Fidati di me

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    scusa il ritardo Pallad, ecco il seguito di lasciati andare
    ripartiamo con Liya e David e la caccia/allenamento, dopo di che se hai qualche preferenza basta dire! altrimenti conduco io


    Quando i suoi artigli sfiorarono il terreno, le sue ali la ringraziarono immenzamente. Avevano volato per un bel po', attraversando praticamente quasi tutta l'isola, ma più che altro era stata la terza notte insonne ad averle un po' indebolito i muscoli e inibito le energie.
    Si sedette e prese un lungo respiro, incanalando quanta aria possibile e soffermandosi ad inspirare la meravigliosa aria di freschezza e tranquillità regalata da quella foresta carica di suoni, di vita e di colori.
    Era il luogo migliore per allenarsi, riposarsi e restarsene indisturbati a lungo: la foresta di Ahsnaeris.
    Spazzò con la coda alcuni mucchi di rametti scivolati da qualche pianta circostante e si esibì in una delle sue solite "per nulla" appariscenti dimostrazioni di forza, generando un piccolo tornado attorno al suo corpo che allontanò senza troppi ripensamenti i pochi resti di vegetazione morta nei dintorni. Assieme ad essi fece scomparire anche alcuni cespugli apparentemente di troppo che avrebbero ostacolato l'allenamento, finché non rimasero solo gli alti tronchi circostanti e le loro chiome folti e verdissime. Foglie di svariate forme si dirigevano in ogni direzione, creando spirali ed intrecci di sapiente bellezza, attorno ad un gioco di luci ed ombre intessuto dalla luce solare che filtrava tra i rami.
    Si voltò verso David, atterrato poco dopo di lei, a cui ancora non aveva dato attenzione.
    "Allora drago, non vorrai riposare?"
    Effettivamente avevano volato per un bel po', considerando che controllava da poco il suo corpo per David non doveva esser stata una passeggiata. Forse non sapeva tuttavia che era proprio quello il momento in cui allenarsi, dopo aver già sforzato la muscolatura e aver implicato gran parte della propria resistenza fisica.
    "So che volare adesso ti sembra semplice o comunque naturale, ma il tuo corpo ne risente... seppur in minima parte. Inoltre non essendo ancora abituato è normale che si possa rivelare più difficile mantenere l'assetto di volo per molto. Proprio per questo... ora che il tuo corpo ha già iniziato a consumare le energie... non esiste momento migliore per cominciare ad allenarlo"
    Adesso il suo corpo poteva sopportare anche un impatto un po' più energico, se l'avesse colpito durante l'allenamento avrebbe saputo resistere con quel suo bel corpicino da giovane drago.
    Sentì alle proprie spalle qualcosa muoversi, di piccole dimensioni ma pieno d'energia vitale. Con la coda dell'occhio intravide uno scoiattolo volante planare da un albero ad un altro, con leggiadria e semplicità.
    Giusto giusto per iniziare la lezione.
    Si voltò di scatto e con una falcata si portò sopra di lui, confondendolo e spaventandolo. Probabilmente l'esserino non aveva percepito il piccolo uragano che Liya aveva sviluppato prima e non era riuscito ad anticipare il pericolo.
    Avendolo intontito
    , poté afferrarlo lentamente senza ferirlo ma senza lasciargli via di fuga allo stesso tempo.
    Scesa di nuovo a terra si rivolse a David, mentre lo scoiattolo squittiva terrorizzato fra i suoi artigli e si dimenava nel vano tentativo di sgusciare via dalla sua presa.
    "Vedi come per noi tutto questo risulta facile?" Chiese, iniziando ad allentare la stretta sulla creaturina che non accennava a calmarsi. "siamo dei cacciatori micidiali, in terra e in cielo"
    Una volta che ebbe aperto il palmo della zampa, lo scoiattolo non esitò un attimo e si gettò sull'erba per tornare libero fra i suoi alberi.
    Sotto di lui, un serpente dalle squame grigioverdi si mimetizzava nel suolo boschivo in attesa della preda.
    "Ma porre fine ad una vita inutilmente è ciò che potrebbe definirsi il più grande insulto a noi stessi e alla nostra specie. Quello scoiattolo non sarebbe sufficente neanche a saziare uno dei nostri artigli, dunque se dobbiamo uccidere dobbiamo farlo per riempirci il più possibile e dover evitare altre morti superflue"
    Sperava che la dimostrazione pratica fosse servita ad imprimergli maggiormente la cosa in testa, dato che molti sfruttavano la propria forza superiore per fare del male anche quando assolutamente non necessario.
    Aveva assistito ad una dragonessa che si cibava di rane che aveva precedentemente trafitto solo per passare il tempo, ed era stata proprio lei a doverla fermare. Inutile dire che, una volta rifiutatasi di smetterla e con tanto di risposta sfrontata, di quella dragonessa era rimasto ben poco.
    Nello stesso momento, il serpente puntò il suo sguardo sullo scoiattolo, acquattandosi per prepararsi allo scatto.
    "Ogni predatore ha le sue prede"
    Così dicendo si addentrò nella boscaglia più fitta, attendendo che venisse con lei nel loro nuovo territorio di caccia.
    A pochi metri da li, una lepre e un branco di antilopi stavano vagando in cerca di qualcosa da bere o di un compagno, o addirittura di una nuova casa.
    Era certa che David immaginasse già il seguito. L'allenamento stava per cominciare!
    Prima di lasciarlo agire però avrebbe dovuto mostrargli, quindi senza esitare iniziò a flettere le zampe posteriori, concentrandosi per il balzo.
    Una volta finito lì sarebbero tornati nel punto d'atterraggio, dove con il suo vento aveva già preparato la seconda arena di battaglia... che a David non sarebbe piaciuta per niente.

