Tutti contro tutti, sempre se riuscite a trovarvi

Aesingr vs Tirannosaurorex vs Hawke vs Tiziel vs Elker Errani

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ickym
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ognuno di voi si sveglia in un luogo sconosciuto. Il cielo è vagamente scuro e l'aria è fredda. Una nebbia leggera vi circonda, celando alla vista le cose più lontane. Gli unici suoni udibili, sono quelli che producete voi stessi.
    Alte mura ricoperte da piante rampicanti e da muschio vi circondano. In alcuni punti le piante sono riuscite a ricoprire interamente l'apertura in altro, nascondendo il cielo e creando dei veri e propri soffitti verdi, costellati da fiori di vario colore.
    Le mura sono di roccia solida e per la maggiore non presentano aperture se non per dei piccoli canali di scolo che fanno precipitare l'acqua fino al suolo e delle porte di legno; divelte, marce o intere che sono rare da trovare e che portano chissà dove all'interno delle mura. In cima ad alcune delle torri che compongono le mura si possono intravedere dei merli, ognuno con una forma diversa.
    In alcuni punti del labirinto sono presenti macerie e torri crollate, che ostruiscono il passaggio, creano passaggi attraverso le mura o creano scale verso l'alto. Tutto il labirinto è circondato da mura ancora più alte , queste ultime solidissime, senza nessun segno di usura o di abbandono.
    Il pavimento è costituito da erba di varia altezza, tranne all'interno delle mura del labirinto. Ci sono alcune aree formate da piccole radure di alberi, posizionate dove convergono più di 4 strade.

    Dall'alto un boato si propaga nell'aria, spezzando il silenzio che fino ad allora aveva governato sovrano.
    Una voce maschile, possente e profonda si fa sentire:
    BENVENUTI ALLA PRIMA SFIDA ANNUALE DEL LABIRINTO ANTICO! SFIDANTI, PREPARATEVI A COMBATTERE FINO ALLA MORTE! SOLO UNO DI VOI 6 USCIRA' VINCITORE DA QUI! L'annunciatore fece una piccola pausa e poi continuò PRONTI? VIA! CHE IL SANGUE VENGA VERSATO, E CHE IL LABIRINTO VENGA NUTRITO! Le parole echeggiarono tra le pareti del labirinto, prima che il silenzio riprese il controllo del luogo.
    La caccia è iniziata.

    Bg2ISzs
    Non è esattamente l'immagine che cercavo, però da un minimo di idea del luogo


    Edited by Ickym - 19/7/2016, 12:58
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    Aes, ero super tentata di fare una vecchietta cazzuta pure io.. ma non volevo che l'arena diventasse un mega labirinto di riposo XD

    Nome: Raxel (o Rax, per amici, pigri e per amici pigri)
    Razza: uman... anzi, giovincella ammazza-draghi (perché sto dietro ad Aes? XD)
    Sesso: femmina
    Aspetto fisico: alta quasi un metro e ottanta e robusta. Vestita da capo a piedi da un'armatura a placche verdi (il colore del suo primo drago ucciso), che la fanno assomigliare ad una statua che cammina. Le giunture dell'armatura sono libere dalle placche, ma lasciano intravedere le maglie sottili della cotta di maglia sottostante. L'elmo, anch'esso verde, termina in alto con due corna ossee spezzate, strappate manco a dirlo dal suo primo drago ucciso. Rispetto ad un umano comune ha: sensi più affinati, una resistenza alla fatica fisica e mentale maggiore, più forza muscolare, un'aumentata rigenerazione e bla bla bla. E' abituata a combattere con esseri di grossa stazza, e il fatto di essere ancora viva dimostra anche i risultati
    Armi: sulle spalle porta vari tipi di arma: un'alabarda (per combattere in spazi lunghi e stretti), uno spadone a due mani (per i campi aperti), e un arco (per le lunghe distanze), coperti da un pesante scudo a torre (colore? Mah, verde). Faretra e daga sono appesi alla cintura, tre pugnali da lancio sono legati sul davanti della spalla e cinque alla cintura. Se qualcuno lo chiede, le scorte per viaggiare sono legate al cavallo. Uno zaino sarebbe un'esagerazione
    Tecniche: si basano tutte sull'elemento Natura (Aes permettendo).
    - Liane danzanti: è in grado di manipolare il movimento di rami, radici, e soprattutto liane (meno corteccia, più mobili), sia per attacchi sferzanti, che per intrappolare o rallentare l'avversario;
    - Terra vicina-vicina: se rimane a contatto con la terra, la pietra e altri pavimenti naturali (ora che ci penso, tutti tranne la plastica), Rax è in grado di piantare delle radici per riacquistare un po' di energia perduta. In questo stato non può muoversi liberamente perché i piedi sono fusi con il terreno, ma si cura dalle ferite più velocemente;
    - Arma segreta dell'ammazza-draghi: Rax può concentrare la sua energia nel metallo delle sue armi. Se la lama colpisce il nemico, il danno sarà leggermente più grave di quello che dovrebbe. Permette di penetrare anche la dura scorza delle squame draconiche (non valido sulla lunga distanza)
    Storia: Rax è una degli ultimi umani a far parte di un antico ordine di ammazza-draghi. Come da rito, dopo aver ucciso il suo primo drago, ne ha bevuto il sangue insieme ad altre schifezze, che, oltre a sancire il suo passaggio da recluta a membro effettivo, le ha concesso di controllare l'elemento del drago, la Natura.


