La quiete prima della tempesta

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    Ok Jix viene da esplorando l'isola.
    Jix volava da tutto la notte, ma poi ecco Kengard!
    L'evotrap era assetato, ma fortunatamente stava piovendo.
    Vide la spiaggia bianca e il bosco di pini marittimi limitrofi ad essa.
    Atterrò verso la fine della spiaggia, poi procedette lungo le fronde, usando i tentacoli per assorbire l'acqua nei ristagni freschi di pioggia.
    Poi una volta dissetato iniziò a gironzolare.
    Quando era arrivato aveva visto Knawr in lontananza, avrebbe potuto parlare con colleghi profeti e filosofi senza che nessuno cerchi di ucciderlo a vista, cosa senz'altro molto propizia per il suo avvenire.
    Forse avrebbe trovato un altra chiave del tempio segreto, con qui avrebbe avuto accesso allo strumento divino che, forse avrebbe potuto evitare la guerra oscura imminente.
    O perlomeno avrebbe contribuito a vincere il conflitto, anche se per la sua filosofia è meglio evitare il conflitto se possibile.
    L'evotrap captò con i capelli-tentacoli simili a trecce dread delle presenze.
    Rapido si arrampicò sugli alberi, poi procedette tra le fronde de bosco di pini marittimi con la loro tipica forma a ombrello.
    Poi vide sotto di lui due strani lupi parlanti e un.. Un lucertolone.
    Il lucertolone sembrava che gli stesse facendo una lezione sulle navi, o roba simili.
    Jix conosceva le navi abbastanza bene, amava vederle al piccolo porto vicino al volto di Meridia.
    Poi Jix tornò a concentrarsi su uno dei lupetti che assaltò il lucertole mentre l'altro strano lupo, che era una femmina, spiegò che voleva giocare.
    L'evotrap sorrise teneramente, erano così carini.
    Ma ora Jix non aveva tempo, o sennò perché non rimpinzarsi di pigne, minerali vari e frutta di bosco, per poi farsi un sonnellino prima di andare a Knawr?
    Jix dalle fronde estese dei tentacoli verso i rami prendendo delle pigne mentre con altri tentacoli, ali e zampe si teneva ai tronchi.
    In seguito aprì una fauce generata su un fianco e si mangiò tre grosse pigne condendole con resina per dagli più gusto.
    L'evotrap si rese conto che masticare le pigne con quei tritatutto che aveva per bocche non fu una buona idea, visto che i tre di sotto lo avrebbero sentito.
    Poco importa.
    Lui aveva fame e quando un evotrap ha fame mangia, punto.
    Se si fossero dimostrati aggressivi sarebbe fuggito, altrimenti non aveva ragione di preoccuparsi.

    Mmmmh pigne... XD
     
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    Alexander osservò il lupo e assunse anche lui un espressione battagliera mostrando i suoi denti da rettile.
    Anche lui mordicchia una zampa anteriore ma del lupo stando attento a non ferirlo e con la coda lo colpiva leggermente per non farli del male su un fianco.
    L'uomo-lucertola lasciò la presa e si allontanò dal lupo con un salto all'indietro, profittando della spinta delle zampe posteriori del lupo per fa allontanare l'uomo-lucertola, Alexander riuscì a fare un salto usando la minor forza possibile e fece facendo una capriola a mezz'aria, infine atterrò a quattro zampe. Subito dopo disse "abbiamo compagnia è da un po di tempo che qualcuno ci osserva" subito dopo guardò la direzione dove aveva percepito la presenza e sibilò "mostrati chiunque tu sia" disse mentre sbatteva la propria coda sulla terra e graffiava la terra con i suoi artigli.
    Chiunque sia o qualunque cosa sia per ora non ci ha attaccati, potrebbe essere una spia della nebbia pensò Alexander
     
