Insanity

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    Maven salutò con un gesto della zampa il duo di sopravvisuti. Un nuovo sorriso si era stampato sul suo muso, finalmente avevano capito chi comandava in quel posto.

    "Ti aspetterò impaziente. Porta più amici la prossima volta"

    Disse con voce abbastanza alta da farsi sentire dai due in lontananza poi si girò verso il caduto, il sorriso sempre presente sul muso.

    "Un ottimo riscaldamento direi, solo che già avevo fame prima... Ora mi toccherà mangiarmi un paio di questi cosi, sperando non mi restino sullo stomaco"

    Con nonchalance si avvicinò al primo cadavere, quello del soldato a cui aveva spappolato il cranio e rimosse con dei rapidi colpi di artigli la sua armatura. Si sedette quindi a terra e tenendo il corpo con una zampa calò la grossa testa su di esso ed iniziò a smembrarlo, pezzetto per pezzetto facendo risuonare nell'aria il rumore di ossa rotte e membra strappate. Qualcosa però interruppe il suo festino.

    "Che cosa diav..."

    Alzò la testa girandola in direzione della voce. Un altro angelo, dai capelli viola questa volta era spuntato fuori dalle tenebre e si era rivolto a loro. Il drago smise di gustarsi la preda e ingoiò una buona parte del corpo per intero, deglutendo pesantemente ed esibendosi poi in un rutto decisamente poco educato.

    "È tuo amico quello? Non sembrate simili e se non è tuo amico le possibilità che ha di andarsene con tutti gli arti si riducono"

    Disse in tono minaccioso e strafottente alzandosi mentre si leccava le labbra, si avvicinò di un passo al nuovo arrivo squadrandolo dalla testa ai piedi.

    "Devi avere una buona ragione per esserti mostrato. Sentiamola"

    Disse assumendo un tono più serio.
     
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    I due cacciatori finalmente se ne andarono. Mael ritirò la lama di Behemot, emettendo una risatina divertita. Nel mentre che Maven iniziò a banchettare con i cadaveri, il decaduto volò in alto e si mise comodamente a sedere su un vecchio doccione che rappresentava un'aquila a due teste.
    CITAZIONE
    "Un'ottimo riscaldamento direi, solo che già avevo fame prima... Ora mi tocccherà mangiarmi un paio di questi cosi, sperando non mi restino sullo stomaco."

    L'angelo annuì con la testa, volgendo lo sguardo in basso verso Maven. Le gambe erano penzoloni dal doccione e le braccia incrociate dietro alla nuca, mentre le quattro nere ali ben riposte dietro alla schiena. Sembrava un mostruoso gargoyle, con la sola differenza che non era di pietra ma in carne e ossa.
    "Mi aspettavo qualcosa di più resistente da questi miseri uomini. Sono troppo deboli loro o troppo forti noi?" rispose al drago facendo già intendere da quella domanda chi fossero i più forti, ovvero loro due. Rise nuovamente, questa volta a labbra chiuse, lasciando intravedere solo un ghigno malefico.
    Il rumore delle ossa che si rompevano. Il suono della carne che veniva strappata dalle ossa. Una forte ed intenso scia di sangue. Furono tutti suoni e odori che tempestarono l'aria in quei minuti, una macabra musica che rimbombava piacevolmente dentro alle orecchie di Mael. A quanto pareva però, quel momento così piacevole fu interrotto da una voce. Così come Maven, l'angelo voltò la testa nella direzione da dove vennero quelle parole. Parole che avevano un suono che a Mael non piacque per niente.
    Il possessore della voce era un angelo. Con le ali nere, i capelli viola e gli occhi rossi.
    CITAZIONE
    "E' un tuo amico quello? Non sembrate simili e se non è tuo amico le possibilità che ha di andarsene con tutti gli arti si riducono.

    disse il drago con tono minaccioso. Mael si alzò in piedi sul doccione, puntando dall'alto quel suo simile con sguardo freddo e tagliente. Udì i suoi pensieri, le sue intenzioni. Pure lui era un decaduto, venuto lì perché richiamato da quella strage che i due avevano appena fatto. Voleva farsi amico drago e angelo in un colpo, adulandoli e leccandogli i piedi. Questa cosa fece innervosire a dir poco l'ex-cherubino.
    "Non è mio amico..." esordì, altezzoso. Con una capriola scese a terra, planando con l'aiuto delle ali. Con passo lento e maestoso poi, si avvicinò al decaduto coi capelli viola sparati, troneggiando su di lui in tutta la sua altezza.
    "...E nemmeno ci conosciamo." Alzò appena il mento e iniziò a girare intorno a lui, squadrandolo in ogni dettaglio. Era come un libro aperto per Mael, il quale aveva l'innata capacità di leggere le menti altrui, sempre se questi ovviamente non erano abili di mascherarsi.
    "Caro Vacuiel, se pensi di fare il leccapiedi con noi hai proprio sbagliato." Nei suoi pensieri lesse che si chiamava Vacuiel. Era un angelo con tendenze perverse, mandato da un essere che inizialmente non riuscì a capire chi fosse. Scoccò quindi un'occhiata eloquente a Maven, come per dire "vediamo che cosa vuole l'ultimo arrivato", in modo da valutare se falciarlo o meno.
    "Perché sei qui? Chi ti ha mandato?" domandò, mentendo. In realtà sapeva perché quel tipo era lì, ma con quella domanda voleva capire anche chi fosse il misterioso essere che l'aveva spedito lì.
     
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    Ok, a quanto pare le adulazioni non servivano con que due, tanto valeva spiegare il motivo per qui era lì.
    Sorrise al ex-fratello.
    Non riusciva a bloccare la mente di Mael, che stava inesorabilmente invadendo la sua.
    "non mi sorprende che non mi conosci, ero un semplice angelo, non certo un cherubino come te: Il prode Mael, custode del segreto della vita, però quei tempi sono finiti... Per entrambi, e la cosa non ti dispiace poi tanto.
    forse puoi sentire i mie pensieri, ma io sento i tuoi sentimenti, dopotutto sono Vacuiel: il caduto della perversione, nonché istigatore delle più malate fantasie, io so emozioni di tutti, anche le tue, "fratello"."
    Fece al cherubino con tono serio, facendo però lo stesso un sorrisetto, sentiva la frustrazione che provava Mael, era un ebrezza dolce.
    Vacuiel poi si alzò, era molto più basso di Mael.
    Avrebbe voluto anche lui saper leggere la mente per vedere quante fantasie oscure gli aveva suscitato, le torture, castighi, sottomissioni, nulla lo esaltava meglio.
    Mael sembrava il tipo da violenza fine a se stessa, niente feticismi o cose simili, niente pulsazioni sessuali come la maggior parte della gente che veniva intaccata da lui.
    No, Mael era spinto a causare la sofferenza altrui per puro divertimento, molto interessante.
    "beh, vuoi sapere il motivo per qui sono qui? osserva!"
    Fece il piccolo angelo al grande cherubino mettendogli le mani sulla testa, le dita premevano sulla testa di Mael.
    Vacuiel sapeva che se si fosse arrabbiato per questo Mael l'avrebbe sicuramente ucciso senza quasi sforzo, ma era necessario per trasmettere tutto quel contenuto di ricordi.
    Nero, poi due occhi ardenti come l'inferno e rossi come il sangue, poi delle fauci con zanne bianche, lentamente la mia figura apparve: Il maestro del vuoto.
    Poi la mia manifestazione troneggiante su un campo di battaglia, con le mie fauci spalancate divoravano le anime dei caduti in battaglia, poi Vacuiel lascio Mael.
    "il mio maestro presto sarà qui per il banchetto di spiriti che gli avete servito. Lui è il primo essere, colui che esisteva prima che nostro padre squarcio la sua perfezione creando l'universo, deturpando la perfezione del corpo del mio maestro, ma lui un giorno tutto cesserà e lui avrà quello che gli è stato tolto.
    Io non lo venero, io sono il suo allievo, poiché egli è il maestro di tutti, e io ne faccio le veci."

