No, non di nuovo!

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    Jill viene da... Esplorando il Torrente Celeste. King, scusa per il titolo di questa discussione, ma mi sembrava abbastanza applicabile per entrambi XD

    Una settimana. Ecco quanto tempo ci avevano messo lei e zio Rodd a seguire il corso del Torrente Celeste: una maledettissima settimana! Un lasso di tempo inutilmente lungo e infinitamente noioso, costellato da continue interruzioni con l'unico scopo di "divertirsi a raccogliere erbette", dagli insistenti tentativi di zio Rodd di intavolare stupide discussioni, dalla nostalgia per i suoi progetti lasciati incompleti nel laboratorio a Kerus, e dalla costante inquietudine di poter incontrare altri esseri strambi e sotto l'effetto di qualsivoglia droga. Fortunatamente e disgraziatamente, nelle pause "erbette" Jill non aveva poi così tempo per rilassarsi, dato che le loro provviste erano state scarse fin dal principio, e quindi da tutta quella settimana si era dovuta industriare per trovare qualcosa da mettere sotto i denti.
    Finché avevano costeggiato il Torrente non c'erano stati grossi problemi: di notte, se si accampavano non troppo lontano dai piccoli boschi che crescevano lungo il corso del fiumiciattolo, Jill si inoltrava per nascondere qualche trappola per lepri; mentre di giorno, se il Torrente era abbastanza profondo, si impegnava a pescare con il paio di canne che si era portata. Inoltre, zio Rodd trovava sempre qualche erba, frutto o fungo commestibile, e seppur Jill preferisse di gran lunga il cibo procacciato da lei, qualsiasi cosa era ben accetta. I veri guai stavano venendo a galla solo in quel momento.
    Lanciò un'occhiata allo zio, seduto a cassetta sul carro. Sembrava stranamente gongolante. Come faceva a non rendersi conto che la situazione non volgeva proprio a loro vantaggio? Quando avevano raggiunto la foce del Torrente, avevano contemplato due possibilità: o tornare indietro, avvicinarsi il più possibile al centro dell'isola, raggiungere Itios, comprare le provviste necessarie e tornare a casa; oppure dalla foce, seguire la costa e arrivare a Knawr. Avevano scelto la strada più veloce. Avevano sperato che fosse la strada più semplice. E avevano pensato che fosse la strada con più cibo...
    Avevano sbagliato di brutto.
    Era sì più veloce in linea d'aria, ma la sabbia rendeva difficile il procedere del carro, e così avevano dovuto spostarlo verso l'entroterra, rendendo una vera rogna andare avanti e indietro tra il carro e il mare. Ma la vera rogna non era tanto la distanza, quanto piuttosto che pescare al Bacio delle onde, non era proprio un'impresa da poco. Le due ondate che si scontravano tra loro, disorientavano un po' i pesci, che per ovviare al disguido, semplicemente evitavano la zona, rendendo piuttosto frustrante calare la lenza.
    < Sei fortunata. - cominciò zio Rodd - Al posto del Torrente Celeste avrei potuto cercare erbe ad Andorix. Lì si che di cibo rischiava di scarseggiare. >
    Andare nella palude? Oh, Jill era sicura che lo zio ne fosse capace, di andare, e forse era abbastanza pazzo da riuscire pure a tornare. Jill non disse niente in risposta, si limitò a sbuffare, e solo per comunicargli che aveva capito ciò che aveva detto, e non serviva che lo ripetesse come si divertiva a fare di solito.
    < Beh, poteva andare peggio, no? Basta fare un po' di economia, e in un paio di giorni ci siamo. > continuò poi con un'alzata di spalle.
    Era tutto il percorso che non smetteva di ripetere quella prima frase. Sembrava essere diventata il suo motto, come se fosse lui stesso a doversene convincere. Con lei, sinceramente, non funzionava molto.
    < Jill? Almeno a volte mugugni qualcosa in risposta... >
    < Vado a fare un altro tentativo alla spiaggia. >
    disse lei alla fine.
    Si avvicinò al carro, recuperò una delle due canne da pesca - l'altra aveva perso l'amo due giorni prima -, e finalmente si allontanò dalle fastidiose chiacchiere dello zio.
    Pace, alleluia!
     
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    Zarthial arriva da:
    https://kengard.forumfree.it/?t=70395947

