Narciso e il suo amore per se stesso

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline

    john-w-kelley-greek-mythology-now-narcissus-i



    Narciso era figlio della ninfa Liriope e del fiume Cefiso, ed era un bonazzo micidiale.
    Le acque di Cefiso avvolsero Liriope nei suoi flutti e nella sua corrente per possederla, e la loro unione diede vita al più bello e figo dei fanciulli. La madre, volendo sapere il destino del proprio figlio, si recò dal cieco indovino Tiresia a cui tutti andavano a rompere le scatole per conoscere il proprio futuro.
    Tiresia le disse che suo figlio avrebbe avuto una lunga vita se non avesse mai conosciuto se stesso. Liriope, che non capì una mazza di quella profezia, tornò a casa tutta sconsolata e con il trascorrere degli anni dimenticò le parole del vate.

    Narciso cresceva forte, convinto e figazzo; chiunque si fermasse ad osservarlo, uomini, donne e ermafroditi, si innamorava all'istante delle sue dolci e sbrilluccicanti fattezze angeliche.
    Il problema era che questo bel donzello era di un insensibilità e di una vanità impareggiabili almeno quanto lo era la sua beltà. Un giorno regalò persino una spada ad Aminio, un suo acceso spasimante, perchè si suicidasse e ponesse fine alle sue non corrisposte vampate amorose di calore nei suoi confronti.
    Quello ovviamente accettò, e si trafisse il cuore proprio sull'uscio di casa sua.
    Si ma bisogna essere scemi eh!
    Furono tanti i cuori spezzati(in tutti i sensi) da Narciso, compresi quelli di alcune ninfe che il giovane schifava come fossero bietole rosse accanto ad un arrosto fumante.

    Si trovava un giorno nel bosco a cacciare, intento a scagliare frecce a destra e a sinistra e a posizionare le sue reti per le lepri, quando venne avvistato dalla Ninfa Eco. Ella, divenuta a causa di una vendetta di Era incapace di pronunciare qualunque parola che non fosse quella ripetuta da voci altrui, non sapeva come fare ad attirare la sua attenzione.
    Gli si avvicinò timidamente, a passi leggeri, con lo sguardo puccioso tutta piena di cuoricini sugli occhi e sul naso tipo manga.
    La reazione di Narciso, com'era certo aspettarsi, fu spietata. Dopo averle rivolto parole rudi si allontanò inorridito, quasi avesse visto un mostro. Lui voleva continuare a stare da solo, a cacciare in tranquillità e a farsi di erbe non esattamente legali.
    Anche la povera ninfa, avvilita, scappò nel bosco ricolma di tristezza e vergogna. Si isolò completamente e iniziò a vivere con un solo prorompente pensiero in testa, la sua passione per Narciso. Tale pensiero si fece sempre più struggente, tanto che con il trascorrere dei giorni si dimenticò anche di vivere e il suo corpo deperì rapidamente, finché di lei rimase solo la voce.
    Da allora la sua presenza è rimasta nell'aria fondendosi con l'etere stesso e si manifesta solo sotto forma di voce, la voce di Eco, che ripeterà sempre le ultime parole di chi griderà rivolto all'orizzonte.

    Gli dei vollero allora punire Narciso per la sua freddezza e crudeltà, sguinzagliandogli contro Nemesi, la convintissima dea della vendetta.
    Ella lo maledisse invocando la più geniale delle maledizioni, con tanto di sorriso malefico stampato sul viso. Fece in modo che mentre il ragazzo si trovava presso una fonte d'acqua, assetato, scorgesse il suo riflesso sulla superficie cristallina. Nel rimirare l'infinita bellezza della sua immagine riflessa il suo cuore iniziò a palpitare, e rimase a lungo a sbracciarsi come un idiota cercando di afferrare quel riflesso senza accorgersi che i giorni scorrevano inesorabili.
    Come Eco anch'egli si dimenticò di vivere, smettendo di mangiare e di bere, sostenuto solo dalla speranza di poter finalmente riuscire a toccare con mano quell'immagine che gli aveva per la prima volta causato una ferita al cuore.
    Quando le Naiadi e le Driadi andarono a prendere il suo corpo per collocarlo sulla pira funebre trovarono uno splendido fiore bianco, che prese proprio il nome di Narciso.
    In ogni caso non gli fu di lezione neanche il passare a miglior vita; mentre attraversava l'infernale fiume Stige continuava a cercare il suo amato se stesso riflesso nelle nere acque, portandosi ad una pena non meno crudele di quella destinata ad altri dannati

    Un'altra versione del mito narra che Narciso morì in altro modo, ovvero che si fosse suicidato con la stessa spada che aveva donato a Aminio. Dal suo sangue nacque il candido fiore, il quale divenne sacro alle Erinni.
    Un'ulteriore versione vuole che si fosse gettato nella fonte, in questo caso un fiume, e che le acque lo avessero sbatacchiato qua e là fino ad ucciderlo con cattiveria com'era giusto che fosse.
    Comunque sia crepato, questo mito è uno dei più conosciuti della mitologia greca, ed ha influenzato l'arte di diversi pittori, scultori e musicisti, che lo hanno ritratto sempre in tutto il suo vile egoismo.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Io mi so appena sognato sto tizio che giocava a Briscola, che caiser di problemi ciò u.u
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Splendore celeste

    Group
    Condottiero
    Posts
    28,062
    STIMA
    +360
    Location
    off-line

    Status
    Anonymous
    E chi ha vinto? XD
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il drago azzurro che puzza di pesce

    Group
    Condottiero
    Posts
    5,293
    STIMA
    +595
    Location
    Eh... sapessi

    Status
    Offline
    Non ne ho idea, non so neanche chi era l'altro ma parlava con l'accento marchigiano :sclero:

    Da puntualizzare che io nel frattempo mi sono preso un bell'estathe al limone che non sapeva di nulla!
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cucciolo

    Group
    Kengardiano
    Posts
    1,023
    STIMA
    +113

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Aesingr @ 19/9/2018, 14:13) 
    Non ne ho idea, non so neanche chi era l'altro ma parlava con l'accento marchigiano :sclero:

    Da puntualizzare che io nel frattempo mi sono preso un bell'estathe al limone che non sapeva di nulla!

    Ahahahah! Lei che gioca a briscola con Narciso. No no, sogno improponibile.
    Io ho sognato di trovarmi con Apollo sul carro del Sole, poi lui è sparito e mi sono ritrovata nella Going Merry in versione Moby Aki.
     
    Top
    .
4 replies since 6/8/2018, 22:52   183 views
  Share  
.