Parilin

La mia bellezza ha tratto in inganno molte creature, specialmente di sesso maschile.
Mi presento, il mio nome è Parilin, altresì conosciuta come Strega delle corde e degli elastici. Perche' questo soprannome? Beh... *sorriso serafico a trentadue denti* Lo scoprirete presto.
Parlando del mio aspetto fisico, posso dirvi che ho dei meravigliosi capelli neri come l'inchiostro, abbastanza mossi, che ricadono dolcemente sulle prime coste. Da notare che in presenza di luce, si vedono dei riflessi di colore celeste sulle ciocche più superficiali.
Della medesima tonalità sono anche gli occhi, sebbene a me piaccia definirli color cielo d'inverno quando soffia un vento pungente e il sole è coperto da una grossa nuvola bianca.
Tuttavia, ciò che affascina sia me, sia chi si ferma a contemplarmi, sono gli strati di pelle nivea e candida che tessono e, allo stesso tempo, s'intrecciano lungo tutto il perimetro del corpo.
Per il resto, cos'altro dire; sono poco più alta della media delle mie coetanee. Ho un fisico slanciato e una corporatura snella. Condizioni che la maggior parte delle volte mascherano la mia agilità nella corsa e negli scatti, facendomi passare per una bambola gonfiabile.
Sì, lo so, starete già pensando che io sia una ragazza presuntuosa e piena di sè; mhh... Può darsi. Ciò non toglie che per giudicarmi veramente, dobbiate prima conoscermi di persona, non vi pare? *sguardo gelido*

Come ho già detto, non sono una ragazza presuntuosa e piena di sè, semplicemente, sono audace e dannatamente sicura di me. Inoltre, è tipico di me pensare che gli individui, specialmente gli esseri umani, non siano prettamente buoni o cattivi. In questo senso, io li vedo come grigi, ne bianchi, ne neri. Non mi interessa che essi abbiano una buona o una cattiva morale, tutto dipende dal tipo di relazione che instaurano con me. Di fatto, non giudico le loro opinioni e le loro azioni; a dire il vero, non giudico neppure le mie, quindi...
In secondo luogo, mi preme di affermare che sono una persona che non si tira indietro, perche' convinta che, in ogni caso, non ci sia niente da perdere. Infatti, anche per questo, ho un profondo senso del dovere: sono dell'idea che se una cosa va fatta... va fatta, senza se e senza ma. Da ciò si capisce la mia estrema schiettezza. Peraltro, detto molto sinceramente, non fatevi ingannare dalla mia apparente espansività, poiche' espansività non è sinonimo di empatia.
Inoltre, devo ammettere di non essere affatto brava a consolare gli altri, soprattutto per via della mia freddezza d'animo e del senso del dovere.
In conclusione, aggiungo anche, caso mai non si fosse capito, che sono maledettamente determinata e odio le alleanze infruttuose dalle quali non traggo alcun vantaggio, in quanto i miei compagni sono dei rammolliti incapaci. Questi meglio se si tolgono subito di torno o li tolgo di mezzo io a modo mio.
Chiarito ciò, vi saluto e vi ringrazio.

Transcending Trance: Appoggiando una mano su una qualsiasi parte del corpo di un essere vivente, Parilin è in grado di scatenare uno stato di trance e torpore che ha effetto per alcuni minuti e fa sì che la creatura non riesca a muoversi perché vagamente conscia di cosa le stia accadendo. Per fare ciò, è necessario che la creatura toccata, sia relativamente ferma, quindi non del tutto immobile. Inoltre, sono necessari almeno tre secondi, prima che il potere possa cominciare ad avere effetto.
Nel complesso, si potrebbe dire che il potere speciale avrebbe un effetto quasi rilassante; certo è che, qualora la strega voglia utilizzarlo in battaglia, dovrà inserirlo all’interno di una strategia.

Pesca una Fibra: Parilin sfila solo un tipo di fibra dal girocollo a seconda del potere dell'avversario che deve affrontare. Per esempio, nel caso in cui quest'ultimo appartenga all'elemento fuoco, la strega si servirà del filamento di lana; invece, qualora egli fosse dell'elemento vento, ella adopererà la fibra corrispondente alla Piuma di Edredone. Il filamento può essere maneggiato nei modi più disparati, alterandone leggermente le proprietà per diversi minuti.
Per una maggiore efficacia di tale tecnica, alla ragazza non è permesso utilizzare altri tipi di fibre fino alla fine del combattimento, ma tanto lei si arrangia alla grande.

