Un libro aperto

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Master ti è uscito due volte il post... e comunque te l'avevo detto che sarebbe successo xD

    Ah bene, il demone pazzo oltre ad essere impazzito di fronte alla verità delle sue parole... aveva pure spalancato le ali. Beh, le cose cambiavano... se si fossero diretti lì entrambi sarebbe stato un sacco di tempo guadagnato. Aveva solo paura... di non poterlo rivedere. In effetti gli aveva già detto addio.
    Adesso era soltanto lui quello a non poter volare e, nonostante non lo turbasse la cosa, gli dispiaceva non poterli seguire di persona... dovevano sbrigarsi e lui sarebbe stato solo un peso, vincolato alla terra com'era.
    "Amico sappi che prima di parlare, si pensa... non l'ho lasciato solo perché era la mia volontà... lui l'ha voluto, perché il resto del branco stava morendo e lui pensava potessi arrivare in tempo per aiutarli"
    Non voleva dire altro, non ce n'era bisogno. Quel demonastro meritava probabilmente di più di una lezione comportamentale, ma non era suo il compito di impartirgliela. Bastava che aiutasse il suo compagno...
    "D'accordo Shyra, ti ringrazio. In tal caso..." Disse, mentre utilizzava la comunicazione dell'alfa, con cui di solito indirizzava i compagni agli obbiettivi preposti e con cui guidava il branco, verso Shyra e il demone.
    Lui sarebbe rimasto lì a mostrare ai loro occhi, tramite i suoi, la strada da percorrere. Visualizzò una scia di impronte sul percorso che dovevano seguire, per qualche chilometro verso nord, voltando poi leggermente verso est in direzione di un valico situato tra due montagnole. Era lì che si trovava la grotta in cui Xaviher giaceva.
    La sua scintilla era debole, la sua fiammella era in procinto di spegnersi e quasi non riusciva a raggiungerlo con la mente. Comunque la priorità era far arrivare il demone e Shyra a lui, provare a parlargli sarebbe stato un inutile spreco di energie per la sua mente nonché per la propria, e non poteva distrarsi o avrebbe rischiato di mandare i due nel posto sbagliato.
    "Non ti preoccupare" Fu l'ultima cosa che disse, rivolto al demone, per la prima volta dedicandogli uno sguardo non di sfida. "Sono quasi sicuro che non ci sia molto da fare, la malattia che lo corrode è incredibilmente rara e... non ho idea di cosa sia necessario per aiutarlo"
    sarebbe divertente se Xaviher non ce la facesse e Nessuno si disperasse, ma ti anticipo che non sono così crudele muhahahahahah *attuò piani ancora più perfidi*
     
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    E la lite continuava.
    E Shyra stava veramente per sbottare. Non sopportava veder discutere due creature con tanta insistenza e con tanta voglia di aver ragione più dell'altro.
    Per fortuna che il licantropo mandò quel flusso di pensieri che mostrarono alla grifonessa dove era situato quel poveraccio di quel lupo in fin di vita: vide delle tracce che andavano verso nord, svoltando di conseguenza a est e che attraversavano un piccolo valico tra due monagne. Poi infine un'entrata di una grotta, il cui interno che Shyra non riuscì a vedere.
    Senza fare discorsi troppo lunghi, si alzò in volo con tre poderosi battidi d'ala che fece alzare della neve dalla superficie in una sorta di piccolo turbine.
    "Vado e torno in men che non si dica." disse alla creatura lupina, sincera e sicura.
    In contemporanea con il demone, che aveva generato dal nulla il suo personale e corrispettivo paio di ali, Shyra si alzò di quota nel cielo e incominciò a volare verso nord, ad una discreta velocità: la situazione era urgente e quindi, prima arrivavano e meglio era.
    Dall'alto, con la sua vista eccezionale, cercò di intravedere quelle tracce che aveva mandato tramite pensiero il licantropo bianco.
    "Dobbiamo fare in fretta, Nessuno." disse lei, superandolo in aria e mettendo tutta la sua potenza nei muscoli alari per volare il più veloce possibile.
    Ed eccole lì, quella scia di tracce che si dilungavano lungo la neve della Tundra, sotto la bianca figura della maestosa grifonessa. Shyra si abbassò di quota per vederle meglio, facendo una elegante piroetta che discendeva verso il basso.
    "Riuscirai a guarire quel lupo?" domandò nel mentre al demone.
     