    Edited by Aesingr - 6/7/2016, 14:22
     
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    bene. Ah, hai messo un link che non funziona per la discussione Lasciati andare, e poi ti sei dimenticato di chiuderla ;)


    Il volo fu piuttosto lungo, e David, non essendo effettivamente allenato, era già un po' stanco. Ed oltretutto, il fatto che non si fosse ancora completamente abituato al suo nuovo corpo da drago, nonostante lo controllasse un po' meglio rispetto a prima, aveva contribuito a stancarlo. Anche se il volo era stato comunque meno faticoso di quello fatto per arrivare dalla sua isola a Kengard. Quando atterrarono David usò i suoi nuovi sensi per crogiolarsi nei suoni e gli odori della foresta mentre riprendeva fiato. La sensazione fu piacevole, e il drago pensò che in fondo questa sarebbe stata la sua vita se avesse deciso di rimanere un drago. Non avrebbe più dormito in città in un letto, ma in una tana in qualche foresta o altro. Si chiese se era questo quello che voleva.

    Nel frattempo vide Liya che usò il suo potere di vento per togliere un po' di vegetazione da lì, e David provò un po' di invidia nei suoi riguardi. Avrebbe tanto voluto sapere quale fosse il suo elemento, ma ancora non aveva idea di come fare per scoprirlo.

    Poi lei si voltò verso di lui e gli disse

    CITAZIONE
    "Allora drago, non vorrai riposare?"

    Se un tempo sentirsi chiamare drago gli sarebbe risultato fastidioso, adesso ormai non era più così. Con il suo desiderio di tornare umano che diventava sempre più debole, ed il suo desiderio di rimanere drago che ormai era nato e cresceva sempre di più, si sentiva molto fiero e grato che lei lo considerasse veramente un vero membro della sua specie.

    Mentre pensava a queste cose ascoltò il resto che ebbe da dirgli

    CITAZIONE
    "So che volare adesso ti sembra semplice o comunque naturale, ma il tuo corpo ne risente... seppur in minima parte. Inoltre non essendo ancora abituato è normale che si possa rivelare più difficile mantenere l'assetto di volo per molto. Proprio per questo... ora che il tuo corpo ha già iniziato a consumare le energie... non esiste momento migliore per cominciare ad allenarlo"

    David volle ovviamente fidarsi di lei su questo e quindi si preparò a qualunque cosa volle fargli fare. La vide prendere lo scoiattolo volante, e spiegargli sul fatto che loro fossero cacciatori naturali, ma che bisognava uccidere il proprio cibo solo quando era necessario per per sopravvivere e per saziare a loro fame, per poi lasciarlo andare. Lui ascoltò attentamente il discorso e fu molto d'accordo con lei. Aveva mangiato una preda, ed era stata deliziosa, ed adesso ne voleva ancora, ma a una parte di lui l'idea di uccidere un animale faceva ancora ribrezzo, quindi era un sollievo per lui non doverlo fare più del dovuto, anche se probabilmente si sarebbe presto desensibilizzato su questo. Quando poi il serpente si mangiò lo scoiattolo, David si sentì un po' dispiaciuto per lui, ma non fece nulla per fermare il serpente.

    Seguì quindi Liya nella boscaglia più fitta, e fu sorpreso di riuscire ad addentrarsi in tale vegetazione senza avere paura. Riflettendoci la cosa aveva senso. Prima doveva temere di imbattersi in qualche animale o bestia feroce, ma adesso era lui l'animale o bestia feroce. Lui non era una vittima di quello che poteva nascondersi in una foresta, ma era ciò da temere nella foresta, e questa consapevolezza era una sensazione bellissima.

    Alla fine vide una lepre ed un branco di antilopi che stavano cercando qualcosa. A quella vista David fece qualcosa che prima non avrebbe mai fatto. Si leccò le labbra con golosità pregustando il momento in cui avrebbe affondato le sue zanne nella carne di quegli animali e gustato il loro sangue. Quel gesto gli fece capire maggiormente quanto stare in quel corpo ormai lo stesse cambiando, e trasformando in qualcosa di diverso da quello che era prima. Ormai pensava e si comportava sempre di più come un drago, e non sapeva dove sarebbe arrivato se continuava così, ma nonostante ciò sentiva il bisogno di andare avanti e di far proseguire il cambiamento che stava avvenendo in lui. Vedendo poi Liya che stava flettendo le zampe posteriori capì che le stava insegnando come compiere un agguato, e lui, non sapendo cosa fare, decise di imitare il movimento della dragonessa dicendogli a bassa voce per non farsi sentire dalle antilopi.

    "Dunque, devo fare così?"
     
