Era: tradimento o fedeltà?

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Figlia di Crono e di Rea, Era è la regina del cielo e la sposa di Zeus. Rappresenta in tutto il suo femmineo splendore la fedeltà coniugale e la sposa per eccellenza. Diciamo non proprio esemplare, ma quello è un altro discorso ^_^
    Come tutti i suoi fratelli e sorelle all’infuori di Zeus, Era venne ingoiata alla nascita dal padre, poiché Crono aveva paura della profezia secondo cui uno dei suoi figli l’avrebbe spodestato.
    Dopo essere stata rivomitata dal profumato stomaco, venne allevata da Oceano e da Teti, durante la lotta fra gli dèi e i Titani.
    Secondo altre fonti sembra sia stata cresciuta in Arcadia dall'eroe Temeno, figlio di Pelasgo, o dalle Ore in Eubea, dove Zeus la trovò e la portò in una caverna in cui i due giacquero. Diciamo che la dea non era proprio consenziente, maaaa… va beh. Si sa che a Zeus gli incesti piacciono.

    In mille altre versioni il padre tutto sommo onnipotente Zeusucchio provò e riprovò a corteggiarla senza successo, perché a lei piaceva Poseidone. No questa me la sono inventata dai.
    Era ebbe pietà di Zeus soltanto quando egli si trasformò in un uccellino infreddolito, un cuculo per l’esattezza, e lo riscaldò fra le tette con amore.
    Zeus subito riassunse il suo vero aspetto e la violentò così di tonfo, lei fu così costretta a sposarlo.
    Tutti gli dèi portarono doni agli sposi, il suo preferito fu quello giunto dalla Madre Gea. Ella infatti le regalò un albero dalle mele d'oro, che fu poi custodito dalle Esperidi nel suo orticello sul monte Atlante.

    In tutta la Grecia l'istituzione del matrimonio venne mantenuta in memoria di questa unione, e da allora il simbolo di Era divenne la melagrana(o più genericamente la mela), che veniva data alle spose di Atene ogni volta che si univano in matrimonio.

    Figli del padre tutto e della madre tutta furono Efesto, Ares, Ilizia ed Ebe.
    In realtà sembra che Efesto nacque per partoneogenesi come Atena da Zeus, per quanto esistano per entrambi diverse fonti e modalità. Come al solito.

    Era, per gelosia nei confronti di Atena, diede alla luce Tifone che sarebbe poi diventato l’acerrimo nemico di Zeus. Anche lo stesso Tifone sembra talvolta una creazione di Gea, ma a noi ci piacciono le vendette di Era quindi pace.
    Infatti viene ricordata soprattutto per le sue vendette. Uno degli esempi più eclatanti del suo esagerato modo di fare ripicche fu la persecuzione nei confronti di Alcmena e di suo figlio Eracle. In effetti non si sa perché il nome Eracle significhi "la Gloria di Era", ma lui era fiero dunque non importa.
    Ritardò con cattiveria assoluta la nascita di Eracle, affrettando invece il parto della moglie di Stenelo e la nascita di suo figlio Euristeo. In questo modo il regno di Micene promesso da Zeus andò in mano sua.
    Provò anche ad uccidere il pargolo inviando dal cielo due serpenti nella sua culla, ma Eracle li afferrò uno per mano e li inzuppò nel latte per farci colazione.
    Non soddisfatta, Era lo continuò a perseguitare incessantemente con le 12 fatiche e con periodi di imbarazzante schiavitù sotto poco simpatiche figure, ma lui riuscì sempre a cavarsela.
    Zeus per le sue malefatte la punì in vari modi, tra stupri e varie altre cose divine. Ancor più adirata e non appagata, con una tempesta spedì la nave di Eracle sulla costa di Cos immediatamente dopo la conquista di Troia, e ciò fece imbestialire ancora di più Zeus. Lui ne aveva fatte di peggio, ma non diciamoglielo che se no sclera.
    In somma Era ce l’aveva di brutto con Eracle, povero ragasuolo.

