No, non di nuovo!

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    Il nitrito della cavalla dei due umani ruppe la tranquillità della spiaggia e l'atmosfera che si stava creando dopo che Zarthial aveva chiarito tutto con Rodd e Jill. Il drago verde fece subito scattare il muso in alto cercando tracce odorose o sonore con le narici e le orecchie che fremevano.
    "C'è qualcuno là dietro..." riuscì a dire.
    Il drago verde si incamminò lentamente e furtivamente verso dove si era voltata la cavalla, seguendo Rodd. Ormai la cavalla si era abitutata alla sua presenza, del resto, se aveva sentito odore di drago nel carro voleva dire che ormai i draghi non rappresentavano più un pericolo, a meno che non si trattava di qualche drago malvagio o selvatico che la minacciasse di azzannarla al collo o di soffiarle fuoco addosso. Ma il drago verde in quella circostanza, rimase con un'aria tranquilla nonostante avesse tutti i sensi di guardia.
    Vide l'umano maschio accucciarsi a terra tra l'erba e la sabbia e raccogliere qualcosa da terra.
    Quando Rodd tornò indietro, più che qualcosa, era qualcuno. Un altro umano, molto più giovane di lui che a prima vista pareva morto o svenuto. Zarthial non riconobbe subito di chi si trattava, visto che la testa era voltata verso il petto di Rodd ma la statura, il colore dei capelli e dei vestiti lo fecero insospettire leggermente.
    Il drago verde notò l'espressione preoccupata di Rodd mentre Jill corse subito accanto a suo zio per vedere di chi si trattava.
    "E quello chi è? Da dove sbuca fuori?" chiese Zarthial avvicinandosi piano e annusando l'aria per sentire il suo odore.


    Ehm....Non ho capito se si tratta di un ragazzino x o di Crial XD
     
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    Uh no, non è Crial. Non mi approprierei mai di un NPG non mio... anche perché non so nemmeno se Aes abbia altri progetti per lui ^^"

    < Zarthial, quelle sono due domande a cui piacerebbe anche a me avere una risposta. - disse pensieroso lo zio mentre avanzava col ragazzo in braccio - Jill, vai a preparare la legna per il fuoco. Sembra che abbia bisogno di mettere qualcosa di caldo sotto i denti. >
    Jill annuì in risposta allo zio, e si affrettò a raggiungere il carro, dove erano rimasti alla rinfusa gli ultimi rami che avevano raccolto al Torrente. Era una fortuna che a Knawr non mancasse poi così tanto, o sarebbe stato davvero un problema continuare per quella rotta con le poche risorse che li erano rimaste. Trovò un punto adatto dove accatastare la legna, infilò le mani in tasta per cercare i fiammiferi, ma vi trovò solo una statola vuota. Maledizione a zio Rodd per aver inventato quei dannati affari.. adesso le era quasi impossibile farne a meno! Si alzò sbuffando e si diresse verso lo zio - che nel frattempo aveva posato a terra il ragazzo, usando uno dei due borsoni a mo' di cuscino - e cercò di recuperare i fiammiferi dal suo taschino, ma lui la bloccò con una mano, mentre con l'altra le indicò il drago.
    < Perché non chiedi a lui? In fondo il fuoco è il suo campo di interessi. >
    Lanciò una veloce occhiata confusa al drago. Perché lo zio la guardava come se ciò che stava dicendo fosse la cosa più palese del mondo? Lo sguardo in risposta non parve piacere troppo allo zio, che sospirò. Ma davvero? Era lui quello che sospirava?
    < Jill, hai davvero bisogno di viaggiare un po' di più: il fuoco è l'elemento di Zarthial. > spiegò con semplicità, avviandosi verso la valigia con le erbe.
    E così, Jill si ritrovò di nuovo a doversi confrontare con una creatura scagliosa, e come sulla spiaggia, quando si ritrovò a fissarlo non poté fare a meno di confrontare la sua enorme mole con la sua piccolezza. Nell'esperienza delle settimana prima era stata troppo irritata con lo zio e con il mondo per riuscire a provare lo stesso nei confronti dell'ibrido, ma adesso che la sua irritazione era, se non sopita, per lo meno a livelli controllabili, davanti a quella massa irta di artigli, zanne, e fauci le veniva quasi difficile aprire bocca per fare quella semplice richiesta. Si limitò quindi a indicare la legna con una mano con un'espressione perplessa, in fondo la discussione tra lei e zio Rodd doveva averla sentita.. se era stato in grado di captare l'odore di Zell, pure il suo udito non doveva essere poi così scarso.
    King, lo faccio risvegliare il prossimo turno.. e scusa il ritardo
     
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    Almeno non si trattava di Crial. Quel pensiero fece rilassare non poco Zarthial che guardò quel piccolo corpo adagiato a Rodd.
    I cuccioli di umano non sembravano nemmeno umani anzi, erano quasi simili ai draghetti, con quel loro carattere semplice, innocente e giocoso. Loro non avevano la paura verso i draghi ma si diceva che diversi cuccioli di umano scalavano letteralmente i draghi e usavano il loro collo come scivolo senza il minimo timore.
    Rodd non aveva idea di chi possa essere e come ci sia finito lì. Di solito gli umani non lasciavano mai da soli i loro cuccioli, anche se questo era già abbastanza cresciuto.
    L'umano maschio ordinò alla nipote di preparare la legna per il fuoco e il drago verde già si aspettava che chiedessero aiuto a lui per accenderlo. La richiesta non tardò ad arrivare e, dopo aver adagiato delicatamente il ragazzo a terra, Rodd spiegò alla nipote che i draghi sputano fuoco, dato che loro non avevano trovato altri modi per accendere.
    Jill, che continuava a proferire pochissime parole, si limitò ad indicare la legna che aveva preparato. Zarthial annuì con il capo, si accucciò vicino alla legna e soffiò una vampata di fuoco leggera e mirata in modo da evitare che le altre cose sparse in giro prendessero fuoco accidentalmente. La legna era stata accuratamente fatta essicare e un vivido fuoco prese subito vita, il drago verde rimase per qualche attimo a fissare il suo glorioso elemento e poi tornò da Rodd.
    "Sei fortunato che il mio elemento sia il fuoco. Non tutti i draghi soffiano fuoco, ci sono draghi di acqua, di ghiaccio, di elettricità e anche oscuri. Come la dragonessa nera che mi ha aiutato in battaglia." spiegò rivolgendosi sia a Rodd che a Jill.
     