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    Non le era sfuggito il gesto di David, si stava eccitando all'idea della caccia e il leccarsi le labbra era il segno che stava cominciando a capire. Sperava non si lasciasse troppo andare, ma doveva capirlo da solo quando fermarsi... lei non sarebbe stata sempre lì a correggerlo, quindi era giusto provasse per conto proprio cosa significava cacciare una preda nel corpo di un drago.
    Ancora non si capacitava di come potesse essere accaduto che un umano venisse forzato a trasformarsi in una macchina assassina, ma quello sarebbe rispuntato a tempo debito. In tutto ciò si stava divertendo, c'era solo quella piccola sottilissima vena d'incertezza nei suoi pensieri che le impediva di essere del tutto rilassata: cosa sarebbe successo dopo a David e a lei?
    Inutile pensarci, dunque... dopo un attimo di esitazione abbozzò una delle sue smorfie da "facciamo capire ad una creatura abituata ai sorrisi umani che non siamo in grado di sorridere come gli umani".
    In poche parole, gli uscì quel mezzo sorrisetto scaglioso assai ambiguo e privo di senso.
    "Si... devi fare così"
    Si stava mettendo a parlare come un'umana per spiegare ad un drago.. quanto stava divenendo strano il mondo.
    "Adesso avanza lentamente piegando anche quelle anteriori e avvicinati un po' a loro... se scendessimo dall'alto sarebbe più facile per noi, ma non è ancora il momento della tecnica di caccia finale per te"
    Lo anticipò, portandosi in avanti e facendo il meno rumore possibile, anche se le loro zampe sul terreno non erano del tutto insonorizzate. Era proprio lì il difficile della caccia da terra, essere grossi e imponenti ma riuscire a non farsi individuare. O meglio, farsi individuare ma essere abbastanza veloci da prendere il pasto prima -o anche dopo- che fuggisse -o fosse fuggito-.
    "Questo serve soltanto ad inizializzarti al sistema di caccia, ma sappi che... non abbiamo bisogno di nasconderci. per braccare una preda. Siamo abbastanza forti e rapidi da prenderla anche mentre fugge... dimentica i tuoi precedenti umani e fidati di me e del tuo corpo"
    Appena lei avrebbe colpito lui avrebbe dovuto reagire con prontezza, perché gli animali si sarebbero spaventati e quello che sarebbe sfuggito a lei doveva essere suo.
    "Ricordati, rapido e indolore, colpisci e non esitare. Se sentirò la tua preda urlare di dolore poi te ne farò provare altrettanto"
    Era stata abbastanza incisiva no?
    Senza attendere oltre balzò in avanti, scattando anche con le ali un pelo verso l'alto, sollevandosi di appena un paio di metri. Come era ovvio che fosse, quel gesto fece voltare di scatto le antilopi e un istante dopo anche la lepre, individuando quell'attimo di distrazione dell'animale preferì lanciarsi su un'antilope del branco, permettendo a David di acciuffare la lepre che, nonostante avesse impiegato un secondo di troppo per iniziare a correre, era una delle prede più rapide nella fuga e più scattanti nello schizzare via da sotto gli artigli.
    Sperava che avesse capito di dover balzare subito dopo di lei senza aspettare, in questo modo, non mettendolo al corrente da subito di cosa doveva fare, avrebbe valutato anche il suo intuito e la sua prontezza di reazione.
    In una planata breve e implacabile Liya affondò gli artigli sul pelo, sulla carne e sulle ossa dell'antilope, spappolandole la testa prima che potesse capire di esser stata scelta proprio lei come bersaglio della fame della dragonessa.
    In una pozza di sangue e brandelli di cose poco gradevoli alla vista di David, che vi assisteva probabilmente per la prima volta, i resti della creatura si accasciarono al suolo pronti per essere divorati.
    Afferrò il corpo con le zanne e lo sollevò da terra, attendendo il risultato della caccia di David.

    Ah grazie per il link, per la role aperta... le lascio sempre aperte xD era rimasta volontariamente non chiusa.

    Essendo in una foresta per David puoi anche fare, solo se vuoi è chiaro, che nel concentrarsi inizi a smuovere i rami senza accorgersene... oppure si rende conto di avere un contatto/legame fortissimo con l'ambiente arboreo circostante. L'ho aperta ad Ahsnaeris proprio per questo xD Bo, vedi te, intanto spero che cacci per bene o Liya gli sbudella il cranio ^^
     
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    David ascoltava quello che la dragonessa disse su come fare a tendere un agguato ad una preda, e lui ubbidì meccanicamente a tutto quello che gli aveva detto. Come drago non aveva bisogno di fare tutto questo, come lei gli spiegò, ma fu comodo impararlo. Riguardo la fiducia ormai si stava fidando completamente di lei, ed oltretutto amava ormai sempre di più quel suo corpo da drago, e quindi si fidava anche di esso.

    CITAZIONE
    "Ricordati, rapido e indolore, colpisci e non esitare. Se sentirò la tua preda urlare di dolore poi te ne farò provare altrettanto"

    Beh, di quanto riguardava il dolore è ovvio che avrebbe cercato di essere rapido ed efficace. Se avesse fatto soffrire la preda non lo avrebbe fatto apposta, ma di sicuro riguardo al non esitare sperò di avere la forza di farlo. Un conto era mangiare un animale già morto ma l'altro era ammazzarlo di persona. L'unica cosa possibile da fare era fare un respiro profondo e buttarsi.

