Un'oasi tranquilla?

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    Gioco con Ituriel.


    Un potente ruggito squarciò l'aria apparentemente calma della foresta di Ahsnaeris quando Ituriel emerse di colpo dalle acque del mare che lambiscono quelle terre. Il drago azzurro sembrava una visione, quasi un miraggio. I raggi del luminoso sole del primo pomeriggio facevano scintillare le gocce d'acqua sulle sue squame come piccoli diamanti dalle mille sfaccettature. Il drago si impennò fuori dall'acqua spalancando le fauci e dando sfogo a tutta la sua gioia con un ruggito che scosse le chiome degli alberi più vicini mentre con uno schiocco aprì le possenti ali librandosi in volo.
    La gioia lo pervadeva sempre quando riusciva ad immergersi con tutta calma in uno specchio d'acqua per riflettere o semplicemente per riposarsi. Il millenario lucertolone si diresse verso la sua radura preferita disegnando ampi cerchi in aria sfiorando le chiome degli alberi con gli artigli.
    Era da lungo tempo che non si sentiva così tranquillo e riposato, ci era voluto tempo ma finalmente si era ripreso dai brutti avvenimenti che lo avevano perseguitato per gran parte degli ultimi anni.
    Pace e tranquillità, voleva semplicemente godersi tutto ciò per un po', per questo motivo aveva scelto quella foresta, sembrava, almeno a prima vista, un luogo dove potersi ritirare un po' in pace e inoltre, e cosa più importante, c'era il mare, habitat naturale di Ituriel, quasi più dei cieli.

    Edited by Stifmeister96 - 20/7/2017, 10:04
     
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    I miei png appartengono alla Nebbia argentata, e voi ovviamente non potete saperlo ancora, anche perché credo che non abbiate manco capito cosa accidenti sia sta nebbia. Ma va beh...
    Ecco [https://kengard.forumfree.it/?t=73024239]qui[/URL] le varie descrizioni


    Si, decisamente quel giorno non c'era verso di farsi ascoltare.
    "Ei capelli d'autunno! Ti potresti sbrigare dannazione?"
    Il suo best-friend, fieramente capelli d'autunno lo chiamavano, stava giusto in quel momento uscendo a passo convinto dall'albero che delimitava l'ingresso nella loro tana.
    Probabilmente poteva considerarsi più una gabbia di pazzi che una tana, ma quello era relativo.
    L'altro rimase in silenzio, come al solito.
    "Zahr?"
    "Ma vuoi piantarla?"
    Lart gli diresse uno dei suoi soliti sorrisini potenzialmente spastici, uno di quelli con cui risolveva la gran parte delle situazioni.
    "Di sottolineare che non c'è una volta in cui ti muovi quando c'è da sbrigarsi? Potresti utilizzare il potenziamento per potenziarti quei maledetti piedi quando c'è da andare in missione? Giusto per quei dieci secondi necessari per uscire dalla tana, che nel tuo caso magicamente diventano settecento"
    Zahr prontamente ignorò le proteste, come al solito Lart parlava sempre a vanvera.

    Si incamminarono senza la fretta che solitamente caratterizzava l'inizio delle varie missioni, prevalentemente a causa dell'andatura volontariamente claudicante di capelli d'autunno, attraversando i noti sentieri della foresta che si diramavano dall'interno della fitta boscaglia che li celava all'esterno.
    Ultimamente erano arrivati più tizi fastidiosi del previsto, ma poco importava se in un modo o nell'altro finivano a gustarsi idromele e stufato invece che mettere la tana a ferro e fuoco.
    "Spero che la barca sia ancora lì. Il mare è lontano?" chiese Lart.
    "Una domanda di cui non conosci già la risposta ti viene in mente?"
    Lart sbuffò stizzito, ogni volta era la solita storia. Il dialogo finiva per essere sempre a senso unico.
    Senza troppe remore Lart si lanciò addosso al compagno, con le gambe infuse di scosse azzurrine, e soprattutto con l'espressione di un personaggio di un anime che sta per trasfomarsi nella forma random più potente; o semplicemente aveva assunto l'aria di chi fa fatica ad espletare i propri bisogni fisiologici.
    La cosa proseguì con una scazzottata delle solite, in cui non potevano mancare pugni potenziati, saette varie e bestemmie in lingua ktulu.