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    Mentre Jill ringraziava con un cenno del capo la cortesia del drago, zio Rodd teneva la sua testa cacciata dentro la valigia delle erbe. La fece uscire giusto qualche istante per commentare la spiegazione del drago con un pacato < Sì, certo. >, guardandolo con la stessa espressione con cui di solito fissava Jill se gli sembrava che lei stesse dicendo delle ovvietà. Si rituffò poi tra le sue erbe, e ne uscì vincitore con in mano un sacchettino arancione e qualche decorazione in rosso. Lo portò vicino al naso per annusarlo e se ne separò di scatto.
    Jill non ebbe troppo tempo da dedicare al fissare lo zio. Si avvicinò al carro per recuperare gli avanzi del giorno prima - coniglio stufato - e metterli a scaldare sul fuoco. Sentì qualcosa caderle affianco. Il tonfo era stato così leggero da non suonare troppo preoccupante, ma l'istinto la portò comunque a controllare rapidamente cosa fosse. Tre sacchettini. Il primo era quello arancione che aveva visto in mano a zio Rodd, gli altri due, seppur di colore diverso - verde e blu - , avevano la stessa decorazione rossa a forma di runa.
    < Devo preparare anche un te? > chiese Jill, prendendo in mano il sacchettino blu.
    < Sì, ma non con quelle erbe o rischi di intossicarlo. - rispose con la stessa allegria di sempre - Metti sul fuoco due pentolini.. anzi, un pentolino e un pentolone, se Zarthial vuole approfittare... del te, ovviamente, non dei Sali del povero. >
    Jill sbuffò, un po' per la fastidiosa allegria che lo zio doveva infondere in tutte le cose, e un po' perché non era troppo d'accordo nell'uso sconsiderato che stava facendo della poca acqua che era rimasta loro - dell'otre che avevano riempito quando avevano abbandonato il Torrente, ne era rimasta appena metà. In più, non sembrava che il drago avesse poi così tanto bisogno di una qualche erba rinvigorente...
    < Sali del povero? > chiese lei quindi.
    Lo zio indicò i sacchettini senza aggiungere altro e Jill lo guardò seccata come tutte le volte che lasciava in sospeso una sua curiosità.
    Con un sospiro, tolse dal fuoco gli avanzi che avevano cominciato già a fumare, per sostituirli con un piccolo pentolino di acqua. Lo zio non aspettò nemmeno che bollisse prima di recuperarlo, creare uno dei suoi soliti strani intrugli con le erbe dei tre sacchettini e mettere il tutto sotto il naso del ragazzo.
    E lui finalmente aprì gli occhi. E accolse il mondo con una strana faccia disgustata.
    < Ma che è 'sta puzza? > chiese con voce roca e impastata.
     
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    Il drago verde si sedette sulla sabbia mentre i due umani trafficavano con le loro cose per preparare da mangiare e da bere. Guardò curioso i sacchettini d'erbe e gli avanzi di cibo che i due umani tiravano fuori e tastò l'aria facendo fremere le narici e guizzare la lingua rossa biforcuta a scatti, come sanno fare i rettili. Rodd gli offrì persino del te.
    "Sei molto gentile Rodd ma non vorrei consumare tutta la vostra acqua e le vostre erbe. Tenetele per il ragazzo che ne ha più bisogno."
    Il nome dell'erba però incuriosì il drago verde.
    Nel frattempo l'aroma dello stufato riscaldato giunse al naso di Zarthial e le sue narici fremettero di nuovo. Ma non gli fece nessuna reazione di fame o di acquolina in bocca in quanto si era già ben saziato con i tonni pescati in mare quella stessa mattina.
    Dopo aver lasciato il pentolino dell'acqua sul fuoco per un pò di tempo, Rodd lo prese e iniziò ad armeggiare con i tre sacchetti per farne una specie di infuso. Zarthial si spostò di pochi metri per tornare poi a sedersi vicino a Rodd e a curiosare mentre trafficava con le erbe e l'aroma si diffuse nuovamente nell'aria.
    "Ci sa davvero fare!"
    E quando Rodd passò l'intruglio sotto il naso del ragazzo, questo aprì gli occhi facendo una faccia di disgusto.
    "Oh guarda! Si è ripreso! Ben fatto! Quei sali del povero sono davvero forti! Non ho mai sentito di roba simile." disse contento Zarthial.
    "Come ti senti?" chiese poi al ragazzo appena ripreso, che stando alle sue prime parole, non apprezzava affatto l'odore dell'intruglio.
    "A me piace..."
     
