In viaggio

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  1. eeveeevolutions-13
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    Erano ormai passate diverse settimane da quando Nhirial era entrato nel regno di kengard. Il nekomata era stanco e non desiderava altro che trovarsi un posticino per dormire. Stava girando intorno ad una collinetta, quando scorse una città in lontananza. "Perfetto!" pensò il nekomata "proprio quello che mi ci voleva" e si avviò, pensando in fine "se il mio corpo riuscirà a reggere".
    Quando raggiunse le porte della città, tutti cominciarono a guardarlo in modo strano, alcuni, un po' intimoriti, si allontanarono giusto di qualche passo. Il gatto li fissò male: già odiava stare in compagnia, ancora tutta la gente che lo guardava. Innervosito, gli soffiò contro dicendo che avete da guardare? Non avete mai visto un nekomata?!. Così tutti gli altri tornarono alle loro occupazioni, e così Nhirial si diresse verso una locanda lì vicino.
     
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    Sto usando Damien, prima role.
    Comunque dato che non hai specificato quale momento della giornata è (mattino o sera, per esempio), scrivo che è tardo pomeriggio :)


    Knawr era sempre stata la cittadina preferita di Damien. Innanzitutto perché non era chiassosa e affollata come Kerus e poi, perché c'era la vasta e maestosa biblioteca sormontata da un albero imponente e secolare. Molte volte il vampiro ci aveva passato intere notti a leggere i libri anticamente rilegati dalle copertine in pelle decorata, a studiare quelle varie creature che abitavano quest'isola così variopinta di vita, tanto da procurarsi un piccolo libretto in cui appuntava tutti gli esseri magnifici che incontrava sulla sua strada. Non se ne separava mai e lo teneva gelosamente dentro la tasca interna del giaccone.
    Era tardo pomeriggio e il sole stava calando dietro le colline della cittadina. Damien indossava il mantello magico per proteggersi dalla luce solare e teneva il cappuccio calato sulla testa . Si poteva scorgere solo metà volto pallido e due lunghe ciocche castane che uscivano da esso. Arpionato sulla sua spalla sinistra come un vecchio pappagallo di un pirata, c'era Yvy, il suo fidato draghetto nano rosso del Fuoco, che allungava il collo e curiosava intorno.
    "Damien, non credo che ci sia più bisogno del mantello. Il sole è ormai dietro le colline!" disse Yvy, gracchiando e spalancando le alucce per tenersi in equilibrio. Il vampiro voltò leggermente la testa verso di lui, lasciando intravedere per un po' gli occhi grigi luminescenti.
    "Lo tengo finché il cielo non si sarà tinto dei colori della notte. Lo sai che non mi fido." replicò lui, mentre procedeva con passo adagio e innaturalmente elegante e felpato, tipico della sua razza. Il suono degli stivali di Damien, echeggiavano leggermente sulla via tempestata di pietre, accompagnato da un dolce vociare sereno degli abitanti che andavo e venivano.
    Improvvisamente la tranquilla atmosfera fu interrotta da un soffio arrogante che proveniva non molto distante da loro. Il vampiro sentì il draghetto che gli salì sulla testa incappucciata e tendere il collo in avanti. Piegò la testolina coruta di lato e sbattè le palpebre sui suoi grandi occhi arancioni.
    "C'è uno strano gatto a due code a ore dodici!" esclamò. "E sembra particolarmente irritato da quello che sta dicendo."
    "Lo strano gatto a due code dovrebbe essere una nekomata, Yvy." commentò Damien tranquillo, mentre continuava a procedere in avanti verso il felino a due code.
    "E' quel che è, signor saputone...ehi aspetta, hai intenzione di avvicinarti?" domandò il draghetto mentre si ritraeva su sé stesso, preoccupato. Il vampiro aveva cambiato direzione e si stava dirigendo verso la creatura.
    "Voglio solo vedere che esemplare è, tutto qui." Così il vampiro aumentò il passo fino a raggiungere il nekomata.

    Edited by H a w k e † - 1/2/2016, 12:24
     
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  3. eeveeevolutions-13
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    Sembrava che la gente dell' luogo non fosse più interessata a lui e quindi, dopo essersi calmato, riprese il suo percorso. Ma, appena fatti quattro passi, si sentì di nuovo osservato. Questa volta l' impiccione di turno era una specie di uomo, un po' pallido per la verità, gli si stava avvicinando; aveva un draghetto rosa attaccato al mantello.
    -toh.... Guarda, un vampiro. Che ci fai qui? Questa non mi sembra l' ora ideale per uscire... Almeno uno della tua specie almeno...- disse con un tono più calmo; non gli sembrava il caso di far arrabbiare quel l' essere.
     