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    Il demone volava con la grifonessa.
    Sentiva la sua frustrazione. Avrebbe voluto dirgli che non era lui che voleva litigare con il lupo.
    No, doveva il compagno del lupo.
    La grifonessa che aveva già in testa la strada per via del lupo ora lo guidava.
    Nessuno modificò la struttura degli occhi per vedere gli infrarossi, così avrebbe rivelato le tracce di calore a terra. Per quel processo di modifica degli occhi essi iniziarono a brillare.
    CITAZIONE
    "Dobbiamo fare in fretta, Nessuno."

    Il demone si rivolse a lei inespressivo, era concentrato nella ricerca.
    "Si mia signora."
    Fece il demone accelerando e raggiungendola.
    Poi vide usando una frequenza di ultravioletti le tracce del lupo e lo vide.
    Con gli infrarossi vide che era ancora vivo, perché era troppo caldo per essere morto.
    Il demone pratico una cabrata, che si trasformo in scampanellio quando entro in stallo, per poi rivolgersi in basso volando rapido a in cerchio verso il basso per perdere quota.
    CITAZIONE
    "Riuscirai a guarire il lupo?"

    Il demone la guardò preoccupato.
    "Questo non posso saperlo mia cara signora, posso fare solo il mio meglio... E sperare."
    Disse ad essa prima di atterrare.
    Si avvicinò al lupo, anche se era a circa dieci metri ne sentiva il battito cardiaco, ma era debole."Se puoi sentirmi sappi che ci ha mandato il tuo amico. Sono un medico, non voglio farti male. Riesci a parlare?"
    Fece il demone, Sperò che non sarebbe morto.
    Non era certo di che razza di malattia avesse.

    Daaaaaai Aesingr fammelo salvare! Ti prometto che lo farò sclerare dopo!


    Edited by Master of Void - 26/3/2016, 13:35
     
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    Master scusa... di solito tenndo a modificare io i miei post se le cose si sballano, ma ora mi hai un po' ignorato: non ho mai detto che il lupo è stato colpito da delle frecce, ho anzi specificato che non è venuto a combattere perché è malato parecchio... e che è in fin di vita, ma nessuno l'ha ferito. Mi dispiace farti modificare, spesso cerco di evitare, ma se no mi tocca cambiare due post incoerenti
     
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    e va bene ok
     
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    Ok meglio. Hahahahah hai scritto [QUOTE]sperò che sarebbe morto]/QUOTE], cos'è... un errore per vendicarti di me che ti ho fatto cambiare il messaggio?

    Era un momento di vivida tenzione, l'atmosfera nei dintorni era quasi palpabile, anche il suo contatto mentale con Shyra e il demone rischiava di diventare instabile. Tuttavia c'erano riusciti, erano arrivati a destinazione molto rapidamente e Xaviher era lì, ad attenderli, con il respiro ormai affannoso e le palpebre pesanti.
    E quando il demone atterrò, il lupo, grigio sul dorso e bianco sul ventre e di corporatura massiccia anche se corrosa e resa flaccida da giorni di agonia senza potersi alzare e camminare, sollevò il muso indeciso.
    "Ci riesco? Flynn dice che non mi zitto mai, e che ciarlerò anche nella tomba... che ne dici è possibile? Potrò chiaccherare anche dopo la morte? No perché sarebbe un vero peccato dai, come si fa a vivere senza dialogare? In effetti dopo la morte non si vive, però è lo stesso... e quindi... ah lo sai di quella volpe che parlando parlando spifferò i segreti della sua furbizia e da geniale divenne tonta? Secondo me è una cosa da evitare, piuttosto è meglio parlare di qualcosa senza esagerare... come faccio io in somma, nel senso... ma come si fa dico io! Non pensi anche tu c... emh, sssssalve" Concluse finalmente il lupo, rivolgendo un'occhiatina eloquente alla grifonessa bianca. "Che splendida creatura... sei venuta per me? Oh santo Flynn, mi ha mandato l'angelo che mi accompagnerà dai nostri amici..."
    Il suo muso era la più sincera espressione della soddisfazione, sembrava aver raggiunto la pace dei sensi e poggiò di nuovo il muso sulle zampe, forzando però le palpebre a restare aperte.
    Evitando che il suo entusiasmo scivolasse via, o che la sua vita lo facesse, cambiò atteggiamento per un attimo, giusto il tempo di fare loro una domanda:
    "Non ce l'hanno fatta vero? Non è rimasto nessuno del branco... penso di non avere più la forza di cercare le loro scintille, ma..."
    Si interruppe. Un colpo di tosse gli invase la gola schizzando fuori dalle fauci in un fiotto di sangue, facendogli bruciare terribilmente le vie respiratorie superiori e facendolo uggiulare di dolore.
    "Oh..." Fece, cercando di pulirsi alla meglio dato che nella tana la neve non era entrata, fortunatamente per il suo corpo con un omeostasi già totalmente sballata. "Scusate"
    Attese un momento, poi ricominciò a parlare; la forza di farlo non gli mancava di certo, e ne approfittò per rivolgersi al demone alato.
    "Sei un medico? Un altro? Amico se dovesse andare male non preoccuparti, ci hanno già provato in troppi, abbastanza per dirmi che la situazione è critica"
     
