Aspettando la terza prova

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    Il verme della terra in fondo non era un grande problema. Contro tre draghi rischiava sicuramente la sconfitta ma quelle creature erano estremamente devote al sacrificio pur di difendere il loro terriorio. E nel torto, appunto, c'erano loro, le bestie alate dal corpo coperto di squame.
    "L'intelligenza degli esseri viventi si misura in base all'ambiente in cui vivono!" rispoe a Ragnax dopo la sua affermazione.
    "E direi che loro qui sono piuttosto avvantaggiati. Vediamo di far desistere in qualche modo questa bestiola dal suo intento, non mi va di spargere sangue oggi."
    Quelle parole furono comunque pronunciate troppo tardi perché il suo simile nero e verde era già partito all'attacco, balzando sulla schiena del verme che perforò con il suo pungiglione velenoso. Lenrian invece emise una specie di fascio arancione verso sé stesso e Brendan. Non sapeva a cosa sarebbe servito ma si sentiva carico e positivo. Forse era quello l'effetto di quella luce strana.
    "Grazie... Ma tutto questo contro un verme della terra?" mormorò interdetto il drago, esibendo un sorrisetto imbarazzato.
    La creatura dalle molteplici zampe non poté evitare l'attacco di Ragnax: il suo pungiglione gli aveva forato la corazza e il veleno penetrato nelle carni. Era sì immune al veleno ma non esente dal dolore e dal bruciore che la puntura gli stava arrecando.
    Cercò di sbarazzarsi del drago sulla sua groppa con violenti e bruschi movimenti sussultori ma Brendan fece in tempo a distrarlo, lanciandogli contro dei sassi diretti al muso. Senza muovere né zampe, né coda.
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    Per azionare questo attacco, Brendan deve trovarsi a terra su un suolo possibilmente ricco di sassi o pietre. Dopodiché egli sarà in grado, attraverso la mente, di alzarle e di scagliarle contro l'avversario.
    Nota bene: 1) Può sollevare e lanciare pietre di dimensioni non esagerate (non devono superare i 5-8 kg altrimenti il consumo di energie sarà piuttosto elevato). La velocità del lancio dipende da quante energie ha Brendan a disposizione.
    2) Brendan può usare questa tecnica 1 volta ogni 4 post, dato che richiede un certo impegno mentale;
    3) Può essere azionata anche in forma umana. L'intervallo tra un attacco e un altro sarà lo stesso di quando è in forma draconica, ma potrà solo sollevare e scagliare pietre piccole o sassi. Anche qui la velocità del lancio dipende da quante energie ha a disposizione.

    Quel "trucchetto", così amava chiamarlo, era una cosa che aveva imparato da cucciolo. Il rosso non era connesso solamente al fuoco ma anche alla terra. Due elementi sovrani dell'isola da cui proveniva e due elementi con cui era nato. Quasi tutti i draghi di Skeiron li padroneggiavano, per una questione di sopravvivenza che altro. Adattarsi a vivere in un'isola vulcanica era difficile.
    Il mostro vide lanciarsi contro dei sassi e parve smettere nel disarcionare Ragnax. Poi spalancò le lunghe tenaglie come se fosse pronto a sparare altri proiettili di bava corrosiva, ma invece ruggì in un modo strano e insolitamente più forte.
    Da sopra le teste dei draghi uscirono altri due vermi della terra che balzarono davanti a loro in modo minaccioso. Adesso non erano più tre contro uno ma tre contro tre.
    "....D'accordo, adesso qui si sta facendo tutto più serio". commentò ironico. Ad ognuno il suo, pensò.

    ----------------------------



    Era davvero una cosa odiosa, molto odiosa: in ogni posto che andava doveva trovare sempre la confusione. Mai un momento di pace.
    Eppure in tutta Kengard doveva esistere un luogo adatto ai suoi desideri e esigenze...
    Quella grotta, seppur trovata all'ultimo minuto, era confortevole, buia, ben nascosta tra le montagne, protetta. Era perfetta.
    E invece dovette ricredersi non appena avvertì movimenti sia nel sottosuolo che sopra la sua testa, aggiunti da ruggiti e odori disgustanti. Non pensava che lì fosse tanto popolato in quel modo. Dannazione.
    Era veramente molto infastidita.
    Detestava alzarsi di giorno.

    Scusa tantissimo per l'attesa, ho avuto due settimane infernali ^^'
     
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    Ragnax riuscì a perforare la corazza del mostro grazie al pungiglione che ha sulla sua coda, come previsto il veleno non provocò gravi danni ma il verme della terra fu comunque percosso dal dolore. La sua mossa di tentare di disarcionare il drago verde-nero fu un grave errore, oltre a ricevere una grandinata di sassi da parte del drago rosso immobile, gli artigli del drago velenoso perforarono ancora di più la corazza del mostro e più questo si muoveva, più gli artigli del drago penetravano nelle sue carni. Ragnax riuscì a rimanere al suo posto, anche se gli faceva un po' di ribrezzo sentire il sangue di colore verdastro insinuarsi tra i suoi artigli.
    Il mostro strillò e ruggì senza attaccare ma i suoi versi attirarono altri suoi due simili delle stesse dimensioni del primo.
    Brendan, che tra i tre sembrava quello meno propenso a ferire i nemici commentò ironicamente su come si stava evolvendo la situazione-
    Lenrian agì di puro istinto, rinvigorito dal suo stesso potere arancione, soffiò un fascio di luce gialla diretto al centro del muso del verme della terra che lo stava puntando, mirando a quelli che dovevano essere gli occhi. Una creatura abituata a vivere la maggior parte del tempo sottoterra doveva essere molto sensibile alla luce e il drago arancione sfruttò il suo potere della luce gialla per cercare di accecare il suo avversario, in modo da disorientarlo e impedirgli di attaccare.
    Il suo compagno di elemento opposto, intanto, soffiò dalle fauci una vampata di fiamme oscure violacee sulla parte anteriore del collo del verme della terragià martoriato dal suo pungiglione e dai suoi artigli per iniziare a corrodere il collo e la testa del verme. Gli occhi rossi di Ragnax brillavano rossi e fulgidi più che mai, segno che il drago era inebriato dalla battaglia e dalla voglia di far fuori quel schifoso verme.
    "Coraggio, Brendan. Non ci faremo fermare da questi vermi schifosi. Siamo draghi!" lo incitò Ragnax.