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    La prima mossa che il ragazzo azzardò, fu cercare di alzarsi, cosa che zio Rodd proibì brutalmente, ricacciandolo di nuovo a terra. Mise poi in chiaro il categorico divieto con un cenno della mano che lo invitava ad aspettare, prima di allontanarsi per gettare poco lontano la brodaglia nel pentolino. Tornando indietro recuperò un secondo pentolino che lanciò a Jill. Cosa si supponeva che ne facesse? Il te di cui si era parlato fino ad un attimo prima? E perché non usare lo stesso pentolame, senza il bisogno di sporcarne altro? Era forse per la tossicità accennata prima? Perché per una volta zio Rodd non poteva essere un po' meno ermetico e spiegare cosa aveva in mente senza il bisogno di divinarlo? Con un sospiro tornò all'otre, per poi acquattarsi vicino al fuoco per riscaldare l'acqua e intralciare lo zio il meno possibile. Lei non era troppo adatta a trattare con chi necessitava di cure.. e di solito non riusciva a gestire nemmeno chi cercava di avere cura di lei... lanciò un'occhiataccia allo zio.
    < Zarthial, ci credo che non conosci i Sali del povero: sono una mia ricetta, dall'odore così penetrante da poter risvegliare anche un morto. > disse zio Rodd sorridente, lanciando un occhiolino in direzione del ragazzo.
    Forse il ragazzo sentì la domanda del drago o si accorse che lo zio si era rivolto a lui oppure semplicemente si rese conto che quell'enorme massa squamosa vicino al carro non era posta lì solo per bellezza: si voltò di scatto verso di lui, cercando di alzarsi di nuovo. Zio Rodd arrivò giusto in tempo per impedirglielo.
    < Tranquillo, ha già mangiato. > cercò di rassicurarlo.
    Non funzionò, anzi, se possibile il ragazzo sembrò ancora più preoccupato. E per tutta risposta zio Rodd sembrò trattenersi dallo scoppiare a ridere. Con uno sbuffo Jill recuperò il cibo che si stava inutilmente raffreddando, lo trasferì in un piatto di ceramica, e lo porse al ragazzo accoppiandolo con un cucchiaio di legno. Per lo meno non cercò di dirle niente a cui dovesse ricambiare, ma non sembrò nemmeno accettare l'offerta. Si limitava - solo - a fissarla. Fantastico. Eppure Jill aveva cercato di muoversi il più silenziosamente possibile, per evitare di attirare la minima attenzione e quindi trovarsi nella situazione di dover dire, parlare o fare qualcosa per tranquillizzare il ragazzo... era forse perché in mezzo ad un drago e zio Rodd, chiunque - perfino lei - poteva apparire la persona più rassicurante di Kengard? Jill lanciò un'occhiataccia allo zio - non era lei quella che si occupava di queste cose, di solito - e sospirò nel vedere un'alzata di spalle in risposta.
    < Hai bisogno di rimetterti in forze.. perché non mangi qualcosa di caldo? > disse lei, cercando di non suonare troppo artificiosa.
    Gli porse di nuovo il piatto, e accennò ad alzarsi in piedi. Questa volta il ragazzo accettò il cibo ma in compenso con mano libera la bloccò. Jill lanciò una veloce occhiata allo zio, giusto per qualche suggerimento, ma era troppo occupato a trafficare con le sue erbe per ricambiare lo sguardo. Si rassegnò ad accucciarsi di nuovo, nonostante il ginocchio leso cominciasse a dare un po' di fastidio.
    < State andando a Knawr, vero? > chiese preoccupato, lanciando ogni tanto occhiate sospettose al drago.
    Jill annuì, senza cercare di nascondere la sua espressione perplessa.
    < Allora dobbiamo sbrigarci.. dobbiamo avvertire che la mia famiglia è in pericolo! >
    Il ragazzo cercò di nuovo di mettersi seduto, ma lo zio calò nuovamente su di lui. Teneva in mano un'altro dei suoi sacchettini.
    < Ogni cosa a suo tempo, ragazzo. >
    A suo tempo? La sua famiglia era in pericolo! Perché non caricarlo sul carro e farsi raccontare la storia strada facendo? Zio Rodd non notava i suoi vestiti laceri e il suo viso smunto? Se i suoi cari erano nelle stesse condizioni - o in peggiori, dato che non erano lì con lui - la cosa più giusta da fare non era agire il prima possibile? Allora perché l'occhiataccia che zio Rodd le stava rivolgendo non sembrava lasciare troppo spazio ad obiezioni? Cosa stava aspettando? Jill si alzò in piedi confusa e scocciata. Immaginava che zio Rodd sapesse quello che stava facendo. Forse.
    < Per prima cosa, per esempio, perché non ci dici come ti chiami? Sai, sembri un po' stremato, perché non segui il consiglio di mia nipote e mangi qualcosa? > chiese zio Rodd, mentre Jill si portava vicino al fuoco. Ormai l'acqua nel secondo pentolino aveva cominciato a bollire. La tolse dal fuoco.
    Il ragazzo fece una piccola smorfia per l'idea di non poter andare subito a riscattare la propria famiglia, ma si costrinse a cominciare a mangiare.
    < Mi chiamo Arthur. Arthur Ford. > biascicò con la bocca piena.
    Per un attimo sembrò voler dire altro, ma ogni borbottio successivo si perse nella sua voracità.

    Scusa il messaggio un po' scialbo, ma sono riuscita a ritagliare solo un po' di tempo qua e là.. e non mi è riuscito un discorso troppo organico..
     
