-
.Non capiva perchè Nicolai quando si trasformava, i suoi vestiti si strapparavano da come aveva detto, quando Kenshin aveva imparato proprio a tramutare i suoi, ma anche l'armatura nelle sue scaglie. Però prima di fare questo progresso, aveva strappato molti, molti indumenti. Per la gioia del suo maestro, insomma.
Il dragone osservò Kesya che si era unita al soffio di Felthsar, seguito da un "EHI" sonoro di Nicolai: questo bastò a far sobbalzare il drago orientale all'indietro. Non si aspettava che urlasse in quel modo!
La sua attenzione poi, fu catturata di nuovo dal fabbro, il quale gli aveva chiesto se aveva come l'elemento il Fulmine e che aveva qualcosa da proporre anche per lui.
"Esatto, sono un dragone del Fulmine." disse, annuendo con la lunga testa sormontata dal folto crine marrone.
"Dimmi cosa devo fare, ma state tutti attenti: non voglio che qualcuno rimanga folgorato!" esclamò, mettendosi in piedi su tutte e quattro le zampe.
. -
.
Le orecchie dei due lupi fremettero in risposta all'"EHI" del licantropo ma i due fratelli non si scomposero.
"Ma perchè deve strillare così d'improvviso?" pensò Kesya. Anche se era un Licantropo, Nicolai aveva la voce acuta e strillante tipica degli umani. Il Maleyes maschio, invece, abiutato ad escludere il resto dell'ambiente durante la concetrazione, fece finta di non averlo sentito anche se Nicolai lo aveva di sicuro messo alla prova.
Kesya lo origliò confabulare con il Drago orientale che a quanto pare era del Fulmine. Un elemento della Natura che aveva affascinato i due Maleyes fin da quando erano cuccioli che da sempre si mettevano a guardare i forti temporali che nella stagione estiva si scatenavano sull'Ossidiana d'Argento.
Infine, il fabbro-licantropo disse ai due lupi di lasciare la fiala e Felthsar, uscendo lentamente dalla meditazione, lasciò la fiala dove si trovava, poi si alzò e, dopo aver scambiato una leccata d'affetto con la sorella, guardò gli altri due.
Kenshin avvertì tutti di stare attenti dal pericolo di folgorazione.
"Cosa vuoi combinare?" chiese il Maleyes maschio al licantropo dopo che si era messo in guardia dagli eventuali fulmini che potevano partire dal Drago orientale.SPOILER (clicca per visualizzare)E Nicolai ha fatto il possibile per sconcentrare Felthsar dalla meditazione xD. -
.
Non aveva conosciuto molti draghi orientali nella sua vita, ma doveva ammettere che erano molto più curiosi di quanto si aspettava,insieme agli altri due animali ovviamente. -Uhm... Per essere un drago drago la tua curiosità non mi sorprende, ma cerca di apparire più diffidente in forma umana. Gli umani sono molto sospettosi.- disse principalmente rivolto al drago. Ma successivamente si rivolse a tutti alzando un po' la voce, -E lo sono perché deboli e fragili.- si girò completamente verso i lupi guardando specialmente Keysa, riportando la voce ad un tono normale ma più autoritario. -Voi Lupi non siete fragili, ma vi consiglio di fare più attenzione a ciò che dico.- stava fondendo due discorsi completamente diversi temendo di mandare nel pallone anche il cervello del drago, ma arrivò subito al punto. -Queste erano creazioni erano innocue, ma è già successo che a un mio aiutante perdesse la vita per non aver ascoltato le mie istruzioni. Quindi, Keysa... NON farlo mai più. La sua voce era molto severa, ma passo subito ad uno stato più amichevole rivolgendosi questa volta al fratello, -Hai fatto un ottimo lavoro con la fiala, la tua concentrazione era impeccabile, è un peccato che a causa di "qualcuno" sia stato tutto inutile. Dalla fiala otterrete poco meno della quantità di ghiaccio che ci avete messo dentro. Scusami solo un secondo.