    Tranqui Tira ^^


    Erano passati due giorni dopo la sua avventura con tanto di battaglia a Knarw con Aidal, Alexander e l'anziano elfo, e Zarthial aveva deciso di rimanere nei paraggi per stanare Crial. La fuga di quel maldetto essere umano gli era andata di traverso, come la lisca del grosso tonno che aveva mangiato il giorno prima quando si era sfamato andando a pesca in mare. Si era momentaneamente stabilito sul Bacio delle Onde pensando che Crial avesse deciso di prendere una via meno affollata per allontanarsi dalla città.
    La strada maestra, frequentata dal traffico degli umani, era molto controllata e le guardie perquisivano ogni carro che entrava o usciva dalla cittadina. Se fosse passato per di lì lo avrebbero beccato.
    Lì su quella spiaggia c'era poco movimento di umani e se passava un carro al giorno era già tanto, vista anche la loro difficoltà di procedere sulla sabbia e sulle dune che il vento proveniente dal mare formava. Ma finora non lo aveva visto.
    Era più o meno mezzogiorno e Zarthial si stava facendo un bagno in mare sguazzando tra le onde per migliorare la sua abilità nel nuoto e per rinfrescarsi.
    Quando, lasciandosi guidare dal moto ondoso come faceva con le correnti ascensionali in cielo, tornò a riva notò che sulla spiaggia c'era movimento. Un umano, anzi, un'umana, stava procedendo nella sua direzione.
    Il drago si asciugò dandosi una decisa scrollata schizzando goccioline d'acqua ovunque e il suo manto smeraldo splendeva vivissimo sotto il sole di mezzogiorno e guardò meglio l'umana. Aveva in mano uno di quei strani rami lunghi che, da quanto aveva imparato, gli umani se ne servivano per pescare. Si mise a ridere guadando quell'affare, pensando a come erano incapaci gli umani visto che non sapevano usare nè le mani nè le fauci.
    Così, con quella sua mezza risata, si mise in marcia verso l'umana. Le sue zampe affondavano nella sabbia già calda sotto il sole ma grazie alle sue grosse scaglie e alla sua resistenza nel maneggiare tizzoni ardenti, la temperatura alta della sabbia non era fastidiosa. Mentre camminava con la sua andatura elegante da drago, notò che l'umana proveniva da un carro lasciato sul limitare della spiaggia e, quando lo vide, lo sguardo di Zarthial divenne sospettoso.
    "Un carro e un'umana. Crial può nascondersi in quel carro, devo controllare!" pensò tra se e se.
    Nel frattempo raggiunse l'umana che guardò sospettosa il drago verde mentre Zarthial la seguì con il suo sguardo indagatore con gli occhi azzurri, come faceva con tutti gli umani.
    "Salve, umana..." disse quando si incrociarono.
    Zarthial lasciò che l'umana passasse oltre dandole l'impressione che non avesse interesse a lei e che la lasciasse andare ma non appena fu di spalle, Zarthial le rivolse una domanda secca con il tono che poteva avere una delle guardie che si rivolgevano ad un sospettato.
    "E' tuo quel carro laggiù?"

    Oook, diamo inizio alle danze uhuh xD
     
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    Il cielo era di un azzurrino pallido, macchiato qua e là del bianco delle nubi; il mare ne rifletteva il colore, imitandolo in una sfumatura leggermente più scura nei punti in cui si ostinava a farsi più profondo, e schiarendosi invece dove le due onde si avvicinavano tanto da scontrarsi l'una con l'altra; la sabbia della spiaggia scricchiolava sotto i suoi stivali ad ogni passo, facendo l'eco ai gabbiani che starnazzavano sopra la sua testa; il lontananza una nave che la distanza rendeva minuscola, si impegnava a lasciare la sua scia... era tutto così maledettamente normale, il classico paesaggio che si poteva incontrare in tutto il perimetro dell'isola di Kengard. Solo qualche piccolo particolare stonava fastidiosamente con l'ambiente: lei e la sua canna da pesca; zio Rodd che si allontanava accompagnato da un carro, un cavallo e le sue continue chiacchiere; e un drago impalato lì in mezzo, con tutta l'intenzione di fissarla.
    Sentì le sue gambe bloccarsi prima ancora di realizzare il perché. Fu un attimo, un'incertezza, poi si costrinse a riprendere a camminare come se nulla fosse. Era solo un drago, si disse, non aveva nemmeno lo stesso aspetto minaccioso dell'ibrido della settimana precedente... eppure, più si avvicinava, più Jill si rendeva conto quanto alto, grosso, imponente e verde fosse questa piccola stonatura. Si ritrovò a deglutire, cercando di non lasciare trasparire né la sua paura, né la sua irritazione, che tra i due sentimenti le sembrava senza dubbio il fondato.. cosa aveva da guardare? Si trovava a neanche due giorni di cammino da Knawr - che immaginava si trasformassero in appena un'oretta di fatica, in gergo draconico - e sembrava quasi che non avesse mai visto uno stupido umano.. o forse era perché ne aveva visti troppi? Bah
    Non le importava cosa girasse nella testa di quell'inopportuno essere scaglioso, sperava che almeno questa volta la sua tecnica di ignorare per essere ignorati funzionasse.. non aveva nessuna intenzione di replicare l'esperienza che l'aveva accolta al Torrente. Si premurò quindi di distogliere lo sguardo dal drago e di incrociare le dita.
    Non funzionò. Però poteva andare peggio.
    Rispose a quel semplice salve con un lieve sorriso, alzando la mano libera nella sua direzione a mo' di saluto. Forse non aveva nessun senso nel linguaggio gestuale dei draghi, ma non le importava più di tanto.. lei non parlava mai, se non era davvero necessario, e in più, in quell'occasione, parlare le sembrava quasi invitare il drago ad uno sgradito dialogo. Continuò quindi a camminare a testa bassa, con la speranza che la loro conversazione fosse finita, che procedeva a pari passo con lei. Trattenne quasi il respiro mentre lo superava, anche se non si era avvicinata così tanto da poterlo infastidire con un solo sospiro...
    Di nuovo, non funzionò. Però poteva andare peggio, di nuovo. Questa volta, tuttavia, non capì il perché delle sue parole. Smise di procedere, senza voltarsi per guardarlo. Tanto, anche se l'avesse attaccata, dubitava che avrebbe potuto resistere per più di due millisecondi...
    < Il carro? - rispose con una nota interrogativa nella voce - No, è di mio zio. >
    Non chiese il perché della domanda, ma era una domanda così ovvia che le sembrava quasi di averla comunicata con la forza del pensiero.
    Dai che forse riesco a far irritare pure Zarthy! XD

