che tu non conosca questi arnesi, ibrido. Per quando mia nipote li abbia leggermente modificati li ho visti usare anche dagli elf... - l'ibrido si voltò, e una terza voce interruppe zio Rodd - Ah, lupus in favolae... > borbottò infine tra sé e sé.
    Le parole dello zio ci misero qualche secondo per diventare chiare. Jill, non si accorse subito della figura longilinea alle spalle di quel lupo. Un elfo. Cosa era venuta a fare laggiù? Viaggiava in compagnia di quel lupo, o erano due fili separati con cui il destino voleva giocare ad annodare insieme, come lo scherzo che stava facendo con loro? Nah, ne dubitava. La situazione era davvero troppo assurda, ancora sperava di poter dubitare qualcosa?
    Forse, era lei ad essersi ubriacata senza neanche accorgersene? In realtà non si era mossa da una delle pegtiori bettole di Kerus? Era tutto un sogno? Ma in che razza di trip mentale si era cacciata?
    No, la ferita la schiena era reale, non poteva essersi immaginata pure quella. Ma allora, come diavolo sarebbero potuti uscirne lei e zio Rodd se andarsene semplicemente non era contemplato? E con questa nuova presenza, le cose come sarebbero cambiate? Di nuovo in peggio, con il rettile e la sua spada nuovamente sguainata? No. Con un saluto. E gentili parole. Jill rimase più sconvolta di questo che del resto. Allora il rettile non era solo capace di guerra, ma sapeva anche che i foderi erano fatti apposta per tenere le spade al fianco. Ma non per loro. Solo per lupi ed elfi. Loro erano i suoi amici. Eppure continuava a perdere tempo con gli umani. Che disprezzava. E tanto, dal suo comportamento. Lanciò un'occhiata stupita allo zio - magari non aveva semplicemente compreso la situazione - , ma notò anche in lui piccoli segni di irritazione nei muscoli guizzanti delle guance. Il rettile era riuscito a turbare anche zio Rodd? Senza nemmeno impegnarsi? Se non lo avesse odiato tanto, in quel momento lo avrebbe quasi ammirato.
    Quasi.
    Quel successivo "Quindi?" fu la goccia che fece traboccare il vaso. Non era più sufficiente la morsa dello zio sulla sua spalla per tenerla a bada. Non importava che si fosse perfino ristretta, o che non riusciva più a sentire le dita della mano sinistra da quanto forte stava stringendo il legno delle canne da pesca, o che si fosse promessa di lasciare la diplomazia allo zio: era arrabbiata, come mai lo era stata. Rabbia. Ira. Furia. Furore. Lei con le parole non ci sapeva fare, ma quel sentimento era così impresso nella sua mente, che mille termini le saltavano davanti agli occhi per descriverlo, senza però essergli sufficienti. Ma non erano le parole che le importano. Erano una cosa che aveva sempre rigettato, e sicuramente non si sarebbe ricreduta proprio in quel momento. Erano le azioni che parlavano per lei, sempre, e in quel momento aveva bisogno di comunicare qualcosa. Di molto forte.
    Si divincolò senza difficoltà dalla presa dello zio, e con un unico, fluido movimento, lanciò contro l'ibrido le due canne da pesca.
    < Smettila di offenderci, rettile! E lasciaci in pace! > gli gridò contro, giusto per ribadire il concetto.
    Capì subito il suo errore. Ma cosa poteva farci? Era una persona orgogliosa, purtroppo, e di questo Jill se ne era sempre rammaricata. Quel giorno non si sarebbe limitata al semplice rammarico, pensò, sarebbe passata ad un livello successivo. Non si sarebbe comunque permessa di farsi calpestare da quello stupido lucertolone!
    Per lo meno, non dal punto di vista morale.
    < Ah, testa di rapa. > fu l'unico commento dello zio.
