Fidati di me

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    David si divertì molto ad inseguire Liya. Tutto quel percorso e tutto quello che fecero, compresa la rotolata, fu molto divertente per lui. Quando lei disse

    CITAZIONE
    "Sai drago... c'è qualcosa di inconsuetamente affascinante in te"

    David sorrise eccitato. Se lei lo trovava affascinante allora c'era qualche possibilità che avrebbe potuto averla. Ormai non poteva più negarlo. Si sentiva veramente attratto da quella dragonessa, voleva stringerla a se e baciarla, o leccarla a seconda di come fanno i draghi. Se prima la possibilità di accoppiarsi con lei lo imbarazzava, ora lui bramava intensamente quell'accoppiamento. Voleva restare per sempre con lei, prendersi cura di lei, magari avere anche dei cuccioli con lei. Essere il drago che lei si meritava. Si, ormai si era completamente innamorato di Liya. Ora doveva solo chiedergli come funzionavano le relazioni tra draghi e provare quindi qualche approccio romantico secondo quelle tradizioni. Ma doveva trovare il momento giusto, ed oltretutto aveva un po' di paura a chiederglielo perché temeva di fare un po' la figura dell'idiota o roba simile. Forse doveva solamente lasciarsi andare ed agire con naturalezza, ma pure in quel caso si chiese se lei, quando lo aveva definito affascinante, pensava veramente a cominciare una relazione tra loro due o se invece intendeva qualcosa di meno. Se si fosse dichiarato e lei lo avesse respinto sarebbe stata una bella figuraccia ed avrebbe potuto compromettere il bel rapporto che già avevano. Ma se invece lei lo ricambiasse allora avrebbe potuto finalmente appagare il suo desiderio di averla.

    Quando lei disse

    CITAZIONE
    "Adesso catturami in volo se ne sei capace... puoi usare qualunque mezzo, non temere di ferirmi. Io non reagirò, ma se ti farai male nel tentativo di prendermi sappi che mi farò due risate... in pieno stile umano"

    L'ultima cosa non lo turbò per nulla. Se farsi male l'avrebbe fatta ridere allora non gli sarebbe dispiaciuto per niente. Spiegò le ali e partì subito all'inseguimento. Nel vederla pavoneggiarsi con i suoi giochetti, David si sentì solamente più attratto da lei, ricordandosi meglio perché l'amasse, e decise quindi di usare questo suo desiderio e la sua brama di lei per darsi forza nell'inseguimento. Fingere che se fosse riuscito a prenderla avrebbe potuto averla, essere il suo compagno, e trascorrere con lei il resto della sua vita lo avrebbe di sicuro motivato e gli avrebbe dato maggiore grinta.

    Naturalmente non l'avrebbe mai presa contro la sua volontà. Voleva che la sua fosse una cosa completamente consenziente.

    Edited by l.pallad - 12/7/2016, 09:30
     
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    David era partito più fogato che mai, incredibile... era sempre più vivace.
    Liya si domandò dove trovasse tutta quell'energia, sembrava metterne in ogni cosa che faceva. Era una caratteristica più unica che rara, non era facile trovare individui, tanto più in arte umani, con tutta quella voglia di vivere. Certo anche lei sii sarebbe sentita euforica in un corpo che da vincolato alla terra, debole, scoperto e indifeso si trasformava in quello di una creatura potentissima e totalmente libera.
    Tuttavia era forse quel lato di David che lo rendeva... diverso, o perlomeno... particolare.
    Eseguì alcune piroette in volo e si alzò di quota, dove David avrebbe faticato a raggiungerla e a tenergli testa in quanto a capacità di volo, ma era proprio per portarlo al massimo di sé che stava facendo tutti quegli sforzi.
    "Avanti, è il massimo che sai fare?" Gridò, guardando in basso e trovandolo qualche metro sotto di sé. Fece per avvicinarsi a lui in picchiata ma virò poco prima di raggiungerlo, sfruttando anche il vento del suo elemento e approfittando del vantaggio che aveva su di lui per spronarlo a dare di più.
    "Se non ti sbrighi ci stiamo tutta la notte!"
    Sperava che David riuscisse al più presto a scoprire il suo elemento, stava iniziando a desiderarlo con tutta se stessa. Voleva vederlo maturare, migliorare, crescere... e voleva sperare che non avrebbe mai dovuto tradirlo.
    Dubbi le stringevano il grosso cuore di drago, speranze miste a spaventose paure e a incertezze fin troppo prive di soluzione per non essere considerate preoccupazioni.
    Rallentò un attimo il volo, quasi fermandosi. Si voltò, lo osservò per un paio di secondi e poi riprese a danzare come solo una maestosa creatura delle tempeste sa fare.
    Si avvicinò ai rami di un albero più alto degli altri, pronta per darsi un ulteriore slancio e continuare la sua impetuosa fuga.
    <Avanti..." Pensò, accelerando quasi al massimo e dispiegando le ali per seguire le correnti d'aria ascenzionali e discendenti conferite dal leggero vento che spirava fra le fronde.
    Era a pochi metri dall'enorme tronco, quando le venne in mente di fargli un altro scherzetto per deriderlo giusto un po'.

