In viaggio

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  1. eeveeevolutions-13
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    Il più piccolo dei due, e sembrava anche quello più malandato, si accanì prima sulla ragazza, poi, visto che il suo attacco fallì, si lanciò contro di lui. Il giovane gatto sogghignò, si concentrò e, appena un attimo prima che la spada lo colpisse,il suo corpo si teletrasportò in un altra area; poi dentro alla sua bocca (per via della mossa Zanna-ombra) si formò un tornado di buio, fissò la spalla dell'avversario e saettò vicino ad una pietra mordendola. Il nemico lanciò un urlo mentre nella spalla si formava un taglio nero-bluastro. Non ti conviene combattere con me, "stuzzica-dente ambulante"! gli soffiò con rabbia. Poi si lanciò contro l'altro, che intanto si era accanito sul vampiro.
     
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    La ragazza Fenice sorrideva.
    Non si sentiva in pericolo, anzi, era solo un gioco per lei.
    Il draghetto aveva capito la sua natura.
    Petulante ma perspicace, ad Ashex in fondo piaceva quel piccolo "collega" del fuoco.
    Poi Damien cercò di parlare con Jim, ma non ebbe molto successo visto che ora incrociavano le spade.
    Mentre il nekomata lo colpiva con una tecnica strana, che permise alla Fenice di prenderlo alle spalle.
    "Non credo che comunicare con lui aiuti, a meno che tu non sappia parlare l'idiotese..."
    Disse quindi Ashex colpendo Jim alla nuca usando il maniaco della sua arma con catena tramortendolo.
    Intanto Jam che stava per colpirla venne bloccato da Yvy che gli bruciò i capelli.
    Il muscoloso uomo corse urlando in cerchio cercando qualcosa per spegnere le fiamme.
    Ashex gli "mangiò" il fuoco dalla testa del uomo, poi prese barile di prima e glielo fracassò addosso mandando anche Jam K.O.
    "Tutti a nanna... Non è stato difficile."
    Fece sbattendosi le mani dalla polvere.
    Poi si avvicinò a Jim, il fratello minore che si stava riprendendo.
    Sul viso della ragazza/Fenice c'era un sadico e maniacale sorriso.
    Usò la sua lama come un gancio da carne conficcandola in profondità spalla del uomo, che non aveva fatto in tempo a sfuggigli, o ad urlare.
    Poi Ashex, canticchiando allegramente, trascinò l'uomo esanime trascinandolo a terra lasciando una scia di sangue.
    Era una scena inquietante, Ashex era di una crudeltà totalmente inumana.
    Si diresse verso il vampiro.
    "Buon appetito bellezza.
    Non farti andare questo porco di traverso.
    Un mio amico che appartiene tua specie sa nutrirsi delle sue prede senza ucciderle, ma se tu l'uccidi non avrò nulla da ridire."
    Fece a Damien passandogli di fianco baldanzosa, riprendendo a canticchiare mentre si appoggiava a un muro con le braccia incrociate.

    RAGAZZA CATTIVA! :Rabbit17:
     
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    Mentre Damien era impegnato a contrastare l'attacco di quel Jim, la donna vestita di arancione intervenne dietro di lui e lo tramortì con il manico della sua arma. Il vampiro ci rimase quasi male perché il divertimento era già finito.
    CITAZIONE
    "Non credo che comunicare con lui aiuti, a meno che tu non sappia parlare l'idiotese..."

    disse lei, con un tono che al non-morto non gli convinceva affatto.
    Dall'altra parte Yvy riuscì a incendiare i capelli dell'altro uomo robusto ed emise un piccolo ruggito di trionfo, ritornando soddisfatto sopra la spalla di Damien. La donna mise fine anche a quello, spaccandogli un barile sopra la sua testa, tramortendolo.
    CITAZIONE
    "Tutti a nanna... Non è stato difficile."

    Qualcosa nella coscienza del vampiro gli diceva che a quella le piaceva mettere zizzania. E che ovviamente, non era una umana qualsiasi...poco prima aveva dimostrato poteri di cui nessun mortale umanoide ne è capace. Damien divenne molto sospettoso e fece un passo indietro, rinfoderando il fioretto alla sua sinistra con eleganza.
    Poi la donna fece una cosa che lui non se lo sarebbe mai aspettato: si avvicinò a Jim e iniflò la lama come un uncino sulla sua spalla, trascinandolo fino ai piedi del vampiro. Un forte odore metallico di sangue si espanse nell'aria e il non-morto osservò la scena abbastanza sbalordito e raccapricciato, anche se non lo dava a vedere. Quella donna era crudele e sadica...non lo avrebbe mai detto e pensato.
    Yvy alla sua sinistra fece una smorfia di disgusto e si tappò gli occhi con le piccole zampe.
    CITAZIONE
    "Buon appetito bellezza.
    Non farti andare questo porco di traverso.
    Un mio amico che appartiene tua specie sa nutrirsi delle sue prede senza ucciderle, ma se tu l'uccidi non avrò nulla da ridire."

