Inferno ad Ahsnaeris

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    Void guardò Zell negli occhi, poiché finito con la coda l'ibrido iniziò a pulirgli il torace, stava provando molto piacere in quel momento, si sentiva bene, ma anche a disagio, infatti
    Void provava uno strano rimorso e senso d'inadeguatezza davanti a Zell, non ne comprendeva il motivo ma sapeva di essere sporco, mentre Zell a suo modo era puro.
    Il draghetto si stava prendendo cura di lui e lui non se ne sentiva meritevole, dopotutto per void la forza era l'unica cosa importante, non ci poteva essere spazio per quel amore e affetto che fingeva a Zell.
    La verità era quella: Era un essere corrotto immeritevole di affetto che sapeva solo uccidere e distruggere e non poteva mentire a se stesso, ci poteva provare, ma alla fine era sempre lui contro tutti, inadeguato alla vita civile, fonte d'imbarazzo e sconcerto con una visione di giustizia privata prioritaria, uno psicopatico del peggior tipo in pratica.
    Zell invece era la rappresentazione del innocenza e della purezza, un essere libero come lui, selvaggio come lui, ma purò, casto, lindo nella sua integrità morale e emotiva, magrado abbastanza infantile.
    Zell non aveva la conoscenza di Void, Zell non aveva nemmeno visto un quarto degli orrori e cose sbagliate che Void trasse in se in quella sua malata e distorta visione di una vita che come unico scopo aveva violenza e vendetta verso l'umanità, qualcosa che definire ammirevole sarebbe stato bestemmia.
    Void accarezzò il fianco di Zell, mimando una dolcezza che in realtà non era davvero capace di provare e chiese una sola cosa a Zell, con un tono solenne, privo di tristezza che Void ormai era incapace di provare:
    "Zell... Quando ho iniziato a perdermi nella depravazione di questo corrotto buio in me?
    Ma Zell non avrebbe saputo rispondere, void lo sapeva che non poteva probabilmente saperlo, ma si diede comunque del codardo per scaricare il suo eterno dolore interiore così.
     
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    Quando Zell finì di pettinare con grande cura Void, ripose il pettine dove l'aveva trovato e tornò a guardare il Lemuriano. Gli occhi gialli dell'ibrido e quelli rossi del Lemuriano si incontrarono nuovamente e Zell si lasciò andare un sorriso mentre faceva altre carezze al pelo ormai pulito e profumato di Void. Sembrava che il tempo si fosse congelato e bloccato in quel mentre. Le due creature bipedi, una scagliosa e una pelosa, così diversi ma così vicini, così amici. L'unica cosa che si muoveva era la mano artigliata di Zell che accarezzava il pelo di Void con estrema attenzione ma condensando in quei gesti una profonda amicizia.
    Fu Void a rompere quel magico momento e a far riprendere il normale corso del tempo parlando a Zell.
    L'ibrido smise di accarezzare il Lemiruano, chiedendosi cosa volesse dire l suo amico con quelle parole. Le aveva sentite chiaramente ma non si aspettava quelle parole, e quindi dovette attendere alcuni attimi prima di rispondere, come se avesse sentito male la frase.
    "Void....non so a cosa stai pensando ma non lasciarti prendere dai brutti ricordi...non quando sei con un vero amico"
    Zell dispiegò le ali attorno al Lemuriano, come per proteggerlo, e gli diede una leggera pacca amichevole sulla spalla pelosa.
    "E' stata una giornata lunga e siamo entrambi un po' stanchi. Asciugamoci e andiamo a coricarci. Una buona dormita fa bene ad entrambi" aggiunse Zell sorridendo all'amico.
     