    Ovviamente giunsero a destinazione senza neanche accorgersene, e Lart non si fece mancare il dover indicare per forza le acque come la meta ambita da secoli di un'antica tribù... di rintronati.
    (tipo il vaso che andava portato in salvo: sembrava impossibile, ma l'avevano rotto)
    "Se ti fossi sbrigato saremmo arrivati almeno con mezz'ora d'anticipo! Accidenti a..."
    Nel pronunciare le ultime parole cominciò a caricare un piccolo fulmine nella mano sinistra, ma questo schizzò nella direzione sbagliata nel momento in cui si rese conto di cosa aveva sopra la testa.
    Non si erano accorti minimamente, impegnati com'erano, di trovarsi esattamente ad un centinaio di metri da un affascinante creatura dalle fattezze potenzialmente pericolose. Specie se si era appena visto dirigere contro, erroneamente, un fulmine sferico che non doveva essere diretto a lui.
    Il colpo era saettato dalla parte sbagliata, a causa dello stupore del povero Lart, spostando giustamente la propria traiettoria verso quel drago.
    Si, un drago coperto di squame blu, e di qualche altro colore che i due non ebbero tempo di analizzare per il semplice fatto di non sapere in che modo femare il colpo ormai scagliato.
    "Tua nonna sviscerata!"
    L'esclamazione di Zahr, decisamente fuori luogo soprattutto se si considerava che apriva raramente bocca per qualcosa di concreto, fu di quanto più sgradevole potesse espandersi nell'oasi circostante.

    Edited by Aesingr - 19/7/2017, 01:42
     
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    Baledon sta ruolando in Fauci e Acciaio, questa role sta avvenendo qualche tempo dopo...


    veloce, molto veloce, volava sempre più rapido nella limpida mattina di quello splendido giorno, diretto a nord-est verso la foresta di ahsnaeris.
    Si stava godendo le correnti impetuose che si trovavano solamente ad altissime quote volando leggiadro come un falco pellegrino, e dava la caccia a qualsiasi cosa si muovesse, al motto di (basta cherespiri!!!!!).
    Baledon si accorse di essere arrivato nella zona prefissata, dal cambio che percepì nell'aria, era più fresca, e assaggiandola con la punta della lingua vermiglia, sentì... una strana essenza assai famigliare, ma allo stesso tempo differente.
    decise allora di discendere a più basse quote, e lasciandosi andare ad una picchiata vertiginosa arrivò al livello degli alberi.
    tenendosi al pari delle chiome ombrose, svolazzò quatto quatto. come fu sbucato dal folto delle fronde, gli si parò d'innanzi agli occhi una scena che definire assurda, era un eufemismo.
    Uno splendido esemplare di drago acquatico, così pensava Baledon, se doveva dar retta ai suoi istinti dragoneschi, stava per diventare frittura di rettile, per colpa di un umano? idiota, preferì classificare quell'essere con questa nuova specie, visto che per non si sa quale motivo aveva sparato un fulmine contro la povera creatura.
    Baledon decise di intervenire: concentrandosi per trovare la tempistica giusta, sparò una lama di fuoco contro la sfera di energia deviandola contro un albero che venne tranciato in 2.
    "ops" mormorò Baledon, quando vide che l'albero tagliato stava cadendo in testa ai due umani...
    "ehi, voi di sotto, fate atenzione!" urlò
     
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    1-ti cito il sacro regolamento che io stesso, in tempi immemori, stilai per questo strabiliante e superlativerrimo forum...
    CITAZIONE
    -Non si può assolutamente entrare in una role già aperta senza prima avvertire. Importante, non chiedete sotto spoiler nella role in cui volete entrare "posso aggiungermi?". Spoiler di questo tipo saranno brutalmente rimossi

    2-non so gli altri, ma sinceramente per il momento preferirei scrivere qualche post per conto nostro, poi appena le cose sono entrate nel vivo (o nel morto) puoi anche aggiungerti.
    Per il semplice fatto che Elexar mi ha fatto aggiungere così a random al cellulare giusto per, con l'idea di prendersela molto scialla. Inoltre ho un'idea anche su come far proseguire la role (che ovviamente cambierò nell'arco di un paio di righe ma pace), quindi se spunti con una banda di png mi scompifferi tutto.
    3-per fare quel che hai fatto tu sotto spoiler, e nooooooon si fa, dovresti aprire una discussione in organizzazione role o al massimo accennarlo in tag.
    Io fino a domani non penso ci sarò, quindi per eventuali dubbi chiedi su wattsappa
     
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    Non c'è pace per certi morti...