-L'ultima frase era rivolta al drago orientale alle sue spalle a cui fece solo un cenno prima di allontanarsi e chinarsi per prendere la fiala. La alzò al cielo mostrandola a tutti nella sua integrità, poi la strinse in un pugno. Con l'altra mano intanto si abbassò gli occhialoni ottenendo una apparenza più professionale. Applicò una lieve pressione sufficiente a romperla e subito apri la mano. Un disco di neve e cristalli di ghiaccio esplose dalle sue mani, creando come una nuvola di qualche metro di diametro e qualche centimetro di spessore. Resto magicamente sospesa per qualche istante, poi piombo a terra ricoprendo il licantropo e una parte di terreno. -Quasi ci speravo che si fosse salvato almeno un ricordo... Pazienza! Ciò che stava pensando il lupetto rimarrà segreto.- raccolse i pezzetti di vetro modellandoli in una biglia e ripose sia una che l'altra nella borsa. Si diede una bella sguarattata togliendosi la neve di dosso prima di infradiciarsi o congelarsi. Prese la borsa e si avvicinò nuovamente al drago, mentre frugava ferocemente. -Questa volta voi due tenetevi ben a distanza! Su, non voglio avere sulla coscienza due bei esemplari come voi. E neanche tu spero.- disse con l'ultima frase rivolta, come faceva sempre più spesso, al drago. Estrasse dalla borsa una pepita d'oro grande quando una noce e un romboide di ametista. Stese le mani davanti al drago tenendo entrambi i materiali sotto la sua vista. -Hai mai scolpito una statua in vita tua? Beh, è molto simile il procedimento: concentrati su un immagine ferma che vuoi che appaia, tipo un ritratto; prendi bene la mira. Spero che avere un solo occhio non ti renda troppo difficile la cosa. E in fine scolpirla con il fulmine scaturito dalle tue fauci. Capito tutto?- ah, forse si era dimenticato una cosa. -Per l'esattezza dovresti colpire questo...- e con una buona dose di energia, il metallo dorato si sciolse inglobando l'ametista e facendola fluttuare, mise le mani attaccate per i pollici a contrapporsi fra il dischetto dorato semiliquido e Nicolai. -Cerca di non sbagliare la mira. Basta un solo grosso fulmine per caricare la moneta, ma è anche sufficiente ad uccidermi, credo.- teste i muscoli e pianto per bene i piedi a terra pronto a ricevere il contraccolpo. -Ehm, se ti avanzano due zampe... Ti spiacerebbe tapparmi le orecchie?- disse scherzosamente, anche se in effetti il boato della scarica lo avrebbe steso. . -
.
Kenshin osservò la scena un pò divertito: Nicolai forse pretendeva la perfezione del lavoro da quei due Malyes e vederlo che sbraitava contro i due, fece ridere il dragone, costretto a mettersi una zampa davanti al suo muso affusolato per non far notare la cosa.
Il fabbro poi, si allontanò di un pò con la sua borsa e la fiala che aveva tra le zampe prima Felthsar, il drago non capì cosa stava facendo quel "licantropo".
"Aveva detto che doveva fare qualcosa con me... continuo a rimanere più spaesato del solito." pensò, mentre chinava la testa di lato.
Poco dopo, eccolo che arriva. Sempre dalla sua sacca, estrae quella che sembra una pepita d'oro e un'ametista a forma di rombo e dice a Kenshin se aveva mai scolpito una statua, spiegandogli pure cosa doveva fare. Ovviamente il tutto fatto con i suoi fulmini.
"Uhm... Non ho un gran talento per l'arte, comunque se basta immaginare, penso che sia facile."
Nicolai poi, fonde l'oro con la pietra viola, formando una specie di moneta e con l'eneria, la fece fluttuare a mezz'aria.
Il drago si allontanò di qualche passo, e chiuse l'occhio per pensare a qualcosa che potesse dare forma a quell'ammasso di metalli.