    PS. La modifica è per una risistematina al italionski ^^"


    Edited by Tirannosaurorex - 6/10/2015, 01:00
     
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    La femmina di umano, che a prima vista non sembrava nè aggressiva nè di quei tipi che si mettevano a urlare chiamando il primo ammazzadraghi, rispose al saluto con il gesto che usavano gli umani tra di loro e disse che il carro non era suo ma di suo zio. Zarthial guardò meglio in direzione del carro, cercando di socchiudere gli occhi sotto la forte luce e vide un tizio nei pressi del carro trainato dal cavallo. Molto probabilmente era lo zio dell'umana. Due umani. Per ora.
    "Di tuo zio? Fa lo stesso. Devo perquisire il carro e rivolgervi alcune veloci domande. Sono sulle tracce di un umano ricercato." disse Zarthial tornando a voltarsi verso l'umana che guardava il mare e quindi dava le spalle a Zarthial.
    "Potresti seguirmi? Sappi che non ho intenzione di mangiare nè te nè tuo zio nè il vostro cavallo." aggiunse sperando che l'umana avesse sufficiente sale in zucca da capire che doveva seguirla fino al carro. Se doveva interrogare i due umani preferiva interrogarli assieme, senza andare su e giù per la spiaggia. Fece notare il "non ho intenzione di mangiarvi" in quanto tanti umani erano convinti che i draghi se li sbafavano non appena passavano davanti il muso e, inevitabilmente, andavano a cercare il primo ammazzadraghi.
    Così Zarthial si avviò lentamente in direzione del carro sorvegliato dall'altro umano, umano che probabilmente aveva già scorto la sagoma verde del drago in lontananza assieme a quella che doveva essere sua nipote e si guardò dietro per verificare che l'umana "armata" di quel ridicolo lungo fuscello di legno lo seguisse.

    Ahahaha Zarthial versione Carabiniere con paletta e "scenda e apra il bagagliaio!" XDXD
     
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    Il silenzio che seguì la sua affermazione, indusse Jill a girarsi. Non si voltò completamente, ma giusto quanto bastava per togliersi la curiosità di cosa stesse facendo il drago. Perché il suo sguardo era rivolto verso zio Rodd e il carro? Cosa mai poteva volere un drago da un trabiccolo umano? Ah, voleva semplicemente perquisirlo. Il drago era solo alla ricerca di un umano ricercato...
    Cosa? Un umano ricercato? Il suo cuore mancò di un battito, la sua mente si congelò, i suoi denti si strinsero, i suoi muscoli si contrassero... non stava cercando lei, vero? Anche il pesce pagliaccio era un ricercato, ma non aveva mai agito fuori da Kerus, e nessuno, teoricamente, aveva ancora collegato la sua faccia a quel cappuccio. Il drago cercava un umano ricercato? Se non era lei, allora chi? Si costrinse a calmarsi, e in un momento di lucidità riuscì perfino a sperare che la preoccupazione espressa dal suo viso potesse essere letta come la paura di incorrere in qualcuno di potenzialmente pericoloso, non come il terrore di essere beccata. Se non l'aveva ancora accusata, probabilmente era davvero qualcun'altro l'oggetto della sua ricerca...
    Cominciò a seguirlo, come richiesto, anche se per un attimo valutò l'idea di scappare da tutt'altra parte - cosa che si rese conto essere completamente inutile, dato che lei era vincolata a quella stupida sabbia, mentre il drago poteva facilmente cadere in picchiata e schiacciarla -. Non ci misero molto ad arrivare. Zio Rodd, vedendoli arrivare, aveva fermato il carro, era sceso, e si era portato vicino la cavalla per accarezzarla e tranquillizzarla. Jill di caccia se ne intendeva solo quello che bastava per costruire trappole per piccoli animali, ma immaginava che l'odore da predatore del drago, potesse in qualche modo disturbare quello stupido quadrupede zoccoluto.
    < Jill, comincio a temere le tue iniziative di andare a pesca. - li salutò zio Rodd - Te ne ritorni sempre con pesci piuttosto inattesi. >
    Se era tornata indietro, in questo caso, non era per una sua iniziativa. Si limitò a sbuffare, e si trattenne dal parlare: le spiegazioni le avrebbe lasciate al drago.
     