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    Shyra seguì le tracce dall'alto fino ad arrivare a quel valico che gli aveva mandato mentalmente il licantropo. Il viaggio tutto sommato, era risultato abbastanza veloce e senza intoppi.
    Osservò Nessuno che atterrò e che incominciò a parlare in direzione della grotta che la grifonessa aveva appena avvistato. Lei discese a spirale elegantemente ed atterrò con una serie di manovre aeree, sulla soglia dell'antro. Un intenso odore di sangue pervase le narici a fessura del suo becco argenteo e per poco lei, non si voltò indietro per il disgusto. Ma non doveva farsi assolutamente indietro, erano venutì lì per aiutare un povero lupo in fin di vita.
    Shyra aguzzò la vista per farla abituare all'oscurità della grotta. La scena che vide fu senz'altro straziante per il suo cuore: Xaviher, quel licantropo che aveva descritto prima l'alpha, giaceva a terra con il respiro affannato e le palpebre stanche. Quando sentì la presenza dei due, alzò pigramente la testa con fare indeciso e...incominciò a parlare ed a parlare. Per tutti gli dèi...come faceva ad essere così logorroico in punto di morte? Era forse l'ansia che precedeva il fatidico passaggio nell'aldilà?
    CITAZIONE
    "Che splendida creatura... sei venuta per me? Oh santo Flynn, mi ha mandato l'angelo che mi accompagnerà dai nostri amici..."

    domandò rivolto alla grifonessa.
    Lei si sentì lievemente in imbarazzo e abbassò la cresta di piume bianche sulla testa. Le avrebbe fatto sicuramente piacere accompagnare quel povero licantropo nell'Altro regno e confortarlo con ogni tipo di parola rassicurante...ma ahimè, non era né un angelo né una creatura baciata dalla grazia divina.
    "Non proprio...siamo venuti ad aiutarti. Il tuo Alpha ci ha condotti qui." disse lei con un tono fermo.
    Un fiotto di sangue uscì dalla bocca di Xaviher, con un tremendo colpo di tosse. Ed era stato anche troppo educato, perché aveva chiesto pure scusa. La grifonessa gli rivolse un sorriso abbozzato, cercando di confortarlo e di non farlo preoccupare più di tanto.
    Ah...quella strana malattia di cui lui ne era afflitto e che nessuno riusciva a trovarne una cura...forse il vero Nessuno ne sarebbe stato capace, visto che aveva detto di essere un dottore. Shyra ci credeva fortemente.
     
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    Chi cavolo era quel tizio!? Non stava zitto un secondo!
    E pensare che con la difficoltà respiratoria che aveva non dovrebbe essere così logorroico.
    "Hei calma, non sforzarti troppo. Ora ci prederemo cura di te." disse il sai entrando nella caverna.
    CITAZIONE
    "Che splendida creatura... sei venuta per me? Oh santo Flynn, mi ha mandato l'angelo che mi accompagnerà dai nostri amici..."

    Fece il lupo flirtando con la grifonessa.
    Lei si sentì lievemente in imbarazzo e abbassò la cresta di piume bianche sulla testa.
    Si era imbarazzata, ma il sai era troppo concertato ad analizzare il lupo in silenzio per accorgersene.
    CITAZIONE
    "Non proprio...siamo venuti ad aiutarti. Il tuo Alpha ci ha condotti qui."

    Fece lei con un tono fermo.
    Un fiotto di sangue uscì dalla bocca di Xaviher, con un tremendo colpo di tosse.
    Nessuno iniziò subito a visitarlo con cura usando l'ecolocalizzazione a mo' di ecografia, e avverti della formazione mucosa nei polmoni mentre ammetteva urletti strani da pipistrello.
    Il lupetto aveva difficoltà respiratore e perdeva molto sangue nella bocca. Si, gravi emottisi, febbre e debolezza fisica.
    Sembrava una forma di polmonite, probabilmente aggravata da riniti batteriche
    Nei polmoni.
    Forse non era troppo tardi, per fortuna Nessuno aveva un antibiotico a base di una forma mutante di penicillina-divora-batteri.
    Prese la siringa metallica, che riempì del contenuto e la sollevò con la punta in alto. Uno schizzo di quella roba per far uscire l'aria.
    "Xaviher, hai una grave infezione polmonare. Quindi procederò al utilizzo d'un potente antibiotico, non aver paura... Questo è mio dovere."
    disse nessuno accarezzandolo poi iniettando direttamente nel torace per agire subito nel aria infetta.
    Non poteva essere sicuro che questo sarebbe bastato.
    Ma non poteva essere sicuro.
    Aesingr non sono stato autoconclusivo, controlla tu l'andatura della malattia, dopotutto sei il master... E niente.
     
