Inferno ad Ahsnaeris

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    Era un pomeriggio piovoso e grigio nella lussureggiante foresta di Ahsnaeris.
    Stranamente anche se era piena estate faceva un freddo strano.
    Una processione di uomini stava portando un uomo... O qualcos'altro, che tenevano imprigionato da pesanti catene ed era incappucciato con un sacco nero sulla testa.
    Quello strano uomo era come avvolto in una pelliccia, l'uomo era tenuto in una gabbia posta su un carro trainato da dei buoi.
    Ma poi la processione si fermò davanti un albero contorto.
    Sotto un ramo era ceppo, era ovvio quello che sarebbe successo di li a poco.
    E già il boia, un orco incappucciato che sembrava una bestia, troneggiava sul ceppo armato con una grande mannaia.
    Gli uomini tolsero lo strano tizio dalla gabbia, poi lo posero sul in ginocchio e il boia lo mise posizione la testa sul ceppo spingendo in giù la schiena con il piede.
    E finalmente gli tolsero quel sacco nero rivelano il suo viso.
    Non era un uomo! Era un Lemuriano! Poi un uomo alto, biondo e con gli occhi azzurri si fece avanti.
    Era il banditore della sentenza.
    Quel uomo si avvicinò al Lemuriano che lo guardava dal basso.
    Poi l'uomo si schiarì la gola.
    Void, il Lemuriano, aveva sempre odiato gli esseri umani. Ma ora li odiava di più.
    Io sono Asmar e sarò colui che decreterà la tua sentenza, Void... È questo il tuo nome?
    Il Lemuriano sorrise.
    Si bello è quello il mio nome! Non sciuparlo!
    Il banditore lo guardò perplesso.
    Quel Lemuriano non sembrava affatto intimorito dalla morte.
    Come se nascondesse qualcosa.
    Void hai commesso gravi crimini contro il nostro regime.
    Ha ucciso più di cinquanta persone innoce...

    Void lo interruppe.

    NON ERANO INNOCENTI! ERANO DEGLI ASSASSINI! Nemici della giustizia e della libertà! Li ho uccisi perché minacciavano Kengard!
    sbraitò Void con il fuoco della dedizione negli occhi.
    Ma ora era il banditore a sorridere.

    Allora non capisci... NOI siamo i veri responsabili e quelli che hai ucciso erano solo delle esche.
    Il tuo crimini contro i nostro regime sono opposizione alla nostra autorità e tentato omicidio.
    Ma noi siamo misericordiosi e ti offriamo la possibilità di redimerti, diventando nostro servo.
    Hai un talento enorme e lo puoi mettere al nostro servizio.
    Vivresti... Per noi!
    Ma vivresti.

    Void annui quasi con disgustato mentre l'uomo gli faceva quella proposta come un demone tentatore.
    Quel tipo... Asmar era un uomo molto bello e vestito in abiti costosi, che indossava non curate del fatto che la pioggia li avrebbe rovinati.
    Però Void vedeva l'anima di quel uomo: Era un mostro.

    Unirmi a voi? piuttosto la morte, LA TUA!

    Urlo generando con le catene che lo avvolgevano una corazza di ferro.
    Il boia cercò di coprirlo.
    Ma il Lemuriano era protetto e il colpo rimbalzò sulla corazza. Poi void lo aggredii rubandogli la mannaia e usandola per spaccagli il cranio con uno sguizzo di sangue ochesco.
    Void estraendo l'arma dalla testa del orco vide che la mannaia era magica, perché malgrado si fosse scheggiata si stava riparando da sola.
    Poi il Lemuriano tiro una sfuriata ad Asmar che venne sfregiato dal suo colpo.
    Poi il Lemuriano ruppe la sua corazza e scostò la sua giacca, che si rivelò piena di insetti esplosivi!
    Gli insetti volarono verso i nemici, e poi...
    E poi...
    E POI!!!
    BOOOM!!!
    una esplosine a catena.
    Il caos regnava nella radura, Void fuggiva volando rapido nel cielo mentre Asmar urlava bestemmie al cielo verso il quale il Lemuriano fuggiva.
    Void aveva dato fondo alle sue energie e doveva trovarsi subito un riparo in qui riprendere le forze.
    E intanto sentiva le urla furiose di Asmar:

    VOID TI DARÒ LA CACCIA! TI UCCIDERÒ!
    TI PORTERÒ VIA CIÒ CHE PIÙ AMI E TI FARÒ A PEZZI!!!

