Il drago azzurro che puzza di pesce
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Amaterasu (o Omikami) rappresenta senza dubbio il principale Kami della mitologia giapponese, dea del sole e “colei che porta la luce del paradiso”.
Non una dea che domina e che regna, Amaterasu è soltanto la personificazione della luce solare che rischiara tutti indistintamente, che non distingue tra bene e male e che porta la vita grazie alla sua calda luce divina.
Ad Amaterasu viene anche attribuita l’invenzione della coltivazione del riso e del frumento, l’uso del baco da seta e la tessitura con il telaio.
Dopo una discussione con il suo ribelle fratello, il dio della tempesta Susanoo, un giorno Amaterasu decise di far spegnere il sole e di far calare una notte eterna sul mondo.
quest’ultimo aveva distrutto, per dispetto, gli argini delle risaie piantate dalla Dea e ne ostruì i fossati, facendola oltremodo inbufalire.
Amaterasu si sentì oltraggiata a tal punto che si ritirò nella caverna Ama no Iwato, portando con sé la luce del sole e facendo così sprofondare il mondo nelle tenebre.
I galli non potevano più cantare al mattino, l’alba non poteva più giungere a rischiarare l’oscurità, il rosso del tramonto non poteva più manifestarsi alla sera.
Gli altri kami la pregarono ripetutamente di tornare, ma ella non voleva sentir ragione.
La Dea Ama no Uzume, kami dell’alba, della musica e della danza, ebbe un’idea: appese uno specchio ottagonale, Yata no kagami, ed un monile sacro, Yasakani no Magatama, ad un albero vicino la caverna e organizzò una festa alla quale parteciparono tutti i kami, intenzionati a riportare la luce di Amaterasu nel cielo. Ama no Uzume si esibì dunque in una danza erotica decisamente comica, con la quale causò l’ilarità assoluta di tutti i kami della festa, provocando un gran chiasso e sbellicandosi come non ci fosse un domani.
Le grosse risate degli Dei incuriosirono Amaterasu tanto da spingerla a sbirciare fuori; Vedendo lo specchio e il gioiello si sporse per osservarli meglio, e il proprio riflesso la affascinò talmente tanto che gli altri Dèi fecero in tempo a sigillare la caverna con una grossa pietra mentre lei si rendeva conto che l’avevano ingannata.
Il sole a questo punto tornò a splendere, e tutti gli dei la applaudirono con grida, canti e balli, al che Amaterasu si convinse a tornare a rivestire il proprio ruolo di kami del sole e della luce.
Nello specchio aveva riconosciuto se stessa, il suo vero grande potere di dea benevola, ricevendo così la “conoscenza” di cui lo specchio diventa la rappresentazione.
Susanoo fu esiliato sulla Terra a causa del suo gesto sconsiderato, nella regione di Izumo, dove inizialmente si diede all’alcol per la disperazione. Un giorno, però, decise di divenire un devoto servitore del bene e riuscì a salvare una vergine offerta in sacrificio al potente drago ad otto teste Orochi, nel cui corpo ritrovò la spada Kusanagi no Tsurugi.
Quando la Dea inviò suo nipote Ninigi no Mikoto a pacificare il Giappone, gli donò la spada sacra, il gioiello e lo specchio, e questi divennero i primi simboli imperiali giapponesi. Essi furono ereditati da Jinmu Tenno, pronipote di Ninigi e primo mitico Imperatore del Giappone.
Lo specchio, rappresentazione della stessa dea, è il simbolo della conoscenza e dello scudo che avrebbe potuto respingere qualsiasi colpo; la spada, rappresentazione della forza, avrebbe intrappolato in un’illusione chiunque avesse colpito; il monile, invece, costituisce l’emblema della regalità divina.
La spada è custodita ad Atsuta presso Nagoya, mentre il gioiello si trova nel Palazzo Imperiale e lo specchio nel tempio shintō di Ise nell’isola di Honshu: questi tre oggetti vengono consegnati ritualmente all’Imperatore del Giappone nel giorno della sua incoronazione.
Ciò simboleggia la discendenza divina della popolazione giapponese e la legittimazione divina della stirpe imperiale che, fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha proclamato di discendere da Amaterasu, considerando l’imperatore come un essere ultraterreno.
Ogni 17 luglio, Amaterasu viene celebrata con processioni nelle strade in tutto il paese, mentre in occasione del solstizio d’inverno, il 21 dicembre, si celebra la sua uscita dalla grotta e il ritorno del sole.
-Curiositas:
 Amaterasu è la protagonista indiscussa del gioco Okami, in cui scenderà in aiuto ai mortali in forma di lupa bianca per liberare il mondo del Giappone dal male; Il suo nome "Omikami"(grande dea che splende nei cieli/kami della luce solare) e la parola "Okami" (che significa lupo) hanno ispirato l'idea per l'animale in cui si sarebbe incarnata. Le sue armi sono ispirate ai tre oggetti sacri: reflector (scudo), rosary (monile) e glaive (spada).
Gli stessi oggetti verranno usati anche per il Susanoo dello Sharingan in Naruto, eccetto che per il monile.
Edited by Aesingr - 4/10/2018, 11:34
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