    Ragnax usa la tecnica del Maestro del Vuoto "Fuoco del Vuoto"
    III) Fuoco del Vuoto:
    Con questa tecnica posso soffiare fiamme viola oscure che corrodono la vittima e continua a bruciare anche se ci butti sopra terra e acqua (per estinguerle è necessario gettarsi proprio nell'acqua o rotolarsi a terra per diverso tempo), fino a consumare del tutto la povera vittima che morirà arsa e liquefatta.

    Ovviamente, meno forte di quella del Maestro.
    Lenrian invece usa la sua tecnica "Giallo"
    Giallo: Lenrian soffia un lampo di luce gialla fortissima che mira ad accecare temporaneamente l’avversario. Può anche mantenere questo soffio condensato in una sfera gialla luminosa che gli consente di illuminare luoghi bui.
     
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    Era impressionante come gli altri suoi due simili fossero così agguerriti contro quelle creature. Certo, Brendan non era da meno quando ci si metteva. Però quel giorno era in modalità "non ho voglia di fare stragi di innocenti". In qualità di buon leader, con il suo gruppo di sopravvissuti all'eruzione vulcanica della sua isola doveva essere possibilmente diplomatico e meno azzardato.
    Ragnax nel mentre lo stava incitando alla lotta, alle prese con il verme che aveva attaccato per primo. La povera bestia fu letteralmente avvolta da una vampata di fiamme violace che deformarono la sua corazza scavandola lentamente. Era davvero un'arma micidiale, pensò il rosso. La bestia però non demordeva e cercò di avvolgere le proprie spire piene di zampe contro il corpo del drago nero e verde, con lo scopo di stritolarlo.
    L'obiettivo di Lenrian invece fu preso alla sprovvista da un bagliore aranciato diretto ai suoi occhi. Il verme in risposta emise uno stridulo acuto di sofferenza e iniziò a sputare una serie di dardi bavosi corrosivi contro lui e Brendan. Altri invece finirono contro le rocce circostanti.
    Il drago rosso ne evitò uno spostandosi bruscamente di lato, poi sputò una scheggia infuocata dalle fauci che causò un'esplosione sul punto in cui c'era il verme momentaneamente accecato.
    Scheggia
    Brendan sputa una vera e propria sottile scheggia di fuoco arancione, lunga circa 80 centimetri. Se la scheggia colpisce il suolo, creerà un'esplosione di fuoco di media intensità con lo scopo di far allontanare l'avversario. Se colpisce l'avversario stesso, la scintilla arrecherà una ferita "bruciata".
    I danni variano a seconda del bersaglio e dell'Elemento.
    Nota bene: 1) Brendan può emettere una scheggia infuocata alla volta, ogni 2 post;
    2) Non può azionare questa tecnica in forma umana.

    L'attacco però fece tremare la terra in un modo alquanto sospettoso. Brendan si strinse nelle spalle, guardando Lenrian con un apparente sorriso innocente.
    "Sono pericoloso io, vedi?" disse ironicamente per allentare la tensione.
    Se il verme che aveva bersagliato Lenrian era stato impaurito dall'esplosione, l'altro, il terzo che non aveva ancora attaccato, sembrava più propenso a studiare i tre draghi. Una mossa che non andava sottovalutata.

    Quel verme però incontrò presto la sua fine: una serie di fili neri come la pece simili a zampe strisciarono misteriosamente verso la creatura, avvolgendole la testa, il corpo e la coda. Brendan si fermò e osservò lo strano fenomeno, perplesso. Si accorse che provenivano da sotto lo spiazzo roccioso.
    La bestia fu colta senza preavviso e quando se ne accorse fu troppo tardi: fu trascinata fino al ciglio e scaraventata con violenza di sotto, giù per la montagna. Gli urli terrorizzati del verme echeggiarono per una manciata di secondi, fino a quando non si sentì più niente e tutto sprofondò nel silenzio. Gli altri due vermi smisero di attaccare, capendo che un suo simile aveva appena incontrato la morte.
    "Tutto ciò è stato molto inquietante." commentò Brendan, avvicinandosi lentamente al margine del luogo in cui erano. Aveva visto da dove venivano quelle zampe nere, quindi per forza ci doveva essere qualcuno che le comandava o le muoveva. E doveva capire chi, nonostante avesse un certo brutto presentimento. Tipo avere un terrorizzante effetto sorpresa.
    "Chi va là?" domandò. Si affacciò con la testa, avendo così una completa visuale della montagna scoscesa. Inizialmente non vide niente se non sassi e rocce a volontà. Poi si accorse di una strana rientranza che si apriva a metri sotto i tre draghi, molto somigliante ad una caverna.

    I vermi si sono fermati quando hanno visto che uno di loro è stato ammazzato, ma c'è comunque la possibilità che attachino di nuovo (a tua scelta nel post, se vuoi).