    disse lei, appoggiandosi al muro a braccia incrociate.
    Damien ebbe un attimo di esitazione. Il cuore aveva accelerato i propri battiti alla vista del sangue per terra e aveva lo sguardo perso nel vuoto, pensieroso.
    "Non farlo...non farlo..." diceva il draghetto a bassa voce.
    No. Non era in quel modo in cui Damien si nutriva di sangue.
    Lui aveva rispetto per gli umani, lo sapeva anche fin troppo bene che li adorava e che ne teneva cura. Sottraeva loro il sangue nei modi più inaspettati possibili, senza che la vittima se ne rendesse conto. Ma in quel modo...non era bere sangue. Era macellare carne.
    Il vampiro strinse i pungni fino a far sbiancare le nocche.
    "Chiunque tu sia, non posso accettare." disse freddo e deciso alla misteriosa donna. Damien ammise nei pensieri che, quella scena, lo attirava moltissimo e che voleva bere quel sangue. Era una lotta contro sé stesso in quel momento di silenzio, un conflitto interno, a cui era proibito assistere.
    "Non posso..." mormorò più che a sé stesso che agli altri. Damien percepì una piccola folla locale che si era riunita intorno all'accaduto, composta da umani e varie creature antropomorfe accompagnate da grifoni. Un brusio di terrore incominciò a levarsi da loro.
     
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  4. eeveeevolutions-13
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    Dopo la dovuta vittoria, la ragazza fece una cosa che Nirhial non si sarebbe mai aspettato: Prese una lancia e trafisse la spalla del nemico, e il tutto per dare da mangiare al vampiro. Il gatto emise una smorfia di disgusto; allo stesso tempo provava disagio per il fatto che lui non avrebbe mai uccisi nessuno tranne il cacciatore che stava cercando. Quindi non pensava mai più che la sconfitta di quell'uomo lo avrebbe portato alla morte.
    Quando la ragazza mostrò il suo lavoro al vampiro, questi sembro perplesso. Allora nel Nekomata si accese un lume di speranza. Forse non tutti i vampiri erano dei crudeli assassini verso i loro nemici. E poi quel tipo cominciava a piacergli. Forse era diverso da tutte gli alti esseri antropomorfi che aveva conosciuto.
     
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    Ashex guidava il vampiro e teneva una lama nascosta dietro la schiena, se Damien avesse cercato di morderlo lo avrebbe colpito.
    Non voleva realmente che uccidesse quel tizio, infatti voleva metterlo alla prova.
    In realtà voleva andare terrorizzare quel tale, Jim. Sentirlo implorare. Fagli capire quanto fosse orribile la morte, fagli sperimentare la sofferenza e fargli capire l'orrore che la propria vita sia alla mercé di qualcun altro. anche questo voleva, non c'era da stupirsi se avesse calcolato tutto.
    "Chiunque tu sia, non posso accettare." disse freddo e deciso il vampiro.
    Ashex socchiuse un occhio. Capiva quanto lottava per non azzannare quel uomo, non aveva senso andare avanti.
    Ashex dissolse la lama nascosta in una nube di fumo e si avvicinò al vampiro.
    "non posso..." Sussurro di nuovo.
    Ashex in quel momento gli mise una mano sulla spalla.
    "No non devi...
    Sei una persona nobile.
    Si vede che hai fame ma sai resistere pur di non uccidere persino qualcuno che cercava di ucciderti.
    Comunque ora ti ho messo alla prova, poiché sono in una situazione piuttosto scomoda e non so di chi fidarmi."
    La ragazza parlava con fluida sicurezza e con un tocco di superiorità.
    Poi però fece una paura e riprese con un tono più dolce.
    Capiva che gli doveva di più.
    "Ok ok, perdonami per questa... Cosa, ora metterò a posto pure quel tipo, sperando che questa brutta esperienza gli abbassi la cresta. Comunque credo che forse puoi aiutarmi."
    Spiegò ella con un tono più gentile e persino un po' pacato.
    Poi la Ragazza fece un passo avanti e si mise a fianco di Jim.
    "Prometti di non dimenticare mai ciò che provi ora e la lezione che hai imparato." Disse la fenice girando la lama nella ferita per far soffrire quel giovane ragazzaccio.
    "AAAAGH! LO PROMETTO! LO PROMETTO!" Urlo il ragazzo in lacrime e Ashex si fermò.
    "bene perché non se non ti comporterai bene tornerò."
    Sussurrò la fenice in modo inquietante e minaccioso.
    Poi estrasse l'arma finalmente, cosa che fece avere un gemito di dolore a Jim, poi Ashex rimase immobile a guardarsi la mano sinistra.
    Era concentrata, e alla fine protese di lato l'arto che si trasformò in un turbine di fuoco in un ala, come quella favola dei dodici principi-cigni e la loro sorella.
    Poi fu lei ad emettere un piccolo gemito quando si tolse una piuma dall'arto trasformato, fatto ciò l'ala tornò braccio avvolto tra fiamme che vennero come assorbite dal suo corpo, poi Ashex iniziò a solleticare Jim che si mise a ridere per il solletico presto la piuma si consumò divenendo cenere e la ferita guarì. Entrambi si si rialzarono e Jim spaventato dal potere della donna balzò indietro quasi perdendo l'equilibrio e ricadendo.
    "Ora prendi tuo fratello e smamma prima che cambii idea." Disse con perentoria severità la fenice al uomo, come una governate severa fa con un bimbo indisciplinato.
    L'uomo non ci pensò due volte, prese il fratellone aiutandolo a stare in piedi e se la svignarono.
    Poi la fenice ignorando la folla che si allontanò, le persone si spostarono al suo passaggio.
    Forse era timore o forse rispetto. La ragazza però poi si volse verso il Nekomata e il vampiro con il suo draghetto.
    "venite?"
    Gli domandò sottolineando il fatto che li stava aspettando.
     