    Pensò Vacuiel in modo che Mael senta.
    Gli aveva dato la sua risposta e ora mi chiedo se ora Mael senta la mia presenza, si poteva quasi sentire il mio odore, ovvero un misto di muschio, di muffa, di scimmia lemure della famiglia katta e del profumo lavanda.
    Era già forte la mia presenza spirituale lì, presto ci sarei stato anche fisicamente.
    "ora che lo sai che mi farai?"
    Domandò infine Vacuiel al essere simile mentre incrociava le braccia, sperava di averlo incuriosito, anche io ero già molto curioso di aver a che fare con un servo del dio del vuoto, ma speravo solo il meglio per Vacuiel, come detto tengo a quel monello.
     
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    Ok, era un idiota. Un idiota con una innata predisposizione al suicidio. Mise all'improvviso le mani sulla testa di Mael, fortunatamente per lui si staccò in pochi istanti ed iniziò a balbettare qualcosa su un suo maestro sottolineando però che non lo venerava, cosa decisamente difficile da credere visto come ne cantava le lodi. Il drago infilò la testa fra i due voltando lentamente il mastodontico cranio verso Vacuiel.

    "Senti"

    Ringhiò con le fauci a pochi centimetri dal naso del secondo caduto, l'alito che sapeva di sangue e carne era bollente tanto da poter dar fastidio ad un normale essere umano, non si preoccupò per il piccolo angelo, se era anche solo minimamente come Mael quello non sarebbe stato un fastidio.

    "Non so chi sia questo tuo maestro, ho viaggiato fra tre continenti e ne ho viste e sentite fin troppe. Ho ucciso innumerevoli di idioti che si autoproclamavano dei o portatori di veci di essi. Non mi interessa con che scherzo della natura ti trastulli durante il tempo libero..."

    Schioccò i denti di fronte al volto dell'angelo, nei suoi pensieri ora stava ribollendo una primordiale rabbia, tutto quello che provava era un immensa voglia di strappare le ali a quel piccoletto e ficcargliele giù per la gola. Aprì lievemente la bocca, delle scariche di energia violacea saettavano fra dente e dente come se stesse trattenendo un energia pronta ad esplodere in qualsiasi istante.

    "...Ti ho chiesto che cosa diavolo ci fai qua. Spero vivamente non fosse solo per questo patetico siparietto. La mia pazienza ha un limite e lo hai già superato"

    Mantenne la posizione minacciosa con la testa fra i due angeli, ovviamente non era uno stupido. Stava già preparando il suo attacco in caso il nuovo arrivato provasse a tirar fuori qualche sorpresa.

    Ignorare Maven è il modo migliore per farlo partire di testa. .w.
     
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    Se c'era una cosa che non sopportava Mael erano gli individui che parlavano troppo di lui. Angeli o non angeli. Un certo nervosismo, iniziò a salirgli dalle viscere e questo, lo si poteva notare, oltre ai freddi occhi che iniziarono ad assumere una colorazione violacea, dalla propria spada (che cingeva sul fianco sinitro) che iniziò a tremare, proprio come se fosse stata viva.
    "Diciamo che potevo anche conoscerti ma sai, ero troppo occupato a vigilare una cosa che desideravo, desidero e desidererò per l'eternità." esclamò beffardo, affiancandosi a Maven con le braccia incrociate. Il cherubino poteva sentire tutti i pensieri di Vacuiel ma quest'ultimo, al contrario, poteva percepirne i sentimenti. Beh, non c'era da vedere chissà cosa, era solo un puro e concentrato di violenza all'ennesima potenza...
    Improvvisamente però, il piccoletto dai capelli viola mise avventatamente la mano sulla testa corvina di Mael. Lui gli rivolse un'occhiata più gelida del Cocito e fece scattare la lama che teneva al braccio destro. L'alzò, pronto a sferrare l'attacco per mozzargli la testa più deciso che mai ma, inaspettatamente, si bloccò sul punto di farlo. Tramite una strana visione che apparve davanti ai propri occhi, vide due sfere color delle fiamme. Erano occhi... Un paio di occhi senza pupille che ardevano come il fuoco. Una chiostra di zanne bianche, ali nere come la morte, un campo di battaglia.
    Che cosa diavolo era quella roba?
    "Allontanati da me, prima che ti decapiti." esclamò furibondo, togliendo la mano di Vacuiel dalla propria testa con gesta poco aggraziate. Nessuno, prima di quel momento, gli aveva rivolto un gesto avventato in quel modo. Nessuno perché Mael non lo tollerava e non voleva farsi "insozzare" fisicamente da indegne creature come... Quello. Un quello che fu un mediocre messaggero alla base della gerarchia dei cori celesti. Una briciola in confronto al potente cherubino.
    "Che insolente..."
    D'altro canto Vacuiel, nel mentre che Mael si allontanò dalla rabbia, parlò a proposito di un certo maestro che, di lì a poco, doveva presenziare in quel luogo per banchettare con gli spiriti che gli "avevano servito".
    "Tsk, io non servo nessuno." borbottò di spalle, sfoggiando tra sé e sé un ghigno poco rassicurante, intriso d'odio.
    Fortunatamente, Maven, prima che Mael potesse dare "fuoco alle polveri", si mise nel mezzo, esibendosi spazientito in un discorso che il decaduto comprese pienamente. Solo allora, decise di ritornare davanti a Vacuiel (stando però accanto al possente fianco del drago), ma con un'evidente precauzione: l'affilata lama di Behemoth, era in bella mostra e tesa davanti al suo ahimé, simile con i capelli viola.
    "Sei venuto solo qui per stendere il tappeto al tuo maestro, in quanto scagnozzo? Patetico.". Rise di gusto, scuotendo la testa come se fosse stato pazzo.
    "Avanti, hai altre due motivi rimanenti da esporre, prima che tu faccia una brutta fine. Uno ne hai già consumato." Osservò Vacuiel in modo molto eloquente e poi, in uno sguardo d'intesa, spostò gli occhi su Maven accanto a lui.