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    Mentre lappava dalla pozzanghera, Kesya percepì un rumore provenire dagli alberi, una nota stonata nel continuo scrosciare della pioggia, del rombo dei tuoni e del fruscio del vento. Un movimento tra i rami dei pini che indusse la femmina di Maleyes ad alzare lo sguardo in quella direzione. All'inizio pensò che si trattasse di un ramo spezzato dal vento ma poi vide che c'era qualcosa o qualcuno appollaiato. Qualcosa o qualcuno che fino a poco prima ovviamente non c'era, che aveva poco saggiamente cercato riparo su di un albero durante un temporale.
    Felthsar non si era nemmeno accorto visto che aveva ingaggiato quel duello amichevole con Alexander, nè si accorse che la sorella stesse guardando tra gli alberi. Fu Alexander ad accorgersi, interrompendo il duello ed assumendo una posa ferale da combattimento a quattro zampe, posa che mise finalmente in allerta anche il Maleyes maschio.
    "E' lassù, tra i rami dei pini..." disse Kesya avvicinandosi cautamente agli alberi. Scorse un'ala diafana nera, molto simile a quella di un drago, facendo pensare che tra i rami si nascondesse una delle creature che lei condivideva parte del suo aspetto. La lupa lanciò un latrato di allarme e fece un balzo all'indietro quando vide la strana creatura. Un comportamento istintivo, che la metteva in guardia. Il suo elemento si accese e dove la pioggia colpiva il suo pelo folto, si trasformava in stalattiti di ghiaccio, come se fosse sotto un gelicidio.
    "Chi è?" urlò il maschio. Il fratello si accorse subito della reazione di Kesya e l'affiancò in pochi balzi, nel suo istinto protettivo. Anche sul suo manto bianco si potevano vedere delle stalattiti di ghiaccio e quando il lupo vide ciò che vide la sorella, rimase con lo sguardo impiantato verso l'alto. I suoi occhi lupini di colore giallo rimasero fissi e spalancati, per studiare la creatura. A guardarla sembrava che si stesse nutrendo con le pigne dei pini marittimi.
    "Che creatura è mai quella? Sembra una viverna ma ha molti tentacoli e l'aspetto poco rassicurante..." disse Felthsar, senza spostare lo sguardo.
    "Se mostra solo un minimo segnale di attacco, ci dobbiamo trasformare in draghi. Probabilmente quello è un ibrido di viverna e si sa che tra viverne e draghi non scorre buon sangue! E poi c'è anche Alexander con noi..." sussurrò la sorella.
    Felthsar si limitò ad annuire leggermente, mentre sotto le loro zampe da lupo, l'acqua si era completamente trasformata in ghiaccio. Kesya si voltò un attimo per vedere cosa stava facendo l'uomo lucertola. Era sempre messo a quattro zampe, in posizione di combattimento. Una mossa di quell'essere non avrebbe colto di sorpresa nessuno dei tre.
    E i due Maleyes, tesi in posizione di guardia, attesero che mossa potesse fare quella strana creatura, che non fosse quella di mangiarsi le pigne.
     
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    Mmmh pigne!
    Che buone, proprio gustose e croccanti per un evotrap!
    Jix continuava a mangiucchiarsi le pigne tranquillo, ma quelle creature paranoiche se la prendevano con lui che era così tranquillo.
    "mostrati chiunque tu sia"fece il lucertolone mettendosi a quattro zampe minaccioso.
    "Tzk, se mi mostro scapperai urlando fratello caro."
    Pensò l'evotrap.
    Era un po' troppo minaccioso, magari se si beveva un te al ferro-fungo si calmava.
    "E' lassù, tra i rami dei pini..." disse poi la lupetta s'avvicino cautamente agli alberi.
    Lo doveva vedete almeno in parte da così vicino.
    Però poi emise un latrato minaccioso, balzando subito indietro quando vide la strana creatura.
    Un comportamento istintivo di difesa e minaccia. Doveva essere del ghiaccio, infatti la pioggia che gli cadeva addosso si trasformava in stalattiti di ghiaccio.
    L'evotrap in quel momento si sentiva a disagio.
    "Chi è?" urlò il fratello balzando per proteggere istintivamente la sorella. Appena lo vide anche su di lui si formavano ghiaccioli per la pioggia, quindi e rimase con lo sguardo impiantato verso l'alto. I suoi occhi gialli lo fissavano spalancati.
    Ora stavano studiando l'evotrap e anche questo lo metteva ulteriormente a disagio.
    "Che creatura è mai quella? Sembra una viverna ma ha molti tentacoli e l'aspetto poco rassicurante..." disse il lupetto, senza spostare lo sguardo.
    "che maleducato a dirmi così in faccia! O forse è solo troppo ingenuo..."
    Pensò il poi Jix tra l'indignato e il comprensivo.
    "Se mostra solo un minimo segnale di attacco, ci dobbiamo trasformare in draghi. Probabilmente quello è un ibrido di viverna e si sa che tra viverne e draghi non scorre buon sangue! E poi c'è anche Alexander con noi..." sussurrò la femmina al maschio, come se l'evotrap non l'avesse sentita.
    In effetti la cosa preoccupava molto l'evotrap.
    Il il marchio si limitò ad annuire leggermente. Avevano persino trasformato in ghiaccio una pozzanghera.
    Ormai l'evotrap aveva paura.
    La femmina si voltò verso l'uomo lucertola, che era sempre messo a quattro zampe, in posizione di combattimento. Sicuramente non poteva prenderli di sorpresa, ma poteva almeno difendersi.
    Per paura l'evotrap lanciò hai tre una raffica di pigne.
    Così si coprì la fuga, poiché subito dopo scappò tra i rami urlando disperatamente:
    "AIUTO! QUESTI MI VOGLIONO MENARE!" con le lacrime agli occhi mentre fuggiva.