    Void volò più in fretta che poté ancora stringendo la mannaia del orco boia.
    Poi cadde in una radura ad alcune migliaia di distanza.
    Aveva perso i sensi.
    Dormii per giorni.
    Ma qualcuno lo trovò... E forse non era un nemico.
    Forse era un alleato.

    gente questa si che è una role! Non mi ero mai impegnato tanto! :OnionHead54:

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    Edited by Master of Void - 3/8/2015, 19:08
     
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    Dopo le sue escursioni sull'Ossidiana d'Argento e al Torrente Celeste, Zell tornò alla Foresta di Ahsnaeris. Dopo l'avventura avuta nella foresta tempo prima con Aesingr e Genna, l'ibrido drago-elfo decise di cambiare posto nella foresta, portandosi più all'interno in una zona dominata dagli aghifoglie sui latifoglie e dove il terreno era in leggera pendenza. Si era fatto una nuova baita su un abete bianco secolare che cresceva in mezzo ai larici.
    Stava facendo la sua passeggiata mattutina nei boschi, era una giornata di bel tempo, dopo vari giorni di alternanza di piogge e temporali che avevano deciso di porre fine in anticipo all'estate. Anche se era tornato sereno, la temperatura non era alta come nel periodo tardo-estivo ma Zell era contento di non dover boccheggiare per il caldo che lo faceva soffrire.
    Quando l'ibrido attraversò una radura prativa che si apriva in mezzo agli alberi, notò che proprio al suo centro c'era una creatura riversa a terra. Era un mammifero, ma era troppo grande per poter essere una delle sue prede.
    "Che creatura è quella?"
    Incuriosito, l'ibrido si avvicinò, con circospezione e con cautela, come fa un grosso felino attorno a qualcosa che non conosce e che potrebbe essere pericoloso. Sembrava fosse morto, riverso in quella posizione in mezzo alla radura ma non sembrava avere ferite evidenti sul corpo ricoperto da pelo. Più si avvicinava e più indagava sulla natura della creatura e, dopo averne notato i dettagli, capì che si trattava di un Lemuriano. Non ne aveva mai incontrati prima d'ora ma sapeva della loro esistenza dai libri. Da quanto ne sapeva non si trattava di creature pericolose ed erano abbastanza amichevoli con le creature del bosco ma anche i Lemuriani, come tante altre creature, provavano astio verso gli umani.
    L'ibrido drago-elfo rimase ancora più stranito quando vide che era armato di mannaia e pensò che forse era reduce di un combattimento. Non sapendo come fare in altri modi, Zell prese un lungo ramo da terra e con delicatezza, stuzzicò il Lemuriano sulla schiena per vedere se dava segni di vita.
    "Spero che non sia morto...chissà che gli è successo!" pensò tra se e se rimanendo a fissare la creatura.

    Edited by King Bahamut - 4/8/2015, 12:46
     
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    Sogni neri erano quelli di Void.
    Caos ed esplosioni nelle tenebre come un cielo pieno di fuoco d'artificio.
    Poi le grida.
    Il lemuriano si sentii stuzzicare.
    Qualcuno lo stava punzecchiando con un bastone.
    Hei basta sto dormendo. disse inizialmente.
    Poi ritrovò la lucidità e schizzò in aria alla velocità del vento gridando.
    Si rese conto che si trattava di un drago.
    O meglio di un qualche ibrido...
    Non puzzava di umano quindi doveva trattarsi di qualcos'altro.
    HAAAAA!! AIUTO NON MANGIARMI!!!

    Gridò.
    Poi Void iniziò a fluttuare in aria terrorizzato. Ma ad un certo punto si bloccò in aria sospeso a cinque metri d'altezza.
    Poi guardò intorno con fare circospetto, mente teneva la mano ancora stretta sulla enorme mannaia orchestra, che ora gli spettava di diritto .

    Ah ok sono ancora ad Ahsnaeris... Wow allora c'è l'ho fatta.

    Disse pensando mentre teneva un zampa sul mento con fare pensieroso.
    I suoi occhi vermigli saettarono sul essere draghesco e nascose una mano dietro la schiena preparando degli insetti bomba da animare e lanciagli se si fosse rivelato un minaccia.
    Dimmi, tu chi sei?
    E cosa ci fai da queste parti?
    Domandò al altro con tono autoritario e la sua minaccia di farlo saltare in aria era evidente.
    Non voleva combattere, ma doveva ancora giudicare quel essere se un amico o un nemico.
    E se fosse stato un semplice viaggiatore avrebbe potuto aiutarlo.
    Ma se si fosse rivelato un nemico avrebbe raccolto i suoi resti con un cucchiaio.