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    Oh bene, l'umana aveva capito e aveva deciso di seguirlo. Zarthial avanzava con andatura lenta, regolare e con aria tranquilla, nonostante studiasse sia il carro e sia l'umano che vi era appresso.
    "E' grande abbastanza da nascondere anche più di un umano. Magari dentro non c'è nessuno ma è meglio controllare" pensò mentre camminava.
    Mano a mano che si avvicinava, l'umano tentò di calmare la cavalla che, presa dall'istinto, iniziò ad agitarsi quando vide il drago verde, ma da parte sua Zarthial manteneva la sua andatura tranquilla e non mostrava, per ora, alcun segno di attacco.
    Non notò nessun movimento sospetto, per ora, che rivelasse la presenza di qualcuno nel carro.
    Quello che doveva essere lo zio della femmina di umano che a chiamò Jill esordì con un "pesci piuttosto inattesi" e Zarthial inizialmente non capì se voleva prendere in giro la nipote o se fosse talmente imbecille, cosa purtroppo frequente tra la loro razza, da non poter distinguere un drago da un pesce cresciuto troppo.
    Zarthial si fermò nei pressi del carro e a debita distanza dalla cavalla per evitare di farla imbizzarrire ed esordì.
    "Salve anche a te, umano. Prima di tutto io sono un drago di nome Zarthial e il fatto che sia uscito dall'acqua non vuol dire che io sia un pesce. Come ho già detto a lei, sono sulle tracce di uno di voi ricercato a Knarw e devo perquisire il carro e farvi alcune domande. Starò attento e non romperò le vostre cose, anzi se mi date una zampa apprezzo volentieri." si rivolse all'umano cercando di reprimere la sua istintiva repulsione verso di loro e cercando di essere il più garbato possibile.
    In attesa della risposta, Zarthial allungò il collo e diede una prima sbirciatina dentro il carro.
    "Oh quante cianfrusaglie! Ci vorrà una vita....ma perchè gli umani devono avere sempre così tanta roba?" pensò roteando gli occhi, già in preda allo sconforto.

    Mi sa che dovremo inventarci una lista della roba che c'e lì dentro! XD
     
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    Superò il drago per avvicinarsi al carro, e quindi lanciare poco elegantemente la canna da pesca al suo interno. Con tutte quelle domande che il drago prometteva di rivolgerli, Jill trovava difficile pensare che avrebbe pure avuto modo di utilizzarle in un futuro immediato, tanto valeva riporla. Lanciò un'occhiata rapida al lucertolone alato, mentre dimostrava a parole il risentimento verso la battuta di zio Rodd. Per par condicio ne lanciò un'altra allo zio, che... ehi, perché sembrava a sua volta risentito? Era per il fatto che il drago aveva travisato la sua stupida metafora?
    < Io sono Rodrick Soleyl, - si presentò zio Rodd - e questa è mia nipote Gillian. >
    Ecco. E di nuovo zio Rodd rivelava il suo nome senza permesso... ma perché non aggiungeva come suo solito un allegro "Piacere di conoscerti"? Lo vide incrociare le mani al petto, dopo l'ennesima carezza alla cavalla. Tutto questo perché il suo umorismo non era facilmente condivisibile? Ok, meglio intervenire, magari prima che lo zio potesse azzardare qualcosa di un po' più compromettente di un semplice nome...
    < Perché un ricercato di Knawr dovrebbe essere considerato "uno di noi"? - chiese lei, facendo il verso ad una espressione del drago che non le era piaciuta particolarmente - Noi ci stiamo dirigendo proprio a Knawr, non sarebbe troppo furbo da parte sua chiederci un passaggio... >
    Jill tendeva a parlare poco, e il poco che diceva spesso serviva la pedante causa della polemicità. Non sapeva cosa quell'umano avesse fatto in città per meritare un drago alle costole, ma il fatto che anche lei conosceva quell'ansia fastidiosa di poter essere scoperta in qualsiasi momento, la faceva se non tifare per questo sconosciuto individuo, almeno mal sopportare le richieste del drago. E questo si traduceva col metterlo in discussione.
    A te l'onore di rompere il ghiaccio ^^
     
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    Zarthial guardò l'umana gettare nel carro il lungo coso che serviva a pescare e pensò all'estrema inutiità di quel gesto, visto che doveva svuotare il carro, o almeno per la gran parte, finchè non si convinceva che non ci fosse nessuno all'interno.
    L'umano maschio si presentò al drago citando sia il suo nome, che quello della nipote e Zarthial rispose con un cenno del capo.
    "Rodrick Soleyl e Gillian....classici nomi umani...." pensò.
    Fu proprio Gillian, a fare la prima domanda al drago.
    "Per uno di voi intendevo dire un vostro simile, un umano. Si chiama Crial, è un maschio e ha più o meno la tua età. Mi è sfuggito da sotto il naso facendomi innervosire molto e se gli metto le zampe addosso giuro che quel suo cervello malato farà un volo fino ad oltre le nuvole." rispose a Jill cercando di dissipare il nervosismo sbattendo la coda a terra. Solo a pensare quello che gli era successo a Knarw metteva il drago di malumore. La fuga di Crial non l'aveva digerita proprio.
    Il drago verde si spostò vicino al carro e guardò meglio dentro. Il primo oggetto a capitargli davanti agli occhi fu un grande essicatoio di legno.
    "E se siete diretti a Knarw fate attenzione, a causa di questo Crial e di altri suoi compagni, quella cittadina non è più così tranquilla. Crial ha le sue losche intenzioni per tornare in città e può nascondersi ovunque, anche all'insaputa dei viaggiatori, quindi lo faccio anche per la vostra sicurezza." aggiunse, prendendo con molta delicatezza l'essiccatoio e appoggiandolo piano a terra.
    Non si era mai preoccupato così per degli umani prima d'ora ma le vicende successe a Knarw lo avevano messo in guardia. Piuttosto che lasciare che l'ingiustizia della Nebbia Argentata dilaghi era disposto anche a collaborare con quelli che un tempo considerava nemici. Del resto non aveva motivo di attaccarli, se non erano ammazzadraghi o membri della Nebbia Argentata.
    Mentre armeggiava con l'essicatoio degli umani, le narici di Zarthial furono stuzzicate dall'aroma delle varie erbe.
    "Siete dei botanici?"

