Teramin

(giocabile)

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    Teramin



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    Anatomia



    I Teramin sono creature quadrupedi di taglia media, la cui altezza complessiva, tralasciando le lunghissime orecchie, di rado supera il metro e mezzo. Leggeri ed estremamente agili, sono dotati di un corpo sinuoso come quello di un serpente. Sono ricoperti di un manto peloso che resta solitamente piuttosto corto, che tuttavia si infoltisce sul dorso del collo. Il colore del pelo tende ad essere piuttosto scialbo e scolorito. Le tinte più diffuse sono il grigio, il marrone chiaro e più raramente il bianco.

    Sono due le caratteristiche anatomiche che distinguono i Teramin dalla maggior parte delle altre specie.

    Per prima cosa, queste creature non hanno un volto. La parte superiore della loro testa è interamente ricoperta da una spessa placca ossea di forma ovale. La placca è molto liscia al tatto, tanto che potrebbe essere scambiata per una maschera di porcellana. La sua superficie presenta tuttavia sottili incisioni e leggeri avvallamenti che, normalmente, sono specularmente simmetrici rispetto all’asse sagittale della testa. Non sono presenti né occhi, né narici, né tantomeno muscoli espressivi di qualsiasi genere. Due lunghe orecchie rivolte all’indietro spuntano dai lati della testa.
    La seconda caratteristica inusuale dei Teramin, forse ancora più appariscente di quella a cui ho accennato poco sopra, è la struttura delle loro quattro zampe. Mentre nella parte superiore, quella che si congiunge al corpo, le loro zampe sono sostanzialmente paragonabili a quelle di qualsiasi quadrupede, essendo dotate di muscoli e pelle, la loro parte inferiore (l’avambraccio, per intenderci) è costituita esclusivamente da una lunga bacchetta ossea (vedi disegno).

    Le zampe ossee dei Teramin sono piuttosto flessibili. Esse, curvandosi leggermente, funzionano in modo simile a delle molle, permettendo a queste creature di correre molto velocemente e di compiere balzi e scatti in modo repentino.
    Ma le loro zampe sottili e appuntite sono un’arma a doppio taglio. Se, da una parte, esse garantiscono grande agilità, dall’altra sono decisamente poco funzionali in determinati tipi di terreno. In ambienti molto fangosi o paludosi, o in luoghi molto sabbiosi come le spiagge e i deserti, le zampe appuntite come spade dei Teramin affondano immediatamente nel terreno, impedendo loro di camminare. Inoltre, in terreni molto piatti e lisci, come ad esempio possono essere un lago ghiacciato o un pavimento lucidato a cera di un castello, queste creature tendono a scivolare in modo scoordinato, facendo persino fatica a rimanere erette da ferme sulle loro zampe.

    I Teramin possiedono una coda sottile e molto lunga, anche fino a tre metri. Essa termina con una triforcazione che dà luogo a tre sottili strutture simili a tentacoli, che nel loro insieme costituiscono un organo prensile paragonabile ad una mano. Per via della conformazione delle loro zampe, possono manipolare oggetti solo attraverso questo organo.



    Sistema sensoriale



    I Teramin, essendo privi di qualsiasi tipo di organo sensibile alla luce, sono completamente ciechi. Possiedono un ottimo olfatto, ma si orientano nello spazio prevalentemente tramite due canali: l’udito e il sonar.

    In primo luogo, i Teramin sono dotati di un sonar simile a quello dei pipistrelli e dei delfini. Per identificare gli ostacoli emettono periodicamente dalla loro bocca dei brevi suoni ad altissima frequenza, che ad un ascoltatore esterno appaiono come piccoli schiocchi prodotti con la lingua. Il segnale sonoro rimbalza sull’oggetto bersaglio, venendo captato dalle orecchie e dalla “maschera” della creatura. In questo modo i Teramin sono in grado non solo di evitare gli ostacoli, ma anche di costruirsi mentalmente una mappa dei volumi presenti nell’ambiente, come un modello tridimensionale dello spazio che li circonda. Inoltre, analizzando un oggetto con particolare cura (ossia bombardandolo ripetutamente di segnali sonori da più direzioni), sono in grado di farsi un’idea relativamente precisa della sua forma. L’efficacia del sonar diminuisce con la distanza, per cui, per quanto riguarda oggetti molto lontani, esso consente solamente di determinarne approssimativamente la taglia.
    Per “vedere” tramite il suo sonar un Teramin deve volontariamente lanciare un segnale acustico verso la cosa che intende esaminare. Questo significa che il sonar non è ininterrottamente attivo, per cui la creatura non è sempre costantemente consapevole della posizione esatta degli oggetti che la circondano, almeno finché essi restano immobili. Inoltre esso non funziona a 360 gradi, ma deve essere direzionato: per rilevare una cosa attraverso il suo sonar, un Teramin deve quindi rivolgersi verso di essa col capo.

