Hai un bel po' di casino in quella testa, secondo me

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    role per Ickym, con il titolo assai ambiguo che probabilmente non si riferisce solo a quello che... ora vedrai, ma anche al casino che ciò io nella capa per scrivere ste cose. Ready?


    Accidenti quanto erano fastidiosi i venditori di pietre preziose, perché ogni volta doveva finire male e doveva prenderle di santa ragione dalla guardia di turno? Semplice, perché era stupida, e tale stupidità trascendeva ogni comprensione.
    Imboccando una stradicciola retrostante al negozio di venditori indemoniati, si lasciò andare una mezza -o magari intera- imprecazione verso la prima divinità locale che gli venne in mente. Si portò una mano ai lunghi capelli neri e posò lo sguardo su un alberello accanto al quale si trovava la scalinata di uno dei palazzi più conosciuti della città, la casa degli arditi, dove avrebbero dovuto tenersi riunioni importanti a livello politico ma che, ne era certa, non erano altro che un modo falsamente sicuro per complottare chi sa cosa.
    Dai rami dell'albero scese zampettando una piccola creaturina dal pelo fulvo, la quale schizzò nella sua direzione e gli balzò sulla testa per poi rischiare di cadere, riuscendo a mantenersi sospeso solo aggrappandosi ai suoi capelli.
    "Dannazione Reya, non è piacevole!"
    Lo scoiattolo lasciò la presa e la ragazza lo afferrò al volo, fissandolo con i suoi occhi marini mentre la creaturina abbassava il musetto come a scusarsi, oppure per fare le bizze.
    "Si certo ora fai anche l'offeso. Fammi vedere cos'hai visto"
    Coprendolo anche con l'altra mano, lo chiuse in una piccola cupola di dita e abbassò le palpebre, concentrandosi per una manciata d'istanti.
    Quando le riaprì una smorfia delusa gli si dipinse sulle labbra, seguita da un sospiro perlomeno scocciato.
    "Non importa, sarà per la prossima volta"
    Probabilmente avrebbe dovuto considerare che un paio di sguardi erano rivolti nella sua direzione, vedere e sentire una che parla da sola o ad un qualcosa che tiene in mano non era proprio normale.
    fece per incamminarsi, ignorando tutto e tutti,quando si accorse che la sua schiena era troppo leggera e ricordò di aver lasciato la spada dove nessuno avrebbe potuto trovarla, nascosta così bene che stava per dimenticarsi di averla portata con sé in città e di averla seppellita per non farsi vedere armata in giro per le locande e i negozi. Non era servito a molto dato che aveva fatto a botte comunque e aveva steso a mani nude quattro guardie munite di mazza, ma era sempre buona cosa provare ad essere civilmente pacifici.
    Poi è chiaro, se un venditore fa commenti sbagliati sul tuo seno è anche giusto prenderlo a ginocchiate sugli zigomi e scatenare l'ira di una decina di guardie. poco importa se alcune di loro, un po' per il numero un po' per tua pietà nei loro confronti, te le hanno suonate finché non ti sei allontanata dopo averne scazzottate un paio per il puro gusto di dimostrare che i commentacci sono poco graditi, tanto più durante una missione.
    Beh certo, di solito durante una missione non si sperperano soldi che dovrebbero servire alle più comuni necessità e tanto più considerando che non erano soldi soltanto suoi, ma quelli erano frivoli dettagli.
    Raggiunto uno spiazzo di terra riparato fra due casette, in cui aveva molto furtivamente assai nascosto la propria arma, venne presa di mira da un paio di dita che la indicarono. Una di queste era giusto giusto di un'altro uomo in armatura, come quelle maledette guardie di prima.
    Visto e considerato che lì neanche c'era un re, che ci stavano a fare quelle inutili cose lì a rompere proprio a lei? La sua espressione mutò istantaneamente quando vide che l'uomo non teneva in mano un'arma qualunque, ma la sua Igris. La sua fottutissima Igris...
    No, decisamente no. Prima di tutto quand'è che l'avevano vista nasconderla lì? E inoltre, quesito esistenziale, quell'uomo doveva continuare a vivere dopo aver oltraggiato la sua spada con le sue manacce oppure no?
    Quando gli si avvicinò, a lui e al pelato tipetto basso che gli stava affianco, non le parve avesse un'aria amichevole.
    "Sei stata vista nascondere questa spada all'alba di oggi, e non risulta tu abbia avvertito. Se ce l'avessi consegnata te l'avremmo restituita quando richiesto, cos'avevi in mente?"
    La ragazza sbuffò, aggrottando le sopracciglia.
    "Diciamo che non mi fidavo, tutto qui"
    Forse meglio evitare di dire che una spada come quella, in mani sbagliate, poteva essere parecchio un problema. Tanto più se tra quelle guardie c'era qualcuno di furbo e di capace, nel caso avessero riconosciuto l'essenza della spada, col piffero che gliel'avrebbero restituita.
    "Ci stai insultando?" Chiese l'uomo, stizzito.
    "Non proprio... forse un pochino si dai"
    "Adesso basta! Questa ora la prendiamo noi e la esaminiamo come si deve, solo quando avremo stabilito che..."
    In tipo... un secondo virgola quattro, Reya bruciò la distanza che divideva la ragazza dalla guardia, prima avanti e poi indietro, e all'improvviso l'uomo si ritrovò a chiedersi perché la spada fosse a terra e lui stesse osservando inebetito il vuoto di fronte a sé.
    Ovviamente lei non perse tempo, senza nemmeno troppa cautela si avvicinò e recuperò l'arma da terra, un attimo prima che la guardia provasse ad impedirglielo.
    Fuabbastanza carino vedere come per la seconda volta il viso dell'uomo si fosse dipinto di stupore quando con uno scatto la spada le comparve magicamente in mano, e per lui era ancora più assurdo rendersi conto che non aveva usato nessuna magia: solo pura rapidità di movimento.
    Gli restava da capire come avesse fatto a fargliela cadere, ma era troppo indaffarato a chiedersi se era saggio insistere contro di lei o se fosse meglio tornare a cuccia.
    La ragazza non si diede neanche a corsa come avrebbe fatto un altro qualunque individuo che aveva appena preso per i fondelli una guardia dopo essersi ripreso senza troppe remore quello che gli era stato confiscato, riprendendo a camminare come nulla fosse.
    "Che noia questa città, menomale che doveva essere il luogo più movimentato di Kengard. Torniamo a casa Reya"

