Nemiayne

(giocabile)

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Cosa sono le Nemiayne (o i Nemiaine... come vi piace di più)?


    Eh… bella domanda, me lo sto chiedendo anch'io.
    Il loro nome sembra derivare da un ormai inutilizzato vocabolo che significa semplicemente “spezia”, in un dialetto popolano radicato nell’Anioma, terra di ben poca notorietà situata a molte leghe da Kengard.
    In questa penisola abbandonata venivano chiamati spezie perché… erano uno dei pochi contorni che gli abitanti potevano permettersi assieme a qualche piatto di puré e spezzatino, nella mancanza d'altro. Grazie ai loro frutti ci facevano le migliori salsine!
    Un animale salsina? Che fa i frutti? E chi ha detto animale?
    Beh sono sicuramente considerabili appartenenti al regno animale, ma non abbastanza da farne parte:
    Il loro corpo è interamente coperto di una robusta corteccia, di colore e spessore tipici di quella del pioppo,Non presente solo in prossimità delle articolazioni mobili degli arti, delle scapole, del collo e delle altre aree che hanno bisogno di movimenti fluidi. Tuttavia nessuna parte del corpo resta scoperta, l’armatura è semplicemente solcata da squarci accompagnati da scaglie di copertura che coprono anche le zone libere, sotto cui si trova uno strato epiteliale.
    Non sono molto agili e scattanti; nonostante si muovano in posizione quadrupede, non raggiungono elevate velocità nella corsa, anche se una loro carica può risultare pericolosa per creature di media taglia, soprattutto considerando la durezza della loro testa e le due corna presenti su di essa. Sono dotati di piccoli artigli non molto resistenti, ma estremamente sottili e acuminati che possono rimodellare a loro piacimento facendoli ricrescere nell’arco di qualche ora, caratteristica presente anche nella loro armatura lignea.
    Hanno anche una sorta di coda rigida, che può essere persino ramificata, su cui non hanno un controllo muscolare. Questa è semplicemente formata d’osso e rivestita di corteccia, meravigliosamente utile per infilarla in un occhio a qualcuno senza accorgersene se quello gli compare alle spalle all’improvviso.
    Il loro dorso risulta convesso e presenta una curvatura verso l’alto che indica il punto in cui la loro spina dorsale è leggermente sollevata, ciò gli conferisce un po’ di “legnosità” in meno durante i balzi o gli scatti, che riescono ad eseguire con semplicità grazie alla muscolatura piuttosto sviluppata degli arti.
    Il muso ricorda quello di un cervide, anche se leggermente più appuntito e piccolo e con narici più assottigliate, oltre che in parte nascoste dalla sua corazza naturale. Non possiede una dentatura molto pericolosa, è piuttosto la rigidità e la durezza della sua bocca a poter costituire una buona minaccia, specialmente nel rafforzare una presa.
    A livello di dimensioni sono leggermente più grandi di una capra adulta, e chiaramente anche più massicci se si considera la corazza e lo spessore degli arti e del tronco.
    Di cosa si nutrono? Una figata: di tutto, come me in somma. Acqua, Sali minerali, proteine, carboidrati e lipidi… assolutamente onnivori. Non sono soliti cacciare animali vivi perché le loro abilità non consentono un approvvigionamento di cibo né rapido né indolore per le prede, ed essendo (come vedremo in seguito) indissolubilmente legati agli ambienti boschivi in cui risiedono preferiscono accontentarsi della frutta o di vari tuberi, ammeno che non necessitino al più presto di energie.
    Chiaramente non tutti condividono la stessa dieta, le peculiarità individuali giocano un ruolo importante nel modo in cui decidono di nutrirsi e di rapportarsi con le altre creature.
    Le loro debolezze principali sono, oltre a quella ben evidente del fuoco, quelle della terra e del fulmine. La seconda è piuttosto intuibile, la terra… ok spoileriamo: può sradicarli senza difficoltà.
    Sradicarli? Si ora ci arriviamo…
    Abbiamo capito che sono ibridi animali-vegetali, ma questo nel vero senso del termine: presentano due sistemi circolatori paralleli, in cui scorrono sangue e linfa con funzioni nutritive diverse per l’organismo e stimolati da diversi impulsi nervosi. Possono introdurre cibo sia per via orale che radicandosi al suolo come un qualunque albero, assorbendo nutrimento tramite le zampe che fungono da radici. I palmi dei piedi non sono appiattiti, ma la parte posteriore sotto al tallone è rivestita da un morbido cuscinetto adiposo che permette un appoggio migliore. Le quattro dita posseggono dei pori tramite cui incanalare sostanze minerali dal suolo, anche se nelle zampe anteriori sono meno efficaci.
    Infatti, se vogliono, possono letteralmente assumere l’aspetto di un fusto e attivare un processo relativamente lento che, nel giro di qualche giorno, li porta a confondersi perfettamente con altri alberi circostanti.