    ovviamente, se vuoi usare il tuo elemento in qualche maniera l'occasione ce l'hai, l'ho fatta tornare vicina agli alberi per questo. So che le tue tecniche non funzionano anche in volo ma nel momento in cui Liya raggiunge l'albero penso tu possa farlo... o non so, vedi te. Intanto così qualunque cosa farai posso accennare il seguito dell'esercizio... l'ho allungato un po' perché il volo è fondamentale xD
     
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    David continuò a inseguire la dragonessa di cui era ormai infatuato, pensando a quello che avrebbe potuto fare se l'avesse presa e dato libero sfogo al desiderio che aveva di lei. Ovviamente per lui, che era ancora un dilettante nell'essere un drago, era difficile stare dietro ad una volatrice esperta come Liya, specialmente considerando che lei invece era sempre stata drago per tutta la vita. Per questo fu dura per lui seguirla quando si alzò di quota, ma nonostante ciò, continuò ad impegnarsi e a salire, determinato dal riuscire a prenderla.

    La dragonessa però riuscì a scendergli in picchiata evitandolo e nascondendosi tra gli alberi mentre lo insultava un pochino per incoraggiarlo a fare di meglio.

    CITAZIONE
    "Se non ti sbrighi ci stiamo tutta la notte!"

    La vide poi volare a terra avvicinandosi su un albero alto, e questo indusse il drago a riflettere. Ricordava ancora di come gli alberi si erano spostati al suo passaggio. Non aveva ancora avuto modo di dirlo a Liya, e nemmeno lui era sicuro del perché fosse accaduto. Fin da quando erano entrati in quella foresta, David si sentiva come se fosse parte di quel posto, come se fosse il luogo a cui apparteneva. E poi gli alberi si erano spostati al suo passaggio. Cosa poteva significare.

    "Mi chiedo se..."

    Pensò con in mente una teoria. E decise di provare per vedere se era vera. Allora cominciò a concentrarsi intensamente, come aveva fatto in quella corsa pensando

    "Albero prendila! Albero prendila! Albero prendila!"
     
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    Scusa lo spoiler, devo descrivere io i movimenti dell'albero? sicuro? come vuoi eh xD
     
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    ok però... la tecnica è tua non dovrei gestirla io. Tanto più in allenamento dove non si considera neanche l'autoconclusione. Bo io la comincio, tu poi completa nel prossimo post


    Come prevedeva David si era trovato leggermente in difficoltà fino a quel momento, tuttavia la sua tenacia era ammirevole, e ad ogni variazione di quota da parte sua il drago rispondeva a suo modo.
    Stava per raggiungere l'albero su cui voleva darsi lo slancio, iniziando già a caricare l'energia sulle zampe posteriori per la spinta e sulla coda per ruotare il corpo, quando sentì come qualcosa che le passava vicino.
    Non vide niente, non percepì nulla più di un piccolo sussulto dell'aria circostante. Pareva provenire da David, eppure non sembrava che qualcosa stesse realmente succedendo.
    Si ricredette quando capì che non era uno spostamento d'aria, ma una sorta di flusso d'energia diretto dalle sue spalle, quindi da David stesso, in avanti di fronte a sé.
    E di fronte a sé c'era l'albero, il dannatissimo albero che le diede appena il tempo di rendersi conto di cosa stava succedendo, prima di muovere alcuni rami verso di lei neanche fossero dotati di muscolatura propria.
    In altri frangenti l'avrebbe sicuramente anticipato ed evitato, ma quell'attacco imprevisto giunse tanto inaspettato quanto rapido, facendole fare la figura della polla in piena regola.
    "Ma cosa..." Esclamò, mentre uno dei rami la afferrava per una zampa e le si attorcigliava attorno. L'impulso di reazione la spinse a guizzare con la coda e a spezzare il robusto ramo che l'aveva presa, riuscendoci appena prima che la seconda fronda arrivasse alle sue ali.
    Accidenti, altri stavano arrivando, era tutto troppo assurdo e imprevisto perché riuscisse ad evitarne un numero così elevato. Accadde tutto molto rapidamente, non dandole il tempo di escogitare qualcosa.
     
