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Il drago azzurro che puzza di pesce
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La folle folletta smise di solleticare il malcapitato tipo strano dalle intenzioni poco simpatiche, e annuì al rettilone.
"Bene, di niente! Ricorda che comunque le birre migliori sono sempre quelle con i capelli biondi. Ma perché non chiedi più informazioni a quell'individuo? Se mente tanto ci penso io! Chiedigli dov'è questa base segreta, voglio saperlo anch'io! Capito? Anch'iooooo!"
Così strillando, se ne andò tutta allegra sventolando la piuma dorata di grifone, lo stesso grifone che la stava continuando a fissare da lontano con sguardo truce.
"Dalla parte opposta dell'isola, dovrai dirigerti verso est nei pressi della grande foresta di Ahsnaeris, dopo aver superato chiaramente le montagne dell'Ossidiana d'argento" rispose l'elfo, in riferimento alla domanda sulla città. e osservando il corpo inerte del tizio che Sharrak aveva catturato.
Lui non era solito impicciarsi con le liti tra concittadini, anche se il più delle volte era lui a riportare la quiete anche senza l'aiuto delle guardie, ma quella volta lo precedettero.
"Eccolo... è lui il maledetto che ha minacciato una donna pur di farsi dire dove si trovasse qualcuno, hanno rischiato la vita lei e la sua famiglia! In nome della pace di questa terra ti dichiaro in arresto" disse uno degli uomini appena giunti, avvicinandosi allo yuan-ti e alla sua preda.
Edited by Aesingr - 4/12/2016, 15:16
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Drago rosso di fuoco
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Sharrak ascoltò la folletta e disse "anche se sapesi dove si trovasse la loro base segreta io non potrei distinguere il luogo perché io non conosco la zona" e la osservò mentre andava via. “questa folletta è molto strana” pensò.
L'Yuan-ti ascoltò l'elfo che gli indicava dove doveva andare e disse “grazie mille signor elfo, mi metterò prima possibile in camino, non sarete al sicuro se io rimanessi in questa città. Potreste fare una copia della cartina dell'isola per favore?”.
Sharrak ascolto la guardia che si stava avvicinando e sibilò sbattendo la coda sul terreno “e così hai persino minacciato una ragazza per trovarmi lurido umano” disse all'umano con i capelli rossi, voleva stritolarlo fino alla morte ma dovette reprimere il suo istinto. Lo lasciò andare per far prendere dalle guardie e disse “prendetelo pure non lo voglio vederlo” continuò a sibilare contro l'umano.
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scusa Gix ho corretto per le indicazioni...
Le guardie, senza indugiare, si avvicinarono all'uomo e si assicurarono che fosse inoffensivo.
"è svenuto?" chiese uno dei due uomini che si erano approssimati al grande rettile, osservando come il tizio fosse ancora coscente ma apparentemente inerte.
L'importante comunque era prenderlo e rinchiuderlo da qualche parte, per quanto le prigioni di Knawr non fossero rinomate per la loro efficenza e, anzi, era così raro aver a che fare con quelle situazioni che i corpi di guardia avevano sicuramente perduto la capacità di incutere terrore.
Un criminale però era pur sempre un criminale, e andava assicurato alla giustizia.
"Grazie per averci aiutato a catturarlo"
Non erano soliti offrire ricompense né altro, ma quella creatura non pareva cercare compensi per il proprio opeato.
Nel contempo, Ferglarendir era scomparso all'interno della biblioteca per riapparire meno di un minuto dopo con una piccola pergamena rilegata che consegnò a Sharrak.
"Come da te richiesto... qui troverai l'esatto percorso, ma attenzione perché attraverso le montagne potresti smarrire la tua via: non tutti i luoghi a noi conosciuti sono privi di insidie, ancora meno lo sono quelli di cui ignoriamo l'esatta conformazione. Quindi buona fortuna, e che la luce possa condurti"
Con quelle ultime parole, e con un mezzo sorriso a solcargli il volto, l'elfo tornò sui suoi passi e riprese il suo solito compito di bibliotecario in attesa di clienti da soddisfare e studiosi a cui insegnare.
Le guardie invece si allontanarono con il condannato, che aveva anche smesso di lamentarsi e di tentare di reagire, probabilmente aveva compreso di non aver più alcuna speranza.
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Drago rosso di fuoco
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Sharrak rispose alla domanda della guardia "no l'ho solo paralizzato con il mio veleno e comunque nessun problema."
Osservò l'elfo che era entrato nella biblioteca ed uscito subito dopo con la pergamena, l'yuan-ti prese la pergamena e sorrise "grazie mille signor elfo, forse lei ci ha salvati dalla schiavitù eterna".
Mise la pergamena tra le sue scaglie e la sua cintura e pensò "ottimo ora basta prepararmi in fretta e perbene, subito dopo andiamo a far visita a queste persone", Sharrak strisciò via dalla piazza della biblioteca.
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