    C'era qualcosa che non andava. O meglio, aprire gli occhi e ritrovarsi sotto un rachitico alberello poteva anche essere considerato normale, dato che dormire all'addiaccio non era così infrequente per lei. Il problema era che svegliarsi vestita di armatura completa, con le armi sparpagliate tutt'attorno, e senza alcun ricordo di come lei fosse finita laggiù... beh, questo dava l'idea di essere una situazione dannatamente strana. Ancora distesa, Rax tentò di guardarsi intorno limitandosi a girare la testa a destra e a manca, ma a parte le rade fronde dell'alberello in alto, un alto muro sulla destra e il suo scudo a sinistra che le bloccava la visuale, quella prospettiva non offriva niente di eclatante. Con uno sbuffo stizzito si rizzò seduta, e...
    No, nessuna risposta. Semmai altre domande. Perché era in una radura quadrata delimitata da mura grigia che percorrevano tutto il perimetro tranne in quattro punti? Che cavolo ci faceva in quel posto? Ma soprattutto, chi aveva osato portarla laggiù senza il suo consenso?
    Si alzò in piedi con uno scatto imbracciando la prima arma a portata di mano: lo spadone. Una voce... di chi era quella voce? Suonava fortissima dopo il silenzio che l'aveva circondata fino a quel momento, e sembrava provenire dall'alto, anche se nessuno la stava fissando da sopra le mura. Quando la voce terminò il suo discorso, Rax cercò di tranquillizzarsi, ma le parole risuonavano ancora nella sua testa chiare eppure così incomprensibili: cosa si intendeva con sfida annuale? Labirinto antico? O combattere fino alla morte? C'erano altre persone lì? Cinque individui, che come lei, erano stati strappati dalla quotidianità delle loro vite?
    Rax arricciò il naso. La cosa non le piaceva per niente, pensò mentre riponeva le armi nei vari foderi e indossava il suo elmo. In realtà la sua routine era abbastanza intasata di sangue morte e schifo, quindi non doveva esserci tanta differenza con quello che faceva di solito. Ma non era stata lei a scegliere quest'impresa. E questo le dava profondamente fastidio.

    Edit: per far tornare i conti ^^"


    Edited by Tirannosaurorex - 19/7/2016, 13:11
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Non c'è pace per certi morti...

    Group
    Kengardiano
    Posts
    1,566
    STIMA
    +204
    Location
    Gli abissi dell'amigdala, dove gli orrori sono tali che pure le mura urlano folli.

    Status
    Offline
    Nome: Max-gore esemplare n.13
    Razza: Creatura mutaforma artificialmente costruita
    Sesso: Imprecisato... Può cambiare sesso e aspetto a piacimento.
    Aspetto fisico:
    Età:6 giorni. Ma 15 fisicamente e 20 mentalmente a causa del suo sviluppo estremamente rapido.
    Solitamente assume la forma di un tenero e minuto ragazzino dal sesso imprecisato a causa del suo corpo androgino.
    È affetto da albinismo, quindi ha la pelle e i capelli bianchi e gli rossi.
    Indossa dei pantaloncini, scarpette da corsa, una cravatta rossa e una camicetta estiva.
    In realtà però può mutare aspetto a piacimento.
    Usa il suo aspetto fanciullesco e a prima vista tenero e debole per trarre in inganno.
    Anche perché non si è mai visto un ragazzo con denti tanto affilati e appuntiti.
    Ed è estremamente agile e forte malgrado l'aspetto, infatti è progettato per uccidere nei modi più terrificante e divorare la vittima.

    Abilità:

    -Iper sensi: Percepisce le prede attraverso persino i muri del labirinto.

    -facoltà fisiche sovrumane: forza, resistenza innaturalmente sviluppate.

    -Bio-riparazione: Guarisce in fretta dalle ferite automaticamente, e può anche ricostruire le parti menomate in poche ore.

    - muta-forma: Muta il proprio corpo in quello di varie creature mutanti, riuscendo ad adattarsi alla situazione e trasformarsi letteralmente in un arma vivente.


    Carattere: Sadico, perverso, sensuale, robotico e cinico.
    ma dolce, innocente e tenero a prima vista.
    È come un pedofilo al contrario, perché è un ragazzino che stupra e uccide gli adulti.
    Ha anche una mentalità da serial killer e considera uccidere una forma d'arte.
    Tende a flirtare con le sue vittime o a comportarsi da amicone, parente o conoscente.
    Ama: Sesso, carne, le cose cupe e creepy, uccidere, giocare con i cadaveri e la violenza in generale.
    Odia: Annoiarsi.
    Armi: Il suo corpo è un arma letale,
    Può trasformare gli arti in lame e generare tentacoli muniti di artigli, può andare sparare dardi ossei come proiettili.
    Senza contare che il suo morso può strappare un braccio con facilità.
    Tecniche:

    - tentacoli birichini: Scaglia i tentacoli sul nemico per bloccarlo e privarlo di verginità rettale, mentre lo trascina a se per stuprarlo a morte o stragolare.

    -Balzo predatorio: Compie un salto sovrumano con qui atterra con tutto il peso sul nemico, che inizia a colpire furiosamente e a divorare vivo.

    -pistole ossee: Spara raffiche di dardi perforanti in grado di perforare anche le scaglie di drago come burro.

    -armatura ossea: Una corazza ossea lo avvolge proteggendolo, ma anche rallentandolo leggermente.

    -spine: Si copre di spine difensive e le spara in caso di bisogno.

    -forma ameba: Grazie al quale diviene liquido e può schivare i colpi passare o passare in posti stretti.
    In questa forma è sconsigliato toccarlo perché è corrosivo e scioglie tutto ciò che tocca.

    -progenie: Usando un ovopositore depone delle uova nel corpo del nemico in modo che i suoi piccoli lo divorino da dentro, consumando nel arco di poche ore energia e corpo del bersaglio, dandogli una morte lenta e dolorosissima.