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    Hai ragione. è semplicemente la forza dell'abitudine


    Nella sua concentrazione David parve sentire qualcosa dentro di se. Qualcosa che non aveva mai percepito prima d'ora in tutta la sua vita. Quello non era semplicemente la sua nuova forza e muscoli da drago. Era qualcosa di più. Vedendo poi Liya che iniziava a venire avvolta dagli alberi, David ebbe la conferma che quello che aveva visto era proprio quello che sembrava. Magia. Stava veramente usando la magia!?

    "Si! Finalmente ho il potere!"

    Continuò di nuovo a concentrarsi per assicurarsi che Liya rimanesse intrappolata per bene. Ormai lo sentiva. Poteva fare qualunque cosa.

    "Crescete ed intrappolatela, crescete ed intrappolatela!"

    Continuava a pensare. Ed, obbedendo al suo comando, i rami che avevano afferrato Liya cominciarono a crescere ed allungarsi fino ad avvolgerla completamente in un intreccio legnoso che le bloccò completamente il corpo, comprese, ali, zampe, collo, e coda. Una volta finito, David le volò d'avanti, ed abbracciandola le disse con gioia

    "Finalmente ti ho preso!"

    Poi aggiunse eccitato.

    "Hai visto? Ce l'ho fatta! Ho usato la magia!"

    In quel momento, ebbe come la tentazione di poggiare il proprio muso su quello di Liya per poterla baciare e dare libero sfogo al desiderio che aveva di lei. Stava quasi per compiere il gesto di farlo, ma poi ci ripensò in tempo. No. Non sarebbe stato giusto averla in questo modo. Quando l'avrebbe baciata, voleva che lei fosse libera e gli consentisse spontaneamente di farlo. Quello che voleva è che loro si donassero l'un l'altro in totale e completa libertà. Anche se per questo doveva prima trovare la forza di dichiararsi e sperare che lei ricambiasse quello che provava.

    Per cui disse solamente

    "Beh, visto che ormai ti ho preso, posso pure liberarti."

    E concentrandosi di nuovo come aveva fatto prima, i rami cominciarono a sciogliersi e a lasciarla andare finché non fu completamente libera.
     
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    Ricorda, finché giochi con me puoi essere autoconclusivo quando vuoi. Secondo me è più divertente... ma ora preparati, sarò io ad essere un pelo autoconclusivo xD non lo farò più dopo questa volta, ma voglio divertirmi in questo post...