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    prima role per Ashex !


    Era un pomeriggio normale di un giono normale, ma in una locanda normale, proprio alle porte della città di Knawr, una bellissima città.
    Molto tranquilla e pacifica, ma in quel momento nella locanda sopracitata c'era trambusto.
    Una Fenice in forma umana in cerca del proprio passato si era recata lì per una beata birra. Ma il problema subito sorse quando si accorse che aveva soldi per pagare. Quindi fece gli occhi dolci a un ragazzo galante che pagò per lei.
    "uomini... Cosa non farebbero per sollevare la sottana a una bella donna?! "
    Pensò divertita la fenice.
    Che si diresse verso l'uscita.
    Il ragazzo voleva accompagnarla a visitare la città, con chiare intenzioni.
    Lei con fare più gentile che poté, disse con menzogna ben velata, ma con troppa malizia per quel ragazzo:
    "Spiacente amico, ma devo vedermi con il mio ragazzo tra poco, comunque grazie per avermi pagato da bere."
    Detto ciò la leggiadra creatura con passo svelto si diresse al uscita, ma non appena nel vicolo una mano l'afferrò con una certa violenza per un braccio.
    Era il ragazzo l'aveva afferrata.
    "Tu non vai da nessuna parte! Prima mi attiri con le tue moine per poter bere a scrocco e poi te ne vai dopo aver giocato con i miei sentimenti!? Misera sciacquetta! Ti avrò qui e ora!
    Fece poi spingendola verso un angolo buio con uno sguardo assatanato.
    Ma troppo tardi si era accorto che la ragazza era avvolta dalle fiamme... e lui con lei.
    Quel porco si rotolò a terra in preda al panico fino a spegnere le fiamme.
    Però Ashex era una creatura vendicativa. Non aveva finito con lui.
    Lo afferrò proprio per i suoi gioielli strizzandoglieli tanto da farlo urlare di dolore.
    "COME HAI OSATO! Implora perdono o giuro che te li strappo seduta stante!"
    Tuonò la fenice con voce rombante mentre i suoi occhi splendevano in modo terrificante per la rabbia.
    AHHHH NO TI PREGO IN NOME DEGLI DEI MI DISPIACE!
    urlo l'uomo con una vocina divertentissima a causa della stretta "imbarazzante". Al che la fenice prima lo lasciò lì, poi lo sollevò per la collottola e lo appese al insegna della locanda mentre quest'ultimo si agitava e gridava imprecazioni di tutti i tipi.
    "Ecco stai lì! Così tutti potranno vedere che idiota sei!"
    Poi mentre il ragazzo gridava bestemmie la ragazza si incammino verso la strada principale.
    Quel ragazzo l'aveva innervosita, bruciò lungo la strada un mucchio di fieno riducendolo in cenere e ancora era alterata.
    Poi raggiunse la strada per vedere la gente e le creature che entravano in città.
    Forse questo gli avrebbe fatto distendere i nervi.
    E la prima cosa che vide che entrò in città fu uno strano gatto con due code che soffiò a un tipo che lo guardava strano.
    Poi ci si è messo un tizio con un draghetto sulla spalla.
    Però quel tipo tutto ammantato nel mantello sembrava molto carino a differenza del precedente sfortunato incontro.
    Poi il draghetto sulla sua spalla era carinissimo!
    Si chiese come avrebbe reagito lo strano gatto, forse ora avrebbero combattuto pensò la fenice sedendosi su una botte e accavallando le gambe in modo sensuale.
    L'unica cosa che sperò per i momenti successivi era che il ragazzo non si fosse fatto (troppo) male.
    Era pallido, ma non era niente male.
    Il gatto strano guardò il ragazzo con aria quasi di sfida.
    CITAZIONE
    -toh.... Guarda, un vampiro. Che ci fai qui? Questa non mi sembra l' ora ideale per uscire... Almeno uno della tua specie almeno...-

    A quelle parole la fenice sorrise.
    "un vampiro?
    Come il Barone?
    Ora le cose si fanno interessanti..."
    Pensò appoggiando la testa su una mano senza smettere di guardare quel misterioso principe della notte.