    E anche Zarth inizia a interessarsi delle erbe XDXD
     
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    Tremate, tremate.. le erbe son tornate XD


    L'uomo ricercato era Crial? Cosa mai poteva aver fatto il nipote del bibliotecario da essere considerato pericoloso da un lucertolone zannuto e a suo parere molto più dannoso di qualsiasi esile umano? E chi erano i compagni a cui il drago si riferiva? E perché Knawr non era più da considerarsi tranquilla? Cosa era successo? Maddyn e sua madre stavano bene?
    Anche se le domande le giravano nella testa senza meta, decise di non approfondire cosa fosse successo. Se accadeva qualcosa di interessante a Knawr, sua madre era la prima che lo avrebbe saputo, sia che fosse un gossip che la notizia di un colpo di stato. In più, il villaggio di pescatori era abbastanza lontano dal centro della città, e immaginava che qualunque cosa fosse successa, se Crial era coinvolto, quegli strani eventi non dovevano essere accaduti troppo lontano dalla biblioteca. Si limitò quindi a sbuffare in seguito alla rivelazione dell'altruismo del drago che pareva giustificare la scocciatura che li dava come un semplice atto ai fini della loro sicurezza. Anche lo zio non mosse alcuna obiezione, ma forse era solo perché molto più impegnato a fissare malissimo il drago mentre reggeva tra i suoi artigli il suo prezioso essiccatoio. Prima che potesse ripetere l'esperimento con le sue canne da pesca, Jill si premurò a recuperarle e spostarle a terra. Con la cosa dell'occhio notò lo zio che la imitava con i due borsoni in cui tenevano i loro vestiti.
    Tutto sembrava andare relativamente bene, prima cominciavano e prima avrebbero finito... ma poi, successe: il drago chiese loro se erano dei botanici. Per un attimo fu il silenzio.
    < Sì. > rispose Jill per semplificare le cose, nello stesso momento in cui zio Rodd rispondeva con uno schifato < No. >
    Lo zio si voltò verso di lei. Lei si voltò verso lo zio.
    < Jill, perché sì? > chiese quindi lui.
    Per tutta risposta, Jill lanciò un'occhiataccia a Zarthial.
    < Hai fatto una pessima domanda, drago. > disse lei piatta.
    < Rodrick Soleyl un botanico? Quale eresia! Al massimo posso essere definito alchimista, erborista, farmacista, chimico, progettista, ottico, inventore o tuttologo! Ma botanico? Bah, a me non interessano che erbe medicinali e velenose, e le aromatiche giusto per mettere qualcosa di decente sotto i denti, e... >
    Questo non era che l'inizio. Il drago aveva appena creato un mostro.
     
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    Zarthial guardò per un attimo sconsolato i due umani e scosse il musone.
    "Che offendini questi umani, nemmeno se gli avessi dato degli ignoranti....come sono la maggior parte di loro..." pensò. Ma almeno avevano la premura di aiutarlo a tirare fuori tutte le cose dal carro; la femmina prese le canne da pesca mentre il maschio dei borsoni, mettendoli a debita distanza dalle zampe del drago
    "Scusami tanto, Rodrick Soleyl, o signore delle erbe! Non volevo offendere! Non potevo sapere che tu facessi tutti questi mestieri!" rispose Zarthial.
    A finire stavolta tra le "mani prensili artigliate" del drago verde furono dei secchi e degli strani attrezzi che Zarthial non ne capiva la funzione. Ma non vide armi come spade, mazze ferrate o lance, il che gli fece escludere che i due potessero essere dei guerrieri.
    "Da come mi parli sei ben acculturato, conosci Ferglarendir, l'anziano elfo custode della biblioteca di Knarw? Che guarda caso si reputa di essere il nonno adottivo di quel Crial!" gli chiese mentre osservava di nuovo dentro il carro.
    Ormai si cominciava a scorgere il fondo ed era sempre più evidente che non ci sia nessun clandestino a bordo, ma Zarthial voleva anche controllare con il fiuto e rivelare qualche traccia odorosa che tradisse Crial.
    "Mi chiedo se quello strano ibrido sia ancora da Ferglarendir a studiare in biblioteca, è davvero un tipo strano e curioso quello..." aggiunse ad alta voce quello che forse voleva solo pensare. Pazienza, se i due umani avessero incontrato l'elfo e l'uomo lucertola era solo a vantaggio loro.

