Splendore celeste
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I Reven-ent (palese composto di Revenant e Ent) sono degli spiriti del mondo vegetale il cui risveglio avviene dopo che un albero, un arbusto o un cespuglio di qualsiasi dimensione, specie o età viene abbattuto per cause poco naturali. Queste cause possono essere le più disparate: da un semplice boscaiolo umano che vive di taglia e vendi a draghi o viverne che usano quell'albero a mo' di rampa di lancio, da troll che lo sradicano solo per farne delle ottime clave a dei tori impazziti che per sbaglio lo travolgono nella loro corsa scatenata, ma mai per fulmini, incendi, cedimenti del terreno, o cadute di meteoriti.
Il risveglio di questi esseri può essere più o meno rapido, in media avviene dopo una settimana che l'albero è morto, ma varia molto in funzione dell'età: più l'albero è vecchio, e lo spirito che lì vi risiede si è abituato all'immobilità di una vita vegetale, più il risveglio viene ritardato (come si dice in giro? Più dormo, più dormirei?). Non va mai oltre un anno dalla morte dell'albero. Questo risveglio può essere impedito se tutti i ciocchi che derivano da quell'albero vengono bruciati prima che il risveglio stesso avvenga.
Non tutti gli alberi nascondono al loro interno uno spirito, quindi solo una percentuale davvero esigua avrà la possibilità di svegliarsi e diventare un Reven-ent.
Il loro aspetto varia notevolmente da Reven-ent e Reven-ent. Hanno sempre un aspetto legnoso, il cui colore, la resistenza e le dimensioni dipendono dalla varietà di legno nel quale lo spirito risiedeva, ma hanno la tendenza a copiare spudoratamente le caratteristiche fisiche, caratteriali e spesso anche del potere, a seconda della creatura che ne ha causato la morte. Se ad esempio è stato un umano a risvegliarlo (o una qualsiasi creatura antropomorfa) la loro forma sarà più o meno slanciata, con una testa che richiama sommariamente i caratteri facciali di quell'individuo (con capelli, barba e sopracciglia composte di foglie, licheni o muschio a seconda della lunghezza, delle cavità scavate nella corteccia per simularne gli occhi, e altre imperfezioni per rappresentare gli altri elementi), e arti composti da rami più o meno spessi a seconda della sua corporatura. Se invece è stato un drago a causarne morte, allora ne copieranno la silhouette in forma di solito ridotta (il legno non è mai sufficiente), con coda e zampe terminanti con artigli composti da rami spezzati, una testa con tanto di corna e fauci (sempre rigorosamente di legno) e degli abbozzi di ali (per pura estetica, non amano allontanarsi troppo dalla terra). Queste sono le due forme più comuni, ma seppur più rare, è possibile incontrare dei Reven-ent simili ad altre creature, quali anche alcuni animali.
Caratteristica comune a tutte queste forme, oltre al fatto di essere composti solo di legno, è il fatto che non hanno delle vere e proprie articolazioni: non sono composti da un unico blocco, ma tanti ciocchi di diverse dimensioni che si interrompono in uno spazio vuoto e si continuano con il ciocco successivo. Non è raro quindi che nella loro forma simil-umano la testa risulti staccata dal busto, così come gli arti. Non si sa bene quale sia la forza che mantiene insieme la struttura. Pare però che al Reven-ent non faccia né caldo né freddo se qualcuno gli ruba un pezzo e scappa. Di certo non può fargli nemmeno piacere, quindi è probabile che il resto del suo corpo finisca per inseguire quell'insensibile ladro, e a vendicarsi in caso di cattura..
Negli Reven-ent più anziani, le forme simili all'individuo che ne ha permesso il risveglio si fanno più smorzate, e quasi non riconoscibili. Si riesce comunque a distinguere se il Reven-ent è nato come uomo o drago, per esempio, ma distinguere se prima era un simil-nano o un simil-elfo diventa quasi impossibile. Nella vecchiaia, la loro forma si fa più funzionale alle loro vere esigenze, per esempio nei simil-umani vengono persi gli arti inferiori, dato che sono in grado di procedere levitando, mentre nei simil-draghi vengono perse le creste "ossee" del dorso e le ali.
Anche le caratteristiche caratteriali sono diverse tra i vari Reven-ent, e come per l'aspetto queste dipendono dalla persona che ne ha causato il risveglio. Non è molto chiaro il perché, o come sia possibile, ciò che si sa è che più i Reven-ent riescono a vivere esperienze proprie, più le loro scelte e reazioni li portano a divergere dall'individuo a cui inizialmente assomigliavano. Non è tuttavia un cambio radicale, se all'inizio i Reven-ent imitano una persona dall'indole tranquilla, di certo non si trasformano in un essere perennemente arrabbiato, ma magari possono diventare più timidi, simpatici, tristi o educati..
