I carri alati

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Mael dal carrò osservò Sicfrid che atterrò con la grazia di un masso sulla testa del drago orientale, intontendolo sul colpo. Forse non l'aveva lanciato abbastanza forte da uccidere la bestia sul colpo ma anche in quel modo andava bene, con qualche ulteriore attacco poteva essere mandato fuori rotta.
    "Krisall, bisogna riprendere quell'ometto prima che si spiaccichi al suolo." disse alla dragonessa di ghiaccio. Per poco evitarono lo stesso attacco che aveva prima scagliato la manticora con l'intento di colpire la viverna nera che stava causando non pochi problemi. A quanto pareva gli aghi evocati non erano riusciti a colpire il rettile bipede alato.
    "Ma che diamine combini? Per poco ci facevi sbandare!" sbraitò il caduto verso la bestia leonina, gesticolando verso essa con fare provocatorio.
    Un carro trainato da un grifone ad un tratto fece la sua comparsa, entrando così nel triangolo formato dai carri di Mael, Elenthyr e compagnia che racchiudevano nel centro la viverna. Sul mezzo dell'ultimo arrivato vi era una figura fin troppo familiare che non vedeva da un tempo che gli umani non avrebbero mai capito nemmeno a forza di studiare. L'angelo quindi sorrise sbuffando a labbra chiuse, sorpreso di trovare una vecchia conoscenza.
    "Ti sembra il momento di bere quella roba liquida marrone, Mephisto?" gli disse scherzosamente, guardando la tazza che gli veniva posta. Con la coda dell'occhio però notò improvvisamente che l'alettone sminchiato del carretto stava cedendo, quindi Mael lo "aggiustò" come meglio poteva, arrivandogli un tonfo con una grazia atipica degli angeli.
    "Rimandiamo dopo tutti i convenevoli, abbiamo degli avversari da far precipitare." disse al suo ex collega. Fece avvicinare il carretto vicino all'intontito drago orientale e recuperò Sicfrid per un soffio, aggrappato alla cresta della creatura. Il nano assieme al suo fierissimo martello da guerra capitombolarono sul veicolo con un tonfo sordo, facendolo destabilizzare di quota. Krisall recuperò dei metri con un paio di battiti d'ala.
    "Ti voglio intero fino alla fine della gara eh, mi raccomando." disse all'ometto. Gli lasciò ancora una volta i comandi mentre l'angelo dalle quattro ali si preparava ad evocare le sue allegre bestiole. Avrebbe riservato i combattimenti corpo a corpo per dopo, se proprio gli attacchi magici non avrebbero funzionato. Quindi dai palmi delle sue mani presero a formarsi delle sfere nere che assunsero la forma di una grossa aquila e l'altra di un puma, entrambe scure con gli occhi rossi e luminescenti. Dopo che Mael ordinò loro di attaccare gli avversari, l'aquila si precipitò contro il drago serpentiforme e la sua guidatrice. Gli volava intorno e ogni tanto tentava di sferrare beccate e artigliate dall'alto, con l'intento di distrarli e confonderli. Il puma invece con un agile salto lasciò il carretto del caduto e del nano, attraversò quello di Elenthyr e Ksefira e poi atterrò direttamente sul collo della viverna nera. Reggendosi al collo con gli artigli, il felino evocato cercava di sfoderare graffi e morsi alla bestia nera. Mael inoltre approfittò della situazione di sporgersi dal carro e iniziare a menare fendenti traversi alle ali della viverna con la lama nera retrattile, alias Behemoth.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago nero più bianco di Kengard

    Group
    Kengardiano
    Posts
    331
    STIMA
    +58
    Location
    Inferno, la porta accanto a Lucifero

    Status
    Offline
    -Bah, c'è sempre tempo per una tazza di cioccolata mio caro Mael- disse il demone al suo "collega" per poi far allontanare il grifone dal loro carro e sorseggiare la sua bevanda tranquillamente... se solo il drago non fosse arrivato a tutta velocità con la sua mole e non gli avesse fatto cadere la tazza giù dal carro.

    -MALEDETTO BASTARDO, IO TI AMMAZZO, TI FACCIO RISORGERE, TI AMMAZZO DI NUOVO E LASCIO LA TUA MISERA ANIMA A MARCIRE INSIEME A…- e dopo i vari insulti alla dubbia famiglia del drago, Mephisto guidò il carro sopra di esso e si lanciò giù, l’innocuo ombrellino rosa si allungò e si scurì fino a diventare una lunga falce nera dall’aspetto poco rassicurante. Una volta atterrato sul corpo del drago iniziò a correre su di esso, trascinando la lama della falce sulle sue squame. Nulla di questo mondo era abbastanza duro senza potenziamenti da resistere ad un’arma generata negli inferi e Mephisto puntava proprio su questo. Questo e il fatto che l'animaletto di Mael stesse tenendo impegnato il conducente e il drago abbastanza da non far notare la sua presenza. Il demone percorse l’intero corpo del dragone più e più volte per poi fermarsi davanti al carro e al suo guidatore.

    -Tu… tu hai osato far cadere la mia cioccolata… HAI UNA PALLIDA IDEA DI QUANTI ANNI IO ABBIA PASSATO PER TROVARE IL PERFETTO BILANCIAMENTO DEI SAPORI? - nel frattempo il carro del demone aveva seguito il padrone a distanza di sicurezza, pronto a riprenderlo a bordo in ogni momento.
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Uovo

    Group
    Kengardiano
    Posts
    277
    STIMA
    +60

    Status
    Offline
    fanculo ai trasformatori dei pc che si rompono a caso..... devo ringraziare Aes per il computer in codesto momento xd


    “non so di cosa tu stia parlando Ksefira”, rispose Elenthyr alla ragazza.
    Il dragone orientale sembrava intenzionato a dire la sua, ma venne c3entrato in piena fronte da un nano volante, che lo mise fuori uso.
    Dal canto suo la condutrice del carro lanciò un raggio luminoso contro il loro carro, e questo mandò fuori di testa l’elfo, il quale non sopportava più quei tipi di attacchi.
    “la distruggo…. La svergo….” Disse Elenthyr.
    Poi si dovette ricredere quando vide apparire Aracstor sopra la manticora che venne centrata in pieno da una sfera di oscurità generata dal vivernone nero.
    Volare….. ohohoho, cantare ohohoho….” Questo pensò Elenthyr quando il carretto partì alla velocità della luce, ma senza loro dentro.
    Mentre erano per l’aire a svolazzare assieme a Ksefira, l’elfo vide molto velocemente una forma che passava sul loro carretto ma non fece in tempo a capire di cosa si trattasse.
    Nel momento in cui Elenthyr stava iniziando a chiedersi come avrebbero fatto per salvarsi le chiappe da quella caduta vertiginosa, Ksefira sfoderò la spada….. ebbene si, la ragazza pensava di salvarsi il culo con una spada nell’aria…. Ma vabbe si sa che quando si parla di Ksefira non c’è niente di logico.
    E in fatti iniziò a menare fendendi a destra e a manca provocando delle onde d’urto che li sospinsero in direzione di Krisal e del loro amato nano.
    “non ti chiederò dove l’hai trovata quella spada, poiché so che non me lo diresti, ma se esiste una simile la vorrò! Riusciremo ad atterrare al sicuro vero?”
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Magie, fendenti e bestemmie. Tutto volava sopra ai tetti di Kerus, in quella folle gara che ormai era quasi giunta ai due terzi del percorso. Senza nemmeno rendersene conto, molti dei partecipanti avevano già piorettato nei pressi del porto per tornare verso il nido, anche se probabilmente solo le cavalcature davano peso a quel fattore e la gente sui carri pensava piuttosto a far bordello come non mai.
    Sorvolando case, strade e costruzioni, era cominciato il rush finale dritto verso il nido. Molti carri erano ormai distrutti, e in pochi erano rimasti in gara dei quaranta o cinquanta iniziali, tra questi ovviamente spiccavano i più fieri in assoluto. Difficile dire di chi fossero i carri rimasti, dato che un paio erano vuoti seppur trainati da una creatura, uno era tenuto in piedi da un tizio incastrato fra le leve, un altro ancora aveva più gente che la piazza grande della città, non ci si capiva un caiser per farla breve.