    Storia: Max fu frutto di un esperimento di Eidous di creare un super-soldato letale, e per testarne l'efficacia lo iscrisse al a un torneo di lotta tutti contro tutti... Vedrà sel esemplare sarà adatto a essere clonato per essere prodotto in serie e fatti usare come sicari e mercenari per il proprio tornaconto.

    I suoi fotorecettori si aprirono al mondo per la prima volta.
    L'essere simil-umano lentamente si portò una mano sulla fronte.
    Era sotto un ciliegio in fiore e uno dei suoi petali cadde su una guancia.
    Non aveva ricordi di nulla che non fosse il suo nome:
    Max-gore, esemplare n. 13.
    Max si sollevò e si stiracchiò.
    Una voce fu inviata direttamente nella sua testa, spiegandogli che doveva uccidere le altre creature.
    "ordine ricevuto, protocollo missione cerca e distruggi.
    Eliminazione totale, Attivata.
    0 sopravvissuti."
    Disse il ragazzo artificiale in modo robotico.
    Iniziò a scansionare con i suoi fini sensi la zona alla ricerca delle sue prede senza sapere perché.
    Era una macchina e il suo compito ora è uccidere.
    Il suo passo per quella zona iniziale era al inizio esitante e arrancato visto che erano i suoi primi e veri passi. Poi iniziò a correre, corse per le vie del labirinto alla ricerca dei bersagli da eliminare.
    E intanto pensava: "eliminazione totale. 0 sopravvissuti.
    Sarà divertente!"
    Era nato per uccidere.
    Si sarebbe divertito a giocare poi con le loro teste e già aveva fame della loro carne.
    Li avrebbe avvicinati con il suo aspetto innocente e quando sarebbe stato il momento li avrebbe fatti a pezzi nel modo più disumano.
    Dopotutto lui o lei che fosse Max non era certo un essere umano.

    Edited by Master of Void - 19/7/2016, 19:13
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Scusate il ripostaggio della scheda e dell'entrata in scena di Obskurya, ho fatto casino come al solito e ho cancellato il post dal cellulare nel tentativo di modificarlo.Una volta tanto che serviva mastro-script non ha funzionato e ho perso il messaggio xD in questi giorni penso il forum ce l'abbia con me, mi succedono di tutte. Comunque...

    gioco con Obskurya

    Nome: Obskurya (veramente?)
    Specie: vecchietta ninja
    Età: indeterminato
    Sesso: indeter... ok, femmina
    aspetto fisico: Obskurya appare come un'innocente e spensierata vecchietta, con una corta capigliatura grigio chiaro e un paio di teneri e infossati occhietti perlacei. Sul suo volto non presenta molte rughe, a caratterizzarlo è una lunga cicatrice che gli solca la guancia destra e di cui va estremamente fiera.
    Non è alta più di un metro e sessanta, ma ha due braccia da far paura. Presenta una'asciutta muscolatura niente male, specialmente nelle gambe e nelle spalle, dotate di una forza micidiale.
    Vestiario: indossa una vestaglia nera che gli cade fino ai piedi, con sopra una veste bianca di cotone che le arriva fino in vita e continua posteriormente come una sorta di mantella svolazzante.
    Armi: un nunchaku legato alla vita, un mestolo da cucina quasi indistruttibile assicurato alla schiena tramite un fodero dorato di divina fattura, un pasticcio di 318 anni prima riposto in una sacchetta che isola gli odori all'interno della veste... e una portentosa dentiera.
    Carattere: lo scoprirete strada facendo.
    Tecniche:
    Mestolo saettante: Obskurya sferra una rapida raffica di colpi rapidissimi con cui stordire anche il più coriaceo dei testoni.
    Arte sacra dei mestoli: un colpo caricato d'immane potenza con il mestolo, sferrato a mo di clava... con tanto di sferzata di vento che rende la scena più epica.
    Timordoilnaso no jutsu: un morso devastante inferto con la dentiera ad un avversario troppo vicino.
    Mescolamescola: Roteando il nunchaku a mezz'aria e balzando incontro all'avversario, è in grado di stordirlo temporaneamente e di scagliarlo a terra. Se il tipetto si dimostra tosto la tecnica può proseguire con un'ulteriore raffica di colpi, sotto i quali anche il più tosto degli avversari è costretto a cedere.
    Storia: una tranquilla vecchietta abitante delle Proprie Cucine, in cerca della carne più buona al mondo con cui incrementare la bontà del suo pasticcio. Probabilmente è sempre esistita, nessuno sa la sua vera età, neanche lei stessa probabilmente.


    Obskurya si destò in un luogo a lei sconosciuto, o almeno di cui non aveva ricordanza. Si grattò dietro la nuca e si ributolò un pochino perché aveva ancora sonno, ma si disse che non era il momento di dormire e si costrinse a schiaffeggiarsi.
    "Che ci faccio qui?" Chiese ad alta voce, rendendosi conto che essa era l'unica cosa udibile in quello strano luogo.
    Si alzò, dandosi una ripulita ai vestiti, gettando uno sguardo nei dintorni e facendo qualche passo verso la parete più vicina, ricoperta da piante rampicanti quasi fino al cielo oscuro.
    "C'è nessuno?" Domandò, non trovando in risposta nient'altro che quell'innaturale silenzio.
    Beh poco male, qualcuno avrebbe trovato prima o poi. Iniziò ad avanzare senza alcuna cautela, fischiettante e pacata, in mezzo alla surreale foschia che avvolgeva quel fighissimo luogo.
    Era giunto il momento di entrare in esplorazione!
    Si fermò in un piccolo spiazzo alberato, in cui si sedette dopo una lunga camminata di una quarantina di metri, troppi per le sue gambe ormai anchilosate. Fece per prendere uno spuntino, quando si rese conto con orrore di non averne con sé.
    Chi era stato a rubarle il suo cestino dei picnic?
    Una voce si levò improvvisamente, annunciando qualcosa che lei ignorò, troppo infuriata per prestare attenzione ad altro che non fosse la mancanza del suo cestino.
    Si rialzò di scatto con una mano sul nunchaku e lo sguardo che lasciava poco all'immaginazione, preparandosi alla ricerca di colui che aveva osato tanto. Gliel'avrebbe pagata, oh si che l'avrebbe fatto!