    Occhio Zell che io non scherzo... :dragongrin:
    Se non ne ho voglia XD :jcdragon-kake:
     
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    Lyndis viene da qui


    Quelle foglie di lirisio che aveva raccolto giorni addietro proprio a Ashnaeris, erano risultate alquanto comode e curiose: una volta portate nel suo rifugio, l'elfa si era messa giù a studiarle insieme ai suoi genitori. Potevano ricavarci un unguento speciale che tonifica i muscoli e rimargina la pelle lesa in men che non si dica, sia per creature ferali che antropomorfe.
    Dato il successo della ricerca, Lyndis era di nuovo in questa foresta così variegata e multicolori, a prendere altre foglie di quell'albero particolare. Ma giusto due o tre, gli bastavano e gli avanzavano.
    Solo che aveva lasciato Lorkan, il suo amico lupo, a guardia del rifugio dato che i suoi genitori erano andati Knawr. Si fidava moltissimo dell'animale e sicuramente, avrebbe protetto l'abitazione da qualsiasi estraneo, che sia stato buon o cattivo intenzionato.
    Mentre l'elfa camminava nella fitta vegetazione, improvvisamente sentì dei rumori provenire da non molto lontano, che bastarono a farla insospettire: così prese l'arco in mano, sfilò una freccia dalla faretra e la incoccò velocemente nella corda. La mano destra teneva semi tesa la corda dell'arma, ma con la punta abbassata. Così Lyndis incominciò ad avanzare lentamente, spostandosi tra un'ombra e l'altra che producevano gli alberi.
    Un urlo spaventato che spiccò da un momento all'altro, fece sobbalzare Lyndis che la portò a tendere ancora di più la corda dell'arco e ad avvicinarsi più frettolosamente.
    Vide qualcosa fluttuare in aria, un essere mai visto prima dall'elfa, con una strada coda ad anelli. Parlava con tono abbastanza autoritartio verso qualcosa in basso.
    Ma chi precisamente?
    Avanzò ancora di più, nascosta tra l'ombra di un grosso cespuglio, intravedendo qualche cosa di blu, che emanava una presenza familiare. Una simile alla sua, ma divisa da qualcos'altro.
    "Conosco bene questa metà elfica. Deve essere proprio lui"
    Lyndis uscì poi allo scoperto, con la punta della freccia verso quell'essere strano, che aveva una delle sue mani dietro alla schiena. La cosa non le piaceva.
    "Attento a come parli." tuonò l'elfa con l'arma del tutto tesa.
    "Fagli del male, e poi te la vedrai con me. Abbasserò l'arma solo quando ti sarai identificato." concluse, con sguardo ferreo.
     
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    Non appena il bastone toccò l'essere, questi si mosse.
    "Oh...almeno è vivo...." pensò.
    Ma non fece nemmeno in tempo a dire una parola che il Lemuriano schizzò letteralmente in aria, urlando che fece scattare all'indietro Zell come un felino spaventato rimanendo basito nel vedere la creatura levitare ad almeno cinque metri da terra.
    "Ma come è possibile?...."
    Dopo qualche attimo di costernazione, Zell ritrovò lucidità e sfodero la spada quando vide il Lemuriano armeggiare qualcosa dietro la schiena, senza contare il fatto che era armato di una grossa mannaia da boia.
    "Ehi ehi...piano amico! Non agitarti! Ti ho ritrovato svenuto qui in mezzo e credevo che fossi morto! Piuttosto chi sei tu e cosa ci fai tu qui, visto che sei finito nel mio territorio?" chiese a sua volta in termine militaresco, visto che il Lemuriano poteva essere pericoloso. Persino più pericoloso delle due signorine messe assieme.
    Ma ancora prima che la creautra potesse rispondere o fare qualcosa, dalla vegetazione sbucò improvvisamente l'elfa Lyndis, armata di tutto punto con il suo arco.
    L'ibrido le fece un sorriso veloce per non abbassare la guardia. Bene, almeno poteva contare sul suo appoggio nel caso che fosse scoppiato un combattimento con il Lemuriano, anche se Zell non capiva ancora il perchè di quella sua reazione.
    "Cos'hai nascosto dietro la schiena?" aggiunse dopo gli avvertimenti dell'elfa.
    L'ibrido fece fluire l'elettricità nel suo corpo, pronto a richiamarla se fosse stato necessario per combattere anche se non gli sarebbe piaciuto farlo contro quella creatura. Nonostante la sua reazione battagliera, non gli sembrava malvagio ma prima doveva sincerarsene. E come mai era svenuto? Cosa gli era successo?
     
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    Il Lemuriano si ritrovo improvvisamente in inferiorità numerica.
    E questa elfa che vuole?
    Perché si immischia?
    Così sposto gli insetti nelle maniche e li disattivò in modo che non gli esplodessero addosso.
    Poi scese a terra ripoggiando i piedi al suolo umido.
    E gettò a terra la mannaia.
    Visto? Ho gettato l'arma! non voglio combattere.
    Io sono un amico!