Frusta di Corda: Se a Parilin capita una corda di qualunque panno fra le mani e, in quel momento, le circostanze richiedono di farne buon uso, ella può renderla assai resistente e compatta con le mani, quindi rivolgerla contro il suo avversario come se fosse una frusta capace di ferire pesantemente le zone scoperte del corpo di quest'ultimo. Quest'abilità risulta essere efficace per cinque post consecutivi, dopo di che la corda riacquisterà le proprie proprietà originaria.
Potenziamento I

Elastico infernale: Parilin lancia un filo contro un arto o al collo del nemico, quindi, dopo averlo fissato attentamente con il movimento degli occhi, può far sì che esso si attacchi e si stringa alla pelle come se fosse un elastico. A quel punto, la ragazza, mantenendo il contatto visivo con l'oggetto, è capace di stringerlo ulteriormente a suo piacimento. Se il contatto visivo viene perso, anche solo per un istante, la presa si allenterà fino al completo rilasciamento, ma a quel punto...
Precisazione: per questa tecnica, non è detto che il bersaglio debba essere fermo, può anche muoversi, certo è che in questo modo sarà più difficile per la strega tenere in maniera stabile il contatto visivo, soprattutto le prime volte.
Potenziamento I: L’elastico può essere fissato anche a un soggetto che è in movimento, purché resti nel campo visivo della strega.

Punte di pizzo: Tramite questa tecnica, Parilin può rendere appuntito un lungo filo di pizzo con il quale infilza ripetutamente il nemico. Ogni volta che la punta del filamento si scontra contro la superficie del corpo dell’avversario, essa perderà totalmente efficacia e si staccherà dal resto del filamento. Così facendo, la ragazza potrà usufruire di tale tecnica finché non finirà tutto il filo; a quel punto, sarà necessario aspettare ventiquattr’ore, prima di poter riutilizzare nuovamente quel tipo di drappo.
La lunghezza del filo di pizzo si aggira intorno ai due metri, sebbene questo sia un dato relativo, in quanto non è detto che la strega si metta ad infilzare a raffica.
Potenziamento I: Le punte si presentano più affilate e capaci di penetrare più in profondità la cute dell’avversario e le armature meno resistenti.

Tridente Ardente: Nella sua borsa, Parilin custodisce un tridente di flanella, materiale celebre per la sua capacità di tenere caldo. In questo caso, però, l’oggetto non è caldo, ma incandescente; ciò è possibile grazie all’ardore insito nell’animo della strega, la quale è tutto fuorché un’essere remissivo e inetto.
Più ella è battagliera, più l’arnese ustionerà la carne di ogni creatura. Proprio quello che ci vuole in un combattimento corpo a corpo.
La perdita d’efficacia del tridente si manifesta quando la sua proprietaria è spossata sia fisicamente, sia mentalmente e non ha l’opportunità di riposarsi un attimo.
Potenziamento I: Al primo contatto, il tridente è in grado di provocare ustioni di terzo grado nella regione di corpo colpita, distruggendone le terminazioni nervose e causando cicatrici curabili solo da guaritori dotati di poteri potenti.

Suture di Seta: Parilin può curare le proprie ferite o quelle altrui. Ciò avviene grazie allo strato di seta nera che costituisce le maniche della sua maglia. In questo modo, la strega sutura i tagli cutanei e ripristina il tessuto, soprattutto connettivo.
La tecnica richiede un post per essere applicata e due di ricarica per essere nuovamente efficace.
Potenziamento I

Black Carpet: Il tappeto volante si orienta in posizione orizzontale e i margini diventano estremamente taglienti. Tramite dei movimenti oculari ben precisi, la sua proprietaria lo può scagliare contro l'avversario. Tuttavia, l'artefatto potrà assestare dei colpi ritenuti validi, solo se lei è fortemente determinata.
Tale abilità può rivelarsi utile qualora la ragazza non possa muovere il proprio corpo, in quanto basta che il tappeto si trovi a tre metri da lei, affinché la tecnica possa essere attivata.
Malus: oltre a trovarsi a tre metri di distanza, il tappeto dev'essere vuoto, ossia non deve esserci nessuno a bordo, e deve rimanere sempre in posizione orizzontale.
La presente abilità si mantiene per due post ed ha un tempo di ricarica variabile in base al numero degli attacchi effettuati; la variabilità va da tre post a cinque).
Potenziamento I:
Gli attacchi sferrati dal tappeto sono in grado di falciare in due una creatura, nel caso in cui essa non abbia il corpo protetto da un'armatura di ferro. Possono altresì sradicare piccoli tronchi e, se ripetuti, disintegrare pareti.

Coir Carpet: La metà inferiore di una delle due superfici del tappeto è rivestita di Coir, una fibra naturale ricavata dal guscio delle noci di cocco. Quando il mezzo è posto in verticale, mediante un rapido movimento della pupilla sinistra, Parilin rende particolarmente ruvuida la zona per poi sfruttarla per procurare abrasioni o altre ferite più o meno gravi sulla cute dell’avversario.
L’uso prolungato dell’abilità stanca l’occhio della strega, anche perché è necessaria una certa concentrazione sia per l’esecuzione della tecnica in sé, che per far volare il tappeto.
Potenziamento I