    Edited by Aesingr - 19/7/2016, 12:27
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Siccome io sono pigra e non ho voglia di farmi un personaggio, uso Aidal e festa finita XD

    Se c'era una cosa che odiava dal profondo dell'anima, era il dover ritrovarsi in un luogo random senza le dovute spiegazioni. Proprio quella mattina, si era risvegliata nel bel mezzo di uno strano tetro labirinto , travolto dall'erbaccia con il passare degli anni (o secoli) di abbandono più totale. L'aria era fredda ed una misteriosa nebbiolina aleggiava in quel luogo, celando ciò che la dragonessa voleva e desiderava vedere, giusto per prendere le dovute precauzioni.
    Da quando si era levata, era rimasta circa dieci minuti ad osservarsi intorno e ad analizzare ciò che riusciva a distinguere. Con grande sconforto, si accorse che il soffito era intrecciato da piante rampicanti, impedendole così di spiccare il volo e uscirne dal labiritno come bere un bicchier d'acqua.
    "E ti pareva, se no sarebbe stato troppo facile."
    Voltò la propria testa all'indietro e poi in avanti. Gli occhi scivolarono lungo le fredde mura smorte e sui piccoli buchi da cui usciva l'acqua di scolo che si riversava a terra come lacrime di dolore. L'odore di fradicio e di muffa regnava sovrano, ricordandole così la sua "accogliente" e buia caverna dove il giorno riposava.
    Il luogo sembrava essere perfettamente adatto per Aidal, c'erano tutte le caratteristiche in cui ci si trovava: abbastanza buio per nascondersi, nebbiolina inquetante, aria fredda come un cadavere. Nonostante la sfortuna di essersi trovata in un posto simile senza come e né quando e l'impossibilità di volare, la dragonessa già partiva con i suoi punti a favore.
    Prima che potesse incominciare a camminare, una voce maschile dai toni profondi, echeggiò nel labiritno come se fosse stato il Destino a parlare.
    CITAZIONE
    BENVENUTI ALLA PRIMA SFIDA ANNUALE DEL LABIRINTO ANTICO! SFIDANTI, PREPARATEVI A COMBATTERE FINO ALLA MORTE! SOLO UNO DI VOI 5 USCIRA' VINCITORE DA QUI! PRONTI? VIA! CHE IL SANGUE VENGA VERSATO, E CHE IL LABIRINTO VENGA NUTRITO!

    Un ghigno sadico le si dipinse sulle fauci.
    Gli occhi glaciali brillarono per pochi secondi di una flebile luce sinistra.
    Doveva combattere per uscire viva da quel posto? Doveva versare sangue per ottenere la libertà? Non c'era cosa migliore per un drago delle Tenebre.
    Cominciò a camminare, scavalcando un ammasso di macerie che già stavano ostacolando il suo primo silenzioso passo. Dopodiché lasciò che il suo sesto senso scegliesse le giuste vie da percorrere in quell'intreccio di strade, mentre i suoi restanti cinque sensi erano impegnati ad elaborare ed a individuare vari presunti aggressori che si sarebbero presentati tra non molto. La voce aveva detto "5 di voi"...
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere Affatto Nobile

    Group
    Member
    Posts
    5,736
    STIMA
    +158
    Location
    Nessuno appartiene davvero ad un luogo

    Status
    Anonymous
    Nome: Old Job/ Gunglinger Spawn

    Razza:HellSpawn

    Carattere: Hai parlato della mia famiglia? SEI MORTO. Il tizio in bianco ha detto che devo farti fuori? SEI MORTO. Mi stai guardando? SEI MORTO

    Storia: Old job era un uomo condannato all’impiccagione con l’ingiusta accusa di avere ucciso la sua famiglia. Dopo essere morto, viene fatto risorgere da Mammon, servitore del demone Malebolgia come HellSpawn. Ad Old Job vennero date 24 ore di tempo per massacrare il villaggio con i suoi nuovi poteri di HellSpawn.
    Old Job indossa il classico mantello rosso tipico degli Spawn, ma il suo ha la forma di una giacca da pistolero, al di sotto di quest’ultimo porta il simbionte infernale di cui tutti gli Spawn sono armati.
    Il corpo di Old Job è formato da del necroplasma infernale. Porta con se due letali pistole, potenziate dalla magia infernale, capaci di far saltare in aria l’intera gabbia toracica di una persona con un solo colpo grazie al loro potenziamento.
    Essendo un HellSpawn, Old Job è invulnerabile a tutto, immortale sotto ogni punto di vista, possiede numerosi poteri infernali. Ci sono alcuni modi per uccidere uno HellSpawn, il primo è quello più usato dagli agenti del paradiso, ovvero tagliargli la testa con un’arma del paradiso. Il secondo, è lasciare che esaurisca la sua riserva di necroplasma infernale. Quando nascono agli Spawn viene fornita una basilare riserva di energia necroplasmatica con cui usare i loro poteri(rigenerazione, raggi di energia necroplasmatica, teletrasporto ecc..) quest’ultima va affinata col tempo. Se lo Spawn usa troppe riserve energetiche, si indebolisce sempre di più fino a morire. Più potenti sono i poteri che usa, e con più intensità, più l’HellSpawn si avvicina alla sua seconda morte ed al ritorno all'inferno.