    Scusate, volevo tentare un random-esperimento per capire se uno stile frammentario e più conciso mi veniva bene o se risultava troppo incomprensibile e disorganico. Domani sicuramente non mi piacerà più, quindi lo posto adesso, o rischierei di farvi ammuffire xD
     
    Top
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Ah,era proprio vero:l'umana e l'ibrido stavano discutendo su qualcosa.
    "E va bene. Se ciò che dici riguardo le vostre intenzioni è vero, allora non dovete temere nulla. Ero solo curioso di sapere cosa sono quegli strani affari che porta la tua amica e dato che ho un carattere diffidente verso gli umani volevo capire cosa voleva combinare." disse quest'ultimo all'uomo che accompagnava l'umana.
    L'elfa fece una faccia abbastanza stranita.
    Uhm,gli strani affari quali sono....ah si...le canne da pesca!Si usano pure noi e li usavo anche con i miei amici quando ero ancora una giovane elfa all'Isola,altrimenti pescavamo con lance o arco e frecce.
    Poi pensieri di Lyndis furono interrotti proprio dalla voce proprio del rettile blu:
    "Buona giornata a te! E non devi affatto scusarti, gentile elfa. I lupi e gli elfi sono miei amici!" e seguì l'irriconoscibile saluto elfico con una occhiata amichevole al lupo.L'elfa ricambiò il saluto ripetendolo mentre Lorkan ululò per due secondi e poi,si mise a sedere sulle zampe posteriori.Ne aveva visti di draghi-ibridi,nella sua isola ne era pieno quanto i draghi,quindi per Lyndis erano più che amici.
    L'ibrido ritornò alla questione dell'umana e l'elfa rimase lì a capire perchè stava succedendo tutto quel caos,nelle tranquille foreste dell'Ossidiana d'Argento.E chi era lei per impicciarsi in questo affare?Non era colpa sua...d'altronde Lorkan era corso come un forzennato lungo il corso del fiume,fiutando delle presenze ed era compito di Lyndis tenere alla larga i pericoli.
    Però l'umana adesso era veramente irritata con l'ibrido,tanto da divincolarsi dalla presa dell'uomo e lanciargli le canne da pesca...
    La situazione forse è questa:l'ibrido non si fida degli umani e non sa cosa sono le canne da pesca,ritenendoli oggetti pericolosi. pensò con una mano sotto il mento.
    Nessuno dei due aveva ragione e nessuno aveva torto:era solo una situazione che doveva delle spiegazioni.
    Lyndis si spostò dal punto in cui era arrivata,con Lorkan che la seguiva a ruota.
    Mi permettete una cosa,con cortesia... disse ai tre,mentre camminava.Si avvicinò all'ibrido e raccolse una canna gettata prima dall'umana contro di egli,tenendola con una mano per verticale.
    E' una canna da pesca!Voi draghi e ibridi avete ben armi naturali migliori con cui prendere i pesci,ma noi elfi,umani e altri umanoidi la usiamo per pescare. spiegò con gentilezza al rettile blu.Lyndis affrrò l'arnese dall'impugnatura in fondo,la alzò e fece compiere un mezzo giro in aria per poi lanciare l'amo e il galleggiante nelle acque del fiume.
    Visto?Non è niente di pericoloso,solo uno strumento per prendere i pesci. disse infine con un sorriso,lasciando che l'ibrido prendesse la canna in mano per provare.Lorkan per tutto il tempo era andato ad annusare prima il rettile,poi i due umani ed infine,costatando che non erano niente di allarmante,ritornò al fianco di Lyndis.
    Mi chiamo Lyndis ed appartengo al clan degli elfi oscuri Shadowtree.Veniamo da una terra lontana e ci siamo stabiliti qui nell'Ossidiana da molti anni. disse presentandosi.Lui è Lorkan,un lupo che ho conosciuto qui nei primi anni di permanenza. e indicò il canide.
    Poi l'elfa voltò lo sguardo verso i due umani,in particolare con la femmina.
