Maledetti incontri

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Tirannosaurorex
        +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    LICANTROPO
    L'unico rumore che riusciva a percepire era il suo stesso fiatone. Non sapeva se fosse perché era troppo stanco da ignorare tutto il resto o se fosse perché effettivamente non ci fosse più nulla che valesse la pena ascoltare. Qualsiasi fosse il caso, non era l'udito il senso su cui era focalizzato, ma la vista: davanti a lui il cadavere dell'elfa era steso a terra, fermo e immobile, dilaniato in più punti dalle sue artigliate e dal potere delle sue bombe di oscurità.
    Il licantropo azzardò qualche passo in avanti, ma subito digrignò le zanne. Sconfiggerla non era stato per nulla facile, nemmeno per lui. Le sue membra stanche ricordavano tutti i colpi che aveva subito e la fatica accumulata durante il combattimento. Si costrinse comunque ad approcciarla: se lui era lì, in fondo, lo doveva proprio a lei.
    Non appena le fu accanto, la testa dell'elfa si mosse di scatto. Il cuore del licantropo mancò un battito... gli era rimasta abbastanza energia per abbatterla di nuovo, se fosse stato necessario?
    < R... odd... > sussurrò la non-morta.
    Anche se il volto dell'elfa era rivolto nella sua direzione, non sembrava guardarlo. La sua espressione era triste, come se... come se stesse ricordando? Com'era possibile che avesse mantenuto una certa lucidità nonostante tutto quello che le era successo? Aspettò, non seppe nemmeno lui per quanto tempo. L'elfa però non si mosse più, non disse null'altro. Il suo sguardo si era spento per sempre e, se lui avesse avuto una voce in capitolo, quella sarebbe stata l'ultima volta in cui l'avrebbe fatto.
    Il licantropo si lasciò scappare un ringhio sommesso. Il solo pensiero di quella dannata fata e di ciò che aveva fatto al suo benefattore gli faceva ribollire il sangue nelle vene. Sentì le zampe stringersi a pugno, le zanne snudarsi e i muscoli contrarsi pronti all'azione. Non era ancora arrivato il momento della vendetta, però. Se qualcosa aveva imparato in questi anni d'attesa era proprio che ogni cosa aveva il suo tempo. Chiuse gli occhi e si costrinse a respirare profondamente fino a calmarsi. Non poteva permettersi di agire in maniera precipitosa, non poteva permettersi di rovinare tutto quando era ormai a portata di mano.
    Il suo sguardo si abbassò, tornò verso quello di Vexx.
    < Mi dispiace. - le disse chinandosi al suo fianco - Sarei dovuto essere abbastanza forte da proteggervi entrambi. >
    Sapeva che lei non poteva più sentirlo, ma non aveva il coraggio di lasciare in sospeso il suo richiamo: doveva risponderle. Le chiuse gli occhi con una zampa, sperando che fosse sufficiente per dimenticare il suo sguardo vacuo, puntato verso il nulla. La sua tristezza, però, durò solo per qualche istante, non poteva permettersi troppe distrazioni. Girò la testa verso la mano dell'elfa, si costrinse a guardare il suo anello. Lo sfilò dall'anulare e se lo mise al dito. La semplice vera dorata si adattò magicamente alla forma della sua zampa e cambiò colore fino a diventare nero. Si focalizzò sul potere dell'anello e riuscì ad evocare un piccolo pugnaletto dalla lama scura. Suo malgrado, si ritrovò a sorridere: erano diciannove anni che non lo usava, ma si ricordava ancora come funzionava.