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    Zarthial rimase con lo sguardo fisso sul ragazzo che tentò varie volte di alzarsi ma Rodd glielo impedì. Anche se si era ripreso, non era ancora nel pieno delle forze. Tentò anche un istintiva fuga quando si accorse della presenza del drago verde ma anche lì Rodd riuscì a tenerlo fermo.
    "Tranquillo, ho già mangiato. E nessuno della tua specie, ragazzo!" aggiunse il drago verde mentre si dava un'istintiva grattatina dietro l'orecchio destro.
    Ma nonostante le parole rassicuranti di Rodd e di Zarthial stesso, il ragazzo rimase preoccupato, forse era convinto che i due umani e il drago fossero insieme ma allo stesso tempo suoi nemici. Di sicuro era successo qualcosa a quel ragazzo per essere piombato lì così d'improvviso.
    "Forse viene da Knarw...." pensò guardandolo mentre iniziava ad accettare il cibo di Rodd.
    Le deduzioni del drago verde si rivelarono presto esatte. Il ragazzo chiese se stessero andando a Knarw e la silenziosa Jill si limitò ad annuire. A quanto pare, continuavano succedere cose strane in città, visto che era visibilmente preoccupato per la sua famiglia e il drago verde ascoltò con un misto di interesse e preoccupazione e si presentò con il nome di Arthur Ford.
    Il drago verde si avvicinò lentamente al ragazzo stremato dai vestiti laceri, che sembrava aversi fatto di corsa la strada da Knarw a lì senza mangiare nè dormire. A prima vista non sembrava avere armi con se.
    "Io mi chiamo Zarthial. Ora stai tranquillo e mangia, sei ancora debole. Poi, quanto ti sentirai meglio ci racconterai tutto." si rivolse al ragazzo che aveva iniziato a mangiare con gran voracità.
    Poi spostò lo sguardo a Rodd e Jill.
    "Che vi dicevo? Knarw non è più sicura dopo quello che è successo due giorni fa e se Arthur era presente, avrà visto tutto. Il tradimento di Crial ed Edaron, l'arrivo dei draghi di ghiaccio e la mia battaglia al fianco dell'ibrido bipede e della dragonessa oscura. La dragonessa si è diretta sull'Ossidiana d'Argento ma se l'ibrido è ancora con l'anziano elfo, può fornirvi un'ottima copertura. L'ho visto combattere e l'ho visto vincere! Oltre che essere un nuovo amico di Ferglarendir, come me!" spiegò ai due.
     
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    Jill aveva sempre immaginato i draghi come degli esseri che usassero la bocca solo per sbranare e sputare fiamme, acqua, elettricità o l'elemento che più preferivano. Questo invece continuava a parlare e parlare... forse gli doveva essere grata che l'uso delle sue fauci non fosse adibito a ciò che lei aveva sempre immaginato, ma non altrettanto per l'uso alternativo che il drago ne faceva. Cosa poteva importare a lei e zio Rodd che una dragonessa oscura si era installata sull'Ossidiana d'Argento? Del suo vanto per la vittoria - dato che avevano la fortuna di vederlo ancora vivo - contro dei draghi di ghiaccio? Almeno i suoi vari sproloqui la indussero a pensare che l'ibrido bipede a cui si riferiva non poteva essere Zell, altrimenti l'odore nel carro lo avrebbe riconosciuto. Non riuscì comunque fare a meno di rabbuiarsi al ricordo della sua prima -e sperava ultima- esperienza con gli ibridi.
    < Una battaglia tra draghi in centro a Knawr? > chiese stupito zio Rodd.
    Si grattò una tempia mentre si avvicina a Jill per versare te e erbe toniche nel pentolino d'acqua bollente che lei teneva in mano. Ecco un'informazione, se non utile, un po' preoccupante. Guardò in direzione di Knawr, chiedendosi se Maddyn e sua madre stessero bene. Anche se poco probabile che il villaggio ne fosse rimasto coinvolto, non vedeva l'ora di tornare a Knawr per controllare da sé cosa fosse successo. Si rifocalizzò sul ragazzo. Forse avevano già un'altro punto di vista a portata di mano, il drago poteva avere ragione. Aspettò che finisse di mangiare e che decidesse di non tirarsi su, dopo aver lasciato vagare un po' lo sguardo verso zio Rodd.
    < Arthur, sai qualcosa di quello che il drago sta dicendo? >
    < Ehm, non so niente di cosa sia successo a Knawr, mi dispiace. Ero già partito.. credo. >
    rispose, distogliendo lo sguardo.
    Con un cenno del capo, zio Rodd le fece intendere di dover portare il te al ragazzo. Perché lei? Non poteva allungare una mano dentro il carro, recuperare da sé una stupida tazza e portargliela. No, zio Rodd ignorò la sua occhiataccia.
    < Eri già partito? > chiese lo zio, poggiandosi oziosamente contro il fianco del carro.
    Con un sospiro Jill recuperò una tazza di ceramica, e vi versò parte del te. Si accucciò di nuovo vicino al ragazzo.
    < E' bollente, stai attento. > disse porgendogliela.
    Arthur annuì prima di parlare. Accennò pure un sorriso.
    < Tre giorni fa, alle prime luci, io e la mia famiglia siamo partiti da Knawr per andare a Itios insieme ad una carovana di mercanti. Sono degli amici dei miei genitori e non è la prima volta che li accompagniamo in un viaggio simile. - alzò lo sguardo verso Jill - Ci sono i nonni a Itios, così ogni tanto andiamo a trovarli. >
    Perché si rivolgeva a lei? Non era stato zio Rodd a fargli la domanda? L'aveva davvero presa così in simpatia? Si trattiene dall'alzare un sopracciglio. Non doveva essere la mossa più saggia cercare di imbarazzarlo. Annuì in risposta, come per dire che aveva compreso.
    < E' successo qualcosa durante il viaggio? > chiese quindi lei, dato che si ostinava a fissarla senza dire altro.
    < No... cioè, sì.. quando ci siamo accampati. Siamo entrati tutti nelle nostre tende per dormire, io con i miei genitori. Solo che non riuscivo a dormire perché dovevo.. - arrossì, distogliendo lo sguardo - ehm, beh, così sono uscito dalla tenda e mi sono allontanato in un boschetto lì vicino. Sarò stato via un paio di minuti, ma quando sono tornato i carri erano in fiamme, c'erano cavalli imbizzarriti che correvano dappertutto e un gruppo di uomini che non avevo mai visto stava combattevano contro le guardie dei mercanti... >
    Jill e zio Rodd si guardarono per un istante.
    < Sei riuscito a capire quello che volevano? > chiese zio Rodd.
    Scosse la testa.
    < C'era così tanta confusione, e io avevo troppa paura... sono tornato nel bosco per nascondermi. Non sono uscito nemmeno quando ho smesso di sentire il rumore della battaglia. - tirò su con il naso - Quando si è fatto giorno non c'era più nessuno.. solo i cadaveri delle guardie e di qualche bandito. Ho pensato di tornare a Knawr per chiedere aiuto, ma credo di aver sbagliato i calcoli... >
    Jill prese la bandana legata al braccio e gliela passò con un sospiro. Appena ritrovata, e già doveva separarsene.
    < Perché non hai seguito la strada maestra? > gli chiese.
    < Ho pensato che fosse il primo posto dove potevano cercarmi... non volevo che mi prendessero. - rispose soffiandosi il naso - Non potevo permettermelo, o non sarei mai riuscito a raggiungere Knawr. >
    Come ragionamento non faceva una piega, sempre che si ignorasse il perché quei banditi avevano intenzione di cercarlo, se probabilmente non si erano nemmeno accorti della sua presenza...
    Si alzò di nuovo in piedi. Guardò prima in direzione di Knawr, poi un po' più a nord, cercando di calcolare dove potesse essere avvenuto l'attacco. La strada che collegava le due città costeggiava l'Ossidiana, quindi non era troppo strano se quel gruppo di banditi avesse come base una delle grotte che crivellava la zona. Se la sua famiglia era ancora viva quello era il primo posto dove avrebbe potuto cercarla...
    Notò zio Rodd che la fissava sospettoso. La conosceva così bene da capire cosa stava pensando, o era palese anche ai profani?