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    Void guardò Zell intensamente aspettando la sua risposta, e quando questa arrivò fù come una freccia che gli perforava il cuore.
    Perché Zell aveva così fiducia in lui?
    Void era un essere smarrito e perduto, che quel ibrido vedesse in lui del bene?
    Che non si fosse davvero perso?
    Zell lo abbracciò, lo avvolgeva con le ali, come per proteggere quel lemuriano, void era stupito, mai nessuno gli aveva mostrato tanto affetto, forse anche lui poteva essere migliore.
    Ripetè quella parola nella sua testa: "...un vero amico.
    Void era una maschera emotiva, nessuno sotto quella maschera, per lui sentimento equivale a dolore e per questo, pur imitando emozioni, non le provava davvero, ma non stavolta, l'affetto e amore per Zell, dunque erano veri e lui semplicemente vedeva il meglio di lui, non era un altro killer, per Zell era davvero un amico.
    Void ricambiava quel abbraccio, Zell lo rendeva davvero una persona migliore.
    Void abbandono lo sconforto sorridendo, poi si rese conto di una cosa imbarazzante:
    Emmmh Zell, non stringermi forte così, sono nudo poi... È imbarazzante! fece il lemurino tutto rosso provando a sottrarsi un pò alla stretta, ma in vero quel contatto non gli dispiaceva tranne che per l'imbarazzo, infatti Zell aveva proprio dei bei muscoli sotto le squame, essere avvolto tra essi in quel abbraccio gli dava un piacevole senso di protezione, ma a qui doveva per ora sottrarsi seguendo quel pò di molarità che aveva ancora.
    "comunque hai ragione: È stata una giornata lunga, andiamo a dormire.
    Il lemuriani poi, tutto pulito e profumato, uscii dal acqua tutto zuppo da lasciare rivoli termali a palate visto che il suo pelo ne aveva trattenuta un bel pò, e void sembrava un fiume peloso che camminava, ci mancava solo che i salmoni iniziassero a risalire quel fiumicello da quanta acqua si era portato fuori void!
    Poi il lemuriano passando le zampe anteriori sul pelo per far scorrere meglio L'acqua via da suo pelo.
    "uffa! ora quanto ci metterò ad asciugare?il brutto di essere tanto pelosi e fuffosi...
    Si lamentò il lemuriano prima di avvolgersi in un accappatoio e la coda in un salviettine che stano appesi a un appendiabiti da parete agganciato a una stalagmite con delle viti.
    Fortunatamente vi erano anche un accappatoio per Zell e anche un salviettone, anche se void era preoccupato dal fatto che non sapeva come Zell avrebbe potuto indossarlo con la cresta dorsale che aveva, al massimo poteva metterlo alla rovescia con la parte aperta verso il dorso o roba così.
    Poi il lemuriani si voltò verso il vero amico Zell di nuovo.
    "vieni?"
     
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    Zell avvampò di viola quando si accorse che nell'abbraccio Void era privo di vestiti, facendoglielo notare. Era così preso da quell'abbraccio di pura amicizia che gli sembrò una cosa del tutto naturale.
    "Ops...scusami Void...." disse un po' imbarazzato scostandosi, seppur controvoglia, dal suo amico peloso. Era la prima volta che Zell abbracciava così intensamente qualcuno, senza nemmeno pensare che la cosa potesse provocare imbarazzo, per quanto naturale fosse.
    I due amici uscirono piano dalla grande vasca termale, lasciandosi dietro dei rivoli d'acqua calda fumante e appena fu all'asciutto, Zell si diede una decisa scrollata a tutto il corpo, sbattendo le ali come se stesse per spiccare il volo. Goccioline d'acqua schizzarono attorno mentre il corpo scaglioso dell'ibrido drago-elfo si asciugava rapidamente, a differenza di quello peloso di Void che ci metteva di più, come lo faceva notare.
    Zell raccolse un pezzo dei funghi bioluminescenti e lo mise nel tascapane vicino alla sua spada, entrambi lasciati vicino all'entrata della vasca.
    Solo ora si accorse che Void usava una strana coperta per asciugarsi, porgendone uno simile a Zell.
    L'ibrido drago-elfo rimase per qualche momento a studiare l'oggetto nuovo e come lo stava utilizzando il Lemuriano, cercando di imitarlo. Si accorse però che a causa della sua conformazione fisica gli risultava difficoltoso, per le ali, la cresta dorsale appuntita e le braccia più robuste del Lemuriano, così si limitò a darsi una passata nei punti dove era ancora bagnato, fuseggiando per quella sensazione.
    Una volta asciugato, riprese il cinturone con il fodero e la spada e seguì Void verso dove avrebbe dormito.
    "Sì arrivo...Molto utile quel coso per asciugarsi" aggiunse Zell, sorridendo a Void.
     
