Palude di Andorix
Attraverso una gola nascosta tra i pendii rocciosi dell’Ossidiana d'argento, si genera un grande ristagno d'acqua sul quale è cresciuta un’enorme foresta di mangrovie e piante acquatiche di vario genere. Questo luogo prende il nome di Palude di Andorix: un luogo tetro e oscuro ove abitano diverse specie di bestie, tra cui Alligatori, idre, Kappa, Kelpie, sirene divoratrici di uomini, spettri, Zombie e molte altre simpatiche creaturine che si dimostrano terribilmente ostili con i malcapitati che decidono di avventurarsi nelle sue insidiose membra.
L’occulto velo di tenebra che avvolge Andorix ha tuttavia permesso a molte creature di trovare un habitat piacevole e confortevole, grazie alla loro natura oscura o velenosa, a discapito di altre destinate a soccombere dopo esser cadute nelle grinfie della misteriosa e corrotta magia che si cela in quelle acque torbide.
Sembra che, in precise situazioni e momenti della giornata, in questo luogo un’antica magia sia in grado di riportare alla vita alcuni cadaveri per qualche minuto. Non sempre questo può accadere, anche se si rispettano gli stessi criteri due volte consecutive, lasciando intuire che ciò non dipenda esattamente dall’ubicazione del corpo o dall’ambiente circostante, bensì da qualcosa di molto più assurdo e articolato: una forza oscura che ha impedito agli intrusi di sostarvi allungo, sorpresi e spiazzati dalla brutale legge di sopravvivenza che vige nella palude.
Solitamente l'inquietante avvenimento si manifesta ogni dieci o quindici giorni, attorno alle ore crepuscolari, tra suoni sinistri e acque in tumulto.
Alcuni coraggiosi… o pazzi… sono comunque riusciti a resistere alle avverse condizioni ambientali offerte e, con l’intento di migliorare le loro abilità combattive o di cercare un luogo in cui praticare pura magia oscura, hanno formato gruppi e alleanze che tutt’ora si combattono tra loro per il predominio sulla palude. Tra di essi vi sono tribù orchesche, troll e piccole famiglie di draghi, in lotta da tempo senza un preciso scopo se non quello di dimostrare la propria superiorità e scacciare coloro che vengono ritenuti invasori.
Dalle acque spuntano rovine secolari e brandelli di edifici ovunque, testimonianza di una precedente vita da quelle parti che niente aveva a che fare con ciò che ne è rimasto. La presenza di occulte e lugubri fortezze ha spinto molti umani curiosi a fare retro front, convincendoli che spiriti maligni e terribilmente oscuri fossero a guardia del luogo, notizia che dilagandosi tra le genti ha contribuito a rendere sempre più rare le allegre visite turistiche nella palude.
Il clima è mutevole come nel resto dell'isola, ma l’atmosfera costantemente umida e parzialmente tossica rende letteralmente impossibile ad alcune creature la sopravvivenza, nonostante la grande varietà di flora che circonda e riempe lacquitrino, oggetto di ricerca per medici e alchimisti. Alcune forme vegetali, quasi inesistenti nella gran parte dell’isola di Kengard, qui sono “facilmente” reperibili in grandi quantità, convincendo molti che il guadagno possa valere più del rischio. |
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