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    Con una bestiolina che sta peschiattà, autoconclusivi bisogna esserlo per forza xD tranquillo te la faccio semplice :)

    Xaviher era assolutamente sconvolto e sconcertato... quell'affare strano non aveva risposto alle sue geniali affermazioni/questioni=affermaquestioni? Anzi aveva spiegato in un attimo che la sua era una -grave
    infezione polmonare-? E gli altri che ci avevano provato, alcuni dei quali erano arrivati alla stessa conclusione, perché non avevano tirato fuori dal nulla siringhe come quella che comparve tra le zampe del demone? A dire il vero solo uno strano elfo gli aveva mostrato una cosa simile e non andò proprio bene, anche se si sentì meglio per un po'. Poi Flynn Klea e Asdart lo buttarono fuori a pedate perché, a loro dire, aveva piani loschi. Forse perché ciarlava e ciabattava continuamente, anche più di lui, citando cose ignote del mondo umano elfico e nanico.
    "Si beh, non è la prima volta che me lo dicono, soltanto che... ecco vedi, non so... tutti mi dicono che è inutile insistere, che resisto solo perché sono testardo e non per miglioramenti o altro. Tu che ne pensi? Sei anche tu della stessa opinione? Non... Aaah!"
    Almeno l'aveva zittito. Gli aveva infilato l'ago nel torace... no. Era finita. Sarebbe successo il casino dell'altra volta... no no per favore, dopo mezz'ora avrebbe iniziato a vomitare anche l'anima degli antichi spiriti!
    Sperava fortemente che il demone sapesse cosa stava facendo. Lo stava pure carezzando per farlo rilassare, e che era un cucciolo?
    Nel frattempo sentì con grande sollievo che santo Flynn che gli aveva mandato l'angelo stava arrivando di corsa. Bene, non voleva chiedere all'angelo di portarlo da lui, sarebbe stato... beh, semplicemente brutto.
    Si voltò di nuovo a fissarla, un istante, negli occhi, prima di distendere di nuovo il collo e lasciarsi andare alla speranza.
     
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    Shyra, non avendo niente di particolare da fare se non scoccare occhiate intense di speranza al povero lupo che giaceva a terra, si accucciò sulle zampe posteriosi e osservò Nessuno all'opera.
    Che strano arnese era quello che il demone aveva in mano? Aveva l'aria di essere molto appuntito e doloroso...e che roba era quello che era contenuto all'interno di quel..."coso" di cui la grifonessa ne era totalmente allo sconosciuto?
    E cosa era un antibiotico?
    Shyra per curare intendeva una sorta di magie curative o dei particolari ingredienti pestati o cotti in un certo modo, come spesso vedeva fare a Eyrin nel suo particolare e piccolo laboratorio di alchimia che avevano nella loro casa.
    Ma la grifonessa bianca più si concentrava a capire cosa era quella roba e più le si ingarbugliava i pensieri nel cervello...meglio lasciar stare e sperare che quella roba di Nessuno facesse effetto su Xaviher.
    Ma una cosa era sicura: avrebbe chiesto più chiarimenti al demone-dottore. Questo era certo.
    Scusate il post corto, Shyra non poteva fare più di tanto XD
     