    Scusa il ritardo, King, ma ultimamente non ho troppo tempo da dedicare alle role..
     
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    Zarthial si accucciò accanto al ragazzo, in modo da fargli capire che non aveva alcuna intenzione di fargli del male nè attaccarlo.
    Rodd sembrò essere preoccupato dal discorso del drago, tanto da guardare in direzione del villaggio, come se cercasse di capire se era ancora in piedi o no. Jill invece sembrò non preoccuparsene ma si limitò a guardare Zarthial per sincerarsi finalmente che non le avrebbe soffiato fuoco contro.
    Arthur, invece, non era testimone di quello che era accaduto, in quanto era partito il giorno prima ed era stato coinvolto in un incidente durante il percorso.
    Il drago verde ascoltò attentamente le parole del ragazzo mentre Jill iniziava un timido dialogo con Arthur dopo un lungo periodo di bocca cucita sia con suo zio che con Zarthial. Ne rimase quasi stupito dall'intervento della femmina di umano.
    L'incidente, se si poteva definire tale, a cui aveva assistito il ragazzo aveva molti lati oscuri. Chi aveva attaccato la carovana? Che intenzioni avevano? Che fine avevano fatto i genitori del ragazzo? Se erano morti nel rogo, ne avrebbe visto i corpi. Erano stati quindi rapiti?
    Quando il ragazzo terminò il suo discorso, Zarthial rivelò i suoi pensieri.
    "Bisogna capire se gli autori sono semplici banditi o sono alcuni membri della Nebbia Argentata. Ricordi più o meno dove è successo? E ricordi se oltre agli uomini c'erano anche draghi o altre creature?"
    E prima che il ragazzo potesse rispondere, si rivolse a Rodd.
    "E tranquillizzatevi, Knarw è ancora in piedi. La battaglia si è svolta in cielo e non ha coinvolto nè persone nè cose. Sono, purtroppo controvoglia, riuscito ad uccidere uno dei due draghi di ghiaccio e la sua anima è stata restituita con onore alle stelle con il fuoco. L'altro drago è riuscito a fuggire. Mentre io e la dragonessa oscura eravamo impegnati a combattere in cielo, l'ibrido mezzo umano e mezzo rettile ha catturato Edaron e lo ha portato da Ferglarendir." aggiunse, facendosi scappare una lacrima, pensando a quel povero drago di ghiaccio che non meritava una fine così.