    Il secondo canale attraverso il quale queste creature prendono consapevolezza dell’ambiente che le circonda è quello dell’udito. Ma il loro sistema uditivo funziona in modo assolutamente peculiare, essendo esso, molto più di quanto non lo sia il sonar, il loro vero asso nella manica.
    Innanzitutto le loro orecchie sono molto sensibili, cosa che può essere facilmente intuita osservando le loro dimensioni. Ma esse non sono che una piccola parte del sistema uditivo dei Teramin.
    Queste creature, infatti, sono in grado di percepire i suoni attraverso le loro stranissime zampe. Esse sono, esternamente, composte da un unico blocco di speciale tessuto osseo, molto duro ma allo stesso tempo flessibile e leggero. La loro cavità interna contiene milioni di cellule ciliate immerse in un fluido, identiche a quelle presenti nella coclea di un normale apparato uditivo. Grazie alla flessibilità e alla durezza del tessuto osseo che compone le zampe, le vibrazioni sonore si propagano perfettamente attraverso di esse. Essendo piuttosto appuntite tendono a conficcarsi leggermente nel terreno, cosa che gli permette di percepire anche le più piccole vibrazioni che si propagano attraverso di esso, come ad esempio i passi delle altre creature. Tale sistema è così sensibile che permette ai Teramin di rilevare la presenza di coloro che li circondano anche solo attraverso il loro battito cardiaco. Alcuni di loro possono persino riconoscere una persona semplicemente ascoltando a distanza il peculiare ritmo del suo cuore.
    A differenza del sonar, il sistema uditivo dei Teramin funziona a 360 gradi e in modo continuo. Per questa ragione è quasi impossibile cogliere di sorpresa una di queste creature, essendo esse sempre consapevoli di quello che le circonda nel raggio di molti metri, seppure certamente in modo piuttosto sommario.

    Attenzione però. Lo speciale sistema uditivo dei Teramin li informa solamente della presenza e della posizione delle fonti sonore che li circondano, ma non del loro volume. Oggetti immobili e inanimati non vengono affatto percepiti, e lo stesso vale per le creature volanti che, in quanto tali, non producono vibrazioni nel terreno. I volumi delle cose possono essere rilevati grazie al sonar, che però presenta i limiti che ho evidenziato poco sopra.

    I Teramin sono in grado di disattivare temporaneamente la percezione sonora da ciascuna delle loro zampe. Questo meccanismo di soppressione funziona in modo parzialmente volontario. È un po’ come tentare di controllare il ritmo del proprio respiro: si può fare anche per lungo tempo, ma appena si distoglie l’attenzione da esso si ricomincia immediatamente a respirare in modo automatico. Per loro succede qualcosa di simile, per cui, finché si concentrano, possono disattivare l’udito dalle loro zampe, ma appena smettono di pensarci esso riprende a funzionare autonomamente. Talvolta, invece, il meccanismo di soppressione interviene in modo automatico. Questa funzione è estremamente utile in molte occasioni, specialmente in combattimento. I Teramin usano infatti le loro zampe appuntite per attaccare i loro avversari. L’impatto delle loro zampe con il nemico (o ancora peggio contro una superficie dura) produrrebbe per loro un fragore insopportabile, se non potessero preventivamente inibire la loro funzione uditiva.

    Che succede, però, se una delle zampe si rompe?

    Innanzitutto essa non si frantuma come farebbe un osso, perché al suo interno è presente un nucleo di tessuto cartilagineo molto elastico. Esso fa sì che, anche nel caso subisca un forte impatto, una zampa non vada semplicemente in pezzi. Questi verrebbero infatti tenuti insieme dalla cartilagine, in attesa che il danno si rimargini.
    Ma, in ogni caso, la frattura di una zampa è per un Teramin un’esperienza infausta. Alla sofferenza prodotta dalla ferita si unisce, infatti, la percezione di un rumore assordante ed estremamente doloroso prodotto dall’infiammazione a cui va incontro l’organo uditivo presente all’interno della zampa. Il rumore dura solo pochi minuti, perché presto subentra automaticamente quel meccanismo di cui ho parlato poco sopra, il quale disabilita l’organo percettivo. Ma, finché il frastuono persiste, il Teramin è completamente sordo, giacché il suo sistema uditivo è sovraccarico. Finché la zampa non guarisce completamente non può essere utilizzata per ascoltare alcunché.
    Fortunatamente il materiale osseo che compone le zampe di queste creature è molto resistente, per cui non è così facile che esse si spezzino.