    Edited by H a w k e ; - 21/6/2018, 19:27
     
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    Il verme che dovette affrontare Ragnax fu tra i tre quello più sfortunato, in quanto si trovò davanti ad un avversario davvero tosto. Il drago nero-verde si difese prontamente dalle molte zampette del mostro, muovendo di qua e di là la coda munita di pungiglione che teneva a bada, tranciandone alcune e facendo strappare alla bestia altri stridii di dolore, anche perchè il drago sulla sua groppa continuava a graffiare e a lacerare la sua corazza.
    Lenrian venne colpito di striscio all'ala destra dalla bava corrosiva del verme ma se ne liberò quasi subito , scuotendo velocemente l'ala. Brendan attaccò nuovamente il verme con una scheggia infuocata che esplose contro il verme accecato dal soffio luminoso di Lenrian.
    Il drago arancione della luce rimase affascinato dalla varietà di attacchi del drago rosso che andava dalla grandinata di sassi alle schegge esplosive. Visto che il verme era stato stordito dall'esplosione e si stava ritirando, Lenrian approfittò per sorridere al suo simile rosso.
    "Hai delle abilità molto particolari" gli rispose.
    Lenrian passò lo sguardo sul suo compagno d'amore che stava letteralmente scorticando il suo avversario a suon di graffi e fiamme oscure, difendendosi dagli attacchi con la coda da scorpione. Passò poi li sguardo sul verme che non era ancora stato attaccato dai tre draghi, che sembrava quello più pericoloso al momento, dato che stava studiando una tattica per attaccare. La bestia, però, non riuscì a fare nulla, perchè venne assalita da degli strani filamenti neri che provennero dal sottosuolo lo avvolsero completamente e lo scaraventarono giù per il ghiaione, con un frastuono di versi terrorizzati e massi che rotolavano.
    Tornò il silenzio e Brendan, come un cucciolo curioso, zampettò fino al punto in cui si era manifestato lo strano fenomeno e vi sporse la testa per controllare, chiamando pure l'assassino del verme della terra.
    "Brendan! Stai indietro! Potrebbe essere pericoloso!"
    Lenrian raggiunse subito il drago rosso ed innalzò davanti alle loro teste una barriera di luce blu in modo da mettere uno scudo tra i loro musi e la cosa con i filamenti neri.
    Arrivò anche Ragnax, dopo che era saltato giù dal verme.
    "Non è necessario che entriamo la dentro. I diamanti possono trovarsi anche qui fuori e...." la frase del drago oscuro-velenoso si interruppe perchè sentì qualcosa sfrigolare sulla sua schiena, tra le ali. Il verme contro cui combatteva non si dava per vinto e, dopo essersi fermato per il suo compagno caduto, attaccò il drago.
    Ragnax, che rimase solo leggermente ustionato, si girò di scatto e soffiò un'altra fiammata viola diretta contro il muso del verme, molto probabilmente il colpo di grazia.
    Il verme che era stato attaccato da Brendan e Lenrian si allontanò ancora di più quando vide il suo simile venir bruciato dalle fiamme oscure del drago nero-verde.
     
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    Brendan era stato incuriosito dal fenomeno oscuro accaduto precedentemente. Dato che si stava sporgendo dal ciglio della montagna per individuare la provenienza di ciò che aveva ucciso quel verme della terra, stava quasi per spiccare il volo e andare così a vedere nella grotta (piuttosto vicina) che aveva individuato. Era convinto che lì dentro ci fosse la "fonte" dello strano potere. Lenrian però lo mise in guardia e una volta raggiunto il suo simile rosso, generò davanti ai loro musi una specie di barriera protettiva bluastra.
    "Uh, grazie!" esclamò, interessato. In quel momento arrivò anche Ragnax, dapprima alle prese con uno dei tre esseri striscianti. Egli disse che i diamanti non si trovavano esclusivamente lì dentro ma anche fuori. La frase però venne lasciata in sospeso perché il drago nero fu attaccato di sorpresa dal verme di prima, il quale non si dava affatto per vinto. Fortunatamente Ragnax lo mise k.o. Lo uccise sul colpo. Chi poteva resistere una fiammata del genere, dopotutto?
    "Accidenti, non c'era altro modo" si rammaricò il rosso mentre si grattava la testa e osservava il cadavere della creatura della terra, bruciacchiata.
    "L'importante è che voi stiate bene. La loro bava è forse una delle poche cose che nuoce a noi draghi". Puntò lo sguardo prima su Lenrian e sul suo compagno per vedere se avevano riportato bruciature, poi sul terzo verme, l'unico superstite, che prese ad allontanarsi rapidamente per non andare incontro a morte certa...viste le circostanze.
    Improvvisamente una pozza d'ombra larga quanto un drago passò sotto le zampe dei presenti. Il terreno per qualche secondo sfuggente si fece nero e Brendan se ne accorse solo all'ultimo momento, guardando con aria interrogativa i suoi altri due simili.
    Silenziosa e altresì veloce, la chiazza nera faceva impressione da vedere. Era inoltre diretta all'unico verme che era rimasto in vita.
    "Ehy, secondo voi cosa potrebbe essere? Sono aperte le scommesse" sdrammatizzò il rosso, anche se in realtà appariva perplesso a causa del nuovo fenomeno. Si sarebbe aspettato di tutto ma non che dall'ombra, a quasi un centinaio di metri da loro, emerse letteralmente un drago dalle squame color nero cenere. Grande all'incirca come loro, egli senza dire né tanto e né quanto si avventò contro il povero verme che invano cercava di scappare. Lo ghermì con tutti gli artigli che aveva a disposizione e, una volta immobilizzato, gli inflisse un letale morso alla trachea, proprio dove non aveva nessuna protezione naturale. Del sangue verdastro prese a zampillare dalla ferita, macchiando il terreno e il muso del misterioso terzo arrivato. Le zanne affilate penetrarono ancora più in fondo e lì rimasero finché il verme non smise di divincolarsi.
    "Hai un sapore orribile" borbottò improvvisamente una voce, appartenuta allo sconosciuto. Che in eraltà era più corretto dire sconosciuta perché femmina.
    Quest'ultima sputò un getto di saliva a terra per togliersi il terribile gusto dell'essere della terra e si ricompose. Con la testa si voltò verso i draghi maschi che guardò con i suoi occhi infossati e neri su cui spiccavano due iridi ghiacciate.
    In tutto ciò Brendan non sapeva come esprimersi. Ebbe uno strano tuffo al cuore quando la dragonessa incrociò il suo sguardo che trasudava niente di buono.
    La sconosciuta tuttavia (e per il momento) non mostrava segni ostili anche se la sua apparenza ingannava notevolmente. Si limitò solo a scavalcare il cadavere del verme con nochalance, facendo un paio di passi verso il trio di draghi.
    "Siete stati voi i responsabili di tutto questo baccano?" esordì, piuttosto autoritaria.
    Il drago rosso rimase muto inizialmente, poi parlò:
    "Un po' e un po'. Anche se ci hanno attaccato prima loro" esclamò, riferendosi alla creatura della terra.

