La luna di sangue

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    Non c'è pace per certi morti...

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    Mi sono rotto di combattere. Ora chiuderò con una "fatal" a Kenshin u.u


    Eidous vedendo le lacrime di dolore del samurai quasi scoppio a ridere.
    Ma presto constatò che il ragazzo non era solo veloce, era incredibilmente forte.
    Voleva colpirlo allo stinco di piatto con la lama per farlo cadere senza fagli troppo male, tanto per sfotterlo, ma lui lo aveva parato facendo finire l'uno davanti al altro in uno stallo in qui le loro spade sprigionavano scintille.
    Il samurai era così serio... Ma si capiva che stava prendendo gusto per quello che a Eidous parve un lieve sorriso.
    Invece Eidous non nascondeva la cosa, e sorrideva inquietante come una maschera Oni.
    Era divertente dopotutto.
    Così bloccati i due si guardavano.
    Intanto La donna suonava ed Eidous non poté che considerarla molto brava, aveva sbagliato solo una nota, non era facile.
    Per il resto era una melodia meravigliosa, e lei l'aveva inventata per loro, era gentile.
    Tornò a concentrare il 100% della concezione sul samurai.
    Eidous non lo aveva notato prima: Era molto carino.
    Sai, bruciore alla spalla a parte, mi sto divertendo un sacco.
    Disse al avversario sorridendo in modo più gentile.
    E visto che mi fai divertire.
    Meriti un premio speciale per te...

    Disse il vampiro socchiudendo gli occhi.
    Continuò a stringere con forza la spada, e usando tutta la forza del braccio destro blocco il la lama di Kenshin con la propria.
    Poi con la propria mise la mano sulla sua spalla.
    I volti erano così vicini.
    Questo è per te... Ma anche per me...

    Gli sussurrò al samurai.
    Poi.
    Un bacio.
    Un bacio che il vampiro aveva dato al samurai.
    Era forte, nobile nel animo, veloce e molto carino.
    Da tempo cercava un compagno o compagna con quelle caratteristiche.
    Ma in questo momento voleva solo un certo genere di compagnia.
    Così lo soggiogò un pochino per non farlo scappare urlando... Subito almeno.
    Spostò la mano libera sul dorso del samurai, accarezzandolo e passò poi più in basso sui fianchi.
    Eidous era un abile seduttore e sapeva bene i punti "giusti" per quel arte.
    Il vampiro avrebbe voluto avere anche un assaggio del suo sangue.
    Ma non poteva essere più dolce delle sue labbra.
    Lui sapeva che non lo avrebbe dovuto fare, ma proprio per questo era più eccitante la cosa.
    Non era una cosa che sotto certi criteri era tabù, criteri stupidi che proprio perché stupidi andavano infranti.
    E dato che dopo il samurai avrebbe reagito male molto probabilmente, Eidous si impegnò nel fagli provare un piacere con quelle coccole e il suo bacio.
    Almeno dopo non avrebbe almeno detto che non gli fosse piaciuto.

    SUPER EPIC BISEXUALITY COMBO FATAL!!!!!!!!!!!!!
    SI AL AMORE.
    NO AL OMOFOBIA!
    Rispettare chi è diverso è nostro dovere bambini! XD *si crede un insegnante di educazione civica/sessuale*
     
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    *diventa rossa come un peperone*
    Master, questa non me lo aspettavo XDXDXD


    Lama contro lama, Kenshin sentiva che Eidous stava opponendo resistenza. Le spade stavano emettendo scintille come quelle di un fabbro che modellava il ferro a martellate sopra l'incudine. Notò l'inquietante sorriso che gli stava rivolgendo e il dragone e lui non resistette a non sfoggiare un sorrisetto sarcastico. Era un avversario degno di lotta e nemmeno con tutte le guerre che aveva fatto Kenshin ne aveva trovato uno di tale destrezza.
    Sai, bruciore alla spalla a parte, mi sto divertendo un sacco.
    Se la sarebbe aspettata questa risposta. In fondo, si stava rivelando divertente anche per il samurai, anche se il punto in cui aveva ricevuto il calcio gli doleva ancora un pò, sentendo via via qualche fitta.
    Ma per fortuna Kenshin si stava dimenticando del dolore grazie alla melodia della donna, che scorreva armoniosa come un ruscello di montagna.
    Tornò a concentrarsi con il vampiro ancora "incastrato" nella sua spada.
    E visto che mi fai divertire.
    Meriti un premio speciale per te...

