Le fatidiche domande

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Un attimo, calma e sangue freddo: Master, Tira ti chiedeva se, nel caso lei entri in modalità ful powa "ricordando", Arael può comunque vedere la sua anima. Almeno penso... in ogni caso Tira Arael non legge nel pensiero, lo so perché gliel'ho bocciata io questa cosa (avendo già lei abbastanza troppi poteri xD), Vede solo la natura caratteriale e la sua indole, buona o cattiva. Per il ricordare però mi permetto di azzardare io... non essendo la vera anima di Egenna, quando Ernesto manolesto o chi che sia prende il controllo, Arael avrà una visione confusa della sua natura emozionale (o in somma non so come chiamarla), perché appunto avviene una variazione dai canoni dei suoi poteri. O no Master? Il PG è tuo ovviamente, ma così mi pare più interessante la cosa :D rispondo appena posso con la role
     
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    Dannato aiuto? Lui? E perché mai?
    Che stava succedendo? Egenna non era rimasta minimamente turbata dall'apparizione occulta, anzi l'aveva rimproverato -come al solito del resto- e l'aveva superato, ignorando l'avvertimento.
    D'accordo essere impulsivi, anche lui talvolta lo era per principio... in quanto Aes, ma non sembrava che la creatura avesse portato un'aura di gioia e allegria con sé, o nient'altro che potesse giustificare l'indifferente reazione di Egenna.
    Ebbe una strana sensazione, quella che il suo corpo avvertiva sempre prima che qualcosa stesse per accadere, il suo solito stupido sesto senso in forma di udito. E, puntualmente, qualcosa accadde. La sua prima reazione fu quella di far scattare un ala e coprire Egenna, o almeno mettergliela a mo di copertura sopra la testa, e sperava non se la prendesse anche per quello. Ma chi voleva prendere in giro, ovvio che l'avrebbe fatto.
    Inoltre si rese conto di essere stato ingenuamente avventato solo una frazione di secondo più tardi, quando la tanto remota ragione che in lui albergava gli bussò alla capoccia per ricordargli che la membrana di un'ala era più facilmente penetrabile di una qualunque altra parte del suo corpo.
    Fantastico, e la creatura gli si era distesa sulla schiena. Così, a caso. Una di quelle azioni che era solito compiere lui; o meglio, una di quel genere, dato che se lui fosse esattamente salito sulla schiena di qualcuno avrebbe potuto dargli non pochi problemi.
    L'inizio di una frase con "Nel caso non lo abbia capito" era di quanto più inopportuno potesse proferire, perché effettivamente no: non l'aveva capito che accidenti fosse e, tecnicamente parlando, neanche gli interessava una buona volta. Sempre incuriosito da tutto, in quel momento non sapeva se essere attratto o meno da quella presenza decisamente estranea e, in tutti i sensi, fuori luogo.
    "Cortesemente, potresti spiegarmi cosa hai intenzione di fare sul mio dorso?" Chiese, voltando solo per metà il muso e osservandola solo con la coda dell'occhio.
    Almeno come domanda era lecita. Probabilmente c'era da sottolineare che se ne stava sopra di lui in maniera molto differente e più spontanea di Egenna, ma ciò non toglieva che la sua presenza così invadente fosse in parte poco gradita.
    Tolse l'ala dal capo di Egenna quando si fu accertato che, almeno per il momento, non sarebbero dovuti esserci pericoli imminenti. Lo turbava solo la nulla attenzione che la ragazza stava dedicando alla creatura; nonostante gli umani sapessero essere tonti, ed Egenna sapesse essere strana, qualcosa in tutto quello non quadrava.
     
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    aes è come hai detto u.u, io avevo capito. Male la domanda XD... Comunque si... Le avrebbe una visione confusa e distorta come con zakrina se va in berseker (miii ma quante ragazze ci sono che vanno fuori di brutto? O.o non voglio nemmeno sapere cosa gli capiterebbe se andassero in "berserk" in quel periodo del mese... DX)
     
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    Ok, ottimo ^^"