    Aidal entra nella role. La tecnica usata prima era Dissolvenza:
    CITAZIONE
    La dragonessa può dissolversi nella propria ombra al fine di muoversi senza farsi vedere o per cogliere un avversario di sorpresa.
    Dettagli attacco:
    1) Questa tecnica può essere usata per un tempo limitatissimo, ovvero 10 secondi e non più.
    2) Questa tecnica può essere usata fino a 3 volte al giorno ogni 6 post.

    Potenziamento +1
    La dragonessa può dissolversi nella propria ombra al fine di muoversi senza farsi vedere o per cogliere un avversario di sorpresa.
    Dettagli attacco:
    1) Questa tecnica può essere usata per un tempo limitatissimo, ovvero 20 secondi e non più;
    2) Questa tecnica può essere usata fino a 3 volte al giorno ogni 5 post.
     
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    Il verme che aveva pensato di ribellarsi al figlio del Maestro del Vuoto fece la scelta più sbagliata. La fiammata oscura soffiata da Ragnax lo bruciò totalmente, uccidendolo sul colpo. Il drago oscuro-velenoso spalancò le ali e lanciò un ruggito di vittoria, soffiando una fiammata oscura in aria. Era un drago ancora adolescente e timidissimo ma quando sconfiggeva un avversario si pavoneggiava in tutto il suo orgoglio di drago maschio.
    Brendan ringraziò Lenrian per lo scudo di luce blu innalzato a protezione dei loro musi e chiese se stessero bene.
    "Uno di quei vermi schifosi mi ha sfiorato il petto ma è solo una leggera bruciatura e non di più. E ci vuole ben di più che quella bava per ferire ed intimorire il mio compagno. E' davvero un drago forte, il mio adorato Ragnax. Stiamo comunque attenti, chiunque abbia usato quei filamenti oscuri dev'essere davvero forte." rispose il drago arancione della luce.
    I due compagni osservarono il nuovo fenomeno materializzarsi, un'ombra che passò sotto le zampe dei draghi maschi e si diresse verso il verme della terra in fuga.
    "Sta manipolando l'oscurità. Anche mio padre usa una tecnica simile!"fu il commento per nulla intimorito del drago oscuro-velenoso.
    Finalmente il guerriero misterioso si fece vedere, un drago nero oscuro. Anzi, una dragonessa nera oscura, i tre draghi maschi lo capirono subito dal suo odore. Guardarono la dragonessa delle ombre avventarsi contro l'ultimo verme della terra con gli artigli e sferrargli un morso terribile che lo uccise all'istante.
    Quando la creatura delle tenebre si volse per guardare i tre maschi con i suoi occhi di ghiaccio, Lenrian si strinse contro il suo moroso, cercando conforto. Non che temesse un suo simile dell'altro sesso e di elemento opposto ma sapeva che quella dragonessa era molto forte e che era meglio tenersela amica. Avere un drago oscuro come moroso poteva essere di gran conforto.
    La sconosciuta, con un'andatura aggraziata e femminile, si avvicinò al trio di draghi maschi e chiese loro se fossero loro gli autori di quel baccano.
    Fu Brendan il primo a rispondere, un po' vagamente.
    "Se ti abbiamo svegliato con il rumore della battaglia, ci scusiamo. Siamo in questo territorio friabile ed instabile per fare un favore al nostro amico. Io sono Ragnax, figlio del potente Maestro del Vuoto, drago oscuro e velenoso." disse il drago nero-verde presentandosi e facendo capire senza troppi dettagli sul perchè erano lì.
    "E lui è Lenrian, il mio compagno di elemento luce"aggiunse, facendo portavoce del suo moroso, che continuava a guardare la dragonessa leggermente nascosto dal corpo del compagno.