    Elenthyr, con l'H ovviamente, seguì Ksefira nei suoi mirabolanti balzi cielesti, con la I ovviamente, raggiungendo Krisall.
    Ksefira lanciò di peso l'elfo sul carro, accanto al prode Sicfrid, mentre lei con un'ultima spinta si aggrappò ad un'ala della dragonessa d'argento sbilanciandola.
    Krisall ovviamente le sferrò una codata sulle chiappe che la catapultò dentro al carro senza troppe remore, facendola finire di testa proprio addosso ad Elenthyr. E in posti poco leciti, tipo dove finiscono le bottiglie ad Elexar quando giochiamo a giochi altrettanto poco leciti. Dal lato sinistro, per precisare.
    Ksefira si rialzò facendo leva su un bordo del carro, sperando non si scassasse pure quello. La situazione era catastrofica: Il dragone orientale nero era agli sgoccioli, e quel dannato angelo gli aveva squartato tutta la schiena con la sua dannata arma; la manticora stava precipitando a causa del colpo del viverno, nonostante fosse ancora in gioco anche grazie al tizio incastrato nel carro che smanaccava per uscire tirando calci a destra e a sinistra; Aracstor era a pochi metri sopra le loro teste, e Mael lo stava facendo innervosire.
    Hawke sai vero che Mael potrebbe rimanerci secco? xD

    Come se non bastasse arrivò uno dei carri ancora in gara, sfrecciando con fierezza alle loro spalle, da cui tre uomini poco simpatici iniziarono a scagliare palle di fuoco a manetta come non ci fosse un domani. Come se non bastasse vennero coadiuvati anche da dalla loro cavalcatura, un grande uccello cornuto circondato di fiamme neanche fosse una fenice. Sfere incandescenti schizzarono in ogni dove e ogni perché, arrivando addosso a tutti e pure a Mael e Aracstor. Quest'ultimo si imbestialì ancora di più, lì nessuno aveva rispetto per il capo dello stormo?
    Il viverno ruggì in maniera molto sinistra, un sottile ringhio che più che di un urlo sapeva di un rantolo. L'effetto però fu devastante: l'urlo silenzioso che emise dalle fauci assorbì la sfera di fuoco e la agglomerò alla propria aura, circondandolo di un alone di fuoco nerastro non molto promettente che dissolse nel nulla l'evocazione animale di Mael aggrappatasi al suo collo.
    Sferrò una zampata poco convinta all'angelo in volo di fronte a lui, non aprendo gli artigli dato che mirava a spedirlo via più che a ferirlo, per poi lanciarsi verso Krisall.

    Sul carro del dragone orientale, che poveretto si era beccato un aquila fastidiosa, un Sicfrid in testa e un angelo stronzo, stava succedendo il delirio; come se altrove fosse tutto a posto. Mephisto si trovava di fronte alla maga vestita d'azzurro, tra il draghetto serpentiforme e Reya che continuavano a giocare a chiappino nello spazio ristretto del carro.
    Il cucciolo, quando vide l'angioletto maledetto fare la bua al dragone grande che aveva ruggito di dolore, soffiò nella sua direzione furioso. La donna cercò di calmarlo ma lui perse d'interesse per lo scoiattolo e si lanciò addosso a Mephisto, cercando di stringerlo fra le sue spire e di azzannarlo ad una spalla con violenza.
    Reya ne approfittò per percorrere il dorso sanguinante del dragone, e prima di lanciarsi verso Krisall, giustamente, si fermò a leccare le ferite del grosso rettile lungo lungo nero con la cresta rossa.
    Perché Reya è uno scoiattolo furbo, che non considerava il trovarsi a diversi metri d'altezza e che Ksefira non era a portata di balzo per recuperarlo.
    La maga invece cercò di aiutare il suo compagno draghetto e lanciò un raggio luminoso simile al precedente addosso a Mephisto, sperando di non colpire il cucciolo, con cui indebolirlo momentaneamente e fargli perdere un po' di energia negli spostamenti.

    "Vedi Elenthyr" fece Ksefira, con aria di sufficenza, "questa spada l'ho trovata..."
    Una palla di fuoco li investì, e anche se la sua potenza era stata attutita dalla distanza centrò in pieno il carro. Krisall non poté evitarla, essendo impegnata a seguire anche troppe altre cose e sperando che lì sul carro sapessero cavarsela da soli. Sicfrid menò un colpo di Martozza verso la sfera fiammeggiante, convinto che sarebbe servito. Perché un colpo di martozza al giorno leva il medico di torno.
    In realtà la sfera li colpì in pieno, e quando si dissolse il nano ne uscì illeso ma con la barba bruciacchiata.
    Sicfrid adesso emanava un forte aroma di tacchino arrosto in salsa di mirtilli, ed era più incazzato che mai.
    La ragazza invece si era riparata dietro il sedere di Elenthyr, e anche se da quella posizione poteva dedicarle un aroma ben peggiore di quello del nano almeno riuscì a proteggersi efficacemente.

    Molti metri più in basso, una tazzina si infranse. Seguirono due cannonate di bestemmioni angelici con tanto di ingiurie poco lodevoli, un grido impaurito, l'allarme di un automobile e un rumore di polizia con le sirene spiegate, che a Kengard non ci sono ma chi se ne frega. Fa figo lo stesso.

    E in tutto ciò, Aracstor si era portato davanti a Krisall. Il problema era che sul carro di Aracstor non c'era nessuno, o almeno così sembrava essendo questo avvolto dall'ombra, mentre su quello della dragonessa c'erano tre rincoglioniti che facevano di tutto per farle perdere la sfida.
    Snudando le zanne, il viverno scagliò una fiammata purpurea contornata di scintillii grigiastri verso Krisall, che prontamente rispose generandone una azzurra altrettanto grande e dal tocco gelido.
    I due soffi si scontrarono a mezz'aria, generando sbuffi di vapore e scure volute di fumo. La visibilità tutt'attorno si ridusse al punto che non ci si vedeva più una cippa e anche le palle di fuoco che arrivavano dai tizi appena giunti, o almeno le poche che infrangevano il tripudio di energia creato da Krisall e Aracstor, erano indistinguibili. Il corpo della dragonessa vibrava per lo sforzo, e i suoi occhi glaciali erano ridotti a due fessure che trasudavano concentrazione e un totale controllo di ogni parte delle proprie membra. Distese la coda, sfiorando il carro dietro di lei, continuando a effondere fiamme glaciali a tutto sdereno.
    Chi sa se qualcuno stava approfittando di quel casino per svignarsela verso il traguardo?