    Quando la dragonessa fece il balzo per andare avanti, David la seguì a sua volta. Istintivamente si buttò sulla lepre, la preda più facile e vicina, a causa della distrazione di quest'ultima. Il drago riuscì ad afferrare con le zampe la lepre e, senza esitare, proprio come aveva detto Liya, conficcò gli artigli sul collo dell'animale uccidendolo. Una volta ripresosi dallo slancio, afferrò con la bocca l'animale e pensò

    "Okay. Ho un animale morto in bocca. E riesco già a sentire il sapore del sangue."

    Infatti sentiva il sangue che gli scorreva sia fuori che dentro in bocca, nonostante fosse poco. Effettivamente non riusciva a sentirsi fiero di aver preso solo una lepre, quando gli sarebbe piaciuto prendere un antilope. Si voltò quindi verso Liya, che aveva versato molto sangue e fatto fuori l'antilope. La scena di per se era impressionabile. Ma sapeva che in futuro avrebbe dovuto farlo anche lui, ed oltretutto per ora non aveva alcun orgoglio per aver preso la lepre, anche se era meglio di niente. Per cui rimase in piedi, con la lepre morta in bocca, ad aspettare la reazione di Liya per quello che aveva fatto.

    Ok. Capito. Per il resto, aspetterò il momento più opportuno per far accadere la cosa di David che comincia a sentire tutto intorno a se.
     
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    Lasciò di nuovo cadere la carcassa dell'antilope.
    "Cosa c'è? Non mi sembri soddisfatto"
    Disse rivolta a David, senza neanche far caso al sangue sotto di lei.
    "Hai fatto invece la scelta giusta, speravo tu scegliessi la lepre e ti acorgessi della sua esitazione"
    Era stato convinto come doveva essere, ma gli dava l'impressione di non esser allegro come al solito. Del resto era comprensibile, in fondo... ancora gli mancava qualche tassello del drago completo, ma l'avrebbe raggiunto a breve.
    "Dev'essere strano per te ciò che hai appena fatto, ma fidati, è del tutto normale. Inoltre quando si caccia..."
    Recuperando nuovamente da terra il corpo sanguinante della bestia si avvicinò a David, poggiandogliela davanti.
    "si condividono le prede"
    Guardando nei suoi occhi individuò una vena d'incertezza che prima non c'era, forse gli mancava ancora quello spirito necessario per cacciare.
    Eppure si era comportato egregiamente, considerando che era stata la sua prima volta.
    Senza ulteriori indugi cominciò a mangiare il proprio pasto, frantumando le ossa del cadavere tra le zanne e strappandone la carne.
    Dalle sue fauci non usciva neanche il sangue dell'antilope; ormai aveva imparato, dopo tanti anni di caccia, a non sporcarsi neanche con una goccia di rosso.
    Ingoiato il primo boccone ne dilaniò un altro con gli artigli e lo porse a David, sperando che, qualunque timore avesse per la testa, si placasse.
    "Non preoccuparti di apparire brutale, mangia e non pensare"
     
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    David tirò un sospiro di sollievo quando Liya gli disse

    CITAZIONE
    "Hai fatto invece la scelta giusta, speravo tu scegliessi la lepre e ti acorgessi della sua esitazione"

    Quindi per la sua prima caccia era riuscito a fare quello che doveva fare. E di questo fu sollevato.

    Quando condivise poi la sua preda gli fu molto grato. Dubitava che una lepre lo avrebbe saziato. E fu grato che quindi i draghi si condividevano tra di loro le prede. Quindi un drago poteva compiere certi atti di gentilezza con un suo simile. E quindi andava tutto bene.

    CITAZIONE
    "Non preoccuparti di apparire brutale, mangia e non pensare"

    Gli disse poi. David volle prima ripetere il gesto di lei. Con una zampa staccò metà della lepre nella sua bocca, e mentre ne inghiottiva la metà ne diede l'altra a Liya e gli disse

    "So che è poco, ma sentivo comunque il bisogno di farlo."

    Poi aggiunse

    "Comunque si. Credevo di aver sbagliato perché avevo preso una lepre invece dell'antilope, ma sono contento ora di sapere di aver fatto la scelta giusta. Ammetto che in effetti forse mi ha fatto un po' impressione vederti dilaniare la preda, perché anche da umano non ero mai abituato a cacciare, ma non era nulla di che. Dopotutto, nel caso decidessi di rimanere un drago certe cose diventerebbero la norma per me. Ed ormai questo desiderio si è insinuato dentro di me, e diventa sempre più forte."

    Detto questo abbassò la testa ed afferrò con la bocca l'antilope mettendosela dentro e cominciando a masticarla. Come aveva previsto poteva di nuovo sentire il sapore inebriante che aveva sentito quando aveva mangiato il pesce datogli da Liya, anche se diverso. Le ossa che si spezzavano sotto le sue zanne avevano un che di simpatico, come se mangiasse del cibo croccante, ed era bello non dover ripulire il cibo prima di mangiarlo. Anche il sapore del sangue era come se fosse un succo gustoso che fuoriusciva dalla preda ad ogni morso. Il drago per tutto il tempo non fece nulla per nascondere come gli piacesse il sapore dell'antilope e di come lo stesse gustando per bene. Finito di masticare per bene poi inghiottì il tutto, e si pulì con la lingua il sangue che gli era un po' fuoriuscito dalla bocca assaporandolo per bene. Fatto questo disse poi con tono inebriato, sentendo ancora il sapore di quanto aveva mangiato in bocca.

    "Oh, si."
     