    Che ragazza focosa eh? XD
    Non sono stato troppo volgare vero? :(
     
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    I turni da adesso (dopo di me) saranno eevee, Master ed io :)


    "Non ti avvicinare, non mi sembra il caso!" esclamò il draghetto rosso sopra la spalla del vampiro.
    CITAZIONE
    -toh.... Guarda, un vampiro. Che ci fai qui? Questa non mi sembra l' ora ideale per uscire... Almeno uno della tua specie almeno...-

    disse il nekomata non appena Damien gli si era avvicinato. Alle sue parole sorrise da sotto il cappuccio del mantello e nel mentre, osservava la creatura con due code. Poi estrasse il libretto che teneva dentro alla tasca interna del giaccone sotto il mantello con il relativo pezzo di carbone.
    "Ora ti è venuta voglia di disegnare eh? Smammiamo per favore, non ho alcuna voglia di litigare con quel gatto." gracchiò Yvy, scoccando occhiate al gatto a due code.
    "Fai silenzio." replicò Damien. Aprì il libretto elegantemente rilegato con un filo scuro e incominciò ad abbozzare la figura del nekomata su una pagina ingiallita fatta di pergamena.
    "Devi scusarmi se il mio amichetto è così irritante alcune volte. Non lo fa apposta, è il suo carattere." commentò il vampiro mentre disegnava e muoveva la mano con abilità sovrumana. Yvy voltò le spalle, facendo ciondolare la coda rossa sul petto del non-morto, mentre sbuffava una nuvoletta nera di fumo. Evidentemente era scocciato.
    "Mi piace disegnare e appuntare le creature che trovo interessanti su questo libretto in cui sto schizzando la tua figura. Non si vedono tutti i giorni nekomate come te." e detta l'ultima frase, Damien finì il disegno e lo fece vedere al felino a due code. Poi rigirò il libretto, lo chiuse e lo riporse dentro alla tasca.
    "Riguardo alla domanda che mi hai posto prima, hai ragione a dire una cosa del genere, noi usciamo di notte. Diciamo che io ho un oggetto speciale che mi permette di girare anche di giorno." disse breve, mentre sfoggiava un sorrisetto.
    Improvvisamente dei forti rumori miste a delle urla irruppero violenti a soli pochi isolati accanto. Un odore di bruciato pervasero le narici di Damien, che lo portò a storcere la bocca. Yvy si voltò con tutto il corpo e ritirò il collo.
    "Giuro che questa volta non sono stato io!" esclamò lui imbarazzato, riferendosi alle sue solite emissioni di gas intestinali che puzzavano di bruciato. Il vampiro gli sorrise tenero, malgrado le zanne lunghe che non erano affatto sinonimo di tenero e voltò la testa verso quel misterioso odore di bruciato.
    Ma quando il suo sguardo incrociò quello di una bellissima donna dai capelli color del fuoco vestita di arancione che stava a sedere su una botte poco distante da loro, Damien non riuscì a non trattenre uno sguardo di stupore che si celava sotto il cappuccio nero del mantello. Capì che l'odore di bruciato proveniva da lei e in contemporanea il vampiro, percepiva la potenza che emanava, come un fuoco impetuoso di un incendio. Sentiva il suo sangue caldo che percorreva ogni singola arteria, vena e capillare del suo corpo assieme al suo cuore che batteva fieramente, senza aver paura.
    Sembrava più un invito ad assaggiare quella prelibatezza dall'aspetto esotico, immaginandosi il sapore del suo sangue intriso sulle sue fredde labbra viola. A destarlo dai suoi pensieri, furono i movimenti di Yvy che cercava di trovare una posizione comoda sulla sua spalla.
    Il vampiro si accorse che la donna lo stava osservando, con la testa su una sua mano. Sembrava particolarmente interessata a lui.
    "Damien. Andiamo via dai!" disse il draghetto a bassa voce. Il non-morto distolse lo sguardo dalla donna e lo poggiò momentaneamente sul nekomata.
     
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  6. eeveeevolutions-13
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    Il gatto sentì dire dal vampiro che aveva ragione sul fatto dell'uscire di giorno per uno come lui.
    Poi L'omone prese un tacquino e cominciò a disegnarlo dicendogli che non si vedevano tutti i giorni nekomati come lui. Finito il disegno glielo fece vedere. Nhirial gli disse Beh... diciamo che non si vedono tutti i giorni vampiri artisti... bel lavoretto. detto questo fece per andarsene, quando sentì una forte puzza di bruciato e notò una ragazza vestita di arancione con i capelli rossi che si stava avvicinando al vampiro. Il suo istinto felino gli diceva che quella donna era pericolosa, e questo pensiero gli fu confermato quando vide un uomo appeso all'insegna della locanda nella quale si stava dirigendo, tutto bruciacchiato per giunta e per un attimo ebbe paura; ma poi si scosse e si disse che non era ffare suo. Fece per entrare ma si accorse che la "donna-piromane" si era avvicinata al vampiro e gli stava dicendo
    CITAZIONE
    "un vampiro?
    Come il Barone?
    Ora le cose si fanno interessanti..."