    Void, perdonami, ma Mael è cattivo e devo essere coerente con lui uwu
    E una cosina, sempre Void (XD): "in qui, su qui, nel qui [...]" sono in realtà "in cui, su cui, nel cui" ;)


    Edited by H a w k e ; - 22/1/2017, 00:07
     
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    oh grazie, non mi ero accorto dello sbaglio. Comunque non preoccuparti hawke, è esattamente ciò che mi aspettavo dal tuo pg e non mi crea problemi.


    Il piccolo vacuiel indietreggiò di qualche passo dopo la reazione di Mael, non per timore, ma per semplicemente mettersi semplicemente in posizione di sicurezza.
    "beh... Io non sono suo servo, ma un allievo, lui non vuole servi, ma allievi o maestri.
    Ero qui per questo: Aiutarvi.
    Sto diventando sempre più forte, pur essendo per ora più debole di voi, ma pensate a come potreste diventare voi due se la vostra forza sopita fosse risvegliata, sareste invincibili!
    In cambio lui vuole solo una cosa: Caos e morte per nutrirlo come questa sera, ma non è un problema per voi immagino.
    Comunque sia chiaro: Io voglio più potere, che lui può offrirmi, per questo lo servo da bravo alunno e sono qui."
    Spiegò scrollando le spalle.
    Sperava che difendo il motivo per qui era lì avrebbe potuto evitare sbudellamenti e simili.
    Ma era più che ovvio che degli esseri simili potessero portare tali risultati, ma questo non voleva dire che il maestro del vuoto fosse cattivo, ma anche se si considerava dal suo punto di vista "buono", pur non essendo tale del tutto.
    Lui infatti era al di sopra di qualsiasi concetto di bene o male, era un mentore e conosceva molte cose gradi, come terribili a volte, ma grandi.
    Poi Vacuiel si girò verso Mael.
    "Comunque scusa tanto se ti ho messo le mani addosso, e grazie per non avermi eviscerato, ma sai dovevo aprire il collegamento mentale tra voi, non lo senti? Potresti persino vederlo."
    Chiese Il piccolo caduto sorridendo.
    Qualcosa era emerso dal confine tra realtà e ignoto, un essere misterioso, una Creatura meravigliosa, ma anche orripilate, poichè Lui era la personificazione del inesistente manifesto nel mondo reale.
    Era il maestro di Vacuiel.

    Uso un npg rappresentante lo spirito del vuoto, ovvero la versione spirituale (non fisica) del maestro del vuoto.
    Lo ruolo in Prima persona.


    Che profumo invitante, il sangue, la carne!
    Oh per me pochi aromi egguaiano tale fragranza, tanto genuina e deliziosa! Ne ero attento come un'avvoltoio. Un brusio statico mi accompagnava come mille bisbigli, le orribili fauci aperte e i tentacoli che afferravano le anime trascinandole nel mio "eterno" limbo, attraverso la bocca.
    "il mio maestro è qui, se stasera si sente generoso potreste ricevere i suoi doni e favori, altrimenti... Nulla e se ne va."
    Spiegò Vacuiel guardando verso di me: invisibile drago immenso, con le scaglie simile allo statico di un televisore, coperto di tentacoli ed etereo poiché ero solo uno spirito, mentre levitavo con le mie ali spalancate su di loro troneggiando in quello scenario di morte.
    Io intanto mi rimpinzavo, trascinando nelle mie fauci quelle anime si persone urlanti e sgambettanti, anche se alcuni accettavano il loro fato accettando la loro importanza davanti alla mia fame grottesca e la forza dei miei tentacoli che li conducevano in quel oblio: L'inesistenza.
    Il mio volto dagli ardenti occhi rossi poi si voltò verso Mael che in quanto essere di origine angelica come Vacuiel poteva vedermi a differenza di Maven, che poteva solo sentire se volevo.
    La mia voce telepatica, simile a un brusio sibilante di sussurri, disse al cherubino e al drago oscuro:
    "grazie mille per la vostra Offerta, è stata una cena con i fiocchi."
    Solo Mael e Vacuiel potevano vedermi, ma Maven poteva sentirmi.
    Poiché io ero ovunque e da nessuna parte.

    Edited by Master of Void - 23/1/2017, 00:01
     
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    La rabbia in Maven stava ribollendo sempre più intensamente, quel dannato piccolo insetto aveva osato ignorarlo un'altra volta. Di nuovo farfugliava sul suo maestro di come lo stava facendo per diventare più forte e di come lui fosse li per aiutarli.

    "Aiutarci?..."

    Il tono della sua voce ora basso, piatto e mortalmente serio, decisamente l'opposto di quello che aveva utilizzato fino ad allora con Mael solo un sommesso ringhio faceva capire le sue intenzioni. Avrebbe staccato la testa a quell'angelo chiacchierone sul momento se non fosse stato per la comparsa di una strana presenza nell'aria sopra di lui, qualcosa si muoveva e stava attirando a se l'energia che fluttuava intorno a lui, l'odore di morte stava tutto convergendo verso l'alto verso il qualcosa che era apparso.
    E aveva osato entrare nella sua testa senza il suo permesso per parlargli, neanche l'angelo caduto aveva osato tanto nonostante ne fosse in grado.
    Era la goccia che fece cadere un vaso già traboccante.
    Maven non disse niente, alzò la testa e si mise composto, gli occhi sempre piantati sull'angelo, non lo aveva perso di vista un istante e non aveva intenzione di farlo muovere da quel posto, la notte era il momento in cui i suoi poteri raggiungevano il picco massimo era molto difficile che uscisse da quella pessima situazione nella quale si era ficcato.

    "..."

    Non disse una parola, non mosse una zampa ed il mondo intorno ai tre vorticò, ogni ombra nel raggio di 10mt si riversò sull'angelo dai capelli viola, un groviglio di corde si lanciò rapido verso di lui mirando ad ogni arto esposto, mirato a lasciare esposta solo ed unicamente la testa di quello che aveva mancato a lui di rispetto una volta di troppo. Se per caso fosse però riuscito in qualche modo a scappare il drago aveva già pronta la sua contromossa, qualche minuto prima aveva già caricato il suo colpo. L'energia violacea che crepitava fra le sue fauci era pronta ad essere condensata e scagliata contro il bersaglio e quella non si sarebbe limitata a catturarlo se lo avesse colpito.

    Scusa Void, sto semplicemente giocando il PG. Seconda cosa, dov'è l'abilità di trasformarsi in spirito nella scheda del maestro?
     
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    Ho cancellato gli spoilers perché se no affollavano il topic.