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    Rimanere un drago...
    si, c'era ancora qualcosa che dovevano mettere in chiaro prima di proseguire, Liya se n'era quasi stupidamente dimenticata.
    Ora capiva anche alcune sue preoccupazioni, c'era un perché se le erano parse più evidenti negli ultimi minuti e forse lo stava intuendo.
    Accettò la lepre che David le porse, mangiandola come aveva fatto prima con l'altra bestia.
    "Non sono le dimensioni che contano se è sufficente a saziarti"
    Un'antilope e una lepre divise a metà per loro due erano più che sufficenti.
    "Quando nel drago nasce il desiderio di condividere... non esistono differenze di prede, la mia è la tua e viceversa. Per quanto riguarda il tuo rimanere un drago..."
    Emise un piccolo sbuffo d'aria dalle narici, allontanando i resti del pasto per gustarseli poi. "in realtà non so se posso aiutarti a tornare umano, e credimi se ti dico che non voglio neanche farlo. Quello che ti è successo è contronatura, è sbagliato, ma è allo stesso tempo affascinante. Se tu ti senti così pieno e vivo nella tua nuova forma, e l'instaurare rapporti con un altro membro della specie non ti è difficile, credo tu sia degno di farne parte. Ma deve entrarti chiaro in quella testona che non sono qui per allenare un umano a diventare un drago, bensì un drago a diventare se stesso"
    Se il messaggio non fosse stato chiaro avrebbe capito presto che non c'erano sconti per nessuno, che il suo essere stato umano non lo giustificava e che doveva sbrigarsi ad imparare. Nessuna scorciatoia, se voleva essere o comunque rimanere un drago, si sarebbe dovuto impegnare molto più di quello che credeva.
    "L'essere un drago non implica dimostrazioni di forza come catturare un'antilope durante la caccia, ma il compiere la scelta giusta e per un giusto scopo"
    Per il momento David non aveva dato di che lamentarsi, ma quando fosse arrivato il momento gli si sarebbe parata davanti una scelta, a cui avrebbe dovuto saper rispondere con tutte le sue energie e tutta la sua rinnovata potenza.
    Energia che non andava usata per combattere, piuttosto per capire... capire quello che altri ignorano, saper riconoscere la via corretta nel momento più oscuro.
    Con uno schiocco delle fauci tornò sul cibo e finì di divorarlo, finché non fu rimasto niente di quello che aveva mangiato.
    Mentre gli faceva cenno di muoversi con il muso indicandogli il luogo da cui erano venuti,
    una strana sensazione la mise in allerta. Pareva che qualcosa, o qualcuno, si stesse muovendo relativamente lontano da lì e a grande velocità.
    Non si chiese neanche cosa fosse perché molto probabilmente non la riguardava, tuttavia il suo istinto le diceva che sarebbe stato meglio accertarsi che né lei né David sarebbero stati disturbati.
    Si fermò un attimo senza voltarsi,poi riprese a camminare come nulla fosse. Le sue palpebre guizzarono quando si rese conto che, invece, la cosa poteva riguardarli e come.
    Erano due i motivi per cui fece finta di niente: il primo era semplicemente legato al fatto che era meglio evitare a David inutili problemi, il secondo era che... se si fossero trovati davanti quello che temeva fosse... in quella foresta quel giorno qualcuno avrebbe esalato il suo ultimo respiro, dunque non era il caso di dar vita ad uno scontro inutile.
    Se David si fosse accorto di una presenza estranea poco importava, anche se i suoi sensi erano sviluppati per captare quel genere di segnali, non potevano spiegargli di trovarsi nei pressi di una delle poche creature che era in grado di tener loro testa in battaglia. Ma poi che accidenti ci faceva da quelle parti un essere come quello?
    Quando furono tornati al punto di partenza si voltò, aggiungendo con tranquillità:
    "Comunque il sapore del sangue della tua lepre era più dolce di quello dell'antilope, e questo perché la tua preda era più giovane della mia" Era l'ultima cosa che voleva dirgli a proposito della precedente scorpacciata, ma erano affari suoi quello che avrebbe deciso di fare.
    "Io solitamente tendo a cacciare esemplari meno giovani perché... sono quelli che ormai hanno vissuto la loro vita. Tu sei libero di scegliere la preda in base al gusto o alla tua visione della vita: ora è giusto che tu assapori a pieno anche esemplari giovani e dalla dolce linfa, in seguito sarai tu a decidere di quali bestie cibarti. Molti continuano a seguire il proprio palato, altri accettano un approccio diverso a discapito del sapore. Come vedi tutto è fatto di scelte e decisioni. Non permettere a nessuno di compierle al tuo posto, né di impedirti di farne"
    L'area boschiva attorno ai due draghi adesso era sgombra di cespugli inutili ed era perfetta per quello che aveva in mente. Il luogo era ideale per vedere come David avrebbe saputo sfruttare ogni frammento di ciò che gli stava intorno per ripararsi, per balzare, per attaccare e per anticipare.
    In uno spiazzo totalmente aperto tutto si sarebbe basato sulla forza e sull'esperienza, ma in un ambiente come quello di Ahsnaeris c'erano infiniti modi per vincere nonostante un'inferiorità di forza; voleva che David capisse quanto era importante non sottovalutare niente del mondo che lo attorniava, senza dare nulla per scontato.
    C'era anche un preciso motivo se lei aveva voluto sgomberare una zona e lasciare intatte quelle circostanti, e non era la sua pietà per gli alberi.
    "Ora che hai la pancia piena preparati... vediamo se sei in grado di prendermi. Scegli tu quando spalancare le ali"
    L'esercizio successivo sarebbe stato molto peggio, ma per prima cosa era bene dargli alcuni consigli per i movimenti aerei e a terra.
    Iniziò dunque a correre con le ali chiuse attorno ai fianchi, gettandosi fra gli abeti e tutto quanto si trovava in quell'angolo meraviglioso di natura.
    Sperava solo che la creatura non venisse a disturbarli durante l'allenamento. Era pur sempre vero che potevano anche anticiparla ed allontanarsi, ma se li avesse sentiti fuggire forse sarebbe stato lui a dare loro la caccia e voleva ad ogni costo impedire che ciò accadesse.
     