    Fai attenzione con le canne,non sono oggetti da tiro!Posso capire la rabbia e la collera,adesso è tutto finito. disse con estrema tranquillità.
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Incubo infernale

    Group
    Kengardiano
    Posts
    11,582
    STIMA
    +301
    Location
    La terra dei temporali - Friùl

    Status
    Offline
    Se non fosse stato per i nuovi arrivati forse l'umano gli avrebbe detto cosa servivano quegli oggetti. Oggetti che poi gli vennero lanciati contro dalla femmina urlando di tutto e di più all'ibrido, come se l'avesse offesa a male parole o se l'avesse nuovamente stoccata con la spada.
    Zell fece un salto spaventato all'indietro quando vide gli oggetti arrivargli addosso ma non fece in tempo a scansarsi per evitarli. Il primo lo colpì proprio in pieno petto che rimbalzò contro le sue dure scaglie tornando quasi al mittente, il secondo invece lo prese di striscio, ma per tutta la sua lunghezza con tanto di filo, sulla gamba sinistra.
    Che sprovveduto che era stato! Aveva abbassato la guardia e la tizia lo aveva attaccato! Se fossero stati sul serio degli oggetti pericolosi, Zell sarebbe stato colpito per ben due volte con ben gravi conseguenze. Ma per sua fortuna (magari quei bastoni magici non funzionavano?) non sentì niente, a parte il leggero colpo del legno sulle scaglie ma rimase comunque in parte spaventato.
    "Cervello di gallina!" riuscì a dire all'indirizzo dell'umana femmina in seguito al "testa di rapa" da parte dell'umano maschio, umana che a questo punto venne ritenuta dall'ibrido fuori di testa.
    Zell stava per rimettere mano all'elsa per tirare fuori la spada e dirgliele di santa ragione all'umana ma venne fermato dall'intervento dell'elfa che raccolse da terra uno dei due bastoni scagliati dalla tizia impazzita.
    Canna da pesca.
    Ecco cos'era. Una canna da pesca. Quindi ora Zell doveva ribattezzare l'umana come "signorina delle canne" . E l'altro? Come doveva chiamarlo? "Tizio del carretto"? Sì, erano i nome adatti per loro.
    Zell osservò con grande curiosità e interesse l'elfa maneggiare la canna da pesca con grande abilità, come se lo facesse da molto tempo. Fece ruotare in aria il filo e poi fece calare l'estremità nell'acqua. Quindi quegli affari servivano per pescare? Gli umani erano così impediti da non saper pescare a mani nude? E per quanto riguarda gli elfi....beh, non aveva mai visto un elfo della sua terra pescare in quanto erano tutti vegetariani.
    L'ibrido drago-elfo prese molto delicatamente la canna in mano guardando con fare curioso sia il filo e sia l'elfa.
    "Canna da pesca....grazie! Ti sei spiegata benissimo!" le sorrise all'elfa rizzando le sue orecchie a punta verso l'alto, segno che l'ibrido si era calmato e che ora si trovava più a suo agio. Un leggero solletico alle caviglie lo indusse a guardare in basso e vide che era il lupo nero che lo stava annusando. Zell lo lasciò fare, in fondo lo stava studiando per conoscerlo, come erano soliti fare i lupi.
    L'elfa si presentò con il nome di Lyndis, dicendo che faceva parte degli elfi oscuri, che non era del posto ma che si era stabilita sull'Ossidiana d'Argento dove aveva conosciuto il lupo nero, di nome Lokran.
    "Molto lieto di fare la vostra conoscenza, Lyndis e Lokran! Io mi chiamo Zell e sono un ibrido del Fulmine, metà drago e metà elfo! E pure io vengo da una terra lontana!" si presentò Zell facendo un leggero inchino elfico, mentre nella mano aveva ancora la canna da pesca.