    Continuando a tenere la lama puntata verso Vacuiel, Mael non seppe trattenere una risata strafottente nel sentire quelle parole che gli suonavano assurde e patetiche. Più volte ebbe l'impulso di decapitarlo una volta per tutte, Maestro o non Maestro, ma un qualcosa lo teneva lì ad ascoltarlo. Forse voleva divertirsi come un gatto che giocava con un topolino prima di dargli il colpo di grazia per mangiarlo in un sol boccone.
    "Aiutarci?" esclamò beffardo, all'unisono con Maven.
    "Non mi importa cosa vuoi fare tu con quel Maestro e, le tue parole iniziano veramente a starmi strette..." Fece un passo in avanti, sempre con Behemoth sguainata e più vicina al collo del suo simile... Fino a quando, per qualche e ignota strana ragione, apparì un qualcosa davanti agli occhi del decauto. Mael indietreggiò con un battito d'ali e sguainò in contemporanea la spada con un sibilo scocciato e rabbioso. E adesso, chi altro osava intervenire senza i dovuti permessi e valide scuse?
    "Inizio a spazientirmi..."
    L'ultimo arrivato, che di grandezza era più grosso di Maven, era una specie di drago. Aveva uno strano aspetto etereo, simile a quello di un oscuro spirito e, le sue scaglie, erano completamente nere. Esse sii confondevano con la volta nera della notte senza Luna e, gli unici elementi colorati di quella figura erano proprio i suoi occhi simili a bracieri. Era quell'essere che aveva visto nella visione pochi istanti prima, trasmessa da quell'insopportabile ed insolente piccoletto. Doveva essere, quindi, quel "famigerato" e troppo adulato Maestro di cui parlava l'angelo coi capelli viola.
    CITAZIONE
    "Grazie mille per la vostra Offerta, è stata una cena con i fiocchi."

    disse. Mael lo guardò sottecchi, non sapendo se prima uccidere Vacuiel o dare una bella lezione a quella semispecie di drago fantasma.
    "Io non ho offerto un bel niente a nessuno." ruggì a dentri stretti e, con la testa fin troppo alta per guardare arrogantemente il drago dritto negli occhi. Da quel momento però, tutto sembrò oscurarsi ancora più del solito: infatti Mael, si vide improvvisamente circondato dalle ombre e dai dei fili più neri nelle sue stesse ali, i quali si erano avvolti tutti sull'angelo che faceva da portavoce al Maestro. L'ex-cherubino quindi, si voltò indietro e vide che le ombre generate portavano da Maven, arrabbiato e furioso quanto lo stesso Mael, se non di più. Sorrise con soddisfazione, per poi voltarsi verso Vacuiel. Una mossa falsa e quella sarebbe stata la sua fine. L'ira di un drago oscuro era un qualcosa che il decaduto adorava più di ogni altra cosa al mondo.
    "Te la sei cercata, devo dire." esclamò, verso il tipo dai capelli viola, puntandogli la spada.
    "Maven, tu non puoi vederlo, è lo spirito di un drago l'ultimo arrivato. E vorrei essere nelle tue scaglie in questo momento..." disse, facendo intendere che il suo alleato non si stava perdendo niente di così particolare. Rvolse un'occhiata omicida all'essere etereo e spalancò le quattro ali, pronto a spiccare in alto nel caso ci fosse stato bisogno.
     
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    Ero piuttosto irritato.
    Vacuiel mi aveva detto telepaticamente usando l'ametista del vuoto di avermi evocato perché quei due volevano offrirmi delle anime per diventare miei allievi, ma Mael disse con voce furente di non aver fatto nessuna offerta a nessuno, e il suo tono irritato e furioso lasciava intendere che diceva il vero.
    "Cosa!? Ma Vacuiel mi ha evocato con il talismano che ha al collo, contro la mia volontà oltretutto, dicendo di aver trovato possibili allievi che mi offrivano le anime delle loro vittime per ripagare i miei insegnamenti.
    Questo vuole dire una cosa sola...
    Dissi irritato malgrado mi fossi sfamato.
    Quelle anime erano comunque destinate a finire nel inesistenza.
    La verità era che Vacuiel era solo un patetico idiota patentato che come un fanatico mi venerava per colmare il vuoto per fatto che il suo paparino lo avesse bandito dal paradiso dopo le stronzate che ha combinato, e Mael leggendomi la mente avrebbe capito perché ero tanto indifferente verso quel angelo che mi dava il voltastomaco, era un allievo pessimo e invasivo che mi aveva finalmente rotto le biglie un ultima volta.
    Poi sorrisi al drago che aveva bloccato il piccolo deficente tra le spire di quelli che sembravano dei tentacoli.
    Mael invece gli puntava la spada contro.
    CITAZIONE
    "Te la sei cercata, devo dire."

    esclamò, Mael.
    "Già si è anche permesso di fare le mie veci! lui non sa cosa voglio, e se devo dirla tutta a scassato le balle anche a me."
    Commentai scrollando le spalle con totale indifferenza, per me era come liberarsi di un parassita.
    CITAZIONE
    "Maven, tu non puoi vederlo, è lo spirito di un drago l'ultimo arrivato. E vorrei essere nelle tue scaglie in questo momento..."

    fece il cherubino al amico drago oscuro.
    E io tipo gli tirai un uno guardo piuttosto divertito.
    "Ahahahahahaha, mi piaci ragazzo! Questo è lo spirito! Tu sei proprio uno con le palle... Metaforicamente parlando visto che sei asessuato. Ti sarei eternamente grato se, tu ora, eviscerassi quel aborto di Vacuiel, ne ho abbastanza di lui e anzi ti premierò applicando un incantesimo potenziante sulla tua spada.
    Che ne pensi? Sarebbe il minimo per sdebitarmi."

    Feci io applaudendo soddisfatto a quella commedia, non ero irritato da quello che mi aveva detto, ma piuttosto divertito dal fatto che si sentisse superiore a me, quanto me la stavo ridendo in quel momento.
    Mael e Maven non sarebbero mai stati miei allievi, sapevano una lezione che da anni cercai d'insegnare a Vacuiel: La vera forza viene da dentro di noi, e quei due psicopatici mi erano stranamente simpatici.
    Mael poteva sentire che come lui mi sentivo superiori a tutta quella plebaglia, nata dal ciarpame divino che squarciò il mio corpo divino perfetto, un vuoto infinito che si compiaceva della sua perfezione, ma no! Ovviamente era una cosa che non potevo durare in eterno, e per creare l'universo il paparino di Vacuiel e Mael mi squarciò creando la materia, ordine e la luce che infransero il mio corpo energetico di oscurità e caos.
    Speravo che Mael leggendo tutto questo dalla mia mente avrebbe capito, mi piaceva davvero quel ragazzo a differenza del suo sciocco fratello Vacuiel, che ora mi guardava supplicante.
    "MAESTRO NO! TI PREGO AIUTAMI!"
    Mi urlo quel piccolo-essere-insignificante-dai-capelli-viola di Vacuiel, Diavolo se quella voce era irritante.
    Mi avvicinai a lui guardandolo negli occhi sovrastandolo e con un sorriso crudelmente malizioso gli dissi le seconde più terribili parole della sua vita:
    "no mio caro Vacuiel, è il momento che paghi per le mie lezioni, e il prezzo era la tua anima ciccino caro.
    Feci leccandomi le labbra draconiche, gli angeli erano così dolci e delicati... Di sapore, Vacuiel sarebbe stato delizioso.
    "NOOOO! MAESTRO POSSO ANCORA ESSERTI UTILE!
    gridò il bimbo-angelo piangendo disperato mentre si agitava.
    Se quello che prima gli avevo detto erano le seconde più terribili parole che avesse udito, quelle che si aggiudicarono il primo posto furono le seguenti: "Certo che puoi zuccherino, dopo una bella cenetta con i fiocchi il dessert è d'obbligo. Quindi tu puoi essermi ancora utile, Da morto.
    Feci io con la acquolina in bocca.
    Vacuiel urlava piangendo e terrorizzato cercava di liberarsi dalla tecnica del drago metre la letale lama del cherubino gli era rivolta addosso.
    Io godendomi la scena ridendo crudele e cinico.
    Cena e spettacolo, cosa c'è di meglio?
     