    Di che barone stava parlando? Il micio bianco e nero si avvicinò ancora per capire... Dopo tutto, se il suo istinto da nekomata non sbagliava, forse avrebbe avuto a che fare con il cacciatore che stava cercando.
     
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    La Fenice memorizzò il viso del vampiro.
    Era un bel tipetto, pesava che si sarebbe scontrato con il nekomata, ma si era dimostrato gentile.
    Il suo cuore ardente accelerò di un battito quando vide il disegno che aveva fatto del gattone a due code.
    Era bellissimo.
    Era qualcosa che Ashex non sapeva spiegarsi, ma quello che capii fu che era uno studioso di creature magiche come Eidous, il barone vampiro suo amico.
    Voleva conoscere meglio quel ragazzo vampiro.
    Così lo seguì.
    Nemmeno lei sapeva perché lo faceva, era una Fenice, una creatura da sempre cacciata per le qualità di parti del suo corpo negli incantamenti e nel alchimia.
    Doveva essere cauta, perché sul mercato nero di Fenice morte vendute al pezzo c'è n'erano molte, ma il vampiro.
    Anche lui doveva sapere che si prova nel essere braccati, poi se si fosse dimostrato un minaccia lo avrebbe incenerito.
    Dopotutto anche Eidous gli aveva spiegato più volte che i vampiri come lui bruciavano più che bene.
    La fenice si arrampicò su un muro con agilità e
    Saltò aggraziata su un tetto di un edificio basso per poi ora che non era osservata protetta da un muro mezzo sbilenco fluttuare in cima a un edificio più alto che gli era in parte.
    La fenice continuò a seguire furtivamente il vampiro, stava attenta a non fare rumore perché il vampiro l'avrebbero sentita subito, ma era troppo curiosa di vedere dove andava.
    Sicuramente quel vampirello andava a "bere" qualcosa.
    Ma quel qualcosa non sarebbe stata lei di sicuro.
    Continuò a camminare lungo un arco architettonico, ma poi poi la Fenice Stolker mise in fallo un piede e cadde con un urletto dove se non in braccio al vampiro?
    "Sono morta di nuovo e tu sei un angelo o sono solo la fenice più maldestra del universo?"
    La ragazza-fenice lo guardò arrossendo.
    Non sarebbe stato furbo per il vampiro morderla adesso.
    La sua pelle era solo calda, ma il suo in quel momento il suo sangue era tanto bollente che se anche avesse provato si sarebbe beccato una bella scottatura alla bocca.
    Ma quel vampiro era così carino!
    Perché i ragazzi dark erano sempre così belli?
    "beh... Ora mi potresti mettere giù?"
    Disse la bocca della ragazza, ma la sua testa diceva tutt'altro.

    della serie al peggio (o al meglio) non c'è fine!
     
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    Damien era completamente assorto nei suoi pensieri, quella misteriosa donna gli aveva sconvolto il momento. Quel calore piacevole che emanava, quello sguardo...e quei capelli...quest'ultimi gli ricordavano soprattutto quelli della sua amata Adeliah, uccisa per mano di un cacciatore prepotente. Come avrebbe desiderato tornare indietro nel tempo e rimettere le cose a posto...
    CITAZIONE
    Beh... diciamo che non si vedono tutti i giorni vampiri artisti... bel lavoretto.

