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.SPOILER (clicca per visualizzare)sono curioso Void di sapere da cosa il tuo piggio abbia intuito la ninjità della vecchietta
Non si era limitato a frignare e a lamentarsi di random-questioni, ma le si era pure avvinghiato addosso continuando a mugolare.
Odiava quel genere di individui, bambini, energumeni o grifoni dorati che fossero. Il suo sguardo mutò all'istante, e la sua mano sinistra saettò sul mestolo che in un attimo si abbatté sulla testa del bambino.
Non ci aveva messo tutta la forza, ma almeno gli aveva spiegato un concetto fondamentale...
"Dignità! Alzati e non piangere!" Esordì austera e minacciosa, con tanto di mestolo ninjerrimo impugnato a mo di katana.
Ovviamente non avrebbe ignorato neanche il fatto che qualcuno stava sparando non si sa cosa e non si sa a chi lì accanto, ma la faccenda prioritaria in quel momento era assolutamente legata a due fattori: bambino da convertire e cestino da picnic.
Cambiò posizione e si mise in guardia divaricando le gambe, dopo aver fatto qualche passo in avanti e aver gridato a squarcia gola.
"Se qualcuno di voi ha osato rubare il mio cestino da picnic si faccia avanti!"
Si poteva quasi scorgere un'aura violacea circondarla dalla testa ai piedi, mentre le sue iridi iniziavano a tingersi di rosso.
Non ci sarebbe stato scampo per nessuno, avrebbe dato la vita pur di ritrovare il suo amato cestino.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)si capisce che è ninja dagli atteggiamenti e le movenze ovviamente XD.
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L'ombra davanti a lei le aveva detto di togliersi dal mezzo, poiché doveva correre in aiuto di qualcuno -forse da colui che stava piangendo senza ritegno-.
Aidal a quelle parole, mugugnò dal profondo della gola con fare rabbioso.
Se doveva aiutare quel frignante marmocchio o qualunque altra creatura esso sia stata, doveva prima vedersela con lei. Lei doveva essere al centro dell'attenzione in quel momento, e basta.
Ritirò momentaneamente i suoi oscuri tentacoli, mentre incominciò ad avanzare in avanti a passi lenti e felpati.
"Sicuro della scelta che stai facendo?" mormorò con voce profonda. Man mano che si faceva avanti, la figura dinanzi a lei si faceva più nitida: intravide tra la nebbiolina, una specie di simil grosso drago piumato dall'aspetto sicuramente maestoso ma anche un po' ambiguo visto che fece pensare la dragonessa su che razza di creatura potesse essere. Ma non si fece più di tanto scrupoli, poiché ella passò subito all'attacco: colse una vasta ombra che copriva il vicoletto del labirinto per sparire in essa in una nebbiolina nerastra. Adorava cogliere a favore le sue adorate tenebre, le quali, le volgeva a suo favore.
Apparì poi alle spalle della creatura sconosciuta e incominciò ad eruttare fuoco nero contro di lui, che incominciò ad appiccicarsi al suolo come il petrolio.
Edited by H a w k e ; - 1/8/2016, 22:31. -
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Il cappotto di Old Job ondeggiava fra la nebbia nella sua corsa per mietere la prima vittima di quel sadico gioco.
Con le pistole che trasudavano l'energia verdastra, conosciuta come necroplasma infernale era pronto ad affrontare qualunque pericolo. Ed i pericoli, parevano arricchire quella spettrale costruzione.
Fra tutte le mura echeggiavano grandi e piccole voci, ruggiti e forze oscure. Di chiunque si trattasse, avrebbe dovuto aspettare per essere spedito all'inferno a far compagnia a Malebolgia e gli altri condannati.
Lo Spawn era così concentrato a seguire la scia di crepe che i suoi proiettili infernali si erano lasciati da dietro, da mancare d'essere vigile. Il suo sovrannaturale senso di HellSpawn scattò, avvertendolo di un rischio proprio davanti a lui. Old Job sorrise diabolicamente.
Ai suoi piedi, proprio sotto la nebbia, uno squittio così oscuro che non pareva di questo mondo, cominciò a colmare l'aria esilmente. In pochi secondi lo squittio si fece sempre più forte ed udibile, mentre decine di luminescenti occhi rossi come il sangue cominciarono a spalancarsi ai piedi del pistolero.
Un semplice pensiero dello Spawn, e le decine dei topi che aveva generato cominciarono a marciare nella direzione che gli era stata segnalata dalla sua percezione sovrannaturale.