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    David fu grato e lieto che Liya accettò la sua condivisione. E quando disse

    CITAZIONE
    "in realtà non so se posso aiutarti a tornare umano, e credimi se ti dico che non voglio neanche farlo. Quello che ti è successo è contronatura, è sbagliato, ma è allo stesso tempo affascinante. Se tu ti senti così pieno e vivo nella tua nuova forma, e l'instaurare rapporti con un altro membro della specie non ti è difficile, credo tu sia degno di farne parte. Ma deve entrarti chiaro in quella testona che non sono qui per allenare un umano a diventare un drago, bensì un drago a diventare se stesso"

    al drago maschio cominciò a battergli forte il cuore. Non era offeso o deluso con quello che lei gli aveva detto, ma si sentiva più che altro lusingato. Quindi Liya lo preferiva da drago, ed inoltre lo considerava degno di essere tale sia dentro che fuori. Lui stesso ormai cominciava a considerare sempre di più quello che gli era accaduto più un dono che una maledizione, e si chiedeva sempre di più per quale motivo dovesse tornare umano. Forse in fondo quel corpo era l'appagamento di tutte le sue ambizioni, ma c'erano ovviamente delle cose che era ancora curioso di approfondire. Quando lei disse

    CITAZIONE
    "L'essere un drago non implica dimostrazioni di forza come catturare un'antilope durante la caccia, ma il compiere la scelta giusta e per un giusto scopo"

    Quella fu una frase davvero profonda che gli mise dentro la testa il pensiero

    "Scegliendo di rimanere così, continuerò a dimostrarmi di essere degno di essere un drago come ho fatto fin'ora?"

    In effetti c'era ancora l'offerta di Liya di unirsi all'organizzazione di cui lei faceva parte che gli ronzava dentro, ed adesso aveva più paura che mai di fare la scelta sbagliata per il motivo sbagliato.

    Quando ebbero finito entrambi di mangiare e si avviarono, David ebbe come la sensazione che ci fosse qualcosa. Ormai, abituandosi ai suoi nuovi sensi poteva percepire certe cose. Inizialmente si preoccupò, non sapendo cosa fosse, ma poi si ricordò che ormai non era più umano, e che adesso poteva sentire le cose da molto lontano. Quindi qualunque cosa fosse, bastava solo stargli lontano per evitarla. Quando Liya si fermò per un istante, David si chiese se anche lei avesse percepito quella cosa. Ma quando riprese a camminare senza dire nulla, David pensò che se lei si era accorta di quella cosa e non aveva detto niente, allora non doveva essere nulla di importante. Quindi preferì non dire nulla. Tornati al punto di partenza la dragonessa gli fece un discorso sul fatto che le prede più giovani erano più buone di quelle vecchie per lei, ma che prendesse le prede vecchie perché il loro tempo ormai era passato, che alcuni draghi facevano come lei, mentre altri prendevano quelle più saporite, ma che lui era libero di fare quello che voleva e scegliere come preferiva cacciare. David personalmente su questo dettaglio non ci aveva mai pensato. Ma se ne sarebbe occupato quando sarebbe giunto il momento.

    La dragonessa disse poi il prossimo esercizio.

    CITAZIONE
    "Ora che hai la pancia piena preparati... vediamo se sei in grado di prendermi. Scegli tu quando spalancare le ali"

    Cominciò poi a scappare con le ali chiuse. David iniziò allora ad inseguirla con le ali chiuse a sua volta, facendo bene attenzione a non aprirle per sbaglio. A quanto pareva il prossimo esercizio era giocare a prendersi. E la la prospettiva per lui fu molto divertente.
    Per sua fortuna, quando era diventato un drago, una delle prime cose che aveva imparato era coordinare bene i movimenti a quattro zampe, e quindi, a parte dover evitare gli ostacoli e ad inciampare e a sbattere contro gli alberi se andava troppo veloce, non avrebbe avuto altri problemi.
     