    All'improvviso sentì un forte suono gracchiante provenire dall'alto. All'inizio non capì di cosa si trattava, ma quando lo realizzò sentì la stessa cieca furia di prima. Era la fata, ecco chi era, stava sghignazzando come una pazza per chissà quale ragione. Doveva dare il meglio di sé per cercare di trattenersi e saltarle addosso... ma, in fondo, perché costringersi? Il più era fatto, no? Vero che non doveva essere precipitoso, ma adesso non restava altro che rispettare la seconda promessa, quella che più gli premeva, e finalmente avrebbe pagato anche l'ultima parte del suo debito d'onore.
    Dov'era andata a cacciarsi Fata Pressina? Che fine aveva fatto quella sua figura ributtante? A giudicare dalla risata, doveva trovarsi in uno dei pilastri lì attorno...


    FATA PRESSINA
    Erano sulla cima di una di quelle colonne di pietra nera che crivellavano la superficie dell'isola. Pressina era seduta in maniera scomposta, con le gambe a penzoloni nel vuoto e la schiena inarcata pericolosamente in avanti. Non avevano paura di cadere, no, era da molto tempo che nessuno dei due aveva più paura. Eppure quel giorno Pressina si sentiva nervosa. E poteva chiaramente sentire di non essere l'unica.
    < Caro... - bofonchiò sconsolata - cosa ne pensi? Sei sempre stato tu quello che aveva le idee migliori. >
    Pressina stava guardando nella direzione del tempio, dall'altra parte dell'isola. Si stava mangiando le unghie a sangue, senza sapere che fare per rimediare a ciò che vedevano i suoi occhi, abituati ormai a secoli di quell'innaturale penombra. Si guardava attorno alla ricerca di una qualche risposta. Che dovevano fare? Cosa dovevano provare? Non c'era nulla che stesse andando secondo i loro piani. I loro piccoli avrebbero dovuto liberarsi di quei fastidiosi mortali, costringerli ad unirsi alle loro fila e sfruttare il loro potere così da proteggere la loro casa e aiutarli a ritornare quelli che erano un tempo.
    "Pres...sina..."
    Una voce rispose al suo richiamo. No, non poteva essere definita una voce. Probabilmente non lo era davvero e, se avesse fatto attenzione, perfino lei ne ne sarebbe resa conto. Sapeva di essere l'unica a poterlo sentire, ma era sicura che fosse perché era il legame che gli univa ad essere così forte da resistere a tutto. Anche alla sua morte. Non poteva metterla in dubbio proprio ora. Era lei che aveva bisogno di quella voce, dopotutto, altrimenti come sarebbero potuti andare avanti?
    < Caro? Che c'è, caro? Ti sento un po' debole. >
    Aspettò una risposta, ma non ne ottenne nessuna. Cosa era successo? Non era la prima volta che faceva il difficile, ma quello non era il momento ideale.
    < Caro? > lo spronò. Non funzionò.
    Era colpa di quegli intrusi? Non c'era nient'altro che potesse spiegarlo: non era mai stato un chiacchierone, ma non aveva mai evitato di risponderle! Pressina si era alzata in piedi. Era così tesa che riusciva a reggersi in equilibrio su quello stretto pilastro, solo con la forza dei suoi piedi, artigliate contro la nuda roccia. Si guardava attorno senza sapere che fare. Cosa dovevano fare?
    "E' arrivato... momento"
    < Co... cosa? >
    La tensione che la supportava, la abbandonò tutta ad un colpo e si lasciò cadere di nuovo sul pilastro.
    < Davvero, caro? > sussurrò. Non aveva il coraggio di parlare più forte, non riusciva a crederci.
    "S...ì"
    La risposta era stata flebile, ma lei l'aveva sentita chiaramente, come se tutti avessero potuto farlo. Era l'ora? ERA L'ORA, FINALMENTE!
    Scoppiò in una terribile risata. Non aveva nessun motivo per tacere, ormai, non c'era più alcuna ragione per disperarsi per la scomparsa dei piccoli. Se Elinas era guarito, allora tutti erano guariti. Non restava che aspettare che i piccoli si svegliassero e avrebbero potuto tornare tutti a casa! Che bella notizia... chissà quanto era cambiata la loro bellissima città sotterranea da quando se ne erano andati. Non sapevano neanche quanto tempo era passato da quando si erano dovuti rinchiudere lì dentro!