    Ok....e anche Rodd è stato bollato per bene! XDXDXD *rotola dalle risate*
    E...ho fatto apposta a non dare dettagli riguardo l'ibrido...voglio proprio vedere la reazione di Jill che penserà che si tratti di Zell xDXDXD
     
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    Zio Rodd era ancora in preda a i suoi deliri da auto-esaltazione, quando il drago lo bloccò per scusarsi con lui. Stranamente funzionò: lo zio, contro ogni previsione, si azzittì veramente, e gli fece capire con un cenno della mano di non farci troppo caso. Ricominciò quindi a scaricare il carro, recuperando un borsone gemello al precedente con il resto dei vestiti, mentre Jill si preoccupava della valigia con le erbe, lanciando occhiate di sottecchi un po' al drago e un po' allo zio.
    < Fer? Oh, certo che lo conosco. Mia sorella abita ancora a Knawr, e quando le convenzioni vogliono che si passi una qualche festività in famiglia, passo il resto del tempo in biblioteca. - gesti cospiratori per farlo avvicinare - Detto tra noi, molto più interessante che qualsiasi compleanno o scambio di doni... >
    E si allontanò con un sorriso. Perché si ostinava a voler sussurrare quando il suo ventre prominente era una cassa di risonanza che con la discrezione aveva pochissimo a che fare? Jill nascose il suo disappunto, dietro uno dei suoi soliti sbuffi.
    La successiva risposta del drago la lasciò un po' interdetta. Stava parlando quasi per se stesso, come se stesse solo riflettendo ad alta voce... eppure, ciò che disse, ebbe alle orecchie di Jill, la stessa forza dello schiocco di una frusta.
    Un ibrido nella biblioteca di Knawr? Uno strano e curioso ibrido? Zarthial si riferiva a quell'ibrido?
    Si accorse di aver fatto cadere il pentolame che aveva in mano, solo quando ne sentì il rumore mentre franava a terra. Si premurò di nascondere velocemente il fastidio della sua espressione facciale, ma non era facile riuscire a celare altrettanto bene il fatto di aver fatto cadere le stoviglie.. non con tutto il rumore che avevano fatto. Le raccolse lo stesso, come se nulla fosse, e le posò sopra la valigia con le erbe dentro. Sperò di non aver attirato l'attenzione di nessuno, e guardandosi intorno circospetta, passò subito al successivo oggetto da rimuovere.
    < Jill, stai attenta con quelle... - la richiamò zio Rodd - ok che stanno sul fuoco, ma non è troppo igienico se raccattano su tutta la sporcizia da terr... ehi, Jill, ricordi la bandana blu che cercavi qualche giorno fa? >
    Jill lasciò ricadere dentro il carro la tela cerata che usavano per coprire il carico quando pioveva.
    < Trovata? > chiese, precipitandosi da zio Rodd.
    Lo zio non fece nemmeno in tempo ad annuire, che Jill l'aveva già recuperata dalle sue mani e legata al braccio sopra la manica della camicia. Come era finita la sua bandana preferita sul fondo del carro? Come erano finiti lei, zio Rodd, un drago e un carro su una spiaggia? Come era finito Zell a Knawr? Bah, i misteri della vita...
     
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    A quanto pareva i due conoscevano bene l'anziano elfo, come se fossero quasi membri della loro famiglia, al pari di Crial, che si dimostrò essere solo una sanguisuga. Zarthial sorrise alla risposta di Rodd.
    "Quindi conoscete Ferglarendir, molto bene. Salutatemelo quando lo vedete. Di sicuro lui vi dirà quello che è successo due giorni fa e della mia battaglia che ho combattuto a Knarw. Tiene in prigionia quello schifoso di Edaron mentre quell'altro schifoso di Crial si è rivelato essere un vile traditore fuggiasco! L'anziano elfo è molto dispiaciuto di ciò e..."
    Le parole del drago verde furono interrotte dal rumore fastidioso di pentolame che frana a terra che interruppe il loro brusio e la tranquillità della spiaggia.
    "E fai piano! Io cerco di essere il più delicato possibile e tu cerchi di rompere la tua stessa roba." disse il drago verde rivolto a Jill, dopo il rimprovero dello zio.
    L'ennesimo oggetto che capitò tra le zampe di Zarthial fu uno specchio e non appena il drago verde vide la sua immagine riflessa, mostrò tutto il suo narcisismo e il suo lato vanitoso. Per alcuni momenti Zarthial si pavoneggiò sorridendo allo specchio, guardandosi orgoglioso il suo muso, i suoi occhi azzurri, i suoi denti bianchi e il suo aspetto da drago.
    "Chissà se Aidal pensa ancora a me...." pensò.
    Il drago verde scosse il muso per uscire da quel breve stato di trance, posò con cura a terra lo specchio e tornò a rivolgersi ai due.
    "E che mi dite della Nebbia Argentata?"
    chiese poi con un tono di voce più basso.
    Il fatto che conoscessero Ferglarendir era un ottimo segno, visto che se erano amici dell'elfo, potevano anche essere amici del drago e che poteva anche contare su di loro in caso di aiuto. Però voleva sincerarsi che non avevano a che fare con i membri di quella sporca banda criminale come lo erano Crial ed Edaron.
     