    Il senso del tatto è particolarmente sviluppato al livello dell’organo prensile, mentre è del tutto assente nella sezione ossea delle zampe e sulla “maschera”.



    Comportamento e stile di vita



    I Teramin sono carnivori. D’altronde le piante e la frutta non producono alcun suono.
    Date le loro caratteristiche fisiche, non sorprende che preferiscano andare a caccia nel corso della notte. Mentre infatti l’oscurità è una pericolosa minaccia per gli altri animali, per loro è il migliore degli alleati.

    Ma, ad esclusione della caccia, l’alternarsi del giorno e della notte è un evento quasi irrilevante per queste creature: per quanto gli riguarda tra di essi non vi è praticamente alcuna differenza, se non che il giorno è un “periodo rumoroso” e la notte è un “periodo silenzioso”.
    I Teramin non conducono una vita esclusivamente notturna. Non dormono né per l’intero giorno né per l’intera notte, ma tendono piuttosto a fare vari brevi sonnellini da un paio di ore distribuiti nel corso delle 24 ore. Questo permette loro di essere attivi anche di giorno, cosa che li aiuta a rapportarsi con le altre specie senzienti, che solitamente conducono una vita diurna.

    Anche nelle condizioni più favorevoli, l'aspettativa di vita massima di un Teramin è leggermente inferiore a quella umana, attestandosi attorno ai 50-60 anni.
    I Teramin sono creature vivpare. Essendo sostanzialmente monogami, entrambi i genitori si prendono cura in egual misura della prole. Non è presente un dimorfismo sessuale particolarmente accentuato. Gli esemplari di sesso femminile tendono a mostrare un bacino leggermente più pronunciato di quello maschile, verosimilmente per agevolare la gravidanza ed il parto, ma in ogni caso le differenze sono talmente sottili da essere trascurabili. Qualsiasi forma di differenziazione anatomica e soprattutto estetica con finalità riproduttive sarebbe, d'altronde, del tutto insensata dal punto di vista evolutivo.



    Abitudini e Società



    Concezione del mondo



    Essendo ciechi dalla nascita, i Teramin vivono in un mondo di sola oscurità, in cui la luce è interdetta e la realtà si manifesta solo per mezzo di suoni e vibrazioni. Per loro la luce non esiste e non è mai esistita: è un concetto che semplicemente non riescono ad afferrare.
    Grazie al loro sonar, i Teramin sono in grado di percepire i volumi delle cose, per cui hanno un’idea abbastanza precisa di come sono fatti loro e le altre specie dal punto di vista anatomico. Sanno a grandi linee com’e fatto un albero, com’e fatto un drago e com’è fatta una casa. Tuttavia non hanno idea di cosa significhi realmente “vedere” qualcosa. D’altronde, non possono nemmeno lontanamente immaginare cosa sia il colore. Il fatto che un oggetto abbia un determinato colore, ossia che possieda una proprietà ulteriore rispetto alla sua forma, alla sua durezza e alla sua grandezza, è per loro qualcosa di inspiegabile. Cosa significa che un oggetto è rosso o blu? Cosa sono il rosso e il blu? Per un Teramin queste domande non hanno alcun senso. In realtà, al livello intellettuale, sanno che i colori esistono, giacché ne hanno sentito parlare dalle creature dotate della vista. Tuttavia qualunque informazione al riguardo è per loro vuota di significato.
    Lo stesso vale per la luce. Sanno che esiste, sanno che le altre creature possono in qualche modo “sentirla”, ma questo per loro non significa nulla. La luce assume per i Teramin una valenza quasi mistica, essendo un’entità la cui esistenza è certa, ma che tuttavia non può essere afferrata in alcun modo. Ironicamente, la luce è per loro ciò che l’oscurità è per tutti gli altri: l’emblema dell’ignoto.


    Riconoscersi al buio



    La cecità dei Teramin ha chiaramente un profondo effetto sul loro modo di vivere e sulla loro società.
    Una domanda sorge subito spontanea: essendo ciechi, come fanno a riconoscersi tra di loro?
    Fortunatamente la natura ha pensato anche a questo. La “maschera” ossea che costituisce il loro muso non è perfettamente liscia, ma presenta una sorta di “marchio” naturale composto da piccole incisioni e leggeri avvallamenti. In modo simile alle impronte digitali per gli esseri umani, ogni esemplare ha inciso sul volto il suo unico “marchio”, il quale riflette in modo specifico le onde sonore. Questo significa che, quando un Teramin viene “scandagliato” dal sonar di un suo conspecifico, il marchio presente sul suo volto viene percepito come una sorta di “firma sonora” unica per quell’esemplare. Per questa ragione i Teramin non scelgono un nome per propri figli, poiché è la natura stessa ad assegnarglielo.
    (Riconoscersi attraverso l’odore era troppo facile XD)