    Sollevano le zampe anteriori, le portano verso l’alto e iniziano a diramarle finché non sono simili alle fronde degli alberi nei dintorni, divenendo così parte della foresta o del bosco in cui hanno deciso di impiantarsi. Pianpiano le loro caratteristiche fisiche mutano per conferirgli un aspetto sempre più vegetale, gli arti inferiori si impiantano a terra fino a radicarsi e il tronco del loro corpo si irrobustisce e si allunga, anche se questo comporta un faticoso e non meno doloroso processo di trasformazione ossea e connettivale. La muscolatura viene contratta autonomamente per non afflosciarsi in seguito al periodo in cui decidono di restare immobili, durante il quale sfruttano i nutrimenti accumulati per germogliare e produrre le chiome di fogliame in tempi molto rapidi. Alcuni esemplari particolari sono anche capaci di creare una specie di frutto dalla scorza azzurro-violetta, coperta di corto e morbido pelame. Il sapore è piuttosto buono, non per niente è da essi che deriva la fama di animale salsina! Anche se il ruolo principale dei frutti è attrarre gli insetti di cui la nemiayne si nutre; le foglie si chiudono a scatto sulle prede ignare, le quali vengono intrappolate dall’effetto a tagliola appena passano in prossimità di una di esse.
    Dovendo somigliare a tutti gli effetti ad una pianta, chiaramente la testa deve nascondersi all’interno del tronco, che appunto la riveste come avviene per gli arti posteriori che mutano in radici. Soltanto gli organi di senso restano attivi seppur ben nascosti e preparati a captare qualunque segnale, nel caso si trovino in pericolo, qualcuno provi ad abbatterli o giunga in anticipo il momento di ritorno alla forma animale per qualche imprevisto; ogni fibra e nervo del loro corpo è pronta all’istante a infrangere ogni legame con la forma arborea in pochi secondi. Questo sbalza totalmente l’omeostasi dell’organismo ed è molto rischioso, ma almeno concede loro una possibilità di sopravvivere dove rischiano di essere uccisi. Raramente ne fanno utilizzo se non obbligati, il normale processo di ri-trasformazione è comunque molto breve e può andare da poco più di un quarto d’ora ad addirittura un paio di minuti in condizioni favorevoli. Si sa, disfarre è sempre più difficile che creare.
    Resistono a qualunque tipo di clima, preferiscono il caldo torrido al freddo polare ma non disdegnano niente. Anche le temperature elevate, nonostante temano il fuoco contro cui hanno ben poche difese, non li spaventano minimamente potendo contare su un epitelio che garantisce un isolamento termico alquanto valido.
    Sono in grado di comunicare tra loro attraverso segnali elettrochimici che si scambiano a vicenda come in un’invisibile rete sotterranea, mentre in forma animale possono comunicare anche verbalmente se appresa una lingua.
    Queste loro caratteristiche li rendono o estremamente pacifici… o dannatamente subdoli… osservare, ascoltare, “braccare” qualunque genere di essere vivente per loro non è difficile. La loro vita è molto lunga, anche fino ai settecento-ottocento anni, possono passare in osservati per secoli e continuare ad apprendere finché non sono sazi, ma sono perfetti anche per chi desidera avvalersi di informatori e spie o per imboscate… nel senso più puro della parola.
    Solitamente se di indole pacifica tendono a condurre un’esistenza di gruppo semplice e collaborativa, in cui, praticamente, ognuno porta a casa qualcosa di nuovo da condividere con i propri simili. Trovarne uno singolo che vagabonda a zonzo in qua e in là è impossibile, al massimo in piccoli “branchi” di tre o quattro individui. In battaglia tendono spesso a sviluppare caratteristiche specifiche, con cui ovviare alla loro bassa predisposizione per la lotta.
    Anche l'accoppiamento è molto particolare. Possono proliferare in due modi diversi, e potendo scegliere se generare figli vegetali o animali possono anche creare la loro casa dal nulla. Le femmine Sono ovovivipare, se decidono di accoppiarsi con un maschio ovviamente devono farlo nella loro forma animale. Entrambi i sessi della specie però possono creare dei semi che espellono senza bisogno di accoppiarsi tramite la punta della "coda", e, semplicemente, piantarli. Con questo metodo possono dar vita solo a comuni alberi... alberi con la forma che il Nemiayne genitore assumerebbe nel momento in cui si trasforma. Per questo possono generare la loro dimora dal nulla, anche se sono in grado di farlo solo dal loro sedicesimo anno di vita, a cui giungono quasi completamente maturi fisicamente e mentalmente.
    In ogni caso non amano rifugiarsi in delle tane o nascondersi per fuggire alle intemperie o ai predatori, che non sono molti non essendo graditi dalla gran parte dei carnivori, preferiscono dormire e stanziarsi all’aperto sotto quercie larici o latifogli vari, con cui sono certi di avere un legame.
    Quindi attenzione, potreste essere seduti sulle radici di una Nemiayne, o potrebbe starvi fissando nascosta nella vegetazione 
    Spyro, tu che dall'alto giudichi, devo aggiungere altro?


    Edited by Aesingr - 15/3/2016, 18:41
     
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    Sacro Custode delle P.R.

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    cosa succede se un uccellino fa il nido sopra la loro forma alberata? O come elefanti-uccelli sono in simbiosi? Ok simbiosi non è il termine giusto. Si aiutano a vicenda?
     
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Se un uccellino ci fa il nido sopra loro lo accolgono tranquillamente, il loro nutrimento si limita ai sali della terra e agli insetti... non hanno bisogno di papparsi i poveri uccellini.
    Se un piccione ci fa la cacca sopra però si arrabbiano e ChuckNorrissizzano.
    Aggiungo solo una cosa sulla riproduzione che mi ero dimenticato :)
     
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