    Descrizione fisica: Old Job si presenta come un uomo oscuro, che indossa un capotto di colore rosso. Il suo corpo è completamente ricoperto da una sostanza nera, che da al suo volto un aspetto mostruoso. Quest’ultimo è il simbionte infernale. Porta un capello, ed indossa dei pantaloni ed un cinturone dove tiene delle pistole potenziate dalla magia infernale. Sono così potenti da sfondare facilmente la gabbia toracica di un uomo comune, non hanno bisogno di proiettili perché sono alimentate dal necroplasma dello Spawn, consumandolo in una quantità quasi inesistente.

    Tecniche:

    Raggio necroplasmatico: Un getto d’energia d’intensità variabile, consuma quantità di necroplasma a seconda della potenza. Se vi viene concentrata troppa potenza, l’Hellspawn rischia di indebolirsi.

    Mutaforma: consente allo Spawn di mutare il suo aspetto fisico. Consuma pochissime quantità di necroplasma.

    Fuoco infernale: Le fiamme dello stesso inferno incarnate sulla terra grazie ai poteri dello Spawn. Come il raggio necroplasmatico hanno intensità variabile, ed il consumo energetico varia a seconda della potenza delle fiamme.

    Sensi sovrumani: I sensi di cui uno Spawn è munito, gli consento di essere avvertito in caso di un pericolo imminente.

    Fattore rigenerante: Quest’ultimo consente allo Spawn di rimarginare le sue ferite. La quantità di necroplasma da utilizzare varia a seconda della gravità della ferita.

    Generazione di esseri ripugnanti: Gli Spawn possono generare le creature più odiate dagli uomini. Quali topi, vermi, mosche ed altri esseri rivoltati.

    rappresentazione di Old Job

    gunslinger_spawn_by_legowosnake


    Old Job, che aveva appena terminato di compiere un'affare per conto di Mammon, si ritrovò circondato da immense pareti. La nebbia che si addentrava per le mura era innaturale, ai suoi occhi. Che fosse uno scherzo del tizio in bianco?
    Non appena la voce ruppe il silenzio, più di quanto non avessero fatto gli stivali del vecchio Old Job, egli estrasse le pistole puntandole rapidamente ad ogni angolo della struttura. In pochi secondi comprese che non vi era nessuno ad avere pronunciato quelle parole, che incitavano ad una sfida contro altri 5 contendenti. Il premio, la sopravvivenza.
    E' uno scherzo di quel damerino in bianco?
    Disse lo Spawn, leggermente indispettito.
    Tenendo le sue pistole saldamente strette nella mano, ed il volto leggermente oscurato dal capello, cominciò ad addentrarsi fra le rocciose pareti.
    Se c'è da ammazzare, ammazziamo.
    Pensò, mentre continuava ad avanzare puntando le sue armi infernali a qualsiasi cosa si muovesse.
    Il suo passo era accompagnato dal rumore del suo stivale sulla roccia, chiunque si sarebbe imbattuto contro di lui, avrebbe assaggiato i suoi proiettili di necroplasma.
    I sensi di HellSpawn non percepivano alcun pericolo, per il momento. Tanto meglio per i suoi avversari.
    Giuro che non appena esco da qui, mr. abito bianco dovrà darmi una spiegazione.
    Borbottò con fare minaccioso, continuando a trascinare il suo capotto dalla lunga coda per il pavimento.
    La nebbia che lo circondava sembrava provenire da un canyon notturno, adatta per una creatura dell'inferno come lui, avrebbe impaurito i suoi nemici con l'ausilio del suo aspetto.
    In quel momento Old Job bramava una cosa sola, far saltare in aria delle teste con le sue letali pistole di necroplasma infernale.

    Edited by Tiziel - 23/7/2016, 21:50
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Elker Errani

    Group
    Kengardiano
    Posts
    6,620
    STIMA
    +70
    Location
    Villamagna/Vacri

    Status
    Offline
    Uso Zephiros

    Ma dove sono finito? Sfida? Chi saranno gli altri 5 che dovrei affrontare? si domandò Zephiros,che non capiva perchè fosse lì. Si rimise in piedi ed iniziò a camminare nonostante non vedesse molto bene a distanza in quella situazione a causa della nebbia.
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    Se quello che la voce aveva detto era vero, per poter sopravvivere c'era solo una possibilità: far fuori chiunque le si presentasse davanti. La voce non aveva specificato chi fossero questi individui, ma a lei non interessava. Era un'ammazza-draghi esperta, armata fino ai denti e protetta dalla sua fida armatura. Era riposata, e non aveva né fame, né sete. A queste condizioni non temeva niente, nemmeno l'essere a cui apparteneva quella fastidiosa voce. Che solo osasse avvicinarsi a lei!
    Con uno sbuffo, Rax scosse la testa come per scacciare l'irritazione per pensare lucidamente. Non funzionò, ovviamente, non aveva mai funzionato, ma almeno la sua mente cominciò ad elaborare cose un pelo più sensate: se voleva sopravvivere, aveva bisogno di un piano d'azione. Si guardò intorno indecisa, focalizzò lo sguardo su ognuno dei corridoi che si incontravano in quel crocevia dove si era svegliata, analizzò lo spazio intorno a lei, studiò gli alberi e il terreno della radura... Rax realizzò due vie d'azione: 1) rimanere lì, un terreno a lei favorevole, aspettando che qualcuno arrivasse; 2) muoversi, esplorare e scoprire più cose possibili di ciò che la circondava.
    Entrambe le strade avevano dei pro e contro, ma una delle due, dato che lei non aveva l'abilità di creare trappole e altre bastardate, era peggio dell'altra. Sì, rimanere lì le garantiva un terreno morbido dove affondare facilmente le sue radici, ma era un punto troppo scoperto: bastava che qualcuno armato di arco si arrampicasse sulle mura intorno a lei, ed era spacciata...
    Uh.. radici? Arrampicarsi? I suoi sproloqui mentali le fecero venire in mente una terza strada: 3) osservare dall'alto la situazione e valutare meglio i pro e i contro. Rax si avvicinò quindi alla parete più vicina, alzò il piede destro contro il muro e piantò la sua radice. Si issò su aiutandosi con le mani e fece lo stesso con l'altro piede. Continuò a disfare e ri-creare radici sempre più in alto, fino a raggiungere il top del labirinto.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Non c'è pace per certi morti...