    L'elfa fece capire, con molta calma, che non si devono tirare le canne da pesca, così Zell restituì la canna alla legittima proprietaria consegnandola senza lanciarla. Anche perchè lanciare oggetti contro di loro, li faceva infuriare. Si ricordava ancora la reazione di Egenna quando la centrò in pieno muso con la padella.
    "Questa è tua, signorina delle canne." le rispose, senza tanti giri di parole.

    Ok, immagino le risate di tutti voi a questa "signorina delle canne" XDXDXD detta poi quasi innocentemente da un ibrido XDXD
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    Lanciare canne da pesca non era uno dei modi in cui di solito Jill concepiva la vendetta. Era vero che era la prima volta che si ritrovava a trattare con esseri squamosi e irritanti, e che non aveva molto a disposizione lì in piedi, ma lanciare canne da pesca? Andiamo.. lei? Che ancora faticava a non definirsi una pescatrice? O pescatore? O in qualunque altro modo si può definire una donna che pesca? Nonostante tutto, dubbi compresi, l'essere recepì il messaggio e si irritò. Un po'. Rispose perfino con un terribile insulto capace di far impallidire qualsiasi scaricatore di porto... l'unica cosa che la spinse a non ridergli in faccia, fu il suo accenno ad imbracciare di nuovo la spada. Ma in fondo, cosa doveva aspettarsi se il solo ignorarlo prima l'aveva spinto a pungolarla? Si aspettava, anzi, che la estraesse! Era preparata, e non le importava di cosa le sarebbe successo. Le dispiaceva forse per zio Rodd, anche se sperava che come era riuscito una volta a farlo ragionare, una seconda non doveva essere qualcosa di così alieno..
    Il rettile, però, non estrasse nemmeno quella dannatissima cosa. Ci pensò l'elfa a impedirlo mettendosi in mezzo: recuperò una delle canne finite a terra, e si lanciò in una spiegazione che perfino sua sorella cieca poteva dare m... ah, ma che stava facendo? Non aveva intenzione di... la lenza! In acqua. Non l'aveva davvero... nell'acqua di quel torrentello..
    Ah! Ma cosa diamine le saltava in testa! Quella canna era stata costruita per pescare nel mare o massimo massimo in un lago, non in quei bassissimi torrenti dove persino zio Rodd era riuscito a camminarci e accucciarsi per cercare erbette! Aveva montato il galleggiante troppo in alto perché l'amo non raschiasse contro il fondo, e non ne aveva altri di riserva!
    Jill accennò un passo in avanti per cercare di recuperare la canna prima che potesse essere nuovamente utilizzata così malamente, ma il lupo si avvicinò al rettile per primo, impedendole di proseguire. Fortunatamente il rettile non accennò a lanciare nuovamente la lenza verso il torrente, anche se un po' la turbava il fatto che fossero le sue enormi mani blu a maneggiarla. Il lupo passò poi a loro: lo zio non batté ciglio al contatto, come se avere cosi grossi e pelosi tra i piedi fosse cosa di tutti i giorni; lei invece si irrigidì un poco, anche se parte del fastidio derivava dal fatto che fosse ancora l'ibrido a reggere la sua canna.
    L'elfa si presentò, per poi voltarsi verso lei e lo zio. Jill non ricambiò subito il suo sguardo. Prima recuperò con un gesto un po' brusco la canna da pesca dalle zampe del rettile, e solo dopo aver valutato le condizioni dell'amo, alzò finalmente gli occhi. Cosa si supponeva che facesse? L'elfa si aspettava che lei si presentasse? Dopo aver torturato così la sua povera canna da pesca? No, non pretendeva il suo nome, voleva solo lamentarsi dell'uso che lei aveva fatto delle sue canne da pesca. Le veniva quasi da piangere per la frustrazione - cosa che avrebbe accuratamente evitato di fare -, sensazione che venne acuita poi dallo zio che portò una mano verso la bocca per nascondere un sorriso. Anche lui si rendeva conto dell'assurda situazione in cui si erano ficcati? Un'elfa a caso che dava consigli a lei riguardo la pesca? Andiamo, questi Shadowtree, dal cognome, potevano sembrare di tutto meno che pescatori! Incrociò le mani sul petto - beh, più o meno, ci rinunciò una volta che si ricordò di avere di nuovo le mani occupate -.