    Me lo avete spaventato! Comunque io vi consiglio di inseguirlo XD
     
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    Alexander osservò i due lupi e li ascoltava. Si accorse che anche loro si sono messi in posizione di combattimento attivando il loro elemento.
    L'uomo-lucertola si avvicinò hai due lupi per ascoltarli meglio e se per caso l'essere dovesse attaccare poteva intervenire velocemente e aiutare i due lupi nella lotta.
    Alexander annuì e sussurrò "sì ci sono anche io ad aiutarvi se il combattimento è sulla terra e non in cielo".
    Subito dopo si accorse la reazione dell'essere misterioso che iniziò a lanciare pigne al gruppo. Con un salto andò d'avanti al gruppo e intercettò le pigne a mezz'aria che li colpisse con la coda facendole deviare la loro trattoria in modo che non colpissero i due lupi.
    Alexander atterrò e subito dopo disse "sta scappando inseguiamolo, potrebbe far parte della Nebbia" e iniziò ad inseguire l'essere misterioso.
     
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    I lupi sussultarono allo stesso tempo quando videro piovere delle pigne verso di loro lanciate dalla strana creatura. Non che fossero pericolose ma le pigne vennero prontamente deviate dalla coda scagliosa di Alexander in modo che non colpissero i due Maleyes.
    "Grazie Alexander...." disse il maschio rivolto all'uomo lucertola a quattro zampe.
    "Ma quello parla come noi.....e.....ehi!!!!! Aspetta!!! Torna indietro!!!" Kesya si rivolse alla strana creatura che si stava allontanando.
    Affrontando la pioggia battente e il vento, i due Maleyes si separarono e si lanciarono all'inseguimento su due linee parallele con l'essere in mezzo. Felthsar procedeva a destra della strana creatura mentre Kesya si trovava alla sua sinistra.
    Mentre correvano, i due fratelli ripensarono alle parole di Alexander che aveva menzionato una certa Nebbia, ma loro due ignoravano totalmente di cosa potesse trattarsi. Forse era il nome di una banda di malviventi.
    Abituati alla corsa come dei lupi, i due Maleyes del Ghiaccio potevano tenere d'occhio la creatura mentre correvano veloci e in poco tempo raggiunsero e la superarono di qualche metro. Ovviamente non riuscirono ad arrampicarsi sugli alberi e per ora preferivano rimanere a terra, se volevano raggiungerlo bastava che uno di loro due passasse alla forma di drago o che Alexander si mettesse ad inseguirlo direttamente sui rami.
    "Fermati!!" urlarono entrambi alla strana creatura, sperando di calmarla e di fermarla.

    NOI abbiamo spaventato LUI? XD
     
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    Più veloce! Ancora più veloce!
    Ormai quei pazzi gli erano alle costole, o alle costolette.
    Sicuramente volevo farlo fuori perché era un mostro o roba così.
    Gli urlavano di fermarsi, ma non si sarebbe fermato per nulla al mondo.
    "No che non mi fermo! Stami lontano!"
    Gridò l'evotrap.
    Ormai i lupi sotto di lui lo avevano preso in una formazione a tenaglia.
    Jix non aveva scelta; doveva difendersi o volare via, così volò in cielo, non lo avrebbero raggiunto lì... Forse.
    "Ora lasciatemi stare!
    Non voglio farvi male, ma lo farò se non mi lasciate andar..."
    L'evotrap non poté dire altro perché venne quasi colpito da un fulmine, meglio non volare.
    L'evotrap al che atterò lontano dai tre.
    Atterrato generò l'armatura delle lacrime. Aveva paura, si sarebbe difeso.
    Non aveva scelta. Riusciva già a vedere quei tre.
    "Che volete da me?? Io non vi ho fatto niente!" Disse l'evotrap mettendosi in posizione di difesa.
    Voleva studiare i suoi avversari.
    Preparando i tentacoli a sparare raffiche di dardi paralizzanti appena avrebbero provato a colpirlo.
    "Se farete il vostro primo attacco l'ultimo sarà sarà il mio."
    Fece pronto a causare una pioggia di dardi ossei se avessero provato a colpirlo.