Se ci fosse stato qualcuno di certo non avrebbe gradito la presenza di quelle piccole pelose creature sulla sua pelle, e se l'avesse fatto, queste ultime gli avrebbe staccato via la carne a morsi per il sadico piacere del pistolero. -
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In un primo momento Zephiros fu un po' sorpreso dalla reazione di Aidal,ma capì subito dopo che,se voleva raggiungere quello che al suo udito sembrava un bambino umano in cerca di aiuto diveva prima liberarsi di quella draghessa. Appena essa gli arrivò alle spalle si girò e sparò appena in tempo il suo fuoco per controbbattere quello di Aidal. . -
Ickym .
User deleted
SPOILER (clicca per visualizzare)Siccome Tira è assente, mi ha chiesto di muovere il suo pg nei prossimi turni. Per adesso posto l'ultimo turno che aveva scritto
Rax aspettò pazientemente dall'alto del muro. All'inizio non registrò niente di strano, ma poi un rumore di sottofondo attirò la sua attenzione: squittii. Forse non era poi così strano, in una struttura antica e con canali di scolo a cielo aperto come quella, qualche topolino doveva pur esserci, ma allora perché sembrava essercene un esercito tutto ammassato in una sola direzione?
Poco dopo un mare di topi, neri come la pece, brutti come la morte, invase i corridoi sotto di sé, e penetrò nella radura attraverso il passaggio che stava presidiando. Rax non fece niente. Rimane lì appollaiata, chiedendosi se quell'invasione fosse qualcosa di naturale in quel posto o se avesse a che fare con una sorta di pifferaio magico. Mah, non aveva importanza chi dove affrontare. La strategia del nemico era attaccare da lontano, perciò lei avrebbe aspettato che fosse lui a comparire e non i suoi proxy, e gli sarebbe saltato addosso, spada in pugno.. -
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Max fu sorpreso dalla reazione della vecchia, la quale gli aveva fatto male non poco.
"aih! Mi hai mestolato la testa!"
Si lamentò lui, ma l'aura viola emessa della vecchietta era terrificante!
Smise di piangere e si alzò da terra.
Ma percepì una minaccia:
Ratto... Tantissimi ratti.
"me ne vado, buona fortuna nonnina... Non morire troppo presto..."
Disse con un tono sarcastico.
Poi quando arrivarono i ratti lui era già fuggito in un condotto, ma alcuni lo avevano seguito.
Meglio così, aveva proprio voglia di uno spuntino.
Assunse una forma di mostro tentacolare, e con la rapidità di una serpe i tentacoli perforavano i ratti assimilandoli.
Presto sarebbe stato il turno degli altri. Meraviglioso, si sarebbe mangiato guei teneri esserini, essendo immune alle loro malattie, e si sarebbe riposato in quel freddo antro, che era molto accogliente per lui che poteva sopravvivere in ambienti ben più freddi senza difficoltà.
Si sarebbe riposato mentre quegli sciocchi avrebbe perso energie per ammazzarsi tra loro e li avrebbe uccisi poi con la minima difficoltà.
Doveva solo aspettare e ringraziare lo sciocco che aveva evocato i ratti.
Gli aveva offerto la colazione, quindi lo avrebbe "invitato a cena" per sdebitarsi.SPOILER (clicca per visualizzare)vita da camperoni u.u. -
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Bne, il bambino era tornato dignitoso tutto ad un tratto... e l'aveva pure... no aspetta, cosa?
Prima che lei potesse rispondergli a tono quello si stava già allontanando, e si trattenne a fatica dal mollargli una combo suprema di mestolate. Almeno poteva concentrarsi sul suo obbiettivo, doveva anco...
no, aspetta, criceti? Scoiattoli?
Cosa diavolo stava zampettando lì attorno?
"Come siete carini..." commentò con voce intenerita, chinandosi verso uno dei topini ed evitando l'aggressione di uno di questi giusto all'ultimo secondo.
"No! topastro cattivo!"
Una mestolata, e un'innocente vita si spense. Altre mestolate, e altre innocenti vite si spensero inesorabilmente, una dopo l'altra.
Acchiappa la talpa versione deluxe ormai era cominciato, mancava solo la lucina sui bersagli. Così però era più bello, ci si poteva sfogare a random! Un po' come in "Pippo e i giochi pazzi" della PS1.
Con un ultimo colpo devastante ne spazzò via una quantità enorme, facendo seguire alla scena una folata di vento e un "yoooouu" di sottofondo con tanto di tamburo, in pieno stile ninja.
"È giunto il momento che Obskurya scenda in campo, preparatevi!"
e così dicendo si lanciò a corsa nella direzione dei baccani vari, pronta a farla pagare ai cattivi.