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    Gli abissi dell'amigdala, dove gli orrori sono tali che pure le mura urlano folli.

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    <ed ora cosa sta succedendo?> pensò Ituriel quando la calma e la pace che si stava godendo fu brutalmente interrotta. Prima le voci di due bipedi che si avvicinavano, poi... Uno sfrigolio, una scintilla... Mentre si librava maestoso sulle chiome degli alberi a ridosso del mare che lambiva la foresta di Ahsnaeris, il drago vide con la coda dell'occhio un fulmine azzurrino che saettava verso di lui, proveniva proprio dalla riva e da dove distrattamente aveva udito le voci dei due bipedi, o almeno credeva che lo fossero. Ituriel si ritenne fortunato ad averla notata, effettivamente si sarebbe potuta dimostrare potenzialmente pericolosa se lo avesse colpito. Si esibì in una brusca virata a destra piegando l'ala di quel lato per schivare elegantemente il dardo luminoso che si dirigeva a gran velocità verso di lui, ma... A quanto pare non era necessario fare alcun che. Proprio mentre stava virando le sue sensibili orecchie da drago percepirono un rumore famigliare: tud... tud... <ali, decisamente ali di drago> pensò mentre scandagliava con tutti i sensi allerta l'area circostante. Il drago azzurro fece saettare fuori la lingua per saggiare l'aria, ed ecco, quel sentore famigliare, di qualcosa di affine, ma allo stesso tempo di totalmente opposto. <fuoco> fu il primo pensiero di Ituriel quando percepì la presenza di un drago che si dirigeva a grande velocità verso di lui; e pure c'era qualcosa di strano, di innaturale.

    Finalmente lo vide; volava più o meno alla sua stessa altezza e si dirigeva proprio verso di lui. Ituriel lo scrutò, rimanendo decisamente stupito dalla strana colorazione delle squame del suo simile, e pure le sorprese non finirono lì. Lo stupore di Ituriel aumentò quando il drago intervenne per bloccare la saetta che era stata lanciata contro ituriel e, nello stesso tempo, tranciando di netto uno dei possenti alberi della foresta. Lo sentì gridare qualcosa ma non se ne curò molto. Il drago azzurro cercò di affiancarsi al nuovo arrivato bicolore esibendosi in un'ulteriore virata che lo avrebbe portato più vicino.

    "chi sei?" chiese Ituriel senza tante remore, era incuriosito sia dal suo strano aspetto, sia dalla sua azione.
     
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    Ok Stif, chiedo venia, rispondere mentre faccio altre settordici cose non è salutare per niente. Non avevo considerato che fossi già atterrato. Ho visto ora che hai modificato per la mia risposta, sorry :) di solito non mi succede


    Zahr scrutò torvo la situazione, con decisamente tante intenzioni non troppo buone. Non certo nei confronti di quel drago del mare, che poveretto non c'entrava decisamente niente, piuttosto in quelli di quel rimbambito di Lart.
    Non servirono parole, solo uno sguardo infernale che poco lasciava all'immaginazione.
    Come se non bastasse, anche se era stata probabilmente la salvezza della situazione, un'altra creatura spuntò dal nulla e si portò al fianco del drago marino, dopo aver deviato la traiettoria del fulmine di Lart con una lama infuocata.
    Difficile dire se fosse un suo alleato, anzi era difficile capire anche se si trovasse lì per un qualche motivo o se si fosse trovato nel posto giusto al momento giusto. Qualcun'altro avrebbe detto posto sbagliato al momento sbagliato, ma va beh.
    Evitò di stupirsi per il suo manto di squame bicolore, sia perché aveva visto decisamente roba più assurda sia perché c'era altro a cui pensare. Avrebbe pensato dopo alle futilità.
    Soprattutto perché il suo colpo aveva tranciato un albero di netto, bruciandone parte del tronco e facendo precipitare metà del fusto nella loro direzione. Fortunatamente cadde ad una decina di metri di distanza dai due, abbastanza da non rivelarsi troppo vicino.
    Anche Lart aveva capito, nonostante la sua stupida faccia da schiaffi, di aver combinato qualcosa di cui si sarebbe potuto pentire. Avere a che fare con due draghi potenzialmente incavolati non era per niente buona cosa, tanto più se fino ad un momento prima erano tranquilli e a farsi i fatti propri.
    "Eeeeeemmh..."
    L'espressione indiscutibilmente appropriata di Lart lasciava intendere quanto la cosa lo stesse allarmando; in fondo anche lui aveva abbastanza buon senso per capire che potevano diventare colazione di drago senza troppe tiritere.
    Zahr, fattosi carico di quel minimo di iniziativa in più, si avvicinò alle due creature passando lo sguardo prima sull'una poi sull'altra. Non li fissò direttamente negli occhi, non poteva sapere quale reazione avrebbe potuto scaturire.
    "Chiedo scusa per lui, non era diretto a te il colpo"
    Nel parlare focalizzò lo sguardo sul drago marino, affascinante quanto peculiare. Se ne vedevano raramente di draghi del genere, anche se la foresta di Ahsnaeris univa due habitat complementari e opposti allo stesso tempo. Anche in quel caso, però, avrebbe pensato dopo alle futilità.