    Mi chiamo Void è sono un Lemuriano.
    Di professione faccio il cacciatore di taglie.
    Stavo dando la caccia da mesi ai membri di una setta di assassini, orchi e maghi oscuri...
    Ma le prede si sono trasformate in predatori.
    Mi hanno preso e mi hanno quasi ucciso!
    A stento sono scappato dalle loro grinfie.
    E ho pure fregato al orco boia che mi voleva giustiziare la sua Mannaia e con quella lo Accoppato.
    Disse indicando l'arma che aveva gettato.
    Voi invece chi siete?
    E non puntatemi le armi!
    Se non le usate non ha senso tenerle in pugno e io non ho cattive intenzioni.
    O non vi fidate della mia parola?

    Disse ai due gentilmente, metre teneva bene le mani in mostra.
    Non era al loro livello, anche se aveva affrontato di peggio uscendo vincitore, ma sembravano minacciosi.
    Forse erano un pericolo per la società e per questo vi si erano allontanati.
    E se avesse scoperto che erano due fuorilegge li avrebbe presi...
    Vivi o morti.
    Ma non serbavano dei farabutti.
    Anzi forse lo avrebbero aiuto, e se avesse voluto condividere una taglia con qualcuno forse avrebbe scelto qualcuno come loro.


    Comunque ricordate che ha ancora gli insetti nelle maniche... Sempre se vorrete combattere ;3

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    Edited by Master of Void - 5/8/2015, 13:21
     
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    Sempre con l'arma puntata contro quell'essere, Lyndis scoccò una occhiata fugace a Zell che le aveva rivolto un sorriso di corsa per non abbassare la guardia, poi ascoltò l'individuo che si stava presentando, con il nome di Void. POi fece seguire un dialogo alquanto lungo.
    "Cacciatore di taglie?
    Setta di assassini?
    Mica starà parlando della Nebbia Argentata?

    L'elfa abbassò appena la punta della freccia e si guardò intorno. Costui veramente aveva tentato di estirpare quel branco di manigoldi? Da solo?
    Osservò la creatura che aveva appena gettato a terra la mannaia che teneva in mano, poi Lyndis abbassò ancora di più l'arco, fino a tenere la punta rivolta verso terra.
    "Mi chiamo Lyndis Shadowtree del clan degli Elfi oscuri. Mi fido della tua lealtà Void, tuttavia mi scuso per l'inconveniente. Di questi tempi è meglio stare all'erta." disse.
    Se avrebbe tradito comunque, l'elfa sapeva benissimo cosa fare, anche se non conosceva il tizio che aveva avanti.
     
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    Per loro fortuna, il Lemuriano decise di arrendersi. Gettò l'arma, scese a terra e ripose nelle maniche quello che nascondeva dietro la schiena che aveva preoccupato Zell. Molto probabilmente poteva trattarsi di stelle ninja da lancio, suppose, dato che non aveva visto con chiarezza cosa fosse.
    L'ibrido drago-elfo guardò la reazione della sua metà consanguinea che abbassò l'arco e lui rinfoderò la spada mostrando i palmi delle mani aperti mentre ascoltava il discorso del Lemuriano. A quanto pare, quella creatura era fuggita di poco dalla morte da parte di creature assassine come orchi e maghi, forse umani. La mannaia apparteneva all'orco che voleva ucciderlo ma a trovare la morte era stato proprio il boia, a detta del Lemuriano che si chiamava Void.
    "Quindi sarà svenuto a seguito del combattimento..."
    Lyndis si presentò prontamente a Void, scusandosi per l'incoveniente.
    "E io mi chiamo Zell e sono un ibrido Drago-elfo di elettricità e mi scuso pure io per l'inconveniente. E' mio compito proteggere la Natura di questo luogo da malintenzionati, come la gentaglia che hai appena descritto, anche se finora non ho visto nessuno di questi orchi assassini o di questi maghi malvagi. Ma se dovessi incontrarli, non esiterei a trapassarli a fil di spada e di fulmine." rispose al Lemuriano.
    Come per rassicurarsi, Zell si guardò per un attimo ma non c'era nessuno in giro, a parte loro tre e gli animali della foresta.
    "Sei stato ferito?" chiese infine a Void.

    Master, quell' "orco boia" è epicissimo! XDXDXD Quante volte l'ho sparato xD
     
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    Void vide che i due riponevano le armi.
    Cosi raccolse la sua mannaia scuotendola dal fango e la agganciò alla cintura che teneva il suo drappo, poi L'Elfa si presentò.
    E void doveva ammettere che era veramente bella.
    Aveva occhi che sembravano stelle.
    Gli sarebbe piaciuto conoscerla meglio, e intanto lei abbassava l'arma rivolgendola al suolo.
    Lyndis... Ripete per tenerselo a mente.
    È un onore conoscere una così nobile guerriera della notte.
    Disse galante inchinandosi con la mano sul petto in segno di rispetto.
    Poi si rialzò.