Così la sua mente incominciò a scivolare come un'armoniosa melodia nella sua terra d'origine, scarrellando da cima a fondo quello che erano paesaggi, risaie, strutture e addirittura volti e musi dei suoi colleghi guerrieri, fino a quello del suo Imperatore.
Tra tutti questi input, Kenshin sceglie l'immagine della pagoda che spiccava tra i tetti del suo paese natale, e che quando era piccolo, la vedeva sempre dalla finestra di sua camera dell'orfanotrofio locale.
Dopo che si era deciso, aprì l'occhio e incarcò il collo indietro.
"Sono pronto. Fidati, il mio colpo sarà preciso, ma sentirai un pò di contraccolpo." disse.
Prendere la mira soltanto con un occhio non gli era facilissimo, ma nemmeno difficile: faceva uso soprattutto del suo "sesto senso" e della forza di volontà. Avrebbe dato un colpo secco e deciso, giusto con un pò di potenza, senza esagerare come faceva di solito.
Dopodichè Kenshin aprì le fauci e da esse, uscì un globo color acquamarina che emanava bagliore e scariche elettriche ben visibili, poi allungando il collo in avanti come una vipera in attacco, lanciò la sfera elettrica a velocità della luce, contro il medaglione, prendendolo in pieno centro.
"Spero che sia riuscito l'esperimento...". -
.
I due Maleyes gemelli rimasero fianco a fianco, con le code che di tanto in tanto si sfioravano mentre guardavano cosa combinava quel licantropo. Di tanto in tanto si guardavano con fare interrogativo, per poi tornare a guardare Nicolai e cosa voleva combinare.
"Almeno sul fatto degli umani ha ragione ma non so perchè continua a sbraitare in quel modo proprio come fanno loro." Kesya sussurrò all'orecchio del fratello che rispose con un dondolìo della testa che significava curiosità ma anche "non ho capito ancora le sue intenzioni e i suoi obiettivi".
"Almeno la mia concentrazione non è andata sprecata" fu la frase di Felthsar rivolta al licantropo.
Kenshin sembrava molto divertito da quella cosa tanto che si mise una zampa davanti al suo muso per non far notare a Nicolai che stava ridendo.
Felthsar e Kesya guardarono Nicolai rompere la fiala, guardando poi con il muso la nuvola che si produsse, alzandosi al di sopra del licantropo ma a differenza del drago orientale, Kesya e Felthsar non riusciron a sopprimere le risate quando la nuvola ripiombò a terra avvolgendo Nicolai anche se continuavano a chiedersi cosa fosse il vero obiettivo di quell'esperimento.
Il licantropo poi raccolse i frammenti della fiala modellandoli a biglia per poi continuare ad armeggiare con quella sua borsa, sotto gli occhi curiosi e le risate provenienti dagli altri tre.
"Ma alla fine è simpatico, si comporta come un cucciolo." sussurrò Felthsar alla sorella che annuì, dopo essersi spostati più indietro, seguendo stavolta il suo consiglio. La loro vista acuta compensava benissimo la distanza e riuscirono comunque a vedere tutto quello che stava combinando.
Fu il turno di abbordare Kenshin, portandogli sotto il suo muso una pepita d'oro e un'ametista.
Chiese al drago di colpire con i fulmini quella che era la pepita d'oro, ormai del tutto fusa, fluttuante e inglobante l'ametista.
Dopo che il drago orientale gli rassicurò che aveva una buona mira nonostante l'occhio mancante, aprì le fauci e fece uscire un globo color acquamarina molto simile ad un fulmine globulare. Infine, Kenshin spedì la sfera elettrica contro il bersaglio, centrandolo alla perfezione. E ora cosa sarebbe successo?. -
.
Nicolai si era preparato a ricevere la saetta come meglio poteva, puntando i piedi sul terreno cercando di fare in modo che il rinculo non glieli ferisse.