    Incontriamoci intanto, poi iniziamo
     
    Top
    .
  2. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    AHAHAHAHAHAHA XD Ommioddioh il titolo mi ha fatto morire. Well done Aes, well done, totally worth it xD


    Ickym uscí dalla piccola osteria, dove si era appena alleggerito di qualche moneta in cambio di un paio di birrette."Non capiró mai cosa ci trovate di tanto buono in quella roba" commentó Lesath stizzito.Non é l'unica cosa che non capisci di noi rispose Ickym a voce, ignorando gli sguardí che attirò su di se facendo ció. Era da tanto che non ne beveva una e dopo il lungo viaggio che aveva affrontato, aveva bisogno di dissetarsi con qualcosa che non fosse semplice acqua.
    Si mise il suo capuccio e si avviò lungo la strada. Voleva evitare di attirare l'attenzione, piú di quanta un drago antropomorfo a zonzo per una citta potesse attirare di suo, per cui abbassò il capuccio in modo che gli coprisse gli occhi dagli guardi indiscreti della gente. Con fare spensierato poi, continuó a camminare, con il mantello che ondeggiava mentre copriva il lato sinistro del suo corpo.
    Mentre camminava, udí la voce di qualcuno, e dal tono non sembrava affatto contento.
    Si diresse rapidamente verso la direzione da cui proveniva la voce, finché non trovó un piccolo spiazzo di terra tra due case, forse un giardino. C'era una ragazza, una guardia e un'altro uomo basso pelato.
    Gli sembrava un caso di abuso di potere, ne aveva visti ormai in quella città, e ogni volta aveva fatto qualcosa per fermare il fattaccio. Gli umani di solito erano un po' intomoriti dal suo aspetto.
    Sorrise divertito da quel pensiero, e pensare che fino a qualche hanno prima era umano.
    Uscí dal suo nascondiglio, e fece per camminare verso i due gruppi di persone, quando la ragazza, con velocità sovraumana, recuperò una spada che giaceva tra i due gruppi. Ickym si stropicciò gli occhi per assicurarsi di aver visto bene. E poi osservó, stupito quanto la guardia, la ragazza mentre se ne andava.
    "Il paladino non ha più la dama da salvare, che peccato" disse Lesath divertito. Ickym lo ognorò, e fece per seguire la ragazza quando la guardia si accorse di lui, e delle sue armi.
    Particolarmente, si accorse delle sue armi.
    "Hey tu!" esordí la guardia, non intimorita dal fatto che 4 corna, delle ali e una coda ricoperta di scaglie spuntassero dal vestito.
    Anzi, sembrava abbastanza furiosa, si vede che aveva bisogno di sfogarsi su qualcun altro.
    "Fermo dove sei!"
    "Uccidili entrambi! disse Lesath che già assaporava la morte dei due.
    Ickym tenne a bada l'impulso di Lesath, e corse via senza dir nulla.
    "Codardo! Girati e combatti!
    Nah, preferisco allenarmi in qualcos'altro rispose, badando bene do farlo a mente. Mentre scartava agilmente la folla, non si accorse di aver intrapreso la stessa strada che la misteriosa ragazza di prima aveva intrapreso.
     
    Top
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Ah ok un attimo. Se giochi con me puoi farlo, perché lo concedo sempre. Ma di solito non si usano i PNG altrui senza consenso :) quindi, please, se giochi con qualcuno che non sono io chiedi se puoi farlo


    Sempre qualche problema a complicare le faccende, in ogni caso era giunto il momento di tornare nella foresta.
    Si infilò Igris nel fodero nero ancorato al busto, mentre Reya tornava sulla sua spalla.
    Il corto vestito di stoffa bianca, che le andava dalle spalle alle ginocchia lasciando le braccia e la parte inferiore delle gambe completamente scoperte, si mosse leggermente in seguito ad una folata di vento, in pieno stile <scena epica in arrivo!>
    Si fermò all'improvviso e portò le mani ai fianchi, voltandosi lentamente. Quanto cavolo le piaceva dare spettacolo... si sentiva quasi insopportabile.
    Si aspettava il ritorno della guardia, ma non voleva fare a botte quando ciò poteva essere evitato. Il problema non sarebbe esistito in mezzo alla campagna, lì avrebbe potuto anche tramortire una mandria di ubriaconi impazziti, ma in mezzo alla fiumana di gente non era il caso.
    Quando si accorse che la sensazione di essere seguita non veniva dalla guardia, si tranquillizzò subito. Non poteva ancora vedere chi fosse, ne individuarne la fonte esatta, ma non trovando la mente dell'uomo di prima la cosa non era più di suo interesse.
    Riprese a camminare facendo finta di nulla, se avesse cercato proprio lei bastava si facesse vedere. Rallentò volutamente il passo così che un eventuale inseguitore, malintenzionato o meno, potesse raggiungerla.
    Se era qualcuno che non voleva attaccare briga bene, se no... beh... meglio.
    Reya squittì qualcosa ticchettandole sulla testa, voltato verso le sue spalle.
    "Si si, ho visto"
    Quello continuò imperterrito, insistendo sempre di più.
    "Ho capito! Ti calmi?"
    Niente da fare, se non si fosse voltata anche lei non sarebbe stato contento.
    E quando finalmente decise di dirigere lo sguardo dove Reya le stava indicando, capì perché lo scoiattolo aveva considerato la cosa urgente.
    Che diavolo era quello? Ma soprattutto...
    cos'era tutto quell'affollamento di emozioni contrastanti?
     