    Siete liberi di provare a parlagli, combattere o quello che volete.


    Edited by Master of Void - 29/2/2016, 16:13
     
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    Alexander continuava a seguire la strana creatura che che cercava di scappare via.
    "non mi sfuggirai"
    Osservò i due lupi che ormai erano nei fianchi della creatura, così lui rimase alle spalle all'essere formando una formazione a vu per costringere alla creatura ad andare in avanti.
    "sta nascondendo qualcosa ne sono sicuro altrimenti si sarebbe fermato" pensò mentre stava per preparare la sua magia per raggiungere la creatura, ma subito dopo la vide volare via "maledizione così ci scapperà.
    L'uomo lucertola osservò che l'evotrap dovette atterrare subito a causa del brutto tempo, così si mise in posizione di combattimento a due zampe e si concentrò "no se il mio colpo paralizzante ti colpisce per primo".
    Studiò la creatura voleva sapere se i suoi timori erano veri.
    "chi sei? perché ci stavi spiando?"
     
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    I due Maleyes che stavano correndo mentre la creatura tentò di spiccare il volo proprio nel momento in cui i fratelli sentirono improvvisamente un formicolio al folto pelo dovuto all' improvviso aumento di elettricità presente nell'aria dovuto al temporale.
    "Fulmine!!" urlò Felthsar alla sorella e ad Alexander gettandosi a terra di lato, gesto ripetuto quasi simultaneamente da Kesya per cercare di non essere colpiti dall'imminente saetta, che scese dal cielo in pochi attimi.
    Il fulmine cadde poco distante da loro e centrò uno dei pini marittimi dove si trovava la creatura alata pochi attimi prima, e che venne sbalzata a terra a causa dello spostamento d'aria dovuto all'esplosione.
    I due Maleyes si rialzarono prontamente e, dopo essersi scambiati un linguaggio di muso che diceva "sto bene" mentre dietro a loro l'albero prese fuoco, fiamme che comunque non riuscirono a prendere troppo vigore a causa della pioggia battente e di alcuni chicchi di grandine.
    Alexander, che non pareva essere stato spaventato dal fulmine, raggiunse per primo la strana creatura che aveva assunto una posizione difensiva, pronta ad attaccare se fosse stata attaccata a sua volta. I due lupi riuscirono a sentire le parole tra loro due nonostante lo scrosciare della pioggia e del rimbombo continuo del tuono fragoroso che aveva seguito lo schianto del fulmine.
    Felthsar e Kesya affiancarono Alexander sui due fianchi, una posizione istintiva di difesa che i lupi adottano per proteggere i membri del branco, anche se in questo caso non si trattava di un loro simile.
    "Non attaccare per ora..." sussurrò Kesya ad un nervoso Alexander, tenendo lo sguardo fisso alla creatura alata.
    "Pace! Vogliamo solo capire chi sei e che cosa sei. Non abbiamo mai visto una creatura come te. Se sei qui per cercare riparo dal brutto tempo non hai niente da temere da noi. Non ti attaccheremo, anche se hai rischiato di essere colpito dalla Natura stessa. Non è saggio guardarci da un albero durante un temporale, a meno che tu non sia una creatura del Fulmine." Felthsar tentò di negoziare, parlando senza tono minaccioso con la creatura.
    Forse Alexander era stato troppo precipitoso, dando forse un inutile allarme, come si era allarmato alla vista dei due Maleyes e aveva trasmesso in parte il suo nervosismo anche ai due lupi, che avevano ancora il ghiaccio insinuato tra il pelo.
     