    Ouch XD Lenrian ed Aidal si incontrano XD
     
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    La risposta di Brendan fu piuttosto vaga e lui stesso pensò se a causa di ciò la dragonessa si fosse arrabbiata. Da come aveva posto la domanda, quest'ultima sembrava tutto fuorché allegra.
    Invece lei non batté ciglio, rimase silenziosa e immobile dove era. La cresta rossa del suo collo, dapprima tesa, si abbassò leggermente. Sbuffò solo una leggera nuvoletta di fumo nero dalle narici e mosse gli occhi per analizzare chi aveva davanti.
    Lenrian si strinse accanto al suo compagno Ragnax. Lui fu il primo a parlare e a presentarsi, aggiungendo inoltre la causa del frastuono causato. Brendan invece era solo curioso: nella sua terra non aveva mai visto draghi in quel modo. Erano perlopiù rossi, gialli, arancioni, marroni o verdastri, insomma dei colori della terra e del fuoco. Vedere del nero su un suo simile era una novità che trovò piacevole. Inoltre, dettaglio che trovò affasciante, era la conformazione geometrica e particolare delle squame che aveva addosso la sconosciuta.
    Si stava perdendo nei suoi dettagli, tantoché fu riportato alla realtà dalla stessa che emise un sospiro abbastanza sonoro.
    "Non so chi sia questo Maestro del Vuoto e ormai le tue scuse sono vane. Pazienza." rispose breve al drago del veleno.
    "Ma tu guarda se tutte le volte che trovo una tana confortevole in cui dormire vengo sempre disturbata da qualcuno di turno. Deve essere il mio destino" borbottò tra sé e sé, mentre questa diede le spalle ai presenti facendo per allontanarsi.
    Brendan non poté fare a meno di udire il suo sommesso disagio e gli venne in mente un'idea fulminea. La raggiunse a passi svelti, scavalcando il cadavere del verme della terra per poi fermarsi successivamente a pochi metri dalla sua coda ondeggiante.
    "Ehi!" urlò, per catturare la sua attenzione. Lei però continuava ad andare per i cavoli propri.
    "Lo so che mi senti, perciò degnami della tua attenzione".
    La dragonessa si fermò. Sospirò ancora una volta e roteò gli occhi al cielo, poi voltò il muso aguzzo e arcuato verso il rosso.
    "Che c'è, ora?" domandò. La sua espressione era terribilmente truce.
    "Io e gli altri due draghi che vedi stiamo cercando dei diamanti. Per caso ti sei imbattuta in essi o li hai visti di sfuggita?" volle domandarle Brendan. Incrociò gli sguardi di Lenrian e Ragnax: una zampa in più in quelle occasioni poteva fare sempre comodo.
    La dragonessa distolse lo sguardo da quello verde del suo interlocutore per poggiarlo su un punto impreciso.
    "Nella grotta dove dormivo poco fa credo di aver visto qualcosa luccicare appena. Non sono sicura però che si trattassero di diamanti" constatò. Brendan assunse un'espressione sorpresa: magari potevano essere proprio loro, chi lo sapeva. Potevano comunque andare a vedere.
    "Ci potresti accompagnare laggiù?" Era una domanda alquanto insolita da porre ad un completo sconosciuto.
    "Fate quello che volete, ormai non è più mia quella dimora. Ne cercherò un'altra, possibilmemte lontana da tutto e tutti" disse la dragonessa, marcando le ultime parole a zanne strette. Ella dunque, fece nuovamente per andare via.
    "Se ci aiuterai troverò la tana che desideri" esclamò Brendan frettoloso, con la paura che la sua interlocutrice potesse spiccare il volo, lontana. Lei si fermò ancora una volta e raddrizzò la cresta rossa, interessata e allo stesso tempo guardinga.
    "Come potrei fidarmi delle tue parole?" sghignazzò a fauci socchiuse.
    "Temo però di non avere grandi scelte: o girovagare per Kengard inutilmente o dare retta a te. Certo che sono messa proprio male" aggiunse. "Dammi del tempo per pensarci su".
    Brendan annuì con la testa e mentre la dragonessa pensava, lui si avvicinò a Lenrian e Ragnax, sussurrando:
    "Ho tutto sotto controllo, non dovete avere timore di niente".
    Ad un tratto però la voce della dragonessa nera propruppe tagliente verso il drago rosso.
    "Guarda che ti sento. Comunque accetto la tua proposta ma bada se mi inganni. Ti ho avvertito".
    Detto ciò lei si buttò giù dal dirupo e aprì le ali, planando verso l'entrata di quella che prima era la sua grotta. Brendan fece un cenno agli altri due draghi di seguirla.
     
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    La dragonessa nera era chiaramente irritata. Non nascose per niente il fatto di essere stata svegliata dal chiasso provocato dalla battaglia e rifiutò e scuse di Ragnax, il quale rimase fermo al suo posto con il moroso arancione sempre attaccato al suo fianco.
    Ne seguì un dibattito veloce tra il curioso Brendan e la seccata dragonessa nera. Sulle prime, la femmina fece finta di non sentire i richiami del maschio rosso ma poi dovette cedere e prestargli attenzione.
    Il drago rosso le spiegò per filo e per segno il motivo della loro presenza, i diamanti, e poi le chiese il suo aiuto, dopo che loro tre l'avevano destata da un sonno ristoratore.
    Lenrian e Ragnax erano convinti che la dragonessa nera sibilasse contro il rosso per dimostrarle il suo rifiuto e se ne andasse via per i fatti suoi.
    "E' la classica dragonessa oscura fredda e solitaria che non vuole compagnia" fu il commento a bassa voce di Ragnax nelle orecchie del compagno.
    "Non mi piace. Spero che se ne vada." rispose il drago della luce, sempre a bassa voce.
    Brendan, come se avesse sentito il confabulare dei due morosi, li rassicurò sul fatto che aveva tutto sotto controllo. Lo sguardo senza parole di Lenrian fu tra il perplesso e il diffidente; non che non si fidasse del rosso ma non si fidava della femmina nera. Era una di quelle dragonesse con cui non voleva proprio a che fare. Per sua fortuna lui non era interessato alle femmine della sua specie. Molto meglio un moroso come Ragnax. Avrebbe sicuramente fatto il filo anche a Brendan, se non fosse già occupato, perchè riteneva il rosso un vero figo, sia come fisico che come carattere.
    La dragonessa nera accettò l'aiuto, contro ogni pronostico e si buttò giù dal friabile dirupo, planando verso la grotta dalla quale era fuoriuscita.
    Ragnax seguì poi a ruota il rosso, seguito a sua volta dal moroso.
    "Potresti almeno dirci il tuo nome? O è un segreto oscuro?" chiese Ragnax alla femmina nera, quando furono all'ingresso della grotta.
     