    La manticora Hawke è ancora tua, sul carro suo c'è solo il tizio lanciato da Aracstor incastrato fra le leve.
    Sul carro del dragone orientale la maga e il draghetto stanno per picchiare Mephisto. Su quello di Krisall c'è il pandemonio. Su quello di Aracstor non c'è nessuno perché se li sarà mangiati. Su quello del tunderbird di fuoco appena arrivato ci sono tre tizi loschi, dai tratti non definiti dato che non mi andava di descriverli, che tirano palle di fuoco a ruota.


    Edited by Aesingr - 4/5/2018, 11:06
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Mael non si accorse di cosa successe al conosciuto Mephsito, lo sentì solo urlare qualcosa contro qualcuno. Il cherubino caduto era troppo impegnato ad attaccare la viverna, la quale iniziava veramente a stargli sui fondelli che non aveva perché, ovviamente, era asessuato.
    "Maledettissimo." imprecò a denti stretti. Vide dissolversi il puma evocato in un alone di fuoco scuro emanato dalla stessa creatura nera. Possibile che quell'essere non aveva punti deboli? Eppure una pugnalata in testa non gliel'avrebbe tolta nessuno...
    Tra palle di fuoco di una creatura apparsa solo all'ultimo momento e il casino generale, Mael non fece attenzione alla zampata che ricevette dalla viverna nera. Incassò il colpo dritto allo stomaco e venne scaraventato via lontano dai carri in gara. Non ebbe nemmeno il tempo di planare con le ali, almeno per non atterrare disastrosamente... Cosa che invece successe: finì dritto sul tetto di un palazzo, causando una "leggera" esplosione all'impatto. Si generò quindi una nube di polvere e detriti che, al dissolversi, mostrò chiaramente Mael completamente steso (stile uomo vitruviano, per intenderci) in un mare di tegole sfracellate, pietre incrinate e piume nere sparse qua e là. Tra l'altro degli arcieri, sui tetti vicini, iniziarono ad avvicinarsi sul luogo dell'accaduto con fare allarmato. Era meglio se stavano lontano, per la loro salvezza.
    "Ma io ammazzo tutti."
    Fu il primo pensiero che formulò rivolto ai partecipanti della gara, quando riaprì gli occhi che puntavano dritti al cielo. Quel cielo odiato in cui abitava tantissimo tempo fa.
    Si alzò a sedere, muovendo le articolazioni delle spalle e delle braccia per sentire se c'era qualcosa di rotto. Le ossa "fortunatamente" emisero dei sinistri rumori scricchiolanti ma niente di preoccupante. Dopo quella fase si alzò in piedi molto lentamente e si stiracchiò come un gatto, sbattendo le ali per disfarsi della sporcizia e della polvere. Le piume erano tutte stropicciate e alcune si erano rovinate, i capelli corvni invece avevano alcune ciocche fuori posto. Certo, la botta era stata bella ma non fu abbastanza per metterlo fuori gioco. Anzi, Mael in quel momento era veramente, veramente infuriato. Lo si poteva notare dai suoi occhi che assunsero una sfumatura più oscura, diabolica. Prese quindi la rincorsa percorrendo i tetti confinanti e aprendo le quattro ali spiccò il volo. Le sbatté rapidamente per salire di quota e, prendendo una corrente favorevole, in men che non si diceva raggiunse da dietro i carri in gara. Prima di atterrare nuovamente su quello della manticora, sfilò la spada dal fodero e la lanciò a mo di boomerang, mirando alle teste dei tre che stavano sul mezzo tirato dal pennuto cornuto.
    A voi scegliere se la spada di Mael li decapita/ferisce brutalmente o altro.
    . Quando la famelica Astaroth ritornò nella mano del fidatissimo padrone, il caduto accecato dalla rabbia atterrò con foga sul carro con cui era partito. Con sguardo omicida notò che ci stava un tizio incastrato tra le leve, perciò lo tirò via con forza per le braghe e lo gettò di sotto con totale noncuranza, ascoltando piacevolmente le urla del poveretto che piombava verso il basso.
    La manticora sembrava provata da diversi attacchi ma aveva sempre quello sguardo fiero e tenebroso, che rivolse a Mael quando si accorse della sua presenza.
    "Bene, amico peloso, adesso facciamo sul serio."
    Prese i comandi tra le mani e fece virare il carro verso quello della viverna, speronandolo di lato. Ripeté l'operazione per due volte poi lo allontanò, ordinando alla manticora di superarlo. Quando sia lei che Mael raggiunsero la posizione desiderata, l'angelo sganciò il mantello rosso e lo lasciò andare contro vento. Doveva impattare contro il rettile bipede nero, coprendogli completamente la vista. Allora gli avrebbe infilato qualcosa nelle budella.

    Edited by H a w k e ; - 7/5/2018, 22:44
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago nero più bianco di Kengard

    Group
    Kengardiano
    Posts
    331
    STIMA
    +58
    Location
    Inferno, la porta accanto a Lucifero

    Status
    Offline
    Dopo aver lanciato un'occhiata alla situazione attorno a lui Mephisto si trovò un draghetto attorcigliato al suo corpo e una maga che gli aveva appena lanciato un attacco magico. Più per istinto che per altro si fece scudo con il draghetto che gli aveva appena azzannato una spalla. Maledicendo gli angeli in ordine alfabetico e in otto lingue diverse, dato che si era messo il suo completo preferito, Mephisto corse lungo il collo del drago più grosso e si gettò fuori bordo usando la falce come uncino per ancorarsi al collo del drago e, sfruttando lo slancio e la sua forza da angelo caduto, cercò di indirizzare il drago contro quella viverna. La spalla iniziava a dargli fastidio ma per ora non voleva ammazzare realmente qualcuno, quello però era un rodeo che doveva e voleva vincere ad ogni costo per eliminare quella viverna overpower.

    -Ehy cosetto, meglio se torni su finché sei in tempo, potresti fare un bel salto nel vuoto altrimenti... come la mia povera cioccolata-

    Intanto la sua cioccolata sta cercando di scavare un wormhole interdimensionale per andare ad affogare Thanos.

    LA CIOCCOLATA REGNA SUPREMA
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Uovo

    Group
    Kengardiano
    Posts
    277
    STIMA
    +60

    Status
    Offline
    chi non muore si rivedeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! strascusatemi il straritardoooooooo sto charger e' arrivato solamente oggi!!!!!!