    Linguaggio e scrittura



    I Teramin sono in grado di parlare e possiedono un loro linguaggio. Non sorprendentemente la loro lingua è estremamente complessa e assolutamente incomprensibile per le altre specie, poiché si serve di suoni emessi a frequenze impossibili da percepire per gran parte delle creature. Fortunatamente molti Teramin imparano a parlare anche lingue più diffuse.
    La caratteristica più particolare della loro lingua è la scrittura. Come fanno, infatti, a possedere un sistema di scrittura se non possono vedere?
    I Teramin hanno ovviato a questo ostacolo basando il loro linguaggio scritto esclusivamente sulle incisioni. Possiedono due alfabeti paralleli: quello dei Glifi e quello dei Codici.

    L’alfabeto dei Glifi è composto da numerosi simboli, chiamati appunto Glifi, che vengono incisi sulle superfici su cui si intende lasciare un messaggio. Ogni Glifo esprime in se stesso un semplice concetto: Pericolo, Sinistra, Destra, Inizio, Fine, e così via. La particolarità dei Glifi è che possono essere rilevati a distanza con il sonar, siccome ogni simbolo rifletterà il suono in modo peculiare. Per questa ragione vengono utilizzati principalmente sui cartelli di indicazione, sulle insegne, eccetera.

    L’alfabeto dei Codici, invece, non può essere rilevato a distanza. Tuttavia, mentre i Glifi sono utili quasi esclusivamente per esprimere semplici concetti, i Codici sono in grado di veicolare informazioni molto più complesse. Consistono in delle piccole incisioni verticali disposte ordinatamente, ma a distanza variabile, in file orizzontali su di una superficie liscia, come ad esempio una lastra di pietra. Per fare un paragone, il loro funzionamento è molto simile a quello del Codice Morse: un Teramin fa scorrere una sua zampa da sinistra a destra lungo la fila di incisioni, che da lui viene percepita come una sequenza di brevi suoni. Le combinazioni tra le sequenze di suoni costituiscono le lettere dell’alfabeto dei Codici.
    Ogni riga di Codici inizia sempre con un Glifo che ha il significato di “Inizio”.


    Vita in comunità



    I Teramin vivono in piccoli gruppi prevalentemente stanziali. Costruiscono le loro abitazioni scavando buchi nella roccia, per cui un loro “villaggio” appare come una lunga fila di buchi disposti ordinatamente l’uno accanto all’altro alla base di una parete rocciosa. Le loro case sono piuttosto grezze ma d’altronde, per via della conformazione delle loro zampe, è comprensibile che i Teramin non siano abili artigiani e costruttori.
    Se dall’esterno le abitazioni di queste creature possono risultare bizzarre, al loro interno appaiono assolutamente incomprensibili. Gli oggetti sono infatti disposti secondo criteri logici indecifrabili: statuette e altri ninnoli decorativi collocati nei luoghi più improbabili; quadri appesi in modo tale che il disegno sia rivolto dalla parte del muro; piatti di bronzo inchiodati al centro di una parete; tappeti che pendono da un punto apparentemente casuale del soffitto, e via dicendo. Come mai?
    Sebbene possa sembrare assurdo, i Teramin arredano le loro case secondo quello che è il proprio gusto estetico. Sfortunatamente il loro concetto di bellezza ha ben poco in comune con quello delle creature dotate della vista. I Teramin arredano infatti le loro abitazioni in modo tale che alle loro orecchie e al loro sonar producano un suono armonico, per cui gli oggetti nella stanza sono disposti in modo da rifrangere in modo gradevole le onde sonore. D’altronde, essendo del tutto ciechi, per loro la bellezza estetica non esiste, ma vi è solo “armonia” e “disarmonia”. Adottando lo stesso criterio con cui arredano le loro abitazioni, indossano gioielli e gingilli decorativi non per abbellire il proprio aspetto, ma solo per migliorare il suono che producono quando vengono analizzati da un sonar.
    La loro concezione del mondo basata sull’armonia dei suoni si riflette anche sul loro modo di parlare. Raramente, infatti, i Teramin fanno uso di parole o di metafore visive, prediligendo di gran lunga quelle uditive. Ad esempio, piuttosto che dire che una cosa è “bella” o “brutta”, diranno che è “armonica” o “disarmonica”, “musicale” oppure “stonata”. Se una cosa gli piace molto diranno “mi suona bene”.
    Non sorprende infatti che siano grandi amanti della musica, ritenendola la forma d’arte suprema. D’altronde la loro realtà è composta unicamente da suoni e rumori, da melodie ammalianti e da frastuoni sgraziati. Fare della musica è quindi come creare un mondo, dare vita ad una realtà alternativa nella quale possono immergersi e abbandonarsi fino quasi all’ubriacatura.