    Group
    Kengardiano
    Posts
    1,566
    STIMA
    +204
    Location
    Gli abissi dell'amigdala, dove gli orrori sono tali che pure le mura urlano folli.

    Status
    Offline
    Uccidere.
    Doveva trovare modi fantasiosi per fare fuori gli altri.
    Non poteva arrampicarsi sulle mura, ma qualcuno ci aveva già pensato visto che rivelava una presenza sopra di lui, meglio predere quel tale di sorpresa quando era più debole.
    Però i canali di scolo erano perfetti per lui.
    Non doveva nemmeno cambiare aspetto visto che era abbastanza piccolo da infilarsi in essi.
    Max strisciò nei canali rilevando le sue prede, malgrado si bagnò tutto.
    Meglio conoscere il nemico prima di farlo a pezzi, tanto non c'erano limiti di tempo e lui aveva intenzione di eliminarli tutti col minimo dei danni.
    Decise che la sua prima vittima sarebbe stata la tizia sulle mura la sua prima vittima, e sapeva che mezzo usare.
    Scoppiò a piangere.
    "Aiuto! Vi prego aiutatemi! Abbiate pietà di me! Non voglio che le persone cattive mi facciano del male! Io non merito di stare qui a morire tra questi assasini!"
    Disse tra i singhiozzi e pianti strazianti mentre si rannicchiava in posizione fetale, "vi prego ho solo 15 anni! Non voglio morire! Non ho fatto nulla per meritare questo! Ho paura!...
    Vi prego risparmiatemi...
    Possiamo andarcene insieme da qui...
    Salvatemi...
    Voglio solo uscire di qui..." Disse tra i rantoli impossibili da ignorare.
    Tremava per il freddo che sembrava soffrire metre era completamente bagnato da quel acqua putrida, che in realtà considerava piacevole.
    "voglio solo rivedere i miei genitori...
    Non voglio uccidere nessuno!... Voglio solo andarmene da qui... Ho freddo e ho paura...
    Sono un idiota...
    Scusa mamma se me ne sono andato...
    Scusa!
    Vorrei tornare da te.
    Vogliono uccidermi...
    Scusatemi...
    Scusatemi tutti...
    Sono una delusione per i miei genitori...
    Forse merito di morire..."
    Contino tra la rassegnazione meglio simulata mai vista.
    Era un vero attore.
    Si sentiva il dolore che più sembrava sincero nelle sue supplicanti parole.
    E ripeté poi come una litania:
    "Perdonatemi, ho sbagliato, ma abbiate pietà."
    Era un esca perfetta.
    Un esca letale visto che le sue lame erano pronte a uscire e a fare il loro lavoro.

    ok sono cattivissimo e faccio leva sui vostri sentimenti XD
    Ps: Rax è la più vicina... È praticamente sopra di lui.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Eccomi eccomi, chiedo venia :D

    Obskurya avanzò tutta fogata, indecisa se brandire il suo temibile mestolo o se proseguire disarmata. Quel posto puzzava -più di lei- di pericolo, era come se da un momento all'altro potesse sbucare qualcuno da spadellare nei più remoti anfratti di una delle labirintiche stradicciole.
    Sentì qualcuno piagnucolare in maniera incontrollata, sparando cose a caso neanche fosse uno dei suoi ospiti venuto a discutere di politica e di spezie.
    Dopo alcune sofisticate occhiate nei dintorni capì quale strada doveva
    prendere per raggiungerlo, e dato il baccano che faceva non era difficile seguire il suono della sua voce.
    Svoltò a destra, poi a sinistra, imboccò una viuzza, fece inversione a U perché aveva sbagliato, tornò indietro, si infilò in un'altra stradina, iniziò a camminare a passo svelto, e i lamenti si avvicinavano.
    Perdonatemi... ho sbagliato... per quanto sarebbe andata avanti quella cantilena?
    Ed in fine lo vide. Un ragazzino dai capelli chiari anche più dei suoi, dallo sguardo pucciosamente indemoniato almeno la metà del suo, che piagnucolava.
    Gli si avvicinò con calma, disattivando la modalità Ridatemi-il-mio-cestino.
    "Ciao bambino... ti sei perso?"
    Tanto valeva chiederglielo, dato che c'era. E visto che c'era... lo fece senza nemmeno aspettare la risposta.
    "Hai per caso visto passare qualcuno con un cestino da picnic?"
    Era così carino quel piccolino, magari sarebbe stato anche buono con un po' di peperoni all'olio d'Almasia.
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Aidal man mano che proseguiva, familiarizzava sempre di più in quell'ambiente. La sua andatura era sostenuto e la lunga coda dondolava ad ogni suo singolo movimento. Il collo seguiva ritmicamente ogni passo compiuto e la testa, girava da destra verso sinistra, in cerca di una possibile via d'uscita.
    Solo il rumore dei propri passi echeggiava tra le sinistre vie del grigio labirinto, finché un pianto sconnesso e singhiozzato echeggiò nell'aria. Poteva essere riconducibile a quello di un bambino o di un cucciolo. Farfugliava parole incomprensibili dietro all'altra: sembravano chiedere perdono, pietà e aiuto.
    Ma lei non aveva tempo da perdere per simili cose, quindi continuò imperterrita, ignorando la fastidiosa voce che non faceva altro che lamentarsi. Non era di certo una dragonessa che si inteneriva facilmente, soprattutto per queste cose.
    Aidal-cuore-di-ghiaccio avanzava silenziosa come un'ombra, imoccando le strade che più gli sembravano opportune. Fino a quando, una strana ombra coperta dalla nebbia, grande più o meno quanto lei, si preannunciò davanti ai suoi occhi.
    La dragonessa si acquattò a terra, sfoderano intanto i suo figli invisibili ovvero, i suoi tentacoli oscuri. Era arrivato il momento di combattere?
    Zephiros, Aidal ti è vicino XD
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cavaliere Affatto Nobile