    I due draghi se ne stavano sospesi a mezz'aria, probabilmente pronti a difendersi da un attacco che loro non avevano certo intenzione di scagliare.
    Zahr stava per aprire nuovamente bocca, quando Lart lo anticipò.
    "La barca! La fottutissima barca! Dove l'avete messa?" sbraitò in direzione dei due rettili, fin troppo convinto per apparire davvero intimorito. "L'avevamo lasciata lì!"
    Indicò un punto fra due betulle, a cui era fissata una corda che, in teoria, sarebbe dovuta servire da ancoraggio per la barchetta. Il mezzo era stato fisicamente portato via, e in effetti non c'era niente che impedisse a qualcuno di staccarlo dal tronco dell'albero.
    Chiaramente la faccia di Zahr a quelle parole divenne un palese -ti avevo detto che potevano fregarsela, *insulto random*-, mentre si voltava molto lentamente ad osservare le radici dei due alberi.
    La sua incapacità di trasporre i pensieri in parole per più di una volta ogni settantaquattro ore gli impedì di esplicitare il suo disappunto, decisamente accentuato da i vari versacci che Lart stava esibendo senza un qualche scopo.
    "Chi di voi due ha preso quella dannata barca!"
    Probabilmente considerare che non se ne sarebbero fatti assolutamente nulla non era contemplabile prima di aprire bocca per Lart, ma in fondo... lui era Lart.
    Non sarebbe stata la prima ne l'ultima volta che avrebbe complicato le cose in maniera tendenzialmente preoccupante, almeno Zahr sperò che da preoccupante la faccenda non passasse a irreparabile.
    "Giuro che se riuscite ad ignorarlo vi regalo una bottiglia d'idromele"
    "Stai zitto capelli d'autunno! Chi vuoi sia stato altrimenti?"
    Il desiderio di spiegare che non esistevano solo quei due draghi in quella foresta era grande, ma il ragazzo dovette tacere. Giusto per rispettare la sua convinzione di tanto-è-inutile-che-glielo-spiego.

    Edited by Aesingr - 22/7/2017, 00:17
     
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    "Mi chiamo Baledon Messer drago" disse rispondendo alla domanda rivoltagli, non senza una traccia di fierezza nella voce.

    " e qual'è il vostro?" "

    Poi tirò un sospiro di sollievo quando l'albero si schiantò distante dai due individui...Baledon stava per lasciar perdere la questione quando uno dei due individui si scusò:

    "Non ti..." incominciò a dire, ma venne interrotto dal impertinente intervento del tizio che aveva cercato di fulminare il drago blu. "Ora è troppo" esclamò
    Baledon. Scese in picchiata con le fauci fiammeggianti, piombò a meno di due metri dalla faccia dei 2:

    "Mi hai quasi frantumato l'apparato riproduttore mio caro bipide" disse volgendo lo sguardo verso il tizio eletttrico, "spiegami tu, a cosa potrebbe servirmi una barca... e poi se la leghi alla membro di unicorno, non ti stupire se sparisce!!! 6 un idiota..."

    Avrebbe continuato a fargli una tirata, ma il tizio, (intelligente), disse la parola magica per tranquillizzarlo…

    "Idro mele? Dove? Subito! Se riuscirai a dissetarmi, dimenticherò il fatto!"
     