    Rapporti con le altre specie



    Sebbene siano creature moderatamente socievoli e generalmente poco aggressive, i Teramin tendono a rimanere piuttosto isolati rispetto alle altre specie. Questo è dovuto ad un fattore di incomprensibilità reciproca di fondo che vi è tra loro e le specie vedenti. Molti dei loro comportamenti e abitudini, infatti, possono risultare indecifrabili e alieni alle altre creature (basti vedere le loro abitazioni). D’altra parte i Teramin hanno difficoltà a comprendere fatti o eventi che alle specie vedenti appaiono assolutamente ovvi e banali, come le abitudini legate al ciclo del giorno e della notte o la normale scrittura che, siccome l’inchiostro non interagisce con le onde sonore, è per loro del tutto illeggibile. Inoltre i Teramin non amano affatto i grandi centri abitati, trovandoli troppo chiassosi e decisamente “disarmonici”. Per questa ragione costruiscono i loro curiosi villaggi in luoghi silenziosi e ben distanti da quelli densamente popolati, finendo così per estraniarsi dal resto della civiltà.
    I Teramin provano sentimenti contrastanti nei confronti delle altre specie. Il fatto che queste possano “sentire” qualcosa che a loro è invece precluso, ossia la luce, è per essi una grande fonte di frustrazione. Hanno la sensazione che, per quanto possano impegnarsi a mescolarsi con le altre specie, rimarrà sempre tra di loro un fattore di incomprensibilità, come se parlassero due lingue diverse. I Teramin sono infatti consapevoli del fatto che la loro incapacità di afferrare l’essenza della luce verrà sempre considerata come una mancanza dagli altri, come un qualcosa che li rende e li renderà per sempre insanabilmente “diversi”. Ritengono quindi che le altre creature li giudichino strani e incomprensibili, per cui i loro comportamenti saranno sempre oggetto di curiosità nel migliore dei casi, di scherno nel peggiore. Inoltre sanno per esperienza che sono in molti quelli che trovano il loro aspetto piuttosto inquietante, se non persino ripugnante. Sono queste le ragioni per cui molti Teramin sono sospettosi e tendenzialmente maldisposti nei confronti delle specie vedenti, preferendo mantenersi a distanza da loro.



    Combattimento e Abilità



    Stile di combattimento



    In battaglia i Teramin utilizzano le loro zampe come fossero degli stocchi, servendosi di esse per pugnalare i loro avversari. I loro colpi possono essere micidiali, essendo in grado di trafiggere da parte a parte un essere umano con relativa facilità.
    Anche la loro lunga coda può servire da arma. Non solo risulta essere un’ottima frusta, utile anche per strangolare gli avversari, ma la “mano” con cui essa termina può essere utilizzata per impugnare armi. La coda è in grado di compiere movimenti rapidissimi, e la sua lunghezza garantisce inoltre un’ottima portata. Tuttavia essa non è particolarmente forte fisicamente, per cui i Teramin prediligono armi leggere come pugnali, stocchi o spade semplici.

    I Teramin mirano tendenzialmente a trafiggere il cuore dell’avversario. Il cuore è l’unica parte del corpo del nemico che produce continuamente rumore: essa è quindi l’unica cosa che possono “vedere” sempre.
    I loro attacchi sono molto veloci e soprattutto imprevedibili, anche perché queste creature non hanno bisogno di rivolgersi nella direzione del bersaglio che intendono colpire, cosa che svelerebbe le loro intenzioni offensive. Anche quando un Teramin sembra apparentemente ignaro della posizione del suo nemico, volgendogli magari anche le spalle, non è escluso che in realtà si stia preparando a colpire.


    Agilità



    I Teramin, come già ho accennato nel primo paragrafo, sono estremamente agili e veloci. Le loro ossa sono cave (ad esclusione di quelle delle zampe) e ciò li rende sorprendentemente leggeri. Possono compiere alti balzi e atterrare con grande precisione e grazia, poiché le loro zampe, infilzandosi nel terreno, garantiscono una presa perfetta. Tuttavia la loro mobilità è profondamente influenzata dal campo di battaglia, per cui in alcuni frangenti possono avere difficoltà a persino camminare, figurarsi a compiere acrobazie.