    E stavolta scusa a me per il ritardo XD
     
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    Arthur ascoltò tutto ciò che il drago aveva da dire, con una faccia che diventava via via sempre più funerea.
    < La Nebbia? - chiese con un filo di voce quando Zarthial ebbe finito - Cosa centra la Nebbia con i miei genitori? >
    Zio Rodd si voltò verso il drago, e Jill ne approfittò per avvicinarsi silenziosamente al carro.
    < Zarthial, solo perché ne hai avuto un'esperienza diretta, non significa che la Nebbia sia causa di tutti i problemi di Kengard. - gli disse con un sospiro - Se fossi in te non sventolerei quel nome come se nulla fosse. Capisco che tu puoi difenderti senza problemi, e la battaglia aerea a Knawr ne è una chiara dimostrazione, ma attirarti addosso sventure inutili lede anche a chi ti circonda... >
    Mentre lo zio era distratto dal proprio discorso, Jill si affrettò a riempire un piccolo zaino con una borraccia, un piccolo coltellino da carne, una piccola scorta di carne di lepre essiccata - avendo cura di lasciarne a sufficienza anche per zio Rodd e il ragazzo - e altri generi di necessità. Si accucciò poi vicino ad uno dei due borsoni e ne tirò fuori una camicia di colore scuro. Fu in quel momento che lo zio finì il suo discorso, per girarsi a controllare perché quella polemica di sua nipote non avesse aggiunto una qualche sua solita perla di acidità.
    < E tu cosa pensi di fare? > chiese lo zio portando le mani verso i fianchi.
    Jill si alzò lentamente, e si girò verso di lui solo una volta che si fu tranquillizzata. Anche se era una maestra del piegare la verità a proprio piacimento, sapeva che sviare i sospetti con zio Rodd nei paraggi non era di così facile attuazione.
    < Se ci limitassimo ai ritmi del carro rischieremmo di non avvertire la città in tempo.. se invece vi precedessi correndo verso est, dovrei essere a Knawr in meno di mezza giornata. >
    Zio Rodd chiuse gli occhi a fessura, ma prima che potesse dire qualcosa, Arthur si intromise.
    < Davvero lo faresti? > chiese il ragazzo, rianimato sia dalla speranza che dalle erbe del te.
    Jill ebbe un attimo di incertezza. Come rispondere senza mentire, e senza che zio Rodd si accorgesse delle sue reali intenzioni?
    < Puoi pure contare su di me. >
    Non era una bugia, in fondo, anche se andava direttamente dai banditi senza passare da Knawr, lo faceva sempre al fine di salvare la sua famiglia. E cosa poteva esserci di meglio di un attacco a sorpresa contro un gruppo abituato a vincere solo grazie ad imboscate? E anche se si aspettavano di essere inseguiti, come potevano pensare che a farlo sarebbe stato un esserino furtivo come lei? Guardò verso est, verso Knawr, e si trattenne da spostare lo sguardo più a nord.
    < Per fermarti dovrei legarti, vero? >
    Lo aveva convinto? Davvero? Con dei movimenti rapidi finì di preparare lo zaino e lo chiuse.
    < Già. >
    E con una scrollata di spalle, se lo caricò sulle spalle, prima di schizzare verso est.

    ---

    Rodd guardò in silenzio la schiena di sua nipote che si allontanava. Non era tanto la sua intenzione di andare a Knawr a turbarlo, sapeva che nonostante il ginocchio non del tutto sistemato, poteva raggiungere di corsa qualsiasi destinazione, ma tutte quelle parole studiate, e quell'esitazione alla domanda del ragazzo... no, doveva avere in mente qualcosa, e sperava pure di non aver indovinato di cosa si trattasse. Ma giusto per sicurezza...
    < Zarthial, posso chiederti un favore? >
    Cominciò a recuperare alcune delle cianfrusaglie sparse in giro per poterle caricare nel carro. Si voltò a fissarlo, mentre le lanciava dentro.
    < So che non ci conosciamo, e immagino che le vicende umane ti annoino.. ma potresti badare a quella stupida di mia nipote? Dubito che abbia intenzione di fare da semplice messaggera, il suo stile prevede più quello di cacciarsi nei guai... >
    Ergum, ti va di cominciare questa sorta di missione di recupero, anche se ho più buchi da sistemare che idee già pronte? XD
    PS. Scusa per il ritardo ^^"

    Edit: ho aggiunto un "verso est" che smorza un po' la finta verità che dice Jill. Pardon, pensavo di averlo scritto, ma evidentemente non mi sono accorta di averlo pure cancellato..


    Edited by Tirannosaurorex - 10/11/2015, 07:12
     
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    Zarthial si accorse del sempre maggior turbamento del ragazzo, via via che raccontava le sue vicende. Forse aveva preso un pò troppo sul serio le sue supposizioni, Zarthial non aveva idea di chi poteva essere stato l'autore di quell'imboscata.
    Rodd, che era un tipo prudente, fece notare al drago verde di non sbandierare al vento il nome della Nebbia Argentata, i cui membri potevano nascondersi ovunque e tendere un'imboscata in qualsiasi momento. E Zarthial lo sapeva.
    "Quello che ho detto ero solo una supposizione. Non ho detto che siano stati loro, potrebbe anche trattarsi di una banda di banditi ma se vuoi liberare i tuoi genitori bisognerebbe capire di più. So che quei tizi possono essere pericolosi anche per un drago come me e preferisco non parlarne. Ma quando sento che succede qualcosa di strano non riesco a farne a meno di puntare l'artiglio contro di loro." rispose a Rodd.
    Nel frattempo, Jill si era defilata verso il carro silenziosamente sperando di non venire beccata dallo zio ma sia Rodd che Zarthial se ne accorsero quasi subito. Il drago verde la guardò con fare interrogativo mentre suo zio le chiedeva che stesse facendo.
    A quanto pare Jill voleva raggiungere la città di corsa, per avvertire quanto è successo. Da sola.
    "Alquanto coraggiosa la femmina di umano..." pensò tra se e se mentre la guardava fare lo zaino, caricarselo in spalla e partire. Ma poteva essere pericoloso per una come lei.
    Rodd iniziò a fare la raccolta delle cose che Zarthial aveva chiesto di tirare fuori, e di rimettere tutto con cura nel carro mentre gli chiese di fare da badante alla sua nipote. Il drago verde avrebbe preferito aiutarlo nel rimettere a posto il carro, visto che era stato proprio lui a pretendere di svuotarlo ma accettò lo stesso.
    "Va bene, Rodd. Sarò l'ombra stessa di Jill. Ma stai attento anche tu. Tieni d'occhio il ragazzo."
    Il drago verde si rialzò, si diede una stiracchiata facendo schioccare le ossa della schiena e si diresse sulle tracce di Jill.
    "Ci vediamo, buona fortuna!" aggiunse, rivolgendosi sia a Rodd che ad Arthur.
    Il drago verde proseguì in direzione est, allontanandosi a ritmo sostenuto dalla spiaggia e imboccando il sentiero tra la rada vegetazione costiera. Non gli ci volle molto per raggiungere Jill.
    "Jill aspetta! Vengo con te!" le disse da dietro.
    Zarthial la raggiunse e la affiancò.
    "Tuo zio Rodd non vuole farti correre pericoli durante il viaggio, quindi considerami come tuo zio. Sarò la tua ombra!" aggiunse, cercando di sorridere.
    A Zarthial sembrava essere finito nei panni dell'umano adulto che doveva sorvegliare la bambina capricciosa, che doveva accettare la sua presenza voglia o no.

