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Ickym+2
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Premetto che il mio italiano è lontano da essere perfetto, quindi perdonatemi se trovate qualche errore.
Eeeh niente, spero che questo piccolo racconto vi piaccia!
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"Lasciate che vi racconti un'ultima storia" disse l'anziano cantastorie, dopo aver bevuto un sorso della birra forte che la locanda offriva.
La sua testa si alzò, per portare i suoi occhi castani sulla folla che si era radunata intorno al suo tavolo.
Aveva raggiunto un discreto numero di ascoltatori, alcuni erano solo di passaggio, e incuriositi dalla folla, si fermavano giusto per conoscere cosa stesse accadendo; altri invece, erano stati rapiti dalle moltitudini di storie che quella sera, gli aveva fatti vivere le avventure più disparate di questo mondo.
La lunga barba brizzolata, copriva parzialmente il volto rugoso, segnato dal tempo. I capelli una volta forti e rigogliosi, ora erano ridotti ad una rada peluria sul suo capo.
Le mani, tenute salde sul boccale, mostravano orgogliosamente le vene, quasi fossero delle ferite di battaglia.
Con gli occhi, si assicurò di avere l'attenzione dei più, per poi esordire con : "Un tempo, non troppo lontano da qui, ci fu una sanguinosa guerra tra due potenti città : Korzaan e Areth. I korzaaniani volevano le fertili terre a sud di Areth. Inutile dire che la seconda non voleva cederle, da qui avete la causa del conflitto."
Prima di continuare, prese un'altro sorso dal boccale.
"Moltissimi furono i morti, chi ha un pò di istruzione sa che fu una delle guerre più sanguinose del continente"
Alcuni cenni di assenso si videro tra la folla, ma senza interrompere il silenzio che regnava ormai nella locanda.
"Dopo la battaglia del passo Grom, Areth si ritrovò con le truppe korzaniane a bussare la porta delle mastodontiche mura, senza avere nessuna difesa."
Il cantastorie rise amaramente per un momento.
"Se l'erano preparata bene quella mossa, riuscirono a raggirare Areth con dei messaggi contenenti ordini falsi, ed infatti il grosso dell'esercito si era spostato per prevenire un attacco da sud, quando in realtà i kozaaniani arrivarono da est, trovando quasi nessuno a sbarrargli il passo.
"Comunque. La situazione era critica: il panico dilagava in città, lo sforzo bellico di Areth l'aveva lascia indebolita, e in questo caso, indifesa, e i nemici erano proprio lì, davanti a loro.
Il re che allora governava Areth, decise di evacuare la città, chiedendo aiuto ad un vicino insediamento di draghi."
"L'insediamento Rastajan?" chiese uno dalla folla.
"Esatto, proprio quello." rispose il cantastorie.
Seguì una piccola pausa, durante la quale il boccale venne svuotato.
"I draghi accettarono: portarono la gente via dalla città tramite delle enormi gabbie, costruite a tempo record, che venivano prelevate dalle cime delle bianche torri, alte come montagne, che costellavano Areth.
Il re decise, che insieme a pochi volontari, se ne sarebbe andato per ultimo. Tra questi volontari c'era Geor, guardia del corpo del re, nonchè suo consigliere e amico.
Fu dura per loro ad andarsene dato che, aspettando fino all'ultimo, si ritrovarono a correre su per le scale della torre in cui il loro passaggio aspettava, inseguiti dalle truppe korzaaniane.
Fu proprio Geor che notò che, se i loro inseguitori avessero raggiunto il tetto, non sarebbero mai riusciti a rivedere l'alba.
Armato di spada e scudo rallentò l'avanzata dei nemici, lasciando il tempo agli altri di raggiungere la gabbia che li avrebbe portati in salvo."
Il cantastorie si fermò per un momento, tremava leggermente, e le sue mani, prima salde e forti, erano ora testimoni di ciò.
"Come i fuggiaschi entrarono nella gabbia, apparì dalle scale anche Geor, che chiuse subito la porta alle sue spalle.
Sanguinante, con lo scudo ridotto a schegge di legno, l'armatura sfregiata e la spada grondante di sangue; Geor teneva salda la presa sulla porta, che veniva continuamente percossa dagli inseguitori, tentando invano di eliminare quell'ultimo ostacolo."
"Un..." la voce venne meno al cantastorie, che abbassò lo sguardo verso il boccale vuoto.
"Un ultimo sguardo tra il re e l'amico, un ultimo cenno di saluto, poi il drago si alzò in volo, puntando verso il luogo sicuro dove anche gli altri abitanti erano stati portati.
Solo allora Geor lasciò che la porta venisse aperta, ma continuò a combattere: per ogni metro che i korzaaniani guadagnavano, in molti cadevano feriti o morti.