    Ebbe un attimo d'esitazione causato dalla sorpresa più che dall'albero che la stava avvolgendo, attimo che fu ovviamente la sua sconfitta.
    Come accidenti... era possibile... quella manifestazione così repentina di potenza e di legame con la natura?
    Quando si accorse di non poter sfuggire si limitò a piegare un paio di rami che le erano arrivati alle spalle, lasciando che gli altri la afferrassero senza continuare a reagire. Si ritrovò completamente immobilizzata e trattenuta in aria dalla forza dei rami, incitati dall'energia di David che aveva chiesto il loro aiuto per catturarla.
    Quando David arrivò di fronte a lei e la abbracciò esultante, capì qualcosa che in un certo senso la turbò data la situazione, dall'altro lato invece la riempì di una primordiale emozione che non pensava di aver mai provato.
    E lo capì quando i loro musi si ritrovarono, forse non casualmente, così vicini.
    Quel drago, perché ormai era tale a tutti gli effetti, aveva quasi provato a spingersi
    fin dove si sarebbe dovuto spingere, trovando come ostacolo quell'ingenuo ripensamento umano che rappresentò il più stupido dei suoi errori, e che gli avrebbe fatto rimpiangere: l'aveva liberata.
    Perse solo un attimo l'equilibrio non potendo muovere le ali fino a quel momento, ritrovando l'assetto aereo con una semplice torsione del corpo e una vigorosa spinta che la riportò muso a muso con David.
    "È proprio in quel modo che un drago conquista la compagna stupido ignorante... con la forza!"
    Senza dargli il tempo di reagire lo afferrò per le spalle, con le zampe posteriori e la coda gli bloccò le ali contro i fianchi e gli strinse il torace, schiacciandogli le zampe contro il corpo perché non potesse artigliarla durante la discesa.
    Gli azzannò senza esagerare anche il collo, dispiegando le proprie ali e gettandosi in picchiata verso il basso con la preda fra le zampe e le fauci. Non si risparmiò neanche un po', quella volta aveva esagerato.
    "Se vuoi veramente avermi non puoi nasconderti dietro il tuo timore umano!"
    Così ruggendo lo sbatté a terra dopo una caduta di diversi metri, lasciandolo andare all'ultimo secondo e facendolo impattare con il suolo ad una velocità tremenda.
    Ci aveva messo così tanta forza da essere sbalzata pure lei e da non riuscire a fermarsi in tempo, finendo per cadere anche lei e rotolare sull'erba dopo una brusca botta. Erano resistenti, ma non abbastanza da non sentire un impatto come quello.
    Che gli servisse da lezione, la prossima volta ci avrebbe pensato su due volte prima di lasciarla andare senza aver prima dichiarato che sarebbe stata sua.
    Rialzandosi il più rapidamente possibile gli balzò addosso, schiacciandolo a terra con le zampe e guardandolo dritto negli occhi.
    Le loro scaglie blu risaltavano nel verde del bosco, come grossi zaffiri
    incastonati in mezzo ad una fresca distesa di vita e di pace luminescente.
    "Comunque... sei riuscito a prendermi. Non potendomi raggiungere in volo sei stato costretto a trovare la forza per riuscirci nella tua energia interiore, quindi congratulazioni. Ma non cercare mai più di fare quelle schifezze che fanno gli umani con la bocca, noi abbiamo tutt'altro modo per concederci l'uno all'altra"
     
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    Non si aspettava una reazione così negativa e violenta da parte di Liya. Ma se pensava di intimidirlo o di spaventarlo, si sbagliava. Si, non gli era per niente piaciuto essere sbattuto a terra in quel modo. Ed aveva anche fatto un male cane. Ma se lei si era arrabbiata così tanto con lui, significava allora che in realtà lei lo voleva, e la sua rabbia derivava dal fatto che non aveva osato spingersi fino in fondo con lei. Aveva recepito bene il messaggio. Ora si che si sarebbe dato da fare senza alcun limite ed inibizione, senza provare alcun senso di colpa. Perché era stata proprio lei che gli aveva appena dato il permesso di farlo.

    Dopo che lo ebbe sgridato David aveva già deciso quale sarebbe stata la sua prossima mossa. Lei cercava di intimorirlo, ma ormai così facendo lo eccitava di più ed accresceva ormai il desiderio che sentiva di lei. Doveva di nuovo ricatturarla, ed aveva già un piano in mente, anche se rischioso. Prima di tutto si finse intimorito da lei recitando la parte del vigliacco per farla arrabbiare di più in modo che la rabbia la inducesse a distrarsi. Questo perché distrarla era l'unico modo per fare quello che aveva in mente, e farla arrabbiare umiliandosi era l'unico modo che gli venne in mente per distrarla.

    E così facendo disse

    "Hai ragione. Sono uno stupido ignorante. Ma cerca di capirmi. Tu sei un drago da sempre, da tutta la vita, è naturale che sai queste cose. Io invece lo sono solo da pochi giorni. Quindi è naturale che non sappia certe cose, anche se vorrei impararle. In effetti ero tentato di chiedertelo come funziona una relazione tra draghi, ma mi vergognavo troppo per farlo."

    Mentre diceva questo, senza farglielo vedere, aveva già comandato nuovamente ad alberi e radici di crescere di nuovo e di muoversi verso Liya cercando di non fare rumore. Nel momento di massima distrazione, i rami e radici scattarono afferrandola ed avvolgendola di nuovo lasciandola più intrappolata di prima. Mentre si rialzava tutto indolenzito, disse guardandola con desiderio e con un atteggiamento determinato

    "Per chiarire un dettaglio, io non ho esitato a baciarti, così si chiama quella cosa che gli umani fanno con la bocca, perché avevo paura. L'ho fatto solo perché volevo essere gentile. Non mi sembrava giusto prenderti contro la tua volontà, mentre eri intrappolata senza alcuna possibilità di fermarmi. Ma se è come hai detto tu che funziona tra draghi, se ci si prende con la forza, se devo essere selvaggio e brutale, allora sarò selvaggio e brutale."