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    Damien notò che la donna aveva una lama nascosta dietro la sua schiena. Aveva sentito un lieve sìbilo dell'arma a contatto con l'aria, questo per far capire quanto fosse fine e potente l'udito di un vampiro. Che intenzioni aveva? Voleva ucciderlo? Non ci sarebbe riuscita facilmente con una semplice lama affilata.
    Il non-morto continuò a guardare Jim che stava praticamente morendo dissanguato. Tante molecole di sangue che odoravano di metallo si erano sparse nell'aria e Damien non poteva farne a meno di non sentirle. I suoi occhi brillarono intensamente per un paio di secondi.
    CITAZIONE
    "No non devi...
    Sei una persona nobile.
    Si vede che hai fame ma sai resistere pur di non uccidere persino qualcuno che cercava di ucciderti.
    Comunque ora ti ho messo alla prova, poiché sono in una situazione piuttosto scomoda e non so di chi fidarmi."

    disse lei con aria di superiorità. Il piccolo cuore di Yvy batteva freneticamente, temendo il peggio.
    "Chi sei tu per giudicare o meno le mie azioni?" disse truce, mentre si avvicinò all'umano a terra. Lo avrebbe curato con il suo potente sangue curativo.
    CITAZIONE
    "Ok ok, perdonami per questa... Cosa, ora metterò a posto pure quel tipo, sperando che questa brutta esperienza gli abbassi la cresta. Comunque credo che forse puoi aiutarmi."

    La donna gli rispose quasi con aria di scusa, senz'altro si doveva essere accorta che stava un po' troppo esagerando con il suo atteggiamento. Damien la osservò mentre si era avvicinata a Jim. Gli aveva rigirato la lama dentro alla ferita, per implorarlo a farle le scuse e lui senza farselo ridire, lo fece urlando. Percepiva la sua disperazione e la paura...erano quasi palpabili nell'aria. E a lei piaceva vedere soffrire gli umani.
    Ella estrasse la lama e inaspettatamente, trasformò il suo braccio in una vera e propria ala piumata tramite un vorticoso turbine di fuoco. Si strappò una piuma e la fece solleticare sulla ferita di Jim, che guarì istantaneamente.
    "Te l'ho detto Damien...è una fenice!" bisbigliò il draghetto, ritornando accucciato sopra la spalla del suo padrone.
    "Creature immortali che rinascono dalle proprie ceneri. A causa delle loro lacrime e piume terapeutiche, sono spesso vittime di bracconaggio." mormorò il vampiro, citando a memoria una frase di un bestiario che aveva letto nella vasta libreria della sua congrega a Nexia. Cosa ci faceva una fenice in questi posti, mettendo ai quattro venti tutti i suoi poteri? Non temeva di essere catturata da qualcuno?
    Fatto sta che Jim e i suo fratello se la svignarono immediatamente da lì. E lei, la fenice, prese a camminare nella direzione oppsta della piazzetta attraversando la folla, che si scansava al suo passaggio. Era intimorita, Damien lo aveva percepito.
    CITAZIONE
    "venite?"

    Domandò lei.
    Il vampiro si avvolse nuovamente nel suo mantello, nascondendo l'elsa del suo bellissimo fioretto.
    "Se fossi in te, la lascerei stare." replicò Yvy, voltando le spalle a tutti come un verio e proprio snob.
    Damien ignorò il piccolo rettile rosso e raggiunse la fenice con passi felpati ed eleganti, ignorando gli occhi della gente e delle creature radunate intorno.
    "Lo spettacolo è finito, non c'è più niente da vedere." disse lui freddo alla folla, avvicinandosi alla donna.
    Il vampiro si inoltrò in un vicolo buio e poco frequentato. I suoi occho grigio-azzurri brillavano fiocamente di una lucentezza innaturale e quasi ammaliante.
    "Chi sei tu?" domandò alla fenice.
    "E soprattutto...cosa vuoi da me?"
     
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    Ok Eevee siamo stati molto pazienti, ma ora ti salto perché... Perché si, sono proprio cattivo XD.

    Ashex condusse il vampiro in un vicolo.
    Dopo di che si assicurò che nessuno li avesse seguiti.
    CITAZIONE
    "Chi sei tu?"

    domandò Damien.
    CITAZIONE
    "E soprattutto...cosa vuoi da me?"