    Group
    Member
    Posts
    5,736
    STIMA
    +158
    Location
    Nessuno appartiene davvero ad un luogo

    Status
    Anonymous
    Mentre il pistolero redivivo si aggirava per quelle immense mura di pietra, che avrebbe volentieri buttato giù con un raggio necroplasmatico se le sue riserve energetiche lo avrebbero permesso, il suono dei suoi stivali venne coperto da quello che pareva il pianto di un marmocchio.
    Qualcuno frigna.
    Pensò Old Job, mentre si ricordava di ciò che la voce di prima aveva detto. Per uscire da lì avrebbe dovuto uccidere.
    Che si trattasse di un uomo o un ragazzino non gli importava, se qualche testa doveva saltare allora sarebbe saltata.
    Stringendo saldamente le pistole nella sua mano, mentre gli occhi infernali si voltavano verso la fonte di quel pianto, pronto a scatenare tutto il potere dei servi di Malebolgia.

    Il gunslinger Spawn notò nella sua avanzata una fitta rete di piante che andavano verso l'alto, e sembravano trasportare qualcosa verso l'alto.
    E quello che diavolo è?
    Da dove si trovava non poteva distinguere bene la figura sulle verdi piante rampicanti. Era troppo distante, così Old Job si affidò al suo istinto e fece l'unica cosa possibile in quel momento.
    Sradichiamo le erbacce
    Incitò, mentre impugnando le sue pistole fece tuonare i colpi di necroplasma, che sembravano sparati da un cannone non da una pistola.
    Il figlio dell'inferno aveva sempre avuto un'eccellente mira, ma da quella distanza dove non riusciva nemmeno a distinguere il suo avversario alcuni colpi non andarono a segno.
    Molti vennero scagliati sulle pareti del labirinto, causando alcune piccole crepe per la potenza dell'arma che aveva generato quei proiettili.
    Non mi va di sprecare colpi.
    Non avendo la certezza di avere colpito chi si era portato tanto in alto con quelle piante, Old Job con le pistole impugno e puntante ad ogni angolo, si mosse nel labirinto.
    Voleva raggiungere quegli arbusti rampicanti per accertarsi di avere fatto qualche buco nello stomaco.
    Non fu impresa semplice, ogni volta si ritrovava in un punto cieco. Dovette tornare indietro molte volte nel tentativo di orientarsi. Per ogni corridoio che varcava, vene erano altri due pronti a confonderlo.
    L'unico indizio che il pistolero aveva sulla localizzazione il prossimo a cui avrebbe fatto un buco in testa erano le crepe che lui stesso aveva creato sparando in quella direzione.
    Decise di seguirle per riuscire ad orientarsi meglio, per quanto il labirinto volesse contrastare questa sua decisione.
    Col il cappotto che ondeggiava ad ogni suo movimento, riuscì ad avvicinarsi sempre di più alle crepe più distanti, era questione di tempo.
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Elker Errani

    Group
    Kengardiano
    Posts
    6,620
    STIMA
    +70
    Location
    Villamagna/Vacri

    Status
    Offline
    Zephiros dapprima sentì il lamento.
    Un bambino umano? Avrà bisogno di aiuto! disse il mezzo drago,che stava per andare dalla fonte del rumore.
    Chiunque tu sia togliti dalla mia strada:c'è qualcuno che ha bisogno di aiuto! disse il mezzo roc,vedendo in mezzo alla nebbia una figura simile a lui ma un po' più bassa. Quondi poi continuò a camminare in avanti.