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    Tranquillo Aesingr non fa niente per la modifica. L'importante è divertirsi :)


    Irritazione. Questa era la parola con la quale si poteva spiegare lo stato d'animo e i pensieri che balenavano nella mente di Ituriel mentre si fermava a mezz'aria accanto al drago bicolore che aveva detto di chiamarsi Baledon. ... Nome interessante in effetti, ma per quel momento non abbastanza importante da destare nel drago marino più di un guizzo di curiosità, non tanto per il fiammeggiante drago stesso ma più che altro per le invettive che l'idiota bipede dalle orecchie arrotondate stava sputando contro i due draghi.
    "Ituriel" rispose il drago azzurro prima di concentrarsi totalmente sulle parole dei due umani a terra.
    Il drago marino se ne fregò altamente delle scuse del primo tizio, la saetta lo aveva fatto solamente deviare dalla sua rotta, ci sarebbe forse tranquillamente passato sopra; ovviamente non prima di aver fatto prendere un bello spavento ai due ma il secondo bipede, l'idiota urlante, aveva decisamente rimescolato le carte in tavola mettendosi, per quanto possibile di fronte a due draghi apparentemente irritati, in una posizione ancora peggiore.
    Rimase in ascolto mentre il bipede dai poteri elettrici farneticava circa una barca sparita ottenendo come unico risultato quello di irritare maggiormente i due lucertoloni volanti.

    <il fuoco è decisamente il suo elemento> pensò Ituriel osservando interessato lo svolgersi degli eventi e la reazione prima furiosa e immediatamente dopo scherzosa del drago bicolore che era aterrato di fronte ai due piccoli uomini.

    Ituriel torse le ali gettandosi in una controllata picchiata che si interruppe con lo schiocco delle sue quattro zampe artigliate sul terreno. Atterrò proprio accanto al drago bicolore, di fronte agli umani.

    "Secondo te io avrei bisogno di una pulciosissima barca?!" chiese con la voce che suonava come un basso ringhio minaccioso rivolgendosi all'umano sbraitante. Ignorò bellamente il riferimento all'idromele, non era decisamente in vena di essere blandito con una ben misera bevanda; ma rimase lì, in attesa di una risposta soddisfacente che, per il bene dei due, fosse in grado di calmarlo.
     
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    Due draghi, entrambi innervositi, e per lo stesso motivo per giunta.
    Atterrarono loro davanti con poca eleganza, con l'espressione di chi ha ben poca voglia di intavolare una conversazione gradevole.
    Se Zhar aveva sentito bene si erano detti i propri nomi in aria anche se non aveva potuto distinguerli a causa della distanza; dunque non si conoscevano, e quello era un ulteriore motivo per considerarsi nei guai.
    Se due creature estranee si erano istantaneamente alleate contro di loro la cosa iniziava a farsi preoccupante sul serio.
    Da vicino ebbe modo di osservarli meglio, nella loro interezza. Il drago marino, o almeno si supponeva lo fosse, era leggermente più grande dell'altro di cui ben poco si poteva intuire dall'aspetto. La prima cosa che era venuta in mente a Zahr era un possibile ibrido fra una creatura di luce e una oscura, ma era simmetricamente troppo perfetta la divisione del colore nelle sue squame per sembrare solo frutto di un insalata a base elementale o anche solo genetica. Anche se, considerando le fiamme che si erano vivacizzate tra le sue fauci durante la picchiata e il suo temperamento focoso, riguardo all'elemento non dovevano esserci dubbi.

    Il drago bianco e nero alla parola idromele sembrò infervorarsi, anche se in effetti era sembrato da subito quello meno ostile.
    Forse per il linguaggio un po' particolare, simile in tutto e per tutto a quello di Lart quando era infuriato, almeno non era sembrato così aggressivo da voler divorare loro la testa.
    Zahr gli rivolse un sorriso sghembo, che aveva comunque la possibilità di farlo adirare ulteriormente.
    "Non è qui l'idromele, se ne sta al sicuro nella nostra tana. Se vuoi venirci a trovare a casa te ne offrirò un barile" cercò di rispondere, privo di una qualche insicurezza.
    Lart ovviamente si intromise.
    "L'idromele? Dare il nostro prezioso idromele barricato d'ambra ad un ladro? ma come ti vie..."
    Prima di poter terminare la frase si beccò un pugno sullo stomaco potenziato, di quelli da far invidia ad un drago adulto, e decollò a quattro o cinque metri di distanza.
    Imprecando in tutte le salse e inveendo contro ogni divinità locale (e non), Lart si ributolò sull'erba agonizzante mentre Zahr si scrocchiava le dita soddisfatto. Considerando poi che la maggior parte delle volte era Lart a spuntarla, una vittoria in più era sempre un buon motivo di vanto.