    Tra la sensazione strana che la invadeva e lo stimolo della fame che la perseguitava, Genna sentiva l'urgenza di andarsene via di lì, ma dopo averlo superato, il drago pensò bene di non muoversi neanche di un passo. Aspettò di lato con impazienza, sperando che il suo sguardo irritato fosse sufficiente a far capire al drago quale azione era bene seguire. Non lo fu. Non iniziò a mettere a mettere le zampette una davanti all'altra, ma alzò invece un'ala e gliela piazzò sopra la testa.
    Genna rimase per qualche secondo a fissare dal basso la membrana alare del drago, con la testa in alto, lo sconcerto nel volto e la mente vuota di qualsiasi spiegazione. A cosa era dovuto tale movimento? Aveva cominciato a piovere? La proteggeva dagli eritemi solari? La nascondeva dalla vista di un qualche altro drago in volo? Perché cavolo un'ala a caso era sopra la sua testa? Spostò le mani lungo i fianchi, e piano piano abbassò la testa per focalizzare lo sguardo in quello di Aes. Era pronta a dirgliene quattro per farlo rinsavire, ma il drago fu più veloce. E, anche se sembrava impossibile, ancora più criptico. Cosa ci faceva sul suo dorso, a chi? Con chi altro stava parlando? Lanciò una veloce occhiata ai dintorni, ma non c'era nessuno, proprio come sulla sua schiena.
    La perplessità tornò di nuovo ad emergere, mentre l'ala del drago tornava al suo posto. Anche se quando lo aveva conosciuto non le era parso un individuo proprio così normale, non le era sembrato neanche fuori di testa. Che dovesse ricredersi? O semplicemente questo era il modo in cui i draghi manifestavano la stanchezza? Oh, chi era lei per poter giudicare? Quando era stanca lei voleva solo dormire e non far niente, se fare il pazzo era il suo momento di relax che si divertisse pure. Bastava solo che il suo zaino scegliesse la sua stessa direzione.
    Con un sospiro, Genna cominciò a camminare.
    < Se preferisci andare prima dal nano, è ok... basta che ci allontaniamo da qui: quel rumore attirerà sicuramente qualcuno, e non ho troppa voglia di incontrare anche le folle di Itios.. >
     
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    Ariel rise e rise mentre il drago cercò di proteggere l'umana col l'ala.
    Si stava chiedendo cosa avrebbe pensato l'umana
    Nel vedere un simile gesto.
    Il drago gli chiese che facesse ora su di lui era giusto che gli spiegasse subito la situazione.
    "mmmh... non rompere... Sei così comodo che ho voglia di riposarmi un po' dopo quel lungo viaggio..."
    Disse la piccola pigramente dopo uno sbadiglio, rigirandosi in una posizione acciambellata sul dorso del drago che era tenerissima da vedere.
    Dopo di che, chiudendo gli occhietti e coprendosi dal sole con un ala disse.
    "...e non stupirti se lei non mi vede, sono invisibile per lei... E non può sentirmi, Awwhh(sbaglio). Quindi meglio se non mi parli così apertamente, o penerà che sei fuori di testa..." Fece sonnacchiosa, e già che c'era iniziò a coccolare il dorso del drago per cercare di calmarlo dalle sue preoccupazioni.
    Tanto tutti devono morire quindi perché non vivere in modo giusto ma piacevole?
    Ariel era pigra per esempio, ma quando il dovere chiamava era la prima a correre... E tra le grida e le catastrofi lei compieva il suo dovere.
    Ma ora aveva troppa voglia di dormire, anche se lei sapeva che era solo un pretesto per riposare, visto che non aveva bisogno realmente di dormire, ma erano dettagli per lei.