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    Nessuno sorrise, sembrava che stesse funzionando. Il lupo sembrò stabilizzarsi, ma poi capii che non stava funzionando e che anzi il lupo sembrava aggravarsi e rigurgitare maggiormente sangue.
    "No! Perché!? Dannazione!"
    Il demone gridò tra le imprecazioni.
    Si chinò su di lui e usò ulteriormente l'ecolocalizzazione sul corpo del lupo.
    Che diavolo! Una sorta di reazione immunitaria.
    Non proprio ora.
    Non poteva salvarlo...
    Doveva sopprimerlo...
    Prese un bisturi, poteva tagliargli la gola, non lo avrebbe fatto soffrire a lungo.
    No.
    NO!
    Lui era un medico e il suo compito era salvare! e non poteva eutanasiare il lupo.
    I suoi occhi si accederò di speranza.
    Incominciò a usare a raffica gli ultrasuoni, e capii cosa causava la reazione: Un corpo estraneo, come aveva fatto a non notarlo!?
    Il demone prese subito un po' di cloroformio e glielo fece annusare al lupo.
    "con questo dormirai, e se non dovessi farcela almeno non soffrirai." Disse accarezzandolo, poi prese nuovamente il bisturi, lavorò a lungo orientando la lama con l'ecolocalizzazione per non danneggiare le arterie e le vene importanti, lo aprii cercando di non fargli perdere troppo sangue e con maestria estrasse con la telecinesi, visto che aveva scordato le pinze a casa come un idiota. L'oggetto si rivelò essere un bottone, ma come c'era arrivato fin lì? Il sai lo mise in un piattino, poi usò la sua saliva demoniaca per disinfettare e rimarginare una leccata per volta la ferita, in fine si pulii la zampa dal sangue con uno straccio.
    Ci aveva messo un po', ma ci aveva messo una dedizione amorevolmente per tenerlo vivo con la telecinesi che premeva e allargava il cuore e i polmoni per farli funzionare... Sperò che non fosse troppo tardi e che tanto impegno ne fosse valsa la pena.
    Si girò verso la grifonesse e fece un cenno deciso: Era il momento della verità.
    E presto il lupo aprii le palpebre il demone lo accarezzò ancora sulla fronte.
    "Ben tornato dal paradiso dei lupi, mi spiace, ma ci andrai in un altra occasione." Disse il demone al lupo con un largo sorriso.
    C'è l'aveva fatta.
    Il demone mise via tutto e si lasciò ricadere soddisfatto in parte al lupo.
    "Shira per favore andate dal nostro simpatico amico alpha e comunicategli la letizia novella. Magari portalo qui, ma per favore non disturbarci, io e Xaviher abbiamo bisogno di riposo."
    Era vero Nessuno aveva subito un forte sforzo mentale mantenere attive le funzioni vitali di Xaviher, mentre quest'ultimo aveva bisogno di riposo per riprendersi.
    Nessuno si addormentò al fianco del lupo facendogli usare la propria coda come cuscino.
    Presto Xaviher si sarebbe ripreso. L'alfa non era più condannato alla solitudine, avrebbero trovato delle femmine con il suo amico e forse formato un nuovo branco.
    Non bisogna arrendersi mai perché si muore davvero solo se ci si arrende, Nessuno lo sapeva bene.
    Il lupo presto si sarebbe già alzato e avrebbe incominciato la sua riabilitazione, ma sai si sarebbe non molto presto.
    Era pigro e amava dormire, ma come aveva già dimostrato era capace di una dedizione che ammirevole.
    Riposa sai, il sole sarà già sorto quando ti sveglierai.

    NESSUNO DICE A NESSUNO COSA FARE! NESSUNO SALVA TUTTI!(Se non li ammazza XD) magari se vi prendete cura di Nessuno e gli state un po' vicino mentre dorme gli faresti un favore, va bene anche se ci dormite insieme o lo usi come peluche da coccolare.
    Comunque sarebbe bello se dormissero tutti insieme :3
     
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    Buon lavoro Void, ma ora... mi devi rispondere ad un paio di domande per favore:
    1-dove l'ha trovato il clorofornio?
    2, soprattutto 2-ma perché ogni tuo PG tira fuori gli oggetti dal nulla? Dove le teneva tutte quelle cose... cioè xD Eidous porta dietro Mary Poppins e si è capito, e Ness? xD