    Quelle due frasi suonavano maledettamente inquietanti.
    E Kenshin aveva ragione...
    Gli bloccò la lama di Inazuma, costringendolo a non fare altro se non guardare avvicinarsi quei due tizzoni infuocati verso di lui. Tentò di liberarsi da quella morsa con tutta la forza che aveva, ma sembrò non funzionsare. Si sentì una mano sulla spalla, nonostante ci fosse lo spallaccio in acciaio sopra e il viso del vampiro farsi sempre più vicino al suo.
    Che diamine aveva intenzione di fare? Morderlo?
    Questo è per te... Ma anche per me... gli sussurrò
    Eidous lo aveva baciato.
    Il dragone strabuzzò l'unico occhio in una espressione mista ad "Ma che ca...cosa stai facendo" e "Questo è di fuori...".
    Sul serio, si era passati dal manca poco ad uccidersi a "farsi le coccole", Kenshin in quel momento era in un subbuglio di emozioni indescrivibili. Quel gesto era stato talmente passionale da farlo andare K.O mentalmente. In tutti i 200 anni aveva avuto a che fare con una unica e sola dragonessa d'Aria di perla, dando tanto amore per quanto riceverlo altrettanto. Ma Eidous era un maschio come lui e... non sapeva come prendere la cosa.
    Ma l'unico modo di liberarsi da quella morsa, era ciò che il samurai stava facendo.
    Alla fine con forza sovrumana, Kenshin si staccò dalla presa premendo forte con la sua katana contro quella del vampiro (producendo altrettante scintille), producendo un vortice elettrico che avvolse interamente il corpo dell'apparente umano. Quando il vortice svanì lentamente, esso lasciò spazio ad un dragone dalle scaglie blu lucenti alto tre metri.
    Si era trasformato nella sua forma originale, ne era stato costretto. E odiava farlo nel bel mezzo di una città...anche se, era notte. Sperò anche che l'umana non si fosse spaventata per ciò, ma appartentemente lei non sembrava la tipa paurosa.
    Ruggì a dentri stretti, guardando il vampiro con l'occhio ridotto ad una fessura blu, mentre recuperava Inazuma con le fauci e se la infiliva a tracolla nel fianco sinistro.
    "Mi chiamo Kenshin Satake e sono un dragone - rōnin, Eidous. L'ultimo gesto non l'ho apprezzato moltissimo." disse guardando il vampiro con la testa abbassata, dato che dall'altezza di tre metri fare una conversazione non era proprio il massimo.
    "La sifda si è conclusa con un pareggio. Apparte quel piccolo inconveniente, sei un avversario degno della mia lama." concluse, mentre rialzava la testa, tenendo sempre lo sguardo puntato su di lui.
     
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    Le loro lame cozzarono.
    I loro sguardi cozzarono... ma fin lì, la cosa era normale.
    Fu quando anche le loro labbra cozzarrono che la cosa si fece preoccupante, assai preoccupante.
    L'archetto era quasi sul punto di scivolarle via dalle dita mentre visualizzava la scena. Che... diavolo aveva fatto il vampiro?
    Per carità, non aveva niente contro l'omosessualità, non era tanto il gesto in sé ad averla stupita. Era la situazione e il modo in cui Eidous attuò la cosa.
    Insisté prepotentemente su un accordo di la minore, passando in seguito ad un’elaborata, vivace e allegra marcia nunziale.
    E con ciò poteva anche permettersi di scoppiare a ridere. Lo fece? No, ma ci mancò davvero poco, la faccia dell’altro ragazzo era stata qualcosa di sovrumanamente divertente, una cosa meravigliosa.
    Il suo viso riuscì semplicemente a nascondere le risate sotto un mesto sorrisetto, ma era tutto troppo divertente.
    Quando ebbe concluso con le note della marcia decise di dar spazio a quella che era la sua vera dote, la voce melodiosa che totalmente discordava con il suo aspetto da selvaggia guerriera.
    E l’avrebbe fatto… avrebbe iniziato a cantare, sotto il bacio della luna, se solo… il ragazzo non avesse deciso di farle il più grande dispetto che poteva farle.
    Non che lui ne fosse consapevole ovviamente, ma quando il vortice di saette che lo circondava si dissolse, al suo posto ne emersero… scaglie blu.
    Smise improvvisamente di suonare, restando sospesa con le dita a pochi millimetri dalle corde del violino. Abbassò lo sguardo, cercando conforto nel suo strumento, riuscendo con non poca difficoltà a completare la sua opera, aggiungendo anche la voce.
    Non c’era altro modo, se voleva restare allegra doveva divertirsi un po’.
    “Al chiaro di luna si sfidavano i titani…
    La coltre nera, la spada, il barone,
    Leste guizzanti le loro mani…
    Nel suo avversario il cuor di un dragone.
    La battaglia, un’ira funesta…
    Solca di fendenti un leggendario guerriero,
    Come fulmini in una tempesta,
    Il caldo fervore di uno scontro sincero”
    Fece una breve pausa di una quartina, riprendendo sul re maggiore tanto per sembrare più epica.
    “Quasi un gioco il loro cammino…
    Un passo, un balzo, una lama nel vuoto,
    Negli spiriti la gioia di un bambino,
    Come una fiera danza di fiori di loto.
    Acqua in tumulto, fuoco mai spento,
    Un attimo, un istante, la forza di un momento…
    Lo stormir delle foglie, ondeggiano al vento,
    Per l’avversario, pace e tormento.
    Le lame sospese, i volti vicini…
    Dolce melodia il loro respiro…
    Uniti, come le armi, i loro destini…
    Uniti, al chiaro di luna, il drago e il vampiro!”
    Poté ritenersi soddisfatta. Poteva ignorare quel qualcuno che da non molto lontano li aveva osservati e tutt’ora probabilmente li stava osservando, poteva ignorare i ricordi che gli avevano affollato la mente da quando aveva visto il ragazzo trasformarsi.
    Un drago, un drago blu… non gli somigliava nell’aspetto, ma… glielo ricordava fin troppo nitidamente.
    Non voleva mostrarsi giu, un musicista non poteva permetterselo.
    mi sono sfogato ahahahah XD