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    Mmh.. qui la cronologia rischia un po' ad accartocciarsi su se stessa XD


    Dallo zio se l'aspettava. Ma perché a rimproverarla si era messo pure il drago? Non si supponeva che si limitasse solo a fare loro alcune domande? Come si permetteva di rimbeccarla così, quando i suoi artigli in qualunque momento rischiavano di scheggiare il legno, di rigare il metallo, di strappare la tela, di frantumare il vetro, di rovinare il cuoio, e di rompere le scatole? Perché per l'ultima ci teneva tanto ad estenderla anche alle cose fuori dal carro?
    Se Jill evitò di rispondergli male, fu solo perché prendersela per così poco non aveva troppo senso. Non perché era troppo impegnata a digrignare i denti.
    Tornò alla sua tela cerata, lanciando ad entrambi un'irritata occhiataccia. Lo zio si stava dedicando ad alcuni barattoli con dentro degli insetti che servivano per alcuni suoi strani esperimenti, mentre il drago aveva cominciato a togliere lo specchio che Jill aveva intenzione di regalare a sua madre.. ma perché sembrava soffermarvisi così tanto? Che stava facendo? Gongolando? Se avesse avuto un po' meno scaglie e una dimensione più contenuta, quasi lo avrebbe scambiato per uno di quei signorotti vanitosi, che venivano al laboratorio dello zio solo per togliersi qualche sfizio, comprando le sue invenzioni più stupide. Si trattenne dal ridacchiare giusto per evitare di attirare la sua attenzione.. oltre al fatto che la sua domanda di fine auto-contemplazione, non pareva per niente divertente. Perché chiedeva loro della Nebbia? L'uomo ricercato - Crial - era forse un affiliato? Se il drago pensava che si potesse nascondere nel carro, sospettava forse che pure loro fossero dei membri? Sarebbe stata la sua domanda successiva?
    < Sarai pure delicato, drago, ma continui a fare pessime domande. > dichiarò lei, dopo qualche secondo di silenzio.
    Con la coda dell'occhio, notò zio Rodd che le lanciava un'occhiataccia, prima di focalizzarsi sul drago.
    < Zarthial, quello che possiamo dirti riguardo la Nebbia è quello che sanno tutti: con loro meglio averci a che fare il meno possibile. - spiegò lo zio con un sospiro - Ci dispiace deluderti, ma se Crial ha deciso di entrarvi non ha condiviso con noi l'informazione.. >
     
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    Ormai quasi tutti gli oggetti erano stati tolti dal carro e messi, un a caso, tutto attorno ad esso. La sua ultima domanda fu un pò irritante, del resto lo capiva benissimo, visto quello che gli era successo a causa della Nebbia Argentata. A quanto pareva pure Jill e Rodd erano dispiaciuti per quello che è successo, magari loro lo conoscevano finora come un bravo ragazzo.
    Zarthial annuì deciso alle parole dell'umano maschio e guardò in fondo al carro ormai quasi vuoto. Si vedeva ormai gran parte del fondo, coperto solo da un piccolo tavolo e da due sedie.
    "Sì lo capisco benissimo, Rodd. Scusate se ho dubitato di voi, non potevo immaginare che voi foste amici di Ferglarendir, è un bravo e gentile elfo. Ma capite la situazione...non è facile. Vi aiuto a rimettere tutto in ordine e poi siete liberi di andare per la vostra strada." ripose il drago, gentilmente.
    Prima di riprendere il lavoro opposto, cioè ributtare tutto nel carro, il drago verde lo annusò. A parte l'odore dei due umani, delle erbe e del cavallo, sentì un leggerissimo odore di drago elettrico mischiato ad odore elfico che forse poteva ricondursi al custode della biblioteca. Zarthial annusò meglio per sincerarsene.
    "Strano ma...qui sento l'odore dei miei simili. Avete incontrato un drago di recente?" chiese ad entrambi, ma stavolta con un tono del tutto amichevole, accompagnato da un lieve sorriso.
    Se gli erano simpatici a lui, o perlomeno gli era più simpatico l'umano maschio, forse anche gli altri draghi provavano simpatia per loro, senza incenerirli, congelarli o folgorarli all'istante.
    Ehm...sorry ok, ho cercato di raddrizzarla xD
     
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    Basta! Dite no ai messaggi corti e poco soddisfacenti! Movimentiamo un po' le cose! XD (Avevo chiesto il permesso in tag ieri sera - insieme alle canoniche scuse per il ritardo, che ripropongo: perdonoooooo! -, ma dev'essere stato seppellito dai discorsi sulla grafica.. se qualcosa non dovesse andare fammi pure dei segnali di fumo, che cerco di modificare ^^)
    Scusa anche se mi sono dilungata un po'..