    Anche perché amo la tua gente.
    Sempre meglio di quegli stupidi umani...
    Comunque se ho capito bene hai detto di essere della famiglia Shadowtree? Il mio maestro di evocazione aveva lo stesso cognome! Forse era tuo parente.
    Qualche abile evocatore fra la tua famiglia?
    Fece con un tono incuriosito e lievemente scherzoso.
    Beh in fondo di che mi impiccio...
    Comunque bel arco, è un Longbow vero? Sembra molto potente! E deve essere vecchio a giudicare dai segni del usura...
    Mmmh, oltre che bella devi essere anche molto forte se usi un arma simile... Si si.
    Disse ammirando l'arma, mente intanto quadrava il corpo formoso del elfa.
    Una vera bomba!
    Poi Zell presentandosi lo distrasse dalle forme ammaliati del elfa.
    Ma poi quando il drago si disse di essere un ibrido suscitò il suo interesse.
    Un drago-elfo! Che forza! Le due creature che preferisco riunite il un ibrido! Che roba!
    È un piacere conoscerti Zell guerriero del tuono!

    disse stringendogli la forte zampa con entusiasmo.
    Scusa se prima ero un po' minaccioso, ma mi hai proprio spaventato
    He he he.
    Disse il Lemuriano imbarazzato massaggiandosi la nuca.
    Poi Zell gli chiese se era ferito.
    Void si controllò e si rese conto di avere diversi tagli.
    Il più grave era un lungo taglio sul collo che sembrava piuttosto grave.
    Void ricordò che in quel punto l'orco lo aveva colpito, malgrado avesse generato la corazza, ma malgrado ciò lo aveva ferito.
    Maledetto orco boia!
    Mmmh orco boia... Quasi quasi chiamo cosi la sua mannaia..
    Penso Void divertito.
    Zell in realtà no sono messo molto bene.
    Disse mostrando i tagli incluso quello sul collo.
    Potete davvero aiutare questo Lemuriano ferito?
    Ho siete così gentili!
    Fece già ringraziandoli.
    Dopo tutto erano tipi a posto.
    Però gli sarebbe piaciuto fare un duello con Zell per vedere chi era lo spadaccino migliore.
    Però era molto di più quel ibrido: che sembrava molto simpatico e gli piaceva il suo carattere gentile.
    E l'Elfa dava l'impressione di essere una dura.
    Anche lei era però lo ispirava di carattere... E lo attraeva nella sua bellezza.
    Sorrise e intanto dissolveva i suoi insetti.
    Non gli sarebbero serviti...
    Per ora.

    Ok scusate il ritardo :3

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    Void partì con un dialogo abbastanza lungo per il gusti di Lyndis, tantochè gli domandò un paio di cosette personali... come l'arco e il cognome che portava. Gli fece dei complimenti e l'elfa non sapeva prenderli come elogio o come scherzo... non si era mai presentata davanti a queste cose e in quel momento, si sentiva leggermente in imbarazzo.
    Guardò Zell un attimo con sguardo interrogativo e poi, rinfoderò la freccia nella faretra e mise l'arco a tracolla.
    "Non... ho, o meglio... non avevo nessun evocatore nella mia famiglia, da quanto io ne sappia." disse Lyndis, portandosi le mani ai fianchi.
    Non voleva dirgli di cosa era fatto il suo preziosissimo arco, almeno per adesso. Non le andava di spillare tante informazioni su di lei.
    Comunque Void aveva detto di essere un Lemuriano e di essere ferito... le magie curative non erano di certo una specialità dell'elfa.
    "Possiamo farti dei bendaggi provvisori con delle foglie curative che sono qui a Ahsnaeris... comunque hai parlato di orchi e maghi assassini... Proprio qui, nella foresta." disse.
     