    Uuuuuhhh ottimo, missione accettata xD Zarthial e Jill soli soletti, ringrazia che è Zarthial e non Zell ahahaah!! XD
     
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    Rodd rispose al consenso del drago con un sorriso. Sperava di tutto cuore che riuscisse a rimanere appiccicato alla nipote come prometteva, anche se sapeva che Jill non glielo avrebbe permesso troppo facilmente.
    < Non ti preoccupare per noi, non sono zone molto trafficate ma staremo attenti lo stesso. Buona fortuna a te piuttosto, Zarthial! > "..soprattutto con mia nipote" aggiunse Rodd mentalmente.
    Alzò una mano a mo' di saluto, e lo guardò mentre la sua mole si faceva sempre più piccola e lontana.
    < Cosa intendevi con il fatto che non voglia fare da semplice messaggera? Non ha intenzione di andare a Knawr? > chiese il ragazzo quando non si riuscì più a scorgere le verdi squame del drago.
    < Non lo so, Arthur. Ma qualsiasi cosa intenda fare, se Jill dice che puoi contare su di lei, significa che non andrà mai contro i tuoi interessi. Su questo puoi starne certo. >
    Caricò nel carro la valigia con le erbe, aspettando una risposta del ragazzo, che però non arrivò.
    < E non pensarci.. c'è un drago con lei! Di sicuro le verrà difficile finire nei guai! > disse, cercando di convincere più se stesso che Arthur.
    Lo vide annuire con un'espressione pensierosa. Forse era meglio se si distraeva un po'.
    < Ragazzo, guarda che ora puoi alzarti. >
    < Davvero? >
    esclamò, alzando il busto.
    Con una mano Rodd gli porse le stoviglie usate, e con l'altra gli indicò l'acqua del mare. Non erano oggetti troppo pesanti, e un po' di movimento gli avrebbe fatto bene.
    < Certo.. e anzi prima lo fai, prima riusciamo a partire. >
    Si guardò intorno confuso.
    < Dobbiamo caricare nel carro tutta 'sta roba? > chiese prendendo pentole e piatti accatastati.
    < Già. >
    < Ma perché l'avete svuotato? Non è un po' presto per accamparsi? >

    Rodd sospirò senza rispondere. Si limitò a guardare verso Knawr per poi cercare Itios. Sperava che con un drago alle calcagna Jill si comportasse bene, o per lo meno che non facesse pazzie.

    ---

    Anche se Jill non stava correndo da molto tempo, aveva già percorso una distanza sufficiente per non riuscire più a vedere il carro. Se aveva preferito continuare ancora per un po' ad est e non deviare a nord, però, fu per colpa del drago: non sapeva quanto i loro occhi potevano spingersi lontano, e se avesse poi avvertito zio Rodd del suo cambio di rotta, non era così poco probabile che lui montasse sul suo stupido quadrupede zoccoluto per raggiungerla e impedirle di fare ciò che aveva in mente. Purtroppo le sue precauzioni si rivelarono inutili. Sentì comunque qualcuno chiamarla.
    Per un attimo pensò che zio Rodd avesse scoperto le sue intenzioni, e che fosse arrivato per portarla indietro. Sentì la sua corsa bloccarsi gradualmente per aspettarlo rassegnata, si voltò con la stessa espressione di un bambino scoperto con le mani nella marmellata e... pensò che la sua condizione fosse infinitamente peggio di ciò che si era immaginata. Il drago. Era il drago che l'aveva pedinata. Un drago, che diceva di considerarlo come zio Rodd. Inclinò la testa di lato. Non credeva che nemmeno da ubriaca sarebbe riuscita a confondere la figura dello zio con quella di un drago, perché avrebbe dovuto provarci da sobria?
    < Grazie per l'offerta, drago, ma preferisco lavorare sola. >
    No, lei non era il tipo da accettare un drago come balia o come scorta. E quelle erano faccende da umano, quindi perché accettare che interferisse?
    E partì, di nuovo, ma questa volta più a nord che ad est. Se zio Rodd aveva mandato il drago significava che già sospettava i suoi propositi, tanto valeva allora accelerare le cose..
     