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    Maven provava un misto di emozioni, la prima era soddisfazione. Finalmente quell'angelo era alla sua completa mercè, seguita subito da un irritazione crescente. Quel "drago", da quanto aveva detto Mael continuava a parlargli e la sua impertinente e noiosa voce gli urtava pesantemente il sistema nervoso, non aspettò neanche che finisse di parlare, le spire che cingevano braccia e ali dell'angelo si strinsero e contorsero riducendo in polvere le ossa del caduto, i suoi urli di pietà avevano già testato la sua pazienza, decise però di non ucciderlo per il momento.
    Voltò la testa verso la voce mentre un filo di oscurità rimuoveva il pendente dal collo di Vacuiel posandolo gentilmente sul palmo della sua zampa.

    "Questo coso lo ha evocato qua, quindi? Chissà se distruggendolo ce ne possiamo liberare..."

    Il drago lasciò cadere l'amuleto ai piedi di Mael e voltò le spalle alla scenetta, ne aveva avuto abbastanza di quella farsa e si rifiutò di finire Vacuiel giusto per dispetto alla noiosa voce nella sua testa.
    Voltò la grossa testa verso il suo compagno di sventura, lanciandogli un occhiata annoiata, quella situazione era fin troppo assurda per considerarla alla sua altezza.

    "Mael, decidi te. Non ho la minima intenzione di continuare con questi giochetti"

    Aprì però improvvisamente la mente al caduto, ora che sapeva che poteva leggergli nel pensiero non poteva lasciare andare questa occasione.

    *Spero che tu mi senta. Vedi se riesci a cavargli fuori dove si trova questo Maestro, ho voglia di fargli una visita... E spero di non essere l'unico*

    Pensò diretto a Mael. La rabbia ribolliva ancora nei suoi pensieri ma stava lentamente lasciando spazio alla ragione.
     
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    Urla, voci insopportabili, individui insopportabili. La collera di Mael sarebbe espolsa da un momento all'altro se quella situazione continuava in quel modo. Le ombre di Maven dettero come dire, lo spunto al famigerato Maestro del Vuoto per fare fuori Vacuiel, poiché, da quanto aveva detto lo spirito del drago, lo aveva evocato senza i dovuti permessi.
    "Mhpf, non so se ridere o farvi fuori entrambi dinanzi a questa cosa." esclamò, portandosi la mano libera contro la faccia per nascondere un ghigno a dir poco inquietante. Successivamente, abbassò l'arto e si fece ancora più vicino al Maestro -ad una spanna dal suo muso- quando inaspettatamente, egli iniziò a provare simpatia per il decaduto.
    "Le tue parole adulatrici non funzionano con me, Maestro, l'ho già detto prima a quel verme del tuo allievo." disse Mael in risposta. Se c'era una cosa che non sopportava erano proprio coloro che provavano a lisciare i lati B con le loro luride lingue. Essi erano una specie da sterminare, assolutamente.
    Distolse l'attenzione dal drago "invisibile" quando davanti ai propri piedi, si vide atterrare un medaglione, lanciato da Maven. Abbassò la spada -guardando con la coda dell'occhio il Maestro- e buttò uno sguardo all'oggetto. Lo aveva al collo Vacuiel, prima: era il pendente da dove era uscito lo spirito del terzo incomodo.
    CITAZIONE
    "Mael, decidi te. Non ho la minima intenzione di continuare con questi giochetti"

    disse il dragone nero, annoiato. L'angelo capì il suo stato d'animo attuale e recepì a pieno i pensieri del suo nuovo compagno di sventura. Senza dire né tanto e né quanto quindi, alzò di nuovo Astaroth e la rotetò verso il basso, mirando l'oggetto. Puntò poi gli occhi gelidi su Vacuiel, esibendosi in un sorriso beffardo.
    "Vacuiel, dov'è che si trova il tuo Maestro? La versione in carne e ossa, intendo.". Abbassò ancora di più la punta della spada sul medaglione, fino a sfiorarlo.
    "Se non me lo dici, farò sparire sia te che lo spirito che hai evocato." concluse, rivolgendogli un'occhiata alquanto eloquente.
     
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    Non c'è pace per certi morti...

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    Gli abissi dell'amigdala, dove gli orrori sono tali che pure le mura urlano folli.

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    Li guardai negli occhi entrambi prima di sospirare.
    In realtà non volevo che Vacuiel morisse, ma se glielo avessi dimostrato lo avrebbero sicuramente ucciso solo per farmi un dispetto, che infantili, preferivo che Vacuiel mi odiasse, ma vivesse per se stesso, piuttosto che morire per me, parassitandomi protezione e comportandosi come uno schiavo per compiacermi, facendomi però così solo irritare.
    Ero triste per lui, e non volevo andasse in contro a un destino terribile, ma per tutto c'è un prezzo, e in questo caso era il legame che ci univa, che tenero si sarebbe infranto per sempre.
    Dovevo apparigli malvagio e fargli pensare che mi fosse inutile, almeno così gli altri due lo avrebbero risparmiato.
    Maven guardò il cristallo che Vacuiel aveva al collo e considerò di romperlo dopo averlo gettato ai piedi di Mael.
    CITAZIONE
    "Questo coso lo ha evocato qua, quindi? Chissà se distruggendolo ce ne possiamo liberare..."

    Al che io irritato risposi.
    "già, che bravo Maven! Sei un drago veramente perspicace."
    Feci con tono sarcastico e oculatamente innervosito.
    Non c'è la facevo nemmeno a guardarli, mi irritavano Maven e Mael.
    Vacuiel li aveva cercati perché aveva speranza, speranza che ci avrebbero aiutati a salvare Kengard da un pericolo che si sarebbe potuto scatenare su tutta kengard, volevo impedirlo, avevo bisogno di creature potenti in grado di sostenermi nel proteggere kengard, e Vacuiel voleva solo aiutarmi a trovarne di nuove.
    Vacuiel mi guardò in lacrime, mi sentivo malissimo; come se lo avessi tradito, ma mantenni il contegno.
    CITAZIONE
    "Mael, decidi te. Non ho la minima intenzione di continuare con questi giochetti"

    Al che mi accessi per la rabbia.
    Non doveva permettersi di dirlo.
    " gli ideali di una persona non sono giochetti, preferirei morire che vedere il mondo che malgrado spesso trovo orribile amo e voglio proteggere, e se non riuscite proprio a comprenderlo siete voi che fate dei giochetti, dannazione! Ora si che mi fate arrabbiare! Avete un potere e un potenziale enorme e non volete usarlo per proteggere questa terra, che è anche vostra!"
    Pensai estremamente irritato.
    Per questo erano tanto annoiati!: Avevano il potere di vedere, ma non di capire, non comprendevano era questa verità, ma non mi stupiva la cosa.
    Mi chiedo che avrebbe fatto Mael se gli avessi svelato la verità sul unica cosa che desiderava: Il senso della vita, mi divertiva l'idea di vederlo impazzire davanti a quella verità, una verità che mai avrebbe accettato, una verità che non gli avrebbe dato pace.
    Per un attimo considerai in quel momento di digliela per vedere la sua reazione, ma il modo in qui si comportò poi mi fecero decisamente cambiare idea.
    CITAZIONE
    "Mhpf, non so se ridere o farvi fuori entrambi dinanzi a questa cosa."

    esclamò, portandosi la mano sul viso per nascondere, senza riuscirci del tutto, un ghigno che doveva essere spaventoso, ma io trovai ridicolo, mi sarebbe piaciuto fargli vedere un vero ghigno spaventoso e metterlo davanti al orrore di ciò che ero per infrangere la sua spavalderia.
    CITAZIONE
    "Le tue parole adulatrici non funzionano con me, Maestro, l'ho già detto prima a quel verme del tuo allievo."