Si arrampicò su per le pareti coperte di liane come un lemure sconcio impazzito (si Void ti voglio bene xD) e raggiunse il più vicino dei tizi che le stavano causando uno strano prurito alla settima vertebra cervicale e alla seconda lombare... bo, così a caso.
Costui era il pistolero del far west, un tipo abbastanza infernale e spaventoso... non per lei ovviamente.
"Ei tu! Dov'è il mio cestino! Chi di voi si è permesso di rubarmelo!"SPOILER (clicca per visualizzare)Vai Tiziel, il pistolero del far west è il tuo xD. -
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Lo strano essere (che sembrava essere un ibrido tra un grosso uccello e un drago), contrattaccò Aidal con il suo fuoco. La dragonessa allora, decise di cambiare tattica: avrebbe violato le regole del gioco. Ma prima, doveva fare due paroline con quel simil-drago. Già, non era da lei lavorare in coppia o in gruppo, ma in mente aveva una cosa ben determinata e per farla funzionare, bisognava avere per forza un aiutante.
Chiuse le fauci in un sonoro schiocco e ripose elegantemente le sue ali sui suoi fianchi avvitati.
"Avrei una cosa da proporti." esordì verso il suo interlocutore sconosciuto, portandosi una zampa sotto il mento aguzzo.
"Questo labirinto sarà pure un posto adatto per me, ma devo dire che mi puzza assai..." Cominciò a camminare avanti e indietro, mentre fissava lo strano ibrido negli occhi. La coda dondolava armoniosamente ad ogni movimento che faceva.
"...Anche perché la voce all'inzio, ha detto che solo uno di noi sei vincerà e uscirà di qui vivo.
E se invece non fosse così? Che questo tizio misterioso ci tenda una trappola dentro ad una trappola? domandò, gorgogliando profondamente dalla gola.
"Io non mi fido, sai? Ad uccidere tutti e voi 5 sinceramente, mi ci vuole ben poco ma... Ho il presentimento che questa non sia la strada giusta. E le regole di questo gioco inoltre, mi stanno veramente nel gozzo. Odio le regole."
Aidal si avvicinò ancora di più verso la creatura che aveva davanti, sfoggiando un ghigno poco rassicurante.
"Un modo di qui per uscire tutti vivi, ci deve essere. Dunque, io ti chiedo: vuoi collaborare con me e violare le leggi di questo luogo? Ne vale la pena dopotutto. E la scelta non è poi così vasta." concluse, allargando una zampa per indicare le pareti cupe e monocolore del triste labirinto freddo.
Edited by H a w k e ; - 17/9/2016, 13:50. -
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Gli occhi dei ratti riferivano ad Old Job ciò che avevano visto. Una creatura ne aveva divorati alcuni, un'altro essere, una donna, rimaneva silente al loro passaggio. Un altro donna, più anziana li aveva attaccati.
Sbranate quella in armatura... Io mi occupo delle altre due seccature Il pensiero del pistolero echeggiò nelle menti dei ratti, famelici portatori di pestilenza aguzzarono le zanne e cominciarono a colpire.
L'HellSpawn strinse le sue pistole, incamminandosi verso il luogo dove i suoi empi servitori avevano cessato la loro esistenza.
Il suo avversario si mostrò ai suoi occhi intrisi di necroplasma infernale. La sua domanda era priva di senso e al pistolero non interessava rispondere.
Le pistole vennero puntante su di lei, l'infernale volto di Old Job venne decorato da un diabolico sorriso che metteva in risalto il suo aspetto da figlio dell'inferno, messo in penombra dal capello.
La canna era sulla testa della vecchia, quando Old Job fece tuonare le armi dell'inferno.
Non potrebbe importarmene di meno del tuo maledetto cestino, ora muori.
Le sue dita nere come la pece premettero il grilletto in successione con una rapidità tale che le sue pistole potevano quasi eguagliare un'arma semi-automatica.
Il. -
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Zephiros ascoltò quello che Aidal diceva,guardandola a sua volta negli occhi,poi disse:Va bene,collaborerò con te,ma non illuderti di essere così potente. Effettivamente c'è qualcosa di strano in tutto questo.
Effettivamente non avrebbe avuto molte altre scelte,se non per l'appunto quella di collaborare con lei e cercare perciò di capirci qualcosa.. -
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Uff. Niente, niente e NIENTE! Dopo il passaggio dei topi nessuno si degnò di passare sotto al suo naso permettendole di saltargli addosso e farlo gentilmente a pezzi. Rax si rizzò a sedere sbuffando irritata, e picchiettando il dito del guanto d'arme sull'elmo, rifletté sui suoi prossimi passi. A quanto pareva, le cose in quel dannato labirinto non funzionavano come voleva lei. Sì, era andata incontro a chi le aveva sparato, ma i corridoi dovevano averlo portato lontano da lei anni luce ormai! Cosa avrebbe dovuto fare? Tornare dal ragazzino e la vecchia per controllare come stessero?