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    Il Lemuriano iniziò a essergli simpatico. Prima di tutto riteneva stupidi gli umani, cosa che Zell condivideva perfettamente, difatti annuì deciso a quella frase di Void. E adora il popolo degli elfi, difatti iniziò un lungo discorso con Lyndis, con la quale si mostrò subito amichevole, forse anche troppo. Chiese informazioni sul fatto che il suo maestro evocatore fosse parente di Lyndis e si complimentò per il suo arco, che l'elfa evitò di dire di cosa era fatto. Zell si ricordò che quell'arco era fatto di ossa di drago, il cui drago doveva essere un grande amico di Lyndis.
    L'elfa era un pò imbarazzata, visto che il Lemuriano la guadava un pò troppo, cosa che aveva fatto anche Zell al Torrente Celeste anche se non lo aveva fatto notare troppo. Ma in fondo era anche una cosa normale, quell'elfa era davvero bella e Zell si limitò a ricambiare il suo sguardo con un sorriso consolatore.
    Finalmente il Lemuriano passò a Zell e la creatura rimase affascinata anche da lui. A quanto pare era affascinato dai draghi e dagli elfi e incontrare una creatura che aveva entrambe le forme unite assieme lo fece ancora più contento.
    "Oh grazie Void! E non preoccuparti, mi scuso io se ti ho spaventato ma non avevo idea se eri vivo o morto." gli rispose contraccambiando la stretta di mano, stando attento a non stringerla troppo. Gli piaceva quel soprannome che gli aveva dato, Guerriero del Tuono.
    L'ibrido Drago-elfo fece un gemito di spavento quando si accorse dei tagli che aveva Void, un pò nascosti dal folto pelo e chiese se potevano aiutarlo.
    Lyndis propose di fare dei bendaggi provvisori con foglie curative che si trovavano nella Foresta, foglie che anche Zell conosceva molto bene.
    "Sì, e ci vuole anche della resina di larice, che aiuta ad accelerare la guarigione."
    E detto questo, l'ibrido si guardò in giro finchè individuò un larice poco distante da loro. Zell raggiunse l'albero e con gli artigli ne incise la dura corteccia, per far spillare della resina, mentre con l'altra zampa accarezzava il tronco, come per consolare l'albero.
    "Un pò del tuo sangue profumato per guarire altre ferite" pensò mentre faceva fluire la resina nel palmo della mano scagliosa. Dopo averne raccolta abbastanza, tornò da Void e Lyndis.
    "Cerca di stare fermo, Void. Non vorrei graffiarti accidentalmente." e iniziò a cospargere la resina sulle ferite del Lemuriano, ad iniziare da quella sul collo che sembrava la più grave. Lo faceva con estrema cura, facendo passare le dita intrinse di resina stando molto attento a non toccarle con gli artigli. Di tanto in tanto si guardava in giro. Solo ora si accorse che Lorkan, il lupo nero dell'elfa, non c'era.
    "Lyndis, dov'è Lorkan?" le chiese, continuando a passare la resina sulle ferite. Se davvero c'erano orchi e maghi malvagi nella foresta, il lupo nero sarebbe stato un ottimo guardiano, oltre che un valido alleato in caso di scontro.
     
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    Lyndis e Zell erano proprio in gamba.
    Zell era molto simpatico e Lyndis... Beh era molto sveglia.
    Aveva capito che sbirciava mentre ammirava il suo arco.
    Non c'era nulla di male nel ammirare una vera bellezza della natura.
    Tutte le elfe erano belle, ma lei aveva qualcosa più.
    Avrebbe voluto
    Comunque non gli aveva detto di che materiale era fatto, probabilmente era un oggetto molto importante per lei...
    Come per void la sua giacca.
    Il primo e ormai ultimo esistente modello della sua arte di sartoria.
    Non si dimenticherà mai quando l'ha creata.
    Sembrava una normale giacca lunga, ma era fatta di pregiata seta di ragno gigante: Un materiale resistentissimo la qui produzione e vendita gli aveva detto un immense fortune... Per poi portagli via quello che più amava.
    Void tirò un sospiro con una nota triste quando una raffica di vento la fece sventolare nel aria come una bandiera.
    Intanto Zell gli passava la resina sui tagli mentre Void stringeva i denti perché in po'bruciava.
    Aspetta Zell, mi tolgo la giacca.
    Void la tolse e la passò a Lyndis perché gliela tenesse, anche perché Zell aveva le mani piene di resina e non voleva che gliela macchiasse.
    Lyndis, per favore me la tieni? Ci sono molto legato non perdermela mi raccomando.