    Il demone medico fece qualcosa che Xaviher non capì, ma decisamente si stava impegnando. Imprecò per il nervoso di non vederlo migliorare nelle condizioni, e ricominciò a fare altre cose che il lupo non poteva comprendere.
    L'avevano sottoposto a cure complesse, ma quella le batteva tutte e, oltre a non dargli spiegazioni effettive, il demone stava agendo con un po' troppa agitazione.
    "Rilassati, non ti preoccupare. non c'è... no aspetta no fermo, non voglio andarmene senza averglielo detto!" Il demone gli aveva messo qualcosa davanti al muso che emanava un aroma assurdo di cui non riusciva ad interpretare la fonte. Ragionò con qualche secondo di ritardo riguardo la frase del medico su quello che sarebbe potuto essere il suo ultimo sonno... in ogni caso non voleva fosse quella la sua ultima visione, no accidenti no!
    "Devo dirglielo, non posso finire così! Flynn deve... sapere che è stato un grande capo un gran... de capo e... la ne... ve...."
    Fu fin troppo rapido, non sentì più niente, tutto scivolò via in un attimo fugace.
    Dall'ombra al nero, dalla luce al bianco... sprazzi confusi di colori, una marea di sensazioni, ricordi e immagini. Eccoli là, in fondo a quella prateria gelata, se poteva chiamarsi prateria quella distesa gelida ai confini della tundra. Era lì in fondo, eccolo. Menomale, doveva parlargli, doveva dirglielo.
    Com'era possibile però che fossero tutti lì? C'erano tutti! Non mancava nessuno, nemmeno lei, nemmeno Klea. Anche Asdart e i suoi fratelli, assieme a tutti i loro compagni, dritti sulle zampe a fissare il bianco cielo che li sovrastava in cerca di... eh, bo? Cosa stavano cercando? Meglio chiederlo direttamente a loro no? Alla fin fine... beh, alla fin fine nulla.
    "Ei Flynn!" Si rivolse a lui in particolare, perché doveva parlargli, sentiva di doverlo fare. Ma tutti continuavano a fissare il cielo, dandogli le spalle.
    "Flynn! Asdart!"
    Avanzò, correndo. Fluttuando forse, nella morbida densità del sogno. Ma i lupi non si voltavano.
    "Ma cosa fate..." Quando finalmente li raggiunse si accorse che pian piano quasi tutte le figure stavano svanendo. Solo due erano i membri del branco non sbiaditi, e uno dei due non ricordava di averlo mai visto. Grigio e bianco, piuttosto muscoloso, ben piazzato e... accidenti, ma per caso era lui quello? Era lui stesso?
    <Quanto sarò figo" pensò, pavoneggiandosi così a caso, come faceva di solito durante uno dei suoi interminabili monologhi che lui reputava -privi di termini che fossero privi di senso-.
    "Xaviher!" Lo chiamò poi la voce dy Flynn, che finalmente si era voltato a fissarlo. I suoi occhi erano strani, persi, così evidentemente inquietanti con quel muso bianco che si ritrovava ad incorniciarli.
    "Menomale! Sei sordo?"
    "Lo sai... a forza di ascoltarti"
    "Si certo, certo... ma quello cosa ci fa qui?"
    "Credo sia qui per te, e poi dovresti saperlo meglio di me dato che è il tuo sogno"
    "Il mio che? Beh non importa, benvenuto nel branco Xaviher" Disse all'altro se stesso, che però non si era ancora girato. In lontananza, non molto distante, un uomo camminava coperto da pesanti vestiti e con in braccio qualcosa che aveva imparato a riconoscere come minaccia. Un umano, uno di loro, uno di quelli che avevano causato la dissolvenza delle figure del branco. Klea... Asdart...
    Flyn e l'altro se stesso erano ancora nella stessa posizione: il lupo bianco voltato verso di lui, mentre l'altro se stesso dalla parte opposta. Si coprivano le spalle l'un l'altro, così che se anche fossero arrivati umani da due direzioni li avrebbero visti. Erano solo loro due, ma... erano loro due. Loro due c'erano.
    "Andiamocene!" Flyn non si voltò per dare manforte al compagno, eppure di olfatto ne aveva da vendere... impossibile non se ne fosse accorto. Che se ne trovasse anche uno sulla linea del suo sguardo cupo e strano, quindi alle sue spalle?
    Fece per voltarsi, quando vide che finalmente Flynn si era mosso. E si era mosso proprio verso il punto in direzione di cui anche lui stava per portare la propria attenzione. In quella direzione, dietro di lui, si trovava... il nulla.
    Il confine tra cielo e terra era scomparso, bianco sul bianco, infinito su infinito.
    La visione lo atterrì vagamente, ma non poteva mostrarsi spaventato di fronte al suo alfa, di fronte al suo amico. Flyn lo superò, e si diresse verso quell'opaco miasma d'inesistenza.
    "No fermo! Ma dove pensi di andare?"
    Niente, Flyn non si fermò. Continuò a camminare. "Stupida palla di neve! Cosa diavolo stai..."
    Sentì il cacciatore farsi vicino, farsi molto vicino. Voltò di nuovo il muso e lo vide, a pochi centimetri dall'altro se stesso, pronto per colpirlo con quella sua grossa spada scintillante. Nessun volto, la testa era incappucciata e nascosta, come tutto il resto del suo corpo.
    "Noo!"
    Gli si gettò incontro, con quella lentezza snervante, che tuttavia fu un solo istante eterno e fulmineo allo stesso tempo. Si gettò incontro al lupo, a Xaviher, a se stesso. Non mirò all'uomo, bensì a lui. Protese le zampe anteriori e le affondò letteralmente nella figura evanescente del lupo grigio, che scomparve sotto di lui mentre il suo corpo ne prendeva il posto.
    La spada del cacciatore cadde a teera, e venne ricoperta da una folata di vento gelido che sollevò una cunetta di neve. L'umano invece fu aria, fu... il nulla. Come quello verso cui...
    no accidenti Flynn! Girò il capo.
    Eccolo lì, in piedi, fiero, il capo indomito e selvaggio, anche il suo sguardo era tornato quello di sempre. Adesso gli stava sorridendo, anche lui dava le spalle al nulla adesso.