Lei non era brava a riflettere, una minima distrazione era sufficiente per farle perdere il filo. In quel caso la distrazione si manifestò con dei fastidiosi squittii, che si facevano maledettamente sempre più vicini.
< Che schifo. > borbottò annoiata, vedendo zampettare dei ratti verso di lei.
Lei era salita usando i suoi poteri, ma quei topi come c'erano riusciti? Avevano trovato una parte di muro crollato che avevano usato come rampa? Cosa che avrebbe potuto sfruttare pure lei senza ricorrere a metodi così faticosi? Con un sospiro frustrato protese la mano in avanti, e una liana che aderiva al muro rispose al suo comando: cominciò quindi a spazzare la sommità del muro, spingendo i topi al di sotto. Se quel pifferaio-controlla-ratti pensava che un paio di topastri fossero sufficienti ad infastidirla, si sbagliava di grosso.. -
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Max aveva finito di papparsi i topolini.
Era stato carino quel tipo a dargli da mangiare, percepiva la sua aura con le antenne.
In uno scontro diretto non avrebbe avuto chance.
Dovera giocare di astuzia.
Era il bersaglio più pericoloso in zona, meglio dare una mano alla nonnina.
Max uscii dal nascondiglio e vide la ragazza sulle mura assalita dai ratti, max rise per questo.
Meglio colpire la tizia ora che era più fragile.
Sparò una raffica di dardi ossei nella sua direzione, non aveva tempo per vedere se l'avesse presa sarebbe venuto dopo a controllare, tanto se i ratti non l'avessero presa. Lo avrebbero fatto i suoi dardi mentre era distratta. Arrivò alle spalle del tipo diabolico, nascosto in uno dei buchi.
Avrebbe usato dei tentacoli per afferrarlo e rendere il lavoro alla vecchia più facile.
Si si, doveva funzionare.
Non sapeva quanto sarebbe sopravvissuto in uno scontro diretto con quel tizio.
La sua aura è potentissima! È oltre 9000 accidenti!. -
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"KayoKen!"
Non so come si scrive vabbeh...
Comunque, Obskurya ora si stava fottutamente infuriando, e con lo sguardo obskuryato dall'ira... inciampò sull'aria scivolando per terra!
Pareva una tecnica azzardata, o meglio pareva una figura pessima in una situazione pessima, ma in tal modo aveva evitato i proiettili del tizio impazzito che stava sfucilando come non ci fosse un domani.
"Eih ma ti sembra il modo? Per poco mi ammazzi!"
Troppi erano i suoi pensieri per ipotizzare che, probabilmente, quelle erano le sue reali intenzioni.
Si allontanò con noncuranza, lasciando quell'avversario a qualcun'altro, attenta a non farsi colpire alle spalle da uno di quei dannati proiettili fastidiosi. Non certo letali per lei, ma sicuramente una seccatura in più.
Si liberò del piccolo rompiscatole tirando fuori il suo pasticcio maleodorante e lanciandoglielo in faccia, mirando al suo volto anche se ormai si era girata e gli stava dando le spalle.
Nel contempo, intravide qualcosa muoversi non molto distante, qualcosa che poteva trasformarsi in un'ulteriore minaccia; qualcuno stava scagliando qualcos'altro a qualcun'altro, che accipicchia stava succedendo lì dentro?
Speranzosa di poter ritrovare il suo cestino, si lanciò alla carica con il suo mestolo ninja e deviò alcuni dardi, anche se un paio la colpirono e le si infilarono nei pressi della spalla sinistra, cavità glenoidea o giù di lì... ah, pure uno sull'acromion.
Li tolse come nulla fosse, mentre il sangue aveva preso a fuoriuscire dalla ferita. Ormai l'aura che la circondava era visibile, di un colore sinistramente violaceo e notevolmente scuro.
"Esigo... il mio... cestinooooooooooooooooooooooooooo!"
Iniziò a lanciare fendenti di mestolo turbinanti dovunque e a chiunque, mirando principalmente al muro coperto di ratti perché era giusto così. Individuò poi qualcuno sul muro, che stava anch'egli giocando con i topolini che al mercato mio padre comprò.
"Tu lassù! Che stai facendo? Da quella posizione riesci a vedere il mio cestino?".
Tutti contro tutti, sempre se riuscite a trovarviAesingr vs Tirannosaurorex vs Hawke vs Tiziel vs Elker Errani |
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