    Io ero veramente furioso in quel momento, ma non volevo dargli la soddisfazione di faglielo vedere, non volevo che mi vedesse in un simile stato, piuttosto io avrei continuato a fare il gentile per irritarlo di più, passivo-aggressivo insomma, in quel momento ero io che ero indeciso se raggiungere fisicamente l'angelo decaduto e mettermi a masticare la sua anima o mettermi a ridere per le boiate che diceva senza rendersi conto del guaio in qui si stava ficcando, perché se Mael non era mio alleato, ma invece mio nemico, allora sarebbe stato anche una preda, l'idea di mangiare Vacuiel infatti non mi allettava realmente, poiché tenevo anche a lui sotto sotto, ma Mael... Sembrava così squisito!
    Una preda estrema, un rivale degno di competere con me, un dio.
    Lui forse era la preda che attendevo da anni, che avrei consumato ancora viva, divorando lentamente tra indescrivibili piaceri e sapori:
    Occhi viola perfetti, dal aspetto appetitoso come acini d'uva matura.
    Il suo sangue un estasi di dolcezza angelica e amarognola malvagità:
    Insomma come il miglior caffè al ginseng del mondo per me!
    La carne appetitosa dal aroma speziato dal male personificato, il qui vertice era quel maledetto cuore nero che divorare sarebbe stato diabolicamente sublime!
    Le ossa con un midollo fresco, un cervello corrotto da pensieri malvagi, polmoni, fegato, milza, Mmmmmmh deliziosi!
    E in fine, il piatto forte: La sua anima nera come pece, un indescrivibile orchestra di aromi!
    Si persino i suo odore mi eccitava per la caccia.
    Lui era un essere perfetto in ogni aspetto, ogni parametro fisico e mentale al massimo, ma si sarebbe accorto che il limite massimo e la perfezione potevano essere in realtà soppiantati dal impegno, la determinazione e l'ossessione facevano si che quei limiti vengano infranti.
    E sarei stato comunque maestro di Mael, perché gli avrei insegnato ad avere paura di me.
    Mael avrebbe potuto uccidermi quante volte voleva, ma i miei figli mi avrebbero riportato indietro, mi sarei rigenerato e avrei adottato metodi per arginare le sue difese, infrangere le contromisure che aveva in servo per me, e in fine; dopo averlo logorato, inseguito, sfiancato, torturato e tormentato lui sarebbe caduto in ginocchio, e io avrei iniziato a mangiare mentre ancora respirava, perché io potevo morire infinite volte potendo essere resuscitato, diventando più forte a ogni morte imparando dagli errori, mentre lui invece aveva una sola vita, una sola chance come qualsiasi mortale, che tanto disprezzava.
    Per questo ero superiore a lui: Perché io avevo speranza, determinazione... E fame, inoltre e se lo avessi ucciso... Beh sarebbe stato mio, mio per sempre, come Vacuiel, e mi sarei divertito con lui, avevo un intero mondo orribile come desidera da donargli nella non esistenza, spero che almeno allora sia felice.
    Quindi sorrisi a Mael, gli feci un sorriso terribile, un sorriso da predatore e quindi parlai:
    "come? adularti? No mio caro, ti facevo complimenti per spronarti ad unirti alla mia causa, ma ti ho rivalutato per qualcosa di diverso, e sicuramente cio che una persona come te merita... Preda, e Cenerò volentieri con te se ti trovo!"
    Dissi sorridendogli maniacale trastullandomi tra pensieri di gloriosa caccia, sangue e carne.
    Poi mi volsi verso il drago incapace di vedermi, non c'è l'avevo con lui, ma se mi avrebbe messo i bastoni tra le ruote, e probabilmente lo avrebbe fatto, lo avrei ucciso, ma a dire il vero non volevo ammazzare quel drago, dopotutto era pur sempre membro della mia specie di draghi, gli oscuri, ma se si fosse messo contro di me sarebbe stata solo un altra seccatura di qui occuparmi, ma se si fosse unito a me mi avrebbe fatto molto comodo.
    Probabilmente Maven era meglio da vivo in effetti, avrei gettato dubbio nel suo cuore in modo che lasciasse perdere la mia preda.
    Poi in effetti mi piaceva lo stile di Maven e mi sarebbe spiaciuto molto combattere contro di lui, perché sentivo che non era veramente malvagio, ma solo incompreso.
    Maven non voleva amici, ma solo alleati in caso di bisogno, sapevo che non era veramente malvagio, per questo decisi di fargli una proposta.
    "Bel alleato ti sei trovato Maven, per me ti pugnalerà alle spalle alla prima occasione.
    Siamo simili maven dopotutto e non voglio mettermi contro di te, però anche un idiota capirebbe che ti sta usando, e quando non gli servirai più... Beh lo sai, ti toglierà di mezzo.
    Quindi ti consiglio da drago oscuro a drago oscuro di lasciarlo perdere prima lasciarci le squame... lo capisci vero?
    Siamo due figli delle tenebre dovremmo essere alleati, non nemici.
    "

    Dissi a Maven cercando di essere il più convincente possibile.
    Io e maven non dovevamo per forza esserci ostili, era un drago oscuro vero, come me, non doveva essere malvagio per forza, perché anche lui poteva puoi essere un eroe per kengard, Mael ha fatto la sua scelta, ma Maven... Io avevo speranza per lui, e voglio essere suo alleato, ma doveva capire che con Mael non avrebbe trovato altro che rovina e la morte.
    Il mio messaggio al drago lo avevo lasciato, era un buon momento per smammare, ma quel maledetto cherubino decaduto rompi sfere del drago non aveva finito di dire e fare boiate.
    Quel tizio per quanto appetitoso mi stava veramente dando sui nervi, avrei voluto tagliargli la lingua.
    Infatti stava per frantumare il cristallo e, finalmente, lasciarmi andare via da quel covo di matti, ma quel maledetto si fermò dal colpire il cristallo con la sua lama da salumiere divino, poi guardandomi come un ragazzino che fa uno scherzo al insegnante, non solo non ruppe quel cavolo di cristallo, ma disse le seguenti parole:
    CITAZIONE
    "Vacuiel, dov'è che si trova il tuo Maestro? La versione in carne e ossa, intendo."