    Quando la ragazza si rialzò dal suo atterraggio poco felice per lei, ma molto felice per l'elfo, Elenthyr si dispiacque un poco.
    "potevi restare li dov'eri" le disse con un sogghigno.
    "ecco, mi svelerà dove ha trovato la spada" pensò Elenthyr......
    Ovviamente dovevano arrivare dei tizi ad interrompere Ksefira s
    ul più bello, altrimenti non sarebbe stato giusto!
    Un attimo prima che la prima palla di fuoco li investisse, Elenthyr riuscì ad evocare uno scudo elettrico, che assorbì la maggior parte dell'effetto, lasciando inlesa pure Ksefira la quale si era protetta dietro di lui,
    "sai vero che ti meriteresti un petonante mia cara ledy?" le disse.
    Nel frattempo i furbacchioni che avevano scagliato l'attacco infuocato contro di loro, vennero messi fuori gioco dalla spada bumerung di Mael che si era ripreso dopo la botta tremenda datagli dal vivernone nero.
    A causa di questultimo che si era parato davanti a loro, la visuale era misera, e non si riusciva a vedere cosa stesse succedendo agli altri partecipanti, ma degli altri partecipanti i 3 compagni se ne sbattevano le armi, visto che avevano un rettilone incazzato da affrontare......
    "qualche idea di come salvare la coda a Krisal e sconfiggere (l'uomo nero) o meglio, la viverna nera?" chiese Elenthyr con l'h ai suoi amici?
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    "Nessuna idea, mi dispiace" ammise Ksefira, sorridente e pimpante più che mai. Ripararsi dietro l'elfo si era rivelato vincente, una delle poche cose davvero sensate che avesse fatto in quegli ultimi minuti.
    Krisall intanto stava cercando di resistere al fuoco nero della viverna, e per una manciata di secondi sembrò quasi riuscire a sopraffare il suo soffio; tuttavia il rettilone biforcò il proprio getto d'energia oscura e circondò la dragonessa da entrambi i lati, scagliandosi verso il basso per evitare la vampata gelida che gli arrivò contro.
    Krisall poteva soltanto salire o scendere di quota a causa del fuoco nero che la attorniava, ma in entrambi i casi Aracstor si era aperto un varco. Dal basso poteva artigliarla al ventre, mentre se anche lei avesse deciso di scendere avrebbe avuto modo di afferrarla e colpirla frontalmente.
    Krisall volle rischiare e si lanciò d'impeto addosso al viverno, sguainando le zanne e gli artigli e tirando con forza il carro anche solo per vendicarsi di tutto quello che quei dannati della sua squadra le avevano fatto passare. Ingaggiò un corpo a corpo fatto di fendenti e morsi, con qualche random-codata e incornate di ogni genere. Nonostante Aracstor avesse solo due zampe, in qualche modo ignoto ai mortali riusciva a causarle più ferite di quante ne stesse riportando. La dragonessa aveva intriso gli artigli del suo gelido elemento, mentre Aracstor era sempre circondato della sua solita nera aura poco rassicurante. Ksefira ringhiò quando vide Krisall venir centrata in pieno dorso dal fendente di un'ala del bestione, cominciando a percepire il carro sbilanciarsi pericolosamente. Krisall non ruggì di dolore, ma soltanto perché di fronte ad Aracstor non si sarebbe mai mostrata in difficoltà neanche sotto tortura.
    Ksefira menò un taglio frontale sporgendosi dal carro, sperando che l'effetto a distanza di Igris desse qualche risultato, ma Aracstor probabilmente neanche se ne accorse o lo ignorò. Per essere efficace con la spada doveva avvicinarsi, e Krisall non era nelle migliori condizioni. Improvvisamente però il muso di Aracstor venne centrato da qualcosa di sinuoso e morbido, che giusto per un attimo gli coprì la visuale, e per quanto un viverno gigante dell'oscurità capostormo con poteri assurdi ed improponibili non potesse farsi intimidire dal lancio di un... mantello... la tecnica ebbe l'effetto sperato.
    Aracstor si distrasse quanto bastava perché Krisall passasse al contrattacco, e mentre si scrollava il mantello di dosso la dragonessa d'argento aveva già cominciato a circondarsi di una bianca aura congelante. Con un ruggito mirò al collo del viverno, che prontamente indietreggiò evitando l'artigliata diretta alla sua gola, ma non riuscì ad impedire al gelo di afferrare le sue ali e queste in pochi secondi si intorpidirono fino a divenire temporaneamente inutilizzabili.
    Ovviamente ora sarebbe dovuto precipitare a picco... E INVECE NO! Perché Aracstor è un pochino appena stronzo.

    Una sinistra esplosione d'energia di natura non proprio benevola creò un'onda d'urto d'immane potenza, che tuttavia si propagò solo di fronte a sé verso Krisall e i tre pazzoidi. Il carro venne praticamente separato di brutalità dalla dragonessa, il ghiaccio che la attaccava al mezzo si frantumò in una miriade di schegge trasparenti.
    Un delirio, non si capì più nulla, finché il potere supremo di Sicfrid combinato a quello della cioccolata di Mephisto salvò la situazione. In poche parole qualcuno dal basso, per vendicarsi, lanciò una tazzina che venne afferrata da l'ultimo partecipante rimasto eccetto quelli coinvolti nel pandemonio più totale. Questo era un carro con all'interno un solo membro, ed era un membro... davvero grosso. Cioè, non in quel senso... e dai Rocco smetti di fissarmi in quel... ook la finisco.
    Lui era uno davvero serio,ed entrò in scena con questa Musica dannatamente fiera.
    Armato della sua bandana, delle sue spade e della sua cazzutaggine, si manifestò in tutta la sua possanza il vero rivale di Elenthyr. Anche se Elenthyr, ancora, non lo sapeva.
    Si udì un colpo di spada, un carro frantumarsi e una tazzina volare a velocità inaudita. Dopo di che, costui parlò:
    "Credo... di aver sbagliato carro"
    E bene si, lui era Zoro. Il grande spadaccino, maestro delle tre spade, portatore di quest'altra fin troppo convinta sound track con cui avrebbe sbaragliato ogni partecipante in gara.
    La tazzina salvò la vita di tutti, anche se la cioccolata non c'era più, ma la tazzina era sempre quella di Mephisto. Da ciò si evince che il rumore di tazzina infranta del post precedente appartenesse ad un altra tazzina. Quante cavolo di tazzine volano per Kerus durante queste manifestazioni, maremma buhaiola?
    Ciò che accadde in cielo fu questo: Ksefira con un calcio rotante, dopo esser stata sbalzata dal carro, colpì la tazzina per puro caso; questa finì in testa ad Elenthyr, che grazie al suo scudo elettrico ancora attivo la rese una poderosa tazzina elettrica; a questo punto fu Sicfrid ad afferrarla, e a colpirla come farebbe un lanciatore di Baseball usando la propria martozza come mazza (in quest'occasione rinominata mazzozza... o martazza). Per qualche motivo che la fisica non può spiegarci la tazzina rimase intatta, e si proiettò verso Aracstor che stava per sferrare l'ennesimo colpo a Krisall, i cui compagni di gioco stavano beatamente svolazzando verso il basso con inesorabile velocità.
    L'oggetto colpì il viverno in testa, stordendolo più di quanto non avessero fatto tutti gli altri colpi precedenti; antichi poteri cosmici, arcane magie oscure, occulte potenze astrali... nah, bastava una tazzina.
    Con dinamiche non del tutto chiare, Sicfrid e compagnia atterrarono sul carro di Zoro, trainato dal drago bianco ad occhi blu in persona. Era un potente drago di luce che emanava fulgori abbaglianti dal proprio corpo, dall'ampia apertura alare e dal fiero sguardo azzurrino. Il vero mistero non era tanto il drago in sé, ma il modo in cui stava collegato al carro: dei filamenti luminescenti d'energia erano aggrovigliati attorno ad esso come una sottile trama splendente, e nonostante il loro aspetto fragile lo sostenevano senza sforzo.