    ma non è la shinigami più pucciosa di sempre? :3
     
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    Le folle di Itios... almeno quello non era un problema, e a quanto pareva era l'ultima cosa di cui si sarebbe dovuta preoccupare Egenna. Non c'erano grandi quantità di persone in giro, era un suono del tutto diverso quello che caratterizzava Itios, rispetto a Kerus.
    Lì sembrava che la quiete fosse quasi assoluta, come in una pacata foresta, come in riva al mare, ma nel mezzo di un villaggio di individui più o meno umani. Quiete turbata da un essere che si spacciava per qualcosa di invisibile e di totalmente irrazionale. Se lui la vedeva, come faceva Egenna a non vederla? La sua vista era praticamente uguale a quella di un umano, se non forse inferiore. Non era abituato a farne uso, in acqua la vista di un pesce era più che sufficente. Non era un predatore del cielo, non era dotato di sensi particolarmente acuti fatta eccezione per l'udito.
    Eppure lui la vedeva, Egenna no: questo spiegava alcune cose, ma metteva in ballo così tanti dubbi da impedire di notare quel poco che si era chiarito.
    "Si... andiamo a portargli questo affare, ma ti informo che qualcuno, sulla mia schiena, si sta in questo momento preoccupando che tu mi possa considerare fuori di testa"
    Era la frase migliore da dire, proprio per anticiparne una simile ad alta voce da parte della ragazza.
    "Dice che tu non puoi vederla, ma mi sta coccolando la schiena"
    La situazione era imbarazzante, probabilmente nemmeno l'ignorante Aesingr avrebbe creduto ad un discorso del genere. Come doveva comportarsi?
    Poteva essere scorbutico disarcionarla così malamente come stava pensando di fare, ma anche non spiegarle che si stava trovando inuna situazione complicata poteva rendere le cose notevolmente difficili.
    Tornò con l'occhietto di lato a guardarla, cercando di capire cosa volesse fare. Non sembrava nient'altro che una cucciola di una specie assai rara, tranquilla e semplice, ma non fidarsi è sempre cosa buona finché non si conosce; tanto più in situazioni come quella, in cui era tutto veramente troppo assurdo per essere spiegato logicamente.
    Neanche lui ed Egenna erano tipi razionali, ma tutto ciò superava di gran lunga le assurdità che avevano vissuto il giorno precedente.
    Ma che stava succedendo? Il mondo era davvero vario, in effetti a Kengard aveva visto poco, e non aveva voluto vedere oltre quello che le sue orecchie avevano udito. Temeva di pentirsene ancora prima di poterne gioire.
    Era sul punto di dirle qualcosa che avrebbe potuto non gradire, quando gli venne in mente la malsana idea di tentare una delle sue follie.
    Tanto valeva provare, non sembrava intenzionata a far loro del male e soprattutto pareva tutto fin troppo casuale per non esserlo veramente.
    "Sai cos'è questo?" Le chiese, aprendo la bocca e facendo scivolare da sotto la lingua l'anello, che cadde a terra senza alcun suono. Dopo un paio di tentativi andati male riuscì ad afferrarlo con gli artigli, facendo attenzione a non farlo finire su una delle dita per non attivarne l'effetto, per portarlo fino la sua spalla dove la creatura poteva afferrarlo. "Hai mai visto una cosa del genere? Mi raccomando non metterlo al dito"
    Preferiva che non glielo togliesse dalle zampe e che lo osservasse soltanto, giusto per restare il più al sicuro possibile. In ogni caso se lo avesse preso non si sarebbe ritratto. Si fidava del suo sesto senso, e se non c'era da temere... fortunatamente era in grado di capirlo.
    @Void: Per piacere, con Arael non fare l'omniscente totale sull'anello, se pensi di poterne sapere a riguardo (leggi la scheda del PG *...* di Gatto, quello senza nome), puoi provare a buttare qualche info. Ma non vorrei diventassi incoerente con quello che ha scritto lui quindi nel caso non esagerare
     
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    Anche se Aes accettò piuttosto facilmente l'idea di andare dal nano senza passare dal via, cominciò a perdersi in uno strano monologo su quanto un essere sulla sua schiena fosse preoccupato di cosa lei pensasse della sua salute mentale. Genna lanciò un'altra veloce occhiata alla sua schiena, ma di nuovo nessuno era lì appollaiato a ricambiare il suo sguardo. Aprì bocca per esprimere i suoi dubbi, ma il drago l'anticipò: aggiunse che solo lui poteva vederlo.
    Stranamente, Genna non la trovò una spiegazione così esaustiva. Lo guardò vagamente perplessa.
    < Oh, rassicura il tuo amico invisibile: pare che qui nel Kengard i fuori di testa siano una buona fetta della popolazione. > borbottò non appena il drago le lasciò lo spazio per parlare.
    Una parte di lei collegava l'inizio della pazzia del drago con quella fastidiosa sensazione di inquietudine, e non vedeva l'ora che Aes rinsavisse; l'altra era troppo stanca per poter pensare, e l'unica cosa che si stava chiedendo era se per caso stesse già sognando. Con uno sbadiglio, Genna rallentò fino a fermarsi. Non solo il drago non la stava seguendo, ma si era anche piazzato in mezzo alla strada a... mmh? Che stava facendo adesso? Rigurgitava l'anello? Ma perché?
    Lo sguardo del menestrello si fece via via più perplesso mentre osservava il suo impegno per recuperarlo tra gli artigli. Per un attimo pensò di aiutarlo, ma l'idea di raccattare del metallo pieno di bava di drago non le risultò molto invitante, e le altre parole che palesemente non rivolse a lei, la convinsero del tutto a non metterci il naso. Si limitò invece ad aspettare, con le braccia incrociate sul petto, gli occhietti a fessura fissi contro il drago, e il piede che continuava ad andare su e giù sbattendo a terra. Se non si fosse mosso, tipo subito, Genna non dubitava che avrebbe alzato con quel piede lo stesso polverone che esalava quello strano buco ancora così vicino.