Quando però si accorse effettivamente di non aver specificato abbastanza cosa intendeva per fulmine si ritrovo un istante in dubbio su ciò che doveva fare. Infine decise di rimanere dove si trovava subendo in pieno il colpo che dopo aver preso in pieno il medaglione, la parte più interna, la più densa di energia circondò il dischetto prosciugandosi in esso in pochi secondi. La parte più esterna, che avvolgeva come un'aura la sfera interna, prosegui il suo corso andando a impattare con le mani del fabbro e risalendo le nervature delle braccia.
Nicolai sentì solamente un bruciore ai polsi e un formicolio in tutto il corpo, a partire dagli arti superiori fino agli arti inferiori.
Lui non poteva vederli, ma era sicuro che sia i suoi capelli che le pellicce dei due Maleyes stessero svolazzando a causa dell'influenza elettrostatica.
Rimase immobile qualche secondo, più per i nervi storditi che per propio volere, per poi riprendere una posizione eretta di riposo. Si gratto un attimo la nuca guardando la moneta e intravedendo la piccola scia che avevano tracciato i suoi piedi sul terreno. -La prossima volta che dico fulmine...- disse stringendo la moneta moneta nella mano, -...Non aggiungere la parola globulare.- non voleva dilungarsi molto, gli bastava far capire che avrebbe preferito un fulmine a serpentina. -Speriamo che almeno non sia andato tutto sprecato come è successo prima.- con una certa curiosità aprì il palmo della mano, prendendo la moneta con l'altra mano e facendola ruotare per controllarne entrambi i lati. Da una parte era solo un dischetto liscio con in mezzo incastonata la pietra che ora sembrava brillare di luce propia. Dall'altra invece c'era come in rilievo un immagine di un edificio.
Il fabbro prese dalla borsa un secondo dischetto di colore simile al legno e lo appoggiò sul lato della pietra coprendola. Poi lo porse al drago, -Dimmi l'immagine che hai pensato è questa no?- disse indicando la superficie con l'edificio. -Ora prova a lanciarla in alto e osserva cosa succede.- non vedeva l'ora di vedere una delle sue creazioni funzionare.SPOILER (clicca per visualizzare)Hawke se vuoi scrivere nel tuo post cosa accade me lo dici che te lo mando via mp. -
.
Kenshin osservò il suo fulmine globulare che era andato a impattare contro il centro del medaglione, che lo circondò di energia per poi prosciugarsi in esso dopo pochi secondi; alcuni sprizzi del fulmine percosero appena le braccia di Nicolai e il dragone si immaginò che doveva aver avvertito un pò di bruciore, ma di rilevanza passeggera. Inoltre Kenshin si accorse che il fabbro all'impatto del fulmine, aveva fatto attrito contro il terreno e infatti, si poteva notare una scia visibile che si tracciava nel terreno mineraloso e che inoltre, i suoi capelli con l'elettricità statica, si erano scompigliati e alcuni di loro stavano dritti come stecchi.
In seguito, Nicolai parlò e il drago non potè fare a meno di ridere.
"Pensavi che spruzzassi saette nude e crude dalle mie fauci? Nahh, troppo classico." disse con tono sarcastico. I fulmini concentrati globulari erano molto più potenti e in questo modo ne sapeva tenere il controllo.
Il fabbro poi, si rigirò la moneta tra la mano e dopo aver prelevato un altro dischetto di legno dalla borsa per appoggiarlo sotto all'oggetto, lo porse a Kenshin.
Quest'ultimo lo prese con le estremità degli artigli, dato che la zampa era grossa e Nicolai gli disse se era quella l'immagine che aveva pensato.
Il drago rimase di sasso per un attimo. Quella pagoda che aveva penstao poco prima, adesso era lì impressa tale e quale su quella moneta.
"Si... è proprio questa! Non ci posso credere, ma è fantastico!" esclamò allegro, guardando contemporanteamente Nicolai e gli altri due Maleyes. Passò un artiglio sopra le linee tracciate con estrema delicatezza, seguendone la forma dell'immagine, mentre la mente lo riportava a numerosi ricordi.