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    Brendan spiccò il volo poco dopo la dragonessa e atterrò non molto distante da lei. A pochi metri vi era l'entrata della grotta. Essa appariva a misura di drago, anche se era un po' stretta ai lati. Il passaggio quindi era consentito solo ad ali chiuse e con il collo un po' abbassato per evitare una serie di massi sporgenti rompi-corna. L'interno invece era solo buio con altra oscurità quindi nero su nero. Non si vedeva niente.
    Il drago rosso si affacciò appena all'entrata del luogo, alzando le sopracciglia squamate.
    "Poco fa non hai detto che c'erano delle cose brillanti?" domandò perplesso.
    "Infatti è così." ribatté lei immediatamente.
    "I vostri occhi devon abituarsi all'oscurità. Quindi entrate dentro e aspettate quanto basta per iniziare a vedere ciò che forse state cercando."
    La dragonessa dopo aver spiegato si mise a sedere sulle zampe posteriori vicino all'entrata di quella che, fino a poche ore fa era stata la sua casa temporanea. Con gli occhi color del ghiaccio seguì l'arrivo degli altri due draghi. Quello nero e verde le domandò come si chiamasse, se il suo nome non fosse stato un segreto oscuro, così lo aveva definito.
    "Di solito ai curiosi come te prima dico il nome, poi li uccido in modo che portino il segreto oscuro nella loro tomba..."
    Brendan prima di entrare nella caverna di bloccò e guardò con gli occhi sbarrati la sconosciuta. Sbagliava o lei aveva detto sul serio in quel modo?
    Passarono dei tesi secondi silenziosi fino a quando la dragonessa emise uno sbuffo divertito.
    "Suvvia, sto scherzando. Mi chiamo Aidal." Ella poi non aggiunse altro, incitò solo i presenti, con un cenno della testa, ad entrare nel suo antro.
    "D'accordo, Aidal... Prima troviamo questi diamanti e prima ti aiuterò a trovare tana..."
    Con passi lenti e cauti, il rosso entrò per primo. Fu prima investito dall'odore di umido misto a cenere, poi venne consecutivamente inghiottito dalla tenebra totale che spense il riflesso caldo delle sue squame rosse lucenti, man mano che procedeva in avanti.
    "Ehy Lenrian..." Brendan chiamò il drago arancione a bassa voce, attirando prima la sua attenzione con un sibilo.
    "Mi sei sembrato piuttosto esperto di minerali e simili, più di me oserei dire. Anche se per adesso si vede solo nero, ti sembra un posto in cui si possono trovare diamanti?" domandò.
    In mezzo a quel mare di dubbi, intanto, un qualcosa brillava nell'oscurità, da qualche parte in quell'antro misterioso... In attesa di essere visto.

    Edited by H a w k e ; - 25/9/2018, 17:33
     
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    I draghi entrarono nella grotta. Per prima la femmina, poi Brendan, a seguire Ragnax. Lenrian, invece, si prese qualche attimo in più prima di entrare per guardarsi in giro ed annusare l'entrata. Non percepita odore di creature pericolose, se si escludeva quello lasciato dai vermi di terra. Sentì le voci degli altri draghi e capì che la dragonessa nera si chiamava Aidal e non nascondeva il fatto di uccidere i suoi simili. A quelle parole, Ragnax le fece un'occhiata del tutto neutra, come se dicesse "se credi di portarmi nella tomba ti sbagli di grosso, femmina. Si vede che non conosci nè mè nè il Maestro del Vuoto."
    Finalmente anche Lenrian entrò, richiamato anche dall'amichevole drago rosso e fu il drago della luce a risolvere il problema del buio. Il drago arancione usò la tecnica che portava il nome del suo colore per risplendere come una grossa lanterna, probabilmente infastidendo la femmina.
    Ora che era illuminata, la grotta si trasformò in un cielo stellato; sul pavimento, sulle pareti e sul soffitto, i cristalli di molti minerali scintillarono come astri, riflettendo la luce emanata da Lenrian. Una zona sul fondo della grotta sembrava risplendere di più delle altre, come se ci fosse una concentrazione più alta di minerali.
    "La roccia madre dei diamanti di solito è di colore nero o verde scuro...un po' come il manto di Ragnax, ed è molto dura e densa. Si dice che sia magma solidificato a grande profondità" rispose Lenrian al drago rosso.
    Lo sguardo del drago arancione venne attratto infatti dal filone che sembrava una fascia di stelle e lo indicò con un artiglio rosso.
    "Io proverei a guardare là"
    Ragnax, invece, venne attratto da qualcos'altro. In un altro angolo della caverna c'era qualcosa che sembrava brillare di luce propria.
    "E là dietro cosa c'è?" e stavolta fu Ragnax a puntare l'artiglio.
     
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    Aidal raggiunse la posizione di testa, guidando i draghi dentro la grotta. Dietro aveva Brendan che si guardava intorno con fare attento, nonostante ancora non vedesse niente.
    "Ve l'ho detto, abbiate pazienza e la vista si abituerà al buio". spiegò ancora una volta la dragonessa, scuotendo la testa scocciata. Non vedeva l'ora di togliersi dalle zampe tutti quanti, si era già stancata di averli intorno. Tuttavia non ricevette nessuna risposta a riguardo se non un improvviso bagliore che fece aggrucciare l'espressione di Aidal, la quale emise un basso ringhio di gola.
    "Mister torcia ambulante a quanto pare non vuole darmi retta. Eh vabbeh" pensò ella con un'alzata di spalle. La grotta da buia pesta difatti si illuminò quasi a giorno e i gli altri tre draghi ebbero quindi modo di analizzare il fondo del luogo. Brendan ascoltò la breve spiegazione di Lenrian che descriveva come doveva essere la roccia madre in cui "spuntavano" i diamanti, mentre Ragnax invece fu come attratto da un angolo particolare della caverna. Egli domandò cosa ci fosse in quel punto che aveva indicato con un artiglio.
    Il drago rosso, cercando di avanzare piano senza rompere niente (ardua impresa), raggiunse Aidal e la sorpassò. Lei però lo afferrò prontamente per la sua coda scarlatta e lo fermò.
    "Ma che ti prende?" domandò confuso.
    "Se fossi in te non ci andrei lì" disse breve.
    "E perché mai, scusa? Quello potrebbe essere un diamante, no?"
    La dragonessa annuì con la testa e lasciò la presa della coda.
    "Lo è ma è una zona delicata. Tu sei troppo grosso e sgraziato, ergo rischieresti di far franare tutto. Per farla corta, mi servi vivo per dopo altrimenti come la trovo questa tana, mhm?" Gli rivolse un'espressione eloquente e Brendan non riuscì a scappare da quella trappola di ghiaccio che erano i suoi occhi. Si stava sentendo in imbarazzo. Si scansò in fretta da lei, possibilmente disinvolto, e cercò un "appoggio morale" su Lenrian e Ragnax.
    "Voi siete più piccoli di me e penso che siete adatti per infiltrarvi in luoghi pericolanti meglio di me" esordì.
    "Però questa storia si sta facendo davvero complicata e non vorrei coinvolgervi in qualcosa di molto pericoloso... Quindi se volete tornare indietro fate pure." Il rosso non voleva che qualcuno rischiasse di farsi male per colpa sua: un bravo amico e leader doveva far di tutto pur di non mettere a repentaglio la vita altrui.