    Edited by Aesingr - 10/10/2015, 20:47
     
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    Eidous
    Quando venne spinto via e l'umana suonò la marcia nuziale, non poté che farsi scoppiare una risata.
    Ma quando vide il ragazzo trasformarsi in drago si coprii dalla luce con il mantello e un braccio, le scintille elettriche gli turbinavano intorno meravigliose.
    Poi lo guardò nel unico occhio azzurro.
    Lo sapevo che eri quel drago!
    Fece allegramente.
    Poi lo ascoltò presentarsi e digli che quello che aveva fatto non gli aveva fatto molto piacere.
    Beh... Scusa...
    L'adrenalina, il divertimento, l'eccitazione e il fatto che fossi così dannatamente carino...
    Però se vuoi saperlo io amo anche le donne, semplicemente mi piace stare un po' con chi mi interessa, come mi hai interessato tu.
    E visto che...
    Emh Emh, ti rispetto visto che sei proprio un bel dragone, cercherò di non fare questo genere di cose con te.
    Perdonami ronin Kenshin.
    Disse il vampiro,
    Chinando il capo con fare mortificato.
    Comunque... Di fatto hai vinto tu questo scontro.
    Io ti ho dato un calcio e per questo non sono stato scorretto e non sono riuscito a colpirti, ma ti ho sottovalutato e tu mi hai colpito alla spalla.
    Quindi hai vinto tu questa volta, e io mi devo ricordare di non mettermi contro di te.
    Piuttosto vorrei chiederti se potevi fare una cosa per me, ma dopo.
    Disse poi dissolvendo in vortici di tenebre Katana e armatura.
    Poi sollevò il mantello e tunica per guardare il taglio.
    Era messo proprio male: Un lungo taglio annerito e briciante.
    Maledizione è peggio del previsto!
    Disse preoccupato.
    Rovistò nello zaino in cerca di una boccetta di pozione curativa, e la trovò... A pezzi...
    Lo scontro aveva fatto rompere la boccetta curativa, poté bere a stento qualche goccia, e non bastava di certo qualche goccia per un simile taglio.
    Tolse i vetri taglienti dallo zaino buttandoli in secchio lì vicino.
    Poi rovistando ancora aveva trovato la borraccia di sangue mischiato a un po' rum, cocktail che gradiva perché bere alcolici frenava la sua sete ma non lo nutriva come il sangue,
    Per questo li beveva mischiati, insieme nutrivano e placavano ulteriore sete da golosità come le chiamava lui.
    Si prese un sorso di sangue-rum e un po' lo fece sentire meglio.
    Ma non bastava, rovistò ancora e trovò quello che cercava.
    Erba-buona, una pianta medicamentosa.
    Gli serviva un mortaio per renderla una poltiglia e spalmarla sul taglio, ma dicerto non ne disponeva di uno.
    Così si andò a sedere vicino al umana.
    E gli disse semplicemente: È una pianta curativa, dovrebbe guarire questo taglio.
    Comunque suoni benissimo e hai proprio una bella voce.

    Poi mise in bocca e masticò la pianta per ridurrà in qualcosa che poteva mettere sulla ferita, strinse i denti perché sul taglio bruciava, si era pure lasciato andare un urletto.
    Poi guardò il drago.
    Sei arrabbiato?
    E dai, vieni qui che parliamo, faccio il bravo vampirello, promesso.
    Fece sorridendo carismatico.
    Gli piaceva quel drago-ragazzo.
    Però forse gli piaceva troppo.
    Doveva essere gentile, ma non passionale.
    E poi se non se lo fosse portato nella sua bara, che oltretutto era un modello matrimoniale a due piazze con tripla imbottitura, per fagli coccole o altro, almeno voleva che diventassero amici.
    E poi sarebbe stato un alleato meraviglioso!
    Uno spadaccino al superiore suo livello con la katana, arma che doveva ancora imparare ad usare in modo efficace quanto il ronin.
    Poi era un drago! E un drago in battaglia fa SEMPRE la differenza.
    La missione che voleva affidagli sicuramente sarebbe stato vantaggioso per entrambi.
    E forse anche l'umana gli sarebbe servita visto che in lei c'era una enorme forza.


    Ho delle idee per divertici con una nuova investigazione avanti. Per voi è ok? :3
     
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    controlla bene il post di Hawke, si è anche presento.

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    Mi chiamo Kenshin Satake e sono un dragone - rōnin, Eidous. L'ultimo gesto non l'ho apprezzato moltissimo
     
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    Nah, fai bene a controllare tutto.
    E se vuoi saperlo tutti sbagliano, e io per primo. :3
     