"Ok, adesso mi hai detto che lo devo lanciare in alto? Va bene, cerco di lanciarlo più lontano possibile."
E detto questo, Kenshin con tutta la forza che aveva, lanciò in alto la moneta, facendo forza sui muscoli della spalla, mentre con l'occhio seguiva il suo percorso.
-Appena la moneta avrà raggiunto e superato la quota di trenta metri, essa libererà delle scintille che velocissime, andranno a comporre la figura della pagoda entro un'area circolare di vaste dimensioni. Poi quando tutta l'immagine sarà composta (in un arco di due secondi), verrà attraversata da alcuni fulmini che la renderanno più visibile e luminosa per qualche istante, poi finirà tutto e la moneta ricadrà a terra, scottante. Una volta terminato il tutto, l'immagine nella moneta non ci sarà più. **
Il drago guardò tutto con sguardo di meraviglia e ammirazione, era uno spettacolo emozionante. Vedere una cosa che rappresentava la sua infanzia, nel cielo e luminoso, lo stava facendo commuovere, così costretto da passarsi un dito sotto l'occhio sano, che aveva appena versato una lacrima.SPOILER (clicca per visualizzare)** Quel pezzo descrittivo è stato fatto sotto dettatura da Gatto XD. -
.
Il pelo bianco di entrambi i Maleyes si rizzò a causa dell'elettricità statica presente nell'aria, come quando si avvertiva l'arrivo di un forte temporale, ma i due lupi gemelli erano comunque ad una distanza di sicurezza da non venire storditi dai fulmini scagliati da Kenshin. Nicolai però era un pignolo, visto che si lamentò anche con il dragone orientale che soffiò un fulmine globulare invece delle classiche saette serpeggianti e lunghe.
"Hai ragione, è un cucciolo che si lamenta di tutto. Come tutti i maschi, poi!" sussurrò Kesya al fratello.
"Ehi, io non sono così pignolo. Sarò un pò più cucciolo di te, sorellina, ma non mi lamento se un fulmine è a palla o dritto!" rispose il Maleyes maschio dandole un buffetto sul muso e una leccata affettuosa.
I due lupi poi rimasero a guardare quello che succedeva; il drago di elettricità lanciò altissima la moneta del fabbro, moneta che veniva osservata da tutti i presenti. Quando fu nel punto più alto, sprizzò altre scintille che composero una figura sconosciuta ai due Maleyes, una sorta di strano edificio stretto e alto, fatto a vari livelli, dalla forma bizzarra. Mentre osservavano affascinati quel fenomeno opera di Nicolai si chiesero cosa potesse essere quella costruzione, che in qualche modo aveva a che fare con Kenshin.
Dopo la breve manifestazione di quel fenomeno, la moneta ricadde a terra e tutto tornò normale, compreso il pelo dei Maleyes che tornò nella sua posizione originaria senza svolazzare o essere ritto come le spine di un riccio. Lo sguardo acuto di Felthsar catturò la reazione del drago, la sua lacrima e il passarsi del dito sotto l'occhio sano, stava piangendo anche se cercava di non farlo notare.
Sicuri ormai di non essere più folgorati, i due Maleyes lupi tornarono ad avvicinarsi a Nicolai e a Kenshin.
"Complimenti Nicolai, ci sai fare con certi giochetti!" Kesya si rivolse al Licantropo fabbro.
"Quella cosa era la tua tana, Kenshin? Non ho mai visto una roba simile!" fu invece la domanda del Maleyes maschio rivolto al Dragone orientale.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi dispiace Gatto, ho aspettato troppo e mi piacerebbe muovere il mio PG altrove :/
Scusa
Kenshin esce!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)E io seguo Hawke.
Felthsar esce. -
.
E dopo lo sfolgorante esperimento ben riuscito, ognuno per la sua strada. SPOILER (clicca per visualizzare)Si, restauro finale delle role U.U.
Sfidando la Leggenda |
Contacts
Web