    disse il nekomata. La sua voce fortunatamente interruppe momentaneamente il filo dei suoi malinconici pensieri, portandolo di nuovo saldamente con i piedi per terra. Damien gli abbozzò un sorriso, soprattutto nel sentire la frase vampiri artisti. Quasi tutti i vampiri avevano le loro grandi passioni verso una qualsiasi forma d'arte, che sia stata pittura, musica, scultura, lettura, scrittura... disponevano un gran talento per queste cose, generalmente. E a lui piaceva disegnare e raffigurare le creature più belle di Kengard, immortalandole in un semplice foglio di permagema rilegata.
    Damien si sentiva ancora gli occhi della donna addosso, ma quando si voltò ove ella stava prima a sedere, non c'era più. Percepiva ancora la sua presenza, la sua impetuosa presenza, come quella di un incendio mortale. Decise di lasciarla stare definitivamente, per non annebbiare più i suoi pensieri.
    "Ehm...abbiamo finito qui? Possiamo andare?" mormorò Yvy con la testolina appoggiata sulle zampette che stavano saldamente attaccate alla spalla ammantellata del vampiro. Quest'ultimo girò la testa incappucciata verso l'esserino draconico e fece cenno di sì con la testa.
    "Stai cercando un posto dove passare la notte?" disse il non-morto al gatto a due code.
    "Conosco una buona locanda qui a Knawr, ti tratteranno sicuramente bene." Abitando a Kengard per 5 anni, Damien aveva avuto modo di esplorarla in lungo e in largo di notte, indisturbato. Kanwr era la sua cittadina preferita e ci veniva spesso quindi, sapeva per sentito dire , anche i vari locali in cui si poteva stare in tutta tranquillità...anche se lui non ne aveva minimamente bisogno.
    In attesa di una risposta da parte del nekomata, il vampiro percepì di nuovo la presenza della donna di prima, che si muoveva chissà dove. Cercava di ignorarla il più possibile ma quell'energia così forte era appunto, più forte di lui. Era difficile non farci caso, qualsiasi vampiro sarebbe caduto ai suoi piedi. Rimase immobile con i sensi aperti e tesi, cercando di capire che intenzioni aveva quella furfantella.
    "AHHH DAMIEN! GIRATI, PRESTO! urlò Yvy con gli occhi arancioni sgranati. Il vampiro si voltò istintivamente non appena sentì la voce alta del draghetto....
    ....e fu così che si ritrovò la donna di prima tra le sue fredde braccia vampiriche, piovuta a caso dall'alto. Il cappuccio dalla sua testa scivolò via nel prenderla al volo, facendo fluire la sua lunga chioma di capelli castani sul suo volto bianco. Menomale che non c'era nessun raggio solare in quella zona di Knawr...
    Yvy volò via dalla sua spalla dallo spavento e fece una piroetta aerea sopra la testa di Damien.
    "MA CHE TI SALTA IN MENTE?!? Sei forse impazzita?" esclamò il piccoletto verso di lei.
    CITAZIONE
    "Sono morta di nuovo e tu sei un angelo o sono solo la fenice più maldestra del universo?"

    disse ella, notando che il suo viso stava arrossendo.
    Damien rimase interdetto, non sapeva cosa dire. Se avesse avuto del sangue in circolo, anche lui sarebbe arrossito sicuramente. E a proposito di sangue...non potè di fare a meno di non notare una vena sul suo caldo collo che pulsava ritmicamente con il suo energetico cuore. La voglia di morderla aumentava, ma sentiva la voce della sua coscienza la quale diceva che se l'avesse fatto, avrebbe riscontrato dei seri problemi. E il tepore del suo corpo era davvero troppo invitante.
    CITAZIONE
    "beh... Ora mi potresti mettere giù?"

    disse nuovamente.
    Damien scosse lievemente la testa come se volesse distogliersi dalla scena, abbassando lo sguardo.
    "Oh...si...certamente madamigella." rispose lui, educato e formale. Abbassò le braccia per far in modo che ella scendesse senza troppi problemi. Damien si ritirò su nuovamente il cappuccio sulla sua testa, celando di nuovo il suo gelido sguardo.
    "Mi spieghi tu cosa vuoi da lui? EH?" urlò Yvy gracchiando, volando minaccioso davanti al viso della donna, mentre sbuffava nuvolette di fumo nero dalle narici. Il vampiro lo afferrò per la coda e se lo riportò sopra la sua spalla, come un padrone che tira il guinzaglio al suo cane.
    "Buono, buono. Non è successo nulla." concluse lui, accarezzando con una mano il suo amichetto sotto il suo piccolo mento.
     
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  9. eeveeevolutions-13
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    Il vampiro gli diede un consiglio per la locanda e il giovane gatto lo ringraziò con un cenno del capo, fece per andarsene, ma la ragazza fenice si mise di nuovo di mezzo a quei due, presa, mentre stava cadendo, dal vampiro stesso. Il draghetto del suo nuovo conoscente subito le ringhiò e, mentre il suo padrone cercava di calmarlo, il nekomata si mise di mezzo dicendo -insomma! Perché continui a seguirci?- non le piaceva quella donna così... Appiccicaticcia.
     