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    Cos'era quella strana melodia con un ritmo decisamente a scherno che aveva iniziato a suonare l'umana? Kenshin non ne era a conoscenza e si limitò a voltare leggermente la testa verso ella, mentre fece una smorfia imbarazzata.
    Tornò poi a guardare torvo il vampiro, che era scoppiato in una risata che al momento il dragone non apprezzava affatto. La pupilla dell'occhio si era affinata, lasciando solo ad una sottile striscia nera in un mare di azzurro, come le sue lucenti scaglie.
    Lo sapevo che eri quel drago! disse egli.
    Una scarica elettrica bluastra passò tra le corna del dragone, che non disse nulla a riguardo. Dunque la sua vera forma era stata sgamata in anticipo. Beh, ai vampiri gli si poteva poco e niente, avevano sensi super sviluppati...
    Beh... Scusa...
    L'adrenalina, il divertimento, l'eccitazione e il fatto che fossi così dannatamente carino...
    Però se vuoi saperlo io amo anche le donne, semplicemente mi piace stare un po' con chi mi interessa, come mi hai interessato tu.
    E visto che...
    Emh Emh, ti rispetto visto che sei proprio un bel dragone, cercherò di non fare questo genere di cose con te.
    Perdonami ronin Kenshin.
    spiegò infine Eidous, rivelando la verità e perdonandolo.
    Dunque era così che lo aveva definito.... carino? Da quando Kenshin si definiva una creatura accettabile di aspetto? Non poteva essere poi così bello, era guercio, pieno di ammaccature di guerra...una vita passata a battagliare per la libertà e per riscattare i deboli e gli oppressi.
    Ma quel vampiro aveva degli strani gusti, almeno per come la vedeva il dragone-samurai. Però gli faceva anche piacere sentirsi dire che non era male di aspetto. Gli aveva dato uno spunto in più per continuare la sua vita, anche se la stava passando a vagabondare al giro per terre sconosciute, in cerca di qualcosa che lo potesse rendere felice.
    I suoi pensieri poi, vennero interrotti di nuovo dala voce di Eidous, che diceva a proposito del precedente scontro, che lui era stato sleale nel cercare di arrivargli un calcio nelle parti estremamente delicate per qualsiasi creatura di sesso maschile e che aveva vinto Kenshin.
    "Non mi interessava vincere o perdere, volevo solo mettere i patti in chiaro." disse, mentre si metteva in una posizione più comoda per stare in piedi sulle quattro zampe draconiche.
    Nel mentre che loro parlavano, l'umana avena incominciato a cantare. Una voce decisamente melodiosa e piacevole da ascoltare che aveva apposta composto per loro. Era veramente una situazione bizzarra quella...Kenshin scosse la testa, accennando un sorriso più rivolto a sè stesso.
    Piuttosto vorrei chiederti se potevi fare una cosa per me, ma dopo.
    Adesso cosa aveva intenzione di fare? Al momento le sue parole misero in dubbio Kenshin. Il vampiro nel mentre, stava cercando un rimedio curativo per il taglio provocato da Inazuma, fallendo il primo tentativo. Così il dragone lo osservò prendere una pianta medicamentosa dallo zaino e una volta che era andato a sedere vicino all'umana, incominciò a masticarla per renderla in poltiglia e poi spalmarla sulla sua ferita.
    Poi il vampiro parò di nuovo:
    Sei arrabbiato?
    E dai, vieni qui che parliamo, faccio il bravo vampirello, promesso.

    Kenshin lo guardò intensamente dritto nei suoi occhi rossi, poi l'ennesimo vortice fatto di fulmini che aveva usato prima per tornare nella sua forma originale, lo usò per ridiventare nuovamente umano. Non si sentiva a suo agio in mezzo ad una città da dragone. Preferiva rimanere tale in mezzo alla natura in simbiosi con le altre creature. Nelle sembianze di un ragazzo almeno, avrebbe destato molto meno sospetto al giro. Anche se attirava più o meno sempre l'attenzione, per il modo in cui era vestito e per il fatto che portava una benda per coprire il suo occhio privo di vita.
    Si avvinicò con passò lemme ai due, mentre la mano sinistra era appoggiata sopra l'elsa della sua spada e l'altra lasciata scivolare lungo i fianchi dell'armatura. Inquadrò prima l'umana, tenendo la testa semi-inclinata per avere una quasi-completa visuale dei due individui avanti a sè.
    "Posso sapere il vostro nome? Vi ringrazio moltissimo per aver suonato e cantato, non me ne dimenticherò di queste meravigliose note." disse all'umana con un tono gentile. Poi Kenshin si voltò verso il vampiro.
    "Preverivo un'altro calcio nello stomaco al posto del bacio, ecco. Sorvoliamo oltre, e dimmi qual'è il favore che mi devi chiedere." concluse, incorciando le braccia al petto.
     
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    Il vampiro, dopo un altro dei suoi sproloqui, si sedette al suo fianco. Dopo averle fatto notare che quella che stava per ingoiare era una pianta curativa -e a lei cosa doveva importare?- si complimentò con lei.
    Effettivamente non le erano mai piaciuti troppo complimenti e lusinghe, però quel vampiro sembrava sincero, non come quei soliti tipetti da locanda o da palco scenico che appena sentivano un acuto fatto bene impazzivano e ti riempivano di complimenti a caso solo perché apparivi come una dea scesa in terra.
    In effetti era da tempo che non cantava davanti ad un pubblico. Forse quelle cose non le interessavano più, ora cantava solo per se stessa. Quindi poteva apprezzare quel complimento senza troppi secondi fini.
    "Grazie barone Eidous" Rispose con semplicità,, osservando nel frattempo Kenshin che aveva di nuovo assunto la forma umana. Ma era così semplice per loro attuare certe cose? Trasformarsi con tanto di abiti indosso, trasformare il corpo in nebbia e comparire alle spalle dal nulla... era tutto così semplice?
    E lei che aveva sempre creduto di essere abbastanza ingamba solo perché colpiva bersagli in movimento con un arco o una canna da pesca e faceva roteare nunchaku in ogni dove?
    Ce n'erano di tipi strani in giro. A lui sarebbe piaciuto, al suo amico tutto quello sarebbe parso stupendo e curioso quanto lo era per lei. Doveva scoprire Kengard e tutti i suoi segreti, doveva farlo per entrambi.
    "Posso sapere il vostro nome? Vi ringrazio moltissimo per aver suonato e cantato, non me ne dimenticherò di queste meravigliose note" Disse poi il ragazzo, ridestandola dai suoi pensieri.
    In cambio gli sorrise, un sorriso che non tirava fuori da tempo, uno di quelli insieme sinceri e divertiti.
    "Datemi del tu signore. Il mio nome è Zakrina, sono felice che vi sia piaciuta la mia canzone, chiedete e io canterò per voi"
    Ma nessuno dei due si era reso conto che quella canzone era in parte atta a prenderli un pochino in giro dopo il discutibile gesto del vampiro? I destini... i volti... uniti... eppure era stata così eloquentemente chiara...
    Meglio così, forse non se l'erano semplicemente presa.
    Quel ragazzo era... strano. Era incredibilmente affascinante, ma non per l'aspetto o per qualche straordinaria dote fisica. Beh era capace di trasformarsi in un drago -e per quel che ne sapeva avrebbe potuto trasformarsi anche in altro-, ma non era quello a renderlo speciale.
    Era un tipo tanto misterioso quanto evidente, una sorta di vivace contrasto che lo rendeva innatamente particolare ai suoi occhi.
    E quella benda, poteva significare molte cose: una battaglia finita male, un valoroso sacrificio di guerra, un inciampo sul rametto di turno con conficcata laterale di striscio... no forse quello no.
    Non voleva toccare nessun tasto dolente, ma le premeva chiedergli una cosa.
    "Kenshin..." Disse, restando sul voi un po' per sfottere a suo modo un po' seriamente per rispetto dato che anche lui si era rivolto a lei in quel modo, "posso porvi una domanda un po' insolita e personale?"
    Sperava di non averlo né ferito né tanto meno fatto infuriare.
     