    < Sai Lyndis, ho costruite io queste canne da pesca, e so dove possono essere.. gettate le lenze. Ma hai ragione su un dettaglio: non si possono lanciare. Per lo meno qui. >
    Non voleva rinfacciarle il suo uso sconsiderato nel torrente. Era una persona diplomatica, lei. Glielo avrebbe solo lasciato intendere.
    Si limitò a recuperare anche la seconda canna da pesca.

    Sorry Hawke, ma gestire un personaggio polemico e irritato risulta difficile senza che se la prenda con qualcuno XD
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    L'ibridò ringraziò l'elfa per la spiegazione e disse di chiamarsi Zell,metà drago e metà elfo.Infine,egli restituì le canne all'umana,chiamandola "signorina delle canne" e Lyndis non potè trattenere una piccola risata,solo a sentire il nome che Zell aveva detto.
    Ritornando all'umana,ella non sembrava essersi calmata anzi,sembrava piuttosto irritata quando l'elfa aveva le canne in mano.Che diamine...aveva fatto solo vedere all'ibrido di cosa si trattava!Non che le usava moltissimo quegli attrezzi,preferiva pescare con arco e frecce.Però almeno capiva il funzionamento.
    Certo,che di umani così non ne ho mai trovati.E pensare che a Kengard ne è pieno,ahimè pensò roteando gli occhi.D'altro canto era costretta a vivere in questa isola e per questo lei e i suoi genitori avevano scelto l'Ossidiana come casa,per evitare soprattutto il contatto di umani e simili.
    Lorkan era rimasto nei pressi dell'ibrido,però aveva i suoi occhi gialli puntati su i due umani.
    < Sai Lyndis, ho costruite io queste canne da pesca, e so dove possono essere.. gettate le lenze. Ma hai ragione su un dettaglio: non si possono lanciare. Per lo meno qui. >
    L'elfa non potè che appoggiare la mano sopra una delle sue daghe cinte alla vita,una smorfia impaziente dipinta sul suo volto squadrato.
    Non stavo spiegando a te come usarle,dato che siete due pescatori,ma ero rivolta verso l'ibrido.Anche se creature come lui e me siamo capaci di pescare in altri modi,mi sembrava giusto dirgli cosa erano,invece di continuare a litigare. rispose con estrema serietà.
    E non mi sembra nemmeno di avertele rovinate da come ho potuto intendere dalla frase che hai detto,se poi non volevi che ti si sciupassero,non avresti dovuto tirarle contro Zell.
    Dopodichè Lyndis si avvicinò alla sponda del torrente e sfilò l'arco dalla schiena ed estrasse una freccia.La incoccò nella corda e la tese lentamente,puntando contro una trota che stava passando nelle acque;quando l'elfa fu certa di aver preso la mira,lasciò d'un colpo la corda tra le dita e la freccia che trapassò il fluido in un lampo,andò a conficcarsi nel ventre del pesce.Con la mano libera,andò a recuperare la freccia con la trota attaccata,la sfilò dall'arma e poi dette la preda pescata a Lorkan.
    Tieni,mangia!Questa mattina non abbiamo messo niente sotto ai denti,almeno questo ti sazierà per un pò! disse rivolta al lupo.
    E come vedi,cara umana,meglio pescare con arco e frecce e poi scoccò una occhiata comprensiva a Zell.

    Ahahahaha capisco XD Beh,mi piace attaccare briga nelle role XD
     
    Top
    .
58 replies since 12/5/2015, 14:18   822 views
  Share  
.