    Poi si rivolese al ibrido.
    Zell grazie per quello che fai.
    Scommetto che quando avrai finito starò molto meglio, però non controllare sotto il drappo che ci penso io dopo ha ha ha.
    Fece il lemuriano cercando di sdrammatizzare.
    Poi si guadagnò le braccia.
    Erano state protette dal resistentissimo tessuto della giacca di "seta" e non aveva subito danni al dorso e le braccia, solo piccoli tagli sulle zampe anteriori.
    Invece zampe posteriori, torace e soprattutto sul collo, dove era presente il taglio più grande, erano messi piuttosto male anche se il pelo spesso celava le ferite.
    I tagli, o almeno quelli che vedeva, se non altro non si erano infettati, sarebbe stato una seccatura ripulirli.
    Mise una zampa sulla spalla di Zell, il suo corpo era forte, gli faceva pensare al drago del cielo che la sua gente venera.
    I due sembravano interessati al fatto che c'erano tagliagole nella foresta.
    Non c'era nessun motivo per non parlarne.
    Mi avevate chiesto cosa volevano da me quei tizzi no? Beh erano una specie di setta.
    Maghi oscuri che venerano un qualche Dio sanguinario pensando di ottenere la immortalità con dei sacrifici umani.
    Non che la cosa mi dispiacerebbe, ma stiamo parlando di innocenti uccisi, senza contare che il loro capo aveva una bella taglia che mi faceva gola.
    Li uccidevo per arrivare a lui o meglio credevo di ucciderli, ma mi avevano fregato facendomi eliminare le loro vittime per loro.
    Li avevo sottovalutato.
    E mi presero al improvviso.
    Mi portarono alle porte della foresta perché qui non viene molta gente, però non si addentrano mai nelle sue selvagge profondità perché temono gli esseri...
    Beh come noi...
    Poi il loro capo mi propose persino di unirmi a loro o mi avrebbero ucciso, o meglio mi avrebbero sacrificato.
    Ma usando un sotterfugio sono fuggito.
    Tranquilli come ho detto non potrebbero mai arrivare qui.
    Sono troppo codardi di venire in una foresta piena di creature pericolose come noi.
    Almeno spero.
    Spiegò il lemuriano con calma, e intanto Zell continuava la sua cura.
    Anche void aveva una preparazione sulle piante e i loro usi, ma Lyndis e soprattutto Zell gli bagnavano il naso su quel fronte.
    Non conosceva il fatto che la resina di larice avesse simili proprietà.
    Avrebbe riconosciuto il lirisio come quello che aveva l'Elfa o altre piante ancora.
    Avrebbe potuto imparare molto da Zell.
    Non c'era dubbio.
     
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    Lyndis osservò Zell che individuò una pianta di larice non molto distante da loro e inciderne la corteccia, per far uscire fuori il liquido curativo. L'elfa sentì subito l'odore aromatico e invitante che si diffuse nell'aria e che, solo gli olfatti più svilupatti l'avrebbero potuto sentire.
    Void si tolse la giacca e poi la porse all'elfa, dicendole che ci era molto legato. La afferrò con delicatezza con entrambe le mani, prima che l'aveva guardata con certo interesse. Un pò come il suo arco fatto con osso di drago, quindi non gli chiese nulla a riguardo.
    Zell poi, incominciò a cospargere la resina del larice sulle ferite di quella creatura ancora sconosciuta a Lyndis.
    "Cosa sei precisamente?" gli domandò con un tono misto tra interesse e preoccupazione.
    L'ibrido poi, domandò all'elfa dove era Lorkan.
    "Ah giusto... è a fare la guardia al mio rifugio sull'Ossidiana perchè non c'è nessuno. Quindi l'ho lasciato lì per tenere alla larga possibili minacce, sia umane che non!" concluse.
    "Tu invece, sei riuscito a trovare un accordo con la "signorina delle canne"?" domandò con una piccola risata, ripensando a quell'incontro avvenuto giorni prima.
    L'attenzione di Lyndis poi, si spostò su Void che incominciò a spiegare il perchè si trovava lì e chi era chi lo stava per uccidere. Ascoltò fino all'ultima parola e nel mentre, analizzava mentalmente(o meglio, cercava di identificare) quegli individui che aveva appena elencato lui.
    "In parole chiare.... Ti hanno usato quei tizi... vero?" disse Lyndis.
     
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    Void gli era sempre più simpatico. Dopo essersi tolto la giaccia alla quale ci teneva molto e non voleva macchiarla di resina, gli disse categoricamente di non controllare sotto il drappo, frase che fece ridere Zell come un cucciolo.
    Mentre continuava a curarlo, la fresca fragranza di resina si diffuse nell'aria coprendo il meno gradito odore metallico delle ferite di Void. L'ibrido drago-elfo continuò con estrema delicatezza a curare il taglio sul collo, che era il più grave, dove passò la maggior quantità di resina di larice, per poi passare sulle altre ferite minori. Nonostante avesse la mani artigliate e scagliose, il suo tocco quasi non si sentiva, abituato a curare la pelle degli elfi. Mentre continuava nel suo lavoro, ascoltò le sue parole mentre gli appoggiava una zampa sulla sua spalla.
    "Maghi e umani dal cervello blindato. Qualsiasi creatura sa che nessuna Divinità da poteri e immortalità facendo sacrifici umani. L'immortalità non esiste e se proprio vuoi diventare più forte dipende solo da te, con costanti e duri allenamenti. E fanno bene a temere le creature come noi. Almeno sono consapevoli che siamo più forti e possiamo sconfiggerli!" e con quella frase strizzò d'occhio all'elfa, come a ricordare la loro alleanza in caso di battaglia.
    Purtroppo non potevano contare sull'aiuto di Lorkan, visto che era rimasto a guardia all'Ossidiana ma Zell fu contento. Quello era il compito più adatto per quel bell'esemplare di lupo nero che non avrebbe esitato a passare a fil di zanne e artigli chiunque avesse tentato di profanare il rifugio dell'elfa, la quale chiese come era finita la sua esperienza con la "signorina delle canne" e Zell reagì con un'altra risata da cucciolo.
    "Oooh, non me ne parlare. Non ho mai visto una testa così dura, e quella zuccona si è perfino azzardata a.....ecco....a spiarmi mentre mi lavavo nel torrente, ma ti pare?" rispose Zell con un sorriso imbarazzato.
    "Ma devo dire che l'altro...Rodd è un simpaticone! Ho fatto amicizia con lui e mi ha offerto un'erba che mi ha fatto ammaliare, peccato che te ne sei andata. Dovevi provare che roba! Peccato che poi la signorina delle canne ha messo fine al gioco, uffa!"
    E con quelle frasi che portavano un pò di allegria, Zell finì di passare la resina su Void.
    "Hai con te le foglie curative, Lyndis?" chiese poi all'elfa.
     