    "Come dicevo, se vorrete perdonarlo posso offrirvi anche del buon cibo. In questo momento però dovremmo prima pensare a recuperare la nostra barca. Siete di queste parti? Non vi è capitato di veder vagare qualcuno vicino le sponde della foresta?" chiese poi Zahr, voltandosi ad osservare distrattamente i dintorni.
    In realtà non aveva memoria di aver visto uno dei due da quelle parti, e draghi del genere non si dimenticano. Forse erano forestieri, o venivano da un altra parte dell'isola, o semplicemente erano rimasti prevalentemente nascostida sguardi indiscreti.
    "Se si azzarda di nuovo ad agitarsi vi do il permesso di mangiare lui" continuò, indicando Lart che si era appena rialzato e stava rivolgendo ai tre occhiatacce tecnicamente fulminanti.
    Zahr era abituato a Lart versione pazzoide, sempre sorridente e sclerato nei momenti più inopportuni, quindi non diede troppo peso al suo stato d'animo; il problema in quel momento era un altro, dovevano tenere tranquilli i due draghi e capire dove fosse finita l'imbarcazione.
    "Comunque io sono Zahr"
    Mosse la mano in direzione del drago bianco e nero, il più vicino, ma poi la ritirò immediatamente. Sia perché nel linguaggio dei draghi quel gesto doveva aver poco senso, sia perché avrebbe potuto sbranargliela a causa dell'attesa per l'idromele.
     
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    Baledon fece un gesto di apprezzamento quando il tizio, (Zhar), così aveva detto di chiamarsi, diede un pugno talmente forte da far invidia a Goku al tizio impertinente;
    anche lui non sopportava la gente che interrompeva mentre si stava parlando di una cosa seria come l'idromele, barricato per di più!!!!!!!!
    giusto per far capire al secondo umano, (Lart) così lo aveva presentato Zhar, che non era il momento di interrompere nuovamente, Baledon spiccò un balzo che lo portò sopra al dolorante Lart:
    "ora ascoltami un'ultima volta", ringhiò così profondamente da far vibrare le ossa, "non aprire più quella fogna che chiami bocca, altrimenti..." la minaccia velata fu accompagnata da uno sguardo così truce che probabilmente anche una roccia si sarebbe messa a correre.
    "Bene, torniamo a noi" disse tornando da Zhar, "penso di parlare a nome di entrambi se dico che vi daremo una mano a trovare questa dannata barca"; "però in cambio mi spieghi cosa intendi per tana, poichè una tana in genere viene usata da animali e simili, quindi associata al genere umano, mi fa venire in mente più un nascondiglio segreto di qualche associazione..." a queste parole fissò il suo sguardo bicolore negli occhi di Zhar.
     
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    Ituriel sospirò, emettendo un lieve getto di vapore acqueo dalle narici. Era leggermente spazientito ma allo stesso tempo divertito dalla scena che si svolgeva davanti a lui. Quei tizi erano veramente due tipi curiosi e decisamente strani. Il primo, quello più calmo e decisamente più accorto aveva detto di chiamarsi Zahr, nome interessante. Lui stesso era interessante, soprattutto dopo aver sferrato all'idiota chiacchierone un pugno nello stomaco che lo spedì ad imprecare qualche metro più in là.

    Rimase ancora in attesa, ascoltando con calma le parole del bipede dalle orecchie rotonde e osservando incuriosito la reazione del focoso drago bicolore al suo fianco. Lo osservò con la coda dell'occhio sollevarsi di nuovo in volo per sovrastare il bipede imprecante.