    Da quanto stava camminando? Giorni, settimane, anni? No, era impossibile.. non sarebbe mai riuscito a resistere per tutto quel tempo senza né cibo, né riposo. Da quanto stava camminando, quindi? Uno, due giorni? Forse, era un tempo già più accettabile, ma non avrebbe comunque saputo dire se era vero o no: non aveva tenuto di conto le volte in cui il sole si era nascosto dalla sua vista, era stato troppo preoccupato per farlo. Ma era davvero così importante capirlo? Non era sufficiente sapere che aveva ormai finito anche la poca acqua che era riuscito a trovare prima di essere costretto a scappare? Che il suo proposito di tornare a Knawr per cercare aiuto era ormai impensabile, dato che si era perso? Che la spiaggia in cui era approdato per sbaglio gli rendeva difficile anche il solo procedere alla cieca? Che il sole quasi allo zenit gli rendeva i pensieri lenti e la mente intontita? Che la stanchezza gli appesantiva i muscoli, garantendo un'agonia ad ogni passo?
    No, niente di tutto ciò aveva davvero importanza. Era quello che non sapeva ad interessargli di più: dove lo aveva portato la sua disperata fuga? Quanto si trovava distante da Knawr? Si stava muovendo nella giusta direzione? Per quanto ancora sarebbe riuscito a procedere senza collassare a terra? E soprattutto, da quanto tempo stava già camminando? Come avrebbe spiegato ad eventuali salvatori che direzione prendere per riscattare la sua famiglia, se non aveva nemmeno lui un'idea di quanto lontano era scappato?
    Ma era troppo stanco per pensare al futuro ed elaborare anche la più semplice strategia per togliersi da quel fastidioso impiccio. La mente non riusciva ad abbandonare il passato, costringendolo a rivivere quei traumatici eventi e spronandolo a scappare sempre più lontano. Perfino al presente ci faceva a mala pena caso... ma non era ancora così distaccato dalla realtà per non vedere ciò che gli stava davanti... quello era davvero il rassicurante profilo di un carro fermo? Non era un miraggio, vero? E quel cavallo che brucava i radi ciuffi d'erba di confine tra la spiaggia e la prateria, stava davvero alzando la testa per fissarlo? Quel nitrito preoccupato era reale? Non erano le sue orecchie ad immaginarlo? E dove c'era un cavallo c'era anche qualcuno che avrebbe potuto aiutare lui e la sua famiglia... aveva già subito abbastanza angherie quella settimana per avere la sfortuna di finire dentro un altro pericolo, giusto?
    Accennò un passo verso quella così benvenuta sorpresa, rianimato da un nuova forza... ma sentì il ginocchio non reggere il peso del suo corpo appesantito dalla stanchezza. Forse si era sforzato troppo, aveva esagerato... la sua famiglia avrebbe dovuto aspettare ancora un po', pensò disperatamente mentre perdeva i sensi.

    ---------

    Jill trovava particolarmente odioso l'essere costretta a caricare il carro prima di ogni partenza, e di scaricarlo alla fine di ogni viaggio, ma almeno in quelle occasioni sapeva che era un lavoro necessario, dato che lo zio non si sprecava mai a dare un proprio contributo. In quel momento, invece, per quanto ricevesse il raro aiuto dello zio - e l'ancor più raro di un drago - le sembrava semplicemente una faticaccia irritante ed inutile. Per lo meno, era un fastidio che finalmente stava raggiungendo la sua fine, come confessò il drago stesso... presto si sarebbero liberati di lui e di quell'inutile lavoraccio, e Jill sarebbe potuta tornare al proprio viaggio e al più abituale risentimento verso lo zio per averla costretta a quello stupido viaggio. Pareva che avesse pure finito con l'interrogatorio, e fosse passato alle scuse per il fastidio che li stava arrecando... tranne per quell'ultima, nuova, irritante domanda: perché aveva tirato di nuovo fuori la storia dell'ibrido? E come era riuscito ad accorgersi della sua presenza? Il suo olfatto era davvero così portentoso da riuscire a sentire la flebile e vecchia traccia di un essere che con il carro aveva avuto così poco a che fare? Solo la sua spada, infatti, era stata lanciata dentro il carro, e Jill aveva immaginato che tutto quel fumo nell'aria avesse come minimo alterato un po' gli odori di quel giorno... evidentemente la salvia del veggente non era stata abbastanza.
    Ma né lei, né lo zio riuscirono a dare una risposta al drago: il nitrito preoccupato della cavalla, suonò come una chiara campanella d'allarme. Jill si voltò di scatto e si portò istintivamente dietro il carro - con l'intenzione di controllare per bene la situazione da una postazione un po' nascosta, e sbucare all'improvviso per sorprendere l'eventuale minaccia - mentre lo zio si precipitava dalla cavalla per tranquillizzarla. Non poteva essere di nuovo il drago a spaventare quello stupido quadrupede - ormai doveva essersi abituato al suo odore - e probabilmente non era nemmeno la presenza di loschi figuri ad averlo alterato, altrimenti pure il drago, per quanto distratto dall'annusare ogni anfratto del carro, se ne sarebbe subito accorto... ma allora chi si stava avvicinando?
    Notò lo zio cominciare ad allontanarsi buffamente in un miscuglio di corsa e camminata rapida, chinarsi a terra, e infine tornare indietro leggermente appesantito. Cosa reggeva tra le braccia? Perché la sua espressione si era fatta preoccupata tutto ad un tratto? Jill abbandonò la sua postazione, gli corse incontro, e lo notò: tra le braccia stringeva un ragazzino svenuto. Cosa diamine gli era successo?
     
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36 replies since 3/10/2015, 18:39   494 views
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