    Dunque, se Lenrian e Ragnax accettando di entrare nella zona pericolante, essa non è altro che un cunicolo più basso e stretto (un po' in discesa) che si estende nel punto in cui ha indicato Ragnax. Un drago di 3 o appena 4 metri ci può entrare con la testa abbassata, le ali strette ai fianchi e le gambe leggermente flesse, procedendo cauto. Il diamante si trova in fondo a questa specie di tunnel.
    Per ritornare indietro occore che un altro drago aiuti quello dentro al cunicolo ad uscire, tirandolo per la coda (per fare meglio il secondo drago regge già dall'inizio la coda del primo che si avventura dentro) perché la via, come già spiegato, è in pendenza.
     
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    Tutti si concentrarono nel punto dove gli occhi rossi di Ragnax videro quello che era il loro obiettivo: il diamante.
    Lenrian distolse l'attenzione dall'affioramento che aveva visto prima, che si era rivelato essere un semplice filone quarzifero, e tornò dai suoi simili.
    Il drago rosso, spinto dalla voglia e dalla curiosità di prendere il diamante cercò di infilarsi nello stretto cunicolo ma la dragonessa nera glielo impedì, prendendolo per la coda. Il rosso, infatti, era troppo grosso e grezzo e la sua mole rischiava di far franare il tunnel. Così chiese aiuto ai suoi amici.
    "Ci penso io, e anche tu potresti farlo, Brendan" disse Lenrian.
    Il drago arancione, pur mantenendo accesa la sua luce, si trasformò ed assunse la postura di un drago antropomorfo bipede non più alto di un elfo. Vivendo a stretto contatto con Aesiril, il drago della luce aveva maturato quel potere speciale ed insolito.
    "Prendi quel diamante e torna a trasformarti....in questa forma sei davvero brutto, lo sai?" lo prese in giro il suo moroso oscuro-velenoso.
    Lenrian antropomorfo scoccò una linguaccia a Ragnax e poi tornò dal suo simile rosso, che ora lo guardava con stranezza e curiosità, inclinando il muso.
    "Come puoi vedere, non sei il solo ad avere il potere speciale di trasformarti. Se anche tu ora torni ad assumere le sembianze del ragazzo dai capelli rossi, sarà più facile entrare là dentro e prendere il diamante" si rivolse a Brendan.
    "E nel sfortunato caso che il tunnel dovesse crollare intrappolandoci...ci penserà il mio compagno Ragnax a liberarci, è davvero forte il mio amore. E tu potresti aiutarlo" aggiunse, rivolgendosi al drago nero-verde e riferendosi anche alla dragonessa oscura.
    Ragnax rispose con un cenno positivo del muso che diceva "per te faccio tutto, amore mio".
    Il drago bipede arancione attese che anche il suo simile rosso si trasformasse, se lo avesse voluto. Poteva anche rimanere drago ma in quel caso sarebbe stato totalmente inutile.

    Lenrian usa il potere speciale, vediamo se Brendan lo imita X3
     
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    Ragnax e Lenrian furono troppo gentili, difatti anche per quella volta decisero di aiutare Brendan a prendere il diamante che aveva visto in fondo al cunicolo stretto e scivoloso.
    "Anche tu non sei tanto piccolo..." mormorò guardando il suo simile arancione. Inaspettatamente, però, questi si trasformò e si rimpicciolì come un drago bipede dalla postura eretta. Brendan lo guardò con occhi sorpresi, abbassando curioso la testa alla sua altezza che superava leggermente quella della media umana. Lo annusò profondamente, come di solito il suo istinto gli suggeriva di fare quando vedeva cose nuove.
    "Odori sempre di drago ma vederti così sembri totalmente una specie differente!" constatò. Aidal invece aveva osservato tutta la scena con aria totalmente indifferente, senza proferire alcuna parola a riguardo. Brendan la guardò con la coda dell'occhio rapidamente per poi puntare del tutto l'attenzione su ciò che gli disse Lenrian.
    "Di solito non assumo la seconda forma più volte nell'arco di una giornata. Potrei stancarmi in fretta..." disse, portandosi pensieroso una zampa artigliata sotto il mento spinoso. Se avesse preso la decisione di restare in quel modo, magari Lenrian avrebbe avuto difficoltà senza alcun aiuto. Però il rosso, nel caso i vermi della terra avessero attaccato di nuovo, avrebbe potuto allontanarli dalla grotta in modo che essa rimanesse intatta.
    "Se però mi trasformassi, potrei sbrigare in fretta questa faccenda ma non avrei energia a sufficienza per ritornare drago... Se qualcuno ci sferrasse un attacco sarei molto limitato in questa forma. Però abbiamo un drago in più, anzi una dragonessa. Ci potrebbe dare supporto in quel caso. Col fatto che l'aiuterò a trovare quello che cerca non può starne fuori".
    Brendan era così assorto nei suoi pensieri che non fece caso al tempo che stava trascorrendo. Aidal roteò gli occhi al soffitto buio e umido della caverna e arrivò un colpetto con la coda al fianco del drago rosso.
    "Non trovi che stiamo perdendo tempo?" gli disse con voce retorica. Lui sobbalzò dallo spavento perché era stato colto alla sprovvista.
    "Sì sì, giusto... Ok Lenrian, mi sembra doveroso aiutarti. Dopotutto io vi ho trascinati in questa impresa". Ridacchiò gioviale, poi la sua figura divenne una grande forma color giallo/arancio luminescente. Si abbassò e si ristrinse fino a quando non assunse la silhouette di un essere bipede che presto lasciò posto alla vistosa forma umana di Brendan. E solo allora si rese conto di quanto la dragonessa nera fosse così imponente... Vista da quella prospettiva metteva un certo timore, soprattutto perché guardava dall'alto verso in basso come se avesse avuto sotto una preda prossima ad essere sbranata.
    "Interessante come anche qui, i draghi, abbiano potere di mutare forma..." disse lei, molto enigmatica. Così come loro anche lei poteva assumere le sembianze di un altro essere, sebbene si trattasse di un gufo.
    "Siete comunque piuttosto vulnerabili in codeste condizioni, quindi andrò fuori dalla grotta a tenere alla larga chi osa avvicinarsi. I vermi della terra non erano solo quei tre e in queste zone ce ne sono ben altri".
    "E faccio tutto ciò per un posto in cui dormire, tsk".
    Dopo quei pensieri amari ella uscì con nonchalance dalla caverna, lasciandosi alle spalle il trio alle prese col diamante. Nel frattempo Brendan non perse altro tempo e si infilò agilmente dentro il tunnel.
    "Lenrian allungami la coda o rischio di scivolare tutto d'un botto" lo avvertì.