    Lo guardai punzecchiare con quella stupida spadona da truzzo fantasy angelico il mio bel ametista, mi feci facepalm per quanto fosse stupido quel tipo! Gli avevo detto praticamente che lo consideravo una preda, e lui mi cerca? Ma come si fa!?
    La situazione stava sfociando nel ridicolo, mi sembrava che Mael cercasse solo di attirarsi problemi addosso, cioè se uno vuole mangiarti non è che lo cerchi, no?
    CITAZIONE
    "Se non me lo dici, farò sparire sia te che lo spirito che hai evocato."

    Fece ancora Mael poi facendo uno faccia davvero da prendere a schiaffi.
    Vacuiel sembrava pensieroso ma poi rispose.
    "non è il mio maestro, non più, d'ora in poi voglio vivere per me stesso.
    Mi ha tradito e ora l'unica cosa che voglio è sopravvivere a questa notte.
    Mael lui non si trova mai sempre nello stesso posto, l'intera zona intorno l'ossidiana può essere considerata il suo territorio d'influenza, probabilmente lo troverete lì, se non sulle isole fluttuanti o la palude di andorix.
    So che era diretto ad andorix, ma non farete mai in tempo a raggiungerlo, sicuramente dopo si recherà poi alle isole fluttuanti per meditare su un isoletta fluttuante nota come lago viola, perché piena di cespugli di lavanda tanto da sembrare un lago di quel colore, quello è il posto dove lo troverete, lui ci va sempre.
    Se vi sbrigate e partite domattina forse riuscite a prenderlo... È tutto quello che so, lo giuro."

    Fece l'angelo dai capelli viola sottomesso, ma volenteroso di vendicarsi.
    Io al che risi, si risi davanti a Vacuiel che finalmente aveva deciso di fare l'uomo invece che il bambino, davanti a Maven che speravo un giorno di considerare mio alleato e sopratutto davanti a Mael che non sapeva a cosa andava incontro.
    "Ahahah! Finalmente Vacuiel! Temevo che ti avrei dovuto avere come zavorra per l'eternità!
    Comunque non vi preoccupate, io ci sarò ad aspettarvi, tu Maven se muori all'ora o tra millenni per me è irrilevante, in fondo non ti voglio combattere e non è a te che lancio il mio guanto di sfida, quindi sei libero di andare bello. ma tu... tu Mael sarai mio perché ti è stato concesso l'immenso onore di essere la mia preda, degna di essere consumata da un dio! Dovresti esserne orgoglioso, e se non ci sarai, Hehehehe, ti verrò a cercare!
    Ti rispetto cherubino, ma ricoda che il mio è il rispetto di un cacciatore verso la sua preda prediletta, o forse mi sconfiggerai, chi lo sa! Si prospetta una sfida molto divertente, non trovi?"

    Feci avvicinandomi a lui ammaliandomi del suo profumo, lo sentivo anche se ero di forma eterea, era così buono! Non vedevo l'ora di scontrarmi con quel caduto, era uno stato di piacere prima di provare il piacere stesso il mio.
    Gli sorrisi di nuovo e poi presi tra le zampe il cristallo, in realtà il cristallo d'ametista del vuoto fluttuava attraversato da energie magiche, ma dettagli.
    "uno contro uno.
    Al tramonto.
    Isola del lago viola.
    Non mancare Mael, o inizierò a cercarti, e meglio che tu non sappia che ti farò se ti trovo PREDA!
    Ora me ne vado, Maven è stato un piacere conoscerti peccato che non abbiamo potuto chiarirci, sono sicuro che appianate le nostre divergenze saremo ottimi alleati.
    Bye bye e incubi neri!"

    Feci prima di frantumare il cristallo in un ammasso di polvere purpurea metre io sparivo ri-abissandomi nel vuoto, avevo un appuntamento.
    Dovevo farmi bello, avrei avuto ospiti nel mio posto speciale, non potevo che preparare tutto a puntino.

    il maestro del vuoto spirituale esce.


    Edited by Master of Void - 23/2/2017, 08:36
     
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    Il drago nero era basito, le fauci schiuse in un espressione di stupore demenziale. Aveva decisamente superato il limite di idiozie che poteva ascoltare in una nottata. Gli ci volle qualche istante per riprendersi da quel mare di stronzate, si voltò lentamente verso Mael cercando di ricomporsi ma era decisamente senza parole, aprì e chiuse la bocca per un paio di volte prima di riuscire a formulare una frase di senso compiuto che riassumesse i suoi pensieri.

    "Ma quello... È caduto e ha sbattuto la testa da cucciolo?

    Scosse la testa portandosi una zampa sugli occhi, nel mentre sciolse la presa su Vacuiel visto che era inoffensivo in quel momento, avrebbe lasciato a Mael il gusto di decidere la sua fine, in fondo dopo tutte le idiozie che si era sorbito si meritava una soddisfazione. E in fondo era inutile continuare a sprecare energie, le parole di quel "Maestro" lo avevano lasciato senza parole, non riusciva a processare così tante parole a vanvera in una volta sola.

    "Quel, "coso", veramente crede che mi alleerò con lui dopo il teatrino patetico del quale ci ha deliziato? Ho una voglia matta di strappargli le scaglie dal corpo una dopo l'altra e fargliele ingoiare... "

    Mormorò fra se e se non curandosi della presenza di Mael, non gli importava se ascoltava i suoi pensieri in quel momento anche perché riteneva fosse un alleato mille volte più decente di quel maestro, almeno se lo avesse pugnalato alle spalle sapeva cosa aspettarsi. Quell'affare invece gli suonava viscido come un serpente della peggior specie e se a pensarlo era lui, un bastardo di prima categoria, c'era da fidarsi.
    Lentamente tornò a se stesso, oramai la rabbia e lo stupore avevano lasciato spazio al vecchio Maven che comunque rimaneva estremamente basito.
    Si avvicinò a Mael lentamente fermandosi al suo fianco e guardando il secondo caduto chino a terra, le braccia afflosciate lungo i fianchi, sarebbe stato impossibile per lui tornare alla normalità, le ossa erano state rotte in modo troppo sconnesso e frammentato. Si compiacque del suo lavoro.

    "Non ho idea di cosa ti abbia detto quello ma ha cercato di farmi diventare suo alleato... Ovviamente ora ho ancora più intenzione di liberare il mondo dalla sua presenza, un essere così viscido da fare schifo anche a me non merita di camminare su questa terra"

    Aggiunse con un tono più leggero, era sicuro di se. Se i poteri di quella creatura erano proprio simili ai suoi non aveva di che preoccuparsi, la natura gli aveva fornito un grande dono e aveva intenzione di sfruttarlo il più possibile.

    "Bene, ora sappiamo dove sta... Ma non ho la minima intenzione di rivederlo. Prima voglio togliermelo dalla testa"

    Alzò la testa verso un piccolo agglomerato di luci a qualche chilometro di distanza da loro, un villaggio decisamente fuori mano. Chiedeva solo di essere raso al suolo.