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    Void guardò sorridendo a Zell che era scoppiato a ridere per la sua battuta. C'era qualcosa di infantile in questo suo modo di ridere, e riempì Void di dolcezza.
    Poi la resina di larice aveva un buon odore, e Zell aveva un tocco delicatissimo.
    Poi si voltò verso l'Elfa che curiosamente da guardava la sua giacca.
    Probabilmente ne aveva capito il valore sentimentale.
    Poi notò una certa curiosità in lei nei suoi confronti che gli chiese cosa fosse.
    Cosa sono? Sono un Lemuriano, una specie originaria di un isola sprofondata in mare. Credo si chiamava Atlantide se non sbaglio... Comunque, la nostra biologia ricorda molto quella di voi elfi, infatti siamo molto legati alla natura e siamo in grado di vivere altrettanto. Pensa che io ho quasi 300 anni e ne dimostro 20! Comunque immagino vorrete sapere perché prima volavo, giusto?
    Fece sorridendo leggermente divertito.
    Vedi è molto semplice! Da piccolo mi è stata versata polvere di fata addosso e da allora mi basta fare pensieri felici e positivi e posso volare.
    Spiegò gonfiandosi il petto di orgoglio.
    Poi sentendo le parole del drago alzò e abbassò la testa in segno di approvazione tenendo gli occhi socchiusi.
    È esattamente quello che penso io. Per me loro non sono altro che una setta di assassini fanatici.
    Disse al ibrido cercando di non muoversi mentre gli sistemava il taglio sul collo.
    Poi vide Zell strizzare l'occhio a Lyndis, e Void in cuor suo sperò fosse solamente un segno di intesa.
    Poi mentre parlavano di un certo Lorkan, e del fatto che proteggeva la casa del elfa al ossidiana d'argento.
    Probabilmente era un animale domestico di qualche tipo e non un loro amico come inizialmente credeva.
    Poi l'Elfa domandò di una certa "signora delle canne" cosa che diverti tanto Void che si dovette trattenere le risate bloccando la bocca con una zampa, emettendo così un versetto strozzato.
    Beh se questa tizia ti spiava è perché non sei male Zell, io mi sentirei almeno un po' orgoglioso, oltre che imbarazzato, Ha ha ha.
    Comunque anche io conosco quella pianta. Pensa che la coltivo sotto casa! Rilassa proprio i nervi! Ha ha ha

    Fece divertito, ma sincero visto che ne aveva una piccola coltivazione sul serio vicino alla fortezza diroccata in qui viveva.
    Era una pianta erbacea dai mille usi quella di qui parlavano.
    Poi Lyndis gli chiese ancora dei tizzi.
    Gli piaceva la sua curiosità... O forse gli piaceva soltanto lei.
    Si è così Lyndis.
    Mi hanno usato come un giocattolo, ma si pentiranno di averlo fatto! Come si pentiranno di aver attentato alla mia vita!
    Li farò a pezzi!
    Poi farò i pezzi in pezzetti e farò a pezzetti i pezzetti minuscoli che getterò in aria come coriandoli per proclamare la mia vittoria.
    E appena metterò le mani sul loro capo, prima di consegnarlo alla giustizia lo incatenerò, legandolo tanto stretto da non farlo quasi respirare, gli affetterò le chiappe e poi gliele farò mangiare imboccandolo come un poppante!
    Sbraitò Void sbuffando per la rabbia.
    Poi si rese conto di quello che aveva detto e scoppiò a ridere, cercando comunque di rimanere immobile mentre Zell passava alle ferite di minore entità.

    Cannabis e bresaola di chiappe? :Rabbit17: QUESTA È UNA ROLE!!! :OnionHead54:

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    Edited by Master of Void - 28/8/2015, 13:20
     
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