    Percezione



    Siccome il sistema sensoriale di queste creature è basato sul suono, esso funziona con la stessa efficienza sia negli ambienti molto luminosi che in quelli del tutto privi di luce. I Teramin non temono affatto l’oscurità, ma anzi la considerano il loro migliore alleato in battaglia.

    Il loro speciale sistema uditivo percepisce anche le vibrazioni che si propagano attraverso il terreno, permettendogli di percepire qualunque creatura vivente si trovi intorno a loro, anche nel raggio di molti metri. Cogliere di sorpresa un Teramin è notoriamente quasi impossibile.

    I Teramin, essendo ciechi, sono immuni a qualsiasi tipo di attacco o incantesimo che stordisce servendosi della luce. Sono inoltre immuni alle illusioni di tipo visivo e all’ipnosi.


    Poteri elementali



    I Teramin, in quanto creature ferali, hanno accesso al controllo sugli elementi. Hanno grande affinità con gli elementi Suono e Oscurità. Chiaramente possono servirsi anche di tutti altri poteri elementali, ad esclusione però della Luce.


    Debolezze



    Il sistema percettivo dei Teramin, pur essendo molto raffinato, è tuttavia un’arma a doppio taglio. Se da una parte gli permette di muoversi nell’oscurità con totale naturalezza, dall’altra viene facilmente disturbato da forti suoni improvvisi e da ambienti molto rumorosi. Nei centri cittadini molto affollati, ad esempio, i Teramin possono essere molto disorientati, potendosi affidare quasi unicamente sul loro sonar.

    Incantesimi che causano terremoti possono rendere inutilizzabili gli organi uditivi presenti nelle loro zampe, poiché le onde sismiche sovrastano qualunque altro tipo di vibrazione. Non è un caso che queste creature non amino affatto coloro che si servono dell’elemento Terra, poiché esso sconvolge la loro percezione.

    I Teramin possono percepire oggetti inanimati e immobili esclusivamente con il loro sonar. Attacchi incorporei e che non producono alcun rumore, come potrebbero esserlo alcuni tipi di incantesimo, sono per loro assolutamente invisibili. Lo stesso vale per i proiettili che non sono abbastanza veloci per emettere suoni in volo, come ad esempio dei coltelli da lancio, e per quelli che al contrario viaggiano a velocità supersonica. Una freccia, che invece genera un sibilo acuto mentre fende l’aria, può essere rilevata (ma non per questo necessariamente schivata).

    La leggerezza e la flessibilità di queste creature garantisce loro grande agilità, ma si associa anche ad una scarsa resistenza fisica. Un colpo molto potente, come ad esempio una zampata ben assestata ricevuta da un drago, può facilmente trasformare un Teramin in una sanguinolenta opera d’arte astratta.

    I Teramin, per via delle loro zampe, sono pessimi nuotatori. Chiaramente sott’acqua non possono sentire praticamente nulla, ma il loro sonar in parte continua a funzionare.



    Fatti vari



    Essendo l’unico organo che emette costantemente un suono in quasi tutte le creature viventi, i Teramin considerano il cuore il “contenitore” dell’anima. Ogni creatura ha infatti il suo peculiare battito cardiaco, ossia la sua personale e inimitabile “melodia”. Secondo loro tale “melodia” è appunto l’anima di una creatura vivente. Il silenzio, infatti, lo ritengono sinonimo di morte, tanto che nella loro lingua i due concetti si esprimono con la stessa parola. Quando una creatura diventa completamente silente, per i Teramin può significare soltanto che essa è morta, poiché la sua “melodia” si è interrotta.

    Da adulti, alcuni Teramin si fanno incidere uno o più Glifi sulla loro maschera ossea, il che è un po’ come cambiare il proprio nome.

    Le loro zampe ossee crescono continuamente, poiché tendono ad usurarsi molto nel corso della vita quotidiana. Capita spesso che Teramin molto vecchi, che per via dell’età camminano poco, abbiano delle zampe sproporzionatamente lunghe.

    Nei normali terreni erbosi sono capaci di muoversi in modo estremamente silenzioso, poiché le loro zampe appuntite gli permettono di camminare senza dover nemmeno smuovere l’erba sotto di loro. Tuttavia questo non accade nei terreni duri e rocciosi, dove i loro passi producono un peculiare rumore ticchettante.