    Master, ma se il tuo pg prende in mano quell'anello, Genna continua a vederlo mentre lei lo maneggia? O diventa invisibile?
     
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    Proprio dove volevo arrivare xD comunque ora Tira mi spaventa, da quando ha riconosciuto la lucertolona di Gaudí secondo me è un po' sovrannaturale xD
     
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    Sovrannaturale? Nah, è che sono l'unica sotto i settant'anni che guarda ancora la Signora in giallo. Ormai ho cominciato a pensare come la Signora Fletcher XD
     
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    ok comunque si, lo vedrà fluttuare

    Ariel sbadigliò seguita dal umana che però non poteva sentirla.
    Come dire: Uno sbadiglio contagioso.
    La creatura sovranazionale si stava già godendo il riposino, quanto il drago rigurgitò una cosa e con difficoltà glie la pose dicendo se ne sapeva qualcosa.
    La ragazza-morte lo osservò perplessa e i suoi occhi percepirono correnti magiche tipiche di qualche incitamento o roba così, non lo prese in mano ma si avvicinò per vedere meglio.
    "non ne ho idea di cosa rappresenti questo anello. Ma sembra magico. Secondo la mia miliardaria esperienza potrebbe essere benedetto o maledetto. E se mi dici di non metterlo peschi in un Barile perché non lo avrei messo nemmeno se me lo avessi chiesto... Slepy slip."
    Spiegò l'angioletta prima di fare il versetto tipico che fa quando vuole dormire.
    Poi si rimise nella posizione di prima.
    E si addormento profondamente... Ma non troppo visto che l'umana sbatteva il piede come un tamburino.

    ora lei è in uno stato di sonno loquace, ovvero dorme, ma sente cosa dite e fate. Quindi continuerà a parlare mezza addormentata se la interrogate... Questa condizione non durerà a lungo tra ^^
     
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    Bella spiegazione si, ora era ovviamente tutto chiaro!
    Ma perché ci aveva provato? Si sentiva stupido più di quanto si sentisse normalmente. Va beh, poco male... nulla di guadagnato e nulla di perso.
    Punto della situazione, le strade erano due: o continuava a far finta di nulla e conviveva con quella presenza estranea ignorando che Egenna non la vedesse, o la buttava giù senza pensarci troppo.
    Oppure...
    "Egenna non ti vede perché tu non vuoi o è a causa della tua natura?"
    Se avesse scoperto che non si era fatta vedere da Egenna per sua volontà... le conseguenze non sarebbero state carine. La cosa lo stava facendo dannare.
    E se Egenna l'avesse toccata? E se fossero entrate in contatto in qualche altro modo?
    E se quel piede avesse potuto squotere il terreno e causare terremoti?
    Perché tutte a lui...
    "Andiamo" Aggiunse, lasciando perdere tutte le varie opzioni possibili, almeno per il momento.
    Attraversò il piccolo parco in cui erano riniziati i casini, diretto verso una modesta schiera di casupole non molto distanti dal confine verde, delimitato da poco più di qualche alberello e coso-per-far-sedere-i-due-gambe.
    Man mano che si avvicinava il rumore di martello e di mola iniziavano a farsi sentire, segno che, come al solito, c'erano lavori in corso.
    Adesso i suoi piedi calpestavano terra battuta e pietre, finché non arrivò al selciato che precedeva la stradicciola antistante alla dimora del fabbro.
    Sapeva che lo avrebbe trovato lì dietro, anche perché il suono dei suoi aggeggi nanici all'opera erano inconfondibili; ferraglie ferri e sferragliamenti, un gran macello per le sue orecchie.
    Un rumore che però non coprì il fruscio di un qualcosa che gli veniva scagliato contro.
    Accidenti, si era scordato di quel dettaglio! Scattò all'indietro per quanto la sua mole lo consentisse... e... oddio la creaturina... chi sa se conosceva il termine aggrapparsi.
    Un disco di ferro rotante gli passò davanti le zampe e sfrecciò alla sua sinistra come niente fosse, mentre il maledetto nano in questione si palesava, con tanto di abiti da lavoro e guanti rivestiti di spuntoni acuminati, in tutto il suo splendore di basso umanoide pelato con occhietti scuri e infossati.
    "Ei tu drago... via da qui! Questa casa non è fatta per i bestioni ingrati come te!"
    Sapeva di aver appena rischiato un'amputazione per colpa dei problemi mentali di un nano fuori di testa, ma come aveva appena detto Egenna... pare che qui nel Kengard i fuori di testa siano una buona fetta della popolazione.
    Il suono dell'oggetto che cadeva a terra vicino alla voce di un ignaro passante, non seguita da imprecazioni o versacci stupiti tipici dei bipedi comuni, non lasciava dubbi nell'argomento: non ce n'erano neanche lì di individui normali.
    "Scusa... non lo farò più. Ma evita di lanciarmi altro, non sono solo"
    Magari dirgli che erano in tre non avrebbe aiutato... ma Egenna era pur sempre visibile da tutti, almeno così sperava.
    Non giunsero alabarde e spade rotanti ne altri affari taglienti come quello di prima, ma meglio essere cauti prima di rischiare.
    Arael ha preso una ceppata per terra? Ora sono curioso xD
     