    Top
    .
  4. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    lo so, però credevo che avendolo "abbandonato" li non fosse di alcun altro utilizzo. Sorry, errore mio. >.=.<;


    Con un scatto laterale schivó l'ennesima persona.
    Ok, adesso stava diventando ridicolo, da dove veniva tutta quella gente?
    Quella strada era tremendamente affollata, non solo da persone, ma anche da carretti e altri oggetti ingombranti.
    Superò una scatola che uno stava trasportando faticosamente, saltando sopra di essa, dandosi la spinta con le mani all'ultimo momento per continuare ad andare avanti. Si giró per un momento, e la guardia che prima gli aveva intimato di fermarsi, gli stava ancora alle calcagna, sbraitando parole incomprensibili nella foga del momento, ma sembrava che stesse cercando di attirare l'attenzione di qualcuno. Si girò e vide subito l'occasione per scrollarsela di dosso. Sputó una fiammata in aria, attento a non colpire nessuno, in modo da far allontanare i più e poi mentre continuava a correre, con uno dei suoi coltelli da lancio tagliò le corde di un carro che trasportava dei piccoli tronchi.
    Questi ultimi cadderò con un sonoro lamento sulla strada, Ickym si girò di nuovo mentre correva, per vedere lo spettacolo.
    La fiammata aveva avuto l'effetto desiderato, ossia quello di spaventare la gente e di farla scansare dalla traiettoria dei tronchi, i quali avevano rallentato la guardia, ció gli avrebbe dato il tempo di dileguarsi nell'ombra. Divertito sorrise, per poi girarsi e accorgersi che stava per finire contro proprio alla ragazza misteriosa di prima, che sembrava che lo stesse guardando da un po' di tempo. Deviò la sua traiettoria di lato, schivando per un pelo la ragazza ma nel farlo cadde, e rotoló per terra un momento. Si rialzó subito, con il coltello ancora in mano pronto a combattere se necessario: mentre correva era quasi imprendibile per un umano, ma da fermo, era un bersaglio facile.
    Nel rialzarsi, il cappuccio scivoló leggermente in dietro, abbastanza di rivelare gli occhi freddi e parte della cicatrice che gli risaliva fino al muso, toccando anche l'iride dell'occhio.
    "Stupido ragazzino, avresti dovuto ucciderli subito! Era il momento giusto. disse Lesath seccato.
    Per te é sempre il momento di uccidere
    Se Lesath fosse stato di carne ed ossa si sarebbe messo a sogghignare.
    Visto? Ti conosco meglio di quello che credi, ora taci e lasciami scappare in pace

    posso aggiungere altri npc? Tipo un paio, non voglio buttarne dentro una marea
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Seguì la scena e tutto il suo svolgimento con troppa curiosità per non passare inosservata come impicciona di turno.
    Non poteva crederci, era veramente successo quel che aveva visto? Roba da matti... chi era quel tipo?
    E all'improvviso se lo ritrovò davanti, mentre con una capriola assai ninja piuttosto carpiata si spostava dalla sua traiettoria un attimo prima di rovinare a terra e rialzarsi rapidamente.
    Il gesto implicò anche lo scivolamento del cappuccio, e di conseguenza la messa in mostra di qualcosa che forse la creatura avrebbe voluto tenere per sé.
    Lei si limitò a fissarlo per qualche altro secondo, poi diede un pizzicotto a Reya che continuava a fare versi strani sulla sua testa.
    "No aspetta, fammi capire. Tu hai combinato tutto quel pandemonio per rallentare una guardia? Dal momento che hai tirato fuori un'arma e che non ti preme il restartene lontano dalle attenzioni delle guardie... potevi anche tramortirla, visto che c'eri"
    Del resto, ci avrebbe messo molto meno, sia per quanto riguardava il tempo che la fatica. O forse... voleva solo mettersi in mostra, e lei aveva posto una domanda inutile.
    Ah, giusto, prima di finire a domande inutili era meglio non perdere tempo.
    "Senza tanti preamboli, io sono Ksefira, e non ti aiuterò a fermare la guardia. Però se vuoi evitare di farti beccare è meglio se corri dietro quelle casupole..." Disse, indicando un mucchio di casette non molto distante, che si affacciava sulla periferia e su un piccolo parco adiacente ad una modesta cattedrale di spoglia apparenza.
    Aveva visitato mezza città di notte nei giorni precedenti, prima di iniziare a combinare uno dei suoi soliti macelli; quindi sapeva più o meno dove trovare ripari adeguati o almeno in parte sicuri, anche se a giudicare dal modo in cui avevano scovato la sua spada non erano così affidabili le sue abilità di valutazione.
    "Ah, comunque se non ti muovi ci troviamo alle spalle mezzo corpo di guardia della città, qui sono veloci ad arrivare se ci sono guai"
    Ah mi dici che sei uscito da una role di corri e uccidi e poi ti fai inseguire dalle guardie di Kerus? ahahaha xD si comunque certo che puoi inserire PNG. Come dico sempre cerca di non esagerare ^^
     