    Essendo ciechi, i Teramin non possono rilevare le espressioni facciali. Possono tuttavia intuire le emozioni provate dal loro interlocutore basandosi sul suo battito cardiaco e sul suo respiro, ma questo sistema è comunque alquanto approssimativo. Se qualcuno gli sorride o gli fa l’occhiolino, ad esempio, non possono accorgersene. Dal punto di vista evolutivo, d’altra parte, la capacità di riconoscere le espressioni facciali è per loro sostanzialmente inutile, dato che nemmeno hanno un volto. Per compensare a tale mancanza esprimono le loro emozioni in modo prevalentemente verbale, denominando esplicitamente il loro corrente vissuto emotivo (“che gioia!”, “sono molto insospettito…”, “AAAH! Sono terrorizzato!”). Questa curiosa modalità espressiva può tuttavia sembrare falsa e artefatta altre specie, che possono pensare che i Teramin siano creature fredde e apatiche.

    I Teramin non amano i luoghi molto affollati, come le taverne o le feste di paese. Il gran rumore che inevitabilmente caratterizza questi luoghi ed eventi è per loro estremamente disorientante.
    Per la stessa ragione faticano a sopportare chi parla troppo.

    Edited by -Aleph- - 9/6/2020, 17:47
     
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    Aaaaahh *si stiracchia* che soddisfazione aver letto tutto ciò… :^_^
    Ok, un altro pazzo che ha intrapreso la carriera di professioni sanitarie o medicina… ma chi ce l’ha fatto fare dico io? Ma gnamo a fare i contadini! Ciò pure la terra e le zappe dietro casa.
    Comunque beh ecco… che dire, nulla. Nulla da dire perché ai scritto di tutto e di più (anche ripetuto a volte, forse hai intuito che sono scemo e ho bisogno dell’opposto del riassunto per capire le cose xD) credo proprio che mi farò il fatidico quarto PG con la tua specie… perché… anche i Teramin sono in gioco!
    Boia, credo non possa esistere creatura più adatta per rispecchiarmi, praticamente sono io a quattro zampe :) a parte le ossa sporgenti... (dato che ho un pochetta di panza e i miei 72 kg non sono esattamente... flessuosi).
     
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    CITAZIONE (Aesingr @ 15/3/2016, 18:28) 
    Aaaaahh *si stiracchia* che soddisfazione aver letto tutto ciò… :^_^
    Ok, un altro pazzo che ha intrapreso la carriera di professioni sanitarie o medicina… ma chi ce l’ha fatto fare dico io? Ma gnamo a fare i contadini! Ciò pure la terra e le zappe dietro casa.
    Comunque beh ecco… che dire, nulla. Nulla da dire perché ai scritto di tutto e di più (anche ripetuto a volte, forse hai intuito che sono scemo e ho bisogno dell’opposto del riassunto per capire le cose xD) credo proprio che mi farò il fatidico quarto PG con la tua specie… perché… anche i Teramin sono in gioco!
    Boia, credo non possa esistere creatura più adatta per rispecchiarmi, praticamente sono io a quattro zampe :) a parte le ossa sporgenti... (dato che ho un pochetta di panza e i miei 72 kg non sono esattamente... flessuosi).

    No, in realtà sto studiando psicologia. Ma... suppongo che questo mi renda altrettanto pazzo, se non forse ancora di più. XD

    Hahaha si lo so, scrivo in modo ripetitivo. E' che ho il terrore che il mio modo di espormi non si capisca (io perlomeno lo trovo contorto), per cui per sicurezza tendo a ripetere le cose fino allo spasimo. Conta che, quando ho completato la prima bozza su word, per curiosità ho usato la funzione cerca per vedere quante volte avevo scritto la parola "Teramin". 135 volte. Li ho intuito che forse avrei potuto usare qualche pronome.

    Addirittura ti farai un pg Teramin? O_O Cacchio sono onorato, davvero. Grazie! :D Se posso chiedertelo, in che senso ti rispecchi tanto in queste creature? (scusa l'intrusività... ehm, deformazione professionale, presumo. XD)
     
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    No aspetta... parli di asse sagittale e di coclea e non hai fatto anatomia? Tu sei da rinchiudere, te lo dice zio Aes... devi togliermi la curiosità di come ti è venuto in mente di utilizzare termini scientifici come questi se non fanno parte del tuo bagaglio di studio. Capisco Tira che ogni tanto mi cita etmoidi a caso, ma tu che fai psicologia mi inquieti!

    Nessuna intrusività xD non vedo quasi una mazza perché soffro di glaucoma congenito bilaterale (un casino in somma) e so che vuol dire affidarsi all'udito o utilizzare termini come armonia e musicalità xD non per niente suono quindiciordici strumenti perché credo nella voce della musica! e beccati questo! *pigia un do minore settima usando la pseudomano prensile del teramin* scusa se metto sotto spoiler ma siamo fuori topic un pochino e poi va beh, so che non a tutti fa piacere di quando scrivo di ste cose U.U
     
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    CITAZIONE (Aesingr @ 15/3/2016, 20:31) 
    No aspetta... parli di asse sagittale e di coclea e non hai fatto anatomia? Tu sei da rinchiudere, te lo dice zio Aes... devi togliermi la curiosità di come ti è venuto in mente di utilizzare termini scientifici come questi se non fanno parte del tuo bagaglio di studio. Capisco Tira che ogni tanto mi cita etmoidi a caso, ma tu che fai psicologia mi inquieti!