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    Finalmente il drago diede segni di voler partire: cominciò a mettere una zampa dopo l'altra e si incamminò lungo un viale di terra battuta, tra una casupola e l'altra. Per una volta, la direzione non sembrava presa a casaccio. Il drago si era mosso senza pensarci due volte (ma non come lei che non pensava perché tanto una strada valeva l'altra), era andato per di là, a colpo sicuro. Genna lo guardò ancora per qualche istante senza seguirlo, chiedendosi chi tra i due fosse già stato in città: Aes o il suo invisibile amico. Preferì non approfondire la questione, si limitò ad imitare il drago, e a seguire i suoi passi.
    Man mano che si avvicinavano, sempre più dettagli confermarono che la strada era quella corretta: dapprima, il suono di martellate la convinse che la strada non era ancora lunga e che arrancare dietro Aes aveva dato i suoi frutti; poi qualcosa non meglio identificato che attentava alla vita del drago, le fece dubitare della sua idea precedente. Genna guardò quell'oggetto da una distanza più o meno sicura, mentre schizzava veloce contro il drago, e lo mancava di un soffio. Forse sarebbe stato davvero meglio se lungo il viaggio si fosse semplicemente accasciata a terra per dormire, piuttosto che trascinarsi fino a lì. Oltre che evitare eventuali bernoccoli finalmente si sarebbe riposata un po'! Tanto, con l'aspetto trasandato che aveva in quel momento (giacca da uomo strappata in qualche punto per lo scontro con quella pazza di Kerus + faccia stanca e assonnata), non dubitava che chiunque l'avrebbe scambiata per una semplice barbona.
    Chi seguì l'oggetto volante fu sicuramente un nano, se non per razza, almeno per altezza. Ascoltò in silenzio (e a distanza di sicurezza) il battibecco tra Aes e il nano, che le confermò - fortunatamente - che era stato il drago a guidare la marcia. Che fosse già stato ad Itios, quindi? Incuriosita di sapere quale fosse il loro trascorso (e dopo essersi assicurata che il nano non avesse altro da lanciare oltre ai vestiti che portava addosso) finalmente Genna si avvicinò, e... stop. Si limitò a rimanere in silenzio. Sì, non era da lei, ma l'idea di attrarre l'attenzione di quell'essere su di lei, le sembrava solo un modo come un altro per offrirgli un secondo bersaglio. Preferiva piuttosto non avere nessun benvenuto.
     