    La Fenice sorrise. "Subito al punto. Mi piace." Fece la fenice avvicinandosi al vampiro con il suo sensuale passo archeggiante.
    "Ti chiedi nella tua tua bella testolina perché ho rivelato la mia natura con tanta leggerezza vero?
    Beh, sappi che non m'importa di fare da esca viva visto che ho piena fiducia nelle mie facoltà, ma se un bel vampiro mi aiutasse a fare quello che devo, come dire... Troverei il modo migliore per sdebitarmi con lui."
    Fece piano al suo orecchio accarezzandogli la guancia per sedurlo.
    Ma quando riprese a parlare fece un passo indietro.
    "Ora ti spiego:
    Avrai capito che sono una Fenice. No?
    Una persona mi ha ucciso, ma non c'è riuscita del tutto visto che per salvarmi ho usato la resurrezione pirica, rigenerandomi con un nuovo corpo.
    Il problema è che ho perso gran parte della mia memoria, quindi ora arriviamo a te."
    sorrise ancora con una espressione da monellaccia.
    "Voglio tre cose da te se decidi di aiutarmi:
    1) Che mi aiuti a riottenere la memoria facendomi tornare un po' alla volta i ricordi.
    2)Che pur io facendo da esca ti assicuri che la mia incolumità sia inviolata.
    3) Che con lo stratagemma del esca mi aiuti a trovare quel bastardo, per pestarlo fino a lasciarlo da qualche parte in fin di vita, come in un certo senso ha fatto con me! o ucciderlo... Devo ancora decidermi, comunque; per ora voglio solo che tu mi protegga visto che sei un vampiro piuttosto potente, se però mi mostrassi la città forse ricorderei qualcosa.
    So di chiederti tanto, ma se mi aiuti potrei persino permetterti di bere il mio sangue, tanto nella mia vera forma ne ho molto."
    Fece la fenice prendendogli una mano con le proprie.
    "Basta che mi aiuti... Ho bisogno di te."
    Disse in fine con un tono più umile e serio, addirittura quasi quasi supplichevole.
    Si sentiva umiliata nel mostrarsi tanto debole, ma non poteva farcela da sola, meglio avere un vampiro forte e sexy per proteggersi.
     
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    No tranquillo eevee, Aesingr ci ha dato il permesso di andare avanti per questo turno :)


    Ashex, quella donna che rivelò di essere una fenice, incomincò a girargli intorno mentre lo sfiorava qua e là in modo sensuale. A Kengard di vampiri c'erano, perché lei aveva pescato proprio Damien? Che aveva di così...particolare?
    Detestava essere preso di mira per un niente.
    Yvy se ne stava intimorito, accucciato sulle spalle del vampiro, mentre osservava la fenice con occhi sbarrati. Non è che aveva proprio paura di lei...si sentiva a disagio. La sua piccola coda si muoveva nervosamente come quella di un gatto.
    Ritornando ad Ashex, lei spiegò che era stata uccisa nella sua vita precedente e che aveva usato la resurrezione pirica, perdendo gran parte della sua memoria. Quindi, non si ricordava assolutamente niente. Una situazione piuttosto svantaggiosa e poco piacevole, insomma!
    Quindi lei, aveva ingaggiato Damien perché la aiutasse a riacquisire la memoria, che la proteggesse e che la aiutasse a trovare l'assassino della sua precedente vita.
    Il vampiro ascoltò attentamente questa lista di proposte, che sembrava più una sorta di patto più che degli aiuti chiesti misericordiosamente.
    E in cambio, cosa avrebbe avuto? Non voleva fare tutto questo senza avere un qualcosa di vantaggioso.
    CITAZIONE
    "Ma se mi aiuti potrei persino permetterti di bere il mio sangue, tanto nella mia vera forma ne ho molto."

    Quel potrei non lo convinceva affatto, ma meglio di niente. L'avrebbe aiutata lo stesso... la sua caratteristica principale era il suo lato da gentil-vampiro.
    CITAZIONE
    "Basta che mi aiuti... Ho bisogno di te."

    disse con un tono sincero, (anche se sotto c'era nascosto dell'altro) mentre lei gli prese una sua gelida mano.
    Damien fece un mezzo sorriso sarcastico.
    "Non mentirmi...ho percepito delle note di umiliazione nella tua mente." disse, scrutandosi velocemente con Yvy.
    "Sei una fenice, sei tutto sommato, una creatura potente e non capisco perché vuoi il mio aiuto..." esclamò a bassa voce.
    Guardò Ashex per qualche secondo, sospirò come di solito fanno sempre gli umani (vizio che gli era rimasto da quando era ancora vivo) e lanciò Yvy in aria, come fanno i falconieri con i propri falconi.
    "Controlla dall'alto se ci sono osservatori indesiderati mentre noi camminiamo." Dopodiché, prese a braccetto Ashex, pronti per la "visita turistica" di Knawr.
    "Io ti aiuterò, ma tu, cerca di non creare guai."
    Il draghetto rosso con piccoli battiti d'ala, raggiunse una quota di circa cinquanta metri. Nel mentre, borbottava che il suo padrone si era messo in un'impresa folle, senza via d'uscita. Soffiò una piccola fiammata arancione per sfogarsi.
    "Guarda che ti ho sentito!" esclamò, alzando la testa verso di lui.
    Almeno il vampiro in questa strana e stramba situazione sperava di non andare incontro a qualche equivoco...come quello di prima.

    Edited by H a w k e ; - 21/3/2016, 12:52
     
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    Muovo Nirhial, che per il momento esce dalla role...

    I due si erano intrufolati in una strada più interna della città, e il nekomata si era fermato. Probabilmente era meglio che li lasciasse perdere, quella tipa con il suo caratteraccio rischiava di diventare pericolosa.
    Li salutò rapidamente, per poi voltare loro le spalle e allontanarsi lentamente.
    "Devo andare purtroppo, a presto"
    PG non mio, non posso scrivere niente di più. Comunque Ashex non fare casino con Damien povero citto! xD adesso i turni restano Hawke-Void...