    "Un drago degno di questo nome sa procacciarsi il cibo necessario da solo, quindi quella parte della proposta non mi interessa" rispose Ituriel con un basso ringhio. Si sistemò più comodo sul terreno e frustò l'aria con la poderosa coda.
    "Ma ... Effettivamente avrei interesse nel visitare la vostra abitazione, già il nome con la quale ce l'hai presentata mi interessa, e lo stesso vale per l'idromele..." continuò fissando il bipede più calmo con uno dei suoi enormi occhi glaciali.
    "diciamo che sono d'accordo col mio simile qui... Vi aiuteremo a trovare questa stramaledetta barca, ma sarà meglio per voi che manterrete la vostra parola e che quindi ci darete qualcosa in cambio, altrimenti..." affermò lasciando la minaccia aleggiare in aria come un'allusione per niente velata.
     
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    La cosa stava per farsi vagamente e lontanamente pericolosa, soprattutto a senso unico.
    Il drago bianco e nero si era piazzato, non certo saturo di intenzioni benevole, praticamente sopra a Lart che si era appena rialzato e cercava di rendere onore alle sue precedenti lamentele con un'espressione perlomeno fiera.
    "D'accordo drago, stavo soltanto scherzando. Io sono Lart, e stai un po' tranquillo che non è successo niente! Ah, scusami per il fulmine..." fece, rivolgendosi anche al drago marino.
    "E tu non scaldarti, capito cucciolo?"
    Come al solito agiva senza pensare, ed era questo il lato positivamente negativo di Lart: con una mano gli diede un buffetto sul mento, grattando le squame del drago.
    La maestosa imponenza del drago lo sovrastava, la sua ombra lo investiva e quelle fauci fiammeggianti non erano certo qualcosa da coccolare beatamente, eppure era troppo puccio e il ragazzo non poteva perdersi quell'occasione.
    "D'accordo, vi porteremo a..."
    "Lart!"
    Al grido di Capelli d'autunno Lart si voltò, ma aveva già la risposta pronta.
    "E dai, questi due potrebbero rivelarsi utili! Non vedi che bei draghetti giovani e in forze?"
    "Sai che se li provocherai ancora... io non raccatterò i tuoi pezzi?"
    Lart di rimando sorrise, tutto pimpante.
    "Ma guardali! Sono così teneri..."
    Era decisamente fuori di testa, e lo era nell'incoscenza di chi si rende conto di cosa sta facendo. Il problema era proprio quello.
    Zahr si avvicinò al drago bianco e nero, che ancora si trovava in faccia a Lart, pronto per una qualche evenienza spiacevole. Aveva capito che era meglio non smuovere ulteriormente le acque.
    "D'accordo, vi porteremo alla tana, tanto la barca..." avrebbe voluto dire -non va da nessuna parte-, "se n'è già andata"
    Così dicendo tornò sui suoi passi, imboccando il sentiero che li avrebbe riportati indietro. In effetti avevano bisogno anche di riconsiderare l'idea di partire, o comunque di rimandare la partenza, in fondo prima di procurarsi una nuova barca ci avrebbero messo un po'.
    Mandare qualcuno a cercarla sarebbe risultato sicuramente tragico, poiché gli unici in grado di rintracciare il ladro erano anche quelli che lo avrebbero fracassato di botte, e forse non era la scelta più auspicabile.
    Ovviamente a Lart venne un'idea malsana. E come non metterla in pratica?
    "Drago mi porti in groppa? Facciamo prima!" esclamò vivace Lart, scrutando con un sorrisone il drago bianco e nero che lo aveva minacciato. "Mentre il tuo amico blu e verde porterà Zahr! Che ne pensate?"
    Zahr si mise le mani sui capelli, rigorosamente d'autunno, battendosi le mani in fronte a ripetizione e pregando che quei due draghi non si comportassero come avrebbe fatto lui in quei frangenti.
    Lanciò uno sguardo al drago marino, negando con la testa per fargli cenno di stare tranquillo. Non li avrebbe mai costretti ad assecondarlo.
    Si incamminò dunque, lasciando il compagno alla sorte e al destino che quei due avrebbero voluto dedicargli.
    Se mi date l'ok mastereggio io la role un po', dal prossimo post agito un po' le cose xD
     
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    per me non c'è problema se vuoi masterizzare.... ma basta che poi non ti lamenti se i tuoi png fanno una brutta fine.... soprattutto Lart.... a baledon sta venendo fame....