    Nero, bianco. Luce, ghiaccio vento e terra, suoni, grida, ululati. Gelo, aria di bufera, sogni. Caccia, prede, legami ed amicizie. Branco, casa.

    Mentre le sue palpebre lentamente si risollevavano, tutto il resto del suo corpo ebbe un sussulto. Un piccolo scatto probabilmente dovuto a chi sa quale casino successo nel suo corpo nei momenti precedenti, ma che fu anche testimonianza dello spavento che ebbe nel tornare a contatto con la realtà.
    Il demone lo stava sfiorando sulla testa, una sensazione senz'altro piacevole, anche se non riusciva a percepirla nitidamente. Si sentiva schifosamente intontito e privo di energie, non capiva niente.
    Paradiso... no, non era stato in paradiso, fortunatamente non c'era arrivato. Probabilmente quel bianco infinito era la via per raggiungerlo, magari aldilà di quel velo privo di forma e di tempo c'era qualcosa di meraviglioso, ecco perché era così invitante!
    Poi il demone, che probabilmente gli aveva salvato la vita -era ancora troppo scosso per rendersene conto-, gli si accucciò accanto e portò la sua coda sotto il suo muso. Bene, aveva capito: dormire ancora... si! Decisamente si, dormire. Richiuse le palpebre e si lasciò andare ad un sonno ben più piacevole del precedente, forzato e terribilmente rischioso.
    Questo invece forse sarebbe stato il primo vero sonno di riposo che faceva da tempo.

    ***

    Flyn stava correndo, le sue zampe candide affondavano nella neve, le impronte che si lasciava dietro solcavano il suo passaggio
    . Si stava dirigendo verso la loro tana, verso casa. Dove Xaviher lo stava aspettando, era certo lo stesse aspettando.
    Ok Shyra puoi venire incontro a Flynn xD
     
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    sono affari miei!

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    Shyra non sapeva se essere disgustata o affascinata da quello che vide, anche se per poco perché si era voltata con la testa all'indietro, vero l'uscita della caverna coperta da bianca e soffice neve. Avrebbe dormito in seguito o le sarebbero apparse compulsivamente le immagini del povero Xaviher e del demone agitato in preda al panico, temendo di perdere il proprio paziente?
    Quanto a quest'ultimo, Nessuno sembrava essere davvero un bravo dottore che non lasciava niente al caso. A giudicarlo dall'aspetto esteriore, più che un guaritore sembrava il classico essere demoniaco dalla duplice personalità che mangiava le anime dei poveri malcapitati.
    Si...la grifonessa Avrebbe raccontato tutto ciò che aveva visto a Eyrin una volta a casa. Era un elfo troppo curioso assetato di nuove cose e di nuove conoscenze. Magari gli avrebbe fatto conoscere Nessuno, se questi era disposto ad accettare.
    Shyra era ancora voltata verso l'uscita della caverna, quado sentì con grande sollievo, che il licantropo si era svegliato e che il tutto sembrava essere andato liscio come l'olio. Girò la testa aquilina a mo' di gufo verso i due, i quali sembravano molto stressati e provati.
    CITAZIONE
    "Shira per favore andate dal nostro simpatico amico alpha e comunicategli la letizia novella. Magari portalo qui, ma per favore non disturbarci, io e Xaviher abbiamo bisogno di riposo."

    Senza dire nulla ma facendo un rapido cenno con la testa per annuire, si alzò in piedi su tutte e quattro le zampe simil-ursine, uscì dalla caverna e spalancò le ali, sparendo dalla visuale di Xaviher e di Nessuno.
    Volava silenziosa ad una quota ragionevole, a circa venti metri d'altezza sopra la strada che prima aveva percorso, seguendo le tracce all'indietro. Sperò che il licantropo bianco non si fosse mosso da lì per poterlo ritrovare facilmente. Se non era così, avrebbe setacciato l'intera Tundra: la conosceva come le sue stesse piume.
    Dopo dieci minuti di volo, ancora nessuna traccia dell'Alpha solitario. La grifonessa incominciava a preoccuparsi, nonostante in lei aleggiava quella sicurezza che le faceva sottointendere che prima o poi, lo avrebbe rintracciato.
    "Avanti, dimmi che non gli è successo nulla."
    Fortunatamente sotto di sé, intravide una figura bianca familiare (seppur si fossero conosciuti da poco!) che correva sulla neve, lasciando una scia di impronte. Shyra socchiuse leggermente le ali portandosele ai suoi fianchi e spostò il peso del proprio corpo in basso, incominciando a discendere in una picchiata dolce e felpata.
    Atterrò a circa dieci metri davanti al lupo, sbarrandogli la strada con le ali spalancate e il petto in fuori.
    "Ti stavo cercando." disse lei, abbassando le ali e voltandosi leggermente in avanti, pronta a ritornare indietro verso la grotta.
    Non voleva dirgli nulla creando una sorta di atmosfera di tensione, riservandogli senz'altro una piacevole sorpresa.
     