    Edited by Elker Errani - 24/7/2016, 18:28
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    E con un ultimo sforzo, Rax si issò finalmente sulla sommità di quella maledetta parete. Aveva preferito non fare pause durante il percorso, dato che non era proprio il massimo rimanere appesa esponendo la schiena con cinque altri pazzoidi a zonzo che miravano alla sua vita. Poco male, pensò rimanendo accucciata e piantando un'ultima volta le sue radici, avrebbe recuperato in quel momento le poche energie perse. Sulla roccia era un processo più lento piuttosto che sulla terra, ma cos'altro aveva da fare mentre studiava l'ambiente circostante? Come altro evitare di contrastare eventuali folate di vento lì in cima? Peccato che di vento non ce n'era. Non un refolo, non uno spiffero penetrava tra una placca e l'altra della sua verde armatura. In cielo il grigiore delle nuvole, e a terra nebbia e foschia che ristagnavano in più punti. In cosa cavolo si era immischiata questa volta? Cosa aveva fatto per meritarselo?
    Si tolse l'elmo per avere una migliore visione dei dintorni, ma ciò che vide non le piacque per niente. La voce aveva detto la verità: quello era sicuramente un dannato labirinto, gigantesco, che si estendeva fino a dove la vista riusciva a penetrare quella malsana nebbiolina. In alcuni punti i muri si continuavano in delle torrette. Forse avrebbe potuto raggiungerne una, scoprire se c'era qualcosa che potesse sfruttare, vedere se da lì la visuale migliorava, o anche solo per garantirsi un ulteriore vantaggio in alt...
    Delle grida. Esattamente sotto di lei. All'iniziò pensò ad uno scherzo. La voce di un bambino che piangeva? In quel postaccio? Ma la voce continuò, sempre più lamentosa, sempre più disperata. Rax indossò nuovamente il suo elmo. Cos'altro poteva essere se non una trappola?
    Si affacciò, ma non riuscì a vedere niente se non il terreno e delle piante che si arrampicavano lungo le pareti del corridoio. L'unica spiegazione: che fosse nascosto, ma niente rivelava se era per paura per tenderle un'imboscata. Una cosa però era certa: per quanto quella voce suonasse davvero disperata, dopo la faticaccia per salire lassù, lei non sarebbe scesa così facilmente. Anche se la situazione fosse stata chiara.
    Portò una mano al mento, o meglio, un guanto d'arme si avvicinò alla parte bassa dell'elmo facendola assomigliare alla brutta copia del Pensatore di Rodin. Prima che la posizione le rivelasse come procedere, però, Rax udì una seconda voce. Non sembrava minacciosa (come considerare minacciosa una voce che cerca un cestino da picnic?), ma preferì lo stesso arrischiarsi ad affacciarsi per controllare chi fosse. Ciò che vide la sorprese. Era una vecchia!? Ma chi era quel pazzo che aveva scelto la gente da ficcare in quel labirinto? Bambini? Anziani? Poi chi altro? Paralitici? Ciechi? Perché invitarli in quel gioco crudele? Se c'era gentaglia come lei, aveva immaginato che avrebbe dovuto scontrarsi contro draghi, guerrieri o altre strambe creature, ma lei? LORO?
    Peccato che non c'era tempo per lo sdegno: qualcuno cominciò a sparare addosso, a bersagliare le sue spalle. Anche se i colpi erano imprecisi, Rax si abbassò lo stesso, per sicurezza. Quando la raffica finì e la polvere che si era alzata dagli spari finiti contro la parete sotto di lei si diradò, cercò con lo sguardo chi l'avesse cercato di prenderla alla sprovvista. Nessuno sguardo incrociò il suo, ma non poteva ignorare che qualcuno minacciava lei, e i bersagli facili lì sotto.
    Ritrasse le sue radici e dopo un respiro più profondo degli altri si alzò in piedi per correre lungo le mura. Rax non era brava a pensare, lei agiva e stop. Al momento chi poteva darle più noia era chi gliele aveva già date: quel tizio, tizia o essere che fosse, che così maldestramente si era rivelato a lei. Corse, fino ad arrivare nella parete dall'altra parte della radura dove si era svegliata, e infine si accucciò per non rivelare il cambio di posizione.
    Lui, lei o esso sarebbe stato il suo primo avversario? Si sarebbe accorto che lei gli era andata incontro per prenderlo alla sprovvista?

    Elker, posso chiederti di cambiare colore per i discorsi del tuo personaggio? Il giallo su sfondo bianco è incomprensibile ^^
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Non c'è pace per certi morti...

    Group
    Kengardiano
    Posts
    1,566
    STIMA
    +204
    Location
    Gli abissi dell'amigdala, dove gli orrori sono tali che pure le mura urlano folli.

    Status
    Offline
    Bene! Bene! Aveva già rivelato i nemici!
    Ora doveva usare la tattica migliore per disfarsi di loro.
    La vecchia che si era avvicinata a lui gli chiese del suo cestino da picnic, povera sciocca.
    "No, non so dove sia il tuo cestino da picnic, mi spiace.
    Ti prego non farmi male e ti aiuto a trovarlo."
    Fece avvicinandosi con il passo incerto meglio simulato di sempre.
    Il ragazzo artificiale guardò la vecchia con le lacrime agli occhi e un espressione triste mentre dentro di lui sorrideva malvagio, prima la vecchia e poi sarebbe toccato alla tizia che lo sovrastava. Però un tizio incazzoso iniziò a sparare a caso oltre il suo muro.
    Era meglio se si ammazzassero tra loro per poi arrivare e sopprimere a tradimento l'ultimo sopravvissuto stanco per la lotta mentre aveva combattuto per lui tutto il tempo.
    In effetti la vecchia gli sembrava gentile, gli avrebbe dato una morte rapida, ma ora gli serviva.
    Il piccolo Max si buttò hai suoi piedi riprendendo a frignare.
    "STANNO COMBATTENDO! HO PAURA! " Urlo sotterrando quelle cose inutili chiamate orgoglio e onore, aggrappandosi a una delle gambe rugose della vecchia ninja.
    Si chiese se la carne stagionata da vecchia ninja avesse un sapore migliore o peggiore da quella da ragazza arrampica-muri, perché tra breve lo avrebbe scoperto.
     
    Top
    .
28 replies since 19/7/2016, 00:04   1956 views
  Share  
.