    "Sei con me?"

    Gli chiese con un mezzo sorriso sinistro dipinto sul muso.
     
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    Uovo

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    C'era stata festa a Kerus. Pura, vera e propria insanity
    Maven e Mael si erano senz'altro dati da fare, e l'inopportuna quanto inaspettata venuta del maestro del vuoto non aveva portato nient'altro che un'ulteriore vampata di confusione, certo non una soluzione al problema.
    L'angelo a terra, ormai agli sgoccioli, si muoveva a malapena. Vacuiel non era venuto per cercare guai, ma i guai era ciò che inesorabilmente aveva trovato. Quel giorno non era stato fortunato, decisamente poteva scegliere un luogo ed un momento migliore che uno scorcio di città in mezzo a scure strade urbane pululanti di demoni, immerse ormai nella notte e nel sangue.
    Il dragone nero e l'angelo avevano compiuto una strage, atto di cui non potevano che andar fieri nel loro tremendo operato di morte.
    Quando venne rilasciato dalle ombre evocate da Maven, Vacuiel rimase a terra completamente inerte a contorcersi dal dolore. Per quanto semidivina, anche la sua essenza poteva essere corrotta dal genuino dolore fisico di un corpo straziato da artigli bestiali.
    Si sentiva a pezzi nel più letterale senso del termine, e c'era ben poco che ormai potesse fare.

    Qualcosa lo avvolse, un'aura luminosa che si manifestò tanto repentinamente quanto intensamente. Un'energia inspiegabile e inaspettata, non certo generata dall'angelo moribondo, il quale cessò di agitarsi a quel tiepido contatto. Il guscio splendente che l'aveva inglobato lentamente si restrinse, sotto il feroce sguardo di Maven e del caduto che si stavano probabilmente chiedendo per quale motivo un'assurdità dovesse per forza seguirne un'altra.
    In una manciata di istanti, Vacuiel scomparve nel nulla, involto in una minuscola sfera di luce che si dissolse nella vaqua volta notturna priva di stelle.
    Dall'alto giunse un fruscio, un ripetuto battito d'ali che sembravano danzare e cantare in coro, dando voce a lugubri requiem scarlatti. Quella era la voce del cielo, che bramava vendetta in ogni più piccola manifestazione materiale e in ogni più sconfinata ribellione spirituale.
    Corvine piume angeliche accompagnavano la venuta di quell'esercito divino, non dissimili da quelle delle ali di Mael, la cui spada aveva tranciato numerose vite con così poca riluttanza.
    I due superstiti, gli unici due umani ancora in vita nonostante la bestiale aggressione del drago e del caduto, con difficoltà riuscivano a mantenere il contatto con la realtà. Il capitano era forte nell'animo, la sua mano stringeva con fermezza la spada recuperata grazie alla distrazione indotta dall'arrivo dell'altro angelo, eppure sapeva di non poter fare niente contro quelle belve assetate di morte e di inumana sofferenza.
    Aiutò il proprio sottoposto, in quel momento un semplice compagno miracolosamente sopravvissuto insieme a lui, sostenendolo in piedi con il proprio braccio destro e invitandolo ad allontanarsi. Che una qualche grazia ultraterrena li avesse aiutati o che fosse stato solo il caso, non potevano calciare beffardamente una simile possibilità di salvezza. Si voltò verso i compagni caduti, continuando a sorreggere l'altro cacciatore annebbiato dal terrore e dallo sconforto, e fu in quel momento che si avvide di qualcosa di ancor più terrificante di quanto lo fosse stata quell'ultima battaglia.
    I cadaveri dei suoi compagni si stavano contorcendo nel sangue, senza lamenti né grida. Si stavano muovendo, come per destarsi dal sonno eterno in cui erano sprofondati. Le braccia mozzate si mossero assieme alle teste, ma soltanto i corpi ancora interi o comunque in grado di sollevarsi presero ad agitarsi con più insistenza. A poco a poco quasi tutti gli uomini caduti in quel brutale scontro si rialzarono, mettendosi in piedi con un inverosimile rinnovato vigore a muovere le loro membra.
    Attorno a Mael e Maven si era radunato un cerchio di macabri demoni dalle ali d'ossidiana e dallo sguardo d'inferno, le cui aure d'energia oscura s'irradiavano tutt'attorno richiamando l'attenzione di qualunque creatura affine ad un simile ammasso di tenebre.
    L'aspetto di quelle entità non era facilmente distinguibile, sia a causa dell'ombra sia a causa delle loro indefinite fattezze bestiali. Simili a corvi antropomorfi dotati di corna, presentavano un corto becco color antracite e lunghi arti posteriori di sole ossa. Le loro mani possedevano artigli lunghi almeno tre pollici, stesse dimensioni caratterizzavano quelli dei piedi e quelli che emergevano dalle spalle.
    Fluttuando lentamente, le figure raggiunsero gli uomini appena riportati alla vita, e mutando in masse di fumo nero si dissolsero per unirsi alle loro membra.
    Gli uomini non cambiarono aspetto, ma immediatamente i loro corpi si ricomposero come non avessero mai riportato alcuna menomazione. Ogni ferita si rimarginò, ogni arto tornò al proprio posto.
    Anche i loro occhi rimasero quelli che erano in origine, ma la loro espressione divenne ciò che di più simile al male si potesse attribuire ad un volto umano.
    A quella visione, anche il loro capitano non riuscì a rimanere impassibile. Contorse la bocca in una smorfia inorridita, e si apprestò a condurre l'unico superstite lontano da quello scempio e da quella macabra demoniaca forma di paura.
    Gli impedì di voltarsi, coprendo la sua visuale con la propria spalla massiccia, rischiando più volte d'inciampare e di rovinare a terra. In quel momento non gli importava di alcun tipo di ferita, avrebbe fatto di tutto pur di portare in salvo anche uno solo dei suoi uomini.
    Solo quando furono abbastanza lontani i due ripresero a comunicare, sebbene il cacciatore più giovane fosse ancora immerso in un pesante stato di shock.
    "Cosa... cosa è successo" abbozzò il più giovane, con il volto rigato dalle lacrime.
    Il capitano non rispose immediatamente. Si prese il dovuto tempo per formulare un pensiero logico, forte del fatto che le abitazioni e il cielo notturno impedissero loro di incrociare di nuovo con lo sguardo quelle aberranti empietà.
    "Non lo so. Sicuramente non qualcosa alla nostra portata"
    "I nostri compagni, loro..."
    "Si. Ormai se ne sono andati. Questo non dovrebbe causarti sofferenza Ershac, sapevi a cosa saresti potuto andare incontro unendoti alla fazione. Lo sapevano anche loro"
    "Certo..." rispose il ragazzo, asciugandosi le guance col dorso di una mano.

    Le inquietanti figure, nate dall'unione dei corpi rianimati dei mercenari e delle mostruose figure, presero a muoversi. Anch'esse parlarono, ma non con le loro bocche terrene.
    Una sola voce, proveniente dalla notte, si levò fra le fila degli uomini rianimati:
    "Venite, radunatevi creature dedite alle tenebre. C'è qualcosa che dovete sapere"
     
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