Combattendo e arretrando, il prode guerriero si ritrovò in fine sul limite, dove prima la gabbia sedeva. Non aveva altro posto dove andare, e mentre notava ciò non vide che i soldati di fronte a lui avevano cambiato tattica : dei lanceri si erano preparati dietro a delle fila di scudi, mentre alcuni arceri preparavano l'arco.
Quel piccolo attimo di distrazione gli costò caro: come la sua attenzione ritornò alla battaglia, gli arceri scoccarono e i lanceri affondarono."
"Cadde nel vuoto, sanguinante e morente, lasciando la presa dalla spada che aveva tenuto saldamente fino a pochi istanti prima.
Ma gli dei, gli dei ebbero pietà di quell'uomo coraggioso e impedirono alla morte di reclamare la sua vita."
Il cantastorie rialzò lo sguardo con una strana luce negli occhi.
"Il suo corpo sconfitto e martoriato cominciò a cambiare. In quel giorno un'uomo cadde, ma si rialzò come drago senza pari, uno dei protettori di questa terra: Ra'Hedr.
Dapprima di dimensioni piccole, umane se vogliamo, crebbe allo stesso ritmo con cui la terra si avvicinava inesorabile.
Poi all'ultimo momento, pochi istanti prima di toccare terra, aprì le ali e spiccò il volo."
Dicendo quest'ultima frase il cantastorie si alzò, animato di un nuovo fervore, e seguì a raccontare : "Le sue scaglie, viola metalliche riflettevano la calda luce purpurea del tramonto mentre si alzava ben al di sopra della moltitudine di torri che punteggiavano il posto.
La sua obra, spaventosamente immensa, stava coprendo più di metà della città, lasciando i cuori degli invasori nel terrore più cupo."
"Poi..." il braccio ossuto dell'anziano si alzò alto.
"Con il suo soffio di fuoco trasformò Areth nell'inferno più caldo che si possa immaginare
"
Con un pugno sul tavolo, accentuò il concetto, poi con voce più calma aggiunse : "Così caldo da fondere le pietre che costituivano le immense costruzioni arethiane, così caldo da bruciare le radici degli alberi che attraversavano la terra in profondità, così caldo da ridurre l'intero esercito korzaaniano ad un cumulo di cenere mista al metallo fuso di armi e armature."
Fece una pausa, per poi concludere: "Questa, è la storia di come è nato Ra'Hedr, protettore dei guerrieri, dell'amicizia e della dedizione. Ancora oggi, giravoga in queste terre senza tempo, portando aiuto a chi, come lui, ha sacrificato qualcosa per un bene più alto."
La folla esplose in un lungo applauso, grida di giubilo si unirono al coro che omaggiava l'abilità del cantastorie, il quale aggiunse con voce triste tra se e se "Non ho mai avuto l'occasione di ringraziarti, amico mio..."
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Beh, decisamente il tuo italiano è migliore di quello di alcuni scrittori o traduttori che (e me ne rendo sempre più conto via via che leggo libri) non sanno manco che voglia dire scrivere.
Comunque carina! Semplice, ma molto carina!
Ci sono un paio di erroruzzi di battitura ma pace, io ne faccio a bizzeffitudini. Poi va beh, i miei sono clamorosi xD la mia "NS" confusa per "NZ" ormai è leggenda ovunque...
Magari la puoi far raccontare a Kengard in qualche locanda, non sarebbe male :)b. -
Ickym .
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Sono lieto che ti sia piaciuta (e che il mio italiano non sia risultato così male )
"ns per "nz"? questa mi è nuova xD
Buona Idea! se mai raggiungerò una locanda proverò ad introdurre qualcosa di simile (se non la stessa storia, ma un pelo piu corta magari D:). -
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si, i miei errori del tipo "silensio" o "cansone" ormai hanno fatto la storia, c'era addirittura chi pensava facessi apposta... cioè a volte lo faccio ancora (giustificandomi dietro la scusa che in toscano si pronunciano praticamente uguali) ma ho imparato... spero... tutte le parole che hanno ns e nz a forza di scrivere.
ah, per l'appunto anche con la r rischio... forsa... penso di averlo scritto qualche volta ahahahah. -
Ickym .
User deleted
Lo sai che nel dialetto veneto si usano tantissimo questi "errori"? Non nel dialetto grezzo, ma in quello "più nuovo" (sí, non so come definirlo D: )si utilizza il cambio delle z con le s, in teoria perché é più rapido da pronunciare come suono ^.=.^ . -
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Oddio xD ecco allora lì ci camperei bene ahahaah sarei ancora più giustificato.
Comunque ora che ho visto te postare qualcosa... mi è tornata la voglia anche a me di pubblicare qualcosina, ne ho tante su documenti xD
Non ho storie fantasy brevi se non fiabe, però non so... bo ora vedo
le storie corte che ho sono tutte... un po'... ecco... assurde xD
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Ickym .
User deleted
xD
Ben venga, daró sicuramente un'occhiata
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