Il drago azzurro che puzza di pesce
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Areop-Enap era il dio ragno del popolo Nauru, in Micronesia, ed era colui che creò il cielo e la terra in maniera simile a come avviene in altre mitologie ben più conosciute. Anche se c'è da dire che questa volta le dinamiche con cui la creazione avviene sono piuttosto originali, forse anche troppo! Seriamente, questo mito non ha il benché minimo senso. Preparatevi:
un giorno, quando ancora niente esisteva, il grande ragno si imbatté in un guscio di cozza e, essendo qualcosa che non aveva mai visto, cercò di analizzarlo sotto ogni suo aspetto. Immagino ci fosse molto da analizzare... va beh, contento lui Dopo svariati tentativi riuscì ad aprirlo e vi si infilò dentro, ma Era così buio nel guscio che non riusciva a vedere nulla. Si guardò in giro e si accorse che vicino a lui si trovavano due lumache di mare, una più piccola ed una più grande. Trasferì dunque la propria energia a quella più piccola, la scagliò verso l'alto e così creò la luna. Roba che l'eremita delle sei vie della trasmigrazione può solo accompagnare!
La luce della luna, sebbene debole, illuminava in qualche modo l'ambiente circostante. Questa gli permise di individuare una bestiolina simile ad un verme con un guscio; il ragno lo afferrò e lo divise brutalmente in due, e le parti superiore e inferiore del guscio divennero rispettivamente il cielo e la terra. Quando il corpo del verme fu completamente prosciugato dal liquido che conteneva, l'animaletto crepò male. Lo credo bene, l'aveva diviso a metà poveretto! In ogni caso suddetto liquido(definito "sudore") scivolò nel guscio inferiore per divenire il mare, mentre la lumaca più grande mutò nel sole e si posizionò di fronte alla luna. Così a caso, perché a quanto pare faceva figo. Del tipo "con la mia luce oscurerò la lumaca della luna, perché io può".
Il ragno ordinò a questo punto all'acqua e alla sabbia di accoppiarsi, e dalla loro unione si generarono Nakika, il Polipo, e Riiki, l'Anguilla. Oltre a loro venne alla luce anche Nereau, un ragno più giovane considerato pari alla grande divinità che tutto aveva creato. Con le pietre, invece, Areop-Enap costruì gli uomini per assegnare loro il compito di sostenere il cielo. Fatto ciò viaggiò per il mondo appena creato alla scoperta degli altri esseri, imparando i loro nomi grazie alla creazione di una creatura alata dalla sporcizia sotto le sue unghie. Questa bestia volante cominciò ad infastidire fortemente ogni creatura vivente, per motivi non ben definiti, e tutti, per motivi altrettanto non ben definiti, si riunirono per ucciderlo e si chiamarono per nome a vicenda. Ascoltando queste creature che parlavano tra di loro, infatti, il dio ragno riuscì a carpire tutti i loro nomi e distinse le varie specie tenendo conto del modo in cui si erano chiamate l'una con l'altra.
...Giuro... non ci sto capendo nulla neanche io che lo sto scrivendo
Altro nome della creatura era considerato Nereau, come quello che in realtà dovrebbe essere il nome del ragno figlio della sabbia e dell'acqua. In questa versione del mito, i due ragni vengono visti come Ragno antico e Ragno giovane, dividendosi quindi in due figure distinte ma allo stesso tempo parte di un'unica entità, perché una versione già assurda ed incasinata non bastava. Il primo era un essere preesistente rispetto alla creazione del mondo, la cui dimora era il vuoto, o l'oscurità, o lo spazio infinito o il mare, in base alle tremilantordici varianti del mito originale. Altri racconti narrano invece che Ragno Antico e Ragno Giovane nacquero entrambi da Te Bo Ma, rappresentazione dell'oscurità, e Te Maki, termine dal significato di "Spaccarsi assieme"; con loro nacquero anche i fratelli Vuoto, Notte, Giorno, Tuono e Fulmine.
Il compito di Nereau era quello di tramutare i pazzi e i muti in esseri umani, dando loro la parola e la... sanità mentale... divenendo quindi anche una divinità creatrice del linguaggio stesso oltre che della vita.
Ci tengo a sottolineare che ho ricostruito questo frammentatissimo mito da tipo ogni fonte esistente, e non ho idea se sia corretto o meno perché ognuno dice una cosa diversa ed è probabilmente il racconto mitologico più assurdo ed incasinato che io abbia mai riportato qui. Mannaggia ad Elexar che me l'ha consigliato ^-^ Questo ragnetto appare anche come personaggio buono nei romanzi fantasy di Michael Scott: I segreti di Nicholas Flamel, l'immortale - Il mago e I segreti di Nicholas Flamel, l'immortale - L'incantatrice; la sua presenza è come una calamita per tutti i ragni, che hanno invaso l'isola di Alcatraz sulla quale viveva.
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