    Top
    .
  6. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Quando osservò la ragazza, quest'ultima ricambió lo sguardo. Aveva un piccolo batuffolino di peli sulla testa, uno scoiattolo forse, che continuava ad agitarsi.
    Notó che gli diede un pizzicotto per farlo smettere probabilmente.
    Occhi azzurri, capelli neri, un fisico mica male, Ickym constató che era una bella ragazza. Bella quanto pericolosa forse, data la rapidità impressionante che aveva dimostrato poco prima nel recuperare la spada che adesso portava con se.
    CITAZIONE
    "No aspetta, fammi capire. Tu hai combinato tutto quel pandemonio per rallentare una guardia? Dal momento che hai tirato fuori un'arma e che non ti preme il restartene lontano dalle attenzioni delle guardie... potevi anche tramortirla, visto che c'eri"

    esordí la ragazza.
    La faceva facile. Come faceva a spiegarli che aveva un drago omicida ne cranio che se avesse avuto la possibilità si sarebbe avventato su tutto e tutti?
    Se fosse stato per Ickym, la guardia sarebbe finita a dormire nello stesso momento in cui gli aveva rivolto la parola, ma con Lesath nei dintorni non si fidava, anzi, aveva paura di non riuscire a tenerlo a bada.
    La ragazza parlò di nuovo dicendo : [QUOTE]"Senza tanti preamboli, io sono Ksefira, e non ti aiuterò a fermare la guardia. Però se vuoi evitare di farti beccare è meglio se corri dietro quelle casupole..." [QUOTE]
    "Io sono Ickym" accennò un'inchino prima di continuare in tono cordiale "Piacere di conoscerti"
    "Come se bastasse quattro parole per conoscersi"
    "Oh ma taci. É una forma di cortesia"
    Mentre Ickym zittiva Lesath, la ragazza ricordò che aveva delle guardie alle calcagna, e proprio mentre glielo stava ricordando, delle urla rabbiose cominciarono a risuonare, e non poche.
    Ickym spió la strada velocemente e vide non una guardia, ma un gruppo, forse 3 o 4 che si stava dirigendo li, sbraitando ordini alla folla di farsi da parte.
    Se si sarebbe mosso adesso, avrebbe avuto ancora un discreto vantaggio.
    Ickym mormorò un grazie e si diresse velocemente verso il luogo che gli era stato indicato. Si nascose in un stretto viottolo che passava tra 2 delle piccole case che c'erano li. Appena in tempo, dato che vide le guardie passare a passo deciso, senza degnare di uno sguardo il nascondiglio che aveva scelto. Per un momento ebbe l'istinto di uscire fuori e di fare piazza pulita a spada tratta, ma poi si ricompose e ignoró l'istinto. Con cautela uscí, continuando a cercare le guardie con lo sguardo. Sospirò per un momento, era riuscito a seminarle.
    Gli tornó in mente Ksefira, e rifletté un attimo: chissà come mai l'aveva aiutato.
    Ma sai che hai anche ragione onestamente. D:
    A parte il megafail della cosa, alla fine non ho aggiunto altri npc.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    E ti pareva... ma era la sfiga ad essersi abbonata a lei o il contrario? Eccolo lì mezzo plotone di guardie partito alla carica come non ci fosse un domani.
    Erano solo quattro, almeno quelle che le si diressero incontro, ma erano un'ulteriore seccatura.
    Riprese a camminare come nulla fosse e si diresse verso l'entrata della città, fingendo di uscire come un qualunque passante che si rispetti.
    Ovviamente i suoi piani erano cambiati appena aveva incontrato Ickym, e adesso tornare a casa non era più così urgente. Doveva chiedergli una cosa, e... anzi no, doveva chiedergli due cose, e fare due chiacchere con un possibile futuro amichetto.
    "Ei tu! Ti ordino di lasciare quell'arma e di dirmi dov'è andato que..."
    "La smetti di sbraitare? Ti puzza abbastanza l'alito" Lo incalzò Ksefira, voltandosi di scatto e sogghignando.
    La guardia più vicina cercò di fermare quella che aveva cominciato a sbraitare come un dannato, ma ci fu poco da fare.
    Era risaputo, il 70% delle guardie di Kerus erano facilmente irritabili. Ecco giusto giusto uno di quei tipi...
    Quello partì subito alla carica manco fosse in guerra, sguainando una fighissima -ma agli occhi della ragazza inutilissima- mazza d'acciaio con cuifinse di colpirla, fermandosi a pochi centimetri dal suo volto.
    Ksefira non si era mossa, non aveva battuto ciglio.
    "Guarda che per colpire prima devi volerlo fare... che dici posso andare o dobbiamo darcele?"
    Anche il poco di buon senso mantenuto fino ad allora scomparve e il colpo partì seriamente, questa volta però anche Ksefira si mosse. Non impugnò neanche la spada, attese solo che Reya fosse sceso a terra e poi