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    La femmina di umano era diventata particolarmente cocciuta. L'aveva notato fin da quando aveva iniziato a svuotare il carro.
    Il drago verde si fermò per un attimo per vedere le sue intenzioni: se si comportava così poteva essere per due motivi: o non voleva la compagnia di un drago verde per timore di essere divorata oppure voleva liberarsi di lui per combinare qualcosa che non voleva che suo zio Rodd sapesse. Ma qualunque sia il motivo, non era facile per lei liberarsi di Zarthial, in quanto poteva farsi tutta la strada fino a Knarw senza dormire, quindi rimanendo sempre all'erta per tenerla d'occhio.
    Zarthial si insospettì ancora di più quando la vide compiere una brusca deviazione da est verso nord.
    "Spiacente ma non ti lascio sola. Non è un compito per un drago come me essere la tua ombra ma tuo zio ci tiene tanto e non vuole che ti capitasse la stessa cosa che è successa a quel ragazzo." le disse riprendendo a seguirla di pari passo.
    Attese qualche minuto per vedere se Jill si sarebbe accorta del cambiamento di rotta ma lei continuò dritta verso Nord.
    "E stai già sbagliando strada. Knarw è a Est, non a Nord. Tuo zio non ti ha insegnato i punti cardinali?" aggiunse superando la femmina di umano e bloccandole la strada con la sua mole costringendola a correggere la rotta.
    "Umani....bah....i draghetti sanno già orientarsi bene appena usciti dall'uovo..." pensò tra se e se.
     
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    Perché il drago doveva temere che ei finisse come un ragazzino solo, assetato e disperato? Jill aveva acqua e cibo, era abituata a correre a lungo, sapeva quando era troppo stanca per continuare e conosceva bene la zona. Quindi perché temere che non raggiungesse la destinazione?
    Non aprì bocca per condividere le sue obiezioni, ma si limitò a lanciargli una veloce occhiataccia scocciata. Era appena partita e già per colpa sua era costretta ad alterare il ritmo della corsa e perdersi in inutili chiacchiere. Se si continuava di quel passo, come si supponeva che rispettasse la tabella di marcia? Il drago forse con le sue ali non temeva le lunghe distanze, ma le sue gambe erano molto più limitate, e non poteva permettersi di sprecare inutilmente le risorse di cui disponeva. Se voleva seguirla, che si accomodasse pure, bastava solo che lo facesse in silenzio, o che non si aspettasse che lei rispondesse.
    Per un po' funzionò: la affiancò, e per qualche minuto seguì il suo ritmo senza particolari problemi, se non per l'inquietante sensazione di star correndo con un drago alle calcagna. Poi, però, il suo ostruzionismo si fece meno passivo: accelerò di colpo e si intromise tra lei e il nord. Jill bloccò - di nuovo - la sua corsa. Cosa aveva intenzione di fare? Darle lezioni di orientiring? Come osava darle dell'incapace in fatto di orientamento? Incrociò le braccia su petto, fortemente irritata.
    < Drago, non sto andando a Knawr. > gli disse semplicemente.
    Lo guardò con determinazione, come per sfidarlo a portarla indietro con la forza. Poi si rese conto di non avere a che fare con il solito zio Rodd, ma con un drago altrettanto fastidioso, il quale aveva tranquillamente la forza necessaria per prenderla per la collottola e riportarla sulla diretta via. Forse per una volta non era una cattiva idea se si fosse spiegata un pochino meglio.
    < Quanto pensi che ci metta una città per preparare una squadra di salvataggio? - pausa effetto, e per organizzare le idee - Per quanto possa essere organizzata ci metterà comunque tanto. Se come dici poi Knawr è stata appena attaccata dalla Nebbia, penserà di sicuro al peggio come hai fatto tu. Questo significa che cercherà di esagerare con le precauzioni, mandando più uomini possibili e rendendo il tutto ancora più lento. Oppure potrebbe succedere che la città pensi che non sia un bene privarsi di uomini validi, e che cerchi quindi di procrastinare il più possibile. >
    Cominciò a girare intorno al drago per avere di nuovo la via libera.
    < Se vuoi continuo verso Knawr, drago, ma solo se mi spieghi perché dovrei permettere che venga perso tutto quel tempo. >
     
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    Zarthial guardò accigliato la femmina di umano quando gli rivelò che la sua meta non era Knarw, sfidando il suo sguardo. Cosa aveva intenzione di fare, quindi? Aveva perfino mentito spudoratamente davanti allo zio imboccando l'Est per fargli credere che stava andando verso la cittadina. E Rodd ci era caduto in piena, in quei momenti, Jill aveva fatto in modo di essere credibili senza commettere errori.
    Il drago verde ascoltà la "tesi" della femmina di umano, che cercava di fargli capire perchè non era intenzionata ad andare a Knarw e più parlava e più si insospettiva. Così erano soliti fare gli umani: mentire, fare giri di parole per cercare di depistare e poi sperare di liberarsi del peso opprimente, che in quel caso era Zarthial stesso.
    Zarthial rimase immobile ma la seguì con lo sguardo mentre lo aggirava per continuare sulla sua strada. Solo quando Jill mostrò le spalle al drago, questi parlò.
    "Hai mentito a tuo zio! Ormai dire bugie è diventata un'abitudine quotidiana, tra voi umani." disse secco e lapidario mentre cominciava a muoversi nella stessa direzione della ragazza per affiancarla di nuovo.
    "Se non stai andando a Knarw, allora, dove stai andando? E cosa vuoi combinare? Sappi che qualsiasi direzione tu prenda, io ti seguirò e se la cosa non mi piace ti metto sulla groppa e ti riporto indietro da tuo zio!" aggiunse mentre la guardava dritta negli occhi. Questa volta era lui ad avere lo sguardo penetrante e determinato, per scoprire eventuali altre bugie della femmina di umano.





    CITAZIONE (Tirannosaurorex @ 13/11/2015, 09:00) 
    Cosa aveva intenzione di fare? Darle lezioni di orientiring?

    Ok, ora mi immagino Zarthial con carta topografica e bussola mentre dice a Jill "recupera tutte le lanterne che ho messo sul percorso, e non sbagliare!" XD
     
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36 replies since 3/10/2015, 18:39   494 views
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