    Il dio padre tutto appese allora la dea al cielo, incatenandola con due bracciali d'oro ai polsi e fissandole un'incudine a ogni caviglia per punirla severamente e dare l’esempio agli altri dei.
    Fu Efesto a liberare la madre dalla non proprio carina situazione, e Zeus giustamente lo buttò di sotto dall’olimpo. Perché ci sta.

    Era fece impazzire anche Latona, madre di Apollo e di Artemide; Aveva infatti proibito ad ogni luogo non bagnato dal mare di offrirle asilo, affinché non potesse partorire. A causa di ciò Latona vagò e vagò fino ad arrivare in Ortigia presso Delo, dove riuscì finalmente a partorire Artemide.
    Era fu persino la causa della tragica fine di Semele, amante di Zeus, con cui il dio padre aveva compiuto diverse seratine losche fino al punto di partorire Dionisio.
    Anche Lamia, figlia di Belo re d’Assiria, generò a Zeus alcuni figli in altrettanto losche copulate; tutti, tranne Scilla, furono trucidati dalla gelosia di Era.

    Anche Zeus però non scherzava in fatto di gelosia. Nella battaglia tra gli dèi e i Giganti, Zeus, forse per metterla alla prova, spinse Porfirione a desiderare il suo corpo. Quando il gigante lacerò la veste di Era e cercò di sedurla, però, Zeus si infuriò e lo riempì di botte sfolgoranti.

    Pure il crudele Issione provò a sedurre la dea madre. Era stato invitato ad un banchetto di Zeus e compagnia, ma invece di pensare a magnare e a ubriacarsi cercò di sfruttare l'occasione per bramare Era tutta per sé.
    accortosene, Zeus gli inviò una donna che aveva creato con le sembianze di Era da una nuvola, chiamata Nefele.
    Colto sull’atto di sfiorare con mano la falsa Era, Issione venne preso da Ermes e sott’ordine di Zeus fu torturato con crudeltà, finché non avesse cominciato a pronunciare a ripetizione: "I benefattori devono essere onorati".
    Come punizione finale, venne legato ad una ruota infuocata e gettato nel tartaro, dove sarebbe rimasto ad ardere per sempre.

    Era fu onorata anche per il suo ruolo durante le battaglie, dai guerrieri e dalle donne.
    Svolse un ruolo fondamentale nella guerra di Troia narrata da Omero nell'Iliade, anche se il suo tentativo di corrompere Paride con l'offerta di molte ricchezze non andò in porto.
    Fu proprio perché Paride non le assegnò la mela d'oro, il premio di bellezza, che Era perseguitò Troia con la sua ira implacabile. In ogni caso salvò la bramatissima Elena, figlia del re di Sparta Tindaro, dal disonore e dal rapimento sostituendola con un fantasma che Paride portò con sé a Troia.
    Nel frattempo Ermes, dietro sue istruzioni, portò la vera Elena in salvo in Egitto. Questo secondo una delle tante versioni della guerra, ovviamente.
    In tutti i miti narrati, per quanto divergenti, Era aiuta comunque i Greci in un modo o nell’altro.
    Un giorno Era arrivò addirittura a sedurre Zeus, trasformandosi in una nube d’oro, in modo da lasciare spazio a Poseidone che avrebbe potuto spronare i Greci alla battaglia.
    Anche nell'Eneide è rappresentata come instancabile persecutrice di Enea, che cerca in tutti i modi di respingere lontano dall'Italia finché non interferirà di nuovo Zeus a placare i suoi deliri.