    Poi pensò al dolore fisico che lei gli aveva causato. Pensò che gli sarebbe tanto piaciuto guarire da esso. Gli venne in mente che già sapeva controllare gli alberi. Magari sapeva anche guarire. Si concentrò allora desiderando di poter guarire, e così facendo venne avvolto da una luce verde. Quella luce ebbe un effetto rigenerante in lui, indebolì il dolore, e lo fece stare meglio. Non sparì completamente perché probabilmente non era ancora abbastanza forte, ma almeno era già un miglioramento.

    Una volta fatto disse

    "Comunque devo ringraziarti con tutto il mio cuore. Ormai il desiderio di tornare umano è completamente scomparso in me. Questo corpo appaga completamente le mie ambizioni. Amo questo corpo e l'essere un drago, ed è tutto merito tuo se l'ho capito. Volevo il potere quando ero umano, ed adesso ce l'ho."

    Concluse con un gesto teatrale.

    Poi aggiunse

    "Ormai l'unica possibile preoccupazione che potrei avere è che questo cambiamento non sia permanente, ma io voglio veramente che lo sia. E sono sicuro su di un'altra cosa. Ora che so che voglio rimanere un drago per sempre, ho già deciso la prima cosa che intendo fare in questa mia nuova vita. Voglio che tu diventi la mia compagna. Voglio restare con te. Non voglio lasciarti mai."

    La leccò sensualmente sotto il collo e gli disse

    "Ho capito comunque che tu mi vuoi. Prima ti sei arrabbiata perché non sono andato fino in fondo, ma non temere adesso lo farò."

    Ormai era scatenato, e lei con quello che aveva detto e fatto gli aveva tolto qualunque senso di colpa che avrebbe potuto avere in quello che stava per fare. Non sapeva che cosa fare di preciso, ma ormai era anche disposto a stuprarla pur di averla. Questa volta non si sarebbe fermato né trattenuto per niente. Non sapeva però se doveva pensare subito all'accoppiamento o se invece quel tutt'altro modo si riferiva a qualcos'altro. Decise quindi di lasciare che fosse l'istinto a guidarlo. Quindi si abbandonò a qualunque cosa l'istinto gli avrebbe detto di fare.

    Diciamo che non so cosa potrebbe fare David, ma l'istinto lo sa. Quindi, anche se sei tu a farlo, scrivi che David fa la mossa giusta questa volta, qualunque essa sia. Anche se ovviamente, come hai detto tu, stiamo attenti a non esagerare. ;)
     