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    Che figura!
    Il draghetto gli dava della pazza e il vampiro la guardava in un modo!
    Un modo tenero però.
    Temeva che il tenebroso ragazzo l'avrebbe morsa ma così non fu.
    L'aveva deposta dandogli della damigella, cosa che le arrovento le orecchie per l'emozione.
    "Grazie mio signore, vi chiedo perdono per questo contrattempo..."
    Poi il draghetto l'assalì nuovamente:
    "Mi spieghi tu cosa vuoi da lui? EH?"
    Disse con voce isterica soffiandogli e emettendo fumo dalle narici mentre il suo "padrone" cercava di calmarlo.
    "Calmo! Non ho cattive intenzioni! Voglio solo parlare!"
    Fece la Fenice per rassicurare il draghetto, che a dire il vero era più carino che minaccioso, ma poi venne anche il gatto strano che s'impiccio pure lui della faccenda.
    -insomma! Perché continui a seguirci?-
    Disse lui.
    "Cosa!?! Che c'entri tu!? Ti devo forse insegnare a non impicciarti negli affari degli altri!?!"
    La ragazza era furente, mentre parlava emetteva una lieve livrea di fumo per l'esasperazione causatagli da quella scomoda situazione, oltre che da quelle domande a qui non sapeva dare risposta.



    -intanto, davanti alla vicina taverna...-

    Un grande uomo dalla muscolatura decisamente sovra-sviluppata si avvicinò al depravato che poco prima Ashex aveva appeso al insegna.
    L'uomo muscoloso trasportava sul dorso un ascia da guerra enorme ed era avvolto da una corazza di cuoio.
    Non appena vide il tipo appeso alla insegna che gemeva di dolore fece una faccia stupita, poi si affrettò a tirarlo giù dalla insegna prendendolo tra le braccia tristemente.
    "fratellino mio chi ti ha fatto questo?"
    Disse l'omaccione accarezzando i capelli al atro.
    "Jam, fratello mio sei proprio tu?"
    Disse il maniaco contuso in stato confusionario.
    "Si Jim sono io, ma chi ti a fatto questo?"
    Domandò nuovamente l'omaccione chiamato Jam.
    E il giovane fratello minore (chiamato Jim) fece una breve pausa prima di rispondere:
    "È stata una donna.
    Ha usato dei poteri strani! Forse era una strega o roba simile. "
    Sbraitò il giovane maniaco.
    Ora fu il fratello maggiore (Jam) a fare una pausa.
    "La pagherà... Andiamo non deve essere andata lontano."
    Fece Jam piuttosto infuriato mentre mise in piedi Jim e s'incamminò lungo la strada.
    " è andata dal altra parte Jam!"
    Disse il fratello minore al che Jam ridacchiando imbarazzato si diressero verso la strada. Alla ricerca di Ashex... Che ancora una volta era nei guai.



    Non prendertela eevee! Ashex è un po' scontrosa... Comunque ora visto che Damien ha fame ho pensato di servirgli una doppia portata, se per voi avete voglia di spargere del sangue. XD
     
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    Knawr stava affondando lievemente e lentamente nel crepuscolo. Damien ne fu sollevato di ciò, così si tolse il cappuccio dalla testa e scoccò un'occhiata al cielo sfumato dei colori aranciati e rosei del tramonto. Un'altra notte stava giungendo e gli occhi del non-morto brillavano fiocamente come quelli di un gatto, nella penombra violacea del vicolo.
    La misteriosa donna poi si rivolse nuovamente al vampiro.
    CITAZIONE
    "Grazie mio signore, vi chiedo perdono per questo contrattempo..."

    "Più che contrattempo credo che tu l'abbia fatt..." Yvy non fece in tempo a finire la frase che Damien gli serrò le fauci minute con le sua dita, facendo una lieve pressione sulla mandibola superiore e inferiore. Il draghetto si divincolava con le zampette come una serpe impazzita, facendo schioccare la coda nell'aria come una frusta.
    "Non è così che ci si comporta di fronte alle signorine." commentò lui pacato e divertito allo stesso tempo. Dopo un po', il vampiro lasciò la presa del musetto di Yvy. Quest'ultimo si portò le zampe al naso e fece dei movimenti con la mascella, per rimetterla "come stava prima".
    Il nekomata di prima poi, ebbe il coraggio di intromettersi poco elegantemente tra quella che poteva essere una conversazione "interessante", dicendo alla donna perché continuava a seguirli.
    CITAZIONE
    "Cosa!?! Che c'entri tu!? Ti devo forse insegnare a non impicciarti negli affari degli altri!?!"