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    Si lanciò a capofitto a tutta velocità tra i tronchi e le digressioni del terreno circostante, divertendosi ad evitare all'ultimo istante gli alberi, così se David non si fosse fermato in tempo ci avrebbe spiaccicato il muso contro.
    Di tanto in tanto saltava su un albero aggrappandosi ai rami con gli artigli, limitandosi a farlo solo con le fronde più solide e robuste. In effetti non tutti gli alberi erano in grado di reggere il loro peso e la loro forza, ma c'erano anche dei bei tronchi lì attorno ed erano perfetti per salirci sopra alla massima velocità. Tra un balzo e un altro girò attorno all'area che aveva appena delimitato come spazio aperto in cui avrebbero svolto la parte finale dell'allenamento, stando attenta a cercare sempre le curve più strette e i sentieri più complicati per far beccare qualche bella craniata al drago e farsi due risate.
    Abbassò la testa, la rialzò, distese il collo, piegò gli arti... era tutto un susseguirsi di movimenti precisi e anticipatamente calcolati, e David avrebbe dovuto ascoltare il suo corpo per capire quando balzarle addosso.
    Una cosa era certa, non si sarebbe lasciata prendere al primo tentativo, né al secondo né mai... ammeno che non escogitasse qualcosa sarebbe andata per le lunghe.
    Ad un certo punto si ritrovò in un'area aperta non coperta da alberi, ma protetta lateralmente da questi e da un modesto burrone sulla destra. Ci si gettò, bruciando quei tre o quattro metri d'altezza come nulla fosse e continuando a correre.
    da qui in poi, in ogni sessione dell'allenamento, sii autoconclusivo quanto vuoi. Se no ci stiamo una vita, puoi anche prendere Liya nel prossimo post se vuoi. Poi tanto allungo io se hai fatto troppo in fretta :)
     
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    David continuava a correre dietro Liya stando attento a non sbattere addosso a nulla o a non inciampare. Era sorprendente come riuscisse a controllare così bene il suo corpo da drago da quando lo stava accettando. Riuscì a correre dietro alla dragonessa e a stare al passo. Nel cercare di prenderla però fece uno scatto troppo veloce e cominciò ad andare addosso ad un albero senza la possibilità di frenare in tempo. Istintivamente cominciò a concentrarsi sperando che l'albero si spostasse, pur sapendo che era impossibile che accadesse. Ma inspiegabilmente successe che l'albero si spostò d'avvero inclinandosi di lato in modo che David potesse evitarlo. Il drago non aveva idea di come fosse stato possibile, ma continuò comunque a correre senza fermarsi per poter concludere il suo allenamento di acchiappa Liya. Il miracolo si ripeté di nuovo, sembrava che gli bastasse concentrarsi intensamente ed i passaggi stretti si allargavano facilitandogli il passaggio. David arrivò al passaggio aperto appena in tempo per vedere Liya che si gettava nel burrone. David non la seguì immediatamente, ma ebbe invece un'altra idea. Per cui decise di inseguirla correndo da sopra il burrone e, calcolando il momento giusto, si gettò volando in picchiata in maniera orizzontale, volando addosso a tutta velocità riuscendo quindi a finirgli addosso acchiappandola.

    Stringendola forte eccitato dal contatto fisico, gli disse in tono giocoso

    "Beh, ti ho presa alla fine."
     
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    Si lanciò in avanti dopo il balzo aspettandosi di sentire il drago alle calcagna, invece rimase sorpresa dal non trovarselo alle spalle come sarebbe stato prevedibile.
    Pensava di rimproverarlo per la sua troppa semplicità, e invece si ritrovò a dover schivare all'ultimo secondo, cosa che non fece.
    Avrebbe potuto deviare traiettoria un istante prima che David la toccasse, ma lasciò perdere e riconobbe che l'aveva giocata ben bene, lanciandosi dopo di lei al momento giusto.
    "Ti avevo detto di non usare le ali..." Gli disse, ancora tra le sue zampe.
    Senza aspettare che allentasse la presa fece scattare il collo all'indietro e si diede la spinta per disarcionarlo, dovendo usare parecchia energia perché quel draghetto, nonostante non stesse facendo sul serio, aveva una dannata forza bruta in quelle zampe.
    "Bene" Disse ricomponendosi e aspettando che si rialzasse, "molto bene. Adesso i ruoli si invertiranno, il che sono sicura non ti piacerà. Inoltre useremo anche le ali, ma solo per planare, non per alzarci in aria. Quella sarà la fase successiva, in cui inizieremo a fare sul serio, per poi giungere alla parte conclusiva. Sarà così per molti giorni, quindi preparati a faticare"
    Senza perdere altro tempo gli si gettò incontro, sperando che la caccia sarebbe stata almeno divertente. Ad inseguire si era dimostrato piuttosto ingamba, chi sa se lo era anche a scappare!
    Nel frattempo teneva d'occhio, o meglio d'orecchio, gli spostamenti della creatura non molto distante. Sembrava non essere interessata a loro, ma temeva fosse solo questione di tempo prima che venisse a trovarli.
     
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    Quando Liya disse

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    "Ti avevo detto di non usare le ali..."

    David rispose con imbarazzo

    "Oooops. Scusa. Mi sono distratto."

    Dopo che la dragonessa si fu liberata, il drago maschio ascoltò quello che disse cercando di fare più attenzione rispetto a prima. Non voleva combinare nuovamente un'altro guaio e beccarsi un'altra sgridata.