    deviò di lato la mazza colpendo il braccio della guardia e lasciando che il colpo finisse a vuoto.
    Con un paio di colpi neanche troppo efficaci si limitò ad allontanare una seconda minaccia e a respingere l'uomo indietro, facendogli perdere l'equilibrio e cappottandolo al suolo con una spazzata.
    Tirò un imprecazione quando colpì la protezione di metallo sulla gamba dell'avversario con il piede, ma l'importante era averlo fatto cadere. Almeno poteva guadagnare abbastanza tempo da...
    oh no, ecco gli altri che si erano gettati all'attacco. Va beh, poco male, "allora divertiamoci!"
    Si buttò incontro ai due più vicini prima che la raggiungessero mentre Reya squittiva a caso per non si sa quale motivo, saltando a ginocchia flesse in fronte al primo,che nonostante l'elmo fece la fine ingloriosa del tizio precedente e cadde a terra.
    <alla fin fine sono più preparate le guardie di Knawr, cos'è successo a questa gente? Prima li temevano tutti. Ba...>
    Le questioni politiche avevano influenzato anche quell'aspetto della città, probabilmente. C'era sempre meno gente preparata a difendere l'ordine che scapestrate come lei si divertivano a soverchiare.
    Un po' adirata dall'incapacità di chi si trovava di fronte iniziò a fare sul serio e partì con calci e pugni in ogni dove e in ogni perché, prendendosi una mazzata su un braccio ma fregandosene altamente. Quando tutti furono a terra, e quelli che si erano rialzati ci furono rifiniti, si lasciò andare ad uno sbuffo e sospirando si allontanò, totalmente insoddisfatta.
    Se si fosse fatta vedere raggiungere Ickym sarebbe stata alquanto più stupida di quello che credeva di essere, quindi prima corse in un paio di straducce più interne, lasciando Reya a zampettare alle sue spalle per aiutarla con eventuali arrivi spiacevoli, per poi lanciarsi dove aveva detto al più-o-meno-drago di nascondersi.
    Lo trovò solo dopo un paio di tentativi andati a vuoto, individuandolo nel viottolino meno sospetto di tutta Kengard.
    "Bravo, sei veloce... però se vuoi liberarti di loro definitivamente devi seguirmi dall'altra parte della città, verso il porto ci sono meno rompi scatole e possiamo starcene più tranquilli. Ah, se te lo stai chiedendo, si c'è un motivo se sono venuta da te"
    Glie lo avrebbe spiegato strada facendo, o ancora meglio una volta arrivati.
    Partì dunque di gran carriera per lei sapeva dove, la locanda più figa di Kerus nonché l'unico posto in cui si poteva parlare di affari loschi e non essere origliati.
    Sperò che Ickym la seguisse, altrimenti... beh, pace.
     
    Top
    .
  8. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    "Bravo, sei veloce... però se vuoi liberarti di loro definitivamente devi seguirmi dall'altra parte della città, verso il porto ci sono meno rompi scatole e possiamo starcene più tranquilli. Ah, se te lo stai chiedendo, si c'è un motivo se sono venuta da te"

    Ksefira colse Ickym di sorpresa, dato che era distratto da una accesa discussione con Lesath, riguardo alla sua condotta di poco prima.
    "Grazie del complimento... ma sopratutto dell'indicazione di prima...
    Ickym solitamente era incline a non fidarsi degli sconosciuti ma, quell'ultima frase che Ksefira gli aveva rivolto fu abbastanza per far scoccare la scintilla della curiosità in lui. Tentó di mascherare l'intrigamento che provava per quella situazione, sperando di non lasciare trapelare niente. Smise perfino di muovere la coda, che fino ad un momento prima continuava a spostarsi a destra e a sinistra.
    "Cosí sia, ti seguirò disse in tono calmo. Prima di muoversi però si curò di non aver armi in bella vista, nascondendo meglio i pugnali da lancio nella cintura, mentre con la coda toglieva il fodero della sua spada corta dalla schiena, e lo face sparire sotto al mantello. Fatto ció, la coda tornò al suo posto mentre armeggiava con la mani sotto il mantello. Finita l'operazione fece una breve corsa per raggiungere Ksefira, che nel frattempo era partita di buona lena. Si affiancó a lei, e chiese:
    "Dunque, come mai sei tornata a cercarmi?
    Lesath era silenzioso e stava aspettando curioso quanto Ickym le motivazioni di quella ragazza.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Era lecita e ovvia la domanda, eppure perché voleva portare avanti il mistero il più a lungo possibile?
    Si chiese se fosse saggio far infuriare un mezzo drago pseudo-lunatico che poteva abbrustolirla come niente. Attese dunque qualche secondo, poi rispose con tono calmo:
    "Semplicemente perché... secondo me hai un bel casino in quella testa, e ciò è proprio il mio campo"
    Continuò a camminare, girandosi di tanto in tanto a cercare con lo sguardo movimenti che non ci sarebbero dovuti essere, e che infatti non c'erano. Poi c'era Reya, non poteva esserci avvistatore migliore.
    Nel frattempo avevano circoscritto un percorso che si infilava tra le casupole più losche della città, in mezzo a qualche rudere più antico e ad alcune abitazioni in ricostruzione, stradicciole perfette per allontanarsi passando inosservati.
    "O sei un po' pazzo, o siete in due a generare emozioni" Continuò, lanciandogli un'occhiata veloce.
    Forse doveva aggiungere qualcosa del tipo... -si, percepisco l'energia delle emozioni altrui-, ma era più figo non aggiungerlo, tanto per lasciare un po' di suspance.
    Fin da quando l'aveva visto aveva percepito provenire da lui diverse emozioni contrastanti, alcune spaventose ed omicide, altre più piacevoli e pacate.
    La cosa la intrigava particolarmente, inoltre quel drago poteva essere d'aiuto più di quanto Ickym stesso immaginava.
    In breve si ritrovarono in uno spiazzo urbano ben più piacevole, con bancarelle, persone che schiamazzavano e di tanto in tanto una guardia che faceva capolino tra la folla. Bene, se si fossero confusi tra la gente nessuno sarebbe venuto a dare loro la caccia scompigliando tutto quel ventaglio di persone, anche perché non poteva essere già arrivata l'informazione che una tipa strana e un drago ancor più strano avevano preso in giro un paio di guardie.
    Forse sarebbero stati ricercati per aver fatto a botte con alcune di loro, o meglio lei sarebbe stata ricercata per aver fatto a botte e Ickym per aver compiuto un casino inutile invece di addormentarle con una zampata data come si deve.
    Sperò solo che Ickym gradisse l'idromele di quel luogo, lei veniva in città solo per quello.
    Si infilò tra due persone che confabulavano di cose occulte come flauti e boccali, gettandosi a capo fitto -come al suo solito- nell'ingresso di una locanda poco affollata, ma dall'arredamento piacevole.
    Senza indugiare si rivolse al locandiere, in piedi dietro al bancone.
    "Due idromele grazie"
    Così, senza neanche entrare in sala o aspettare i camerieri. Beh, lei era fatta così...
     