    rispose lei, mentre emetteva una leggera livrea di fumo e sentiva il calore del suo corpo che saliva come un termometro pazzo.
    "Costei non è una umana qualsiasi..." pensò, spontaneamente con un leggero stupore che si leggeva sul suo viso. Percepiva la sua rabbia che cresceva lentamente. Anche Yvy ne su sbalordito.
    "Aspetta, com'è che si chiamano quelle creature che rinascono dalle ceneri?" domandò il rettile rosso, mentre ruotava la testa verso il suo padrone. Ma quest'ultimo era come se fosse assente e invece, si portò il dito indice sul naso, emettendo un flebile "shhhh".
    "Sento delle voci provenire non molto lontano da qui. Sembrano essere due umani abbastanza arrabbiati..." disse Damien a voce bassa.
     
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    La ragazza gli rispose in modo scorbutico:
    "Cosa!?! Che c'entri tu!? Ti devo forse insegnare a non impicciarti negli affari degli altri!?!"


    Il fermino le soffiò dicendole - non mi sto impicciando in nessun affare, mi da solo fastidio che tu continui a seguirci ... E se non ti sta bene questa risposta...- continuò mentre i suoi occhi brillavano di una luce oscura -te la vedrai con me.- concluse. Non che volesse proprio attaccar briga, voleva solo spaventarla.
    In quel momento vide arrivare due uomini, che sembravano molto arrabbiati. Quei due non gli piacevano e percepì immediatamente l'odore di pericolo.
     
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    Non c'è pace per certi morti...

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    Che fastidioso; anche se carino il draghetto era piuttosto pesante.
    Stava già dicendo una delle sue. Il vampiro fortunatamente gli aveva serrato le fauci, prima che potesse infastidire ancora la fenice, che aveva già la pazienza sotto le scarpe.
    Il vampiro poi rimproverò il drago.
    CITAZIONE
    "non è così che ci si comporta con le signore."

    Gli aveva detto.
    Quel vampiro era in gamba.
    "ha ragione il tuo amico, se non impari ad essere gentile con le femmine non troverai facilmente una bella draghetta, anche se in effetti quei begli occhioni che ti ritrovi ti danno molte Chance."
    Disse facendogli l'occhiolino.
    Yvy dove capire che era un drago si carino, ma che doveva ascoltare di più quello che diceva il suo amico non-morto, che doveva sapere il fatto suo.
    Poi il gatto soffiando
    A indirizzo della donna disse:
    CITAZIONE
    - non mi sto impicciando in nessun affare, mi da solo fastidio che tu continui a seguirci ... E se non ti sta bene questa risposta...-

    continuò mentre i suoi occhi brillavano di una luce oscura
    CITAZIONE
    -te la vedrai con me.-

    concluse.
    Quel gatto non sapeva quante gliene avrebbe date di botte quella Fenice.
    Essa sorrise con aria di sfida e i suoi occhi si accesero di una luce infernale di rabbia.
    Ma cercò di trattenersi
    "Povero micetto. Devi avere una percezione della realtà veramente distorta se credi di poter sopravvivere a un duello con me..." Fece la fenice minacciosa.
    Al che il draghetto rosso sbraitò sbalordito.
    CITAZIONE
    "Aspetta, com'è che si chiamano quelle creature che rinascono dalle ceneri?"

    La Fenice si volse e gli sorrise.
    Era un drago molto perspicacie.
    " Si chiamano fenici."
    Disse semplicemente lei, rispondendo alla sua domanda con un sorrisetto orgoglioso indirizzato al draghetto.
    Poi si girò verso il vampiro, ma quest'ultimo era come se fosse assente e invece, si portò il dito indice sul naso, emettendo un flebile "shhhh".
    CITAZIONE
    "Sento delle voci provenire non molto lontano da qui. Sembrano essere due umani abbastanza arrabbiati..."