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    Dannazione! il drago tormentava Ariel con le domande più futili possibili.
    E ora gli chiedeva se fosse invisibile per sua natura o no.
    "diciamo entrambe le cose... Io sono sempre invisibile per gli esseri umani, a meno che non ci tocchiamo o ascoltino la mia voce.
    Questo mi renderebbe visibile a tale persona per sempre, Cosa che devo impedire per adempier al mio compito più serenamente.
    Per questo sarebbe meglio che evitassi di fare qualunque cosa mi implichi."
    Spiegò la "piccola" leggermente spazientita, e con un espressione da bimba arrabbiata.
    Però il drago si mosse, non che a Ariel fregava qualcosa.
    Ma poi uno gnomo da giardino malefico scagliò un disco di Xena al drago, che per schivarlo la fece ribaltare, in maniera così comica che Ariel fu felice che nessuno l'avesse vista oltre il drago.
    E quando cadde giù di testa sul selciato, un onda di dolore corse dalla testa fino alle dita dei piedi e ritorno.
    Facendogli intonare un urlo di dolore che sarebbe stato udito solo dal drago.
    "MALEDETTO NANO MALEFICO! IO TI AMMAZZO
    E DIVORERÒ LA TUA ANIMA!"
    Sbraitò l'angioletta incazzata, mentre, avvicinandosi al nano armata di falce (che aveva nuovamente evocato) proferiva parolacce e bestemmie in lingue ignote mentre il suo bernoccolo ardeva pulsante di dolore...
    Sembrava più un demone che un angelo in quel momento.
    Sarebbe convenuto al drago fermarla prima che facesse a fettine il nano, perché far infuriare un cupo mietitore non era mai cosa saggia.
    Aesingr ti concedo di far vedere Asriel (contro la sua volontà) a genna XD e a nessun altro u.u
     
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    Eona, neanche a chiederlo, aveva deciso di rientrare nel villaggio un'oretta dopo l'essersi divisa dalle sue due nuove conoscenze.
    Si rialzò spolverandosi le vesti, era sinceramente dispiaciuta per non averli aiutati ed il suo dannato senso di giustizia non l'avrebbe lasciata dormire per mesi se si fossero persi. Recuperato il bastone si concentrò sulla sua visione per vedere se riusciva a percepire qualcosa, qualunque cosa, le ci volle qualche secondo per capire che doveva basarsi sulla fortuna. Anche se ci fossero state delle tracce la sua "vista" non era in grado di percepirle a meno che non fossero profonde e ben definite. Si morse un labbro preoccupata, la fortuna non era proprio una delle sue caratteristiche migliori.
    Quella volta però la sua buona stella pareva avergli fatto l'occhiolino visto che incappò nella coppia al primo tentativo, sembravano intenti a parlare con il fabbro locale, un nano decisamente burbero e poco accomodante che avrebbe ribaltato un drago a mani nude se ne avesse avuto la possibilità.
    Lei lo trovava adorabile.
    Si avvicinò a passo rapido al gruppo quando qualcosa entrò nel suo campo visivo, il drago si era appena scansato di botto e lei si ritrovò a dover ringraziare che quel coso che le atterrò ad un metro di distanza non fosse diretto a lei, non sarebbe di certo stata in grado di schivarlo.
    Alzò una mano aprendo la bocca per salutare i due ma si accorse solo ora di qualcosa di strano, una terza presenza si era appena ribaltata dalla schiena del drago finendo a gambe all'aria sul prato. Qualcosa non le quadrava però, la magia che quell'umanoide emanava era fuori dal normale, purtroppo però non ebbe tempo di riflettere sull'argomento.

    *E ha tirato fuori una f... UNA FALCE?*

    Eona rimase a bocca aperta per un secondo, quella falce era apparsa dal nulla e l'umanoide si era mossa rapida verso il nano, oh no, non il suo adorabile nano dannatamente incazzoso.

    "Hey! Tu laggiù! Si tu con quella dannatissima falce!"

    Sperava di attirare l'attenzione della creatura dalla strana energia, giusto il tempo che le sarebbe bastato per avvicinarsi ad Egenna e Aesingr, il bastone brillava di una intensa luce rossastra ed intorno a lei si erano formate una decina di masse dello stesso colore che fluttuavano in ordine sparso.

    "Un piacere ritrovarvi, amico vostro quello?"

    Chiese mantenendo la concentrazione sulla figura che aveva di fronte.

    Creeedo ci sia bisogno di una spiegazione qui D:
    Eona può "vedere" Ariel? E' la domanda che ho posto ad Aesingr. Siamo giunti alla conclusione: Visto che Eona utilizza la magia per vedere il mondo attorno a se può essere in grado di vedere la magia rilasciata da Ariel e la sua figura, ovviamente non può sentire i suoni che produce visto che la sua abilità è atta al vedere e non al sentire.
    Spero sia una spiegazione abbastanza esaustiva, non averne con me dato che (testuali parole) Eona sembra fatta apposta per vedere l'invisibile XD
     
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