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    Doveva riconoscere che se l'era meritato. Si era meritato il diritto di averla per sé, aveva valicato ogni confine tra l'umano e il drago in pochissimo tempo e si era dimostrato più ingamba di quello che avrebbe mai potuto pensare.
    E quando David si dimostrò nuovamente intimidito, stava per mollargli una zampata sul muso. Si accorse un attimo prima di farlo dei rami che si avvicinavano, e comprese il giochetto.
    Probabilmente lui non se ne accorse, ma invece di reagire lasciò che il suo abbraccio la avvolgesse di nuovo, curiosa di vedere come, compiaciuto, pensasse di averla di nuovo vinta con lei.
    Tra draghi la dimostrazione di forza è fondamentale, ed era giusto che, dato che come diceva lui era un novizio e lei una veterana, capisse che non doveva montarsi la testa.
    Era stato bravo, l'aveva bloccata in volo senza sforzo e sfruttando la sua energia sopita, ma prima di passare oltre doveva spiegargli che ancora non poteva ritenersi superiore a lei.
    Lo vide curarsi come una qualunque creatura legata alla natura sa fare, sfruttando le proprietà palliative e rigeneranti delle piante , ormai sue compagne, come rifornimento infinito d'energia.
    Poi si avvicinò per leccarla, dopo averle rivelato di non voler più definitivamente tornare umano. Il che le era di grande conforto.
    I rami e le radici si rivelarono ancor più tenaci di prima, inchiodandola sul posto e impedendogli di allontanarsi. Quella era la forza di David, adesso gli avrebbe mostrato la sua.
    "Si hai il potere David... ma non ne hai ancora abbastanza" Disse dolcemente, per la prima volta con dolcezza sincera nella voce, ricambiando alla leccata.
    E poi un vortice di vento sollevò David da terra, circondandolo e trattenendolo come lui stava facendo con lei, ruotando con così tanta forza che Liya temette di star esagerando. Decise comunque di non limitarsi
    , non doveva sfuggirgli. Il turbine d'aria lo sbatté di nuovo a terra, comprimendolo senza tuttavia ferirlo
    o danneggiarlo.
    Contemporaneamente circondò anche il proprio corpo d'energia aerea, aiutandosi a spingere con essa contro la trappola di legno in cui David l'aveva imprigionata.
    Fu difficile, faticoso e neanche indolore data la resistenza di quei dannati rami, ma alla fine riuscì a stroncarne più di metà con un ruggito che scosse la foresta tutt'attorno, espandendo un'esplosione di vento che percosse le povere chiome circostanti e le permise di rialzarsi, nonostante ancora le zampe posteriori e la coda fossero in parte bloccate dalle radici.
    "Mi lascerai andare di nuovo?"
    Sperava che David potesse anche riparare i danni causati da entrambi a quei poveri alberi, stava sfruttando il potere della vita e doveva anche sapersi limitare, o avrebbe fatto del male a sé stesso e alla natura circostante.
    Pensò inoltre che per la parte finale dell'allenamento non avrebbe sfruttato l'arena che aveva costruito, la fase ultima dell'allenamento di quel giorno sarebbe stata quella. Era stato un bene portarlo ad Ahsnaeris, senza alcun dubbio. In altri luoghi non avrebbe potuto dar sfogo completamente a tutta quell'energia, essendo decisamente un drago della natura. Era la prima volta che ne incontrava uno, dopo draghi del fuoco, del ghiaccio, dell'aria, della luce e dell'oscurità ne conosceva uno della natura. Incredibile...

    Mi dispiace, ma prima di passare alla fase clum voglio divertirmi un altro paio di post. Meglio pregustarsela con calma la cosa no? E comunque no, non descriveremo nulla di brutto xD quello che intende Liya è un approccio fisico intenzo e, oltre a leccate e strofinate varie, un "stringersi forte forte" dopo la battaglia xDDD non so se rendo l'idea. In seguito se vuoi possiamo sottointendere l'accoppiamento
     
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    David ascoltò la risposta di Liya quando le disse

    CITAZIONE
    "Si hai il potere David... ma non ne hai ancora abbastanza"

    E si godette la leccata di lei. Naturalmente lui sapeva che adesso aveva appena toccato il minimo indispensabile del suo potenziale, e che poteva diventare ancora più potente di adesso. Infatti si poteva dire che lei aveva frainteso. Lui non cercava di certo di dimostrarsi superiore a lei, ma soltanto forte in generale. Ma quando l'aria lo intrappolò, fu veramente colto di sorpresa.

    "Ok. Questa volta me la sono cercata."

    Pensò nella sua testa quando fu ributtato a terra. Sperò almeno che, nonostante fosse più debole di Liya, di avere comunque una vera possibilità di diventare il suo compagno.

    La osservò poi liberarsi con grande foga e forza, si accorse come lei si stava liberando con difficoltà. Quando poi chiese

    CITAZIONE
    "Mi lascerai andare di nuovo?"

    David questa volta non volle cascarci. Per cui disse solamente in risposta a quella domanda

    "Solo se tu non mi ricolpisci di nuovo come hai fatto prima."

    Ormai era anche disposto a finirla lì con le ostilità, ma solo se anche lei era disposta a finirla. Un po' di relax avrebbe di sicuro fatto bene ad entrambi. Ma ovviamente non aveva di nuovo intenzione di riabbassare la guardia e di fare la figura del debole come aveva fatto prima. Questa volta doveva mostrarsi forte e degno di riuscire a meritarsi il privilegio di essere il suo compagno.
     