    disse Damien a voce bassa.
    "bah, saranno due ubriachi che..."
    Ashex però quando vide in lontananza con la sua acutissima vista il tipo che prima voleva abusare di lei insieme an un armadio a due di muscoli stridette come un aquila spaventata.
    Poi si andò a rifugiare dietro al vampiro.
    "quel tipo voleva farmi cose orribili prima, ma "non ci è riuscito". L'ho pestato, ma a quanto pare non gli è bastata e si è portato l'amico per vendicarsi."
    Spiegò la fenice hai tre a bassa voce.
    "sperò che tu abbia fame, io non risparmio mai nessuno la seconda volta."
    Sussurrò Ashex a Damien.
    Ormai i fratelli Jim e Jam erano lì.
    "E LEI!" Gridò istericamente Jim puntandogli l'indice addosso ed estrasse la spada.
    Solo sentendo quella voce la ragazza si accese di luce furiosa e generò le lame con catena infuocate che impugnò pronta a farlo a pezzi.
    "vedo che dovevo strapparteli davvero! ora non avrò pietà!"
    Stridette Ashex ormai avvolta da fiammelle.
    L'uomo guardò crudele anche il vampiro, il draghetto il nekomata.
    "oh! Quindi il tipo pallido è il tuo ragazzo e questi sono i vostri amichetti.
    Vorrà dire che faremo fuori anche loro!"
    Gridò l'uomo equivocando la situazione al massimo.
    Ma ora era tardi: Erano tutti in ballo.
    "JAM OCCUPATI DELLA RAGAZZA IO PENSO AL PALLIDONE!"
    Gridò Jim al fratello prima di lanciarsi contro Damien per trafiggerlo proprio al cuore.
    Poi anche Jam si scagliò con la sua ascia contro Ashex.
    Ma la ragazza schivò il colpo come una rondine, e lo colpì ad un fianco con le lame.
    Ma poi l'uomo cambiò obbiettivo cercando di colpire il nekomata.
    Quei due umani se la stavano prendendo anche con gli altri tre che non c'entravano niente.
    Per questo non meritavano pietà.

    Edited by Master of Void - 14/2/2016, 17:05
     
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    sono affari miei!

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    " Si chiamano fenici."

    rispose l'interlocutrice orgoliosa alla domanda del piccolo drago. Quest'ultimo nei suoi occhi fu come se fosse apparsa un'illuminazione. Spalancò la bocca per dire la sua, ma fu interrotto quando vide la donna che si rifugiò dietro al vampiro, non appena nella via apparsero due uomini, uno alto e massiccio e l'altro dalla corporatura normale.
    CITAZIONE
    "quel tipo voleva farmi cose orribili prima, ma "non ci è riuscito". L'ho pestato, ma a quanto pare non gli è bastata e si è portato l'amico per vendicarsi."

    spiegò poi a bassa voce ai tre. Damien fece un piccolo passetto indietro, portandosi un lembo del mantello in avanti, mentre Yvy ruggì minaccioso ai due...anche se più che un ruggito sembrava più un piccolo gatto che soffiava.
    CITAZIONE
    "sperò che tu abbia fame, io non risparmio mai nessuno la seconda volta."

    gli sussurrò in un orecchio. Lei voleva che il vampiro succhiasse il sangue dei due fino all'ultima goccia? La cosa lo allettava...anche perché non aveva "pasteggiato" affatto e sentiva la brama di sangue che saliva dal suo interno lentamente e minacciosamente. Poteva essere una buona occasione questa.
    L'uomo accanto a quello muscolosco, gridò un "E' LEI!" e indicò la donna che improvvisamente, si circondò da una luce abbagliante e rabbiosa che costrinse Damien ad allontanarsi per evitare di essere bruciato. Poi in seguito, generò delle lame infuocate all'indirizzo dei due, mentre inveiva contro di loro irritata.
    "Damien, lei è una fenice...una fenice, hai capito?" mormorò Yvy aggrappato alla spalla del vampiro, mentre guardava la scena. Lui non disse nulla nuovamente ed istintivamente con la mano destra, estrasse il fioretto antico che cingeva al fianco sinistro. Il draghetto si alzò in volo.
    CITAZIONE
    "oh! Quindi il tipo pallido è il tuo ragazzo e questi sono i vostri amichetti.
    Vorrà dire che faremo fuori anche loro!"

    disse quello che doveva chiamarsi Jim, da quanto aveva capito il vampiro.
    "Ci dev'essere un equivoco signori, io sono soltanto un viandante in questa pacifica cittadina..." spiegò lui, cercando di placare le acque. Ma purtroppo l'umano sembrava annebbiato a causa della rabbia e partì spedito con la sua spada, mirando dritto al cuore del non-morto. Era un'azione troppo prevedibile e fu facile schivare il colpo grazie alla sua innata velocità nei movimenti, andando a contrastare la sua lama del fioretto contro quella dell'avversario.
    Yvy invece sputò una fiamella contro l'altro uomo muscoloso che stava colpendo il gatto a due code, cercando di bruciacchiargli i capelli.
     
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    Scusate il ritardo ma in questi giorni non ho avuto il tempo di postare. Lo farò stasera o domani d'accordo?
     
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54 replies since 27/1/2016, 18:42   586 views
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