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    Jix era stato fortunato.
    Aveva schivato un fulmine per miracolo.
    Il rettile umanoide lo aveva subito assalito facendogli subito domande in modo minaccioso.
    "S-spianando? Ma io..."
    L'evotrap provò a parlare, ma il lupetto lo interruppe.
    "Pace! Vogliamo solo capire chi sei e che cosa sei. Non abbiamo mai visto una creatura come te. Se sei qui per cercare riparo dal brutto tempo non hai niente da temere da noi. Non ti attaccheremo, anche se hai rischiato di essere colpito dalla Natura stessa. Non è saggio guardarci da un albero durante un temporale, a meno che tu non sia una creatura del Fulmine."
    Disse il lupetto.
    L'evotrap lo guardò con i suoi tanti occhi in modo piuttosto curioso.
    Riassorbi tutte le bocche tranne quella principale per sembrare meno minaccioso.
    "così piccolo, eppure così saggio...No, Non sono una creatura elettrica, sono un evotrap, un essere che viene dal esterno,* e il mio elemento è il veleno.
    Io non avevo cattive intenzioni, stavo solo mangiando. Eravate così teneri mentre giocavate che non credevo avreste reagito così,
    ma mi siete arrivati lì minacciosi e sono fuggito.
    Avevo paura che mi volevate fare male.
    Anche perché sono spesso braccato dagli umani per il mio aspetto che considerano mostruoso.
    Sono mortificato per avervi disturbato."
    Disse malinconicamente l'evotrap con la sua melodiosa voce femminile per poi fare una moina dispiaciuta sul ultima frase.

    un essere che viene dal esterno.* = una creatura di un altro modo o realtà. Praticamente una sorta di alieno nel contesto fantasy.
    In effetti gli evotrap sono praticamente degli extraterrestri in stile fantasy XD...


    Edited by Master of Void - 11/3/2016, 11:00
     
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    Alexander ascoltò Kesya ma rimasse sempre pronto a combattere.
    Stava per parlare ma fu interrotto da Felthsar. Lo ascoltò e ascoltò l'evotrap.
    "una creatura che vive all'esterno? allora può essere un demone, oppure uno dei servi di un demone, che gli dei mi proteggono" pensò l'uomo-lucertola mentre guardava la strana creatura.
    "sentito? viene da un mondo che non è nostro, forse è un extramondo, cioè può essere uno dei servitori degli dei oppure un demone o un servitore di un demone" sussurrò ai due lupi e continuò ad osservare l’evotrap
     
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    I due Maleyes tesero i musi verso quell'essere e annusarono, percependo un odore mai sentito prima mentre osservavano e sentivano. Quella creatura con molti occhi e molte bocche aveva un timbro di voce femminile e disse di essere un Evotrap del veleno e che veniva da un mondo esterno. Nonostante il suo aspetto bizzarro ed alieno, non sembrava essere pericoloso o che avesse cattive intenzioni.
    Felthsar e Kesya assunsero un aspetto più tranquillo e rilassato mentre Alexander rimase teso, troppo teso.
    "Gli umani hanno braccato quella creatura. Se si spaventano davanti ad un lupo o un drago, non immagino come abbiano reagito davanti a questo...Evotrap. Ed Alexander è troppo nervoso...il suo comportamento sembra un pò troppo umano..." pensò tra se e se Kesya guardando l'Evotrap e l'uomo-lucertola.
    "I demoni non sono tutti malvagi, Alexander. Anzi, gran parte di loro sono buoni. E poi se voleva davvero attaccarci, poteva sfruttare il momento durante il quale avevamo la guardia abbassata. Non mi sembra pericoloso." rispose la femmina Maleyes sussurrando all'uomo-lucertola.
    Il Maleyes maschio, intanto, aveva osato fare qualche passo verso la creatura.
    "Senza offesa, ma devo dire che sei una creatura un pò strana ma non per questo strano vuol dire malvagio. E mi dispiace se sei stato braccato dagli umani. Anche noi lupi Maleyes e i draghi non sono visti bene dagli esseri umani. Ma io per fortuna non sono un umano e non vorrei mai esserlo, quindi non devi temere. Io mi chiamo Felthsar e lei è mia sorella Kesya. Siamo entrambi Maleyes. Tu come ti chiami? Sei una femmina?" chiese Felthsar all'Evotrap, alzando leggermente la zampa anteriore destra.
    Intanto, il ghiaccio che si era accumulato sul folto pelo dei due lupi, iniziò a fondere e a gocciolare a terra, segno che la loro tensione si stava sciogliendo.
     