    Una leggenda narra che vi fu una lunga disputa fra Zeus ed Era, quando la dea abbandonò il marito a causa della sua infedeltà e fuggì in Eubea. Zeus, triste e dispiaciuto povero cucciolo, si rifugiò a Platea presso il saggio re Citerone. Egli consigliò a Zeus di costruire una statua di legno rappresentante una donna e di avvolgerla in un rosso mantello, per poi metterla nel suo cocchio. Avrebbe finto di essersi innamorato della fanciulla, di nome appunto Platea, figlia dello stesso Citerone.
    Quando le voci la raggiunsero, Era si precipitò sul luogo in un petosecondo e strappò il mantello che copriva il manichino, accorgendosi che si trattava soltanto di una statua di legno. Al che capì che Zeus bene o male teneva a lei, quindi si riconciliò con lui e festeggiarono con una sequenza di quindici posizioni particolarmente zozze nella loro cameretta.

    Anche vari dissidi sul piano sessuale nello specifico portarono i due a discutere. Zeus ad esempio sosteneva che le donne assaporano nell'atto sessuale un piacere molto maggiore rispetto agli uomini, mentre Era gli rispose che era l’opposto.
    Decisero di consultare Tiresia, figlio della ninfa Cariclo, considerato un esperto in materia. Tiresia rispose che la donna gode ben nove volte di più, facendo sogghignare Zeus di soddisfazione.
    Era, ovviamente, di rimando accecò Tiresia senza pensarci due volte. Ma Zeus lo ricompensò con il dono della chiaroveggenza e della longevità, facendone un rinomato indovino.

    Era dunque personifica molteplici aspetti, sia della donna in quanto moglie che della donna in quanto amante. Ad Argo si narrava che ogni anno riconquistasse la sua verginità bagnandosi nella fonte di Canato, grazie a cui ripuliva i suoi felici peccati carnali.

    Curiosità:
    Ore:
    Le Ore erano sorelle delle Moire e venivano considerate le custodi dell' Olimpo. In origine erano tre e simboleggiavano il regolare scorrere del tempo e delle stagioni: la primavera, l'estate e l'autunno fusi insieme, e in fine l'inverno; poi ne fu aggiunta una quarta (associata all'autunno separato dall'estate). In epoca romana finirono col personificare le ore vere e proprie, divenendo 12 e in seguito 24. Le ore si presentano in duplice aspetto:
    in quanto figlie di Temi (l'Ordine universale) assicuravano il rispetto delle leggi morali; in quanto divinità della natura, invece, presiedevano al ciclo della vegetazione.
    Questi due aspetti spiegano i loro nomi:
    -Eunomia, la Legalità;
    -Diche, la Giustizia ;
    -Irene, la Pace ;

    Le Ore sorvegliavano le porte delladimora di Zeus sull' Olimpo, le aprivano e le richiudevano disperdendo o accumulando una densa cortina di nuvole. Avevano anche il compito di servire Era, durante il giorno e durante la notte se serviva :sclero:

    Edited by Aesingr - 21/7/2018, 11:21
     
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    Gli abissi dell'amigdala, dove gli orrori sono tali che pure le mura urlano folli.

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    A mazza gli dii greci c'avevano i loro problemi poracci, ma questo Li rendeva più "umani".
    Ho una conoscenza piuttosto buona sugli dii greco-romanici, specie su mitico Zeus, padre tutto folgoratore di cose e genti brutte, ma alcune cose sulla sua consorte Era non le conoscevo. grande aes! Amo i tuoi topic mitologicissimi!
     
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    Conosco i miti greci e ad altre opere, tuttavia mi è piaciuto molto leggere questo approfondimento su Era.
    Grazie Aes^^
    ”Markus, stiamo solo facendo l’amore.”
     
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    ... Markus... stiamo solo...
    cacchio devo convalidare la scheda di Rektinya!
     
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    CITAZIONE (Aesingr @ 14/8/2018, 03:48) 
    ... Markus... stiamo solo...
    cacchio devo convalidare la scheda di Rektinya!

    Oh Aesingr, e tu fa come me, tu dici: “ lo fo in questi giorni. ”
     
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