    Edited by H a w k e ; - 28/3/2016, 00:38
     
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    Ashex aveva appena finito che Damien fece un sorrisetto sarcastico.
    CITAZIONE
    "Non mentirmi...ho percepito delle note di umiliazione nella tua mente."

    disse il vampiro, scambiando un cenno al suo draghetto.
    CITAZIONE
    "Sei una fenice, sei tutto sommato, una creatura potente e non capisco perché vuoi il mio aiuto..."

    Fece poi a bassa voce.
    La fenice lo guardò con i suoi occhioni viola che trasmettevano triste malinconia, poi si strinse a lui.
    "Damien... Io ho paura.
    Se mi hanno già ucciso possono farlo ancora... E non ricordo quasi nulla.
    Io, credo che tu sia diverso dagli altri vampiri, hai la stessa energia che ha il mio maestro... Mi fai sentire al sicuro."

    Bisbiglio Ashex un po'arrossita si mise vicino a lui, premendo leggermente il viso sulla sua spalla gelida.
    "Non sei uguale a lui. Lui È... Emmh, esuberante e perverso, ma malgrado questo credo che andreste d'accordo perché siete piuttosto simili. Poi anche lui ama i draghi."
    Finì riferendosi ad Eidous.
    Damien lanciò in aria il draghetto per assicurarsi che nessuno li seguisse.
    Damien si era offerto come guida per la fenice mentre il nekomata si era finalmente tolto dai piedi, Ashex arrossii quando il vampiro la prese a braccetto col suo braccio gelido.
    "Tranquillo farò la brava bambina." Disse ridacchiando debolmente cercando di sdrammatizzare, e ridacchiò ancora più forte sentendo il draghetto borbottare mentre il padrone lo rimproverava.
    "Certo che quel birbante del tuo draghetto ha un linguaggio persino più scurrile del mio, che c***o!" Disse la fenice coprendosi con una mano il viso mentre rideva come una donna nobile.
    Passeggiavano per il vicolo.
    Ashex sentendo Damien così freddo si eccitava in qualche modo stimolando i suoi sensi normalmente abituati al caldo, e visto che era così calda per natura si appoggiò con la testa sulla spalla del vampiro e con il fianco contro steso contro quello di Damien, per trasmettergli un dolce tepore. In vero Ashex avrebbe voluto trasformarsi nella sua vera forma e scaldare quel freddo corpo morto con le sue piume come avrebbe fatto con un pulcino. Intanto il draghetto borbottino che gli volava sopra e Ashex s'intenerì di più, perché anche se quel draghetto conosceva veramente parole che normalmente non usava anche lei, ma era molto tenero, soprattutto così arrabbiato.
    Poi incrociò lo sguardo con quello languido del vampiro. I suoi occhi grigi sembravano in realtà infusi d'un opaco argento, così vividi per essere di qualcuno che fosse già morto.
    Era incredibile come solo uno sguardo di Damien riuscisse a far sorridere il viso e il cuore di Ashex, che arrossiva debolmente.
    Poi la fenice vide un amaranto con i crescere lungo il cigli della strada.
    Ashex iniziò a ricordare qualcosa.
    "Ora inizio a rivocordare qualcosa.
    Quello è amaranto, nel linguaggio dei fiori vuole dire immortalità.
    Direi che è azzeccato per entrambi."
    Spiegò la fenice al vampiro con un po' d'entusiasmo.
    Ricordava che avevo sempre amato i fiori e la botanica, malgrado ami anche bruciare le cose.
    Conosceva abbastanza bene i fiori.
    Il vampiro gli aveva già fatto ricordare qualcosa!
    Ashex era entusiasta, ricostruire la sua memoria pezzo per pezzo era un compito più facile con il vampiro.
    Però sapeva che era affamato, non sopportava che lui sacrificasse il doversi nutrire per lei. Sapeva che se un vampiro non si nutre cade in una sorta di coma, e Ashex non voleva.
    "Senti visto che hai fame e mi stai aiutando potrei ricambiare.
    Se vuoi posso aiutarti a prelevare del sangue da dei passanti, o potrei darti il sangue io stessa... Non voglio che per colpa mia tu debba soffre la fame."
    gli sussurrò preoccupata accarezzandogli una guancia dolcemente con una mano.
    Quel vampiro era troppo bello e generoso perché sacrificasse la possibilità di alimentarsi a causa sua.
    Dopotutto si stava già affezionando a lui.

    D'ora in poi sarà qualcosa di profondo e sentimentale questa role XD
     
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    Damien continuava a camminare guardando in avanti, mentre Ashex lo scrutava e gli parlava. Diceva di avere paura perché poteva essere nuovamente uccisa, dimenticandosi tutto ancora una volta.
    Una cosa che lasciò un po' perplesso il vampiro fu che la fenice, gli disse che era diverso dagli altri della sua specie e che assomigliava al suo misterioso maestro di cui lui, non conosceva affatto nulla. Nemmeno il nome.
    No...adesso conosceva solo il fatto che era un po' perverso e che adorava i draghi. L'ultima sua peculiarità detta dalla creatura di fuoco poteva essere interessante, dato che Damien conosceva abbastanza bene i draghi e ne possedeva pure uno. Ma sulla cosa che fosse perverso...beh, dipende come. Ma nonostante ciò, il fatto che esistesse un altro vampiro amante delle creature, faceva crescere l'interesse di incontrarlo in qualche momento futuro.
    CITAZIONE
    "Tranquillo farò la brava bambina."

    disse lei poi, quando il non-morto la prese per braccetto e arrossì come un pomodoro.
    CITAZIONE
    "Certo che quel birbante del tuo draghetto ha un linguaggio persino più scurrile del mio, che c***o!"