    Il draghetto che si era avvinghiato a Mephisto si srotolò dal suo corpo e tornò pucciosamente sul proprio carro, in direzione opposta a Reya che invece stava balzando verso il culmine del testone del drago orientale lungo nero con la cresta rossa. Se non lo chiamo con il suo nome intero, cioè drago orientale lungo nero con la cresta rossa, non sono felice :sclero:.
    Il cucciolo cercò di azzannare un'ultima volta Reya, ma lo scoiattolo schizzò di lato e finì pericolosamente appeso per la coda ad una delle punte sporgenti dal dorso del dragone. La maga sul carro intanto aveva scagliato alcuni fasci d'energia contro il lungo serpentone volante, che sembrò sentirsi riavere dato che le sue ferite smisero perlomeno di sanguinare. I tagli sul suo corpo erano ancora ben visibili, e Reya zampettandoci sopra con i suoi bastardi artigli da roditore non era sicuramente d'aiuto.
    I tizi delle palle di fuoco si erano avvicinati, cercando di passare in mezzo al gruppo, ma avvenne un casino assurdo. Ancora peggio di quello accaduto fin'ora, si: il dragone d'acqua mise tutte le sue ultime forze in un potentissimo attacco di enorme portata, generando cinque serpenti d'acqua diretti verso direzioni diverse; questi presero rapidamente la forma di dragoni quasi delle sue stesse dimensioni, due dei quali si lanciarono contro quei maledetti approfittatori che volevano sfruttare gli scontri altrui per passare indisturbati.
    Quelli provarono a difendersi col fuoco, ma probabilmente non avevano studiato il libretto dei giochi di Pokemon e non sapevano che il fuoco non è proprio il massimo dell'efficacia contro l'acqua. Uno dei due serpenti si vaporizzò a contatto con le sfere incandescenti, ma l'altro venne solamente surriscaldato e piombò a tutta potenza sull'uccello di fuoco le cui fiamme si dissolsero. Questo perse velocità e anche equilibrio a causa dell'impatto, e finì malissimo quando un terzo dragone centrò il carro e lo spedì in orbita tipo il Team Rocket, con tanto di scintillina finale in lontananza.
    Gli altri due dragoni acquatici erano diretti a massima potenza contro Aracstor, il quale si voltò e ne ingoiò uno fra le fauci, bevendolo come fosse un bicchieruzzo di lemonsoda. L'altro lo incassò in pieno petto, e anche se per un attimo parve perdere l'assetto di volo lo recuperò in pochi istanti, giusto il tempo di far capire a Krisall che aveva perso un'occasione di colpirlo come si deve.
    Il fatto era che la dragonessa, in quel momento, aveva trovato il tempo di distanziarsi da Aracstor e, ignorando le ferite sui propri fianchi e sul dorso, si era diretta verso Ksefira e gli altri per caziarli con lo sguardo.
    Il dragone dopo di che scese con onore verso il basso, serpeggiando silenziosamente in cielo fino a scivolare pacatamente sul suolo di Kerus a pochi chilometri dal traguardo. Non riusciva più a proseguire, ma almeno poteva dire di essersi dato da fare più di qualcun'altro, tipo Mephisto che per tutto il gioco aveva lasciato combattere la tazzina di cioccolata al suo posto.

    Comunque l'azione combinata del drago d'acqua e della tazzina aveva colto alla sprovvista Aracstor, le cui difese erano temporaneamente venute meno.
    In quel momento anche la coltre di miasma nero che rivestiva il suo carro si dissolse, e per una brevissima manciata di secondi si poté intravedere da chi era composto l'equipaggiamento. Al suo interno vi erano Zeus, Odino e Chuck Norris, che tutti tranquilli giocavano a "Uno" in totale tranquillità e sciallezza.


    ... riepilogo...
    Mephisto sta sul dragone orientale che però sta scendendo per arrendersi, insieme al suo equipaggiamento. I tizi delle palle di fuoco sono decollati via... come le palle di foho... quindi in gara ora sono rimasti:
    -Mael con la manticora, anche se vanno uno per conto suo e uno per l'altro in totale scioltezza;
    -Sicfrid, Elenthyr e Ksefira con Krisall, anche se poverina sta messa male;
    -Mephisto, la cioccolata e il suo grifone che non si sa cosa stia facendo ma va beh;
    -Zoro, il cui carro è trainato dal drago bianco a occhi blu. Quanto ha senso questa cosa, boia;
    -Aracstor, con a bordo Zeus, Odino e Chuck che fanno il loro cameo _Estremamente necessario_.


    Edited by Aesingr - 15/5/2018, 22:10
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Il mantello di Mael ebbe l'effetto da lui quasi desiderato... Quasi perché credeva che la viverna si distraesse decisamente di più ma comunque fu un punto a favore del caduto perché Krisall aveva avuto la prontezza di attaccarlo nel tempo in cui la bestia bipede aveva la vista abbuiata dal mantello.
    Tuttavia, tutto quello sfacelo non fu abbastanza per mettere lo stronzissimo rettile oscuro a tappeto (altrimenti che gusto c'era?) e ciò che successe in seguito costrinse Mael e la manticora ad allontanarsi per evitare delle schegge di ghiaccio che erano esplose a contatto col potere della viverna. L'alato decise comunque di rimanere ben lontano perché si era davvero scatenato l'inferno in mezzo a tutti quei carri. Addirittura era arrivato un nuovo partecipante, armato di bandana sulla testa, spade e a bordo di un carro trainato da un drago bianco con occhi blu. Ne mettevano uno fuori gioco, ne arrivava subito un altro.
    "Non si finisce più!" pensò l'angelo, mordendosi furiosamente un labbro e rivolgendo una tremenda occhiataccia alla new entry.
    "Se pensa di vincere solo perché ha il drago figo, si sbaglia di grosso. Non siamo ad una sfilata di moda, tsk." borbottò tra sé e sé, aggrappandosi alle leve del carro. La manticora sembrò condividere quel pensiero ma annuì soltanto con la testa per non perdere la concentrazione della gara.
    A orizzonte intanto si stagliava la linea del traguardo che si faceva sempre più vicina e, fu allora che Mael prese una decisione che forse doveva prendere da molto prima: smettere di azzuffarsi con gli altri per essere più veloci e vincere. Lasciare la viverna in balia degli altri avversari un po' lo infastidiva perché davvero, l'aveva presa proprio a cuore. Ma era vero che inizialmente l'angelo si era detto più volte di vincere la gara.
    "Amico mio, metti tutta la forza che hai in codeste ali. Mostra il tuo orgolio di manticora. Non vorrai mica farti superare da dei rettili volanti, mhm?" disse Mael, cercando di spronare a parole la bestia leonina. Quest'ultima emise un basso ruggito di gola, a fauci strette. Poi ad un tratto scese di quota per guadagnare velocità e risalì rapida verso l'alto, sovrastando di qualche metro gli altri carri. Il caduto per tutto il tempo si era tenuto aggrappato saldamente ai bordi del veicolo, perchè la manticora aveva preso sul serio il discorso del suo guidatore.

    Non so se ho mancato qualche attacco diretto a Mael o boh, mi sono molto persa a questo giro XD Comunque se c'è qualcosa che non torna, fatemelo notare.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago nero più bianco di Kengard

    Group
    Kengardiano
    Posts
    331
    STIMA
    +58
    Location
    Inferno, la porta accanto a Lucifero

    Status
    Offline
    -Accidenti, è tempo di andare a vincere questa gara, vero amico mio?- disse Mephisto. Il nuovo arrivato sembrava solo un povero cristiano che si era perso e aveva accidentalmente sbagliato strada, salendo su un drago a caso magari uscito da una carta dopo aver offerto altri due mostri come tributo. Tralasciando i tecnicismi osservò il draghetto staccarsi da lui e correre a mordere il suo compagno di giochi mentre il drago orientale dal nome lungo si abbassava pericolosamente di quota, quindi saltò giù dal dragone. Prontamente il grifone volò sotto di lui, prendendolo al volo, e portandosi a debita distanza, sotto tutti gli altri partecipanti.