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    I tre stavano un po' discutendo sul da farsi.
    "sentito? viene da un mondo che non è nostro, forse è un extramondo, cioè può essere uno dei servitori degli dei oppure un demone o un servitore di un demone"
    Disse il lucertolone, che doveva Chiamarsi Alexander.
    Si capiva che non si fidava.
    "I demoni non sono tutti malvagi, Alexander. Anzi, gran parte di loro sono buoni. E poi se voleva davvero attaccarci, poteva sfruttare il momento durante il quale avevamo la guardia abbassata. Non mi sembra pericoloso." fece la femmina Maleyes sussurrando all'uomo-lucertola.
    L'evotrap sentendo ciò ora era in una posizione rilassata con i tentacoli minori che erano stati ri-assorbiti come le bocche.
    Restavano solo tanti occhi colorati come un arcobaleno che fissavano i tre, battendo le palpebre di tanto in tanto.
    L'evotrap cercò di sorridere alla lucertola con la bocca principale sul muso.
    "Solo perché una creatura proviene dal esterno non vuole dire che debba per forza essere divinità, angelo o demone.
    Esiste un numero di piani infiniti, da qui i maghi che chiamate evocatori richiamano esseri di tutti i tipi.
    Elementali, famigli, spiriti e moltissime altre creature come noi Evotrap, che convertiamo la materia sterile in terreno fertile, facendo sì che gli ambienti desolati diventino lussureggianti riciclando anche la biomassa morta.
    In pratica posso mangiare più o meno qualsiasi cosa persino i sassi e le Pigne, però non disdegno certo il vero cibo."
    Fece leccandosi le labbra della bocca principale con la lunga lingua a pensare a deliziose pietanze.
    Il Maleyes maschio, intanto, si era avvicinato al evotrap, che si mise accucciato come un pollo per ascoltarlo."Senza offesa, ma devo dire che sei una creatura un pò strana ma non per questo strano vuol dire malvagio. E mi dispiace se sei stato braccato dagli umani. Anche noi lupi Maleyes e i draghi non sono visti bene dagli esseri umani. Ma io per fortuna non sono un umano e non vorrei mai esserlo, quindi non devi temere. Io mi chiamo Felthsar e lei è mia sorella Kesya. entrambi Maleyes. Tu come ti chiami? Sei una femmina?" chiese Felthsar a Jix, alzando leggermente la zampa anteriore destra mentre il ghiaccio sul manto dei due lupi tornava acqua.
    L'evotrap emise una risatina melodiosa.
    "Hahahahaha! Non sono strano! Sono esotico!"
    Fece allegramente l'evotrap cercando di rompere la tensione.
    Poi riprese a parlare.
    "tranquillo! Io non mi offendo mica!
    Mi chiami Jix, ho vent'anni e beh...
    Sono un Evotrap del veleno, ma l'ho già detto.
    No, non sono una Femmina, ma nemmeno un maschio. Sono una creatura ermafrodita come quasi tutte le creature del mio mondo a quanto so.
    Quindi sono... Praticamente sia maschio che femmina. Se capisci che intendo."
    Fece l'evotrap arrossendo e coprendosi il muso con un ala.
    Era imbarazzante da dire per lui che aveva sia l'apparato riproduttivo maschile che femminile, però se non altro si "divertiva di più".
    "Behh...
    Hai un bel nome Felthsar, e anche tu Kesya, mi piace con suonano.
    Siete Maleyes eh?
    Cioè lupi che si trasformano in draghi se ricordo bene, forte.
    Allora immagino che anche voi abbiate avuto a che fare con persone cattive...
    Vabbè lasciamo stare che gli ogni specie ha il male in sé.
    Comunque è un piacere conoscerti lupetto!"

    Fece stringendogli delicatamente la zampa con un tentacolo generato dal torace.
    Poi generò un altro tentacolo con qui gli accarezzò il dorso dolcemente.

    TENTACLES RAPE! XD


    Edited by Master of Void - 18/3/2016, 21:25
     
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    Alexander osservò Kesya con uno sguardo severo.
    "tu non sei mai stata nella mia terra e non hai mai visto un demone in tutta tua vita, portano distruzione morte, ingannano la gente per farla soffrire" pensò Alexander.
    Subito dopo ritornò a guardare l'evotrap che spiegò che esistono altri piani di esistenza, non solo quelli delle divinità, angeli e demoni.
    l'uomo-lucertola non sa se fidarsi di quell'essere oppure no e disse "va bene questa volta chiuderò un occhio ma ti avverto, se fai del male ad un innocente sarai punito".
    Ascoltò, con le bracia conserte, Felthsar e lo stano essere che si presentò con il nome di Jix e piegò che non è una femmina e neanche un maschio.
    "che strano essere"pensò mentre continuava ad osservarli ed ascoltarli.
     
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