    Lui la guardò un attimo tra lo stranito e il divertito, come se volesse dire "beh, anche tu non ci vai di scarto", per poi far scivolare lo sguardo in alto, verso Yvy. Volava tranquillo con un'andatura adagia e costante con il loro passo a terra, mentre la sua piccola testa si muoveva da destra verso sinistra in cerca di gente che potesse interferire quella "missione".
    "E' solo un po' arrogante, come tutti i draghi della sua specie. Cerca di farsi notare in qualche modo per compensare la sua taglia piccola." mormorò Damien a bassa voce, abbassando lo sguardo e puntandolo in avanti, sulla via che stavano percorrendo.
    "E' un drago nano, specie caratteristica del luogo in cui sono nato e cresciuto, quando ero ancora vivo." spiegò brevemente, con un tono che dava un che di malinconico.
    Il peggio di essere dei succhia-sangue immortali era appunto il fatto che si ricordava tutto delle esperienze passate, sia quelle positive che negative. E in genere, erano proprio quest'ultime quelle che perseguivano costantemente. I vampiri più deboli impazzivano e si davano fuoco a causa di ciò...i più forti, continuavano a combatterli e a "viverci" insieme, come la vita e la morte divise da una sottile e delicata linea invisibile. Per questo di vampiri che andavano oltre i 500 anni, erano veramente rari.
    Damien per ora, sembrava gestire bene tutto quel flusso di ricordi. Aveva dato la vita per salvarne altre e non aveva assolutamente intenzione di lasciare questa terra, adesso che aveva tutti gli anni che voleva per esplorare, conoscere...osservare. Aveva sete di conoscenza, di vedere come le cose nel corso degli anni sarebbero cambiate.
    A destarlo dai suoi pensieri, fu il piacevole tepore di Ashex che le si era appoggiata con la testa contro una delle sue spalle ammantellate.
    Era sorprendente quanto fosse così piena di energia quella creatura di chissà quanti anni, non finiva mai di pensare a questa cosa ogni volta che il suo corpo entrava il contatto con quello del vampiro, vecchio e freddo ma ringiovanito da costanti dosi di sangue.
    CITAZIONE
    "Ora inizio a rivocordare qualcosa.
    Quello è amaranto, nel linguaggio dei fiori vuole dire immortalità.
    Direi che è azzeccato per entrambi."

    Era vero: lungo il ciglio della strada c'era una piccola pianta di amaranto. Che strana coincidenza...
    "Il fiore che non appassisce mai." aggiunse Damien con un sorriso accennato, confermando l'ultima frase che aveva detto la fenice.
    "Se ti ricordi questo...riesci a ricordare dove hai appreso questo significato riguardo il fiore?" Improvvisamente il tutto era diventato così interessante aiutare quell'apparente donna dai capelli color del fuoco. Questa esperienza non risultava essere così sgradevole...per ora.
    Ma la Sete di sangue si stava facendo più viva, a quest'ora doveva aver già assunto quel miracoloso fluido vitale rosso di cui si nutriva ogni notte. Tutto questo perché aveva percepito i movimenti un topolino percorrere il muro sopra di lui.
    "No, questa notte devo essere cauto.
    Aspettami qui."

    Si arrampicò sul muro con l'agilità degna di un vampiro, dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno intorno.
    Si muoveva come un ragno, scalando la superfice verticale in meno di un minuto fino ad afferrare quel topo tettaiolo che tentava di scappare dalla mano gelida di Damien. Lui lo afferrò agilmente e l'animale si divincolava impaurito e ammattito dentro a quella stretta mortale.
    Anche se non era un pasto consistente, il vampiro ebbe un immenso piacere quando affondò le zanne accuminate contro il piccolo e gracile collo del ratto e un fiotto di sangue caldo gli riempì la bocca.
    Lasciò la presa dell'animale quando esso ne fu privo di ogni goccia. Il vampiro esultò silenziosamente e saltò dal muro verso il basso, atterrando a mo di gatto vicino a Ashex. Si alzò con un sorriso malizioso stampato sulle labbra intrise di sangue, che se le pulì poco dopo con un fazzoletto elegantemente ricamato, estratto dalla tasca del suo cappotto.
    "Il brutto del sangue di topo è che si raffredda subito...ma meglio di niente. Mi basterà per un'altra ora."
    Il suo volto aveva preso leggere sfumatore di rosa: adesso sembrava più umano.
     