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    La risposta la prese un po' di sorpresa, ma... almeno lui aveva capito il concetto.
    Fece leva un ultima volta con le zampe anteriori e con l'ennesimo sforzo liberò anche la parte posteriore del corpo. Una volta uscita dal groviglio di rami, distese le membra e si avvicinò di qualche passo a David, fermandoglisi a meno di un metro di distanza e sedendosi sull'erba.
    Alzò un attimo lo sguardo sulla volta cieleste, tinta di bianchi giochi di nuvole e e orizzonti, inspirando con forza per poi tornare a quel drago, al suo drago.
    Al suo drago che diceva cose che non le piacevano.
    "Pensi che avere il potere significa essere più forte?"
    Batté la coda a terra, lasciandola distesa accanto alle zampe e incurvando il collo all'indietro.
    "Essere forte secondo te equivale ad essere un drago e ad aver scoperto a quale elemento sei legato?"
    Forse si sbagliava, forse non era del tutto sopita la sua ingenuità.
    L'istinto primordiale di dire stupidaggini tipico degli umani attecchiva anche nel corpo di un drago, probabilmente.
    "Non serve essere drago da anni per capire questo. Eppure non mi sembravi quel tipo di individuo..." Concluse, inclinando il muso in avanti con un flebile velo di delusione nelle iridi ametista.
    Forse stava sbagliando? Forse non doveva portare quel drago a scoprire il suo enorme potenziale? Adesso non temeva più che potesse superarla, adesso temeva che avrebbe fatto del male a se stesso.
    -No... non ti colpirò più- avrebbe voluto dirgli, ma c'era qualcosa adesso che stava iniziando a turbarla. Si chiedeva se fosse stato un errore dirgli di esagerare con lei, chi sa cos'era andato a pensare.
    "Mi domando se è stata una sciocchezza quella che ti ho concesso"
    Gnèèèè roooosica David roooosica xD sono uno stro**o lo soahahahaha
     
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    Le domande che Liya gli fece dopo essersi liberata un po' lo inquietarono. Aveva quindi detto delle cose sbagliate? Aveva di nuovo commesso degli errori? Forse semplicemente aveva frainteso quello che aveva detto ed adesso doveva solo chiarire questo malinteso. Non voleva che Liya pensasse male di lui, non quando aveva ormai capito e deciso che voleva il suo amore. Doveva cercare di rimettere le cose a posto come meglio poteva.

    "Scusa se ti ho detto qualcosa di sbagliato."

    fu quello che gli disse

    "è che fin'ora non ero mai stato così disinibito, e quindi potrei aver detto qualcosa che non volevo dire o averti fatto fraintendere quello che intendevo davvero."

    Si sedette a sua volta e continuò

    "è che io ci tengo veramente tanto a dimostrarmi degno di essere il tuo compagno. Ma sono perfettamente consapevole di non essere forte quanto te, ed in generale, di non essere invincibile. So che adesso ci sono sia draghi che maghi umani o di altre razze che potrebbero battermi ed uccidermi in combattimento. E capisco anche che la vera forza viene da dentro. Dopotutto Ammet può anche avermi dato questo corpo da drago, ma sono io che sono stato capace, grazie a te, di imparare ad usarlo. Avrei potuto essere un fallito e non capire mai come funziona, ma invece ce l'ho fatta. Ma nonostante questo so che ci sono ancora cose che non capisco e che ho ancora tanto da imparare. E ti assicuro che desidero davvero colmare tutte le mie lacune e correggere tutti i miei difetti."
     