    -Fagli vedere di cosa sei capace, andiamo- con uno strillo acuto e un battito d'ali il grifone incanalò tutto il suo potere del vento in una corrente che fece scattare il demone e il suo carro ad una velocità mostruosa al di sotto del casino, cercando di passare inosservati e coprire il tratto finale prima di tagliare il traguardo. Mephisto, per sicurezza, osservava la situazione alle sue spalle, cercando di cogliere eventuali minacce.

    Bello Aes che mi ignora brutalmente un Mephisto che cerca di schiantare un drago su una vivernae cerca pure di sminuirlo dicendo che è la cioccolata a fare tutto. Mephisto ti farà causa per calunniee associazione contro la cioccolata divina XD
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Uovo

    Group
    Kengardiano
    Posts
    277
    STIMA
    +60

    Status
    Offline
    Naturalmente sempre così, mai nessuno che avesse qualche idea di come risolvere le situazioni....
    Mentre rifletteva sul da farsi, Elenthyr osservava i due rettiloni, quello di ghiaccio e quello d'oscurità, affrontarsi in un corpo a corpo senza esclusioni di colpi; zampate, alate e codate si alternavano in un tripudio di svergate senza precedenti.
    All'improvviso dopo un ennesimo contraccolpo, il loro carro si staccò dalla dragonessa e i tre amici si trovarono a fluttuare nell'aria.
    Ma un attimo prima che tutto ciò succedesse ad Elenthyr si drizzarono i peli sulla nuca, qualcosa, o qualcuno stava arrivando.
    Girandosi l'elfo vide un nuovo carro fare il suo arrivo in scena, a bordo vi era un solo partecipante, ma la possanza con la quale si ergeva maestoso all'interno del carro, trainato da un drago lucente, lo rendeva temibilissimo.
    Il nuovo arrivato con un colpo di spada indirizzò quella maledettissima tazzina in direzione di Elenthyr, che per sua fortuna era ancora scudato elettricamente, e la deviò in direzione di Sikfrid che da ottimo battitore qual'era scagliò la tazzina in direzione del viverno nero, quel che poi successe lo sapete pure voi.
    Una volta che i tre caddero nel carro di cotale spadaccino, Elenthyr decise che era arrivato il momento di divertirsi un pochino.
    I due schermidori si fissarono e si compresero al volo:
    "andate pure con Krisal, io mi fermo qui un attimo. disse l'elfo ai suoi compagni di gara.
    Quando il carro fu completamente libero, i contedenti si misero in posizione di guardia e si studiarono a vicenda.
    Elenthyr annullò lo scudo elettrico prima che Zoro si potesse accorgere di quella abilità, non voleva scoprire tutte le carte immediatamente.
    cinque fruscii di spade che uscivano fiere dai propri foderi, si udirono nei cieli di Kerus.
    Il nemico era armato di tre spade, ma più corte rispetto a quelle del nostro elfo preferito; dal canto suo il maggior allungo delle spade permetteva ad Elenthyr di restare ad una distanza maggiore dall'avversario, il quale però poteva approffittare di una terza arma per colpire nei varchi.
    Lo scontro si preannunciava epico!!!!
    Dopo qualche istante nel quale i due si squadrarono partirono all'attacco contemporaneamente:
    Fendenti laterali, stoccate, colpi di piatto per provare a disarmarsi l'uno con l'altro.... un delirio, il rintocco argentino dell'acciaio faceva da sinfonia a quel titanico scontro; naturalmente in tutto ciò il carro non veniva minimamente toccato, altrimenti addio partecipanti.
    Ad un certo punto un fendente particolarmente rapido e potente di Zoro superò la difesa di Elenthyr cogliendolo in pieno petto, ma grazie alla terza tecnica, il contraccolpo e l'urto non causarono danni all'elfo; lo stesso non si può dire della cotta in mytrhil che venne tagliata di netto, e cadde in frantumi.
    "poco male, almeno ora sono più libero nei movimenti." si disse l'elfo, e sorridendo all'avversario continuò ad incalzarlo.
    Lo scontro si stava ormai protraendo da una mezzoretta, e i duellanti non davano cenno di stanchezza, anzi sembrava che col passare del tempo i loro colpi diventavano sempre più energici e potenti.
    "vediamo ora come te la cavi", pensò Zoro, e facendo ricorso all'elemento dell'aria spedì contro Elenthyr un fascio di aria compressa.
    Zoro era convinto di essere riuscito a sorprendere il suo avversario con quella tecnica, ma quello che rimase a bocca aperta fu proprio lo spadaccino dalle tre lame.
    Elenthyr si era circondato di un fascio elettrico che aveva assorbito in parte la potenza dell'attacco elementare, così che quello che lo investì fu più uno sbuffo daria che un maglio che avrebbe botuto sbalzarlo fuori dal carro.
    Zoro sorrise tra sè e sè, lo scontro si era rivelato più divertente del previsto.
    Ora toccava ad Elenthyr fare la sua mossa.
    L'elfo convogliò l'energia dello scudo elettrico attorno alle due spade che si circondarono di un alone elettrico. Ora qualsiasi parte del corpo fosse stata colpita da quelle armi, per qualche istante sarebbe rimasta anestetizzata.
    Partì all'attacco e lo sfregare delle armi dei due contedenti creò un bagliore che circondò il carro, amantandolo di un fulgore adamantino.
    I combattenti si scambiavano colpi tanto rapidi da far sembrare macchie le lame nelle loro mani; vederli duellare era come assistere ad una danza, i passi, i colpi, le schivate, i contrattacchi, facevano parte di un disegno magnifico, che i due artisti stavano dipingendo.
    Nessuno dei due sembrava avere la meglio sull'altro, avrebbero potuto sfidarsi per ore intere senza stabilire un vincitore.
    Ad un certo punto alunisono, decisero di abbassare le armi, e con un cenno del capo, e un sorriso appena accennato, entrambi riconobbero il valore dell'altro.
    "bhe, era da tanto che non mi divertivo così" disse Elenthyr, e vorrei farti una proposta:
    "devo dire che non mi è mai capitato di incontrare un avversario col mio stesso livello di maestria con la spada" rispose Zoro dimostrando molta umiltà, "e sono nella giusta predisposizione d'animo per udire la tua proposta".
    Elenthyr anche se si era davvero divertito a scontrarsi con quello spadaccino, non tollerava chi si dava delle arie, anche se immaginava che per il suo avversario darsene fosse normale, visto l'elemento che controllava, e dovette far ricorso a tutta la sua calma per non tirargli dietro una spada;
    "la proposta è questa, vedi quel vivernone nero?", domandò indicando aruxyan, "dovremmo sconfiggerlo, e il tuo aiuto ci farebbe di morto comodo. Che ne pensi?
    vedi du Aes come vuoi gestire la faccenda, facendo accettare o meno la proposta, e naturalmente muovi pure Elenthyr come più ti aggrada!
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Sicfrid e Ksefira, totalmente ignorati da Elenthyr e dal nuovo comparso, si scrutavano vicendevolmente con l'aria di chi vorrebbe assolutamente ceffonare il prossimo. Era possibile che L'elfupo non si fosse accorto di starsi trovando nel bel mezzo di una gara?
    Tra menate di spada, fendenti e stoccate in quel carro... come non fosse mai accaduto in questa role... si scatenò il putiferio.
    Persino il drago bianco, stoico e avvolto d'imperitura luce candida, sembrava starsi spazientendo. Avrebbbero fatto smattare anche gli dei quei due, altro che bagliore aureo divino di sta cippa!
    Totalmente stufo di sentire il carro che faceva in qua e là, il dragone si voltò. Fissò i due con gli occhi blu incazzati, diventando per qualche secondo il drago nero occhi rossi, indeciso sul da farsi.
    Con un breve ruggito staccò i propri filamenti di luce dal corpo, cominciando a farli vorticare in un turbinoso agglomerato d'energia in movimento. La ragnatela di luce formò una sorta di cesta, che sostenne autonomamente il carro a mezz'aria all'interno del quale i due non si erano accorti di nulla.
    Ksefira e Sicfrid, entrambi per niente convinti che sarebbe stato un bene rimanere sul carro, si lanciarono moooooooooolto randomicamente entrambi sul dorso del drago bianco; quest'ultimo non fece una piega, semplicemente schizzò in avanti un attimo prima che i due lo toccassero, e a nulla valsero i tentativi di Ksefira di raggiungerlo con la spinta di Igris che fendé in vano l'aria sotto di loro.
    Il nano stava per scagliare la martozza nel sedere al dragone, ma Ksefira lo fermò mettendogli una mano su una spalla.
    "Nessun rancore, prode Sicfrid. Così me lo ammazzi"
    Il nano sbraitò in una lingua incomprensibile, mentre il vento sferzava i loro volti con decisione. Attorno a loro il cielo pareva danzare in un perpetuo e costante sussurro vibrante, quasi lo stesso vuoto che costituiva le profondità del firmameto fosse pervaso da un fremito.
    Krisall si avvicinò al dragone e si accorse di quanto cavolo le somigliasse, ed è inutile far notare agli esperti che la dragonessa è l'evoluzione del drago bianco occhi blu... ossia il drago argento occhi azzurri, uscito nel 2012 nel fierissimo nonché fiererrimo deck "Saga del drago bianco".
    Era riuscita ad allontanarsi da Aracstor, ma anche lei non aveva più un carro. Ksefira e Sicfrid stavano ancora saltellando per l'aria con Ksefira a cui faceva male il braccio e Aracstor si stava pericolosamente dirigendo verso il draguardo avvolto dall'ombra.
    La manticora e il grifone si erano lanciati con foga verso la linea d'arrivo, costituita dagli intrecci legnosi del Nido di stelle su cui sarebbero dovuti atterrare, incuranti che Aracstor li stava per raggiungere. Il viverno scomparve nel nulla, smaterializzandosi nell'ombra, ricomparendo a pochi metri dietro i due partecipandi e ruggendo loro addosso tutta la sua energia. A quel punto l'ombra che lo avvolgeva sparì, e finalmente si poté distinguere Odino, Chuck e Zeus ancora intendi a cazzeggiare beatamente mentre si scambiavano Pokemon con il Game boy Advance.
    In realtà mancava la divinità orientale, e siccome volevo metterci Amaterasu che però non è la madre-tutta-assoluta-massima-e-definitiva come Zeus e Odino, l'ho sostituita con Chuck perché Izzanami mi è sempre rimasta altamente sugli zibidei.
    Aracstor si lanciò fra i due infilandosi tra il grifone e la manticora, provando a superarli in velocità e, ovviamente, generando un'esplosione oscura per sbalzarli via verso Knawr e oltre.