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    Void guardò divertito Zell, come si aspettava l'ibridino non sapeva nemmeno cosa fossero asciugamano e accappatoio.
    Beh, questo è l'accappatoio, tipo un vestito per asciugarsi quando lo indossi e sei bagnato, questo invece che sembra una copertina è un asciugamano, e fa più o meno lo stesso.
    Visto quante cose impari con void?

    Spiegò il lemuriano sorridendogli, mentre gli accarezzava una guancia, con delicatezza, era un momento che void trovò molto dolce, passò sempre con la dovuta delicatezza le sue zampine sul suo viso draghesco, poi prese una zampa di Zell tra le sue e la portò alla sua guancia per sentire il suo calore, la dura consisteva delle squame i muscoli forti del ibrido, lasciati andare per lui, per void, che sentiva di essere in pace, non pensava a vendette verso gli esseri umani o omicidi, pensava solo: "hey? Perché non posso essere così felice sempre? Perché non posso smettere di soffrire e di far soffrire più nessuno? Vorrei che tutto il dolore che ho causato e subito sparisse in questo momento... O per il maestro del vuoto, quanto lo vorrei."
    Erano momenti di forte pace interiore per void, che portò la zampa di Zell alla bocca baciandola poi, che fosse la mano della persona che lo avrebbe salvato da essere un mostro, o forse era troppo tardi?
    Lui era un assassino, non era più un sarto da molto tempo, ma dio se gli sarebbe piaciuto tornare indietro, per smettere di vivere dietro una maschera, ma era il suo destino.
    No, malgrado Zell fosse un vero amico, non lo avrebbe salvato da ciò che era, ma comunque quel ibrido era comunque in grado di tirare fuori il meglio di lui, e per questo void lo ringraziava solo di esistere.
    "senti che belle zampe pulite e profumate."
    Commentò void, no lui era puro a differenza sua, poteva lavarsi anche nel oceano quelle mani coperte di sangue, ma il sangue avrebbe reso rosso l'intero mare senza che le sue mani non si sarebbero potute lavare da quel sangue.
    Void: Chiamato anche la macchina o la ghigliottina per la freddezza con qui toglie la vita a persone indifese, paragonabile appunto a una macchina esecuzione, ma ora stava avendo rimorsi.
    Lui era probabilmente il più abile assassino di tutta kengard e molto temuto per questo, e se decideva di uccidere qualcuno fermarlo era virtualmente impossibile.
    Ma ora questa persona era completamente aperta, esposta al ibrido, mai era stato tanto fragile come in quel momento, ma gli andava bene anche essere tradito se era Zell.
    Perché malgrado sentiva di aver bisogno di lui, voleva solo; Che fosse felice.
     