    ZELL, AESIRIL, GIX, ZAK e JILL
    Gli occhi di Jill erano chiusi: stava aspettando che il violino del bardo calasse su di lei. Perché tardava ad arrivare? Sbirciò da un occhio solo per scoprire che quella pazza di Zakrina era già là accanto a lei: aveva colpito il non-morto prima che potesse avventarsi su di lei. Jill si tirò su a sedere perplessa, reggendo il suo braccio destro con quello sano. Il combattimento non era ancora finito, ma a giudicare dal tonfo a breve distanza che le segnava l'arrivo del drago, ormai non doveva mancare tanto. Un suo ulteriore intervento era più che superfluo.
    Jill si limitò a trascinarsi da parte, fino a trovare una roccia contro cui sedersi. Si sentiva tutta dolorante, come non le succedeva da tempo. Era stanca e probabilmente Zakrina le aveva pure passato un po' della sua fame, perché anche lei si sentiva più vuota che mai. Osservò gli ultimi istanti della battaglia e non disse nulla quando Zakrina le si avvicinò. Non rispose nemmeno a Zell che si accertò delle loro condizioni. Era solo incredibilmente sollevata che nessuno degli altri fosse stato ferito seriamente... o peggio.
    Il drago direzionò un fascio di luce verso di loro. Jill si sentì subito meglio, anche se non le fece passare del tutto il fastidio al braccio intirizzito. Non che avesse così importanza, tanto era il sinistro quello con cui impugnava il pugnale. Che non aveva più, tra l'altro.
    Jill sospirò. Alzò lo sguardo verso l'elfo.
    < Aesiril, hai te il diario di zio Rodd? > disse lei, di punto in bianco.
    Era un momento di riposo? Tanto valeva sfruttarlo per confermare i suoi... sospetti. Sapeva che quella situazione non era finita finché la fata non li avrebbe lasciati andare o lei non sarebbe morta, ma per il momento aveva bisogno di riprendere il fiato. Tutti loro ne avevano bisogno.


    Scusate il ritardo. All'inizio avevo deciso di... far accadere altre "cose" in questo messaggio e mi ero presa un po' di tempo per scrivere tutto. Mi sono accorta però che avrei dato troppe info tutte assieme e ho deciso di spezzarlo in due.
    In fondo, è da un sacco di tempo che abbiamo cominciato, un turno in più di attesa cosa volete che sia? ^^ Anche se dura un mezzo secolo? ^^" Se il vostro pg ha domande sulla trama è questo il momento per farle. E se voi giocatori volete dei remainder sulla trama per sapere che domande fare, vi scrivo qui sotto i link di alcuni post in cui vengono detti gli indizi più eclatanti. Non serve leggere tutto il post, ma solo i dialoghi o altri piccoli dettagli (specificato tra parentesi).

    - origine del libretto (seconda parte): #entry606470611
    - entrata secondaria della cripta (estratto taccuino in corsivo all'inizio): #entry611073522
    - shiura (dialogo): #entry612807434
    - licantropo (seconda parte + estratto taccuino in corsivo della terza parte): #entry614193865
    - teorie sulla origine della cripta (dialogo): #entry628360088
    - teorie 2 (dialogo): #entry628640517
    - fine prova individuale licantropo (seconda parte): #entry637161768
    - fata 1 (dialogo): #entry638104152
    - fata 2 (dialogo): #entry639489728
    - fata 3 (dialogo): #entry640219714
    - fata 4 (dialogo della parte Zakrina): #entry642254504
    - Vexx (parte elfa): #entry646082004
    - licantropo 2 (parte Zell): #entry650308996
     
    Top
    .
191 replies since 29/3/2017, 11:34   4558 views
  Share  
.