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    Kenshin aveva ripreso la forma umana, sicuramente per disagio di stare in quella forma dentro una città.
    Poi Kenshin gli aveva chiesto cosa volesse da lui, e così rispose:
    Per un bacio...
    Piuttosto...
    Non vorresti avere un lavoro?
    Io ti propongo di lavorare per me.
    Sarai ben pagato e potrai lavorare per un vero signore: Me.
    Ovviamente avrai libertà di andare e tornare quando ti pare, e potrai accettare o meno le missioni che ti affiderò.
    Sarai senza impegno.
    Solo se ti interessa la cosa altrimenti va bene lo stesso.
    Solo mi tornerebbe utile un guerriero del tuo livello.
    Spiegò il vampiro professionalmente.
    Poi la donna per i complimenti lo ringraziò.
    Era una brava ragazza.
    Lo divertiva molto di anche se era una mortale era simpatica, forse un po' pazzerella, ma Eidous amava coccolare mostri pazzeschi come se fossero animaletti pucciosi, quindi era difficile capire chi fosse il più fuori tra loro. Cosa che divertiva il vampiro.
    Beh non c'è di che barda-violinista.
    Comunque.
    Anche tu sei libera di unirti, sono certo che faremo ottimi profitti se lavoriamo insieme.
    Inoltre fornirò vitto e alloggio in caso di necessità.
    Sempre se la cosa vi interessa.

    Fece poi sorridendo.
    Kenshin poi chiese il nome al umana, ma l'umana poi Domandò, una cosa che lasciò Eidous piuttosto sorpreso e preoccupato.
    Kenshin..." Disse, sfottendolo un po'."posso porvi una domanda un po' insolita e personale?"
    Eidous dentro di se sclerò.
    Oh non vorrà chiedergli della benda!?!
    Non si chiede a un orbo come ha perso un occhio!
    È maleducazione!!!

    Pensò il vampiro preoccupato.
    Eidous in verità era anche triste per Kenshin senza il suo occhi.
    Era una creatura così bella a modo suo.
    Eidous vedeva la bellezza dove per altri non vi era, ma Kenshin aveva sul serio un bel fisico e cicatrici e benda mettevano in risalto quel indomito spirito guerriero.
    Forse per questo lo considerava tanto Sexy, e il fatto che fosse un drago rendeva tutto più eccitante.
     
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    "Datemi del tu signore. Il mio nome è Zakrina, sono felice che vi sia piaciuta la mia canzone, chiedete e io canterò per voi" disse l'umana.
    "Un bel nome Zakrina." pensò a voce alta, rendendosi conto che appunto stava sperperando i suoi pensieri ai quattro venti.
    "Non devi suonare stando agli ordini degli altri, Zakrina. Devi fare ciò quando più te la senti. E' brutto fare le cose per forza..." le disse, mentre abbozzava un sorriso, dando del tu come lei aveva espressamente richiesto.
    Poi l'attenzione si rivolse a Eidous che parlava a proposito del favore che gli aveva chiesto.
    "Sarai ben pagato e potrai lavorare per un vero signore: Me." Dunque quel vampiro conosceva come era strutturato il lavoro di un samurai... E gli aveva appena proposto di lavorare per lui. Gli aveva detto che era libero di andare e tornare e accettare o meno le missioni che gli imponeva.
    Ebbe un attimo di esitazione, anche perchè la proposta gli piaceva. Kenshin voleva ritornare ai vecchi tempi in cui era un nobile daymio che proteggeva e serviva il feudo del suo signore con tutta la sua anima.
    Aveva nostalgia di quei momenti... E Eidous gli stava aprendo ciò che aveva lasciato, a causa di un incidente che se lo porterà sempre dietro, per tutta la vita.
    "Ci devo pensare." commentò pensieroso e con lo sguardo perso nel vuoto.
    Bacio e quasi-calcio dei gioielli a parte, quel vampiro-barone lo credeva peggio. Incominciava a piacergli come tipo, non lo credeva così. Forse perchè essendo un vampiro, ancora sepolta nel suo corpo di non-morto aveva ancora qualche briciolo di umanità...
    Kenshin era insicuro sull'accettare o meno.
    Continuare a vagabondare o iniziare di nuovo a fare la vita per cui era nato?
    Si trovava in uno stato di eterna decisione....ma che fu interrotta dalla voce dell'umana che gli domandava una cosa:
    "posso porvi una domanda un po' insolita e personale?"
    Rimase in silenzio per tre secondi buoni e poi annuì con la testa.
    "Dimmi pure, Zakrina."
     