    Nessuna intrusività xD non vedo quasi una mazza perché soffro di glaucoma congenito bilaterale (un casino in somma) e so che vuol dire affidarsi all'udito o utilizzare termini come armonia e musicalità xD non per niente suono quindiciordici strumenti perché credo nella voce della musica! e beccati questo! *pigia un do minore settima usando la pseudomano prensile del teramin* scusa se metto sotto spoiler ma siamo fuori topic un pochino e poi va beh, so che non a tutti fa piacere di quando scrivo di ste cose U.U

    Haha, è che mi piace usare termini tecnici trovati su wikipedia per farmi figo. XD (Ehm... si, leggo wikipedia per passatempo...) E poi ho fatto un paio di esami di neuroanatomia, ma tanto non ricordo quasi nulla oltre all'asse sagittale e alle cellule ciliate. FjZkEXI

    Ah, capisco... Accidenti, scusami se ho tirato fuori l'argomento. Certe volte sono proprio un ficcanaso haha. XD
    Figo il fatto che ti interessi alla musica al punto che è entrata a far parte del tuo vocabolario. :D Non vedo l'ora di vederti ruolare un Teramin, penso proprio che lo interpreterai esattamente nel modo in cui me lo immagino.

    Comunque anche a me piace la musica, ma ovviamente tra il farla e il sentirla c'è un abisso. Insomma, ci ho provato a imparare uno strumento, ma sono negato.
    Che in realtà è il mio modo per dire "sono pigro e non ho la pazienza per fare pratica". 4orVad2s
     
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    Uuh neuroanatomia che incubo io ciò l'esame (l'ennesimo) a breve... tranquillo comunque, mica mi da fastidio parlarne e poi i "ficcanaso" mi sono sempre piaciuti. Meglio degli apatici che non parlano manco a mettergli elettrodi nelle corde vocali (e ce ne sono parecchi purtroppo). Per la musica beh, devi sentirla addosso come passione, io penso di percepirla come il mio sangue xD quindi ci sono straflesciato... Si penso anch'io che il Teramin sarà un buon piggio per me... ci becchiamo in role!
     
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    Perdonatemi se riesumo un thread del 2016, ma adesso che sto usando Leamhan mi sono ricordato dell'esistenza di queste creaturine. :asd:

    Volevo solo fare presente che ho apportato alcuni lievi cambiamenti al design della specie. Si tratta di ritocchi di poco conto, che tuttavia potrebbero riguardare tutti coloro che oggi o in futuro decidano di far comparire queste creature nel corso di una role a cui prendono parte.


    I cambiamenti sono i seguenti:

    -Per dare alla specie un'aspetto più organico e un tantino più plausibile dal punto di vista evolutivo, la maschera ossea che costituisce il loro volto non è più completamente liscia ma presenta alcuni leggeri avvallamenti e protuberanze (in ogni caso a malapena visibili) che lasciano intravedere le vestigia di quelli che, prima che venissero erosi da milioni di anni di evoluzione, sono stati dei tratti somatici (orbite, zigomi, ecc).

    -Adesso le narici sono ben visibili sulla maschera, ed è quindi finalmente risolto l'arcano su come esattamente questi cosi riescano a respirare. XD Inoltre l'arcata dentale superiore emerge direttamente dalla suddetta placca ossea. Mi sono reso conto che non poteva essere altrimenti, siccome essa costituisce, di fatto, il cranio di queste creature.

    -Per la stessa ragione è cambiata la conformazione dell'organo prensile posto al termine della coda, che adesso si compone di due soli elementi tentacolari e non più da un numero che è di volta in volta determinato da come mi sono svegliato la mattina.

    -Le zampe sono un po' più spesse, perché prima facevano ridere.

    -Le orecchie, nella loro posizione naturale, sono adesso rivolte all'insù anziché all'indietro, così da richiamare sia quelle di un pipistrello che (alla lontana) quelle di un cavallo.


    Ok, non c'è altro. In teoria dovrei rifare l'intera descrizione della specie, dato che è una roba assolutamente illeggibile, ma tanto sappiamo tutti che questo non succederà mai. u_u
     
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6 replies since 15/3/2016, 09:43   293 views
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