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    Ashex sorrise di ricambio al vampiro che gli spiegò perché il suo draghetto era tanto orgoglioso e un po' antipatico.
    E Ashex lo ascoltava curiosa, ma sentiva una nota dolente quando disse qualcosa a riguardo della sua terra.
    Ashex era brava a capire le persone e doveva aver sofferto molto nella sua terra probabilmente, così preferì cambiare discorso.
    "Hahaha, parli come il mio maestro, però lui preferisce i draghi oscuri. "Per niente onorevoli, ma molto scaltri" dice sempre lui al riguardo."
    Fece lei cercando di mettergli buon umore.
    Però era magnifico, anche lui era a conoscenza del linguaggio dei fiori e questo riempii di gioia Ashex.
    Ma quando gli chiese dove avesse appresso tale conoscenza lei annuii con un espressione confusa.
    "Mi spiace, ma questo non lo ricordo bene. Però ho una sorta di presentimento a riguardo... È vicino ciò che cerchiamo."
    Disse lei, al vampiro che in seguito venne un attacco di strana follia, poco dopo aver detto che non era sera per nutrirsi di sangue umano perché doveva essere cauto.
    La fenice lo guardò perplessa mentre si arrampicava agilmente.
    Presto capii il motivo.
    Quando afferrò un topo e lo prosciugò dal sangue.
    CITAZIONE
    "Il brutto del sangue di topo è che si raffredda subito...ma meglio di niente. Mi basterà per un'altra ora."

    Disse il vampiro sorridendo maliziosamente alla fenice mentre si puliva da un fazzoletto.
    "Va bene. All'ora cercherò di aiutarti a mantenere per un po' di più il calore."
    Fece lei, stringendosi a lui dolcemente. Ashex notò che Damien non era così freddo adesso, ma sperava che abbracciandolo avrebbe contribuito a mantenere la temperatura corporea del vampiro più a lungo con il suo calore.
    Quindi camminavano abbracciati in maniera un po' equivoca.
    A dire il vero sotto sotto ad Ashex gli piaceva stare stretta a lui in quel modo.
    "comunque ora hai l'alito che sa di topo."
    Gli sussurrò lei divertita.
    Ma poi un piccolo rombo fece bloccare Ashex, era il suo stomaco.
    Vide un colombo bianco bello grosso attraversare la strada a loro.
    Ad Ashex non importava da dove saltava fuori quel grosso colombo ciccioso, ne perché attraversava la strada tubando allegro. Però la fenice era sicura che sarebbe stato senz'altro meglio di un topo.
    Assunse la sua vera forma di fenice e si lanciò sul grosso colombo, che afferrò mentre prendeva il volo con il becco aquilino.
    Gli spezzò poi il collo con un artiglio e lo mangiandolo intero inclinando la testa indietro.
    In seguito riassunse la forma umana tra le fiamme, e intono un ruttino con uno sbuffo di piume del colombo mentre vi metteva davanti una mano per educazione.
    "Pardon. Mi avevi fatto venire fame." si scusò in fine prima di rimettersi a braccetto con lui.

    Ok ancora uno o due post e passiamo a quello con qui ci eravamo messi d'accordo (il tempio del fuoco ) :3
     
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    Quando Damien ritornò a terra, soddisfatto (anche se la goduria era durata per troppo poco) di aver almeno prosciugato di sangue un topo, Ashex si strinse più addosso a lui, abbracciati in modo un po' equivoco. Lei era splendidamente calda in confronto al suo flebile tepore corporeo dato dal sangue appena assunto: la fenice in questo era ineguagliabile per lui, nemmeno se svuotasse dieci umani di fila. Era molto invidiabile.
    Sorrise, mettendo in mostra una delle sue zanne quando lei gli disse che adesso aveva l'alito che gli puzzava un po' di topo. Certo, non aveva peli sulla lingua! Quello che pensava lo diceva: questo per il vampiro era una cosa positiva, anche se poteva leggere nella mente negli altri, cogliendo soltanto emozioni. Tutto sommato Damien, era ancora un giovane vampiro di 200 anni e alcune abilità come appunto, la lettura del pensiero, dovevano essere affinate con il corso degli anni. Si ricordò di quando parlava con Adeliah e che lei capiva già quello che lui voleva dire, leggendogli le parole nella mente. Era davvero sorprendente quella vampira di 430 anni, al tempo. A Damien gli mancava troppo...e i rossi capelli di Ashex non lo aiutavano assolutamente a dimenticare la sua vecchia compagna che doveva essere, per l'eternità.
    Il vampiro continuava a camminare stretto dalla "morsa" della fenice la quale, si trasformò nella sua splendida forma originale quando vide un colombo pazzerello volare in mezzo alla via.
    Da vera e propria fenice, afferrò l'animale con il becco e spezzò il collo con i suoi artigli. Sembrava un falco che cacciava, fatta eccezione per quelle piume rosso-arancioni-gialle cangianti.
    Yvy dall'alto ebbe un sussulto quando vide lei partire alla carica, così atterrò rapidamente a terra, con le ali dispiegate er vedere cosa stava succedendo.
    "Che sta succedendo?" esclamò quando vide che Ashex ingoiò il colombo tutto intero, rimanendo del tutto allibito.
    "Niente...piccolo spuntino di prima serata." disse Damien, avvicinandosi al draghetto rosso e accorgendosi che la fenice era ritornata umana, emettendo un piccolo rutto che fece fuoriuscire una piccola piuma dalla sua bocca.
    "Ehm...salute e ghianda ! * " esclamò Yvy, vedendo Ashex comportarsi in quel modo.
    "Comunque, prima ti ho visto che ti sei fatto fuori un topo. Non andrai avanti per molte ore, ti ci vuole più sangue. Dopo te la trovo io una preda con i fiocchi." Yvy era estremamente premuroso con il suo padrone, anche fin troppo. Poteva essere brontolone o arrogante, ma in realtà aveva un cuore d'oro.
    "No, per questa sera non posso permettermi di banchettare come di solito faccio." mormorò il vampiro, scoccando un'occhiata al cielo tinto dei colori della notte.
    "Riguardo l'amaranto...." disse, cercando di riallacciarsi al discorso di prima.
    "...hai detto che hai una sorta di presentimento a riguardo, vicino a ciò che cerchi. Quindi qui a Knawr nella tua vita precedente ci devi essere passata sicuramente."