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    scusate in anticipo il post breve, rispondo per mandare avanti. fate con calma che tanto fino a sabato non ci sarò molto

    Proposte di lavoro a quell'ora? Ma soprattutto... un datore vampiro?
    Geniale, assolutamente geniale. Se Kenshin non accettava era un folle, come si poteva non accettare una proposta simile?
    Lei non avrebbe accettato per niente... niente al mondo. Ma lei era lei...
    Ma rispose ad Eidous con tanta semplicità quanta calma.
    "Grazie della proposta, ma non sono interessata a nessun profitto" Tornò poi a rivolgersi al samurai. "Come dice Kenshin, io suono guidata dall'istinto e dal cuore, non per soldi. Certo nelle locande qualcosa ho guadagnato in passato, ma... non suonerò più di fronte ad un pubblico"
    Kenshin aveva accolto anche la sua richiesta e le aveva detto di chiedere quello che voleva chiedergli.
    Inizialmente ci pensò su un attimo, poi formulò la frase nel modo più spontaneo possibile: "Volevo chiederti... cosa faccadrebbe se perdessi anche l'altro occhio?"
    Non voleva sapere niente della sua storia, né cosa gli era successo né nqualcosa di assurdamente triste. Voleva solo togliersi una curiosità, chi sa se se lo era mai chiesto.
    "Vedi, un mio amico diceva... chiudendo gli occhi, vedo più chiaramente"
     
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    Eidous glielo aveva chiesto se volevano lavorare per lui.
    Però nessuno dei due sembrava interessanti.
    Almeno a prima vista.
    Kenshin gli aveva detto che ci avrebbe pensato, e la donna, Zakrina...
    D'accordo pazienza, comunque Kenshin ti ringrazio per avermi anche solo preso in considerazione.
    Però detto tra noi:
    I draghi come te sono dei quanto noi vampiri rispetto gli altri mortali.
    Quindi non pensare che saresti un semplice mercenario.
    Oh no saresti molto più...
    Per me.
    Soprattutto visto il tuo potere e il talento con la spada.
    Io però rispetto alla tua Katana sono più bravo con uno spadone lungo lungo.
    Pensa che con la mia forza da vampiro riesco persino a tenerne uno per mano.
    Ed in vero amo gli "attrezzi" grossi, non strigo mica una spadina! Bwahahaha.
    Disse il vampiro spiegando felice di essere più abile con spade lunghe a due mani, però forse in modo un po' ambiguo.
    Poi pensò a quello che l'umana gli aveva detto.
    Eidous gli umani di solito li comprava come bestiame, per i soldi metterebbero a rischio la loro stessa vita, lui lo sapeva.
    Però, quella donna non era corrotta.
    Era un essere selvaggio che, a differenza dei suoi simili più di suscitagli appetito, gli dava un senso di cose che Eidous negli umani credeva sparito:
    Purezza, innocenza e persino una speranza nel loro futuro.
    La razza umana si sarebbe sicuramente distrutta con le sue mani se altre specie non avessero fermato la loro ignoranza.
    Lui stesso non era diverso, ma lui pur essendo un "Dio" era consapevole del mondo che lo circondava.
    Invece l'uomo nella sua ignoranza non si rende conto nemmeno delle proprie colpe, però a volte pur sapendo le conseguenze andavano avanti.
    Quelli erano i peggiori.
    Zakrina non era un umana cattiva.
    Sarebbe stata un ottimo animale da compagnia per Eidous, ma difficile sarebbe stato ottenere la sua fiducia.
    Ma per la prima volta dopo secoli vedeva un umano in modo diverso da una preda o un mezzo per i suo scopi.
    Gli mise una mano sulla spalla.
    Zakrina...
    Speravo che di poter sentirti suonare e cantare per me in cambio di denaro.
    Però tu non vuoi soldi, saresti capace di suonare solo se te lo chiedessi con semplice gentilezza.
    Sei una brava ragazza.

    Disse addolcito da quel pensiero di una nuova razza umana più legata alla natura, come gli elfi che Eidous tanto apprezzava.
    Poi scostò una ciocca di capelli dagli occhi mentre gli sorrideva.
    Ma poi l'umana fece una domanda a Kenshin.
    Inizialmente Zarkrina rimase un attimo pensierosa, poi però con l'ignoranza tipica dei mortali proferì una domanda in modo piuttosto spontaneo: "Volevo chiederti... cosa accadrebbe se perdessi anche l'altro occhio?"
    Eidous quindi la guardò imbronciato mentre una goccia di sudore freddo gli rigava uno zigomo. Lei probabilmente solo togliersi una curiosità, "Chi sa se se lo era mai chiesto".
    probabilmente avrà pensato nella sua testolina da sciocca mortale.
    Emh mi rimangio tutto.
    Bisbigliò farneticante Eidous riferendosi a quel che aveva detto al umana, gli venne persino un tic nervoso al occhio destro davanti un essere inetto e ingenuo qual era quella folle (ma gentile) donna.
    "Vedi, un mio amico diceva... chiudendo gli occhi, vedo più chiaramente"
    Aveva detto lei.
    Questo però fece pensare Eidous.
    Si domando a cosa si riferisse.
    Forse a quel antico proverbio:
    Se chiudi gli occhi vedi il drago.
    Eidous non aveva mai capito il senso di quella specie di proverbio o quel che era.
    Ma forse si riferiva al fatto quando si tengono gli occhi chiusi gli altri sensi funzionano meglio.
    Quella Passarella di Zakrina poteva voler dire di tutto con quella frase.
    Intanto penso al senso e tirò fuori dallo zaino un contenitore che apri, dentro c'era una specie di piccola torta marrone... Come sangue cotto.
    È sanguinaccio.
    Un dolce che buono sia per i mortali che per noi vampiri.
    È stato fatto dal mio Cuoco e maggiordomo con pandispagna, panna, un goccio di rum, miele e ovviamente tanto sangue di maiale.
    Non è il massimo, ma è buono e riempie i buchi nello stomaco.
    Volete una fetta?
    Disse offrendone anche hai due gentilmente.
    Dopotutto chi non non magia in compagnia è un ladro, una spia o tua zia, ed Eidous si sentiva generoso quella sera, Zakrina era fuori quasi quanto Eidous, e Kenshin oltre essere sexy con quelle cicatrici da duro e quel bel risichino, aveva una buona personalità e un forte carattere.
    Gli ricordava lui quando aveva qualche secolo in meno.
    Erano persone gentili, non vedeva perché non ricambiare offrendogli un po' del suo dessert.