    CITAZIONE
    molto bene. Adesso i ruoli si invertiranno, il che sono sicura non ti piacerà. Inoltre useremo anche le ali, ma solo per planare, non per alzarci in aria. Quella sarà la fase successiva, in cui inizieremo a fare sul serio, per poi giungere alla parte conclusiva. Sarà così per molti giorni, quindi preparati a faticare"

    Il fatto che avrebbe dovuto continuare per giorni e faticare un po' lo spaventò. Avrebbero mai finito con questo allenamento? Sperò almeno che ne valesse la pena e che i risultati sarebbero stati soddisfacenti. Di per se non aveva nemmeno il diritto di lamentarsi di questo, dato che era stato lui a chiederlo. Per cui poteva solo dare il meglio di se ed impegnarsi a fondo. Quando gli si gettò addosso David riuscì subito a schivare il balzo scartando di lato in avanti, cominciando a scappare. Prima fece qualche scatto in avanti per mettere distanza. E poi si arrampicò con tutta la forza di cui disponeva per uscire fuori dal burrone e trovare nella foresta un posto per nascondersi. Sperò sinceramente di riuscire a dargli un'impressione migliore di quella avuta con la sua distrazione delle ali. E nel frattempo la sua mente cominciò a pensare a dei possibili piani per riuscire a rendere difficile alla dragonessa il riuscire a prenderlo.

    Una volta uscito fuori dal burrone si addentrò subito nella vegetazione ripassando per i boschi da dove aveva inseguito Liya. Forse lì avrebbe potuto fare quello che aveva fatto lei, usare gli alberi per creare dei nuovi ostacoli e roba simile.
     
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    tranquillo… Non è che li facciamo tutti i giorni di allenamento, alcuni lì sotto intendiamo e passiamo avanti… Possiamo anche soltanto fare questo e poi scrivere che per altri giorni si sono allenati, altrimenti diventa una cosa infinita. Comunque rispondo stasera
     
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    Non temere. Il mio pg si sta stufando, non io. Io sono solo curioso di vedere come si evolverà il suo rapporto con Liya. ^_^
     
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    Ripercorsero a ritroso tutta la strada frastagliata di tronchi e cespugli, buttandosi tra un albero e un altro e giocando di nuovo a -sto per farti battere la testa su un albero a caso-.
    Liya non volle esagerare e decise di planare solo quando David passò sotto a due abeti piuttosto bassi, issandosi su con le zampe e lanciandosi in avanti per finirgli sopra, ma mancandolo per un soffio.
    Continuarono così per alcuni minuti, in cui diede fondo a poca energia ma sufficente a far stancare David quanto bastava per prenderlo.
    Dopo alcuni girotondi e diverse curve rapidissime, i due draghi si ritrovarono molto vicini e quello era il momento migliore per dirgli che era finito lì l'esercizio: scattò in avanti e con le zampe anteriori gli afferrò la coda, usandola per trainarsi addosso a lui e bloccarlo a terra.
    Rotolarono un po' per lo slancio, ma il loro corpo non sentiva neanche simili traumi. Ci voleva ben altro per far provare dolore alle membra sotto le loro squame.
    Lo lasciò subito andare e si tolse un ramoscello rimasto incastrato in maniera abbastanza insensata tra le punte della propria coda, sedendosi a riprendere fiato.
    Erano draghi ma quelle corse sfiancavano anche loro... tirò due lunghi sospiri e inalò quanta più aria possibile, inspirando a pieni polmoni la fresca aria silvana di quell'angolo di limpida natura.
    Una piccola pausa se la meritavano, anche perché il prossimo esercizio sarebbe stato il più duro e doveva essere in forze per quello finale, ovvero quello che avrebbe caratterizzato il termine di ogni giorno di allenamento: lo scontro aperto nell'arena che aveva delimitato appena arrivata.
    "Sai drago..." Ammise, distendendo i muscoli e abbassando le ali attorno ai fianchi, "c'è qualcosa di inconsuetamente affascinante in te"
    Era vero che non si sarebbe mai messa a dire cose simili in altri frangenti, era vero che si trattava di Liya della tempesta, ma era anche vero che si sentiva stranamente bene con quel dannato drago ed era giusto che lui lo sapesse. Tutte le sue preoccupazioni erano sparite da un paio di giorni a quella parte, adesso si sarebbe dedicata solo a lui e non le sarebbe dispiaciuto continuare a farlo.

    Trascorsi alcuni minuti di pausa, Liya si sollevò e senza perdere altro tempo incalzò David a seguirla.
    "Adesso catturami in volo se ne sei capace... puoi usare qualunque mezzo, non temere di ferirmi. Io non reagirò, ma se ti farai male nel tentativo di prendermi sappi che mi farò due risate... in pieno stile umano"
    Si lanciò in alto e con due cabrate prese quota in pochissimi secondi, restando comunque abbastanza vicina alle chiome degli alberi inizialmente, per poi alzarsi di quota e riscendere di nuovo, volteggiando tra una giravolta e l'altra fra il fogliame e sferzando l'aria con il movimento possente delle ali.
    Di tanto in tanto scattava con la coda per timonare qualche capriola da esibizionista, che oltre ad aiutarla ad evitare rami appuntiti la faceva divertire a sembrare così fastidiosamente maestosa in volo.
    Si, era in vena di stupire David con qualche giochetto, tanto per godersi qualche sguardo ammaliato.
    Ma quanto si detestava in quei momenti! Lei stessa sapeva di starlo facendo solo per sghignazzare un po', tuttavia si sentiva un po' perfida nel pavoneggiarsi inutilmente.
    Tranquillo che finirà bene tra di loro, ne sono sicuro ^^ ah durante la pausa puoi rispondere quel che vuoi, sono andato avanti per allungare un po' e non perdere troppo tempo. Ti confesso che mi diverte un casino ruolare con Liya e David.
     
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