    Dal canto loro, Krisall e il drago bianco si stavano ingegnando sul come continuare quella gara. Non potevano arrendersi così, chiaramente.
    Dovevano assolutamente recuperare un carro. Krisall senza troppe remore scese verso il basso, dove era atterrato il dragone, e con poca cura del prossimo sgominò tutti gli astanti a suon di codate e si avvicinò al mezzo di prepotenza. Lo prese direttamente fra le zampe e, seppur con un po' di fatica, tornò su dagli altri.
    "Nessuno ha vietato alleanze" fece, con un ghigno. In realtà nessuno aveva vietato nulla, infatti si era scatenato l'inferno più indescrivibile.
    Il drago bianco capì: generò altri filamenti di luce dal proprio dorso che unirono il carro al suo corpo e a quello di Krisall, mentre Ksefira raggiungeva il carro balzando nell'aria stremata. Si buttò nel ligneo carretto totalmente di peso, battendo persino una micidiale nasata su una leva che fece già sbilanciare tutto senza nemmeno essere partiti.
    Krisall e il drago dagli splendenti occhi blu le dedicarono una sequela di sguardi decisamente nervosi, che lei accolse con un timido sorriso.
    "Si, tranquilli"
    Tranquilli la ma**la di tua sorella, avrebbero voluto risponderle. Non lo fecero solo perché farlo dire ad un drago non mi ispira ^_^
    Il battito d'ali dei due draghi partì all'unisono, unendo la forza di propulsione di entrambi i corpi e sfrecciando ad una velocità inverosimile mentre Elenthyr e Zoro se ne stavano bellini bellini a svirgolarsi mazzate a destra e a manca.

    "Viverna? Quale viverna?" chiese Zoro al rivale, che gli aveva appena indicato un punto vuoto in mezzo al cielo convinto di trovarvi Aracstor.
    Lo fissò con sguardo piuttosto inebetito, come a dire -emh... e ora?-
    "Arriverò in ritardo anche questa volta, dannazione!" esclamò lo spadaccino dalle tre spade, dando un colpo così poderoso al carro da infrangere metà del sostegno d'energia che il drago bianco aveva creato tutto per loro lasciandoli indisturbati.

    Ksefira e Sicfrid viaggiavano ad una velocità assurda, trainata dal veloce drago bianco a cui si aggiungeva la forza di Krisall. In quel modo però non avrebbero mai raggiunto gli altri, dovevano recuperare il tempo perduto.
    Ksefira si tenne forte a Sicfrid, che a sua volta si teneva alla sua martozza saldamente conficcata nella parte terminale del mezzo volante.
    "Krisall! Così non ce la facciamo!" gridò la ragazza, fregandosene del fatto che le due creature stavano dando il meglio di loro per superare ogni concetto di comprensione in velocità.
    Fu Sicfrid a cambiare le sorti di tutto, perché lui può.
    "Dimmi ragazza amica di lupelfi, hai qualcosa di simile ad una fune?"
    Ksefira negò con la testa, se l'avesse avuta probabilmente avrebbe almeno provato ad usarla per non volare via dal carro ogni tre nanopetosecondi.
    "Chiedi alla tua dragonessa se può fare qualcosa per recuperare qualcuno a distanza"
    Ksefira ne dubitava, ma si sporse comunque e urlò nella direzione dei due draghi chiedendo ciò che il nano le aveva delegato.
    Dopo un attimo di silenzio fu Krisall a rispondere, ruggendo per farsi sentire.
    "Con il giusto preavviso si!"
    Sicfrid sogghignò sotto la fiera barba, preparando il folle progetto. Quando lo spiegò a Ksefira ella sgranò gli occhi, era la cosa più assurda e pazza che avesse mai sentito. Il bello era che quella più a rischio sarebbe stata lei.
    Ignorando l'improponibile velocità a cui stavano andando cercò di sporgersi ancora, spiegando nel più breve numero di parole possibile cosa avevano intenzione di fare.
    I due draghi annuirono, anche se nessuno dei due pareva troppo convinto e tutto ciò sarebbe probabilmente risultato il peggiore degli sbagli della loro vita.
    Ok in questo post prossimo nessuno raggiunga il traguardo, divertiamoci ancora un giro o due
    .
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Maestro

    Group
    Condottiero
    Posts
    8,287
    STIMA
    +316
    Location
    sono affari miei!