    * salute e ghianda: lo dice spesso mio nonno quando qualcuno rutta XD La ghianda la si da ai maiali per allevarli e quindi sta a significare che uno ha ruttato come un maiale XD Ashex è stata educata, però non ho resistito a non scrivere quell'esclamazione XD
     
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    Ashex guardò male il drago, che la schernii per aver fatto un ruttino. "Maiale sarai tu, draghetto porcello!" Fece Ashex in realtà più scherzosa che arrabbiata.
    Poi il drago si rivolse al padrone preoccupato per lui.
    CITAZIONE
    "Comunque, prima ti ho visto che ti sei fatto fuori un topo. Non andrai avanti per molte ore, ti ci vuole più sangue. Dopo te la trovo io una preda con i fiocchi"

    Fece il draghetto. Evidentemente era preoccupato per suo padroncino, in effetti anche Ashex era preoccupata.
    "Damien, sai che ha ragione. Ti serve del sangue più caldo e nutriente, se serve posso dartelo io stessa, tanto il mio sangue e molto più caldo e pieno d'energia vitale, poi se assumessi la mia vera forma, la perdita sarebbe minima..." mormorò la fenice preoccupata per il suo accompagnatore.
    CITAZIONE
    "Riguardo l'amaranto...."

    disse però il vampiro, cercando di riproporre discorso di prima.
    CITAZIONE
    "...hai detto che hai una sorta di presentimento a riguardo, vicino a ciò che cerchi. Quindi qui a Knawr nella tua vita precedente ci devi essere passata sicuramente."

    Ashex distolse lo sguardo pensierosa.
    "Si. Qui ci sono già passata molte volte, forse abitavo qui vicino. Siamo sulla strada giusta."
    Fece poi Ashex guardandosi intorno.
    Poi però guardò Damien.
    "..Però sappilo... se inizi a dare segno di cedimento... Ti faccio bere anche a forza se sarà necessario, basta che non mi uccidi. E se non riuscissi a fermarti, ti fermerei io, ma non voglio che mi svieni di fame ok?."
    Gli sussurrò la fenice accarezzandogli la chioma e scostandogli dolcemente una ciocca dagli occhi.
    Poi la fenice guardò avanti e davanti a loro si parava un imponente edificio, era il tempio del Dio del fuoco, del mare e del vento. In tempio era enorme e in cima c'era una sorta di torre con un enorme braciere acceso a mò di faro.
    Ashex versò una lacrima mentre i ricordi iniziavano a tornare e Ashex poté dire una sola cosa: "Casa!"
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    Erano tutti preoccupati per lui, riguardo al non aver assunto sangue a sufficienza. Che cosa bizzarra...non era abituato a tutta questa imbarazzante premura. Addirittura Ashex si era offerta di dargli il suo sangue che Damien riteneva prezioso e pericoloso allo stesso tempo.
    "Non dovete preoccuparmi per me. Sono un vampiro, so benissimo cacciarmi le prede da solo." disse sorridendo sia al drago che alla fenice, mentre solleva Yvy da terra e lo "issava" sulla propria spalla.
    Ascoltò Ashex quando disse che a Knawr ci era passata molte volte e che quindi, c'era qualcosa nei pressi che faceva sottintendere che forse, era la strada giusta per far rivivere gran parte dei suoi ricordi perduti. Il vampiro così, prese di nuovo a camminare nella direzione che stava percorrendo prima.
    La fenice gli si accostò nuovamente e prese a sussurragli, scansandoli una ciocca di capelli bruni davanti ai suoi occhi diamantini.
    CITAZIONE
    "..Però sappilo... se inizi a dare segno di cedimento... Ti faccio bere anche a forza se sarà necessario, basta che non mi uccidi. E se non riuscissi a fermarti, ti fermerei io, ma non voglio che mi svieni di fame ok?."

    "Non insistere...non è una bella cosa sentirsi prendere il sangue, credimi. Attenta a ciò che dici, anche se ti ringrazio del pensiero." le rispose a bassa voce, mettendole una mano sulla sua spalla.
    Davanti a loro, si ergeva un grosso edificio, quello che sembrava essere un tempio.
    Quando si accorse che Ashex si voltò ed esclamò apertamente la parola "casa", Damien incarcò un sopracciglio e si scrutò con Yvy.
    "Casa?!" esclamarono all'unisono. Il vampiro fece altri passi in avanti, per poter osservare meglio la struttura: era davvero grande, questo era visibilmente vero. Aveva una torre con un qualcosa simile ad un braciere che ricordava molto un faro. Che fosse il luogo in cui era nata o meglio, in cui era risorta?
     
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