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Finalmente lo sentì dire quello che avrebbe voluto sentire.
    Non voleva rischiare di creare una macchina da combattimento invasata e piena di sé al punto da dimenticare tutto il resto, un po' com'era stata lei. Non voleva che qualcuno vivesse quello che aveva vissuto prima di rendersi conto di ciò che veramente potesse essere considerato importante.
    Gli si avvicinò, e, come probabilmente anche lui voleva, si lasciò andare fregandosene di tutto e di tutti. Perse il contatto uditivo anche con il possibile tipetto che avrebbe potuto disturbarli, percepito prima di iniziare l'allenamento, ma se gli fossero venute strane idee di infastidirli proprio allora avrebbe ribaltato la foresta a costo di staccargli il collo dalle spalle.
    Prese la testolina di David con la coda e con le zampe lo tirò a terra, una volta tanto con il cuore sereno e privo da ogni incertezza. Aveva davanti -o meglio addosso- qualcuno che veramente ci teneva a lei, e non se lo sarebbe fatto sfuggire.
    Ma cosa stava combinando... Liya delle tempeste, l'indomabile cavalcatura della nebbia, colei che aveva ucciso senza neanche pensarci mezza volta avversari di ogni genere... si stava abbandonando a quel tipo giunto dal nulla?
    eppure sembrava così spontaneo e sincero, non c'erano secondi fini in lui; quello di cui aveva bisogno, qualcosa che la distanziasse dal suo solito repertorio di emozioni da missione: alias agisci e non pensare.
    Voleva cominciare a pensare, almeno un po'. Voleva percepire di nuovo quelle emozioni di sollievo che David le trasmetteva.
    E tutto le interessava fuorché del fatto che quel drago prima fosse stato umano: aveva ben poco di umano se non l'ingenuità a livelli assurdi.
    "Se è così, drago... ne sei degno"
    Iniziò a dargli qualche morzetto sul collo e sulle spalle, giocando un pochino con il suo corpo per fargli intendere quello che lui stava sostituendo con un semplice bacio. -pff... che stupido- pensò, anche se avrebbe voluto ripeterglielo ad alta voce. Voleva ricordargli quanto fosse stato stupido ad aver scelto lei, ora lo avrebbe fatto dannare in ogni modo possibile!
    Si divertì non poco a riempirlo di leccate sul collo e sul muso, accompagnate da qualche punzecchiata con gli artigli, ormai la fase della dominanza del maschio potevano dire di averla superata, dato che era riuscito a bloccarla una volta e mezzo.
    "Ho avuto esperienze che tu non puoi neanche immaginare, per questo avevo timore di vederti rovinare il tuo stesso spirito... convinto di trovare la forza nel tuo potere. Volevo essere sicura che tu avessi capito... grazie, stupido drago"
    Con quelle parole si perse beatamente
    tra le sue zampe, e si sarebbe preoccupata in seguito di tutto il resto.

    Emh... vedi un po' te cosa scrivere xD se vuoi terminare il post con l'accoppiamento vero e proprio fai pure :D *yyeeeh lancia coriandoli per Liya e David* xDDD
     
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    A quanto pareva quello che David aveva detto era quello che Liya aveva bisogno di sentire. Lei stessa sembrava ora interessata a lui dal modo in cui si avvicinava. Quando poi lo prese buttandolo a terra e gli disse

    CITAZIONE
    "Se è così, drago... ne sei degno"

    David si lasciò trascinare ed abbandonare da quello che lei gli fece. Doveva essere così che si baciavano i draghi, o almeno a quello che sostituivano con un bacio. Istintivamente David ricambiò quei morsi, quelle leccate, e le punzecchiature con gli artigli. Ormai subirle e farle gli piaceva. Ascoltò poi quello che gli disse ulteriormente

    CITAZIONE
    "Ho avuto esperienze che tu non puoi neanche immaginare, per questo avevo timore di vederti rovinare il tuo stesso spirito... convinto di trovare la forza nel tuo potere. Volevo essere sicura che tu avessi capito... grazie, stupido drago"

    Dopodiché la vide abbandonarsi tra le sue zampe. Lui la strinse forte e l'accarezzò dolcemente. L'ultima frase gli aveva posto una domanda che aveva intenzione di fare alla dragonessa, ma che gli avrebbe posto dopo che avevano finito. Ormai era fatta. Liya si era donata a lui e lui poteva quindi a sua volta donarsi a lei. Si chiese come sarebbe stata la loro vita insieme da quel momento in poi. Se sarebbe riuscito a renderla felice o se non si rivelasse abbastanza per lei, se avrebbe rovinato tutto tra di loro oppure no. Si ritrovò anche a fare dell'ironia. Lui aveva sempre amato i draghi, ma se, quando era umano, qualcuno gli avesse detto che sarebbe diventato un drago, e si sarebbe anche innamorato di uno di loro e si sarebbe trovato ormai imminente nell'accoppiamento, non ci avrebbe mai creduto. Ma ormai tutto era inutile a discuterne. Il passato era andato ed il futuro era ancora da decidere. Ma adesso il presente era ciò a cui doveva pensare. E lui sapeva cosa fare in questo presente. Come aveva detto lei, niente più dubbi o incertezze o esitazioni. Per cui si abbandonò completamente all'istinto dell'accoppiamento deciso a prendere Liya in tutti i sensi possibili e dando libero sfogo a desiderio che aveva di lei.
     
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