Wild Inside

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  1. Eylien
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    Wild Inside è il titolo del "libro" che sto scrivendo da qualche giorno, per pra ho scritto solo il primo capitolo che posterò qui di seguito.
    Non metto anticipazio/ trama, ma vi dico solo che ci sono i draghi ma per quello dovrete aspettare i prossimi capitoli a iniziare dal secondo xD

    Nella Morsa del Gelo



    Freddo... Faceva molto freddo quella mattina di pieno inverno, la candida neve si posava dolcemente sul terreno del bosco, creando un immensa distesa bianca.
    Gli alberi senza foglie si riempivano di neve e ogni essere di quel luogo fantastico cercava incessantemente del cibo per sopravvivere alla fredda stagione.
    Si poteva udire solo il dolce richiamo degli uccelli e i deboli latrati di qualche cervo, tutto il resto pareva in un sonno eterno.
    Proprio in questo luogo aveva sede la capitale degli Elfi, chiamata dai popoli Eraldas, si trovava nel cuore del bosco, raggiungerla poteva essere assai difficoltoso se non conoscevi quelle lande.
    Vierthel era esperta di quel bosco, ogni singola strada, piccola o grande, non erano un mistero per lei.
    Quella mattina galoppava sul suo destriero bianco per il bosco, gli zoccoli del cavallo lasciavano delle leggeri tracce sulla neve che facevano intuire che qualcuno era passato per di lì.
    Percorreva di fretta un sentiero a nord est del bosco, uno dei più insidiosi, aveva sentito parlare di strane creature, che avevano anche ucciso, aggirarsi nella zona nord, nonostante suo padre le avesse proibito di andarci lei disubbidendo era scappata da casa, amava l'avventura e voleva scoprire cosa stava accadendo.
    Più il tempo passava più la neve scendeva impetuosa, bagnando il viso della giovane, dei brividi di freddo le percorrevano il corpo mentre i suoi occhi cercavano di capire la giusta direzione, in quella situazione era davvero difficile intuire la giusta strada per via della condizione del tempo.
    Fece rallentare il cavallo, i tempi di galoppo si trasformarono presto in un trotto veloce fino a un lento passo per poi fermarsi.
    Scese rapidamente da cavallo con un agile balzo e si mise ad esaminare le strade presenti.
    Innanzi a lei si riuscivano a scorgere tre sentieri, ma la neve era così fitta che non permetteva di vedere se ce n'erano altri.
    La neve aumentava ancora e ormai era difficile anche camminare, Vierthel decise di fermarsi, continuare a il percorso senza sapere nemmeno la giusta direzione sarebbe stato impossibile.
    Cercò con lo sguardo un possibile nascondiglio, nel quale poteva nascondere anche il suo cavallo che stava anche lui congelando dal freddo nonostante la pesante coperta che Vierthel gli aveva messo sul dorso prima di partire.
    Tra un fiocco di neve e l'altro riuscì a scorgere un posto abbastanza riparato, distava un centinaio di metri da lei, quindi si mise in cammino per raggiungerlo.
    La sua andatura era rallentata dalla neve che le arrivava poco sotto il ginocchio, facendola inciampare più volte.
    Ora il rimpianto di aver disubbidito al padre si fece sentire e sfogò la rabbia tirando un calcio alla neve:

    "Maledetta, guarda ora in che guaio sei finita... Se mi vedesse mio padre sarebbe la fine."

    La distanza dal punto di sosta diminuiva man mano che l'ardua camminata della ragazza procedeva ma il livello della neve aumentava senza sosta preoccupando sempre di più la giovane, ormai la situazione si faceva critica.

    Con grande sforzo Vierthel raggiunse il punto che aveva visto: si trattava di una piccola caverna abbastanza riparata dal vento.
    Fortunatamente ivi poteva portare anche il cavallo, che se fosse restato ancora un po' in balia del gelo avrebbe rischiato di perdere la vita.
    Dal soffitto pendevano alcune stalattiti, mentre le pareti erano ricoperte da un leggero strato di ghiaccio.
    Almeno nella caverna non si trovava della neve e potevi tenere il tuo corpo asciutto.
    Vierthel passò due lunghe ore nelle caverna, la neve non cessava la sua caduta anzi continuava ad aumentare e ormai aveva ricoperto l'entrata della caverna, uscire sarebbe stato difficoltoso.
    La ragazza non sapeva cosa fare, pensieri senza speranza aleggiavano nella sua mente... Sospirò profondamente, non riusciva a pensare, il suo corpo stava congelando, si strinse forte al cavallo con la speranza di trovare un po' di tepore nel morbido pelo dell'animale.
    Il freddo ebbe la meglio, Vierthel non resistette ancora molto la sua vista e il suo repiro si fecero meno, dopo poco perse i sensi in quella caverna.. Tutto ormai sembrava perso.
     
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    ma i cavalli hanno il pelo corto!
    em... XD ok basta di fare lo scemo.
    no
    non ci riesco
    *viene zoccolato dal cavallo*
    em dicevo... anch'io sto scrivendo libri, ne ho concluso uno e devo continuare con il secondo, ma non penso pubblicherò quì i capitoli.
    comunque sembra interessante, non scrivi male.
    penso solo ci sia bisogno di un po' di dettagli in più, mi sembra che come prologo sia un po' troppo vago, ma magari è un'idea mia.
    ci sono due tipi di prologhi: quelli senza senso che però incuriosiscono o quelli introduttivi che offrono un prospetto iniziale da cui iniziare e questo penso faccia parte del secondo, ma manca... qualcosina in più, a mio parere ovviamente.
    però mi piace, ti auguro di completarlo e di pubblicarlo!
     
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  3. Eylien
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    grazie, sono contenta che ti piaccia.
    ho finito anche il secondo "capitolo" dopo lo posto, spero che venga un bel lavoro ma me lo sogno di vederlo pubblicato xD
    Grazie del consiglio, proverò a metterlo in atto nei prossimi capitoli.
     
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2 replies since 19/6/2015, 23:22   50 views
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