    LA TORTA X, sperò che vi vada bene :3
     
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    Zakrina rifiutò la proposta di Eidous. E Kenshin era ancora indeciso...Molto indeciso.
    La donna poi, fece la domanda al dragone.
    "Volevo chiederti... cosa faccadrebbe se perdessi anche l'altro occhio?"
    Abbozzò un sorriso al suo indirizzo, socchiudendo un attimo l'occhio. La curiosità degli umani era una cosa straordinaria.
    "Ci ho pensato un sacco di volte. E la mia risposta è...non saprei cosa accaderebbe se perdessi anche l'altro." disse con voce calma, mentre guardava la luna rosso sangue.
    "E se magari succederà, troverò il rimedio al momento. Non mi piace farmi tante idee prima del tempo." concluse, mentre ritornava a guardare Zakrina.
    Kenshin era una creatura spiccia e che amava guardare al presente. E poi magari chissà, cosa poteva succedere un domani....Solo il Fato poteva saperlo, alle semplici creature terrene non era concessa tale conoscenza in materia.
    Forse era un bene, o forse un male...
    Eidous poi, parlò a riguardo sul lavoro, illustrando a parole che il dragone se si fosse arruolato sotto gli ordini del vampiro, non sarebbe stato trattato come mercenario anzi, da molto di più.
    Allora la sua indecisione aumentò sempre di più. Lo aveva messo in un vicolo cieco: una proposta troppo appetibile a cui non era possibile sfuggire, se non con l'accettare. Sembrava una sorta di patto col Diavolo.
    Io però rispetto alla tua Katana sono più bravo con uno spadone lungo lungo.
    Pensa che con la mia forza da vampiro riesco persino a tenerne uno per mano.

    Kenshin scosse la testa, facendo un mezzo sorriso divertito.
    "Vedi Eidous... La forza fisica è necessaria, si.... ma quello che conta veramente è la forza mentale. Se sei forte lì, lo sei anche fisicamente." spiegò senza tanto nè quanto, mentre si mise a sedere su una delle radici sporgenti dell'albero, lasciando cadere la sua lunga coda di cavallo sopra le sue spalle. Si slacciò gli spallacci perchè incominciavano ad infastidirlo, poggiandoli vicino ai suoi piedi.Tanto ancora non c'era fretta di ritornare dragone, quindi poteva permettersi di togliere qualche peso in meno di dosso.
    Il suo sguardo poi cadde nuovamente su quello del vampiro, il quale aveva tirato fuori dal suo zaino, un contenitore. Lo aprì e fece mostrare una specie di pietanza dolce color marrone... Ma l'odore che percepiva, era quello di sangue di maiale coagulato, prima che Eidous lo spiegasse. I sensi di un drago non mentivano mai!
    Lui stava offrendo quella torta al samurai e all'umana, dicendo che era per riempire i buchi nello stomaco...
    "Me lo stavi per bucare lo stomaco, prima." pensò con una smorfia.
    ...o forse per iniziare una nuova amicizia?
    Kenshin afferrò una fetta di quella strana roba da mangiare, osservandola da tutti gli angoli.
    "Grazie...Eidous.
    Beh, se è veramente fatto sia per umani che per vampiri...perchè non anche per i draghi?"
    commentò più che a sè stesso, rispetto a chi aveva intorno.
    Gli arrivò un morso un pò diffidente, poi sentì che quella roba non era così male.
    Si, sapeva maggiormente di sangue, ma il sapore metallico veniva constrastato da quello dolce del miele. Un guazzabuglio di gusti, ma comunque sufficiente a placare quel leggero brontolio che stava emettendo lo stomaco del dragone, quasi massacrato dallo stesso vampiro, poco prima.
    "Ritornando alla proposta..." disse tra un morso e l'altro.
    "Mi sono deciso e ho accettato." concluse.
     