    Se ti va puoi procedere senza problemi. Puoi fare autoconclusioni con Brendan ^^
     
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    Ragnax scoccò un'occhiata di pura gelosia a Brendan quando questo si mise a sniffare curiosamente Lenrian bipede. Sapeva che lo faceva solo per sentire il suo odore ma il drago oscuro-velenoso era comunque geloso; solo lui poteva annusare ed assaporare l'odore del suo amore luminoso. Lenrian, per tutta risposta, stuzzicò le narici al suo simile rosso, rischiando non poco di fargli partire una fiammata accidentale per lo starnuto.
    "Certo che odoro di drago! Cosa credi tu? Di puzzare di umano quando sei in forma umana? Voglia o non voglia, ti porti sempre dietro il profumo selvaggio di drago maschio!" gli disse Lenrian, rimarcando il fatto che il suo odore era profumo alle sue narici.
    Seguì un momento lungo in cui gli ingranaggi mentali di Brendan giravano così forte che si sarebbero potuti sentire e il suo mento avrebbe di certo sanguinato con tutto quel suo grattare, se non fosse protetto dalle scaglie cremisi e dalle spine.
    Fu la femmina a riprendere il rosso per il suo blackout mentale che stava facendo perdere tempo a tutti. La sua voce fu così gelida e tagliente che Brendan trasalì per lo spavento, uscendo definitivamente dal suo status di trance e tornando ad assumere la forma di ragazzo con i capelli rossi.
    Ragnax studiava la trasformazione con curiosità ed in silenzio, chiedendosi come cavolo riesce a farsi spuntare i vestiti dal nulla. Nemmeno suo padre alias Maestro del Vuoto era riuscito a fare finora un trucchetto del genere.
    "Grazie, Aidal. Io starò qui, non si sa mai che il tunnel crolli. Vi ricordo che in tal caso posso sollevare e scaraventare le rocce come se fossero ciottoli" disse il drago nero-verde con aria trionfante ad Aidal, per farle capire che lei non era la più forte dei presenti.
    La lasciò che se ne andasse fuori dalla grotta da sola, sapendo che era una dragonessa che non gradiva la compagnia dei suoi simili maschi.
    Lenrian, intanto, iniziò ad entrare nel tunnel stretto, porgendo la coda a Brendan ragazzo in modo che questo poteva reggersi. Il drago arancione bipede procedeva dritto spedito al diamante che vedeva in fondo ma allo stesso tempo camminava lentamente e con delicatezza, come se le sue zampe stessero calpestando un pavimento disseminato di vetri rotti. Il tunnel che conduceva al diamante era pieno di sassi spigolosi caduti dalla volta che presentava numerose fratture. Lenrian bipede, sempre con la sua aura luminosa arancione per illuminare il cunicolo, si girò per un momento verso Brendan facendo segno di stare zitto. Se ricominciava a sbraitare, poteva crollare tutto.
    Finalmente, giunsero in fondo al tunnel dove il diamante mandava riflessi aranciati sulle pareti e Lenrian cercò di svellerlo facendo leva con gli artigli e cercando di grattare via la roccia attorno con più delicatezza possibile, ma appena il prezioso minerale venne via, si iniziarono a sentire dei sinistri scricchiolii.
    Senza perdere altro tempo, Lenrian ripercorse il tunnel a ritroso di corsa, assicurandosi di avere Brendan sempre attaccato alla coda. Anche se era un bel ragazzo, era comunque troppo vulnerabile e quelle sue zampine sottili da umano non lo avrebbero di certo condotto fuori così velocemente. Appena Lenrian bipede e Brendan ragazzo sbucarono fuori dal tunnel, franò tutto, provocando una scossa di terremoto e un gran polverone di roccia. Gli occhi rossi di Ragnax scintillarono come una stella doppia nella nebbia.
    "Amore, tutto bene?" si preoccupò il drago nero-verde, leccando via la polvere dal muso del suo moroso.
    "Sì...siamo usciti appena in tempo....ecco il tuo diamante, Brendan!" Lenrian consegnò il diamante al ragazzo tutto impolverato e poi tornò nella sua forma quadrupede.
    "Direi che qui abbiamo finito!" aggiunse infine con fierezza draconica.

    Ok, ancora un turno e poi vi lascio liberi, bella ruolata! ^^
     
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