    Top
    .
  10. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ickym ebbe un tuffo al cuore quando Ksefira gli disse le sue motivazioni. Teneva l'esistenza di Lesath nascosta a tutti, e il fatto che una sconosciuta, che improvvisamente sa che c'è qualcun altro a fargli compagnia nel cranio, gli aveva gelato il sangue.
    Una miriade di domande e possibili spiegazioni gli affollarono la mente, mentre Lesath divertito e un po' stupito dalla perspicacia della ragazza, si godeva la scena.
    Cadde in un rovinoso silenzio mentre tentava di ragionare, su cosa fare. Tenne lo sguardo fisso davanti a se per tutto il tempo, finchè non giunsero ad una piccola osteria. Entrò con discrezione, mentre Ksefira chiedeva già a gran voce due boccali di idromele, senza neanche avvicinarsi al bancone. Osservò l'interno: tavoli rotondi sparsi, a sinistra dell'entrata c'era un'enorme camino, spento. A destra invece, c'erano dei tavoli attaccati al muro, più isolati rispetto agli altri tavoli. Il bancone era vicino al muro, sul lato opposto alla porta, ed era lungo quasi come tutta la parete, unica eccezione, una parte di muro era stata lasciata per le scale. Dato che Ksefira aveva già ordinato da bere a quanto pare, si diresse verso uno dei tavoli isolati, e si sedette.
    Se dovevano discutere di certi argomenti preferiva che nessun'altro ascoltasse: c'era già una persona che sapeva troppo, e gli bastava e avanzava.
    Aspetto che anche la ragazza si sedesse e poi esordì con : "Di cosa stavi parlando prima?". Tentò di fare il finto tonto, ma non si accorse che nel suo tono aveva aggiunto un vaga sfumatura rabbiosa.
    Lesath nel frattempo, voleva sapere di più riguardo a Ksefira, forse era giunto il momento per lui di essere libero finalmente. Se fosse riuscito a far morire Ickym sarebbe stato libero, e finalmente avrebbe potuto riavere il suo corpo, il suo vero corpo, e non condividerne uno con uno stupido ex-umano.
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Si sedettero al tavolo più figo -era uguale agli altri- della locanda, dove poche orecchie erano in ascolto. In ogni caso lì potevano parlare di tutto, era la splendida caratteristica di quella locanda senza nome in cui tutti, tranquillamente e bellamente, potevano farsi solo gli affaracci propri perché troppo indaffarati a discutere di altro per prestare attenzione agli altri.
    Se uno veniva beccato a origliare erano botte, e succedeva di rado.
    "Tranquillo questo posto è il migliore per chiaccherare" Indicò due umani e un tizio- forse di natura elfica- coperto da un cappuccio blu scuro per metà del volto, indaffarati a confabulare di qualcosa di fin troppo bisbiglioso per non essere sospetto. "Sono tutti troppo preoccupati a nascondere i loro intrallazzi per prestare attenzione ai nostri"
    Era quello che di quel posticino le piaceva: essere così sospetti da non interessare gli sguardi altrui...
    Attese un attimo, giusto il tempo di far arrivare i due boccali d'idromele, per cominciare a parlare.
    Ringraziò il cameriere con un cenno del capo e gli diede una piccola mancia come faceva sempre lì dentro, era il modo migliore per accattivarsi l'amicizia di quella gente.
    "In realtà..." Disse, sorseggiando la bevanda e lasciando che il sapore del miele misto al succo di mela alcolico le inebriasse il palato, "ho solo ipotizzato che possiate essere in due a pensare, purtroppo non posso capire altro perché i miei sensi hanno dei limiti... per questo volevo chiedere a te. E non agitarti, così fai ancora più casino in quella testa. Bevi e rilassati"
    Scolò un altra mezza -o più di mezza- sorsata, ricordandosi solo allora di un particolare non irrilevante.
    "Ah scusa, se non ti piace l'idromele ti prendo qualcos'altro"
    E non era un modo per dire... se non ti va lo bevo io il tuo, no di certo.
    Aveva percepito in lui molta preoccupazione, come se l'avergli rivelato di aver sentito qualcosa di strano dentro di lui l'avesse turbato. Purtroppo, o per fortuna, non poteva né sentire i pensieri degli altri né tanto meno capire se veramente le voci nella sua testa fossero due, ma ci avrebbe messo poco a scoprire la verità.
    Se si trattava del genere di mente che immaginava... si sarebbero divertiti un bel po'.
    Poteva anche farlo ubriacare e poi chiedergli qualcosa in più di quel che avrebbe detto normalmente, ma... primo era immorale -e chi se ne frega-, secondo far ubriacare un drago, mezzo drago o pseudofantadrago che sia l'avrebbe mandata in banca rotta.
    E poi era solita fare conversazioni amichevoli con clienti e compagni, non era il caso di passare subito ai metodi estremi.
     