Anche la loro intelligenza dipende dal solito essere che gli ha dato vita, ma è costante e non varia con l'età.
In parte per il loro comportamenti estremamente diversi, e in parte perché non sono degli esseri così frequenti, i Reven-ent non hanno l'abitudine di creare delle comunità. Alcuni, soprattutto quelli che imitano i draghi, hanno l'abitudine a isolarsi, vivere i grotte o a rimanere nella foresta nella quale sono nati, spesso senza mai incontrare altri individui della propria specie. Altri, tipo i simil-umani, cercano di vivere in società, ma il loro numero esiguo li spinge ad inoltrarsi più in comunità di altre specie, piuttosto che fondarne una tutta loro.
Il loro potere è legato prevalentemente alla natura. Tutti, sia quelli che imitano i draghi, che gli uomini, che i troll, che le mucche, etc., sia quelli che derivano da frassini, querce, salici e così via, sono in grado di controllare l'elemento "Natura". Hanno una spiccata predisposizione per manipolare il legno, e questo è ciò che permette loro di modificare le proprie forme, di cambiare espressioni facciali in base al contesto e simulare di saper parlare (non hanno corde vocali e tendono a parlare telepaticamente. I più giovani hanno una fessura che aprono e chiudono in sincronia con quello che esprimono). La loro forza cambia è diversa nei vari Reven-ent (senza alcuna regola precisa), ma è sempre più potente se il Reven-ent rimane in contatto con la terra, da cui trae la sua forza.
Essendo fatti di legno, il loro principale nemico è il fuoco. Oltre ad essere in grado di evitarne la nascita (incenerendo anche l'ultimo rametto prima che avvenga il risveglio), è l'unico elemento che è in grado di uccidere il Reven-ent per cause violente. Gli altri, tipo aria o terra, sono in grado sì di sradicarli, farli a pezzetti, indebolirli, etc., ma è solo distruggendo anche il più piccolo pezzettino che il Reven-ent non è più in grado di ricomporsi. Il tempo di questo processo è direttamente proporzionale al numero e la dimensione di quei pezzettini, e di quanta energia è rimasta loro per completare l'azione, sicché se il suo nemico non è un elementare fuoco ma ce l'ha proprio a morte con il povero Reven-ent, ha sempre la possibilità di farlo a pezzi e divertirsi con un bel falò. In caso di bisogna, però, il Reven-ent può usare dei tipi di legno diversi da quello di origine (nel senso, usare legno di pino anche se nato da una betulla), ma avrà comunque un'affinità minore, e quindi un minor controllo.
Curiosità:
- La vita dei Rever-ent cambia in funzione della creatura che imita. Per i simil-umani è di circa una cinquantina di anni, mentre i simil-draghi possono andare molto oltre. La loro morte è annunciata dalla nascita di un frutto, da cui nascerà uno o più alberi, che a loro volta potranno dare vita a nuovi Reven-ent;
- Non sono dotati di una vera e propria vista, tuttavia, finché si mantengono vicini alla terra, sono in grado di captare tutti gli esseri che ne calpestano la superficie, o che svolazzano ad una altezza non superiore a cinque metri (variabile), con un raggio non tanto maggiore a sette metri (idem). Compensano ciò che non possono vedere con un olfatto molto sviluppato, mentre l'udito ha caratteristiche piuttosto simili alla vista;
- Sono esseri diurni. Si muovono prevalentemente di giorno, mentre preferiscono dormire di notte. Per riposare piantano delle radici nel terreno, e unendo tutti i ciocchi che lo compongono, assumono l'aspetto di un albero;
- Non mangiano, o meglio, non usano quella apertura con cui imitano il parlato, ma ricevono il nutrimento dalle radici mentre dormono. Possono forzare il processo: se si sentono particolarmente affamati, o perché hanno appena ingaggiato una lotta o perché sì, possono piantare radici anche senza dover diventare un albero;
- Molto raramente, alcuni Reven-ent possono sviluppare un secondo elemento (mai fuoco), o una seconda magia. Questo, a patto che si abbia sufficienti punti al Botteghino (e che Aes sia d'accordo), pare sia dovuto dal fatto che alcuni Reven-ent imitano più di altri l'essere che ha causato il loro risveglio. Questi Reven-ent spesso non mutano il loro aspetto o il loro carattere con l'età.
Se ho dimenticato qualcosa, che qualcuno me lo dica XD
Tra gli appunti di *censura* avevo anche un disegnino a cui mi sono ispirata per creare questa razza/specie, ma sono un'incompetente con gli scanner per cui cerco di averci a che fare il meno possibile ^^"
Edited by Aesingr - 6/2/2016, 23:09
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