    Ormai Baledon pensava di aver insegnato le buone maniere al tipo chiamato Lart, pensava che avesse capito che osare troppo avrebbe potuto portare a conseguenze spiacevoli; ma a quanto pareva si sbagliava di grosso, l'idiota lo guardava con uno sguardo fiero, e come se non bastasse gli aveva dato un gufetto sotto il mento!!!!!!!!!!
    Non contento continuò a farneticare di cuccioli, e di quanto lui e Itruviel fossero giovani e in forze....
    Baledon guardò Lart con uno sguardo tipo *ti piace morire facile? bonci bonci bo bo bon turu turu*.
    Si stava talmente infuriando che anche le squame bianche stavano assumendo una tonalità scura come quelle nere, Baledon inspirò forte, e cercò di darsi una calmata, di calmbare i bollenti spiriti per quanto potesse raffreddarsi un drago del fuoco.
    "a parte che qui di giovani vedo solo 2 bipidi, uno dei quali sta per lasciare codesto mondo se non la smette di smeridiarmi l'apparato urologico, ma a parte questo, come ti permetti di darmi un gufetto! come ti permetti di trattarci come due cagnolini?"
    Baledon si girò verso Zhar e gli fece l'occhiolino; sperava che non intervenisse prendendo il suo prossimo gesto come un'aggressione nei confronti di Lart, ma ne dubitava visto l'accenno al fatto di lasciarlo in balia di due draghi infuriati se avesse continuato.
    Baledon non diede nessun preavviso a Lart, compì una rotazione su se stesso e avvolse la potente coda attorno al sciocco umano; poi si alzò in volo superando le cime degli alberi, e lanciò Lart verso il mare; il ragazzo deccollò così velocemente che sembrava un dardo di balestra.
    Una volta tornato a terra si rivolse a Zhar:
    "scusami per il tuo compagno, ma dopo che aveva insinuato di potermi cavalcare come qualsiasi animale da soma, mi stava facendo girare i cosidetti.... comunque ti ringrazio per l'offerta di venire nella vostra tana, e mi sarei proposto io stesso di farvi salire in groppa." si volse verso l'acqua, Lart era là che bocheggiava nel mezzo dei flutti cercando di tornare a nuoto verso la riva.
    "Itruviel saresti così magnanimo ad andare a recuperare..." Si sforzò di non chiamarlo in qualche modo insulso, "Lart?" concluse Baledon guardando il drago blù.
     
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    No problem Aesingr, anzi mi farebbe molto piacere. Sei decisamente più in grado di me di fare il master :)


    Una cosa che gli esseri senzienti dovrebbero imparare da piccoli e onorare per tutta la loro vita dovrebbero essere i limiti da non superare, soprattutto quando i suddetti esseri viventi sono dei fragili bipedi e stanno superando i già citati limiti con due lucertoloni di diversi metri di lunghezza; ma sembrava decisamente che a Lart nessuno avesse insegnato un bel niente. L'incosciente bipede continuava a blaterare senza freni incurante delle conseguenze delle sue parole mentre Zahr, il bipede prudente, che all'inizio cercava di salvare il salvabile, ora sembrava rassegnato e faceva da semplice spettatore.

    Quando Lart diede un buffetto sul mento di Baledon Ituriel capì che erano giunti a un punto di non ritorno e curioso rimase fermo a guardare la reazione del drago bicolore, anche se cominciò leggermente ad alterarsi quando il bipede incosciente propose di cavalcarli come degli inutili animali da soma. Un getto di vapore acqueo scaturì dalle narici del drago marino mentre osservava il susseguirsi degli eventi. Lui stesso si sarebbe offerto di farsi cavalcare fino alla "tana" dei due giusto per fare prima, ma solo il fatto che quel tizio lo avesse proposto, ostentando una presunzione a dir poco assurda, stava facendo irritare nuovamente Ituriel.

    Osservò baledon scagliare il bipede chiacchierone in acqua e sghignazzò piacevolmente sorpreso e divertito.

    "Vediamo come se la cava ad uscire, se dovesse avere problemi potrei fare un pensierino riguardo al recuperarlo" rispose Ituriel alla richiesta di Baledon con una rapida strizzatina d'occhio a quest'ultimo.

    "Quindi non dovremmo recuperare nessuna barca?" chiese il drago marino al bipede ancora sulla terra ferma non nascondendo un sospiro di solievo per aver scampato quel noiosissimo compito.

    "forza, mi si stanno anchilosendo le ali a stare fermi qui... Portaci nella vostra tana" aggiunse il drago acquatico stiracchiandosi e preparandosi per decollare.
     
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