    Top
    .
  12. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ickym bevve un po' di idromele a piccoli sorsi. Gli piaceva gustarseli quei tipi di bevande, tentare di percepire tutte le sfumature di un gusto, anche se di solito preferiva la birra.
    Stava ancora valutando cosa fare, sull'orlo di cadere nel panico. Non gli era mai successa una situazione del genere.
    "Nono, va bene così. Magari dopo mi prendo della birra. rispose a Ksefira.
    Dopo una breve pause aggiunse: "Comunque, anche se fossimo in due, cosa te ne viene a te?"Quelle parole furono più di Lesath che Ickym. Di solito i due tenevano ben stretta la propria integrità mentale, ma Ickym aveva abbassato la guardia, e si stava concentrando su Ksefira. Ciò permise a Lesath, non di prendere il controllo, ma di influenzare le parole di Ickym, e di solito questo era il modo più subdolo ed efficace che aveva per fargli fare, almeno in parte, cosa voleva lui.
    Forzare la sua volontà avrebbe reso Ickym solamente più cauto e restio, senza contare che costava un sacco di energie, ma in questo modo non aveva problemi.
    Ickym si tirò giù il cappuccio, dato che nessuno sembrava dargli retta, e poi bevve degli altri sorsi dell'idromele. Lentamente si stava calmando, ma adesso voleva sapere chi era la ragazza di fronte a lui. Una pensiero quanto mai oscuro guizzò nella sua mente: se fosse stata una persona di cui non c'era da fidarsi, avrebbe dovuto ucciderla. Accantonò subito quel pensiero. Non era da lui pensare di ammazzare la gente, non attaccava mai, al massimo si difendeva. Era Lesath che voleva il sangue, di solito.
    Lesath notò a cosa stava pensando il mezzo drago, e si compiacque. Non aveva dovuto fare niente per far apparire quel pensiero, fuori dagli schemi di Ickym.
    "Cosa succede piccolino, stai cambiando?" Pensò Leasth,badando che Ickym non sentisse i suoi pensieri.
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Ebbe una strana sensazione, un piccolo brivido le corse lungo la schiena quando Ickym aprì bocca.
    "Buona domanda questa..." Asserì, finendo di tracannarsi l'idromele manco fosse stato acqua, mentre si rendeva conto che il suo subconcio sensoriale aveva avvertito qualcosa che lei non poteva capire, e che iniziava a preoccuparla quanto infervorarla.
    In effetti era buona cosa spiegargli il motivo della sua domanda? Si lo era, perché gli aveva appena sconvolto l'esistenza, seppur l'avesse fatto senza volerlo.
    Ebbe anche modo di guardare direttamente nel muso il mezzo drago finalmente, dato che si era abbassato il cappuccio. Chiaramente fu la sua cicatrice a spiccare maggiormente e a farla fantasticare sulle probabili cause, nonostante non fosse quello che le interessava di lui.
    "Nella nebbia mi chiamano la spezza bugie, perché quasi nessuno sa trattenere le proprie emozioni quando mente, e sono anni che mi alleno per percepire le emozioni altrui tramite l'udito. Uno dei miei fratelli è morto perché impossessato da un demone troppo più forte di lui, il quale l'ha isolato per anni dal mondo come fosse un appestato. Nella sua mente c'era una confusione simile alla tua, e sei solo il secondo, eccetto lui, che incontro con tali caratteristiche. In fondo... la mia è in parte solo curiosità"
    Avrebbe aggiunto in seguito che l'altra parte era legata al fatto che poteva aiutarlo quanto lui poteva aiutare lei.
    Questo solamente perché... se gli avesse spiegato tutto per gradi, forse Ickym ci avrebbe pensato su prima di rifiutarsi di dirle qualcosa.
    "Comunque non era mia intenzione turbarti, se non vuoi parlarne..."
    Come concludere la frase? Con... -lo scoprirò da sola?-
    "... non fa nulla"
    In tutto ciò Ickym le aveva appena detto che quello che si portava dentro non era qualcosa con cui andava d'accordo, che poteva essere ipoteticamente pericoloso a giudicare dalle sue reazioni e che non era il caso di insistere.
    Inoltre quella sensazione... odiava sentire le cose a metà, ma era anche giusto in un certo senso.
    Era sempre più fogata, e anche se si sentiva un po' maligna non nascose una certa soddisfazione nell'aver messo in difficoltà Ickym così facilmente.
    Si vedeva che gli mancava qualcosa del drago completo, solitamente non erano così suscettibili. Oppure la faccenda era davvero complicata, più di quanto lei credesse.
    "In ogni caso, dopo aver vissuto al fianco di una persona che non ero in grado di aiutare ho imparato molto e... se quel tuo casino non ti è gradito, posso aiutarti a liberartene. Anche per questo volevo saperne di più"
    C'era anche la possibilità che Ickym non le credesse, cosa che era già successa, e in tal caso avrebbero perso entrambi una grande possibilità.
    Ormai aveva imparato a dimenticare e a non lasciar riaffiorare ricordi spiacevoli, ma quando qualcuno non credeva al dolore provato dalla sua famiglia si alterava abbastanza. Solo di recente aveva imparato ad accettare la diffidenza degli altri, e Ickym le sembrava un tipo apposto o perlomeno piacevole.
    Quando il cameriere passò di nuovo per portare altra roba ad un altro tavolo lei gli fece cenno di avvicinarsi e ordinò due birre, anche se Ickym non aveva ancora finito il suo idromele.
    "Comunque pago io"
    Ah non ho intenzione di intrufolarmi subito nei tuoi casini in testa, ma Lesath mi affascina troppo e nella nebbia i PG come Ksefira sono quasi ovvi... quindi le due cose mi tornavano a pennello e ho voluto combinare un po' di casino. Preparati che ti farò sudare ^^
    PS: Ickym e Lesath mi sanno molto di daimon e daemian che litigano su quale filadelfia è più buono xD sono adorabili
     