Wool Carpet: L’intera superficie dell’altro lato del tappeto volante è completamente rivestita di lana, materiale di facile reperibilità e malleabilità. E’ proprio questa fibra che consente alla strega di ripiegare il tappeto, ma attenzione: ella può usarla anche in un altro modo: infatti, basta che dica a bassa voce: “Wool Carpet”, che subito il tappeto si dirigerà verso l’avversario per avvolgerlo con il lembo di lana per innescare in lui un forte prurito che lo costringerà a grattarsi.
Il tempo impiegato dal mezzo per raggiungere l’avversario varia a seconda della distanza che intercorre tra quest’ultimo e la donna. Chiaramente, il bersaglio dell’abbraccio deve trovarsi nel campo visivo dell’utilizzatrice della tecnica.
L’avvolgimento con conseguente innesco del prurito durerà un post, dopo di che il tappeto ritornerà dalla sua proprietaria.
L’effetto del prurito è soggettivo, in uanto ci sono creature che soffrono di più e altre che soffrono di meno; inoltre, esseri viventi di grandi dimensioni non verranno avvolti totalmente e, quindi, subiranno meno l’effetto dell’abilità, indipendentemente della loro resistenza al prurito.

Parilin schioccò sonoramente la lingua, poi si distese sul tappeto in maniera composta. Non si era sbagliata nel definire l’elfo un tipo intelligente: si era ricordato delle sue parole.
“Poco più del 95% delle streghe conducono una vita sedentaria e quando mettono il naso fuori dalla propria dimora non esitano a cavalcare le loro amate scope.” Esordì in tono piatto: “In genere queste creature sono spregevoli, apertamente subdole o semplicemente scelgono di ricoprire il ruolo degli esseri cattivi per tutta la vita in mancanza di un carattere forte.”
Ci fu una breve pausa, durante la quale la mora si sollevò per mettersi a sedere. Tutto ciò che aveva detto fino ad allora era vero, ma si trattava solo di un inutile preambolo.
“Io sono, per così dire, una strega errante. Viaggio in lungo e in largo accompagnata solo ed esclusivamente dal mio tappeto dalla mia borsa.”
una folata di vento le sferzò i capelli lisci, facendoli ondeggiare dolcemente.
“Preciso che non sono una scappata di casa e no, non ho una storia personale fatta di abbandoni, lacrime, sangue e violenza.” Aggiunse con una risatina di scherno.
“Sono venuta al mondo tantissimi anni fa. Ah, secoli ormai.” altra risatina, seguita da un rapido movimento della mano destra a mo’ di linea del tempo tracciata in aria.
“Il motivo per cui non porto con me una storia deprimente è insito nel fatto che non sono nata dal ventre di una creatura dal sesso femminile.” Lo disse con disinvoltura, ammiccando con gli occhi: “In origine ero una pianta di seta, divenuta poi un essere umano dopo aver ricevuto un bacio da un angelo assai potente. Il mutamento non fu per niente indolore, ma se non altro, alla fine potei beneficiare fin da subito di tutte le facoltà degli esseri umani, incluse quelle mentali. L’angelo in questione scelse di baciare me perché, a quanto mi disse ma non ci credo, ero la pianta prescelta. Sinceramente, anche a distanza di anni, continuo a manifestare il mio dissenso nei confronti di quest’affermazione che considero solo una scusa.”
Lasciò volutamente passare qualche secondo, affinché il suo discorso potesse essere metabolizzato dal suo interlocutore.
“Tutto ciò avvenne all’incirca dieci anni fa ed allora la mia principale occupazione è stata quella di viaggiare, seppur ci sia stato un periodo in cui ho frequentato una delle più prestigiose accademie di magia e stregoneria, la quale alla fine non mi ha insegnato niente di più di quanto non avessi già appreso nel mio vagare.”
Altra pausa, durante la quale ne approfittò per trangugiare un quadrato di cioccolata.
-Mhh. Questa primizia non è affatto male. l’idea di metterla a raffreddare nello stampino di ghiaccio si è rivelata valida.-
“Sostengo di agire unicamente per interesse personale, in quanto sebbene conosca il significato di termini come amicizia e fedeltà, non ho ancora avuto modo di metterli in pratica. Ne consegue che per me queste espressioni sono come teorie filosofiche, vale a dire astratte. Certo, mi è capitato di rincontrare quell’angelo, ma non abbiamo mai avuto un rapporto ne d’amicizia, ne d’amore.”
Decise di interrompere lì il racconto, omettendo tanti particolari. Dal suo punto di vista, aveva detto anche troppo e Roxium non era niente di meno che un cavaliere incontrato per caso pochi attimi prima. Gli aveva chiaramente detto che la sua vita non si reggeva su sofferenze atroci e pianti massacranti. Lei aveva tessuto la sua vita giorno dopo giorno: si era impegnata negli ambiti che le interessavano maggiormente, dimostrandosi perseverante, diligente, seppur non immediatamente brillante come certe streghe conosciute all’accademia. Lei sentiva di essere come il sole: ogni giorno brillava; a volte di più, a volte di meno, ma era sempre presente.