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    Non c'è pace per certi morti...

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    Gli abissi dell'amigdala, dove gli orrori sono tali che pure le mura urlano folli.

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    Il corpo riposava, ma la mente di Nessuno continuava a vagare.
    Vagava per le strade di Knawr che frequentava spesso, ma tutti erano come ombre visto che dormiva, inoltre il cielo era completamente nero, mentre il resto sembrava distorto, reso inquietante dalla mente contorta del demone.
    I tetti, le soffitte, i muri, nelle cantine e nei sotterranei, un regno perfetto per un sai che poteva arrampicarsi dappertutto con allegria.
    Il parkour per i tetti era qualcosa che il demone amava da sempre, era una delle cose che amava di quel mondo, insieme al fatto che potesse essere libero di fare il medico anche se fosse un demone, si molte volte doveva nascondere la sua natura, ma alcuni pazienti vedendo il suo impegno capivano che non era uno di quei demone, che volevano solo ghermire anime mortali, lo accettavano... Era una bella sensazione, è qualcosa di strano per un demone concepire dei simili sentimenti nobili, ma non gli dispiaceva.
    Ma improvvisamente i pensieri si interruppero quando vide qualcosa che si muoveva tra le ombre.
    Era Xaviher.
    Forse a causa del fatto che entrambi possiedono poteri psichici potevano coesistere nello stesso sogno.
    "che ci fa il mio paziente nel mio sogno?"
    Domandò al lupo sorridendo col suo fare un po' inquietante mentre era appeso ad un muro.
    ok Aesingr. Se vuoi potremmo fare qualcosa di divertente >XD
     
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    scusate il ritardo, qui come nelle altre role xD

    Flynn correva a perdifiato, aveva quasi percorso i tre quarti della strada che lo divideva da Xaviher. Sentì arrivare qualcosa dall’alto, ma non era esattamente sulla sua traiettoria, quindi per intercettarla fece per dirigersi nella sua direzione quando fu lei a scendere in picchiata di fronte a lui.
    Era la grifonessa che aveva condotto dal compagno, cosa ci faceva lì? Non poté evitare di pensare a come lei avesse potuto decidere di raggiungerlo per evitargli contatti troppo crudi e diretti con la dura realtà.
    Ti stavo cercando… e per cosa? Lo stomaco gli si contorse nell’impossibilità di decifrare il suo sguardo, non riuscì a rispondere per mezzo minuto buono.
    Tormentava la neve sotto le zampe e i propri polpastrelli su di essa, temeva il peggio oramai. Sapeva che sarebbe potuto succedere, ma non prima di rivederlo un’ultima volta!
    Con non poco sforzo fu in grado di porgli una domanda neutra, banale e priva di tono, anche se la sua espressione sicuramente mostrava quanto fosse in difficoltà psicologica in quel momento:
    “com’è andata”

    ***

    “Come cosa ci faccio, sono venuto a cercare bacche e teneri cespugli di more… cos’altro se no”
    Disse il lupo, sorridendogli.
    “Non so ancora il tuo nome dottore, ma… sono qui per ringraziarti. E per una volta non ho altro da aggiungere”
    Nonostante il suo aspetto non esattamente rassicurante e modi di fare singolari, quell’insolito demone gli aveva decisamente salvato la vita. Era riuscito dove molti altri avevano fallito, anche se… non gli era ancora chiaro niente di quello che era successo negli ultimi minuti.
    “Hai fatto questo senza chiedere niente in cambio, almeno per quanto ne so io… e ti sarò debitore per sempre”.
    Attorno a lui il luogo era decisamente strano e confuso, non sapeva dove diavolo fosse finito. Probabilmente la sua presenza lì era dettata da una sorta di unione fra le loro menti, ma non aveva voglia di pensare anche a quello, non adesso che era così dannatamente felice di poter incontrare di nuovo Flynn.
    Però niente lo vietava, poteva fargliela quella domanda.
    “Ti dispiace dirmi quale fosse la malattia che mi stava uccidendo?”
     
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48 replies since 9/3/2016, 03:28   513 views
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