    Top
    .
  14. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ksefira lo stava leggendo neanche fosse un libro aperto, e si conoscevano a malapena! Ickym svuotò velocemente il boccale, dopodiché appoggiò i gomiti sul tavolo a si massaggiò le tempie. Non gli piaceva quella situazione, per niente, e il fatto che ogni volta che la ragazza apriva bocca gli faceva venire in mente altre domande non aiutava.
    Non poté che compatire il fratello sfortunato di Ksefira, dato che praticamente aveva il suo stesso problema anche se non sapeva quanto fosse vera quella storia.
    In quanto alla proposta che gli aveva fatto, era molto allettante. Forse valeva la pena provare.
    A Lesath non piacque la direzione che le cose stavano prendendo. Se Ickym si liberava di lui, non sarebbe riuscito ad avere un corpo. Decise che doveva mandare un messaggio forte e chiaro
    Attaccò mentalmente Ickym, e prima che quest'ultimo potesse difendersi riuscì a fare qualcosa. I movimenti di Ickym divennero rigidi per un momento, e poi disse "Gira allargo, umana" con una voce che era sua ma allo stesso tempo aveva una diversa sfumatura.
    Ickym riuscì a prendere il controllo quasi subito. Che stupido che era stato, abbassare la guardia in quel modo. Chiuse gli occhi e fece un profondo respiro.
    "Ti brucia che io riesca a liberarmi di te, eh?"
    "Come no, come se esistesse un modo per poterlo fare"
    C'è, ne sono sicuro in realtà non lo era.
    Si rivolse poi a Ksefira dicendo "Scusa, emmh" cosa le avrebbe detto? E' colpa della lucertola troppo cresciuta che ho in testa? Beh forse era il caso ormai, ma voleva sapere delle altre cose prima di poterle dire di se stesso.
    Decise che sarebbe andato fino in fondo.
    "Allora, prima hai detto "nella nebbia", cos'è una associazione? una riunione? non sapeva veramente che fosse, c'erano mille mila possibilità.
    Secondo, come faresti ad aiutarmi? Scusami, ma capiscimi: non do dettagli del genere, così a caso
    In realtà non gli importava più di tanto, Ksefira sapeva probabilmente ottenere quello che voleva senza tanti problemi, e aveva chiesto solo per cortesia. Però se gli avesse detto un modo per liberarsi di Lesath che fosse plausibile, gli avrebbe rivelato quello di cui avrebbe avuto bisogno.
    Lesath nel frattempo si agitava nella mente di Ickym e faceva casino, nel vero senso della parola. Ickym lo stava semplicemente ignorando, sapendo che il mal di testa che gli stava facendo venire, non sarebbe stato più un problema se tutto andava per il meglio.

    Sono lieto che Lesath ti affascini ^.=.^ Beh, hanno l'abitudine di litigare, magari non sul filadelfia, ma si comunque xD
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Di nuovo, quella strana sensazione. Orribile... più che strana.
    Era inquietantemente sconcertante quando le emozioni di Ickym mutavano così radicalmente, al punto di tramutarsi in un agglomerato bestiale di qualcosa che... non era in grado di distinguere. Probabilmente, lei non era all'altezza di quella forza, ma ormai si era proposta e non poteva tirarsi indietro.
    "Non hai mai sentito parlare della nebbia argentata? Devi essere nuovo dell'isola allora. Diciamo che siamo quel genere di persone che combinano macelli sbagliati, nei momenti sbagliati, in posti sbagliati... con metodi sbagliati. Poi sta al prossimo giudicarci, ma le recensioni che ci hanno affibbiato fino ad ora non sono state esattamente positive"
    Concluse la frase con un mezzo sorrisetto, perché l'essere odiata dalle menti altrui era ciò che doveva ottenere. Doveva permettere al suo avversario di odiarla, doveva lasciare che si rendesse conto da solo di quali fossero i suoi limiti e... di cosa in realtà gli mancasse.
    "Il metodo è rischioso, ma estremamente semplice... a livello teorico almeno"
    Decise di giungere subito al sodo, in quei frangenti ogni parola superflua sarebbe risultata... superflua.
    "Sicuramente quel potere che mi hai appena mostrato è troppo forte per essere distrutto... ma non lo è abbastanza da impedire che qualcuno lo trattenga, come stai dimostrando tu. Capisci cosa intendo?"
    Immaginava ci sarebbe arrivato da solo, altrimenti non avrebbe esitato a spiegarsi meglio.
    "Dai finisci il tuo boccale" Lo incalzò, addolcendo i toni e l'espressione. Non era facile neanche per lei resistere impassibile davanti a quell'entità che si trovava d'innanzi.
    Probabilmente Ickym stesso ignorava ciò che si portava realmente dentro, e lei non era certo in grado di comprenderlo, né tanto meno di spiegarglielo. L'unica cosa che poteva fare era aiutarlo a disfarsene, solo allora ne avrebbe veramente compreso la reale e devastante potenzialità.
     
    Top
    .
208 replies since 6/7/2016, 23:08   3248 views
  Share  
.