    Status
    Anonymous
    Mael era di qualche metro in avanti e ovviamente non poteva vedere ciò che succedeva alle proprie spalle ma poteva percepire il putiferio, senza andare a fondo, grazie alla sua telepatia. Voltarsi semplicemente e guardare, direte voi, poteva essere facile ma ad una certa sostenuta velocità e con il vento che veniva addosso pesante come un muro non era affatto una cosa da sottovalutare.
    Il drago bianco certamente stava facendo del proprio meglio, ovvero stava ostacolando Ksefira e compagnia. Di quel passo avrebbe raggiunto il carro di Mael e la manticora. Quest'ultima dopotutto non poteva andare oltre alla sua già raggiunta velocità massima. E quasi quasi il pazzo angelo scacciato dai cieli voleva fare una cosa che sicuramente non era ammessa nel gioco ma che poteva comunque portare alla vittoria... Se solo l'odiosa viverna nera non si fosse materializzata tra il suo carro e quello tirato dal grifone di Mephisto. Mael si morse un labbro dalla rabbia: desiderava macellarlo di botte ma al contempo non poteva e non voleva perdere. La linea di arrivo infatti si faceva sempre più vicina a orizzonte.
    "Non avvicinarti a lui o sarà la volta buona che moriremo". disse la manticora con voce rauca, continuando a volare. Il caduto sbuffò sonoramente, reprimendo il suo orgoglio sfrenato. Ma non fece in tempo a scansarsi quando vide il rettile bipede nero che stava generando un'esplosione oscura: cercò di virare repentinamente a destra con tanto di bestemmie accompagnate ma non fu abbastanza per evitare l'impatto dell'attacco che mandò Mael e compagno di volo decisamente fuori rotta. E in basso. Difatti i due si ritrovarono in un vorticare da capogiro che scendeva rapidamente verso terra. La manticora era andata in stallo, non riusciva a trovare più l'assetto di volo e l'angelo stava facendo di tutto per risalire, invano.
    Forse la rabbia, forse la smania di vincere trovò il modo di uscire da quella situazione: evocò due creature alate grandi quanto grifoni*.
    Si attaccarono ai bordi del carro con i loro possenti artigli e rallentarono la discesa del carro con l'aiuto delle loro ali. La manticora approfittò di quel momento e riprese a volare, riguadagnando quota più veloce che poteva. Con l'aiuto delle due aquile evocate il carro era più veloce. Se fosse stato giusto o no nella gara, a Mael non gli importava un emerito fico secco.
    "Calma adesso, calma" si disse, quando raggiunse la posizione di prima e vide la viverna. Fece un lungo sospiro per svuotare la mente dall'ira e poter proseguire la gara senza azzuffarsi con l'odiosa bestia. La sorpassò con una certa nonchalance e Mael colse l'occasione per rivolgerle uno sguardo sornione e facendogli una linguaccia di scherno.
    "Ci vediamo al traguardo che avrò tagliato prima di te!" esclamò, ghignando.

    * non i grifoni creature mitologiche ma i grifoni uccelli rapaci che appartengono alla famiglia degli Accipitridi. Li ho usati come riferimento perché hanno una notevole apertura alare (quasi 2,8 metri).
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago nero più bianco di Kengard

    Group
    Kengardiano
    Posts
    331
    STIMA
    +58
    Location
    Inferno, la porta accanto a Lucifero

    Status
    Offline
    Non appena l'angelo caduto vide quel maledetto robo vivernoso a forma di viverno perse la pazienza. Non era bastato che in quella gara la sua preziosa cioccolata fosse andata perduta, no, dovevano mettersi in mezzo pure un tizio con un eccessivo numero di spade e un'esplosione oscura che gli stava venendo addosso più veloce del vento in coda prodotto dal grifone. E, in questa folle e balzana situazione, gli venne in mente la più balzana e folle idea che gli era mai venuta in mente in tutta la sua immortale vita. Girandosi all'indietro fece un salto e, con le ali, planò sopra il dorso della viverna, mentre l'attacco di quest'ultima frantumava il carro e, per poco, non colpiva anche il suo grifone che si portò fuori tiro appena in tempo.

    -EHY, QUI DICONO CHE NEMMENO I CALCI DI CHUCK NORRIS POSSONO FAR PRECIPITARE UNA VIVERNA, E LA VIVERNA DICE CHE I POKEMON SONO PER BAMBINI CON PROBLEMI MENTALI- dopo aver urlato codeste bestemmie verso gli dei per attirare la loro ira sulla viverna, il demone balzò in groppa al grifone che si portò accanto a Mael.

    -Credo che tra poco si scatenerà un casino ancora peggiore di quello che già c'è-
     
    Top
    .
  15.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Uovo

    Group
    Kengardiano
    Posts
    277
    STIMA
    +60

    Status
    Offline
    Dall'espressione ebete dipinta sul volto di Zoro, Elenthyr capì che c'era qualtorna che non cosava.
    Si girò e s'accorse della mancanza della viverna nera, ed oltre alla mancanza di suddetta fiera mancava anche il loro mezzo di trasporto, il drago bianco, il quale stava svolazzando in compagnia di Krisal, Ksefira e Sikfrid.
    "amico mio", disse girandosi nuovamente verso lo spadaccino che si stava innervosendo, "non hai per caso qualche idea di come fare per raggiungere il gruppo di testa?".
    Lo spadaccino dalle tre lame, iniziò a riflettere, e man mano che pensava un piano assurdamente geniale e ovviamente assurdamente assurdo prese forma nella sua testa.
    "si", disse con un ghigno, "me ne è venuto in mente uno"....
    Zoro estrasse con movenze fierissime le tre spade, e concentrandosi al massimo disse:
    "tecnica a 9 spade, Nebbia argentata di ASHURA!".
    All'improvviso una coltre oscura amantò il carro, nascondendolo alla vista.
    Nemmeno Elenthyr che si trovava sul mezzo non vide più nulla, le tenebre lo circondavano da ogni direzione.
    Pian piano la coltre si ritirò, rivelando....
    "per tutte ledivinità!!!!!", esclamò l'elfupo; una figura mostruosa si parava d'innanzi a lui, una figura che aveva 6 braccia e 3 teste, ed in ogni arto ed in ogni bocca stringeva una spada.
    Le tre teste sogghignarono:
    "sei sorpreso vero? Ed ancora non è finita qui....".
    Il demone, che nel quale si era trasformato Zoro, si portò verso la coda del carro, e volgendosi verso Elenthyr disse:
    "preparati a governare questa carretta, ora ti mostro cosa vuol dire volare....."
    L'elfo si portò alle ali del carro e non sapendo bene che fare, ma avendo un brutto presentimento, si tenne stretto alle sbarre che governavano il mezzo.
    "tecnica a 9 spade, ciclone del dragone", questo fu l'ultima cosa che Elenthyr udì prima che il carro volasse in avanti alla velocità della"luce"....
    Il cielo vorticava, la terra sotostante girava, ogni hosa girava.....
    Elenthyr faceva fatica a governare quel trabaccolo, e si chiedeva come facesse a restare ancora tutto in sieme.....
    Passarono come dei razzi al fianco dei due dragoni, e si diressero a tutto foho verso aracstor.
     
    Top
    .
38 replies since 9/4/2018, 03:15   876 views
  Share  
.