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    Zakrina lasciò scivolare gli occhi sul rossastro pallore della luna, cercando in essa strani conforti e complicate reminescenze.
    Il feltro di emozioni che le si stavano intricando in testa nell'aver posto quella domanda a Kenshin andavano oltre in significato della domanda stessa, ma quello lui e Eidous non potevano saperlo.
    Riposto il violino nel suo fido guscio e appoggiatasi con tranquillità all'albero, ascoltò i due con attenzione e curiosità, specialmente per quello strano tipo che era Kenshin. Sempre più strano, sempre più stranamente piacevole.
    Fu proprio verso di lui che rivolse l'attenzione, rispondendo a sua volta.
    "Significa che, in un certo senso, tu non temi il buio. Vivendo l'esistenza nel più fugace dei suoi istanti si può giungere alla massima comunione con l'energia in ogni momento... solo vivendo, si può vivere"
    Era così che lei paragonava la musica all'esistenza, la vita nella vita. Si passò una mano sui lunghi capeli neri che le ricadevano sulla spalla destra, continuando con un dito sul mento.
    "Il tuo ideale di vita rispecchia quello della musica in un certo senso... non so che nota suonerò domani, tra cinque minuti o tra un paio d'anni... sta di fatto che la suonerò. La musica coglie l'attimo in ogni sua più piccola sfaccettatura, non esiste niente che come lei possa generare vita nella vita stessa"
    Quando il vampiro presentò loro un qualcosa che aveva ben poco di consueto, fu sul punto di storcere il naso e diniegare, non tanto per pregiudizio ma perché dal modo in cui l'aveva descritta non pareva, come lui diceva, roba da umani.
    Essere schizzinosa era l'ultima cosa che le riusciva, ma quella volta esitò per un attimo. Poi accettò con un forzato entusiasmo e si preparò a gustare la prelibatezza...
    "Grazie, sentiamo!"
    La prese così rapidamente che anche a lei stessa pareva di essere attratta da quel dolce, forse si era buttata con troppa convinzione. Nell'assaggiarlo si accorse che non era quel che si aspettava, ma decisamente... decisamente aveva mangiato di meglio. Non era solita mentire, per non dover ammettere che non era il meglio del meglio che avesse mai gustato evitò di commentare, limitandosi ad un semplice "mmhh!" compiaciuto.
    In fondo poteva essere considerato anche gradevole -o almeno non sgradevole-.
    Dopo alcuni tentennamenti Kenshin accettò la proposta del barone, stupendola quanto bastava perché il pezzo di simil-torta le si fermasse un attimo tra le fauci.
    Non credeva l'avrebbe fatto, ma la cosa poteva rivelarsi interessante anche per lei.
    "Se non ti dispiace Eidous mi unisco anch'io, potrebbe essere interessante... comunque" fece, tornando al precedente dialogo "se la domanda rivolta a Kenshin non ti è chiara non mi stupisco, ma non cruciarti sul suo significato, non ci arriveresti neanche in tutta la tua immortalità"
    Detto ciò sorrise, voltandosi verso destra.
    "Ho percepito qualcosa di indecifrato prima, non prendetemi troppo sul serio ma ho la vaga sensazione che qualcuno ci abbia osservati"
     
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    Eidous prese una fetta di sanguinaccio.
    Ma poi mangiando fece una faccia un po' disgustata.
    Troppo miele...
    Degas il suo maggiordomo naga glielo aveva preparato perché amava cucinare, ma per i gusti di Eidous era troppo dolce.
    E a giudicare dalle facce dei due non doveva essere certo granché anche per loro.
    Se non vi piace molto vi capisco... Sarà commestibile sia per i vampiri che chi non lo è.
    Però non è il massimo neanche per me.

    Spiegò richiudendo il contenitore e mettendolo nuovamente nello zaino.
    Poi sentendo che Kenshin parlava di forza sorrise.
    Vero la conoscenza battono i muscoli, però portare in battaglia un arma grande come un uomo ha un forte impatto psicologico.
    Però so usare molte armi oltre la spada: Archi, asce e persino catene con lame.
    E quella non è certo un arma facile da usare.
    Spiegò il barone.
    In realtà la forza era importante si, ma il suo ingegno era qualcosa che spaziava tra il divino e il diabolico, però malgrado tutto non era un essere malvagio quanto si potesse pensare.
    Poi ascoltò anche Zakrina.
    Quello che aveva detto..
    Non era ne inetta ne ingenua.
    Quella cosa...
    Vivere l'attimo.
    Come la musica...
    Era un genio altro che pazza.
    Ed era anche perfetta per quello che aveva in mente.
    Ed era un abile oratore quando voleva oratore.
    Aveva intortato i due.
    Effettivamente aveva proprio bisogno che dei paladini gli dessero supporto per una missione importante.
    Ok vi ringrazio di aver accettato! Fece entusiasta.
    Voi due allora svolgerete un compito:
    Dovrete fermare un orco capoclan di nome Osso-tonfo.
    Osso è invidioso dei miei possedimenti e sogna di conquistare il mio dominio e il mio castello.
    Tenta continuamente assedi che finiscono sempre con lui che fugge dai mie uomini.
    Il problema è che i suoi continui attacchi minano spesso importanti esperimenti e rituali magici.
    Senza parlare che i suoi orchi e Goblin rubano e danneggiano le mie coltivazioni, facendomi perdere quindi redito annuo sulla vendita in tutta delle piante magiche per le pozioni, coltivate dagli umani miei schia.. Emh servi.
    Ovviamente capirete che questo non posso permetterlo, è questione di affari.

    Spiegò con professionalità.
    Questo è un problema per me, ma voi mi avete dato un piano che funzionerà, e voi andate bene per questo compito.
    Trionfate e vi accettò alla mia corte.
    Voglio che lo uccidiate, ma in realtà non è che me ne importa di lui.
    Vogli solo che non mi infastidisca più.
    Ma per me non riuscirete ha trovare altre possibilità con lui..
    È impossibile fare a meno di disprezzarlo.
    Fece poi stiracchiandosi.
    Quei due sembravano idonei per suoi piani per liberarsi di quel rompiscatole.
    E se avessero fallito...
    I loro pertugi sarebbero stati suoi per punizione.

    È una missione che potete svolgere in modo diplomatico... O meno...
    Comunque occhio hai sederi con Eidous XD
     
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