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    Zell imparò altri termini riguardo a quegli oggetti che servivano ad asciugarsi.
    "Accoppatioio....no scusa, accappatoio! Asciugamano....ho capito. Questi mi piacciono!" confermò i nomi appena imparati mentre si passava ancora l'accappatoio sulle parti del corpo ancora umide, e poi lo ripose dove l'aveva lasciato.
    Prima di lasciare la caverna delle terme, Void coccolò ancora Zell, gli passò le sue zampette pelose sul muso per studiarlo in ogni dettaglio, poi gli prese una zampa dotata di mano a sei dita e la baciò, complimentandosi per il loro profumo. Zell ricambiò quelle coccole, accarezzando il pelo del Lemuriano con l'altra zampa, che era morbidissimo e pulitissimo al tatto e cingendo Void con le grandi ali verdi.
    "Sei il primo qui a Kengard che mi ha dedicato così tanta amicizia. Ti ringrazio, Void." gli disse, a voce bassa e delicata mentre lo guardava in quegli occhi rossi che potevano far paura alla maggior parte delle creature, specialmente gli umani, ma che per Zell erano gli occhi di uno dei suoi migliori amici.
    Dopo quel lungo abbraccio, I due amici bipedi uscirono dalla caverna delle terme e tornarono alla tana di Void, salendo le scale a chiocciola ed entrando nella stanza del giaciglio di Void.
    Void invitò l'ibrido a condividere lo stesso giaciglio e Zell, seppur convinto di dormire in giacigli separati, accettò. Dopo il bagno, era più che naturale anche condividere una dormita insieme. Erano diventati migliori amici.
    Anche se erano entrambi stanchi, i due amici rimasero svegli fino a tarda ora Zell passò la prima notte della sua vita in compagnia di un vero amico. Si addormentarono che ormai la notte era molto fonda, Zell se ne accorse la mattina dopo quando vide che il sole indicava già un'ora più prossima al mezzogiorno che all'alba.
    "Abbiamo fatto tardi eh?" disse Zell al risveglio, dandosi una bella stiracchiata.
    zell evitò ad accennare ciò che era successo quella notte ma sapeva benissimo che se la sarebbe ricordata a vita, ne era uscito cambiato. Un cambiamento che non avrebbe minimamente pensato il giorno prima, se non fosse stato per l'incontro con Void.
    Dopo aver fatto una buona colazione con le buone cose nutrienti che aveva il Lemuriano, Zell uscì e tastò l'aria. Era una bellissima giornata radiosa, gli uccelli cantavano felici e la temperatura dell'aria era perfetta, come una perfetta giornata di primavera.
    "Void.....sei un mio amico con la A maiuscola e sei diventato speciale per me. Non ho mai stretto un'amicizia in cos poco tempo. Ti ringrazio per tutti i bei momenti che abbiamo avuto assieme. La mia casetta sull'albero è anche la tua. Si trova nei pressi di dove ti ho trovato ieri mattina. E' la mia base da quando mi sono trasferito qui a Kengard. Puoi trovarmi li se ci sono. Ma se non mi trovi lì, ti lascerò dei messaggi s dei massi vicino la mia baita, così sai dove puoi trovarmi."
    Zell guardo per un attimo l'azzuro terso dl cielo e poi tornò a guardare Void, facendogli un bel sorriso a denti appena scoperti.
    "Ci rivedremo presto, ti voglio bene...fratello!" e Zell concluse la frase dandogli un buffetto sulla guancia.
    Infine, l'ibrido drago blu-elfo del Fulmine sparì nella vegetazione della Foresta, in cerca di nuove avventure.

    Bene....e dopo un anno e mezzo...Zell esce XD Ottima role, Void :3


    Edited by King Bahamut - 10/2/2017, 15:30
     
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    Void aveva passato la notte più bella della sua vita, poteva davvero essere migliore.
    Zell aveva tirato fuori dal lemuriano una dolcezza che non credeva di avere, lo salutò quasi a malincuore.
    Zell lo aveva chiamato fratello, e a void sembrava strano, ma gli piaceva l'idea di essere chiamato da lui in quel modo.
    " Bene allora, ci vediamo... Fratello, ti voglio bene."
    Fece void salutandolo vedendolo sparire poi nel bosco, il lemuriano poi corse nella sua camera delle torture, e vide l'uomo in condizioni pietose, prese un ammuleto con ametista che uccise i tarli del vuoto con la sua energia sacra, poi lo slegò, gli mise un collare che impediva l'uso della magia, per poi legare gambe e piedi del uomo, per poi ficcarlo in un grosso sacco .
    "Stai lì, e se provi a fuggire ti ammazzo."
    Fece void risoluto poi uscendo e andando nello studio, devastato dalla notte prima, tirò un libro, che in realtà era una leva, e una stanza segreta si aprì rivelando un armeria segreta con un armatura leggera in chitina, una specie di rampino, una balestra strana e una sorta di spada in un metallo nero noto come ebano.
    Poi guardò la maschera-elmo del armatura, anche essa in ebano come la spada e alcune parti del armatura, e quella maschera aveva la forma di un teschio di corvo nero, era inquietante.
    Si mise l'armatura nera sotto la giacca, gambali bracciali, corsaretto e elmo, per poi calarsi un cappuccio nero, si mise anche un mantello nero in grado di rendersi invisibile delle mini faretre per la balestra.
    Poi tornò da basso, si caricò il sacco sulle spalle e uscii dalla casa che ricadde nel buio.
    Void esce
     
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171 replies since 3/8/2015, 15:27   1477 views
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